lunedì 18 gennaio 2016

AMATISSIME DONNE

Amatissime donne, che cosa significa essere un uomo? Non
lo so, devo ancora capirlo. Che cosa significa avere un cazzo?
A questa domanda posso rispondere. Penso di averlo capito
dopo quasi 47 anni " di cazzo ". Avere un cazzo è un tormento.
Un cazzo vivo, intendo. Certi giorni ti senti frizzare la cappella,
come se ci fossero tante bollicine di champagne nei testicoli
che salgono verso la cappella, e vogliono esplodere, come
avere un capodanno congelato nelle palle che si scioglie per
un pensiero, per un nulla di caldo, per un tepore passeggero.
E se non fai il botto, se non esplodi ti senti male, ti fanno male
i nervi, sei tutto teso, tutto duro, tutto corrucciato e ansimante.
Stracceresti i libri di poesia più cari, spezzeresti i cd di Mozart
più amati, metteresti al rogo i quadri più contemplati, solo per
sentire sul cazzo che brucia il fresco di una bocca, il viscido di
una lingua vivente che si muove. Il cielo, con tutte le sue stelle,
diventa inutile, un orpello cosmico. Non ti importa di nulla, devi
solo trovare pace. E la pace non ha nulla di poetico, non è
una pace profonda, sommersa, abissale, non è questo tipo di
pace che cerchi, che brami, no, la pace è solo uno schizzo.
Un semplice, banalissimo, fottuto schizzo. E dopo, dopo lo
schizzo, quella bocca compassionevole, quella bocca viva
che ti ha donato la pace, per te conta zero, meno di zero.
E ti torna il desiderio di vedere le stelle o di fumarti una
sigaretta in santa pace, questa volta è una pace profonda,
azzurra e armoniosa, e non vorresti nessuno al tuo fianco.
Nemmeno la persona che ti ha fatto il pompino liberatorio
o la persona che ha dischiuso le cosce per il tuo assillo.
Ti senti finalmente libero dal tormento. Ma è una pace
che dura poco. Per i più fortunati dura mezza giornata.
Le maledette bollicine di champagne tornano a frizzare.
Questo significa avere un cazzo. Non è roba da astemi.

30 commenti:

attimiespazi ha detto...

i tuoi sono pensieri di un uomo senza una compagna fissa e progetti di vita insieme.
quando avrai una compagna da amare e con la quale condividere seriamente almeno un pezzettino della tua strada, dopo lo schizzo contemplerai il suo corpo che si è offerto a te, ed averla al tuo fianco riempirà i tuoi pensieri e il luogo senza confini in cui ti troverai in quei momenti.
i tuoi schizzi ora sono solitari ed hanno la valenza di un bisogno fisiologico che è insito nell'uomo per sua stessa natura, quella natura che non viene completamente compresa da molte donne.
per quanto riguarda la sessualità, anche le donne subiscono gli stessi istinti, credimi, ma penso che tendano a parlarne di meno o forse a proteggerli o a "controllarli" volutamente, soffocandoli.
dipende dal carattere della donna e dalla visione più o meno libera e di semplice accettazione che ha del propri corpo e della sessualità che è natura e null'altro di sporco.
naturalmente, queste sono considerazioni del tutto personali per aprire la strada ad uno scambio di idee civile e rispettoso dei pensieri altrui, grazie..

.attimi

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...

Quindi, secondo ciò che ha scritto Farina, si può dedurre ciò che ho scritto sotto, cioè che il modo di sentire e gestire gli istinti di un uomo sono influenzati dai comportamenti esterni e cioè dagli altri, infatti se non ci fossero state donne che hanno praticato del sesso orale, l'uomo non avrebbe sperimentato questo piacere che diventa, alla fine distruttivo per l'uomo stesso, poiché dallo scritto di Farina emerge che tutto è tormento, alienazione quasi della realtà, allora tale influenza rientra nell'ambito di quelle influenze negative che invece di realizzare l'uomo e costruire, creare la realta positiva e benevola, porta invece a distruggere il bello, la creatività, l'armonia realizzata, infatti il potenziale distruttivo è chiaramente espresso dalle parole di Farina che distruggere appunto libri e quadri ecc...Quindi esiste allora una responsabilità collettiva, in questo caso della donna,che attraverso le azioni della medesima, luomo puo distruggersi o realizzarsi, essendo le influenze esterne appunto negative o positive.


vitanuova ha detto...

