venerdì 31 agosto 2018

FONDAMENTALE

Fondamentale, è fondamentale rifarsi una vita
con la creta dello stupore. Fondamentale è il gioco.
Giocare con i sentimenti, ma non degli altri,
giocare con i propri sentimenti. Penso sia
fondamentale ricucire tutte le attese che abbiamo
atteso, fino a creare finalmente un incontro.
Fondamentale è stendere i panni senza fare
male ai panni, mettersi nei panni dei panni.
Credo sia giusto e fondamentale gettare
l'ostacolo oltre il cuore...o era il contrario?
Comunque è fondamentale allenarsi, almeno
una volta al giorno, allenarsi per qualsiasi
cosa. Mi alleno ad ascoltare il vento e se non
c'è il vento mi alleno a scavare l'invisibile.
Scavare l'invisibile è fondamentale, ma anche
scovare l'invisibile che si annida in ogni dove.
I fondamenti sono fondamentali. Anche precipitare.
Anche precipitare è fondamentale, credo.
Allenarsi alla vertigine. Ai fiori senza gridi.
Ai gridi senza fiori. Al dolore che annienta
le fondamenta del nostro essere. Alla luce.
Alla luce più crudele di un delitto. Alla vita.
Allenarsi alla vita, respirando. Allenarsi alla
morte, trattenendo il fiato, è fondamentale.
Fino a quando la polvere ci dirà: ora sogna.
E le palpebre dei morti avranno un brivido.



LA GUERRA CHE AMO: L'UNICA.

UN LEGAME

L'amore è l'unico legame che non
può sussistere senza slacciare qualcosa,
anche solo un reggiseno.

AMORE STRANO

Lei aveva occhi solo per lui.
Lui aveva occhi solo per lei.

Solo così l'amore è cieco.

BUFFO DESTINO

Buffo destino
quello degli
uomini.

Passano la vita
a negare
l'evidenza.

E poi è l'evidenza
che si vendica
e li nega.

Per sempre.


RICKY E I SUOI FOLLOWERS

Ricky dopo avere risposto alle sue ormai numerose ammiratrici (un lavoro
quotidiano), si intrattiene piacevolmente con i suoi followers del blog intimo,
il suo blog personale dove ogni giorno posta poesie, aforismi e film.

Anonimo(a): Il blogger è in conclamata andropausa.

Ricky: Ah sì? Questa è l'andropausa? Avere il cazzo che si alza
per un alito di immaginazione? Non lo sapevo che fosse così
l'andropausa, mi piace. Bene, tu continua a farti i ditalini
quando mi vedi, ma non esagerare che poi ti si infiamma.

Chicca: Bla bla bla bla.
Ricky: Sì, sì, certo. Ciao.

Davide: Ricky, come sei impressionabile! Come sei ingenuo!
Ricky: Sì Davide, i dittatori mi impressionano, è proprio una mia
caratteristica peculiare, che vuoi farci? Mi hanno fatto così,
innamorato della libertà. A te che cosa impressiona? L'euro?
A me invece le giornaliste uccise negli ascensori e gli ostaggi
liquidati con un gas velenoso. Che devo dirti? A ognuno le
proprie impressioni! Buone impressioni a tutti! Consiglio la
lettura di LA RUSSIA DI PUTIN, un buon libro fa sempre bene.

Attimi: Ricky! L'amore, l'amore! Dove è finito il mio regista
preferito?
Ricky: Sono sempre qui e continuo a scrivere e a fare film,
non te ne sei accorta? Solo ho una passione anche per
tutti gli uomini e le donne che amano e vivono per la libertà.
Ti spiace? Anche tu fai la dietrologa sulla morte delle
giornaliste libere? Non ti salta in mente di ascoltare la loro
parola e magari di leggere i loro libri? Anche per te è
vivamente consigliata la lettura di LA RUSSIA DI PUTIN.

Martina la contadina: Ricky, l'amore, l'amore! L'odio è terribile.
Anna è stata uccisa per destabilizzare la Russia dai nemici di
Putin, è così evidente! L'amore, Ricky! L'amore e le galline.
Ricky: Odiare la libertà è un odio schifoso, odiare chi odia
la libertà è un odio luminoso, non ci vuole la laurea per
capirlo, devi smetterla di parlare solo con le galline che poi
ti si confondono le idee. Invece di blaterare sciocchezze da
dietrologa, leggiti anche tu LA RUSSIA DI PUTIN.
Ascolta le parole di Anna. Fatti questo dono. Poi continua
pure con il becchime, ma prima leggi, ascolta, rifletti.

Freddy Fosca: Ricky, ma ci hai creduto? Nessuna fagiolata!
Ricky: Peggio per te Freddy. Ti avrei reso immortale come
la tua noia, ma forse hai ragione: meglio sparire. Per sempre.

La tentazione di chiudere questo blog è grande, ci ho pensato
tutta la notte, poi mi sono detto: Ricky, e poi questi quattro
gatti disperati che ti seguono che fine fanno? Come si divertono?
In fondo siete divertenti, e il vostro calo di tensione morale
lo giustifico con una mancanza di immaginazione,
sono io il poeta, mica voi! Proprio non avete in voi il dono
dell'immaginazione, e non posso pretenderlo.

Non riuscite a immaginare il valore simbolico di Anna e
di quell'ascensore dove hanno tentato di uccidere la libertà.

Ma per fortuna la libertà è come la noia: immortale.

Ops! Ho dimenticato la più divertente di tutte.

Kat: Ricky, sei autoreferenziale!
Ricky: Sì Kat, questo è un blog autobiografico!

Che ridere.








giovedì 30 agosto 2018

MEDEA E l'AMORE

Che cosa mi sta succedendo?

Che cosa mi sta succedendo? Ieri notte, per la prima
volta in vita mia, ho risparmiato una zanzara.
Sono sempre stato uno spietato zanzaricida,
salivo sul letto dopo avere illuminato a giorno
le pareti bianche, e mi mettevo in attesa,
dentro di me ripetevo: "la puttana si stancherà
e si poserà sul muro, e allora con gesto rapido e
inesorabile, servendoti di questa copia
arrotolata di un quotidiano, la stamperai sul
muro per sempre, il suo sangue ti appartiene
Riccardo, il tuo stesso sangue ti vendicherà!".
E zac! Spiatt! Morta per sempre sul muro
lentigginoso, memoria storica di eterne lotte
per un sonno quieto, soffuso d'armonia.
Ma ieri, ieri no. Forse un senso di solitudine
cosmica, forse l'età che avanza, ma quella
zanzara mi teneva compagnia, anche il suo
odioso ronzìo aveva una strana melodia,
mi trovava appetitoso quella zanzara, per lei
ero puro desiderio di sete e sangue, e una
arcana forma di commozione mi ha illuminato
il cuore, il mio cuore pulsava, pulsava, quasi
a invocarla, a sedurla con ritmico canto.
Mi sono lasciato succhiare, grato di tanto
desiderio, commosso, benedetta culex pipiens,
torna a cercarmi stanotte, il mio sangue è
tuo, è sempre stato tuo, ora l'ho capito.

