giovedì 31 agosto 2017

DIALOGO TRA INNAMORATI SU WHATSAPP

Dialogo tra innamorati su WhatsApp
Lui: Domani vieni da me vestita da
zoccola😍
Lei: Amore scusa, ma in questo periodo non
mi sento erotica.
Lui: Allora non venire.
Lei: Non iniziare adesso☹️
Lui: Ho le palle in fermento.
Lei: 🙄
Lui: Basta con queste cazzo di faccine.
Lei: Senti, non si può essere sempre a mille!
Lui: 😠
Lei: Anche tu metti le faccine!
Lui: Mi prude il cazzo!
Lei: Grattalo!
Lui: Ma se fino a ieri mi dicevi che sei la mia monella!
Lei: Ho un momento di debolezza.
Lui: E che cosa c'entra col mio cazzo?
Lei: C'entra con me, al mondo non esiste solo
il tuo cazzo!😬
Lui: No? Certo, ci sono anche gli altri cazzi, vero?
Lei: Senti, mi sento solo giù.
Lui: E io mi sento su e giù.
Lei: Che cosa vuoi da me?
Lui: Sesso matto.
Lei: Non mi sento matta in questo periodo.
Lui: Voi donne! Hai le tue cose?
Lei: No, voi uomini! Tutti uguali!
Lui: Se una ha mal di testa prende un moment.
Lei: E che cosa si prende se una non ha voglia
di sesso?
Lui: Me!😉
Lei: Senti, non fare così, è solo un momento di...
Lui: Fingi, meglio di niente.
Lei: Non fingo mai.
Lui: Perché non sai recitare!
Lei: Ed è un male?
Lui: Male è non avere voglia di fare sesso.
Lei: Ma ho voglia di un abbraccio!
Lui: Gli abbracci non mi fanno eiaculare!
Lei: Svuotati le palle con una sega!
Lui: Brava stronza, risposta da stronza!
Lei: Tu sei stronzo!
Lui: Ascolta, il sesso è vita, tu rifiuti la vita.
Lei: Non fare il filosofo ora, sei solo un porco.
Lui: Vieni vestita da zoccola.
Lei: Vengo vestita come mi pare, sei solo un
bambino che fa i capricci se gli tolgono
il giocattolo.
Lui: Non vuoi più giocare?
Lei: Mi esasperi!
Lui: Mi accontento di un pompino, poi ti abbraccio😁
Lei: Vediamo.
Lui: Con ingoio?
Lei: Vediamo.
Lui: Ti amo.
Lei: Anche io.

LA PISTOLA CINEFILA

Se qualcuno mi puntasse una pistola alla testa sarei costretto a 
dire i miei dieci film preferiti, eccoli: Io la conoscevo bene di
Antonio Pietrangeli (perché è un film coraggioso e spietato),
Otto e mezzo di Federico Fellini (perché è un film danzante),
Germania anno zero di Roberto Rossellini (perché senza questo
film non ci sarebbe stato Truffaut), I 400 colpi (perché Truffaut
è Truffaut), Intrigo internazionale di Alfred Hitchcock (perché è
il film più elegante della storia del cinema), Due esseri di Carl
Theodor Dreyer (perché mi commuove nel profondo), Prendi
i soldi e scappa di Woody Allen (perché è il film più simpatico
del mondo), L'infernale Quinlan di Orson Welles (perché è
un girone infernale dantesco con qualcosa di paradisiaco),
Il gusto del Sakè di Yasujiro Ozu (perché è un film di una
leggerezza lacerante), e last but not least Sapore di mare
dei fratelli Vanzina (perché c'è una Virna Lisi da urlo).

SERIAMENTE

Non mi prendo sul serio, ma lo faccio molto seriamente. 
Guai a non prendersi sul serio in modo poco serio.

