martedì 30 settembre 2008

IL SENTIMENTO PATERNO

A occhio e croce (soprattutto "croce") ho 20 anni
più di questa ragazza che danza la propria giovinezza,
e malizia, nel video qui sotto riportato.

Nonostante questa considerevole differenza di età
non riesco a provare sentimenti paterni, e nulla di
simile alla tenerezza affettuosa nei suoi riguardi.

Provo altro. Angoscia, angoscia di non poterla
addentare subito! Sono forse una persona cattiva?
Un uomo dal senso morale soffocato dai sensi?

O più semplicemente non sono il padre
di questa pupa?

SECONDO AFORISMA DEL GIORNO

Una donna nuda mi sta sdraiata nel cervello:ma è nuda
con un altro.


Giorgio Manganelli

AFORISMA DEL GIORNO

Mi piace fare l'amore con donne svenute, temo che sia
l'anticamera di un disturbo necrofilo.


Ricky Farina

lunedì 29 settembre 2008

FENOMENOLOGIA DELLO SVENIMENTO

Perdere i sensi o perdere coscienza?

Tradire l'equilibrio.

In cerca di un orizzonte.

Oblio riciclabile.

Facsimile della morte.

Prove tecniche di un addio.




LA DISFUNZIONE ERETTILE

La disfunzione erettile descritta da Pietro Germi e
dal professore Zambello, due approcci diversi.





AFORISMA DEL GIORNO

Diventare padre gettando a caso nel corpo di una sconosciuta
un'erezione passeggera.


Ricky Farina

UNIVERSO

Con l'eternità puntata
alle tempie

sogno un buco nero
nel caricatore

domenica 28 settembre 2008

POESIA SENZA SOSTANZA

Sei malato. E ti illudi che sia sostanza.
Quel respiro affannoso è quasi una promessa.
Di cuore che cede, di pressione alta.
Magari uno zampillo di vertigine a condire
i tuoi passi, le tue spericolate immobilità.
Sarebbe perfetto se svenissi ai confini
della morte, per giocare di equilibrio tra
la perdita dei sensi e la perdita di tutto.
Ma nulla, nulla, non c'è nulla che resti.
Nemmeno la tua morte, il dolore e la fatica
di questo esile universo che ti ha generato.

SECONDO AFORISMA DEL GIORNO

Devi allargare i tuoi orizzonti, anche se soffri
di agorafobia.


Ricky Farina

KILLER CRISTO

Mi è venuta l'idea per un horror cult.

Cristo torna sulla terra, in una sorta
di parusia anticipata.

Inferocito con la Chiesa diventa
un serial-killer di preti pedofili.

Nel finale ucciderà anche il Papa.

Qualcuno vuole produrlo?


AFORISMA DEL GIORNO

I misteri non hanno nulla di santo, sono putridi, ignobili,
e ci confondono le idee.


Ricky Farina

martedì 23 settembre 2008

INCONTRO CON LA LOLLO

Qualche giorno fa a Pietrasanta incontro ravvicinato
con la Lollo, vestita leopardata, parrucca rossa, grandi
occhiali, spirito combattivo, incazzatissima con il
sindaco e l'assessore alla cultura, si lamenta che la
sua mostra di scultura e fotografia non è trattata
con la giusta cura, ed ha perfettamente ragione.
Mia madre si fa fare un autografo, io, mio fratello
e Angela restiamo sulle nostre...non ho mai chiesto
un autografo, li detesto come le barzellette.

Non sapevo che avesse vinto il premio Nadar per la
fotografia! Infatti alcune foto sono eccezionali,
specie i ritratti: Fidel Castro, Paul Newman, e altri.
Bella anche la scultura in bronzo "Gioia di vivere":
un ragazzino che cavalca un delfino....pessime
invece le sculture stile "canoviano". Comunque una
donna sensibile che ha girato il mondo non da
turista ma da essere umano, e non è cosa trascurabile.

Mi avvicino alla Lollo, lei si leva gli occhiali
scuri, e gli occhi più belli della storia del
cinema(insieme a quelli di Liz) mi fissano
languidi, oso dirle:"è emozionante guardare
i suoi occhi e -attraverso- i suoi occhi".
Sorride. Il complimento le è piaciuto.

