giovedì 30 aprile 2015

IL SEMINARIO DEL POETA

OGGI CON SILVANO


Oggi si prospetta una bella giornata, vado a prendere alla stazione il mio
amico Silvano Agosti, pranzeremo assieme, e ci divertiremo fino alle
cinque del pomeriggio, poi lui deve andare a Torino per un seminario.
Mi porto dietro la videocamera, non si sa mai, magari gli dico : " Silvà,
facciamo un film assieme, riprendiamo le persone ". Così potrò scrivere
- Chisciotte presenta/ un film di Ricky Farina e Silvano Agosti.

I LOBI DELLE MIE ORECCHIE

Sto ignorando i lobi delle mie orecchie, capita spesso, vivo, mi alzo,
faccio colazione, la doccia, e vado di corpo con tutta la mia anima, ma
non penso ai lobi delle orecchie, mi guardo allo specchio e li ignoro.
Ma ogni tanto reclamano la loro presenza, reclamano un minimo di
attenzione, e allora li accarezzo, e penso che non ho mai sentito
di un tumore ai lobi delle orecchie, mai in tutta la mia vita, e provo
per loro una simpatia profonda, ma poi so che continuerò la mia vita
distratta e i lobi torneranno a essere dei pendagli ignorati del volto.

mercoledì 29 aprile 2015

MARIETTO E LA MORTE - IL FATTO QUOTIDIANO

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/29/marietto-lo-scugnizzo-che-guarisce-la-morte/1628587/

LA RAGAZZA MADRE

Appena tornato dall'Esselunga, questa volta non il PAM,
ma ho incontrato la mamma di Cristina, dato che conosce
le mie difficoltà a trovarmi una compagna mi ha proposto
molto gentilmente sua figlia, con candore e purezza, poi
facciamo il matrimonio in Romania, secondo lei. Per non
offenderla ho tirato in ballo l'età, e le ho detto che il mio
cuore è innamorato, cosa non vera, comunque non del tutto.
Poi mi ha fatto estrema tenerezza quando le ho proposto
di prendere un bel pollo e lei mi ha detto : " se puoi Riccardo
prendimi il colore per i capelli, nero ". Questo guizzo di
vanità femminile nella mamma di Cristina ( non ricordo il nome )
mi è piaciuto assai, e colore nero sia, e colore nero fu.
In attesa del matrimonio in Romania...


PENSIERI MICIDIALI


La terra trema, il mio cuore trema, forse anche l'universo trema.
La paura è la colonna vertebrale dell'infinito.

*

Non vi capita mai di svegliarvi e di sentirvi australiani anche
se non siete australiani? A me è capitato una volta, forse avevo
sognato un canguro, poi sono andato allo specchio e tutto
è finito nella polvere solare di un riflesso micidiale.

*

I quadri di casa mia mi fissano, mi spiano, mi ascoltano.
Queste sono paranoie fertili, ossessioni feconde.

*

Chi non sa ascoltare il proprio volto è finito come essere umano,
anche il nostro volto è un'attesa, un mormorìo di cangiamenti.

*

La felicità? L'esperienza più semplice dell'esistenza, basta
una buona pasta e fagioli, un bicchiere di rosso intenso, una
insalatina con avocado e gamberi come secondo, e poi farsi
una bella scoreggia notturna in santa pace. Lo sconforto invece,
strano a dirsi, è difficile da provare, quasi impossibile, con
quella puttana della speranza sempre pronta a dare sollievo,
a inquinare i tormenti, con quella maledetta luce del giorno
che illumina anche i vicoli ciechi! Cose da non credersi!

*

Mi piace arricciare i clitoridi con la mia fantasia.
Un passatempo.

*

Le donne prima di una sega mi sembrano divinità
pulsanti nei genitali, ossessioni irrinunciabili. Dopo
una sega tutto si rivela per quello che è : inganno.

*

Ci sono fiori criminali e poliziotti poetici che li
colgono " in fragranza " di reato.

*

Se la vita ti sembra una cosa assurda diventa anche tu assurdo.
Due assurdità si elidono a vicenda.

*

Sulla carta era una relazione vincente, nella carne diventò
una sconfitta. La carne ha sempre l'ultima parola.

*

Nel mio pagliaio ci sono sette aghi. Lo sento.
Profezie di sangue.



LE IDEE MIGLIORI

Di mattina vengono le idee migliori : svegliarsi, per esempio.

martedì 28 aprile 2015

E TU

Ti regalo un fiore e penso alle tue mutandine.
Infilare la mano dentro e sentirti bagnata.
Ti porto a spasso per la città ridendo insieme a te,
e mentre rido penso ai tuoi seni puri come
il peccato e la felicità. Ascoltiamo assieme
un concerto di Mozart e il mio cazzo si fa sempre
più duro perché ho immaginato di sfiorare
il tuo collo musicale, dio, dio mio, santissimo
dio. Andiamo al cinema, e quando si spengono
le luci si accende il mio desiderio di fotterti
fino ai titoli di coda, eiaculazione precoce
permettendo. Cristo, che portento di passione!
E finalmente quando entri nella tana del lupo,
dopo un risottino allo champagne e un guazzetto
di vongole spaurite, ti metto la lingua in bocca
e tu : vomiti.

IL CRITICO BALLERINO

LA DEDICA

Voglio dedicare un minuto di silenzio a tutte le persone vive che
conosco: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8. 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18,
19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36,
37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 49, 50, 51, 52, 53, 54,
55, 56, 57, 58, 59, 60.