L'amore non ti infastidisce dopo lo schizzo......quella bocca calda e bagnata, quella lingua che ha percorso ogni singolo cm della tua pelle, quelle mani che ti hanno accarezzato e stretto, quel corpo accogliente che ti ha fatto percorrere differenti vie e quel profumo d'amore che ti ha vestito sono l'incontro di due anime che si rinnovano ad ogni schizzo!

Unknown ha detto...

Attimi, se la donna di assumesse anche le sue responsabilità per come agisce nei confronti degli uomini, in ciò che dice e fa, molte problematiche legate alla sessualità maschile non esisterebbero.

vitanuova ha detto...

Dimmi,Silvia! Come agirebbe la donna nei confronti degli uomini? Quali sono le problematiche sessuali maschili che derivano dall'azione femminile?

Unknown ha detto...
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-farinomane- ha detto...

Purtroppo non solo sei un dipendente del cazzo per natura, ma pare tu abbia anche un capo rompicoglioni. Questo è mobbing.

Unknown ha detto...

Vitanuova, una delle problematiche è stata descritta dallo scritto di Farina, dato che il tormento che lui sperimenta è legato ad un' azione ben specifica da parte dell'altro, al quale Farina conferisce un potere che lo priva di se stesso, cioe del suo dominio di se, se è disposto a rinnegare tutto. E vorrei ricordare ad Attimi che la sessualità maschile è completamente differente in struttura, citologia, recettori, ormoni, in quanto gli uomini posseggono organi sessuali differenti da quelli femminili, adibiti a produzione ormonale in testosterone, organi maschili che se non controllati nei loro impulsi sessuali soprattutto, ciò può sfociare in aggressività molto funesta irrazionale, incontrollabile una volta raggiunto un picco ormonale, visto che gli ormoni condizionano la psiche, venendo meno la mente in lucidità e controllo l'uomo diventa preda dei suoi stessi istinti, e la donna spesso è poco cosciente nel sottovalutare o ignorare ciò, se ama provocare reazioni sessuali maschili, per dinamiche giogo-forza.La sessualita è un argomento molto complesso per le complicanze psichiche che comporta, e come in tutte le cose esiste un ordine, un equilubrio anche nella sessualità, una moralità quindi della sessualità deputata a mantiene la persona in uno stato di equilibrio che preservi la saluta sia fisica che mentale, emotiva della persona.

vitanuova ha detto...

Ora inorridisco!!!!!!! Certe stupidaggini non si possono leggere. Quali studi scientifici hai conseguito? Sei tu che crei danni mentali a chi ti legge! Scusami, però. .....

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...

Vitanuova, l'essere umano è un essere estremamente complesso nei suoi processi vitali, dove mente e corpo, psiche ed organi sono legati da complicate vie afferenti ed efferenti secondo principi omeostatici, di equilibrip tanto delicati quanto sofisticati, quindi Viranuova non è questione di inorridire ma di avere la volonta di affrontare magari certi dibattiti con la serenita di voler capire la complessità di una tematica, come quella della sessualità, che non può cmq ridursi in poche battute da social-network, poiché non si può spiegare tutto in un social network, quindi confido sempre nel buon senso del l'interlocutore nel voler conoscere informandosi seriamente successivamente,ciao vado.

vitanuova ha detto...

Vai pure......non dimenticare che a volte è meglio limitarsi a parlare di ciò di cui si è a conoscenza. Da ciò che hai scritto si evince che hai bisogno di ripetizioni di anatomia, fisiologia, psicologia e patologia. ..Studia, ok?

Unknown ha detto...

Se lo dice lei...

vitanuova ha detto...

Si, lo dico io!

Anonimo ha detto...

...a volte è meglio tacere e sembrare stupidi.... ecc.ecc.

Unknown ha detto...

Mi è stata rivolta una domanda da Vitanuova ed ho gentilmente risposto impostando un ragionamento personale secondo coscienza e conoscenza, se non si è d'accordo su ciò che ho espresso, abbiate almeno la grazia di esprimere il vostro disappunto sliluppando il discorso, motivando il vostro disappunto, invece di rispondere con i soliti e stupidi slogan arroganti.

vitanuova ha detto...

Per trattare di sessualità come ne vuoi parlare tu, bisogna averne le conoscenze. Tutto qui! Da ciò che hai scritto si evince la tua estraneità in materia. ....Il mio disappunto è questo.