Se non suonasse blasfemo mi farei fare un
pompino dalla Lollo, anche se ha l'età
di mia nonna...


venerdì 19 settembre 2008

LIQUORE STREGA

Sono al PAM, reparto pasta, stasera voglio cucinarmi spaghetti
alla bottarga di muggine. Un signore basso, aspetto
contadinesco, con la barba incolta, inizia a imprecare
sui prezzi, mi tira dentro, "se togli la pasta a un italiano
che cosa resta?", "nulla" rispondo. Scopro che è di
Benevento, che ha passato la sua vita sulle navi a fare
il cuoco, mi parla della sua città, del liquore Strega,
del premio Strega, delle Streghe, dell'osculum infame!
Sì, quel signore mi ha parlato del bacio delle streghe
sul culo del Diavolo. E poi mi parla di Sanniti, di Longobardi,
della battaglia di Benevento, di Dante, e altro.
Ci resto di stucco. Ha fatto solo la terza elementare.
E ne sa più di me. "Chi fu il primo vincitore del premio
Strega?" mi domanda. "Flaiano!". Un colpo di fortuna.
Flaiano è uno dei miei -esseri umani- preferiti.
Anche io sono riuscito a stupirlo. Mi chiede che studi
ho fatto, gli rispondo che ho una laurea in filosofia.
Mi domanda che cosa è la filosofia, gli rispondo che
sono tante domande in sala d'attesa. Gli piace l'idea.
Ci salutiamo fuori dal Pam.

p.s.

ma lo sapevate che Guido Alberti, figlio di Ugo,
quello del liquore Strega, è stato anche attore?
In Otto e mezzo interpretava il commendatore.




LA FINE DEL MESE

Non arrivate alla fine del mese?
Non vi perdete nulla:inizia un altro
mese e basta.

giovedì 18 settembre 2008

IL REGALO DI BORGES

Anche la cecità progressiva di Borges era una promessa,
questo lento crepuscolo dei colori era la promessa
di una luce ancora più profonda della stessa cecità.

Ecco una delle poesie più belle tratta dal suo
Elogio dell'ombra.


The Unending Gift

Un pittore ci aveva promesso un quadro.
Ora, in New England, ho saputo che è morto. Ho sentito,
al pari di altre volte, la tristezza di comprendere che
siamo come un sogno. Ho pensato all'uomo e al
quadro perduti.
(Solo gli dèi possono promettere, perché sono immortali).
Ho pensato a un luogo prefissato che la tela non occuperà.
Poi ho pensato: se stesse lì, sarebbe col tempo una cosa di
più, una cosa, una delle vanità o abitudini della casa;
ora è illimitata, incessante, capace di qualsiasi
forma e qualsiasi colore e non costretta in alcuno.
Esiste, in qualche modo. Vivrà e crescerà come una
musica e starà con me fino alla fine. Grazie, Jorge Larco.
(Anche gli uomini possono promettere, perché nella
promessa è qualcosa di immortale).

*

Questo ragazzino, la sua voce, il suo volto,
rappresentano il nostro tempo.




Questo poeta, il suo volto, la sua voce, rappresentano
un tempo ormai passato.

AFORISMA DEL GIORNO

In amore vince chi fugge, ma se ci si abbraccia
c'è un pareggio.


Ricky Farina

mercoledì 17 settembre 2008

BUONA GIORNATA

Nella mia zona c'è un bar leghista militante, ogni tanto vado
a prendere birra e toast perché i prezzi sono onesti.
Alcune volte mi arrabbio, specie quando il proprietario
getta fango sui partigiani, ma ha avuto un fratello ucciso
a causa di una rappresaglia nazista, e allora cerco di
scusarlo, anche se non ci riesco fino in fondo. Vicino al
bar c'è un civico con un portinaio milanese al cento per
cento, il nostro unico rapporto è questo: "buona giornata",
"buona giornata anche a lei nè". E quando penso che una
giornata può contenere di tutto:morte, dolore, gioia, noia,
mi rendo conto di quanto sia spericolato questo saluto.
L'addio è nascosto in ogni piega del giorno, come uno scorpione
in agguato. La vita non è bella, non è brutta, è pericolosa.
Il pericolo lo vinci solo gettandoti nel mondo rutilante
del musical...




I leghisti, il loro apparato teorico mi fa ribrezzo.
Cattaneo, quello di Salvemini mi piace, non certo quello
di Bossi e compagnia cantante. Comunque, visti da vicino
anche questi leghisti sono esseri umani, e va detto: alcuni
di loro sono onesti. E Bossi sa agire sull'immaginario.