TRAILER di Le beau Serge

LE BEAU SERGE

Scrivere appena dopo il risveglio, con il sapore
del caffè ancora in bocca, prima del sapore del
dentifricio che, si sa, uccide i sogni. Ripensare
al bellissimo film visto ieri : Le beau Serge di
Claude Chabrol. Resta nel cuore questo film,
resta per la sua purezza di opera prima fatta con
il cuore da un regista molto cerebrale. La scena
notturna nella bufera di neve, l'amico tubercolotico
che trascina l'amico alcolista sul ghiaccio, lo
trascina verso la moglie che sta partorendo
invocando il nome dello sposo, tra lacrime e
speranza...scena indimenticabile di speranza
e sacrificio, e dopo avere visto questo film che
mancava alla mia passione per la Nouvelle Vague
non dirò mai più che Chabrol è un regista
cerebrale.No, è un regista di cuore che mi ha
commosso. Un regista vivente, anche se è morto.
Già nel suo film più maturo, Il tagliagole, avevo
intuito questa sua profondità poetica e lacerante.
Quando il cinema riesce a toccare la poesia
si ha qualcosa di indimenticabile, e l'oblio può
darsi pace. Le beau Serge, il cinema, Chabrol.
Ora devo lavarmi i denti, uccidere i sogni.
  

lunedì 27 aprile 2015

QUALCOSA DI MORTALE

Racconto la mia solitudine per sentirmi meno solo, la raddoppio per
scarnificarla, un paradosso elementare, e vado avanti così, fino 
alla polpa, e poi all'osso. C'è qualcosa di mortale nella vita. Già.

VITA DI UN SINGOLO 10

L'obiettivo è arrivare a Vita di un singolo 100!

LUI, LEI E LA RELAZIONE CON LUI

Lei - Scusami, ma non mi sento pronta in questo momento
della mia vita per una relazione -
Lui - Non ti senti pronta per una relazione in generale o
per una relazione con me? -
Lei - Non mi sento pronta per una relazione con te -
Lui - In questo momento della tua vita? -
Lei - Esatto -
Lui - Parlami dell'unità di misura dei tuoi momenti -
Lei - In ch senso? -
Lui - Domani è un altro giorno, può essere anche un altro
momento della tua vita -
Lei - Quindi? -
Lui - Quindi potresti amarmi domani e sentirti pronta per
una relazione con me -
Lei - Diciamo che non mi sento pronta per una relazione
con te, lasciamo perdere il resto -
Lui - Ok, che cosa fa una persona quando non si
sente pronta? -
Lei -  Non so, che intendi? -
Lui - Se non ti senti pronta potrei aiutarti, potrei prepararti
a una relazione con me, allenarti, diventare il tuo preparatore
atletico per una relazione con me, capisci? -
Lei - Non mi sento pronta a sentirmi pronta o a provare di esserlo -
Lui - Con me? -
Lei - Certo, con te -
Lui - Ti sentiresti pronta a farti preparare per una relazione con
me da un altro? -
Lei - Forse, con un altro sì, potrei sentirmi pronta -
Lui - Quindi per avere una relazione con me ti scoperesti
un altro? -
Lei - Sì, forse, ma in sostanza, se devo essere sincera,
non mi sento pronta a una relazione con te, punto -
Lui - Ma tu sai chi sono io? -
Lei - In che senso? -
Lui - Mi conosci a fondo, puoi dirlo? -
Lei - No, non posso dirlo -
Lui - Allora non ti senti pronta ad avere una relazione con
un me superficiale che non conosci a fondo, giusto? -
Lei - Messa così direi di sì -
Lui - Quindi se ci conoscessimo più a fondo forse ti sentiresti
pronta ad avere una relazione con il nuovo me scoperto
proprio da questa analisi reciproca? -
Lei - Senti, basta, non voglio darti la fica un'altra volta,
chiaro? -
Lui - Oh, diciamo le cose come stanno, forse non ti è piaciuto
come scopo? -
Lei - Vuoi la verità? -
Lui - La verità, niente altro che la verità -
Lei - Tu non scopi, tu ti fai una sega con la fica delle donne -
Lui - Ah -
Lei - Ecco, mi spiace -
Lui - Figurati, vuoi dirmi addio? -
Lei - Sì -
Lui - E secondo te l'addio non è una forma di relazione con
me? -
Lei - In che senso? -
Lui - L'addio è relativo a me, quindi è una relazione con me -
Lei - Senti, ho un appuntamento, devo andare -
Lui - Puttana -
Lei - Addio -
Lui - Ti amo -
Lei - Io no -
Lui - Puttana -
Lei - Addio -
Lui - Addio, amore mio -




domenica 26 aprile 2015

ADOLESCENTI SPARITI

Ero fuori con la videocamera, una seconda pelle,
per caso becco Pinketts e gli faccio un video ritratto,
dietro di lui un gruppo di adolescenti mi chiede di
fare un film, lo faccio...una cosa brevissima, fanciulle
in fiore che fumano e ridono, e un ragazzo che tira
anche lui una boccata, il filmetto mi piace, lo posto
su YouTube, scrivo alla ragazza ( mi ero fatto dare
una mail ), le scrivo di guardarlo e se le piace lo
lascio su YouTube...( sento che sto facendo una cazzata,
sono minorenni Riccardo ), il primo commento è di
RobySan, forse l'unico ad averlo visto, il commento
è : aspettiamo, fiduciosi. Mi si gela il sangue.
Tolgo subito il film, riscrivo alla ragazza, si chiama
Giulia, le dico..." posso metterlo solo se i tuoi
genitori mi autorizzano "...ecco, ecco, paff paff, che
fatica essere un filmmaker, che faticaccia!

PINKETTS

DUE ESSERI

Izi Kainzu Patùm Patì

AMERICAN SKIZO

IL COMPLETO

La morte ci completa, la morte è un completo, il sarto è divino, ma
è gratis, non si paga nulla, si accontenta di un respiro : l'ultimo.
Tutto su misura, e la misura è perfetta, coincidente. Nessuna piega,
cade benissimo, di una eleganza implacabile. La morte è elegante.
Vivere, al confronto, è di una volgarità, ma di una volgarità che mi
mancano le parole...però essere volgari è così divertente, vero?