UNA DOMANDA INNOCENTE

Qualcuno sa dirmi qual è l'olio più
adatto per sodomizzare le persone?

mercoledì 30 agosto 2017

COME DIVENTAI ATEO

NON SI SA MAI

Stamattina al bar: "Coca, grazie",
e il barista: "Lattina o bustina?".
Ecco, gli italiani vivono di queste
battute da bar. Vado alla cassa a
pagare e leggo QUI VINTI 500.000
euro. Sento la voce della stupidità
che mi sussurra di comprare
almeno un gratta e vinci, ma in
me un'altra voce mi dice di non
farlo, non devo arrendermi, la mia
vita mi piace così, e poi io ho già
vinto alla lotteria, sono fico, poeta
e intelligente, e non lavoro. Che
cosa voglio di più? Sono l'uomo
più ricco del mio mondo, e a me
interessa solo il mio mondo, la mia
vita, e dei vostri 500.000 euro
non mi frega un cazzo!
"Un gratta e vinci, grazie."
Non si sa mai.

martedì 29 agosto 2017

CREDIMI

Credimi. Non dubitare mai di me. Ho la testa bacata.
Tu sei il mio baco. Da seta. Ho lingue di seta nella mente.
Non ti ho mai regalato una collana di perle perché
le perle invecchiano, lo sanno tutti. E poi i pescatori
di perle diventano ciechi, ed è una cosa orribile.
Non ti ho mai regalato un fiore perché le donne
non si toccano nemmeno con un fiore. Credimi amore.
C'è una sacrosanta ragione per tutto. Non ti sono
mai stato fedele, e sai perché? Perché la fedeltà
è noiosa come un canto funebre, perché la monogamia
è una truffa, lo sanno tutti, cristo, chiedi in giro.
Amore, amore mio. Credimi. Ti amo con tutto me
stesso, a parte un piccolo spazio che tengo per me.
In questo spazio accade di tutto, cavolfiori giganti
lottano contro aragoste pulviscolari, ma tu non temere
amore mio, non sono pazzo, ti amo sulla catapulta.
Ti amo perché è giusto. Perché senza di te le scarpe
sono troppo allacciate, e non c'è l'avventura.
 

LE SPUNTE AZZURRATE

Probabilmente sto raggiungendo i minimi storici della mia 
profondità spirituale, mi capitano cose strane, quando si
azzurrano le spunte di WhatsApp mi emoziono, una lieve
felicità mi accarezza e il mondo mi sembra un vasto territorio
di comunicazione azzurrata, e poco fa bevendo un crodino
mi sono detto: "Cazzo, quanto mi piace bere questo crodino
ghiacciato in compagnia delle patatine!". Sono piccole
estasi senili. La cosa bella è che non c'è nessun tipo di
acredine verso i giovani, anzi, mi sembrano splendidi
quando non si scambiano nemmeno una parola e sono
tutti intenti a maneggiare i loro smartphone, presi da un
altrove digitale, sempre oltre, proiettati in un orizzonte
di immagini più reali della realtà stessa. In fondo che
cosa avrebbero da dirsi di interessante? Ma non solo
i giovani, tutti noi, abbiamo perso il contatto con la
realtà, ed è una cosa bellissima, la realtà è sempre stata
sopravvalutata, dovrebbe ridursi a una segnaletica,
nulla di più, e il resto dovrebbe essere sogno, altrove,
orizzonte digitale, e le spunte azzurrate di WhatsApp
mi emozionano più del cielo, questo cielo vuoto senza
Dio. Viviamo in un mondo meravigliosamente autistico.
Ma la cosa che mi commuove fino alle lacrime è quando
al ristorante la gente fa la foto al proprio piatto per
condividere con gli altri la propria futura digestione.
Mangiano prima con gli occhi, tutto questo è meglio
di Platone, viviamo nel mondo delle Idee, siamo
sempre più vicini alla Purezza. Dio, che bellezza!

lunedì 28 agosto 2017

LA FILOSOFIA APPLICATA ALLE CORNA

LA PISCINA E LA MIA TESTA

Ieri sera mi metto comodo sul letto e infilo nel computer 
La piscina di Jacques Deray, con Delon, Romy Schneider, 
Ronet e la Birkin, un film che volevo vedere da tempo.
Inizio a sudare freddo, non mi sento bene, inizia un mal
di testa spacca cranio, quasi da svenimento, da maledire
di avere una cazzo di testa, il film si blocca quando Ronet
porta la colazione a letto alla Schneider, compare la scritta
-ignora l'area danneggiata-, ma il dvd non ignora, come
il mio corpo che non riesce ad ignorare il mal di testa.
Inizio a gemere, a camminare come uno zombie nel mio
monolocale, capisco il significato della parola "lamento",
mi metto un panno bagnato in testa, vado in bagno e
vomito nel lavandino fichi avariati e mozzarella. Torno
davanti al computer, mi faccio cadere sul letto come
corpo morto cade, e sogno di svegliarmi senza testa.
Stamattina tutto ok. Ho ancora la testa, per fortuna.
E il film è ripartito, Ronet ha spalancato le imposte e
la Schneider di schiena ha fatto con il corpo un gesto
di adorabille stizza...vediamo che succede...