Cara Martina...

Cara Martina la contadina, mi rivolgo a te, alla tua sensibilità e intelligenza.
Hai detto una frase che non mi è piaciuta, hai detto che io a volte calpesto la
libertà degli altri. Mai calpestato la libertà di nessuno, la libertà è il mio faro,
non capisco nulla di economia e manco di politica, ma capisco e sento la
libertà, e so quando questa libertà viene calpestata, lo capisco subito.
Di questi tempi si parla di sovranismo ( i vari Fusaro e Quaglia e altri), si
parla di lotta al capitalismo, di soggezione al capitalismo da parte della
sinistra, l'Italia sembra spaccata in due tra sovranisti ed europeisti. Ti confesso
che a me questi argomenti interessano poco, mia colpa e vergogna.
Non ho nulla contro chi vuole uscire dall'Europa, mi fa ribrezzo il termine
sovranista, ma è un fatto terminologico. Sono pronto ad ammettere che
i sovranisti hanno sicuramente delle argomentazioni valide a sostegno della
propria tesi. Mi fanno solo senso e schifo quando prendono Putin come
modello, mai visto uno sporco capitalista più capitalista di Putin, tra l'altro.
Mi fanno ridere quando parlano di "reductio ad Hitlerum".  Putin non è Hitler,
Putin è Putin, questo è il problema. Putin è un dittatore, un dittatore sanguinario
e senza pietà, e nessuno mi convincerà del contrario, lo so, lo sento, anche
senza informarmi, per istinto (ma conosco abbastanza bene la storia di questo
mostro). Mi basta guardarlo in faccia. Io conosco i volti. Hai presente la
libertà di stampa? Pensi che nella Russia di Putin ci sia? Non c'è. Basterebbe
questo a renderlo uno sporco dittatore. Negli Stati Uniti, paese pieno di
contraddizioni, la libertà di stampa almeno è garantita ed ha un grande
potere. Se fossi un giornalista mi sentirei più libero e al sicuro negli Stati
Uniti, in Russia avrei paura di fare la fine di Anna Politkovskaja, freddata
in un ascensore da un killer "amico di Putin". Putin e nessun membro
della sua dittatura partecipò al funerale di questa giornalista libera e coraggiosa,
basta questo a rivelare il crimine, anche morale.  Quindi, se tu stai dalla
parte dei mostri sanguinari, non puoi stare dalla mia parte e dalla parte
della libertà. Ma forse ho capito male, forse non ci siamo spiegati bene.
Spiegati, ci tengo al tuo punto di vista, fammi capire come la pensi.
Grazie. Non sono io che calpesto la libertà ma i dittatori.
"Vale di più un passerotto in mano o cento in volo?"

VIDEO DI COMPAGNIA

mercoledì 29 agosto 2018

VORREI LIMONARVI TUTTI

Vorrei limonarvi tutti, c'è troppa distanza tra di noi, dobbiamo fare
lingua in bocca, questo freddo schermo digitale è una tortura.

C'è troppa polvere nelle vostre e nostre vite. Troppa distanza.

Anche Chicca, sai come si eccita quella chiacchierona!
Tornerebbe a casa lasciando una scia di saliva vaginale.

Come una lumaca.

Ahahaha (Freddy Fosca e Chicca style)

P.S.

Ho bevuto. Sto bevendo. Si vede?

Ringraziate dio o Dio di essere capitati su questo blog.
Siete al cospetto dell'uomo più originale del cosmo.

A cecce!

BOB

Se fossi gay me lo farei, se fossi una donna impazzirei per Bob,
se fossi un poeta scriverei una poesia per Bob, se fossi un regista
gli dedicherei un film...un momento...ma io sono un regista, ed ecco
il film che anni fa gli dedicai, che uomo, che voce, che fascino!
Mi ricorda vagamente Tognazzi.

EARTHA KITT

Ho comprato una raccolta di Eartha Kitt, è stata cantante e attrice ma soprattutto
cantante, fu scoperta da Orson Welles in un locale di Parigi.
Morta il giorno di Natale del 2008. Ha detto una delle frasi più belle e vere
che abbia mai sentito:

"Non si finisce mai di imparare. Il mio diploma sarà la tomba".


PASSA IL TEMPO.

Passa il tempo. I capelli non ci sono più.
Le camicie a righe non le metto più.
Il rolex d'oro di papà è in banca.

Ma la mamma c'è ancora e il 5 settembre
fa 79 primavere, portate sempre col sorriso.

E tanta, tanta pazienza.

E PER FINIRE

E per finire...non toccatemi Medea!

Medea è la mia prima seguace, anche
in termini cronologici.

Mi ha sempre sostenuto, sempre amato.
Anche sferzandomi.

In lei non c'è mai adulazione ma amore.
Ma questo i mediocri non lo capiscono.

Di che cosa pensate abbia bisogno un
autore?

Ha bisogno di persone come Medea.
Ha bisogno di attenzione.
Senza dimenticare le deliziose distrazioni.

Un autore agisce, fa, compone e scompone.
E gradisce quando le sue azioni suscitano
riflessioni sul proprio lavoro.

Mi sembra di avervi già fatto questo
paragone ma ve lo ripeto:

se andate a una mostra di pittura solo per
mangiarvi le tartine, non fate cosa gradita
al pittore, ve lo posso assicurare.

A meno che il pittore non abbia voglia
di ascoltare insulsi complimenti.

Ciò che un autore ama è sentirsi dire cose
vere, belle, profonde e intelligenti.

Ama sentire che cosa i suoi lavori hanno
suscitato, ama le persone vive.

Più chiaro di così si muore, ragazzi e ragazze.
O no?

CI VUOLE UN BEL CORAGGIO

Ci vuole un bel coraggio a darmi dell'autoreferenziale,
diciamo coraggio per essere cortesi.

Questo blog è una sorta di diario personale, come potrebbe
non essere riferito al sottoscritto?

In fondo, tutte le persone che racconto sono parte di me,
sono come le vede il mio sguardo.

Tutti gli esseri umani raccontati dal mio sguardo sono
Ricky Farina.

Essere autoreferenziale è naturale, necessario,
intrinseco al mio stile espressivo.

Sarebbe come accusare uno che scrive una autobiografia
di essere autoreferenziale.

L'assurdità è evidente.

Al limite si può dire, ed è lecito, che il mio diario
non è più interessante perché io sono diventato
meno interessante e stimolante.

Questo è lecito, ed ha una sua logica.

