lunedì 30 aprile 2018

DERUBATO

Un poeta non ha mai la sensazione di scrivere,
la sensazione è quella di essere derubati, è la
poesia che gli toglie le parole dalla bocca.

domenica 29 aprile 2018

venerdì 27 aprile 2018

giovedì 26 aprile 2018

CONTRO LA DISPERAZIONE - IL FATTO QUOTIDIANO

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/04/26/consigli-contro-la-disperazione/4318158/

MEDEA SULL'ULTIMO LIBRO DI ROBERTO

http://donnaemostronelmito.blogspot.it/

MADRE IMMAGINE

"Sai Ricky, noi abbiamo una mamma super, ieri ero in balcone a leggere,
sento mamma che mi chiama, mi affaccio e la vedo seduta sull'erba
del giardino, con le gambe distese, stava raccogliendo le margherite,
e io le ho detto "mamma che ci fai sull'erba?" e lei mi ha detto "ho avuto
un abbassamento di pressione, mi sono ritrovata sull'erba, già che ci
sono raccolgo queste margherite" Ricky, aveva un sorriso, hai presente
il sorriso di mamma?"

Certo, è quel sorriso che ti fa amare la vita.

Mamma quando sviene ne approfitta per raccogliere margherite.
Questa è nostra mamma, ed è per questo che siamo felici.

Grazie fratello per questa immagine. 

IL SEGRETO DI NICOLINO

Lo sapete che sono una portinaia? Sì, lo sapete. Adoro le portinaie.
Stamattina ho scoperto che Nicolino era ricco, aveva una villa
principesca ai Castelli Romani, Villa Pompa, e lui viveva in un
magazzino abbandonato da tutti tranne che dalla poesia. Ora,
questo segreto non dovrebbe togliere o aggiungere nulla alla sua
poesia, la poesia è poesia, punto...però...dato che sono in fondo
un uomo banale mi stupisco, mi diverto e mi commuovo!
Questo adorabile paraculo andava "mendicando" per Trastevere
una vita vera, alle spalle miliardi e ville principesche.
A Nicolì...ma sei proprio un gran fijo de na ....



mercoledì 25 aprile 2018

LIBERAZIONE

La libertà esiste? Non lo so, di certo esiste la liberazione. 
Ci si libera da un fardello, da un nemico, da un peso. Ed è sempre
attraverso la lotta che arriva la liberazione o lo sforzo se si
tratta di una liberazione fisiologica. Anche andare in bagno
è una liberazione. Liberarsi dalle catene non è una magia,
non è un gioco, Houdini ci ha lasciato le penne. E anche i
partigiani. La liberazione va festeggiata ogni giorno, ci sono
sempre nuovi nemici e nuove catene nella nostra vita, non
si finisce mai di lottare, liberarsi è l'essenza della vita umana.
Morire è la liberazione finale, non per niente agonia significa
lotta. Bene, adesso vi libero, vado a passeggiare al sole.

UN SIMPATICO CONSIGLIO DA PARTE DI CLAUDIO

martedì 24 aprile 2018

L'AMABILE VALTER

Un grazie all'amico Valter, mite neurologo e appassionato
uomo di cultura.


lunedì 23 aprile 2018

METEOR MAN

Ve lo ricordate? Uno dei miei ritratti preferiti. A proposito dell'angoscia sul lavoro.
Dedicato a KAT.

UN REGALO DI VALTER

RICKY IMPRENDITORE!

Da mamma a mammona.


domenica 22 aprile 2018

RED di Enrico Caroli Costantini

Bisogna dare spazio ai giovani, vero?
Questo è un corto di un giovane attore che
ho conosciuto a Siena mentre filmavo
le prove de Il gabbiano di Mila Moretti.

FOTO DI CLAUDIO 3


Un genio di spalle.

FOTO DI CLAUDIO 2


Un genio senza occhiali.

FOTO DI CLAUDIO


Un genio al ristorante cinese.


UN ALTRO FILM DI CLAUDIO CERVERA

Magari questo vi piace di più.

sabato 21 aprile 2018

venerdì 20 aprile 2018

UN FILM DI CLAUDIO CERVERA

La cosa più bella del mondo.

Volete sapere qual è la cosa più bella del mondo? 
Non è un tramonto con gabbiani, nemmeno la luna e il mare di notte,
le stelle non ne parliamo, i fiumi manco per sogno, e già
che ci siamo nemmeno sognare è la cosa più bella del
mondo. Il volto della persona amata? No L'amore di una
madre? Forse. In realtà la cosa più bella del mondo non
esiste, ed è per questo che è la cosa più bella del mondo.

MADERNA MOOI

Salone del mobile 2018.
Tutto molto bello ma la cosa che ho preferito
è stata un vetro rotto per strada.

mercoledì 18 aprile 2018

EMICRANIA: IL FATTO QUOTIDIANO.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/04/18/quando-ho-mal-di-testa-divento-religioso-il-mio-dio-libuprofene/4294670/

TRE AFORISMI DI MINO MACCARI

Non c'è nulla come la fretta che faccia perder tempo.