Bar leghista via Foppa:prezzi padani.



martedì 16 settembre 2008

TASSONI E APEROL

L'altro giorno ero in via Dante con il mio amico e
critico cinematografico Fabrizio Violante.

Ci siamo seduti al tavolino di un bar, lui ha ordinato
una Tassoni corretta con Aperol.

Mi è sembrata un'idea meravigliosa, quasi commovente.
L'ho copiato: "anche io Tassoni con goccio di Aperol".

Ottima miscela. L'Aperol rende la cedrata meno
stucchevole, c'è sempre qualcosa da imparare.




non so perché:l'umanità continua a commuovermi.

domenica 14 settembre 2008

DARIA BIGNARDI INTERVISTA RICKY FARINA

Oggi abbiamo ospite Ricky Farina!

(voci del pubblico: e chi cazzo è?)

Daria:accomodati Ricky.

Ricky:grazie, dammi pure del lei.

Daria:bene, vuole una birra per sciogliere il ghiaccio?

Ricky:solo se mi permetti di pisciare in diretta.

Daria:ah no, questo no, non è elegante.

Ricky:allora niente birra, fa lo stesso.

Daria: lei è famoso per il suo cervello, ci dica una cosa.

Ricky:una cosa di che tipo?

Daria:una cosa intelligente.

Ricky:la mamma è sempre la mamma, anche in polvere.

Daria:benone, senta, ha mai desiderato di essere donna?

Ricky:no, ma faccio collezione di uteri impagliati.

Daria:ah, non sapevo che esistesse questo tipo di collezionismo.

Ricky:credimi, la gente è strana.

Daria:lei ha detto una volta "Dio non è morto, è matto".

Ricky: sì, lo dissi al mio droghiere per confonderlo.

Daria:si diverte a confondere i droghieri?

Ricky:sì.

Daria:benone, mangerebbe mai del sanguinaccio fatto con il mestruo?

Ricky:questa è una domanda di "cattivo gusto".

Daria:è vero, ahahah, benone, che bello! Le piace vivere?

Ricky:si può dire -vivere- in televisione?

Daria:certo, perché?

Ricky:strano, ma andiamo avanti.

Daria:lei si sento un divo?

Ricky:solo quando sono in erezione.

Daria:crede nella reincarnazione?

Ricky:credo nelle unghie incarnite, oltre non mi spingo.

Daria:ahahah, che bella risposta.

Ricky:aahahah.

Daria:mi prende per il culo?

Ricky:no, ma senta, senta una cosa, io soffro, capisce?

Daria:che cazzo dice?

Ricky:sto soffrendo?

Daria:ma come osa?

Ricky:addio.


AFORISMA DEL GIORNO

Testamento biologico su carta ecologica da un notaio
transgenico. Mi sento al passo coi tempi.


Ricky Farina

sabato 13 settembre 2008

ULCERATO

Mi ulcero. Ed è quiete. Distante anni luce
dal respiro. Confuse viscere. Attonito vero.

Le palestre della menzogna, i grandi laghi
della viltà, la memoria del verme celeste.

Mi manca la forma, corrosa dall'acido del mio
essere. Stillante rugiada di elettrici voli.

Eccomi. Non toccarmi. Riposo nel
turbine.

QUANDO SOFFRO

Quando soffro, quando sento che il sangue si raggruma,
e la mente scivola, quando il corpo, il mio corpo,
non è altro che un fascio di nervi cosmici, quando
palme di dolore ondeggiano sulla mia vita, quando la
notte mi si infila sotto le unghie, e me le strappa,
quando tutto questo accade io vorrei essere lui, sì,
l'elegante signore del filmato, e guarire per sempre.


venerdì 12 settembre 2008

AFORISMA DEL GIORNO

Le bare sono momentanee.


Ricky Farina

giovedì 11 settembre 2008

IL MEGA ACCELERATORE SARDO

A Ginevra "mega accelerano" per arrivare alla "teoria del tutto",
si avvicinano alla velocità della luce in scarpe da ginnastica,
masticando una gomma americana, per ricreare le condizioni della
nascita dell'universo, questi guardoni, non si mettono manco
in smoking, quello lo indosseranno solo a Stoccolma, tra i loro
simili. E intanto il pastore sardo non sa nulla della pecora
Dolly, e nemmeno io. E questo è un bene. Un bene assoluto.





mercoledì 10 settembre 2008

AFORISMA DEL GIORNO

Era un uomo senza fantasia, se calpestava un enigma
si puliva le scarpe sul marciapiede della ragione.