I MEDIOCRI

Non posso fare i nomi perché sono anonimi.
I mediocri sono quelli che non capiscono che
Medea parla invasata d'amore e vorrebbero
limitarla, confinarla. Medea unisce cervello
e cuore, mirabilmente. E spende tempo, la
cosa più preziosa che abbiamo, per nutrirsi
dei miei film. Poi ci sono le Kat che parlano
di autoreferenzialità quando ho appena finito
di montare tanti film che non parlano di me.
Le Kat sono incomprensibili ai miei occhi,
non le ritengo mediocri ma sfuggenti e un
poco ingrate, come Paoly l'assente. Tra l'altro
di un autore si prende il bello e il cattivo,
e indicatemi un artista che non sia in tutto e
per tutto autoreferenziale, nel senso di prendere
se stesso come oggetto di studio. In quanto
essere senziente e pensante e desiderante.
Aperto al mondo, con il suo specchio intimo.

L'ELMO DI MAMBRINO

Perché amo così tanto Don Chisciotte?
Perché mi è così simpatico?
Me lo domando spesso, e leggendo il bellissimo
libro saggio di Miguel de Unamuno sulla
vita, e sottolineo vita, di Don Chisciotte e
Sancho Panza(trattati come esseri viventi e
non creature immaginarie), mi si sono schiarite
le idee. Tutto il fulcro è l'elmo di Mambrino.
Per il volgo che si affida alla rozza logica
è solo una comune bacinella, ma come ci
ricorda Unamuno, la logica deve rendere
conto alla ragione, non alla vita. La vita sfugge
alla logica, non si fa imbrigliare dalla logica.
La vita è oltre la logica, va in profondità.
La vita è volontà, coraggio, sfida.
Per la vita che crede nel potere di trasfigurazione
dell'immaginazione, la bacinella è l'elmo
di Mambrino, qualcosa di magico.
Per chi crede nella letteratura Don Chisciotte
e Sancho Panza sono reali, creature viventi.
Il segreto è la fede, fede in qualsiasi cosa.
La logica ci aiuta a non andare a sbattere
contro i muri, ha una sua segnaletica, la
logica è utile, ma è paurosamente lacunosa
quando la nostra testa sente il bisogno
di slacciarsi dalla mera contingenza, quando
il nostro cuore aspira all'avventura.
L'avventura è solo per chi ha il coraggio
di immaginare, mettendosi l'elmo di Mambrino
in testa.

martedì 28 agosto 2018

IL CUORE IN FARINA

L'IRRESISTIBILE RICKY.

IL BLOGGER DEI BLOGGER



Capita sempre più spesso che mi contattino sulla pagina Ricky Farina di Facebook
per dirmi che mi seguono con amore. Ieri una piacevole sorpresa, proprio una bella
fanciulla che per pudore e non farmi invidiare troppo non nominerò, mi ha scritto
che si è innamorata di quello che scrivo e il suo cuore è in Farina! Una fashion
blogger molto affascinante! D'altro canto, come dare torto a queste fanciulle?
Sono Ricky Farina, mica cazzi. In me trovano la poesia, l'ironia e il genio.
Per la cronaca: molto più sexy della Ferragni.


Mi faccio quasi paura.

IERI

Ieri sono uscito a bere un caffè in piazza Napoli e al bar ho incontrato Pipetta.
Ci siamo seduti a fare quattro chiacchiere, lei mi ha detto che sono troppo vecchio
per avere figli, e poi mi ha raccontato le sue vacanze a Chianciano. Dice che
si annoia a morte a Milano, senza lavoro e senza amore, si sente vecchia, ha
56 anni, con la sorella non parla e ha un amministratore che le passa un tanto
al mese. La vita non è facile, per niente. Le ho proposto un dialogo con Pipetta
sul mio divano, chissà se accetterà...ormai sono tanti mesi che non la filmo
più e Pipetta è sempre Pipetta, uno dei migliori personaggi della Chisciotte.

lunedì 27 agosto 2018

TRUFFAUT!

Che meraviglia Baci rubati. L'avrò visto una trentina di volte, e mi sono sempre
innamorato della sua leggerezza, inviolabile leggerezza. Lo vedo come si ascolta
una canzone che si ama, infinite volte, ed è sempre un'emozione. Io e Medea siamo
cani fedeli, quando scegliamo amiamo per sempre, siamo definitivi.

Girato con "la mano sinistra" mentre Parigi era in subbuglio, con Sartre
per strada insieme agli studenti, Truffaut fece il suo film più "politico",
donò al mondo la sua spensieratezza, la sua tenerezza, prendendo in giro
con amore la sua coppia di fidanzatini, tutta ingessata, irrigidita dal futuro
matrimonio, facendo irrompere sul finale l'uomo con l'impermeabile, l'uomo
definitivo, l'uomo che è felice, molto felice perché ama in modo assoluto.

Quanto amo questo film. E la sua colonna sonora, con quella chicca di
Trenet: Que reste-t-il de nos amours, indimenticabile.





CHI NON AMA QUESTO FILM non è mio amico e mai lo sarà.

DEDICATA A TUTTI I MEDIOCRI!

I MEDIOCRI E MEDEA

Ci sono i mediocri e c'è Medea. I mediocri sono quelli che non arrivano
nemmeno a concepire l'amore e la passione. Vivono nelle scartoffie.
Si accontentano di sbucciare una mela, ma hanno morsi stanchi.
Medea ama e per loro è inconcepibile. Medea ama e per loro è una
esagerazione. Mi ricordano un ragazzo che conobbi tanti anni fa, non
era un mediocre a dire il vero ma disse una frase da mediocre sul suo
"amore", la donna che era in procinto di sposare, mi disse:"Facendo
dei calcoli non troverò un'altra donna che mi soddisfi al 70% come
lei, quindi la sposerò, mai sottovalutare un 70%". Tra me e me pensai
-ma che cazzo dice?-. L'amore sarebbe diviso in percentuali?
Ecco, dato che credo nelle possibilità di miglioramento di ogni essere
umano, vi concedo di essere solo dei portatori di frasi mediocri,
in realtà anche voi siete abissali, solo che non avete il coraggio di
saperlo, e vi limitate a striminzite battute da anime stitiche.

Tema: La felicità.

Svolgimento.

La felicità non è qualcosa da raggiungere.
Non è una meta. Non è un traguardo.
La felicità non è quando tutte le cose
vanno bene, anche perché tutte le cose
non vanno mai bene del tutto. La felicità
non è quando ti senti felice, quello è solo
uno stato d'animo passeggero. La felicità
non è un bicchiere di vino con un panino,
e nemmeno champagne e caviale con un
bel pompino, anche se dispiace che non sia
così. La felicità non è l'amore, non è il bene
che vince sul male, non è la natura umana
che ritrova se stessa, non è la mamma, anche
se fa male che non sia la mamma, fa male
al cuore. La felicità non è un appuntamento.
Ovviamente la felicità non è il denaro.
La felicità non si fa fare da niente, quindi
nemmeno il denaro può fare la felicità.
Non è quando vinci o quando perdi con
onore. So che cosa è la felicità, lo so e ora
ve lo dico e voi non lo scorderete mai.
In sogno mi è arrivata questa rivelazione.
La felicità è rapace e notturna. Avete capito?
Sì, avete capito bene. Rapace e notturna.
La felicità è pallida, misura dai 33 ai 39
cm di altezza, con un'apertura alare di
80-95 cm e ha un volo oscillante quando
si avvicina ai territori di caccia. La felicità
si trova in tutti i continenti, tranne che
in Antartide, quindi non andate mai in
Antartide. La felicità è un barbagianni.
Un barbagianni. Non siete voi la felicità.
Non sarete mai la felicità perché non
siete un barbagianni. Ma se siete fortunati
potete vederla e ascoltarla, magari nella
cavità di una chiesa medievale.
Voi potete essere fortunati, questo vi è
concesso, fortunati, nulla di più.
Mai felici. Mai barbagianni.


domenica 26 agosto 2018

LA LEZIONE DI FRANCESCO

MEDEA SU "SARAH E VICTOR".