*

L'intelligenza non è mai oziosa: soltanto per esistere essa impiega
una fatica enorme.

*

Conosciuti bene i furbi ci si vanta di esser fessi.

RICKY SEXY

Niente è noioso tanto quanto la perfezione, non mi cambierei con nessuno,
con tutti i miei difetti, e poi come diceva Jannacci: "Ho il mio pubblico".
Ciauuuuu Paoly!


RICKY NUDO.


NELLA VOSTRA TESTA

Dovete stamparlo a caratteri cubitali nella vostra testa:
noi Farina siamo dei guerrieri che lottano ogni giorno,
lottano contro la mediocrità, contro l'ipocrisia, contro i
prepotenti, contro l'ignoranza becera, contro l'indifferenza,
contro chi sputa sulla cultura e sull'umanità. Non scendiamo
a compromessi. Io lotto con i miei film nella mia trincea
Chisciotte che non è un recinto, è una postazione dove
affino le mie armi. Da uomo libero. Roberto lotta con la
sua scrittura, con i suoi libri. E nessuno ci può comprare
perché abbiamo la mamma, e nostra mamma è "eterna"
come nostro padre Aldo, sono eterni come l'amore che
ci hanno donato, e noi li ricambiamo facendo i fighi.
Sì, siamo anche terribilmente fighi, altro che Brody!


Ricky e Roby






DAL BLOG DI MIO FRATELLO UN SALUTO A GIUSEPPE

https://robertofarina.it/blog/f/grazie-giuseppe


martedì 17 aprile 2018

HO I MIEI TEMPI

Ho i miei tempi. La cosa più bella e più giusta al mondo è rispettare i tempi
degli altri. Se mi spedite qualcosa da leggere la leggerò, ma con i miei tempi,
magari fra un anno ma la leggerò. C'è un tempo per tutto, fino a quando la
polvere non si ricorderà di noi e...finiremo tutti in un magico Folletto. In questi
giorni sento il richiamo della Gaia Scienza, ho bisogno di rileggere, mi piace
il passo in cui Nietzsche chiede al prossimo di stare lontano, lontanissimo,
altrimenti come potrebbe il prossimo diventare una stella? Quindi capisco
Chicca, in fondo mi vede come una stella. Sono uno dei suoi idoli mentali
e non vuole sporcare la sua mente adorante con la mia presenza brutale.
Eppure sono meglio dal vivo, almeno così mi dicono i morti che vengono
a visitarmi. Domani verrà un giovane filmmaker da Ischia per conoscermi,
starà a Milano tre notti, questa volta magari sarà un altro a fare un ritratto
filmato al sottoscritto, chissà. Sono curioso di capire come mi vede un giovane.
Tra l'altro domani abbiamo un invito da una giovane e bella stilista che
disegna cappelli, un bel cocktail party con finger food, adorabile, a volte
la mondanità è proprio adorabile; non sempre bisogna fare gli orsi, giusto?
Milano è tutta frizzante durante Il salone del mobile. Tutto un frizzame
di fica e party! Se fossi uno stilita avrei sempre una coppa di champagne
in mano e un mini frigo sulla colonna insieme a me, perché l'eleganza è
in fondo una forma di ascesi orizzontale. Sono terribilmente chic, non
trovate? E ora un mio vecchio monologo tutto dedicato alla nostra bella
e parlante Chicca, una chicca, una vera chicca per Chicca. Baci pollastre
del blog.

UN SIGNORE AL SOLE

UNA SAMBUCA CON PIPETTA

Poi in realtà Pipi mi ha invitato a casa sua a bere una sambuca.
Ci siamo visti altre volte e sono nati altri film, abbiamo in
programma anche un dialogo assieme, ma chissà quando si farà.
Ci incontriamo sempre per caso e in questi ultimi tempi il caso
è avaro.

CHICCA, LA CAZZONOFILA.