domenica 27 agosto 2017

NICOLINO

Nicolino di cognome fa Pompa, 
ma non è un pompino, è solo il
suo cuoricino che fa uno spuntino,
la sua ostia è un lido, la sua fede
un nido, verso sera a Trastevere
i suoi intrallazzi che son forse cazzi,
le sue spighe che son forse fighe,
ma che importa se ci resta come
una cortesia una sua poesia?



POESIA PICCOLISSIMA

Una poesia piccolissima da
portare in un taschino nelle
giornate di pioggia o sul palmo
della mano nelle giornate
di sole, una poesia come una
coccinella sulla maglietta,
capitata per caso dal suo mondo
di inviolabili leggerezze,
una poesia facile da ricordare
che finisca presto presto
per non annoiare.

RINGRAZIO EFREM PER QUESTO BEL REGALO

sabato 26 agosto 2017

QUEL PIERO RICCA

Certo, e sono molto orgoglioso di questo filmetto. Era la cosa da fare
in quegli anni.


UN RAGAZZO INTERESSANTE

C'è un ragazzo interessante, Michele Grilli, che su Facebook mi ha scritto queste
belle parole:

sicuramente lo sai, dando te l'impressione di essere un uomo colto, dopo tutto, che Saroyan era uno scrittore americano, nato armeno, che aveva un pò questo stile di scrittura scanzonato, almeno nel suo libro CHE VE NE SEMBRA DELL'AMERICA: una strana gioia di vivere in ogni racconto; una scrittura che si prende gioco di se stessa, superandosi. Tu appartieni a quella dimensione lì: i tuoi corti rappresentano una processualità illuminante del vivere senza scopo, vivere che raggiunge la massima limpidezza e beltà proprio quando si libera dello scopo, della funzionalità, dell'utilitarismo sciatto, del risultato a tutti i costi. Se fossi più funzionale, più registico, saresti più ipocrita, e ti ritroveresti ad essere scambiato per un Sorrentino qualunque, costretto a sciropparti un oscar che se va bene puoi usare per tener ferme le porte quando tira vento. Non c'è niente da fare: sei un mistico del quotidiano; il presente sembra essere l'unico tuo dio. Il tuo specchio non trattiene nessuna immagine, mica come noi che siamo ingolfati dal passato e dal futuro, dittatori spietati della nostra mente...Sei anche taoista, col candido disimpegno d'un saggio cinese che procede senza affrettarsi. I tuoi video leggeri e fluttuanti possono essere riassunti in questa ricerca-non ricerca, parafrasando Chuang Tzu, gran filosofo cinese che certo conoscerai: COME NUTRIRE LA VITA! Un saluto, e perdona la mia pedanteria inestirpabile...

In realtà non ho ancora letto Saroyan ma lo farò presto.