GIOCO DI ME

Spesso e volentieri vado a spasso e volentieri.
Spasseggio per il mondo dato che siamo tutti
di spassaggio, e quando mi sento isolato faccio
il giro di me stesso, il giro dell'isolato. Ok, ok,
ammatto di essere metto, o meglio: ammetto di
essere matto. Ammissione che è una missione
di consapevolezza. Consapevolizzarmi nella follia
per donare al mondo la parte più lucida di me.
Quella che spolvero ogni giorno : i testicoli.
Testicolarizzazione dell'universo, un sano proposito.
Fecondare buchi neri. Non ho mai fatto una
dichiarazione d'amore, il rischio è fare dell'amore
una burocrazia, una burocrazia letale, mentre
i soli baci veri sono quelli rubati, non quelli legali,
così almeno sosteneva Maupassant, e anche io
che non sono matto come lui, ma lo vorrei tanto.
Mi prendo gioco di me stesso perché sono serio,
talmente serio che le dentiere quando mi avvistano
corrono a nascondersi nelle bocche dei bambini.
La mia finitudine non mi fa paura ma c'è un
sentore di macelleria equina nei galoppamenti
effimeri della mortalità. Vuoi uccidermi? Ecco
che cosa devi fare : sbriciola del polistirolo vicino
alla mie orecchie. E alla fine della tortura odierò
anche le stelle, e i fiori decapitati. Dal vento.

sabato 25 aprile 2015

SOGNANDO VALENTINA NAPPI

TIMORE E TREMORE


Un certo Freddy Fosca, uno che si diverte a fare
il burino kierkegaardiano, mi ha dato dello squallido,
secondo lui sono squallido perché mi faccio
mantenere dalla mamma a 46 anni. Fosca fa l'idraulico
anche se è poco aulico, a volte anche il muratore.
Non è uno stupido, tra rubinetti che perdono e calce
viva ha sentito il bisogno di farsi una cultura, e
legge libri di filosofia più pesanti del cemento, non
ignora nemmeno il cinema, la nouvelle vague per
esempio, e ci prova gusto a scagazzare nel mio blog
commenti truci, infami, sminchiati, con il piglio di
chi la sa lunga perché conosce le fatiche della vita
e se la ride dei narcisi, dei mantenuti, degli artisti
da strapazzo, quelli che vivono ancora succhiando
dal capezzolo materno. Gioca, si diverte, come un
adolescente sputacchiante, ama la sorca e la forca,
fa il duro, bastone e carota, lui è un idraulico che
ha letto tutto Kierkagaard, per carità, massimo
rispetto per questo stereotipo: l'autodidatta con il
pallino dei libri. Mani sporche e cervello fino.
Troppo fino. Così fino che spesso non si vede.
Mi segue, mi segue come un cane arrabbiato, un
fedele nemico, magari con una bottiglia di vodka
fra le zampe. Non conosco il suo volto, non si
mostra, lo sa che se lo becco gli tiro un calcio
in culo e poi magari gli stringo la mano. Mi teme.
Come tutti i burini inquieti. Teme l'eleganza e lo
spirito. Teme la mia libertà. E l'amore. In fondo
è un bambino che ha paura del buio. Lo tollero.
A volte mi fa sorridere. Spesso mi annoia con le
sue uscite becere, con la sua "fosca" prevedibilità.
Ma di recente, ripeto, ha pisciato fuori dal vaso,
dandomi dello squallido. Questa non si perdona.
Mi nausea un simile atteggiamento. Leggere
Kierkegaard non significa capirlo, caro Freddy,
carissimo burino vomitante, se ti va bene hai
capito solo il titolo di una sua opera: Timore e
Tremore, infatti non ti mostri. Mostrami il tuo
volto, se hai le palle. Smettila di tremare, sei
un pulcino che razzola nel fango della paura.
Forse hai la "faccia da pirla " come si dice qui
a Milano? Non prendertela, mi fai tenerezza.
E mi raccomando : continua a vomitare.
L'uomo è ciò che vomita, tu di sicuro vomiti
il cuore di un agnellino innocente. Anche tu,
innocente, come tutti i coatti dell'Essere.      

CON GLI OCCHI SOSPESI

La cooperativa Fraternità e amicizia ha approvato il preventivo
e quindi CON GLI OCCHI SOSPESI si farà, un film sui disabili
fatto da un disabile, il sottoscritto. Nelle mie intenzioni si tratta
questa volta di un lungometraggio, non mi cimento quasi mai
sulla lunga durata, non mi appartiene, ho fatto solo un lungometraggio
che si chiama QUI MILANO LIBERA, era un film politico
e civile, questa volta sarà un film poetico al massimo grado, e
puro, come puro è il mio sguardo. La pigrizia è la mia disabilità,
ma riesco a ingannarla spesso, a prenderla in contropiede grazie
alla curiosità che ancora provo per la vita e per le persone.

GIANDANTE X

venerdì 24 aprile 2015

giovedì 23 aprile 2015

MIA MADRE di Nanni Moretti - Il fatto quotidiano

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/22/mia-madre-di-nanni-moretti-un-piccolo-film/1612423/

SERVIZIO CHISCIOTTE

Ci è venuta questa idea: Marietto è disposto
a ricevervi sul divano Chisciotte per ascoltarvi, parlare con voi, e darvi
qualche consiglio, sicuramente non per risolvere problemi ma 
per farvi fare quattro risate, farvi sentire più leggeri...è previsto anche
un servizio telefonico per chi si trova in un'altra città...offerta libera...con
il ricavato finanzieremo altri film Chisciotte oppure io e Marietto ci faremo
una bella bevuta alla vostra salute...lasciate perdere lo psicologo!
Ora c'è Marietto e la mariettologia.