Chicca è una fedelissima di questo blog, a volte esce allo scoperto, altre volte
resta nell'ombra. Segue due blog: il blog di Roy e il blog di Ricky.
E ne siamo onorati, dico sul serio. Segue due cazzoni. Primo punto: a Chicca
piacciono i cazzoni. E sente il bisogno di dire, esternare il suo pensiero, nel
blog di due cazzoni. Chicca è una cazzonofila, su questo non ci sono dubbi.
Dice di avere una vita affettiva serena, probabilmente il suo compagno non
è un cazzone ma uomo equilibrato, ma si sa, l'equilibrio può essere anche
una bella smarronata di palle, e quindi Chicca, che segretamente cova un
desiderio represso di cazzoni squilibrati, ama sostare e scrivere sul blog di
due cazzoni. Si diverte in fondo, per poi tornare sazia di cazzoni alla sua
vita domestica tranquilla, serena, e dirsi: meno male che non sto con un
cazzone, sono così maschilisti e insensibili questi cazzoni! Il poeta, diciamo
così, è più insensibile e più maschilista del gigolò, ha scritto cose tremende
sulle donne, ed è una persona senza cuore, si è visto quale mostro di vera
insensibilità è nel recente episodio-richiesta di un clic emotivo al quale
il sedicente poeta ha opposto un netto rifiuto. Il poeta è più cazzone del
gigolò, che meraviglia! Come ci sguazzi tra i cazzoni, vero Chicca?
Ma quanto ti piacciono i cazzoni? Tanto tanto, te lo dico io, ma tanto.
Sai Chicca, alcune volte bussano alla mia porta dei ragazzi che vogliono
da me soldi per i bambini che crepano di fame, mi mostrano foto di
bambini con occhioni grandi grandi e poi mi chiedono di prelevare dal
mio conto ogni mese una cifra contro la fame nel mondo, sai che cosa
faccio? Dico di no, con gentilezza. Non amo quando mi bussano alla porta
e mi costringono ad esperienze emotive, a ricatti emotivi, non è il mio
stile. Poi esco di casa e le mie monete le lascio cadere nelle mani di chi
voglio, di chi mi sorride, sono amico di tanti zingari, ho dedicato un film
anche a Cristina, una zingara dal sorriso dolcissimo, madre di due figli a 20 anni.
Sono un mostro di insensibilità? Per te sì, perché non cedo ai ricatti di
chi entra nel mio spazio con "violenza". E questo poeta, sedicente poeta,
questo sedicente poeta così maschilista, così stereotipato, così cazzone,
ha dedicato tanti film, tanti ritratti alle donne, film che tu non ti sogni
di commentare, e sai perché? Perché non ti interessano le donne, per
un cazzo, anzi: per un cazzone. A te interessano i cazzoni, a te interessa
esprimere il tuo pensiero nel blog di due cazzoni, le donne raccontate
da un sedicente poeta non fanno per te, non ti suscitano nemmeno un
pensiero. Pipetta? Alda ? Beatrice? Cristina, la zingara? Monica che
ha perso una figlia e cerca di uccidere il suo dolore con un esercito di
lattine di birra? Niente, ma chi cazzone se ne frega? Io sono sul blog
di un cazzone per sermoneggiare, per difendere i diritti delle donne
da questo sedicente poeta cazzone maschilista, non scherziamo! Io ho
bisogno di cazzoni, per poi tornare alla mia vita tranquilla, serena,
domestica, senza incursioni anali! Però come sono divertenti i cazzoni,
vero? E come è rassicurante perseverare nelle proprie idee fisse.
Chiccuzza mia, vieni dal tuo cazzone, vieni che ti faccio un bel film,
ti dedico un ritratto Chisciotte, lo farò con amore, anche perché per me
è un onore averti qui, e soprattutto è un piacere essere considerato un
cazzone! Ma tu, lo so, non verrai. I cazzoni ti piacciono a distanza.
Ti piace immaginarli. Sognarli. Tu sei nella tua bolla domestica e non
ti stacchi, per carità, se scoprissi che dal vivo i cazzoni sono anche
sensibili, poetici, sorprendenti, divertenti, il tuo bel castello di carte
crollerebbe, e puf! Niente più Chicca! Meglio stare alla larga dalla
vita, meglio il recinto. Lo stereotipo. Più rassicurante. O no?
Pensaci però: Chicca, ritratto di una cazzonofila. Sarebbe un grande
film, e magari ti verrebbe pure la voglia di commentarlo!

con simpatia

Ricky, un cazzone









PENSIERO DEL GIORNO

Chiudo gli occhi nelle tenebre.
Nel mio buio intimo ritrovo le
stelle che ho sognato, non quelle
che ho visto. Buio contro buio.

Ho anche un abisso privato fatto
di annegamenti su misura.

PIPETTA

lunedì 16 aprile 2018

LA SINDROME DA GIF ACUTA

Ieri non so più quante GIF ho mandato, per non parlare
dei giorni scorsi. Poi sono uscito di casa e mi sembrava
strano che le persone avessero una continuità espressiva,
mi dava quasi fastidio la vita dei volti, la loro imprevedibile
carica energetica. Se immagino un inferno mentale perfetto,
immagino una mente saturata da costellazioni congelate di
GIF. Dio è morto, la parola si è atrofizzata, e viviamo nel
regno ripetitivo delle GIF. E questo ha un senso, la fine del
mondo sarà una GIF eternizzata nello schianto del Nulla.

Sasà

Non è facile

Non è facile essere uno degli uomini più interessanti del pianeta.
Ti chiedi sempre: le persone mi seguono perché sono ricco?
Ricco di spirito, si capisce, l'unica vera ricchezza. Quando sento
parlare di invidia sociale da parte di certi vacui esseri mi vengono
i brividi di compassione. Il gelo di una pietà gelida.
Non conoscere il taccuino bianco illuminato dal sole di Sandro
Penna, non conoscere e non amare e non vivere per la poesia,
questa è la miseria infinita, avere ville con piscine sempre più
azzurre di niente, questa è la tragedia lubrificata degli stolti.
E parlano di invidia sociale i miliardari con la pompetta genitale!
Ma come è possibile? Quale follia da quattro soldi può alimentare
una simile demenza concettuale e spirituale?
Non è facile essere Ricky Farina, una delle creature più dense
della pineta, uno degli uomini più leggeri dell'universo.
Non è facile essere così indecenti, così belli, così puri, così fertili!
Ricky, ti assolvo da ogni innocenza. Riposa nella lotta.