IL MIO BLOG SUL FATTO QUOTIDIANO

A volte gli imbecilli possono essere utili. Andando a curiosare sul forum di discussione
in cui mi hanno preso di mira (quello che recita FILMMAKER MANTENUTO
DALLA MAMMA SCRIVE SUL FATTO QUOTIDIANO) in modo barbaro
e da invertebrati psichici, c'è uno dei tanti cretini che però ha fatto una
cosa utile: ha contato i miei post sul Fatto online. In quasi tre anni pare che
io abbia postato circa 150 post. Caspita, non credevo così tanti.
Non so per quanto continuerò ad essere presente sul Fatto, dipende anche da loro, per ora
mi diverto e lo trovo interessante. C'è chi si chiede come si possa ottenere un blog sul
Fatto, è molto semplice, sono cose che si conquistano sul campo, e nel tempo. Basta
essere attivi, fare, fare e fare, anche rifare. E sicuramente la collaborazione con
gli amici di Qui Milano Libera è stata fondamentale: Franz Baraggino, Piero Ricca ed
Elia Mariano. Ed è stato proprio su proposta di Franz, valente giornalista del Fatto online,
che avete la benedizione o maledizione della mia presenza su questo sito giornalistico.
I blogger non vengono pagati, tanto per chiarire, per noi è semplicemente una vetrina.
Devo ancora ripetere che il sottoscritto non guadagna un euro con la propria attività?
Quello che faccio lo faccio per pura passione ed è un dono. Mi piacerebbe essere pagato
ma per ora le cose stanno così. Niente da fare. L'esperienza è bella, ci sono tante cose positive,
la redazione è fantastica, specialmente una ragazza di nome Elena con
la quale ho instaurato un ottimo rapporto, è lei che trova i titoli, sempre molto
azzeccati e ad effetto. Mi concedono una grande libertà, lo spazio di manovra è vasto,
e c'è la possibilità di farsi conoscere e di variare il pubblico che segue i miei lavori.
Il blog è molto personale, trovo che sia politicamente pregnante fare politica
parlando dei "cazzi propri", è sempre un fatto politico, è sempre una visione
del mondo che incide sulle coscienze, per quanto un blog possa incidere con
tutti i suoi limiti e i suoi pregi. La politica in senso stretto la lascio agli altri,
ai professionisti. A me interessa altro, ma non escludo in futuro di
occuparmene in modo più diretto con un ritorno della rubrica poetico-giornalistica
che si chiamava L'occhio che uccide, con un bellissimo jingle di Nicola Gelo.
Sono uno dei pochi blogger, forse l'unico, che risponde a quasi tutti i commenti, è
una forma di rispetto necessaria dal mio punto di vista. Ci possono essere degli
scontri, scambi di vedute, opposizioni, contrasti ma anche incontri e, perché no?
anche innamoramenti. Devo dire però questo: io detesto chi mi manca di rispetto.
Detesto chi mi giudica in modo superficiale e chi mi etichetta, sono vigliaccherie.
E detesto i vigliacchi. Sorvolare con saggezza mi farebbe sentire superiore, ma
io non amo sentirmi superiore a nessuno, per questo rispondo anche in modo
piccato, e mi sembra una ulteriore forma di rispetto. Certo non rispondo a tutti,
c'è un limite a tutto, agli invertebrati psichici che hanno aperto il forum non mi
degno neanche di rispondere, abbassarsi al livello degli stronzi sarebbe troppo
anche per uno come me. Per il resto sono un blogger aperto al confronto. E vinca
il migliore, la vita tanto è una sconfitta colossale per tutti, ed è sano lottare.
Un caro saluto.      

AURORA BOREALE YACHT SERVICE

mercoledì 23 agosto 2017

LA LETTERA DI MAMMA - IL FATTO QUOTIDIANO

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/08/23/mamma-non-temere-sono-felice-e-aspetto-un-bonifico-da-te/3798588/

lunedì 21 agosto 2017

ROSSELLA AGGIORNATA

Ci sono delle uscite geniali di persone 
che non si rendono conto 
di avere detto una cosa geniale. 
Ho sentito una donna esclamare: 
"Fino ad ora è stata una giornata di merda 
ma non dispero: stasera è un altro giorno".
Una rivisitazione del famoso "domani è un
altro giorno" di Rossella.

UN'IDEA

Mi sono fatto un'idea, ci è stata subito, 
era un'idea di facili costumi.

domenica 20 agosto 2017

PEEPING TOM

L'OCCHIO CHE UCCIDE

C'è una scena del film L'occhio che uccide (Peeping Tom) 
che mi è entrata in circolo da molti anni e mi accompagna sempre.
Il protagonista è un voyeur come il sottoscritto e per possedere
le donne ha bisogno di filmarle come il sottoscritto, solo che
lui le uccide con una lama che esce del cavalletto, e io no, non
mi spingo a tanto. In questa scena che amo il protagonista
si trova con una puttana che si fa filmare solo di profilo, e poi
lui scopre che lei è sfregiata sul profilo che non vuole mostrare.
E che cosa succede? Appena vede quella cicatrice lui è come
preso da una violenta passione e le dice che è bellissima,
bellissima, bellissima, e la filma con amore e venerazione.
Questa per me è la poesia, vedere in una cicatrice un fiore.