DIALOGO CON MARIETTO 4

mercoledì 22 aprile 2015

I PANTALONI VERDI

Oggi ho detto al mio amico Marietto : " La prossima donna che mi piacerà
avrà qualcosa di verde nei vestiti, non so perché, lo sento ". Siamo
andati alla presentazione del libro di Alessandro su Giandante X, un
libro molto bello, con una parte iconografica importante, non romanzato
come quello di Roberto, e appena entro vedo una ragazza appoggiata
a una colonna con i pantaloni verdi, capelli lunghi e castani, alta, direi
statuaria, con una quarta di seno " a pera ", le più micidiali. Dopo la
presentazione vedo che chiacchiera con mio fratello Roberto, allora ne
approfitto per farmi presentare e dice : " Piacere, Deianira ". Oddio, no.
Si chiama anche Deianira questa statua parlante? E ha pure i pantaloni
verdi! Ricky, vuoi vedere che questa volta...poi si avvicina Rosi, una
simpaticissima signora, e chiede a Deianira : " Dove hai lasciato il tuo
ragazzo? ". Fitta al cuore, già perduta, dopo pochi secondi. Pare che
il ragazzo sia bello, ricciolo, simpatico, intelligente e ricco. Non era
presente perché doveva farsi togliere il dente del giudizio! Possibile
che sia sempre così? Invariabilmente, sempre così. Orrore, orrore.

martedì 21 aprile 2015

DIARIO DI BORDO


Sole. Cielo azzurro. Ho comprato un gel al guaranà
da spalmare sul buchetto anale di una femmina.
Da qualche giorno sento in me una nuova energia
erotica, una pazza energia erotica, la camicia di forza
della solitudine sta cedendo sotto la pressione di questa
forza incontenibile. Una mia illusione? Non so.
Mi sento forte. Mi sento maschio. Mi sento incazzato.
Ogni fibra del mio essere è fatta di sperma. Sperma lucido.
Occhio-sperma, cervello-sperma, fegato-sperma,
milza-sperma e così via, all'infinito del mio finito.
La colonna vertebrale emette suoni arcani di cigni
divorati da tigri azzurre. Un vomito infantile mi fa
rigurgitare sogni immortali di un'infanzia mai perduta.
Odio le lische di pesce. Le ho sempre odiate.
Fottute lische. Amo i fiori, i fiori ardenti che fioriscono
sopra le bare dei morti, amo il mare che bagna le
spalle delle statue epilettiche, endovena d'ignoto e lirico
schianto universale, sono turpe e innocente come
un coccodrillo lunare, come un esercito di sassofoni
rettili, e di questo precipizio che avanza mi faccio beffe.

LA MAGLIETTA CELESTE

Stamattina ero contentissimo con la mia maglietta celeste aderente
comprata all'OVS. Sto dimagrendo e l'aderente posso iniziare a
permettermelo ( praticamente faccio una dieta a base di banane,
cous cous vegetale e quinoa ), appena indossata mi guardo allo
specchio, uao che fico! Sesso femminile delirante, catatonico,
penso tra me e l'altro me, dovrebbero fare la fila sotto casa con
la bava alla bocca...poi sento un leggero fastidio al fianco sinistro,
vado in bagno, prendo le mie bellissime forbici - festina lente -
e taglio la...la...come si chiama quella parte cartacea che si trova
all'interno delle magliette? Etichetta? Insomma, taglio quella
parte e scopro di avere tagliato anche la maglietta celeste, un bel
buco al fianco sinistro, e allora m'incazzo, e allargo il buco fino
a lacerare in modo spietato la maglietta celeste, ora ne sto indossando
una rossa, ma questa mattina avevo voglia di celeste...sono
nervoso, nervoso...ho il cazzo duro...sono nervoso...è duro
anche quando non è duro, è duro nella mia mente, nella mia
anima, nel mio spirito, sono tutto cazzo, un cazzone totale, e voi
forse penserete : Ricky, in questi giorni di ecatombe, di annegamenti,
tu ti perdi per queste cazzate? La risposta è sì, decisamente sì.
Se la vita non fosse così sciocca nei suoi slittamenti quotidiani
mi sarei già ucciso, la vita deve essere futile, ci salva dall'orrore.  

CERCASI AMORE ALLEGRAMENTE

lunedì 20 aprile 2015

IMMAGINA

Immagina, immagina altre forme,
altre forme di dolore, e nuove insidie
di felicità. Non cedere al solito rito
dell'amore sofferto, lacrime e lettere,
contorcimenti vari, e attese monocrome.
Cancella il palinsesto della vanità
ferita, elabora arcobaleni idrofobi, e
fotti il destino con un gesto ironico.
Non sei nato per questa macabra noia.
Non sei nato per l'ultimo respiro.
Accogli in te la gioia limpida delle
cose che accadono, e tieniti a debita
distanza dalla valle che fiorisce nelle
lacrime, straccia le lettere, scardina
il tuo petto blindato, un fiore nasce.

domenica 19 aprile 2015

LA POESIA CONSOLA? IL FATTO QUOTIDIANO

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/19/poesia-consola/1604443/

sabato 18 aprile 2015

IN LEI

In lei, in lei c'è un candore oscuro,
un odore di ossa, e di sangue furtivo,
e la pace non si placa, e il temporale
s'azzurra, in lei, in lei che è maledizione
di un'attesa, incarnato spirituale, viva
fonte di una sete sepolta, memoria e
sussulto, risveglio nudo, in lei c'è il mio
volto, i miei sentieri stravolti, e la chiara,
limpida angoscia di un amore lasciato
a fermentare nel proprio desiderio.
Buio pesto che divora il cuore mentre
una musica lontana è soave martirio,
in lei c'è la donna che amo, ombra di
tutto, anche di queste parole vane.

DIALOGO CON MARIETTO 3

venerdì 17 aprile 2015

LA MANGIATRICE DI PULCINI

PASSWORD

Stavo quasi per iscrivermi a un sito di incontri, poi no, la dignità del no
ha prevalso. Mi sono fermato alla password perché mi era venuto in mente
di mettere " culoficatette" come password. Mai caduto così in basso.

HARKA ( DIARIO TUNISINO ) - IL FATTO QUOTIDIANO

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/17/harka-diario-tunisino/1589128/

DI CHE COSA HO VOGLIA?