Il teatro è miracoloso: ha il potere delle guarigioni. Le labbra di Anna sono della stessa potenza seduttiva di un'echidna; è una piccola barbara, le parole "fragorose" del suo monologo ricordano il piglio di una Medea, di un'Antigone: i suoi seni perfetti di sfinge hanno la potenza del grembo scoperto di una Clitemnestra spogliata dei suoi anni e di tutti i suoi peccati. L'armonia disarticolata di Victor è così palpitante che fa venir voglia di mordere una pesca; poi Mila. Somiglia per davvero a Sarah, in quei fotogrammi in cui lei è Phedre e canta le lamentazioni di Racine. Mila ha negli occhi la (R)estitenza: la beve e ad ogni sorso stringe tra le mani il santo Graal e beve il sangue degli dei, come se fosse ambrosia; è vampiresca e irresistibile. E' di una bellezza così audace, talmente coraggiosa che quel lenzuolo con la scritta "rivoluzione" le calza a pennello, chè rivoluzionaria è lei, come una Pizia, come se dentro di lei si muovesse un arcano prodigio che la rende fisica, metafisica e patafisica insieme. La sua natura è multiforme. Come quella del mio regista, che va da lei per fare delle sue prose una Poesia.
Meraviglia.

MEDEA SU "VIVA L'AMORE!"

La vita è un carnevale di tenerezza e di lustrini: "Viva l'amore!" diventa così un oltraggio alla solitudine e, al tempo stesso, sancisce il trionfo della nostalgia, che è un dolore lieve di giovinezza, che sembrava la terra delle meraviglie e dei ritorni e non era che il limite delle colonne d'Ercole di una "Gaia scienza" di esistere. Alessandro è un colosso fariniano, indimenticabile, al pari del pagliaccetto di Un carnevale nel tempo: i suoi occhi lucidi sembrano voler straripare in lacrime scintillanti, ma è più facile ingoiare i dolci fumi del vino; il suo volto è una maschera teatrale dai tratti troppo umani, talmente umani da lasciarti addosso un vago sapore di magra consolazione; i suoi movimenti sono lo specchio di certi frantumi d'anima, di una malferma infanzia del cuore, del resto i santi vecchi sono sbilenchi come i sacri figli. Alessandro resta dentro: "Viva l'amore!" e lo grida alla notte, perchè è di notte che l'amore sembra bruciar di più, sia quando c'è che quando è assente (ingiustificato). 
La sua voce è un cosmo che si compone nel caos, è una hilatragoedia che si alimenta di se stessa e si ripartorisce. Ogni mattina.
Anche la bionda emula di Patty Pravo con la sua pazza idea evoca un che di crepuscolare, ma di rubicondo; una dolcezza aspra, una tenerezza che sa di caffè amaro. 
Questo film è un'elegia, ha qualcosa di funebre che trionfa in orgia dionisiaca e si monda.

Riccardo, c'è chi mi critica le mie mancate critiche ai tuoi film: se criticare vuol dire sparare a zero e trovare l'anello che non tiene, me ne dolgo, ma non lo so fare. Questo perchè, attraverso i tuoi occhi di Poeta, l'umanità mi appare umana, per come essa è e non per come essa degenera. C'è chi lascia a marcire individui su una nave per giorni sulle coste di un Paese Democratico e quello io non lo posso sopportare e, al tempo stesso, non ho altra arma che la mia umanità per combattere una tale bruttura; poi c'è chi l'umanità l'abbraccia tutta intera e non mi importa se lo fa da radical chic o da radical shock: lo fai in una forma talmente piena, piena di mille grazie, come la pancia della luna, che io mi farei scuoiare viva come Marsia per uno solo dei tuoi lavori. E, dunque, alla malora i pregiudizi tutti: tu sei dio e "Viva l'amore!".

SONO UN GUARDONE - IL FATTO QUOTIDIANO

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/08/26/sono-un-guardone-ho-le-pupille-gustative/4549112/

PER DAVIDE

Per Davide che mi è molto simpatico.
Valerie è il nome che ho dato alla mia videocamera
in ricordo di Valeria. Dopo Valeria ho avuto
il mio periodo solitario, fatto di sesso mercenario,
soldi in cambio di orgasmo. Anche il periodo
mercenario ha avuto i suoi momenti belli.
Sullo sterco del Diavolo possono nascere
strani fiori, con un loro fascino. C'è sempre
una verità frantumata, anche nel letto plurimo
di una meravigliosa puttana.
Dopo le puttane è arrivata Ethel.
Incuriosita dai miei monologhi è venuta
a conoscermi sotto casa mia, dicendomi:
"Mi intrighi perché sei un uomo che comunica non
solo quello che pensa ma anche quello che prova,
e lo fai con verità, senza mentire".
Ethel è Ethel.

ODIO E AMORE

L'amore in me è la forza che sorregge ogni mio respiro, a volte il mio respiro
è un macigno che mi sprofonda nelle tenebre e senza amore sarei perso.
Sarei schiacciato dal mio stesso respiro. L'amore è la musica del mio respiro.
Proprio per questo odio gli apparati di potere brutali e sanguinari.
Come Don Chisciotte provo pietà per chi ha commesso un crimine, mi
concentro sulle sue pene e non sulle sue colpe, questo è amore.
Amore per l'anima del singolo, amore che possiamo anche chiamare
cristiano, sebbene io non sia cristiano. Ma l'amore per ogni singolo essere
umano, anche quello che si è macchiato delle colpe più orribili, non
può diventare amore per l'apparato di potere, quello va combattuto sempre,
anche attraverso la linfa dell'odio, odio per chi costruisce macchine di
sterminio come quella nazista o stalinista e putiniana, macchine d'odio
che bruciano corpi di fanciulli con il lanciafiamme, macchine d'odio che
riducono l'uomo a un oggetto da scarnificare, macchine d'odio che fanno
della tortura il loro canto osceno, odiare quelle macchine di sterminio
è la più alta forma d'amore e di coraggio. E Anna è il fragore dell'aurora.
In quell'ascensore dove ha risuonato solo il fragore freddo di una pistola.
Quindi, cara Attimi, su questo dobbiamo capirci. Tu, da che parte stai?