LA GUERRA DI RICKY

PENSIERO DELLA SETTIMANA NASCENTE

Ogni camicia di forza è solo la debolezza
di una società che non accoglie la follia.

AVVERTIRE UN DOLORE

Disse al dolore:
"Attento, dura poco o ti
taglio la gola con un
sorriso".

E il dolore morì dissanguato.
Lo aveva avvertito.

NEL SOAVE LABIRINTO

Nel soave labirinto
un becco di cicogna
e un passo di nuvole.

La testa limpida come
un ruscello, il cuore
fresco come una foglia

appena sbucciata dal sole.

Nel soave labirinto
voci di bimbi lontane
e mandorle dolci.

Agonie di pesci sonori
come una celeste musica
di resurrezioni in una morte

sempre più profonda.

domenica 15 aprile 2018

SONETTI DAL SOTTOSUOLO



Con uno strepitoso Severino Saltarelli.

POESIA SENZA SENSO

Era la vertigine. Il passo sospeso sul precipizio.
Non era la banana. Non era la scimmia.
Domandare è lecito, rispondere è cortesia.
Che cosa ci faccio al mondo? Che cosa ci fa
il mondo dentro di me? Posare una fragola
sopra la carta vetrata è un gesto possibile.
Pensare gesti possibili è un compito umano.
Ha senso cercare un senso quando ne abbiamo
ben cinque a disposizione? E'sempre e solo
una questione di tatto. Il senso ultimo delle
cose. Quindi, in un certo senso, è sempre e
solo una questione di gusto e di educazione.
Di stile. Vivere con stile, morire con stile.
Ci sono cravatte insopportabili, ci sono colli
meravigliosamente ribelli. Ci sono le stelle.
Le stelle. I disegni dei bambini. Ci sono i
disegni appena nati. Le poesie appena nate.
Non è possibile continuare su questo piano.
Prendiamo l'ascensore. Vediamo che cosa
succede. "Potete mettere i vestiti sul letto".
Equivoco sonoro. L'ospite andò sul tetto
a posare il suo cappotto. Una stella cadde
nella tasca del cappotto sul tetto. Il letto
era, non il tetto. Da un equivoco nasce la
poesia. Equivocare l'universo è una forma
di libertà. Onnipotenza fragile di ogni
malinteso.

IL MACELLAIO E LA POETESSA

Segnalazione: vi consiglio Le boucher (il tagliagole), un film di Chabrol, poeticamente
implacabile.

In questo mio film ho raccontato la storia d'amore tra la poetessa Betarice Niccolai e
Antonio, un macellaio, forse l'uomo più gentile che abbia mai conosciuto.

sabato 14 aprile 2018

PIAZZA PO

Spiegazione di "DUE ESSERI"

In questo film, per esempio, ero seduto su una panchina con la videocamera
accesa, ma loro non lo sapevano, forse lo intuivano, ma facevo finta di parlare
al telefonino, davanti a me avevo una coppia casuale, una coppia straordinaria,
un mendicante perso nei suoi pensieri e un vecchietto che alla fine "finge" di essere
sordo. Il caso ci fa ogni giorno doni splendidi, bisogna solo saperli cogliere,
questa coppia nessun regista al mondo avrebbe mai potuto formarla, solo Ricky Farina.

UN ESEMPIO IN PURO STILE CHISCIOTTE

PER ANNA

Anna, se mi togli la possibilità di filmare le persone per strada, anche a loro insaputa,
mi togli l'essenza del mio modo di essere e di filmare, io sono un ladro, rubare è un
atto creativo fondamentale, sei mai stata a una mostra fotografica? Pensi che tutte le
fotografie scattate per strada siano state fatte previa autorizzazione? Non è così. Un
autore non deve porsi questi limiti, deve trasgredire, un artista non è un geometra.
Filmare o fotografare in contesti pubblici comunque non è un reato, il problema è
nell'uso che si fa di queste immagini. Per quanto mi riguarda ho la coscienza a posto.
Immagino un figlio/a o un nipote che per caso ritrova una persona amata in un mio
film, che regalo! Pensaci. In fondo queste persone vengono "inserite" in un film
che ha delle ambizioni poetiche, raramente filmo per sfottere gli altri, a volte è
capitato, ma sempre con ironia, spesso e volentieri filmo per raccontare gli altri, e
gli altri sono colti nella loro spontaneità, cosa alla quale tengo molto, l'atto di spiare
non è spionistico in questo caso, non c'è nulla di morboso, almeno credo, è un
atto d'amore per chi mi circonda. Il volto di una donna alla fermata di un autobus
mi sembra una perla da raccogliere, perché dovrei castrare questo mio desiderio?
Perché non è gentile o educato? Sarebbe più gentile restare indifferenti? Dovrei
ogni volta chiedere il permesso? Così non sarei un autore, sarei solo un burocrate.
E io non sono un burocrate.

venerdì 13 aprile 2018

ITALO SPINELLI - IL FATTO QUOTIDIANO

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/04/13/italo-si-laurea-in-filosofia-a-82-anni-per-necessita-di-cosa-ha-bisogno-questo-adorabile-pensionato/4290194/

martedì 10 aprile 2018

MUSICA!