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...

Dal punto di vista fisiologico e neurologico conosco bene i meccanismi degli organi sessuali avendoli studiati a livello accademico con ottimi testi e docenti, e non dico i mie titoli di studio perché non mi va dirlo qui, e cmq sulla base di ciò che conosco sul tema della sessualità ho espresso la mia riflessione, e la tematica della sessuslita è ovvio che non può ridursi ad una mia semplice riflessione, ho espresso solo un punto di vista. Cmq le chiedo di specificarmi in quale punto specifico ha riscontrato estraneità visto che per contestare delle delle affermazioni bisogna anche conoscerle, Lei è una Dott? Risponderò molto volentieri secondo le mie conoscenze acquisite nel tempo.Buona giornata.

romano baldi ha detto...

Tutte queste reazioni sulla sessualita’ maschile, come se ci trovassimo a discutere sul rapporto Kinsey mi sembra mettano tra parentesi il fatto che Ricky ‘ mette in scena’ il desiderio, e che questa messa in scena conta molto di piu’ che non l’aspetto, diciamo per semplificare, meramente contenutistico dei suoi testi, con tutti I suoi ( ahime’ all’apparenza imprescindibili) estrapolati corollari ideologici,discussioni tra I ‘ politicocorretti’ e I politico-non-corretti e cosi’ via.Ma cazzo, tanto per restare in argomento, io me ne sbatto che Ricky parli di cazzo o della luna o di una sigaretta, quello che mi interessa e’ se il suo testo ’ funziona’ nel suo metalivello di discorso che esprime qualcos’altro che non I semplici contenuti di un altro discorso – altro, per l’appunto- e cioe’ il discorso della vita, il suo flusso inarrestabile che e’ per l’appunto ALTRO dalla sua messa in scena.Se riduciamo I testi di Ricky ai suoi meri contenuti, cosa resta? Ben poco.Ma questo vale poi per ogni artista.E questo Ricky lo sa benissimo, tanto e’ vero che usa l’arma – anche questa letteraria-, e la usa da maestro, mi sembra, dell’autoironia proprio per invitare I suoi manzoniani quattro lettori ad andare OLTRE AI CONTENUTI.Raramente vedo commenti – o apprezzamenti- per il fatto che – a tratti, beninteso- Ricky riesce a darci dei momenti di vera emozione, per il fatto che a tratti si dimostri e ci dimostri di essere uno scrittore che oltre al cazzo- ha anche due palle.Uno scrittore con le palle anche quando non parla di palle, tanto per intenderci.Dico tutto cio’ poiche’ ho anche il sospetto che a tratti Ricky si faccia delle matte risate leggendo I commenti al suo blog, ma con questo non voglio dire che tali commenti lo irritino, fanno parte di quell’ umano troppo umano’ di cui lui va matto e che costituisce materia per le sue riflessioni.Enfin, per farla breve, signori e signore, non scordatevi che Ricky non e’ Kinsey, non e’ un gigolo di provincia, non e’ un dandy annoiato,non e’ tutto il resto,insomma Ricky non e’ Ricky, ma uno scrittore con le palle che mette in scena Ricky, e questo lo puo fare in modo piu’ o meno riuscito , ma e’ questo Ricky che mette in scena Ricky a cui noi dobbiamo guardare e non semplicemente a Ricky.IL cazzo di Ricky non esiste ( per noi, s’intende, per Ricky poi magari a tratti si…): esiste un Ricky che fa il cazzo che vuole come ‘ private Ricky’ e un secondo Ricky che ci parla del cazzo di Ricky,: quasi tutti parlano del primo Ricky ma quasi nessuno del secondo Ricky che ‘ mette in scena’ il cazzo di Ricky.Sono due cose diverse, signori, e se io fossi Ricky, primo o secondo non importa, ogni tanto m’incazzerei per tanta beceraggine a volere parlare di un Ricky solo alla lontana parente di quel Ricky che a me interessa: e cioe’ il Ricky che non e’ Ricky , ma un meta-Ricky al quale Ricky forse a tratti sta anche un po sul cazzo, e lui prova a dircelo ogni tanto con I suoi testi, con I suoi video, e Cristo, lo fa bene direi, andando ben oltre quel manichino-Ricky che pur consustanziatao a Ricky NON E’ Ricky.Ma qui sfioramo il discorso del dramma di ogni artista, quindi lascio perdere,saluto e mi scuso per la lungaggine un po masturbatoria.

attimiespazi ha detto...