Sapete di che cosa ho voglia? Lo sapete, lo sapete. Ma cerco di dirlo
meglio. Non ho voglia di scopare, per scopare mi bastano 80 euro in
appartamento con una bellissima ragazza con le tette più belle del
mondo, una adorabile bambolina, dolce e gentile, e professionale.
No, ho voglia di questo: un bacio profondissimo e profumato. Solo 
questo. Tenermi anche il cazzo duro nelle mutande, senza eiaculare.
Un bacio profondissimo e profumato che duri tutta la notte. Una notte
profondissima e profumata. Ma tra le specialità delle mie amiche
professioniste non c'è la voce " bacio profondissimo e profumato ".
Trovi la voce " culo ", la voce " fica ", la voce " bacio simulato " e
la voce " pissing ", ma di baci profondissimi e profumati non si fa
minzione, scusate, volevo dire " menzione ". Quindi? Resta un sogno.
Un sogno d'amore. Un amore profondissimo e...profumato.

IL FONDO

Ho toccato il fondo, e mi sono eccitato. E non era nemmeno
un fondoschiena.

mercoledì 15 aprile 2015

ALFO VILLA

LA LATTERIA DI GABRIELE

ERA UN UOMO

Era un uomo profondamente interessante, aveva quel "non so che "
e quel " che cazzo è? " e quel " ma che minchia avrà? " che faceva
impazzire le donne, un fascino psico-fallico. Un magnetismo genitale.

PROGETTO " RIZZA CLITORIDI "

RITRATTO DI UNA PIANISTA

martedì 14 aprile 2015

OGNI GIORNO

Ogni giorno mi sveglio senza amore. E cerco di reperire frammenti di
amore terreno, alla Pessoa, gustando la luce del sole in una pozza
d'acqua o danzando insieme al vento che agita gli alberi. Ma è una
serenità mutilata. Non posso vivere senza l'amore fisico, e la pozza
d'acqua non mi aiuta molto. E nemmeno il vento. Per vivere devo
avere un' ossessione: un volto che mi mangia la mente, un odore
che mi tortura il sangue e il desiderio. Un tormento gioioso. Così ho
sempre vissuto l'amore, come una malattia che mi rendeva sano.
E senza questa malattia deperisco, mi affloscio su me stesso, perdo
energia. Divento un pupazzo di stoffa che si muove senza senso.
M'inginocchio dentro i miei ricordi, e prego un passato che non torna.
Ma avrei voglia di svegliarmi al mattino con una donna al mio fianco.
Invece mi ritrovo fra i miei cuscini, cerco di strozzarli, ma sono
immortali i miei cuscini, candidi e immortali. La poesia e i miei film
sono surrogati e quello che scrivo è solo un rifugio, un appiglio per
non annegare ancora, non ancora. L'amore che voglio non ha nulla
di spirituale, non è paura della solitudine, al contrario, forse cerco
una donna che mi faccia sentire ancora più solo, ma in un abbraccio.
E lo spirito lo lasciamo soffiare insieme al vento, ho bisogno di
baci carnali, di effusioni e trasfusioni, di un collo, di mani, di un
ventre, due gambe da aprire per scrutare l'orizzonte di una ferita.

L'INFERNO

Solo per cinefili, un documentario bellissimo sul film L'inferno
di Clouzot, un film mai portato a termine, un inferno anche il set,
puro delirio del regista, scene ripetute mille volte e stancanti,
Reggiani molla, va via, lascia, Clouzot ha un infarto...in questo
documentario si ricostruisce il film, alcune scene girate sono
meravigliose, frammenti, prove, spezzoni, provini...Chabrol in
tempi più recenti girerà la sua versione del film, con la Beart al
posto di Romy Schneider, un film abbastanza riuscito ma non ai
livelli di quello che lascia intravedere questo "non finito " di
Clouzot, uno dei più grandi registi francesi, un maniaco del dettaglio
che credeva nel lavoro quotidiano e non nell'ispirazione.
( 130 minuti circa, solo per cinefili )


POESIA MONOSILLABICA

No
No
No
No
No
No
No
No
No
No
No
No
No
No
No
No
No

NESSUN SEGRETO

Ci sono infiniti modi per non essere se stessi, per questo quasi tutti
vivono la vita di un altro e non la propria. L'unico vantaggio è che non
saranno loro a morire ma l'altro, delegano la propria morte al simulacro.
C'è solo un modo per essere se stessi: scavare nel proprio volto. E
arrivare alla sete dell'universo, significa perdersi ed essere consapevoli
che noi siamo questa perdita, smarrimento cosciente. L'unico svantaggio
è che saremo proprio noi a morire, e avremo un cadavere attillato.
Ma la vita ci avrà donato il suo segreto: nessun segreto, solo mistero.

lunedì 13 aprile 2015

LE PIAZZE DI MILANO - TRIPOLI

SENZA TITOLO E SENZA AMORE


Non è il solito, non è il solito amore,
quello che ordini al bar, non è l'amore
che si fa serenata sotto una finestra o
attende il temporale per illuminarsi.
Non è il risveglio accolto, non è la mano
che si posa tremando sul seno dentro
l'ampolla fragile di un mattino umano.
Non ci sono fiori rubati da mettere nei
vasi, non è la lacrima che si asciuga nel
respiro o la vertigine di un lenzuolo che
evoca la fuga dal mondo, non è l'amore
racchiuso fra le pagine di un libro, il verso
che scioglie la pietra e fa ardere incantesimi.
Non è il solito, non è il solito amore,
quello che genera altra vita, non è l'amore
di foreste scorticate per gioco o la vampa
crudele di due corpi trafitti dal destino.
Questo amore, questo amore che sento è
solo il perpetuarsi di una distanza senza
fine, l'arrotolarsi dell'infinito nel mio buio.
Nudi passi nella nudità del mio essere.

IL FASCINO ANTICO

Come si fa a diventare fascinosi come il sottoscritto? Semplice, prendete
un papà nato al Cairo e una madre fiorentina, il papà enorme, colossale,
e spiritoso, ingegnere, venditore di turbine a vapore, e la madre bella,
bellissima, pura e miss Incanto a Firenze negli anni 60, immaginatevi
questo spermatozoo riscaldato dalla luce eterna dell'antico Egitto, una
luce misteriosa, indecifrabile, geroglifico solare, questo spermatozoo
che si fionda nel corpo rinascimentale di una fiorentina incantevole e
michelangiolescamente feconda un ovulo giottesco: ecco Ricky Farina.