MEDEA SU "SOFIA E SOFIA"

Ho deciso di mettere in evidenza i commenti di Medea perché questo blog ha sempre
più bisogno di persone in grado di riflettere su quello che faccio, persone in grado
di elaborare un commento articolato sull'opera filmica, persone innamorate di
quello che faccio (anche quando sbaglio un film, dato che nessuno è perfetto), persone
che in sostanza mostrano rispetto per il blog di un filmmaker, e di questo sono e
sarò sempre grato a Medea, a Francesca. Nella sua "devozione" si riflette il nostro
comune amore per la bellezza e la poesia e la libertà.

Medea:

Sofia e Sofia è il film del ritorno all'archetipo mitico della Kore: il mistero della fanciullezza. Ci sono i giochi, i mostri, le invenzioni, le paure, le curiosità, le domande, i coraggi (plurali e non singolari) della Bambina (maiuscolo e non minuscolo), che culla e impicca le sue bambole, che vola sulle altalene e sprofonda nei presagi rossi del suo sangue mestruale. Sofia piccola ha negli occhi l'incanto ancora, la sua fanciullezza resta a galla nel mare delle favole e il dolore non è che il ginocchio sbucciato o il sogno di un mostro che viene a metterla in guardia tanto quanto si fa dimenticare. Sofia grande ha tra le labbra e il cuore una scintilla appena di adolescenza, quasi che lei già sappia farsi consapevole del fatto che adolescere vuol crescere e bruciare. Poi ci sono le madri: sono tutte grembo, riposo dalla stanchezza della goliardia, dalle gioie dei mondi fatati. Madri che ritrovano le figlie o le accompagnano, madri con gli stessi occhi, che guardano nella stessa direzione. 
Il padre, infine, che rapisce sempre, che avvolge e porta con sè, il padre che ama, che fa dormire, l'eroe sognato, quello per il quale fare il tifo, per il quale combattere le proprie guerre e consumare le proprie vendette nei confronti della vita. I padri bellissimi delle fanciulle indicibili.

Questo film mi ha confuso l'anima per un attimo soltanto, poi è stato specchio della mia natura. Le mani intrecciate di Sofia e Sofia sono il sodalizio di chi nasce femmina con la sua ineffabile femminilità. Sono un'unione indissolubile, che è catena e libertà. Tu sei una specie di deus ex machina: nel dramma della Kore che si perpetua tu sei il risolutore, colui che è in grado di sanare i contrasti insanabili con l'occhio e con la poesia. E, tu pensa, Kore, in greco antico, significa Fanciulla e pure Pupilla. 

(Nicolino, del resto, cosa diceva? Che tu eri femmina ed io... un uomo in un corpo di donna. Forse per questo ermafroditicamente e scriteriatamente ti amo così tanto).

venerdì 24 agosto 2018

POESIA CHE SI RIBELLA AL POETA

In questo pozzo di vertigine
rimescolo il sangue dei miei
sogni e scopro oscuri rubini...

"Ma basta, basta, e basta!
Sono brava anche io a scrivermi
usando queste parole: vertigine,
pozzo, sogni, rubini e sangue!
Diamine! Sia onesto caro poeta!
Mi scriva usando parole come
prosciutto o candeggina!"

Ma scusa, ma cazzo, ma porca
puttana, e lasciami in pace
almeno tu, cazzo.


L'INTELLIGENZA DI MEDEA (su Arrabal)

Mi sono documentata, sia pur in maniera superficiale e wikipediesca, sulla patafisica. La definizione dice che è la "scienza delle soluzioni immaginarie", ma questa soluzioni riguardano "ciò che è vicino a ciò che è dopo la fisica". Ora, tomi e tomi di filosofia, che, dopo Platone e Aristotele, potevamo anche risparmiarci per amore dei nostri neuroni, ci hanno saputo dire che "ciò che è dopo la fisica", vale a dire la metafisica, riguarda Dio, l'Assoluto, l'Archè, l'Inspiegabile, nelle sue varianti teoriche, di nomenclatura, ma invariato nella sostanza di ciò che vuole significare. 
Premesso ciò, l'etimologia stessa di patafisica mi è parsa talmente fantasiosa, imperfetta e simpatica, che Arrabal mi è apparso come una specie di folletto. Le inquadrature iniziali che il regista ci ha regalato sono assai ruffiane, nel senso che sono una vera a propria captatio benevolentiae:"Guardate che paesaggio, guardate che cristalli: potete non vedere un film tanto patafisico?". E meno male che ci siamo fidati, perchè Arrabal è un folletto per davvero, è uno che esalta con le sue parole un'identità nella diversità, è uno che il fenomeno lo frantuma e, quindi, lascia, ben volentieri, Kant alla sua legge morale ed è contento di strappargli, con lealtà, un gran bello scampolo di cielo stellato. I suoi incontri sono esilaranti, non un muso lungo, non un'indisponenza: che bella che è l'umanità!
A vedere questo film ci si dimentica per un pò degli indecorosi selfie di Salvini e, anche solo per questo, è un capolavoro.
Ha un pò il piglio alla Silvano Agosti, un pò predicatore, un pò giullare e tu sei sempre lì a chiederti se fa sul serio oppure no. Del resto, sembra che la patafisica si nutra del "rifiuto di ciò che è serio e di ciò che non lo è", perciò la patafisica è Arrabal, con le sue rane, i suoi leoni, i suoi svedesi e il suo francospagnolo. Non so se ho compreso il messaggio di Arrabal, ma credo che voglia dirci che possiamo vedere tutto in ogni cosa, che il soggetto che sente è il centro del suo sentire e che questo renda l'uomo pura altezza e pura sapienza. In questo c'è un che di filantropia che adoro. 

Come sempre, riesci a mettere benzina sui miei fuochi, più imparo e meglio sto, perciò ti ringrazio tanto, infinitamente, immensamente.

VIVA L'AMORE!

giovedì 23 agosto 2018

L'odio è poesia

L'odio è poesia. Odi et amo.
I poeti si nutrono d'amore e
odio. Non è l'odio sanguinario.
L'odio dei poeti è luce.

L'odio fa male e purifica,
proprio come l'amore.

L'odio fa male a chi si nasconde,
a chi non sa distinguere i buoni
dai cattivi, a chi mette tutti nello
stesso calderone, a chi vive di
ambiguità morale.

I buoni sono quelli che lottano
contro le ingiustizie, i cattivi
sono quelli che lottano per favorire
le ingiustizie.

I buoni sono quelli che odiano
chi odia la libertà.

I cattivi sono quelli che amano
chi odia la libertà.

O stai con i cattivi o stai con i
buoni.




domenica 19 agosto 2018

ARRABAL DOC.

ARRABALIZZARE

Jodorowsky sostiene che Arrabal "arrabalizza" il mondo.
Mi interessa la vostra interpretazione "patafisica" del mio
video ritratto. Io ho una mia precisa idea o imprecisa che
esporrò sul Fatto a seguire, voi che ne pensate? Qual è il
senso della sua operazione patafisica a san Miniato?
Oppure non ci avete capito un cazzo?