THE BEST

INCREDIBILE

Incredibile, non mi aspettavo tanto dalla vita.
Tutti questi doni immeritati, mi è bastato nascere.
Non è stato facile all'inizio, il cordone attorcigliato
al collo, un senso di soffocamento atavico mi
perseguita, una ossigenante sfiducia nei confronti
di ogni respiro, ma la sublime capacità di fare
entrare il cielo nella mia testa senza impazzire,
anzi, giocarci, con le nuvole e con le stelle.
E questo cazzo fresco come una primavera.
Incredibile, la vita mi corteggia, la morte mi
teme, l'amore mi assapora. Un genio totale.
Mai capito le divisioni con la virgola, eppure
genio. Mai capito le scommesse, mai capito
la tombola, mai capito i diagrammi e gli insiemi,
eppure genio. Totale. E questo cazzo sbucciato
da una fimosi, circonciso, questo cazzo così
assoluto, così commovente, che piange dentro
ogni fica illuminata, e nel culo della rivolta.



TROPPO FICO PER ESSERE VERO.


lunedì 9 aprile 2018

SUPERBELLO!

Ma alla fine non c'è storia!
Ma scherziamo?


VINCENT

Il mio unico rivale in materia di fascino!



ALLA MIA PAOLY!

Dolcissima Paoly! Lascia perdere il tuo cervello che sta
andando in pappa, ragiona col cuore!

Guarda questo breve film, è stupendo. Vuoi veramente
perderti un regista in grado di fare questi film?

Al mondo e nei blog ci sono tante chiacchiere e poi
ci sono i poeti come il sottoscritto.

Non lasciarmi. Ti voglio e ti vogliamo bene.

Bacio.


PAOLY E TOPOLINO!


PAOLY!

Paoly!

Allora sei una bugiarda!

PAOLY?

Paoly?

COME FREGARE PAOLY

Ci avete fatto caso? Paoly non è lucida, ma per niente!
Si è fregata con le proprie mani-parole!

Ha detto: "Fino a quando mi nominerai sul blog
ti risponderò".

Quindi è facile non perderla! Ogni volta che
sentirò la sua mancanza scriverò sul blog
il suo nome!

PAOLY.
PAOLY.
PAOLY.

Fattene una ragione, sono mille volte
più intelligente di te!

Di chi?

Di Paoly!


I MIEI CARI FANTASMI - IL FATTO QUOTIDIANO

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/04/09/viaggio-nella-roma-dei-miei-cari-fantasmi-e-se-anche-labbacchio-fosse-unallucinazione/4269806/

domenica 8 aprile 2018

BUONA DOMENICA A TUTTI

VI RISPONDO di domenica mattina, con il sapore del caffè in bocca. Chicca ci gode un casino a intervenire su questioni "etiche", è il suo limite, non sa fare altro su questo blog, e appena ha sentito il paragone Farina-Hitler fatto da Paoly è andata in sbrodolamento d'estasi, come farsi sfuggire una simile occasione? Il paragone è stato fatto, Paoly ha scritto se Hitler fosse stato un poeta e non un pittore...etc, ma come si può concepire una frase del genere nella propria testa? Non ci arrivo, è un mio limite. Sai Paoly? Sono un uomo limitato anche io, mi spiace darti questa fenomenale notizia. Io so leggere. Ti leggo anche sul Fatto, ed è sul Fatto che hai detto che Polanski è un uomo di merda o ricordo male? Dimmi se ricordo male, per carità, ho una memoria vacillante, sono un uomo di una
"certa, certissima" età ormai. Di Hitler purtroppo sono costretto a parlarne perché è stato assurdamente nominato in questo blog. Ed è l'ultima volta che lo nominerò, d'ora in poi dirò Topolino, assurdità per assurdità. Sminuire il pentimento come fa Chicca è cosa
degna da rivista da parrucchiere, evidentemente Chicca frequenta molto i parrucchieri. Ma come? Non avete letto I promessi sposi? L'Innominato è un uomo di merda secondo il ragionamento di Chicca, secondo il mio no. Chicca non si è mai pentita di qualcosa?
Anche solo una parola sbagliata? No? Niente? Mai chiesto scusa? Dovresti chiedere continuamente scusa al sottoscritto per il tuo fregartene di ogni mia opera. E ringraziami che ti sopporto con vero spirito caritatevole. Forza Chicca! Ci sei simpatica in fondo.