LA NOSTRA TESTA

Ma quelli che fanno i video dove ci dicono di "pensare con la nostra testa" 
non si accorgono della contraddizione? Io penso con la testa di chi voglio, 
con quella di Cicciolina o di Cartesio, sono cazzi miei! Ma pensa tu! 
Ma tu pensa! Ma affanculo!

I MIEI FILMETTI AMATORIALI

TUTTE E TUTTI

Tutti i poveri sono miei fratelli in spirito,
tutti i poveri di spirito sono miei fratelli
di sangue, tutte le finestre sono i miei voli,
e che cazzo c'entra questa cosa ora? Boh,
devo continuare la poesia, e la chiami
poesia solo perché le parole sono in fila
indiana? Vai a fare in culo coscienza
dei miei stivali! Dove ero rimasto? Ah,
tutte le donne sono mie sorelle. Che cazzo
dici? Tu non hai sorelle. Già. E poi le
sorelle non le sodomizzi. Già. Quindi?
Tutte le donne sono puttane? No, no!
Vuoi metterti contro il genere femminile?
E poi le mamme? Ma puttana per me è
un complimento! Senti, cambia subito.
Ok. Tutte le donne sono donne. Così va
meglio, te la sei cavata con una tautologia.
Tauto cosa? Logia. Ah.  Continua, sono
curioso adesso. Tutte le capesante...le
capesante? Sì, le capesante, mi è venuta
fame. Allora? Tutte le capesante sono
buone. Non è vero. A Portland ne ho
mangiate di buonissime. Portland Oregon?
No, nel Maine. Ah. Comunque non
vuole dire nulla questa frase. Verso, prego!
E'una poesia. Sì, sì, certo. Continua.
Tutti i falansteri...e che cazzo c'entrano
adesso i falansteri? Una reminiscenza
scolastica. Boh, fai come ti pare ma
ti avverto che stai scrivendo la poesia
più stupida del mondo! Ah, lo ammetti
che è una poesia allora! Senti, che ne dici
se la tronchiamo di netto? Tanto non
sai più come continuare. Questo lo dici
tu. Tutte le ciambelle e tutti i buchi mi
fanno diventare il cazzo duro. E ti pareva?
Se non metti la parola cazzo e la parola
vertigine non sei contento, vero?
Ok. Basta. Mi hai depresso.
Fine. E fanculo.

venerdì 18 agosto 2017

LUCHINO

Stanotte ho visto con Luchino, il mio amico d'infanzia, i fuochi d'artificio sulla spiaggia.
Per stare con me ha rinunciato a una partita del suo amatissimo Milan. Avrebbe dovuto
esserci anche Roberto ma abbiamo litigato, capita tra fratelli. Luchino è sempre pieno
di entusiasmo, un cuore puro, sempre gentile, educato. La vita con lui è stata dura:
il pene di Luchino non si è sviluppato, soffre di epilessia, ha perso la vista dall'occhio
sinistro e non ci sente dall'orecchio destro, ha perso la mamma e il papà, gli è rimasto
un fratello più giovane che si è sposato e Luchino è zio di due bellissimi nipoti.
E ha me e mio fratello come amici, più le persone con le quali lavora tre giorni alla
settimana. Luchino ha la mia età, 48 anni, e stasera abbiamo parlato di sesso, cosa
che non capita mai. Prima dei fuochi d'artificio mi ha detto: "Avrei voluto anche io
una vita come la tua e tutte le persone normali, avrei voluto anche io andare con
le donne", e dopo questa amara confessione e insieme dolcissima il cielo notturno
si è illuminato di fuochi d'artificio che mimavano l'inizio del mondo e del tempo.
Voglio bene al mio amico Luchino e voglio bene anche al Milan perché quando
vince una partita Luchino è felice. Dopo i fuochi d'artificio siamo tornati alla tenda
ed era sparito tutto: cellulare, borsello, un pomodoro gigantesco, lo zaino di
Luchino, una fetta di torta. Eravamo in panico e ci siamo dati dei cretini per avere
lasciato incustodito tutto, poi Luchino ha avuto una illuminazione e mi ha detto:
"Ricky, ma questa non è la nostra tenda, abbiamo sbagliato tenda". Che culo
essere scemi, abbiamo ritrovato tutto alla nostra tenda e siamo stati felici.