ARRABAL (de-refusato)

sabato 18 agosto 2018

LIBERO CON LA MORTE

Cenere mistica. Il vento, l'aria condizionata. Il cielo catapulta.
Uno scrigno e il suo tesoro di polvere, polvere scintillante.
La carne fresca appesa dal macellaio mi ossessiona.

Sangue di lama. Eco di agonia animalesca.
Sogno un pasticcino alla crema per non impazzire di sangue.
Volto tumefatto dal sorriso.

Tu ami nell'orrore. Sei libero.
Libero con la morte.
E gli angeli divorano agnelli sacrificali.

Un violoncello puro fra le macerie.

LA FINE DEL CINEMA MUTO

IO STO CON ANNA

Tempi diversi, tempi lontani. Il tempo passa e travolge tutto, ma io ricordo.
Non vivo di ricordi, i ricordi vivono in me. Cosa ben diversa.

I poeti non muoiono. Claudio Lolli.

Il tempo si assottiglia e quello che rimane vuoi passarlo con
persone degne, persone simpatiche.

Risponderò nella sezione commenti solo a chi dirà
IO STO CON ANNA.

Gli altri per me saranno polvere, inesistenti.
Non avrò più nessun rapporto con loro.

Stare con Anna significa essere per la libertà, contro
ogni forma di dittatura.

Io non dimentico che Anna è stata freddata in un ascensore.
I morti vivono in me, con i loro ideali e il loro coraggio.

Lolli è un amico ideale, Lolli sta con Anna.

Per me è un punto fondamentale, per me è fondamentale
frequentare e avere relazioni con persone degne.

Se nessuno scriverà IO STO CON ANNA, cosa possibile
dato il tenore dei vostri commenti in questi ultimi mesi,
questo blog sarà semplicemente la mia vetrina intima.

E io resterò in superficie, senza scendere nel mondo infero
dei commenti.

Gli altri non li leggerò più, sarete un bel niente, un niente
senza speranza.



venerdì 17 agosto 2018

FONTANA MOROSITA

TORNATO!

Tornato, appena tornato da San Miniato, la patria dei fratelli Taviani.
Tre giorni bellissimi e intensi, ho dormito in un convento francescano.
Ho conosciuto tante persone interessanti. La proiezione del mio film è
andata benissimo. Ho 6 nuovi film in saccoccia che monterò dopo il 24.
Ma forse stasera monto il più "facile", quello a Roby Rosi.
Quanto siete fortunelli voi che mi seguite!

martedì 14 agosto 2018

DISCORSO

Stasera presento il mio film a San Miniato, in cartellone vengo
descritto come giornalista del Fatto Quotidiano.
Non sono mai stato un gran chiacchierone in pubblico, solo in
privato. Non mi ritengo un abile oratore. Sono un abile sognatore.
Ecco, potrei iniziare così: "Signori e signore, buonasera e grazie di
essere presenti a questa proiezione, grazie anche ad Andrea Mancini
che ha la bontà di ospitarmi per tre notti in un albergo, non sono
propriamente un giornalista, certo mi è capitato di lavorare per Il Fatto
e ho fatto qualche documentario a carattere giornalistico, ma la mia
presenza sul Fatto si sostanzia in un video blog a scadenza più o meno
settimanale, un video blog dove racconto me stesso e gli altri, in
realtà il mio luogo di lavoro è il letto, ma non sono un gigolò, sono
un sognatore, sogno a occhi chiusi, a occhi aperti e anche a occhi
socchiusi (a questo punto l'uditorio dovrebbe considerarmi un uomo
abbastanza simpatico), passo molto tempo della mia giornata
disteso sul letto, la posizione eretta per me è un optional, poi sento
una vocina che mi dice "alzati e cammina", quindi mi alzo e cammino
con la mia videocamera, a volte sono un pescatore di esseri umani,
altre volte mi sento più un cacciatore, mi lascio guidare dal caso come
don Chisciotte si faceva guidare da Ronzinante, e prendo appunti
su ciò che vedo, tutti i miei film sono appunti visivi, anche io come
don Chisciotte vado in cerca di gloria, nel mio caso si tratta della
gloria di una nuova visione battesimale del mondo, ogni volta cerco
di ricreare il mondo attraverso il mio sguardo, quasi in una lotta
blasfema con il Creatore, Tu mi hai consegnato questo mondo e io
lo scompongo a mio piacimento, in ogni mio film c'è questa ambizione.
Sono affascinato dai volti, il volto umano è il paesaggio più
enigmatico che un uomo possa incontrare sul suo cammino...


(a questo punto uno del pubblico griderà: "Facce ride" e m'inabisserò
nella vergogna)





lunedì 13 agosto 2018

GENTILE RICKY

Gentile Ricky, le scrivo per ricordarle che lei è fico.
Fico, e quindi dolce.

Nello stesso tempo la sua virilità è fuori discussione,
infatti nessuno ne discute.

Lei è un artista del tutto particolare, unico nel suo genere,
ed essere lei per me è un onore.

Non faccia caso alla stupidità dilagante nel mondo,
alla volgarità e alla superficialità.

Lei continui nel suo percorso di ricerca e di racconto,
sta andando bene, è sul sentiero, sul proprio sentiero.

E non c'è nulla di più bello. Sentirsi sul proprio sentiero
è la giusta ricompensa di una vita fatta di sacrifici.

Quali sacrifici? Mi faccia pensare...vediamo… ok…
non vedo molti sacrifici, ma in fondo, detto tra noi,

chi cazzo se ne frega.

CIOCCHE DI CAPELLI INVISIBILI

Il 14 agosto a San Miniato (Pisa) in piazza xx settembre, verrà
proiettato il film "Mila, ritratto di un'attrice pericolante", alla
presenza conturbante del regista. Ciocche di capelli invisibili
per tutti, all'interno del Festival del pensiero popolare.

Nel frattempo il regista, attraverso la famosa "dieta Bolle" (una dieta
ispirata al grande ballerino), sta diventando sempre più asciutto
e bello. In che cosa consiste la "dieta Bolle"?
Prima di ogni pasto bisogna fare un passo di danza, serve per
immedesimarsi psicologicamente in una forma fisica perfetta,
dopo il passo di danza è tutto molto semplice: mangiare poco,
almeno la metà di quello che si mangiava prima.

I prossimi film Chisciotte che monterò saranno:

FONTANA MOROSITA, con lo splendido ritorno di
Roby Rosi, musiche di Dean Martin.

VIVA L'AMORE, un film girato durante una festa
ispirata agli anni Settanta, il film avrà come protagonista
Alessandro Ferrari (65 anni), un ex giardiniere lasciato
dalla moglie, in cerca di una donna, una qualsiasi,
per contrastare la solitudine del cuore.
Con la partecipazione straordinaria di Roby Rosi.

SOFIA E SOFIA, due splendide bambine con lo
stesso nome, vanno mano nella mano nel Luna Park
di Cinquale, tra luci, zucchero filato e montagne russe.

