martedì 12 gennaio 2016

SUMMERTIME

Non bisogna farsi idee strane, le idee strane
portano spesso in posti strani da dove è arduo
uscire. Inutile dirvi che stanno cinguettando in
questo momento i miei pensieri. Un mattino che
potrei definire cerebrale. Un mattino costante.
Quando scrivo sento sempre la parola - testicolo -
che preme per uscire allo scoperto. Quindi ora
devo scrivere - testicolo -. Ecco, non vedevo
il motivo per non farlo, non vi scandalizzate, vero?
Ora che ci siamo sbarazzati del testicolo possiamo
andare avanti. Dove volete andare? Dove volete
che questa semipoesia vi porti? Al mare? In un
bosco? Dentro un cratere? Sopra un lago che
si è ghiacciato per sentire il solletico dei nostri
pattini? Sulla pelle di una donna? Dentro i suoi
occhi di gatta? Oppure in una camera d'albergo?
Vasca idromassaggio? In Costa Azzurra?
Sto ascoltando Porgy & Bess, è bello ascoltare
Porgy & Bess quando si scrive, e ho il sapore
di una focaccina alle patate in bocca. La fornaia
mi chiama - amore - e la tintora ha iniziato a
chiamarmi - tesoro -. Non è meraviglioso?
Tutti che mi vogliono bene. Ho portato il mio
cappotto blu a rifare le tasche che erano bucate,
e già che c'ero ho detto anche di lavarlo.
Lo ritiro sabato. Perché vi parlo di questa vita
minima? Non lo so. Cuciture di abissi freschi?
Durante il giorno la notte si nasconde sotto
il tappeto. Sotto il mio tappeto vive una notte
di polvere, polvere di stelle. E ho una fetta di
arancia notturna anche sotto le ascelle.
Secondo voi devo depilarmi le ascelle? Sì?
No? Testicolo, torna la parola testicolo, gioco
di associazioni mentali? Ora c'è Summertime.
E quando c'è Summertime si smette di
scrivere e si chiudono gli occhi, e si piange
per la bellezza di questa canzone immortale.

1 commento:

attimiespazi ha detto...


Un libro con un incipit così lo comprerei al volo.
un romanzo blues intimista di classe vagamente Bukowskiano ma più raffinato.
un gran bel leggere, seppur breve.
WOW..

.attimi