BOOZOO DANCE

VOGLIE

Ho voglia di tremare in un vicolo cinese, non ho
mai tremato in un vicolo cinese, vorrei un vicolo
cieco, cieco a mandorla, e tremare, tremare, ma
non di paura, tremare d'altrove. D'altrove cinese.

PENSIERINO QUASI EROTICO


Tra di noi non c'era chimica ma molta geometria, con il suo
angolo retto andavo molto d'accordo.

domenica 12 aprile 2015

NICOLA GELO - IL FATTO QUOTIDIANO

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/12/videoritratti-nicola-gelo-il-decompositore-angelico/1583020/

RICKY IMMAGINA

Care amiche, voglio immaginare di fare
l'amore con voi.


L'amore con Farinomane : Farinomane mi prepara una cenetta
a lume di candela, terrazza sul mare, paga lei, è generosa, poi
si mette delle olive tra le dita dei piedi e mi sorride sciogliendosi
i capelli...il chiaro di luna illumina le aragoste ancora vive.

L'amore con Attimi : Attimi dopo una lunga discussione con
il suo compagno prende una licenza, viene a Milano, ci diamo
appuntamento al planetario, nell'oscurità prende la mano a
un estraneo, sbaglia persona e fa l'amore con un certo Ugo,
poi vengono arrestati per atti osceni planetari, e in cella
Attimi pensa : " Per Ricky c'è sempre tempo, per Ricky ho
sempre i miei attimi, comunque Ugo non era male..."

L'amore con Silvia : Silvia prende il primo volo per Milano
da Catania, viene a casa mia, ceniamo, poi lei apre la valigia
e mi fa vedere la cintura di castità ultimo modello, io ho
una fitta al cuore, sto per morire, lei interviene, mi fa un
massaggio cardiaco e una respirazione bocca a bocca, e si
dimentica per sempre la cintura di castità. Rinvenire per poi
venire...assieme.

L'amore con Camille : un picnic nell'orto, e una capretta
che ci fa compagnia, a notte fonda sbaglio mira ed eiaculo
sopra la lattuga, ma Camille non si arrabbia, è buona e gentile.

L'amore con Chicca : mi spoglio e lei " heheheheheheh ",
allora finisce tutto, mi rivesto. Una scopata uccisa da una
risata digitale. Prima di mandarla via le faccio vedere
i miei occhi rossi da diavolo. Comunque le accarezzo
i capelli con gentilezza, in fondo è una donna, merita rispetto.

Basta? Siete finite? Mi stavo divertendo...Ho dimenticato
qualcuna???

p.s.

Un bacetto sul collo da RobySan lo vorrei, così, per non
fare sempre i coito-tradizionalisti.

Con Luca potrei ascoltare per ore i suoi aforismi e con
Freddy Fosca berrei l'assoluto in una vodka.

Con Gaetano immagino una bella cenetta in famiglia,
con la sua bella famiglia, a ridere, ridere, ridere...



FIABA DIURNA

UN UOMO DELIZIOSO

Sono un uomo delizioso, se una donna mi dice addio le dico arrivederci.
Se un uomo mi fa lo sgambetto sorrido alle nuvole.

DOMANDE A FARINOMANE

Cari amici del blog, oggi faremo delle domande dirette alla
nostra affezionata "farinomane", ci piace, è intelligente, sempre
arguta nei commenti, a volte anche pizzicante, e quindi vogliamo
tutti conoscerla meglio, vero? Lei è riservata ma cercheremo di
farle delle domande caute e discrete...

Domande a Farinomane :

- Quanti orgasmi hai al mese?
- Come descriveresti un orgasmo?
- Ritieni di avere dei piedi adatti alla tua statura?
- Sei una donna politicamente impegnata?
- Sei affascinata dalla polvere?
- Ti piace danzare al chiaro di luna?
- Sei allergica al mistero?
- Hai mai indossato biancheria della Perla?
- Che rapporto hai con gli infissi?
- Che tipo di sapone usi?
- L'estate la chiami estate o anche inverno a volte?
- Le stagioni non sono più quelle di una volta?
- A che cosa pensano le lucertole secondo te?
- Hai mai fatto sesso sconosciuto con un uomo conosciuto?
- E sesso conosciuto con uno sconosciuto?
- Quanti nei hai? Mai contati o fatti contare
ai tuoi amanti?
- Ti ritieni una gattina?
- Hai mai leccato le ferite a un uomo?
- Potresti vivere senza Ricky Farina?
- Il suicidio ti ha mai pensato almeno una volta?
- Hai paura della vita eterna?
- Il tuo regista preferito?
- Il film preferito?
- Quanti libri leggi al mese?
- Ti tocchi?
- Se il tuo uomo ti chiedesse di fare l'amore con un camionista
sardo che cosa risponderesti?
- Quanti traslochi immaginari hai fatto?
- Hai mai perso l'identità senza la carta?
- Hai un cassetto senza sogni?
- Le lenzuola bianche o rosse?
- Quando hai perso la verginità eri all'aperto o al chiuso?
- Impressionisti o simbolisti?
- La vita?

sabato 11 aprile 2015

DUE PENSIERI

Vi ho già detto che un giorno ho capito tutto dell'amore? Non ricordo se
vi ho rivelato la mia scoperta...non ricordo più...allora, l'amore è quando
non capisci nulla dell'amore, quando non capisci un cazzo, l'amore è
quando finisci in uno stagno e ci trovi dentro un minicoccodrillo che
ti minidivora nel tuo miniuniverso e poi il minicoccodrillo minipiange
perché ha capito che divorando te ha divorato i suoi minifigli, chiaro?


*

Sorridi in privato e piangi in pubblico, gli altri devono sapere che
le tue lacrime sorridono, ma non devono sapere che i tuoi sorrisi
sono ferite profondissime, altrimenti è finita, perderanno per sempre
la speranza, e tu devi proteggere chi ti è accanto, per amore.

LA POESIA CONSOLA?