Questi sono i film in cantiere, già girati ma ancora da
montare, ma il nostro regista a San Miniato si porterà
dietro la videocamera e nasceranno altri film, magari
un ritratto al poeta spagnolo Arrabal, ultimo surrealista
vivente, e altri possibili ispirazioni nate sul momento.

Chisciotte è come un cavaliere errante, si fa guidare da
Ronzinante, e Ronzinante va dove vuole.

In sostanza è la vita che dirige il regista.



sabato 11 agosto 2018

NON ANCORA

Non ho ancora letto le vostre risposte ai miei post, e non so quando lo farò, forse
ho paura di scoprire che preferite stare con i mostri sanguinari, invece che stare
con i poeti, sarebbe veramente una delusione. Comunque sto girando dei CULT.
Ieri ho fatto ben due film e tutti e due notevoli, ma anche qualche giorno fa ho
girato un bel film. Devo solo montarli bene, ma non credo sia un problema.
Il 17 tornerò per due giorni a Milano e forse riuscirò a montare almeno un film.
Un caro saluto.

giovedì 9 agosto 2018

BILL HICKS


METTERVI IN RIGA

Cari lettori, sparuti lettori, di questo blog personale, personalissimo,
credo che sia arrivato il momento di mettervi in riga. Uno per uno.

Attimi, sai che ti voglio bene, sei una super affezionata da anni, sei anche
una lettrice creativa che mi ha regalato momenti esilaranti con la tua
capacità di montaggio ironico-poetica nei video che hai voluto dedicarmi.
E spero di non perderti ma...tu che sei così attenta al linguaggio offensivo,
tu che sei così delicata nei tuoi sentimenti di rispetto reciproco, non puoi
cadere nella contraddizione di trovare simpatico un uomo che sostiene
l'eroismo di un massacratore guerrafondaio come Putin. Capisci?
Non è logico ma soprattutto non è umano, a meno che tu non voglia
sostenere che Putin è un democratico, allora non abbiamo più nulla
da dirci, mi spiace. E il mio video su Fusaro è la giusta reazione satirica
alle farneticazioni sull'eroismo di Putin, non è per nulla un punto
basso della mia produzione, è una doverosa reazione etica e satirica.
Per capire lo spirito di quel video ti consiglio di vedere su YouTube
gli stupendi monologhi del comico Bill Hicks, ciao e un abbraccio.

La chiacchierona, anche lei mi segue da anni, ma lo fa solo per
una sorta di narcisismo logorroico, fregandosene dei contenuti
poetici del blog, per questo me ne frego di quello che scrive e non
la leggo più, per me è inesistente. La tollero come si tollera una
zanzara, sto diventando più buono con l'età.

Freddy Fosca, che vuoi dire a un Freddy Fosca? Per lui sono
una sorta di mezzo fallito (grazie per il mezzo, come ho fatto a
meritare tanta indulgenza?) e frequenta questi lidi (restiamo in
clima vacanziero) per sentirsi in pace con se stesso. Bene,
secondo me dovrebbe pagarmi moneta sonante, ma sono gratis,
come gratis sono le sue esternazioni.

Davide possiede una certa qualità nel ragionamento ed è un uomo
simpatico, ma anche lui mette l'economia davanti alla morale, e
non ci siamo, la mia bilancia pende nei confronti della morale.
A parte questo, penso che potremmo anche andare d'accordo.

Farinomane si veste d'eleganza, l'eleganza dell'assenza, ma è sempre
stata una presenza/assenza piacevole, nulla da dire su di lei.

Paoly (fantasma o presenza fantasmatica che ha lasciato una scia)
ha usato questo blog per scrivere un suo diario personale, le parole
scritte per commentare la mia produzione artistica ci sono state ma
sempre molto stringate, il profluvio di parole riguardava la sua vita
privata, e a me stava anche bene, almeno fino a quando non ha
fatto la pipì fuori dal vasino, accusando il blogger di nefandezze
inesistenti, mentre avrebbe dovuto solo chiedere scusa e dirmi
grazie. Ingrata. La scusiamo per il periodo difficile che stava
vivendo e le auguriamo in ogni caso tutta la felicità possibile.

Andrea, si è divertito a fare il maschio ALFA, il duro, il cinico
che nasconde un cuore tenero, anche lui sostanzialmente non ha
mostrato un vero interesse nei confronti del blogger, ma ha usato
questa piattaforma per duellare, a volte con argomenti interessanti,
altre volte no. L'ho conosciuto di persona, è un orsacchiotto.
Il suo passato militare non mi interessa, ora è un padre di famiglia
amorevole, e gli auguro serenità ed erezioni sempre crescenti.

Marco, anche lui si veste d'assenza ed è elegante. Mi spiace
perché aveva simpatia per Paoly, simpatia che anche io avevo
e posso ancora avere, ma solo se il fantasma di Paoly avrà la
bontà di chiedere scusa. Marco è stato sempre interessante
nei suoi interventi e ne sentiamo la mancanza.

Kat, la conosco poco. Ho capito che mi tratta come una sorta
di juke-box di video ritratti, a lei interessano quelli, bontà sua.
Trova indecoroso che un blogger abbia anche dei sentimenti
politici e che reagisca con la satira, è una sua personalissima
opinione che non rispettiamo ma ne prendiamo atto come di
un fatto insolito. Un autore ha il dovere di esprimersi come
meglio crede e non si tratta di imitare nessuno (mi riferisco alla
sua frase "non sei Piero Ricca"), si tratta solo di continuare
ad essere se stessi, sempre e comunque, dovere di ogni artista.

Martina, anche lei come Attimi. Una persona intelligente e dolce,
quindi fa ancora più impressione la sua difesa di un Fusaro
che dice "Putin è un eroe". Dovrebbe stare con i martiri della
libertà, con Anna Politkovskaja, dovrebbe stare con Giordano
Bruno e non con chi appicca il rogo alla libertà di pensiero.
Sono i fondamentali dell'etica, su questo non transigo, quindi
anche per lei vale lo stesso discorso, se Martina considera
Putin un democratico, non abbiamo proprio più nulla da dirci.
Mi spiace ma è così.

Dimentico qualcuno? Gae è sempre stato adorabile ma da
mesi non c'è più, il nostro generale e RobySan erano adorabili
ma da tanto tempo non intervengono più, quindi su di loro
non ho nulla da dire.

Silvia? A me non dispiaceva, un bel cervello guastato dal
fanatismo religioso e da un innamoramento verso il blogger
che poi è sfociato in una sorta di vendetta da quattro soldi.
Le auguro di avere ritrovato la serenità e l'equilibrio emotivo.

Ecco, vi vedo così per un semplice motivo: siete così.
Dovete solo ritrovare l'etica nella vostra vita e capire che
tutti i soldi spesi per le armi potrebbero essere riconvertiti
per dare cibo e sicurezza ai poveri della terra, e in più
avremmo la possibilità di esplorare lo spazio, in pace.