Avete mai letto il diario di Etty Hillesum morta ad Auschwitz nel 1943? Nelle sue parole non c'è odio nei confronti dei nazisti, e lo sapete perché? Perché in un mondo dominato dall'odio non voleva aggiungervi una sola goccia di odio in più. Bello, no? Io lo trovo bellissimo e coraggioso. Con Etty quindi rispondo anche ad Attimi, mi sforzerei di non odiare nessuno, questa è la mia risposta, ma non sono coraggioso come Etty, quindi so già che fallirei, resta comunque il mio modello spirituale. Solo grazie a persone come Etty il mondo ha ancora una speranza di salvarsi. Recentemente Manuela Diliberto, la sorella di Pif, mi ha posto un questionario, una delle domande era(cito a memoria): le politiche disumane di Trump sono giustificate dal pericolo terrorismo? La mia risposta è stata: sono proprio le politiche disumane a creare i terroristi. Perché ci odiano? si sono chiesti gli americani dopo l'attentato alle Torri gemelle, la domanda era giusta, è la risposta che è stata sbagliata: bombardare. E voi come avreste risposto a questa domanda? Sono curioso? Ho il sospetto che siate tutti dei destrorsi in realtà. Devo rispondere anche sulla pedofilia, se fossi un pedofilo, se fossi cioè una persona malata, vorrei essere curato E NON GIUDICATO. Ci sono pedofili contemplativi che non oserebbero mai fare violenza ma vivono il loro "amore" dentro e lo esprimono magari con dei versi meravigliosi, vedi Sandro Penna. Polanski quando morirà sarà come Pasolini, verrà ricordato per quello che era: un genio del cinema e un uomo di cultura. Una volta ero in spiaggia in Versilia e un avvocato mi disse: "Ma come fa a piacerti Pasolini? Andava con i minorenni marchettari!". La questione si fa spinosa, si può distinguere nettamente l'uomo dall'artista? Pasolini sarebbe stato Pasolini senza queste sue pulsioni? Non lo so, non ho mica tutte le risposte, allora rispondo a modo mio, amo Pasolini per i suoi film e le sue poesie, è semplice. Il resto lo lascio agli avvocati e a quelli che amano giudicare e linciare le persone. Al cinema di Agosti ho conosciuto un marchettaro che è stato con Pasolini, non aveva parole d'odio nei suo confronti, anche se ha detto che Pasolini sapeva essere un uomo violento e di "potere". Quindi non sto dicendo che gli artisti sono dei santi, possono essere dei farabutti, ma a me interessa il loro spessore artistico perché non sono un avvocato, non sono una vittima, sono un cinefilo, è la mia visione delle cose. Le mie energie le impiego per amare, come Etty, non per giudicare e per linciare gli altri. Mi rendo conto che per chi non ha una vera sensibilità artistica questo discorso non è digeribile. Come per Chicca che legge le riviste dei parrucchieri e pensa che ogni pentimento sia fuffa, la malfidente! Immaginiamo una vittima scampata al massacro. Questa vittima ha il diritto di massacrare i massacratori? Il governo di Israele ha il diritto di massacrare i palestinesi?Altra questione spinosa, su questo la penso come Moni Ovadia che viene accusato di essere un antisemita perché critica le politiche da macelleria di Israele. San Francesco abbracciava i lebbrosi. Vi pongo una domanda scandalosa: e se la soluzione vera alla violenza reciproca fosse rinunciare alla violenza e abbracciare il carnefice o il terrorista? Immaginiamoci Etty Hillesum al potere. Il mondo cambierebbe? Non è facile rispondere, non mi ritengo un uomo particolarmente intelligente, sono solo un genio, non ho soluzioni in tasca anche perché ho le tasche bucate. Buona domenica a tutti.

sabato 7 aprile 2018

NORI

Dedicato a Paoly. Sai Paoly?  Onorina non si sarebbe mai sognata
di associare il mio nome ad Hitler, prova a capire il perché!

UN AMORE AFFERMATIVO!

LA BACHECA DELLA SOLITUDINE

E fatevi qualche risata! Mi sa che scopate poco e ridete ancora di meno.

I MIEI PICCHIATELLI

A me piace chiamarvi i miei picchiatelli! Una cosa l'ho capita bene: chi mi segue
non ha tutte le rotelle al proprio posto, quindi va bene così, mi piacete così.

IL CONTESTO - A Paoly

Cara Paoly, mi spiace tantissimo perderti, ma hai proprio esagerato citando
Hitler e la mia vanità, non c'è contesto che possa giustificare anche solo
pronunciare il nome di quel mostro orrendo su questo blog, io amo i mostri
come Frankenstein, non come Hitler. E non hai capito il significato di fuffa
detto da Medea che non era certo rivolto alle vostre persone, sei in una fase
di cambiamento e puoi fare quello che desideri ma non puoi travisare, se
travisi ti rispondo per le rime. Se basta una stranissima illuminazione sulla
via della tua personalissima Damasco per farti disaffezionare da un blog,
allora forse la fuffa c'è, e non devi certo venire tu a insegnarmi il rispetto
e l'amore per le persone che mi seguono, sono sempre stato gentile con voi,
gentile anche con le mie polemiche e le mie contrarietà. Lo spessore delle
critiche lo decido io, so ancora distinguere gli insulti dalle critiche.
Vanitosa sei tu che ti sei sentita colpita da una fuffa immaginaria, hai
creato una montagna da un sassolino, e il sassolino manco c'era. Quindi
fai quello che desideri, non c'è problema, ma sei in una fase allucinata,
lasciatelo dire, e non sei per nulla lucida, lasciati dire anche questo.