@romano baldi
ciao Romano, ti ho letto con interesse.
io ho avuto una discussione accesa con Ricky riguardo il contenuto di certi interventi facendo presente che anche i commenti sono il blog, e non solo ciò che scrive.
i commenti, secondo me, dovrebbero essere cartine tornasole del blog stesso ma è pur vero che Ricky ha lasciato libertà di circolazione di idee e pensieri altrui che, purtroppo, non sempre si agganciano alle proposte dell'artista.
io sono sua gradita ospite e mi rimetto alle sue volontà anche se, in odor di vera amicizia, mi azzardo a fare osservazioni (che forse peccano di eccessivo senso di protezione, non so) per guidare i visitatori ad una civile convivenza nei momenti in cui ci si incontra per esprimere le proprie idee.
Ho anche già scritto, ma non mi dispiace ripetere, che
Ricky è un poeta, ma in pochi lo capiscono.
E quando non sono serena la cosa mi fa un po' incaxxare.
pertanto, il tuo pensiero si incontra con il mio anche se con qualche riserva dettata dal rispetto verso il volere dell'autore di questo spazio. a dichiarato più volte che a lui piace così.

.attimi

attimiespazi ha detto...

E.C
*a* dichiarato
*ha* dichiarato

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...

Romano Baldi Ricky Farina credo abbia dimostrato quanto sia importante la libertà di pensiero di ciascuno, come ha affermato anche Attimi, Farina non ha tolto il diritto di parola a nessuno, nemmeno a Fosca o a Chicca, in questo blog proprio perché, da persona riflessiva, ha intuito che la valutazione soggettiva di ciascuno di fronte ad una sua opera fa parte di quella libertà che lui tanto rispetta nell'altro,una liberta di parola che è origine, alla fine, di ogni interscambio, conoscenza, stimolo funzionale ad ogni principio di dialettica. Sappiamo le qualità di Farina come scrittore e autore, conosciamo la sua forte indole ironica, ed è scorretto dire che non abbia ricevuto apprezzamenti o suscitato emozioni nei frequentatori del blog, anzi molto spesso lo abbiamo difeso proprio per questi suoi talenti. Ma se la sua obiezione, Romano Baldi, è rivolta nello specifico ai commenti di questo post, allora le rispondo che nella lettura di questo scritto di Farina è presente, per me personalmente, uno stato di insofferenza che l'autore ha voluto comunicare e che non ha nulla a che fare stavolta con l'ironia o con la messa in scena del personaggio Ricky Farina, come lei ha affermato, quindi credo bisogna stare attenti nel leggere gli scritti di Farina.Questa è la mia libera interpretazione dalla quale è scaturita poi il mio libero pensiero sulla sessualità, tutto qui, che di certo non ha fatto arrabbiare Farina, non si allarmi Romano Baldi, perché Farina è un uomo fin troppo rispettoso del pensiero altrui.

Gaetano. ha detto...

Meta-Romano Baldi: che pizza... in sintesi.

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...

forse la pizza era avariata.

romano baldi ha detto...

In breve, dopo avere letto le reazioni di Silvia e Attimispazi ( parentesi nella parentesi: interessante anche il tuo blog,Attimiespazi): certo, ho calcato la mano sulla necessita' di una lettura non solo contenutistica,ma e' ovvio che ogni tipo di lettura e' poi legittimo, quello che a tratti mi ha disturbato in passato e' che - come del resto sia Attimispazi che Silvia hanno evidenziato nei loro commenti al mio commento - ( o il metacommento del metaromanobaldi sul metaRicky, per strizzare l'occhio al metaGaetano...) e' che spesso il lato poetico e raffinato di molti testi di Ricky non viene messo in pole position, tutto qui.Ma questo e' un malinteso che forse lo stesso Ricky ama coltivare,credo.Leggere e' scegliere tra malintesi e depistaggi diversi, e Ricky e' un maestro del depistaggio...

Unknown ha detto...

Romano Baldi, però lei ha scritto " Se riduciamo i testi di Ricky ai suoi meri contenuti, cosa resta? Ben poco." ma il lato poetico e raffinato è già contenuto o meglio i versi metaforici, metapoetici o gli aforismi Farina sono forma espressiva di illuminanti folgorazione di contenuti, di riflessioni filosofiche.