MONICA STA BENE

CAPO AREA

Ho fatto una chiacchierata col mio vicino di casa, al parco, stava
andando a fare la spesa, io rientravo nella tana, mi ha parlato della
sua esperienza di venditore per la Folletto, ben due anni di porta a
porta, a un certo punto ha usato l'espressione " il mio capo area..."
e mi è venuto da pensare che non ho mai avuto un capo area in vita
mia, a parte mia mamma. E forse Dio. Dio e mamma, ed eccomi!

AUTORITRATTO ATTUALE


Sono depresso con schegge di felicità.
Sto leggendo Paul Auster : Diario d'inverno.
Mi sento sexy quando leggo Paul Auster.
Sono due giorni che non sento mamma, stasera
la chiamo. Ha appena citofonato Gianni, il testimone
di Geova, non mi mollano più. Cristo.
Ma sono gentili e apprezzo sempre la gentilezza.
Stamattina quando ho aperto gli occhi non avevo
pensieri, la mente era bianca, poi ho pensato che
non stavo avendo pensieri e mi sono fregato
con la mia mente, per non dire con le mie mani.
Ho voglia di mettere una molletta azzurra sul
capezzolo di una donna, una qualsiasi.
Non ho mollette azzurre in casa, ho sempre
dei desideri difficili. Sono una persona difficile.
Eppure mi basta pensare a una fetta di pane
con l'olio sopra e la vita mi sembra gradevole.
Ho una caramella in bocca: una mentos.
Si è quasi sciolta del tutto. Dalla mia postazione
sento i bambini che giocano nel parco.
Sentire è essere. Anche io sono un bambino
che gioca nel parco. Perché no?
Nulla mi vieta di essere tutto quello che sento.
Adesso per esempio sono una poesia.
Stamattina ho lucidato gli infissi delle finestre.
Ogni giorno pulisco una parte della casa.
E stamattina è toccato agli infissi.
E la trasparenza dei vetri mi ha detto: grazie.
Fra poco smetto di scrivere.
Anzi : ora.

MONOLOGO DELLA PIOGGIA

In una giornata di sole è bello postare
questo monologo.

venerdì 10 aprile 2015

ORA

Ora vado a letto in compagnia di un libro, forse due, pensatemi mentre
sfoglierò le pagine in completa armonia, i libri tengono compagnia e non
devi portarli fuori a fare la pipì o non devi per forza farci l'amore quando non
ti va, si accontentano di un dito insalivato...adoro leggere in libertà.

POESIA PER ADRIANA LA


Come tante sardine in scatola
ci amiamo, l'universo è ferita
di un altrove che mai vedremo.
Ma possiamo immaginarlo.
Come tante sardine in scatola
immaginiamo, e ci amiamo.
Nell'economia nuda degli spazi
cosmici siamo poco più di nulla,
vertebre di raso sul filo spinato.
Poco più di nulla, eppure tutto.
Come tante sardine in scatola
soffriamo, stretti nella lontananza.
Eppure. Ora mi è venuta fame.
La vita chiama, io rispondo.
E apro la scatola di sardine.
L'universo è un morso.  

LEZIONE DI GUIDA A NAZAR

BUFFA E TRAGICA

Il tumore di solito è molto vanesio, pensa che tutte le cellule 
impazziscano per lui, forse ha anche ragione, ma è di certo
uno stronzo, soprattutto quando è maligno. Non sopporto i
tumori, anche se c'è una segreta aspirazione all'immortalità
nella proliferazione che diventa patologica solo perché noi
siamo inadeguati a contenere tutta la sua disperata energia.
Ho visto soffrire troppe persone a causa sua. Troppe, e
lo detesto con ogni cellula del mio corpo. Ma so di persone
sole, così sole che fumano per stare almeno in sua compagnia.
Così tragica e buffa è la natura degli esseri umani. La vita
ci sorprende, la vita ci fa volare, ci atterra, e quando siamo
nella posizione di dare del tu alle radici capiamo quanto era
meraviglioso fare quattro passi in una giornata noiosa.

DIDATTICA

LA PENULTIMA PAROLA

In che cosa credo? Credo nei miei passi, nei sentieri che nascono
all'improvviso, quelli che decidi di seguire solo perché sei libero, e
credi ancora nella felicità sospesa della ricerca. Credo negli sguardi
che si posano sui volti alla ricerca del segreto di ogni volto. 
" Un proiettile sparato dalla vulva verso la tomba ", questa è la
condizione umana secondo Anacleto Verrecchia, e come si fa a
non credere a un uomo che si chiama Anacleto? Ma in questo nostro
tragitto c'è qualcosa di inesplicabile, non siamo solo polvere,
e questo le casalinghe lo sanno bene quando alzano gli occhi al
cielo, non siamo solo polvere, altrimenti avrebbero ragione gli
acari, mentre no, gli acari non hanno ragione, hanno torto, loro
hanno l'ultima parola, e l'ultima parola ha sempre torto, quello che
conta è avere la penultima parola : " Acaro, fottiti ". E così sia.

IL SORRISO QUOTIDIANO

Che cosa è successo oggi? Un pazzo ha sparato in tribunale mentre
io stavo facendo colazione. Sono andato a pranzo da una amica che
sta divorziando, poi nel pomeriggio alla presentazione di un libro sulla
memoria storica ancora viva e presente nelle città, ci sono andato con il
mio amico Valentino che è sulla sedia a rotelle, non sono in forma, per
portarlo nella saletta di presentazione della libreria ho faticato, bisognava
scendere degli scalini e poi ovviamente risalirli, una fitta al petto forte.
Più mi sento solo e più fumo: una colossale idiozia. Poi con Valentino
abbiamo fatto un aperitivo toscano, un bel vino rosso di Pitigliano, e
salumi e formaggi. Dopo, per concludere la serata, una puntata da
Fiore con Piero a bere un altro bicchierino, ho sorriso a una donna
bionda perché mi andava di sorriderle, non posso passare un giorno
senza sorridere a qualcuno che non conosco. Non posso vivere
senza sorridere. Perché non dovrei? Non lavoro, non è un ottimo
motivo per sorridere? Sono felice, ogni giorno è una invenzione.
Ma è una felicità strana, fatta anche di cenere, e desiderio che non
si libera, che non trova un appoggio, che non riesce a sfogarsi.
Ho saputo che a Parigi c'è una piccola strada che si chiama
- via dei cinque diamanti - , e che nel 1961 la polizia francese ha
represso nel sangue una manifestazione pacifica di algerini, credo
siano morti 200 algerini, a Parigi, lungo la Senna, nel 1961. Ora
sto per andare a letto, e forse non ho nemmeno voglia di fare
sogni, ma sognerò: cinque diamanti, un tribunale insanguinato,
una strage di algerini, un amico, un bicchiere di vino. Questa è la
mia vita, nulla di che, per carità, ma perché mi commuove?