giovedì 17 agosto 2017

CARI AMICI DEL BLOG

Cari amici del blog, volete divertirvi? Cercate su google il mio nome e cognome
con la parola "forum" e troverete un tipo che ha creato un forum su di me.
Il titolo del forum è più o meno "filmmaker del Fatto Quotidiano si fa mantenere
dalla mamma". Andate a leggere i commenti, stamattina con mio fratello ci siamo
fatti delle grandi risate. Il mondo è pieno di zucche vuote. Ci si ferma sempre
alla superficie, pochi sono quelli che scavano con il pensiero, non c'è più il
piacere della scoperta, dell'indagine, e soprattutto non c'è più il ragionamento
diacronico, il ragionamento che si fa storia, che passa attraverso il tempo, e
quindi il passato. La mente della maggior parte delle persone è come schiacciata
dall'istante, non mettono più in atto una visione panoramica, non sanno più
riconoscere la vita, ragionano per impulsi, per stereotipi, come sacchi vuoti.
Eppure tutto questo mi crea ilarità, con un pizzico di pietà ovviamente.
In un mondo che ha smarrito il senso poetico tutto è possibile, e tutto si mischia
e si confonde nel grande pappone isterico dell'istante. L'ergastolo della
demenza. Ed è latitante anche il senso critico, quella capacità di fare distinzioni e
di ragionare sulle differenze. Così nascono questi forum dell'assurdo.

mercoledì 16 agosto 2017

TI AVEVO PREPARATO LE COZZE

Non sei tornata per cena. Ti avevo preparato le cozze al guazzetto.
Il tuo piatto preferito. Avevo anche acceso le candele al muschio bianco.
Ma tu non sei tornata. Le farfalle che avevo nello stomaco sono morte.
Ti ho aspettata tutta la notte in una folle speranza d'amore, ma tu non
sei tornata. Mi sono addormentato sul divano. Ho fatto un incubo di
cozze e cazzi, cazzi al guazzetto, il tuo piatto preferito. Quando ho
aperto gli occhi le candele al muschio bianco erano tutte sciolte.
Le cozze le ho buttate nella spazzatura insieme al mio cuore e ai miei
sogni d'amore. Mi è arrivato un messaggio sul cellulare. Ho atteso
un'ora prima di leggerlo. Poi ho letto questo - Amore, scusami per
ieri sera, mi sono fratturata una gamba e due costole, sono finita
al pronto soccorso, poi sono svenuta dal dolore e mi sono svegliata
solo adesso -. Gioia, un tuffo di gioia nel cuore! Mi sono messo
a cantare, a danzare per la casa, a saltare sul divano, allora non hai
preferito i cazzi alle cozze! Amore, amore, amore mio! Ti amo.

domenica 13 agosto 2017

BREVE STORIA DEI MIEI ORGASMI - IL FATTO QUOTIDIANO

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/08/13/breve-storia-incompleta-dei-miei-orgasmi-quando-fui-sconfitto-da-gullit/3784950/

sabato 12 agosto 2017

L'AFRODISIACO

  1. C'erano due bare nella camera mortuaria dell'ospedale,
    quella di Pepè e quella di un altro signore. Aveva proprio ragione
    Totò, la morte ci livella, e non solo: ci stira e in fondo ci ammira.
    E io ho immaginato Pepè che mi faceva l'occhiolino:" Non
    temere Ricky, è solo una messa in scena". Così mi sussurrava
    Pepè nella mia immaginazione. Una farsa inamidata mentre
    fuori il vento agitava gli alberi e l'erba. Dopo c'è stato il funerale
    con rito cattolico, un potentissimo afrodisiaco, la voglia di
    scopare diventa incontenibile quando si arriva al corpo di
    Cristo. Non c'è tempo da perdere, bisogna scopare sempre.
    Scopare prima di diventare polvere di mummia. Non me ne
    faccio nulla di un corpo risorto ma "angelicato", a me piace
    il corpo indiavolato. Nessuna reincarnazione che non sia
    un corpo chiavato, e nessun incontro in un'altra dimensione,
    niente di tutto questo mi consola, e la vita eterna è solo
    la spettacolarizzazione della noia. Questa vita, mistura di
    canto e gemito, solo questa vita amo, anche se mi deruba
    e mi inganna, ma lo fa sempre con amore e verità.