Ricky Farina

FEBBRE, POLVERE O SONNO

A violare l'immagine di un'agonia perfetta
nell'oscuro fluire dei sogni,

tu,

sano atleta dell'inciampo, vincitore
di apnee pietrificanti,

tenti un gesto che non sia inutile,
che non sia febbre,

polvere,

o sonno.

martedì 9 settembre 2008

AFORISMA DEL GIORNO

I razionalisti usano i neuroni per lucidare il pavimento
di casa. Gli estremisti fanno saltare in aria un neurone-
kamikaze per scoprire che cosa c'è sotto il pavimento.


Ricky Farina

TEATRALE

Mi rendo conto che nella vita di tutti i giorni
può essere molto comodo un coefficiente teatrale.

A me manca, e mi trovo spesso in situazioni
paradossali.

Mal di denti notturno fortissimo, la mattina telefono
al dentista per un appuntamento.

Dico che mi fa male il dente, ma lo dico in tono
neutro, senza caricare.

L'appuntamento viene fissato all'inizio della
settimana prossima.

Se fossi stato teatrale nel lamentarmi avrei avuto
l'appuntamento il giorno stesso.

Che cosa mi frena? Il pudore? O la consapevolezza
di essere un pessimo attore?

E perché il mal di denti, sotto sotto, mi piace?
Sono forse un masochista?



lunedì 8 settembre 2008

AFORISMA DEL GIORNO

La vita è un passatempo.

Un passatempo congelato
nell'eternità.


Ricky Farina

venerdì 5 settembre 2008

DUE VIDEO IMPERDIBILI DA LOGOVIDEO

I miei amici LogoVideo hanno talento da vendere.
Ecco un modo spettacolare di fare politica.




PENSIERI VELOCI

Ho l'abitudine a non essere me stesso, chiunque sarà costretto
a riconoscere il mio cadavere mentirà.

*

Quando sarò cadavere avrò ancora mille cose da dire
alle ombre.

*

I poeti hanno sempre l'ultima parola.

*

I morti dovrebbero essere tutti seppelliti vicino
all'Equatore. Per la salute di un cadavere è di
massima importanza il respiro di un foresta pluviale.

*

I morti sono tutti esotici.

*

Per certe persone morire è l'unico modo per andare lontano.

*

Se vuoi una vita non convenzionale affida il tuo spirito
a ciò che non è misurabile.

giovedì 4 settembre 2008

IL SANGUE DI UN POETA

Questa è una compagnia degna del Palombaro.




E anche questa, una scena di libertà e amore dentro un carcere


mercoledì 3 settembre 2008

IL PALOMBARO

Questo è il Palombaro, un corto di finzione del 2004,
menzione speciale a Bellaria 2005. La regia e la
sceneggiatura sono di Ricky Farina e Vale Murgese.
Sono molto affezionato a questo film che considero
un piccolo cult-movie. L'idea era quella di fare un
B-movie raffinato, espressionistico.

Dura circa 18 minuti.

Il personaggio principale è Klaider, l'attore che lo
interpretava, Antonio Castellotti, è morto.
Un cancro allo stomaco ci ha tolto una persona
meravigliosa con la quale c'erano in ballo altri
progetti, ci piaceva lavorare assieme, si era
creata una bella e profonda sintonia. Purtroppo
il destino ha voluto che questo fosse il nostro
ultimo film. Ti accorgi in questi frangenti di
quanto sia importante questo "lavoro".

Come diceva Cocteau:"il cinema è la morte al lavoro".


PRIMO TEMPO




SECONDO TEMPO

martedì 2 settembre 2008

UNA PERSONA BELLISSIMA

Sono una persona bellissima. Ed è bellissimo
essere bellissimi. Del resto deve essere bruttissimo
essere una persona bruttissima.
Ma forse le persone bruttissime non sanno
di esserlo e si credono bellissime.

Che casino.

Uno bruttissimo
incendia i boschi di giorno.
Mentre i bellissimi incendiano i boschi la notte
perché vogliono che la terra assomigli
a una stella.