giovedì 9 aprile 2015

L'OSPITE ATTESO

Il giorno più felice della mia vita è quello che sto vivendo, vivo di piccole
felicità tascabili, e il dolore non è mai un ospite inatteso, c'è sempre
una stanzetta bene arredata per lui, coperte pulite e profumate e una
bella bottiglia in fresco di champagne se il dolore vuole ubriacarsi.
Le finestre della sua stanza sono sempre aperte, questo è l'unico
accorgimento, aria fresca, il dolore deve respirare aria fresca e se ha
voglia di volare via può farlo, i miei dolori sono tutti alati, e le mie
lacrime hanno le piume. Vivere così non è male, e non fa male...
non troppo almeno, vivere così è l'unica saggezza che sopporto.

LA PAROLA

In società sono diventato monosillabico, non ho più voglia di parlare,
di fare chiacchiera, a volte mi limito ad annuire, ho dentro un vulcano
spento, è l'amore che non mi fa giocare all'amore, è la condanna di
essere sorgente e sete annegata, ma non vivo su un altro pianeta,
questa è una fandonia, sono sulla terra come tutti voi, mi sento sempre
più vicino alle piante e a chi vive in un coma profondo, mi accontento
di sentire la luce sulla mia pelle e il vento, e vorrei dire solo una parola
alle feste, una sola..." Ricky, è tutta la sera che non dici una parola ",
è vero, può capitare, allora vorrei essere ricordato per avere detto :
" Amore ". Ricky ha detto solo - amore - Non sarebbe meraviglioso?

GLI AFORISMI DI RICKY - IL FATTO QUOTIDIANO

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/09/ricky-farina-i-suoi-aforismi/1570673/

L'ASCENSORE DELL'OSPEDALE

Questo è un film intimo, molto intimo.
Ho ripreso i miei parenti nello spazio
chiuso di un ascensore, andavano tutti
a trovare mamma che ha superato con
brillantezza un fottuto cancro.

mercoledì 8 aprile 2015

GIOCARE CON LA VITA

Ho voglia di giocare con la vita. E di scoprire le regole
volta per volta. Per esempio in questo periodo ho molta
voglia di giocare a " risotto pecorina ". Il gioco è questo,
ve lo spiego, si gioca in due persone, una persona di sesso
maschile (io) e una di sesso femminile (lei). Lei viene
a cucinare da me dopo che io ho fatto la spesa, si veste
con una gonna corta, tacchi a spillo e maglietta di raso
da sbottonare. Mentre cucina davanti ai fornelli io lancio
i dadi, se esce fuori un numero dispari le metto una mano
nelle mutandine, tiro giù la cerniera ed entro nella sua
topina mentre lei gira il risotto con il mestolo, se esce un
numero pari le metto una mano nelle mutandine, tiro giù
la cerniera ed entro nella sua topina mentre lei gira il risotto
con il mestolo. Adesso vi domanderete: che differenza c'è
tra il pari e il dispari? Nessuna, per questo adoro questo
gioco, si chiama "risotto pecorina ", e mi piace da morire.

BOB

venerdì 3 aprile 2015

CONFONDERE


Posso confondere le acque del mio cuore
con finti annegamenti, posso morire di gioia
per esultare anche nella notte del respiro,
fra tormenti e placide resurrezioni, fra il tuo
vagare e il mio divagare, assecondare l'ignoto
e primeggiare nella consuetudine, posso.
Non è ancora l'ora delle clessidre capovolte.
Posso uccidere questa poesia scrivendo la
parola : putrefazione. Posso resuscitarla con
la parola : fermentazione. Posso negare e
rinnegare l'evidenza. Posso fare a meno delle
mie sottrazioni e arrendermi alla luce.
Posso stirarmi un tendine e anche una camicia.
Se anche il fuoco è fatuo posso dire scemenze
senza sentirmi in colpa. Posso amare chi
non mi ama e deridere l'incesto della mia
solitudine, posso danzare sulle ombre e mai
calpestarle, mai. Posso fare un incontro al
vertice con le mie viscere, e rischiare la vita
nel velluto profondo della noia. Posso farmi
un nodo alla cravatta per impiccare l'eleganza.
Non è ancora l'ora delle clessidre capovolte.   

LE DOMANDE IMPOSSIBILI

ENIGMA RICKY


Mi dicono : " Ricky, con le donne devi essere più leggero,
quasi strafottente, non farti vedere interessato, altrimenti
sanno di averti già conquistato e non conti più nulla per
loro, sei già una vittima e non più un desiderio..."
Parole e teorie, piani, tattiche, astuzie, arte bellica per
biancheria intima, attacco laterale, disorientamento del
nemico, ma che ci posso fare se io preferisco la magia
alla strategia? La magia di essere me stesso fino in fondo.
In realtà mi temono, temono la verità del mio essere.
Ma senza verità non c'è amore, e senza amore non sarei
più me stesso. Sono un enigma, un enigma per bambini.
Enigma Ricky. Per me la donna è l'evoluzione del biberon.
Che posso farci?    

QUARANTASEI

mercoledì 1 aprile 2015

NIENTE

Niente, era solo il gioco di una narcisetta.
Mai più con una così.

METRO DUOMO

DUE INSEPARABILI - IL FATTO QUOTIDIANO

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/31/video-ritratti-vittorio-e-sonny-due-inseparabili/1529507/