L'addio a Pepè

  1. Quando una persona cara e amata muore in me prevale la gioia di averla conosciuta. Pepe' era un calabrese colto e simpaticissimo, un caro amico di mio padre, Pepe' era un grande uomo piccolo di statura, mio padre era grande e grosso, formavano una coppia straordinaria, e Pepe' diceva a mio padre Aldo: "Quando morirai non sarai una salma ma un salmone". Ora Pepe' e Aldo staranno assieme per sempre nel cielo del mio cuore, molto più profondo e vero del cielo con le nuvole. Addio, arrivederci.

venerdì 11 agosto 2017

ATEO SUI GENERIS

Sono un ateo a intermittenza,
un ateo stroboscopico.

APPARENZE

Ho passato la mia vita a fidarmi delle apparenze, e sono stato felice, continuo così.

DIO E GLI SCARAFAGGI

Quando la specie umana si estinguerà
con chi giocherà a nascondino Dio?
Con gli scarafaggi? In fondo l'uomo è un
bel divertimento per chi assume il punto
di vista delle nuvole.

PROFONDI

Capita di attraversare un periodo in cui non sai più chi sei,
i lineamenti del viso sono divorati dall'ignoto, è un periodo
di potenziale, infinita libertà. Siete all'opposto di quelli che
dicono: "Lei non sa chi sono io!". Quindi siete profondi.

DILEMMI ESTIVI

Stasera vado alla sagra della cozza o ascolto una
sinfonia concertante di Mozart? Dilemmi estivi.

LA MIA STRATEGIA

Nella mia vita ho adottato una strategia per fomentare
lo stupore: tendo a dare tutto per scontato.

giovedì 10 agosto 2017

UNA GOCCIA DI LIMONE

Mi ricordo di quando mi finì una goccia di limone nell'occhio
al ristorante. Andai al cesso a bagnarlo, cristo, che sensazione
acida e oculare, che inferno limpido di ceramica urlante.
E mi ricordo di quel cretino, quel mio compagno di scuola
cretino che per gioco mi schiaffeggiò i testicoli, che dolore
bastardo, e non la finiva più di ridere, poi è diventato un
cazzo di ingegnere, lo incontrai al supermercato e mi disse
che "faceva pompe" e poi specificò "pompe idrauliche".
Si sentiva spiritoso, evidentemente, quel bastardo di razza.
Ricordare un dolore passato è una forma di felicità, una
carezza che viene da lontano, da orizzonti di urlo fradicio.
Ma il dolore più vivo è il dolore degli altri, quando ti senti
impotente, quando non puoi nulla, e la vita ti cola dalla
bocca come una saliva nera, e vorresti strizzare un limone
negli occhi della morte, ma non puoi nulla, più impotente
di chi muore in un ultimo sussulto di agonia arcobaleno.


IDEA FISSA

Nella vita bisogna avere le palle e un pallino: un'idea fissa.
Un proverbio spagnolo dice che se vuoi diventare papa devi
pensare ogni giorno a diventare papa. Volete sapere qual è
la mia idea fissa? Ogni giorno mi dico: voglio diventare vivo.
Vivi si diventa.

PARLIAMOCI CHIARO

  1. Parliamoci chiaro: la vita è tenebra. E il fatto che trituriamo il ghiaccio nei cocktail non ci salverà. Però dissetarsi è meraviglioso.