Uno bruttissimo
si mastruba senza regalare alla solitudine
nemmeno una rosa.
Mentre uno bellissimo
stende un tappeto rosso sotto i genitali
e offre il braccio
alla sua solitudine.

Uno bruttissimo
s'inchina davanti al Papa, e gli bacia pure la mano.
Mentre uno bellissimo
se incontra il Papa in inverno
gli tira addosso le palle di neve.
E ride. Ride. Ride del suo
infantile attentato.

Uno bruttissimo
se muore una persona cara
piange e si dispera.
Uno bellissimo invece organizza
un party nel cimitero
e brinda alla vita che è
bellissima.

Bellissima come le persone bellissime
che abbiamo amato.
Come me.
Che sono bellissimo.
E non so proprio che cosa significhi
essere una persona
bruttissima.


Una persona bellissima



Una bruttissima

IL CORNICIONE PERICOLANTE

Allora i miei timori erano fondati!
Ieri i pompieri hanno tolto un cornicione pericolante
dal tragitto che faccio ogni mattina.
Io che quando cammino ho sempre paura di restare
col cranio sfondato. Io che penso spesso
allo champagne quando cammino, rischiavo
di finire in un lago di bollicine di sangue.
Cristo! Uno esce di casa, magari ha anche
un appuntamento, e di colpo si trova con
un cornicione sulla testa. Bene che gli vada
resta paralizzato e condannato tutta la vita
a sognare i flutti del mare nel vento
turbinoso dell'avventura. No, tutto ciò
è terribile. Non posso sostenerlo.
Mi sono simpatici i pompieri.
Anzi:li adoro.

AFORISMI ELEMENTARI

Ogni uomo è portatore di un frammento di verità.
Intendo:ogni uomo morto.

*

I filosofi sostano in un punto interrogativo.
E un buon filosofo frequenta le soste vietate.

*

La vita è l'inutile tentativo di rimediare all'errore
della nascita.

*

Gli alberi mi fanno pena, sono dei vegetali, e la
natura è il loro coma profondo.

*

Pensare è un atto di una gravità assoluta che viene
punito con l'ergastolo del cranio.

*

I momenti culminanti della mia vita sono stati quelli
in cui non è successo nulla.

*

La serenità è un corollario della demenza.

*

Tutto è dolore. Anche l'occhio non è altro che una
lacrima che si è solidificata nel tempo.

AFORISMA DEL GIORNO

Sono un uomo poco persuasivo, mi piace pensare che sia
uno dei lati del mio antifascismo.


Ricky Farina

lunedì 1 settembre 2008

IMATRA:CORSO SALANI.

Un film che entra piano piano, con sottile umorismo,
in circolo, e ti fa sorridere, fino a commuoverti.
La storia di un documentarista, Salani, innamorato
di una spagnola che non lo ama più. Lei scappa a
Imatra, in Finlandia, sul confine russo. Lui la raggiunge
con la scusa di fare un documentario sulla -pasta
di legno-. Già questo è ridicolo. Ma di un ridicolo
sentimentale, infatti per questo film si può parlare
di "comicità sentimentale". Lei gli fa subito capire
che non ci sono speranze di riallacciare i rapporti.
La situazione è disperata, e quando assistiamo alle
scene del finto documentario(un pretesto) sulla pasta
di legno o sull'acciaieria di Imatra, dobbiamo leggere
in filigrana, in sottotraccia, tutto il dolore di
un amore non corrisposto, ed è questo doppio livello
di lettura che genera l'umorismo nascosto del film
e ne costituisce il suo pregio più evidente.
Il centro del film è il volto dell'attrice Paloma
Calle, l'oggetto d'amore di Corso Salani, e questa
scelta, per certi aspetti, ricorda l'Adele H di
Truffaut, anche quel film era la "storia di un viso".
Ai confini dell'Europa batte il cuore di un regista
originale, mai banale, che ama la vita e le persone.

ORTEN:LA COSA CHIAMATA POESIA

Orten, uno dei poeti del mio cuore.
Non ho un suo libro perché ogni volta
che ne compro uno lo regalo agli amici.
Quando ami un poeta ti sembra di
sentire la sua voce nel sangue, e
lo immagini con la testa reclinata
sul foglio, nei suoi momenti di
silenzio, in attesa della rivelazione
poetica. Nasce un'amicizia, una
segreta affinità con le parole.
Ti senti migliore solo perché hai
letto un suo verso, e la notte è
meno scura, fa meno paura.