Ad maiora

Ricky

venerdì 6 aprile 2018

RICKY.

PER FARE CHIAREZZA OSCURA

Vi faccio chiarezza, oscura chiarezza. Questo è il blog di uno che si fa i cazzi suoi.
Nel senso che è il blog di uno che non fa parte di nessuna cricca, manco quella degli
intellettuali, mi ritengo un porco, con gli anni che passano un vecchio porco, e ne
sono felice. Nella mia testa troverete solo pompini e scroti e culi. Ogni tanto mi
distraggo da me stesso per noia e tento di parlare d'altro, ma mi riesce male.
Nonostante tutto ho una sincera passione per gli altri esseri umani, l'unico pregio
che mi riconosco, e questa passione nasce proprio dal mio soffrire di me stesso,
di essere me stesso, ho claustrofobia di me stesso. Lo scugnizzo Marietto mi
ha capito fino in fondo..."Ricky, non è facile captare quello che sei, ma quando
uno capisce che sei il contrario di quello che dici...si innamora di te". Mentre
la poetessa Paoly, con tutte le sue letture, arriva addirittura a citare Hitler!
Diciamo che la "perdono" in considerazione del suo disturbo "bipolare", ma
certe cose bisognerebbe vergognarsi anche solo a pensarle, dio mio santissimo!
Essere bipolare non giustifica simili scemenze senza fondo e senza senso.
Questo è un blog che si autoalimenta, che può sussistere anche da solo, non
scrivo o faccio film per avere dei commenti, anche se sono graditi, scrivo
e filmo perché devo farlo, è la mia cura, la mia condanna, il mio gioco. Se
vi siete stancati di me cazzi vostri, non me ne frega un emerito cazzo, che
sia chiaro. Non rendo conto a nessuno, sono libero, non ho legami con quelli
con i soldi che potrebbero finanziare i miei progetti, figuratevi se posso
avere dei legami con voi! Posso avere delle "relazioni" con voi in totale e
reciproca libertà, continuerò a fare quel cazzo che voglio, a scrivere come
cazzo mi pare e a filmare quel cazzo che mi andrà di filmare. Medea è una
stella fissa, non mi ha mai detto addio, ama quello che faccio, non si tratta
di adulazione, si tratta di amore per tutto quello che dono, senza chiedere
nulla, ma proprio nulla in cambio. Neanche un commento. Vi ho dato
ospitalità perché sono una persona accogliente, perché sono curioso, ma
non dovete approfittarvi della mia apertura per insultarmi con paragoni
assurdi, curatevi, mettete la testa sotto il cuscino, affidatevi alla chimica,
aiutatevi. Se vi ho fatto compagnia ne sono felice, ci siamo fatti una
bella compagnia a vicenda, ognuno per la sua strada, la mia è quella di
essere un vecchio porco, sempre più vecchio e sempre più porco.
E un genio. 

UNA VITA DA TORO

Oggi mi sento forte come un toro, non mi capita spesso, 
non so nemmeno a che cosa sia dovuta questa sensazione di forza 
animalesca, ma è presente come un'energia fatta di vapore caldo, 
come un'estasi muscolare, una melodia di nervi crudeli e felici, 
una tessitura di palpiti, un serbatoio di erezioni spettacolari sull'orlo 
di un cratere nero come la notte eterna. Ogni gesto è un martirio di vita 
acutizzata. Nel forno della mia memoria brucio tutte le pagine dei libri 
che ho letto, dal Libro dell'esperienza di Angela da Foligno alle Voci di Marrakech 
di Elias Canetti, dall'Odissea al Don Chisciotte, tutto in cenere, 
anche il bianco assoluto della balena di Melville. Oggi sono un toro 
e voglio vivere da toro, e cerco con furia il mio drappo rosso, il mio destino 
da incornare con la disperazione di una gioia ritrovata. La mente svuotata,
libera, nuda, tesa all'imitazione dei vermi e non all'imitazione di Cristo, 
la mente ridotta a uno spasmo agonizzante nell'arena insanguinata
del respiro, trafitta da raggi di luce, in lotta con l'eleganza immonda 
di questa stella precipitata che è il sole, torero immobile dell'universo.
Lasciarsi alle spalle la vita da ectoplasma del cervello, incontrare solo 
la carne del mondo, la ruvida pace delle pietre, e sbuffare dalle
narici di bestia solo amore terrestre, amore implacabile, senza speranza, 
senza Dio e senza angeli, senza nuvole e senza salvezza. Vero
come un morso. Vero come un grido. Vero come un lamento. 
Aderente al mondo, attillato alla contingenza, scucendo l'orlo di ogni
ingannevole metafisica. Oggi sono un toro che ha infranto 
lo specchio dell'apparenza. Oggi ho le palle, palle di toro. 
L'epicentro del mio essere è uno scroto delirante, delirante di vita, 
suprema allucinazione che si confonde e mi confonde, 
nel caleidoscopio dei movimenti, donandomi una purezza 
che non ha nome, un nome che nessuno ha mai pronunciato, 
nemmeno la madre con la sua voce amorevole. Oggi mi farò
un'altra sega. Una sega da toro. 