martedì 8 agosto 2017

PROGETTI AGOSTANI

Mangiare leggero. Nuotare ogni mattina nella piscina per bambini.
Andarci di mattina presto quando non ci sono i bambini.
Dopo la nuotata farsi 15 minuti di idromassaggio muovendo
le braccia nell'acqua della piscina per farsi i pettorali.
Fare in modo che il getto dell'idromassaggio arrivi sui fianchi
nella speranza di sciogliere i rotoli di ciccia. Dopo stendersi
sul lettino e godere del sole abbronzante fino alle 11 circa.
Leggere sul lettino un buon libro, in questi giorni sto leggendo
una antologia di Storie di fantasmi, curata da Fruttero e Lucentini.
Ho letto un bellissimo racconto intitolato La bella adescatrice
di un certo Oliver Onions (che tra l'altro è anche un gruppo
musicale che faceva le sigle dei cartoni animati). Riflettere
sul carattere fantasmatico della vita. In fondo siamo tutti
fantasmi sognanti che hanno avuto un permesso premio
negli inferi della carne. Quanto durerà questo permesso?
Non farsi troppe domande, si rischia la follia o la malinconia.
Meglio esseri superficiali come il vento. Gettare sguardi
di uomo adulto sui corpi freschi e sodi delle fanciulle in costume.
Immaginare sodomie all'olio di cocco dentro le cabine.
Controllare l'erezione per non fare figure imbarazzanti.
Fare bagni in mare solo quando l'acqua è limpida e stare
attenti a quelle puttane di meduse, il mare è vivo e come
tutte le cose vive è stronzo, molto meglio la piscina per
bambini con i suoi bordi rassicuranti e il suo cloro.
Tornare a casa quando comincia a fare caldo e mangiare
due banane. Dormicchiare per almeno tre ore di seguito.
Guardare la televisione per gestire la noia, la sera magari un
filmettino horror che in estate è perfetto per la digestione.
Masturbarsi davanti allo specchio in cerca degli addominali
prima di coricarsi per lo sprofondamento notturno nel
sonno. Tonificare il corpo ogni giorno, lasciare perdere
lo spirito. Fare sveltine immaginarie fino a quando
questa cazzo di estate non finirà in uno splendido
settembre, il mese più bello che lascia spazio ai primi
sospiri autunnali. Vivere, in definitiva, a modo mio.


domenica 6 agosto 2017

Ricky Farina - Il Fatto Quotidiano

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/08/06/ricky-farina-il-piu-grande-regista-casalingo-e-di-quartiere-del-mondo/3756716/

sabato 5 agosto 2017

SUNSET

La rete è piena di notizie che hanno come sfondo il denaro, tipo:
lui la lascia e lei diventa ricca. Il denaro è onnipresente. Per
non parlare di tutti gli italiani che grattano e perdono un sacco
di soldi nella speranza di diventare milionari. SuperEnalotto è
una parola che fa sognare. Ieri leggevo un testo di Simone
Weil sul denaro, lei aveva compassione dei ricchi, il denaro
stende un velo di menzogna sulla vita, e i ricchi cercano il
lusso come surrogato alla felicità. E il lusso, si sa, lessa.
Ho anche finito di leggere in un solo giorno Festa mobile di
Ernest Hemingway, e così scrive Hem: "Ma questa era la
Parigi dei bei tempi andati, quando eravamo molto poveri e
molto felici". Ovviamente bisogna distinguere tra povertà e
miseria. San Francesco era povero (e felice), per niente
misero. Per essere felici bisogna spogliarsi, non solo dei
propri vestiti di lusso, bisogna spogliarsi di tutte le cazzate
che ci hanno messo in testa, denudarsi per andare al cuore
della vita, un cuore vivo e senza menzogna. Bene, scusate
ma ora vado a farmi una coppetta di champagne al Sunset,
il mio stabilimento balneare, domani parlerò con gli uccellini.

venerdì 4 agosto 2017

RICONOSCENZA

Provo una riconoscenza profondissima verso la Volkswagen,
in particolare verso i costruttori della Polo, la macchina di
mamma. Il suono che ti avverte di avere la cintura di sicurezza
slacciata ha una doppia tonalità, la prima profonda, la seconda
più acuta, e si alternano con una gentilezza e armonia degne
di un grande compositore di musica classica. Il guidatore
insofferente alle regole non si sente perseguitato nè ossessionato
dal sistema di allarme di sicurezza, non c'è accanimento o
sadismo, chi ha pensato alla doppia tonalità è un essere
umano portatore di pietas verso il guidatore, e ci si può
sfracellare la testa sul parabrezza in perfetta serenità.
Sono cose che fanno piacere.

giovedì 3 agosto 2017

ABBIATE FEDE

Non fa caldo. Chi pensa il contrario rivela una morbosa 
soggezione alla realtà. Che tristezza questa umanità che
si lascia condizionare dall'aria condizionata. Ogni mio
pensiero è un cubetto di ghiaccio. Fa freddo. Abbiate fede.

GENITORI SI DIVENTA!

Fatevi quattro risate se volete con questa intervista radiofonica di stamattina.
Ormai è la seconda nel giro di un mese circa.

http://www.tag24.it/wp-content/uploads/2017/08/GENITORI-SI-DIVENTA-03082017.mp3