DI CHI SONO?

Io sono dei piovaschi e delle siepi
e delle erbe chinate dalla pioggia
e della chiara canzone che non gorgheggia,
del desiderio che sta chiuso in lei.

Di chi sono?
Io sono di ogni piccola cosa smussata
che mai spigoli ha conosciuto,
dei piccoli animali che reclinano la testa,
sono della nuvola quando è straziata.

Di chi sono?
Io sono del timore che mi ha tenuto
con le sue trasparenti dita,
del coniglietto che in un giardino in penombra
esercita il suo fiuto.

Di chi sono?
Io sono dell'inverno ostile ai frutti
e della morte, se il tempo lo chieda,
io sono dell'amore, di cui sbaglio la porta,
al posto di una mela ai vermi lasciato in preda.

*

Questo è Orten, questa è la sua poesia.
Limpidi versi che scaturiscono da una
"intimità panica", dolente e gioiosa,
con il mondo che ci circonda.
Una poesia che scandaglia la superficie
dell'essere, che scava nel vento,
nella carne, alla ricerca della purezza,
perché senza purezza c'è il nero
soffocamento, ma questo solo i poeti
lo sanno fino in fondo.


Orten è morto a 22 anni.

LA FORMA DI MIO PADRE

Mio padre pesava 180 chili ed era uno degli uomini
più belli della Terra. Non passava inosservato, come invece
accade a tanti magrolini. Mi ha insegnato a non essere
fanatico. Quando gli decantavo la bellezza di una
ragazza che avevo conosciuto mi suggeriva di immaginarla
seduta sul cesso, a cagare come qualsiasi altra donna,
e così mi aiutava a vincere la mia innata timidezza.
Una volta l'ho costretto a vedere Baci Rubati di Truffaut,
uno dei miei film del cuore, ha lasciato la visione
dopo venti minuti, mio padre amava le macchine, la
formula Uno, eravamo diversi, e mi ha fatto capire il
valore della diversità, quindi non mi sono offeso
quando si è alzato dalla poltrona lasciandomi solo
con Truffaut. Lui amava il cinema panoramico e lirico
di David Lean, soprattutto Lawrence d'Arabia, come dargli
torto? Un film magnifico.

Mio padre amava mangiare( e cucinava superbamente i
rigatoni al tonno), preoccupati del suo stato di salute
cercavamo di farlo stare a dieta, ma lui scocciato
rispondeva: " quando sarò morto non mangerò per molto,
molto tempo, lasciatemi in pace".
Quando era arrabbiato mi diceva che "ero la sega che più
aveva rimpianto nella sua vita". Lo diceva anche a mio
fratello Roberto. Ma ci amava, e lo dimostrava con i fatti.
Sapeva ridere di se stesso: " non sarò una salma ma un
salmone". E tutti giù a ridere. E lui ora è diventato
un salmone. Non c'è più. Ma risale la corrente della
nostra memoria. E ci riscalda. Papà era solare. Nato
in Egitto. Creatura misteriosa. Non fanatica.
Sulla sua lapide voleva scrivere:VI ASPETTO.
Con fare minaccioso-affettuoso. Ci manca molto.
Prima di morire è riuscito a dire "Ti amo" a mia madre.
Che cosa si può pretendere di più?




AFORISMA DEL GIORNO

Ho un cervello epocale e un cazzo da Corno d'Africa.

Una di queste due affermazioni è falsa.


Ricky Farina

LE PERSONE MENO FORTUNATE

Ieri ho visto in tv un servizio su una delle tante miss Italia
che veniva fatta passare per un'anima pia perché si dedicava
alle "persone meno fortunate di lei". Il concetto di persona
meno fortunata di un'altra mi è proprio indigesto, rivela una
mentalità meschina e conformista. Ogni essere umano è unico.
Certe banalità hanno ancora un valore salvifico, e vanno
ribadite. Allo stesso modo odio il concetto di beneficenza
(che fa rima con deficienza), e detesto con tutto il cuore le
"partite del cuore" fra cantanti e attori. Spazzatura morale.
Se volete aiutare qualcuno fatelo da disgraziato a disgraziato.
Siamo polvere e polvere torneremo a essere. E nessuna casalinga
verrà a salvarci. Ecco: i morti, loro sono molto fortunati.