Telegramma dalla cinefilia profonda

Visto ieri Vite vendute (Le salaire de la peur) di Clouzot.
Mi mancava una parte di me stesso e non lo sapevo ancora.
Quel cratere di petrolio con "il mostro oleodotto" che sbuffa
il suo veleno nero come un serpente, quel cratere che prima
o poi ci inghiottirà tutti, e la lotta disperata dell'essere umano
per divincolarsi dalla densità liquida delle tenebre!
La metafora della nitroglicerina trasportata, il viaggio della nostra
fragilità di corpi sempre sul punto di esplodere, la paura addosso,
la paura dentro, sulla pelle e nelle viscere, l'amore che finisce
in un crepaccio, l'avidità laida e il coraggio bastardo, e in
questo inferno di fiamme e lontananze ignote, la nobiltà
di un uomo che si fa la barba per essere un cadavere presentabile.
Un cadavere presentabile, il senso di tutto in un film.
Chi non vede questo film è un criminale. Chi non lo ama
è un criminale. Oltre la palizzata il nulla.

ROMY

giovedì 5 aprile 2018

COME LA PENSO

Questo video spiega in modo simpatico e intelligente come la penso
sugli innumerevoli studi scientifici che infestano la nostra vita, anche
perché di recente qualcuno ha parlato su questo blog della correlazione
tra obesità e difficoltà nell'apprendimento; ovviamente il mio disgusto
non è diretto verso la vera scienza che rispetto nella mia ignoranza.

DA SOLA IN THE NIGHT

mercoledì 4 aprile 2018

IL BLOG DI MIO FRATELLO ROBERTO (ancora in fase sperimentale)

https://robertofarina.it/

GATTO DI DONATELLA


POESIA STRANISSIMA CON MOMENTI STRANI

Ci sono 27 lombrichi nella mia testa di fango.
Alcuni sono lombrichi ribelli che sognano di
diventare angeli di fuoco. Non ci sono vulve
o vulcani in questo momento sotto il cuscino.
Se hai pazienza puoi pescare un suicidio dai
tuoi gesti a molla, meglio non avere pazienza
e lasciare alla morte la sua oscura burocrazia.
Lascia perdere i rubinetti che perdono, non fare
passi falsi, del resto se sei vero è impossibile,
tutti i passi che farai saranno veri come la vita.
Spedisci una lettera a una sconosciuta, una lettera
e solo una: una lettera di scuse. Se lei avrà la
follia di amare le tue parole, se lei avrà gli occhi
belli come i sogni, se lei ti scuserà per i tuoi
peccati immaginari, allora i chiodi non potranno
farti male, la carne sarà musica di altri cieli.


UNO SPLENDIDO 49ENNE

POESIA STRANA CON MOMENTI STRANISSIMI

Una cicca masticata al tramonto. Un tramonto masticato.
Tre lumache rosse. Due felini. Sette delfini. Otto annegati.
Otto annegati purissimi d'annegamento. Numeri numerati.
Illusorio e metaforico schianto. Un gay retto. Onesto. Bello.
Un retto gay. Illuminazione interna della mente. Cavoletti
senza Bruxelles. Più Europa vegetale. Tanti vegetali. Coma.
Libero coma in libero stato. Stato di allucinazione perenne.
Anche per emme. Emme per emme. Emme al quadrato.
Dissonanze di apparenze confluenti. Ristoro glaciale.
Morte apparente. Risveglio fresco tra vipere ardenti.
Non dirmi che non sai quello che sta per succedere o
per eccedere. Scissione laterale. Fine improvvisa. Glu.
Glo. Glo. Glo. Glu. Glutine. Assenza. Di glutine. Notte.
Avamposto di tenebre. Avanguardia cieca. Polli e batteria.
Musica ritmica pennuta. Senso dell'insensato. Poesia.
Versi strappati dalla testa vuota. In acido. Memoria di
pesci. Acquario di limpidezza. Crosta. Ferita. Terrestre.
Esserti vicino per gioco. Per magia di contatto. Per amore.
Amore.

GRAZIE

Grazie, volevo ringraziarvi per gli splendidi auguri
che mi avete fatto. Ormai ci conosciamo da tanti
anni, e tra qualche lite e qualche sberleffo comunque
ci siamo scambiati qualcosa, e non è poco se alla
fine di noi resterà un mucchietto di polvere.