martedì 21 aprile 2015

LA MAGLIETTA CELESTE

Stamattina ero contentissimo con la mia maglietta celeste aderente
comprata all'OVS. Sto dimagrendo e l'aderente posso iniziare a
permettermelo ( praticamente faccio una dieta a base di banane,
cous cous vegetale e quinoa ), appena indossata mi guardo allo
specchio, uao che fico! Sesso femminile delirante, catatonico,
penso tra me e l'altro me, dovrebbero fare la fila sotto casa con
la bava alla bocca...poi sento un leggero fastidio al fianco sinistro,
vado in bagno, prendo le mie bellissime forbici - festina lente -
e taglio la...la...come si chiama quella parte cartacea che si trova
all'interno delle magliette? Etichetta? Insomma, taglio quella
parte e scopro di avere tagliato anche la maglietta celeste, un bel
buco al fianco sinistro, e allora m'incazzo, e allargo il buco fino
a lacerare in modo spietato la maglietta celeste, ora ne sto indossando
una rossa, ma questa mattina avevo voglia di celeste...sono
nervoso, nervoso...ho il cazzo duro...sono nervoso...è duro
anche quando non è duro, è duro nella mia mente, nella mia
anima, nel mio spirito, sono tutto cazzo, un cazzone totale, e voi
forse penserete : Ricky, in questi giorni di ecatombe, di annegamenti,
tu ti perdi per queste cazzate? La risposta è sì, decisamente sì.
Se la vita non fosse così sciocca nei suoi slittamenti quotidiani
mi sarei già ucciso, la vita deve essere futile, ci salva dall'orrore.  

12 commenti:

-farinomane- ha detto...

E' successo anche a me. L'indumento devi togliertelo prima di tagliare l'etichetta.
ps: E' andata così. Ora va'... comprati un'altra maglietta celeste e non lacerare più...rammenda...è pur sempre una creatura celeste

rickyfarina ha detto...


Ecco, etichetta! Grazie.

rickyfarina ha detto...


Hai presente quando non ti viene in mente una parola??? Per fortuna che ci sei tu!

-farinomane- ha detto...

Ho presente. Ci sono giorni che non parlo perché non me ne viene in mente nessuna.
Quella me la ricordo perché ho un rapporto conflittuale con le etichette...soprattutto se capitano sulla nuca

altrimentipresente ha detto...

Nella vita moderna il superfluo è tutto.
(Oscar)

PS: Egregio, provveda alla correzione nella penultima riga del testo -giù/già- ..
perchè
" Il poeta può sopportare tutto, tranne un errore di stampa."

Gaetano. ha detto...

Gentile Ricky, visto l'accenno ai naufraghi magari, qualcuno di loro(su circa 900)indossava una maglietta celeste, con etichetta già tagliata: sei ancora in tempo recuperarne qualcuna. NDP.
Secondo me, citazione infelice.

rickyfarina ha detto...



Attimi, gli errori di stampa sono come le caccole al naso, anche io li detesto, grazie per le tue preziose segnalazioni.

Gaetano, a volte mi domando: Ricky, stai chiuso in casa a parlare di seghe e tutto sembra perdere senso, io andrei anche a fare documentari impegnati ma nessuno mi finanzia, allora la citazione era per giustificare a me stesso la mia produzione e come vedi per pudore non parlo quasi mai di questi eventi tragici, ma un accenno mi sembrava doveroso, per quanto infelice.

Gaetano. ha detto...

Non potevo cogliere il tuo pensiero, nel caso, nobile.

attimiespazi ha detto...

Ciao Gaetano,
io penso che ogni santo giorno, tutti quanti noi facciamo citazioni infelici: comprando più cibo del necessario, sprecando energia, abusando del bene preziosissimo dell'acqua ecc. ecc. la lista è lunghissima. nel nostro micromondo e nelle piccole realtà che ci circondano possiamo fare qualcosa di concreto, seppur piccolissimo, per donare un pizzico di dignità a questo mondo che pesa sulle nostre coscienze. si parte dai piccoli gesti e, se si ha la possibilità, si fanno gesti anche più grandi. ognuno sa come fare, se vuole e se ci crede davvero. lo si fa con un sorriso nel cuore. quel sorriso che, come ha detto Ricky, ci salva dall'orrore.
sai? anche io ho una sorta di pudore a parlare di ciò, mi sono proprio sbilanciata questa volta ma, interagire con una persona sensibile come te mi ha spinto a scrivere parole che sono nulla di fronte a quella lama nello stomaco che, sono certa, provi anche tu nell'assistere impotente a tantissime tragedie causate da un sistema totalmente sbagliato. come dico sempre: l'umanità è tutta da rifare.
un abbraccio a te.

.attimi

Gaetano. ha detto...

Att.: In un certo senso sono confuso, ho sentito parole indicibili(sull'argomento)mi sono sempre indignato di fronte alla violenza di certi personaggi, pubblici e non, il più delle volte la mia indignazione rimane sola e umiliata. Ti mando uno scritto di un amico(Marcello Solcia.)"Provate a immaginare...
Provate a immaginare cosa vuol dire stare stretti su una barca davvero troppo piccola per 700 persone.
Provate a immaginare la realtà e le condizioni di vita da cui scappano questi fratelli e queste sorelle.
Provate a immaginare il momento in cui la barca si rovescia.
Provate a immaginare il buio, l'acqua fredda e la disperazione di quegli istanti.
Provate a immaginare di morire annegati.
Provate a immaginare di essere uno di loro.
Provate a immaginare il dolore di quelle madri che mai più nulla sapranno dei loro figli.
Provate a immaginare. Se ci riuscite, rimarrete in silenzio.
Provate a immaginare e, se non ci riuscite, rimanete in silenzio. Che è meglio. Ricambio l'abbraccio.

Gaetano. ha detto...

E.C.: meglio"

attimiespazi ha detto...

già..
grazie.
(sei splendido)

.attimi