Non si tratta di mettersi in casa qualcuno, io non mi metterei
in casa manco Claudia Schiffer, si tratta di capire
che cosa è "casa". Casa è questo mondo e siamo tutti vicini
di pianerottolo, e siamo tutti sulla stessa barca, se non lo si
capisce l'incubo non avrà fine.

Il discorso sull'eliminazione delle armi vi sembra utopico?
Ma vivere senza uno slancio utopico non avrebbe senso e
soprattutto: non sarebbe nobile.

Cari saluti.

Sto lavorando per voi, sto girando film.
Contenti? Non so ancora quando verranno
montati, ma il materiale c'è.

Per ora sono a dieta e mi godo il mare.

Ricky



lunedì 6 agosto 2018

A ME PIACE.


A me piace. Mi piace la vita.
Senza vita non avrei mai conosciuto
mamma e papà, mio fratello e
tutti voi. A me piace conoscere.
Uscire allo scoperto, nel pericolo.
E nello stupore. Da piccolo mi piaceva
perdermi con i miei amici per le
strade di Milano, non avevo paura,
non piangevo come i miei amici,
perdermi mi eccitava.
Ecco, la vita mi eccita, me lo fa
diventare duro, ed è cosa buona
e giusta averlo duro. A me piace.
Mi piace la musica. Mi piace la donna.
La donna è mobile. Mi piacciono
i mobili. La donna è musica.
Adoro le lampadine, anche
quelle fulminate. E amo i risvolti.
E i volti, maschere fluenti.
La noia, il sentimento del tragico,
le ferite profonde come vulcani,
le cicatrici, i calcoli renali, le
decapitazioni improvvise, il sangue
e la sete...sono solo sfide.
A me piace. Piace la sfida.
Duellare, danzare e morire.
Che volete di più?

BUON COMPLEANNO ANDY - IL FATTO QUOTIDIANO.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/08/06/buon-compleanno-andy-warhol-sai-che-il-mio-sogno-e-essere-intervistato-da-magalli/4536461/

domenica 5 agosto 2018

PENSIERI FUORI DI ME

A volte mi sveglio nel cuore della notte, nel cuore della notte
respira un dio mostruoso e magnifico, mi sveglio per spiarlo.

*

La felicità esiste, siamo noi che non esistiamo.
Per questo è così difficile incontrarla, anche solo
per un saluto. "Ciao felicità", è così semplice.

*

Spesso i miei passi ritornano su di me.

*

Ho un temperino a forma di naso, per fare la punta
alla matita si usano le narici. Vi sembrerà strano ma
voglio bene a chi ha avuto questa fantastica idea.

*

Da bambino ho dormito per molto tempo con la coperta
tirata fino al collo, ero rimasto impressionato da Dracula,
papà mi raccontava favole del terrore, e gli sono grato
per queste mie paure infantili, sono cresciuto convinto
che ogni paura possa essere sconfitta da un gesto.

*

Mio fratello mi ha fatto quasi vincere la paura
dell'aereo dicendomi questa semplice verità: "Sei
protetto dal cielo, lassù non c'è nessuno, scivoli
sull'aria, non ci sono automobilisti che ti fanno le
corna, non ci sono incroci, motociclisti o pedoni
che attraversano improvvisamente la strada, non
ci sono cervi, non c'è la caduta massi, non ci sono
curve pericolose, solo qualche nuvola che sorride"
Mi ha quasi convinto, ma io ho il terrore di vedere
una hostess piangere, non lo sopporterei, impazzirei.

IL CIELO NELLA MIA TESTA

Faccio entrare il cielo nella mia testa.
Poi metto i piedi nelle scarpe e cammino.
Con la testa slacciata. E inciampo sulle
nuvole. E calpesto un gabbiano, si dice
che porti fortuna a chi ha il cielo nella
testa. E mentre cammino sorrido alle
persone, agli sconosciuti che conosco
da quando sono nato. Sorrido anche
ai cagnolini e ai bambini, m'invento
una felicità che non esiste. E se vedo
un muro ci sbatto la testa per fare tremare
il cielo che ho dentro, per fare cadere
altre nuvole ai miei piedi. Poi torno a
casa, mi tolgo le scarpe e mi tolgo anche
il cielo, lo poso sul comodino e gli dico
buonanotte. Buonanotte cielo. E dormo.

PORCA PINGA (autodescrizione)

OGNI ESSERE UMANO

Ogni essere umano ha il il dovere di essere umano. 
Sembra facile, invece è un'impresa. Bisogna allenarsi, 
fare esercizio. Io mi alleno così: ogni giorno immagino 
il mio cadavere. Mi vedo prosciugato, immobile, 
freddo come un cubetto di ghiaccio assoluto, le palpebre 
di 100 chili abbassate che non tremano più, gli occhi
infossati nel vuoto, il cielo fermo, ingoiato, il cielo
devastato dal cristallo dell'agonia compiuta. E torno
umano, torno a essere, a essere umano, e rido.

sabato 4 agosto 2018

DIEGO FUSARO: HOMO EROTICUS.

UN PARADISO

Rimando sempre a domani quello che non posso fare oggi.
Ogni domani ha il suo domani e finisco per non fare nulla.
Penso. Ripenso. Coltivo la mia orizzontalità. Me ne faccio
un vanto. La coloro di sogni, aspirazioni, utopie fresche come
pesche, che fa anche rima. Che cosa non manca mai?
Un'erezione rassicurante, il caffè, un bicchiere di vino.
Qualche libro aperto sul letto disfatto. La musica. Il respiro.
Se mancasse il respiro sarebbe la fine. A volte una gioia
repentina me lo fa mancare, ma per pochi attimi.
La gioia di riconoscermi allo specchio dopo una lotta
notturna, una lotta estenuante con i mostri dell'abisso.
Qualche cicatrice in più ma il volto è il mio. Sempre più mio.
Sempre più vero. Sempre più vicino al silenzio.
La gioia di nascondere piccoli ricordi negli anfratti,
nelle fessure ardenti del vivere quotidiano. La gioia illesa.
Vivere tra tenebre e lampadine, con la scorta di un sole
malato da sacrificare per un fiore ancora da cogliere.
Nulla più di questo. Ed è già un paradiso di polvere.



AGOSTO CON GELO

venerdì 3 agosto 2018

RICKY

Quanto mi fanno schifo gli omofobi, tanto quanto i guerrafondai.

L'ARTE

Dio, che vomito. Mi avete costretto a mettere sul mio blog l'imbecillone.
Devo subito rianimarmi con l'arte.

MI FA SCHIFO

Mi fa schifo riportarlo sul mio blog ma dato che me lo avete chiesto.
Davide, troppo comodo un cazzo. Io non fucilo. Chiaro? Mi posso
difendere in uno scontro ma non fucilo. Freddy, vai a fare in culo.
Non ti piace questo blog? Fuori dalle palle. Mi hai rotto il cazzo.
Putin è l'assassino morale (e anche fisico) di giornaliste e giornalisti
liberi, basterebbe solo questo, poi ci sono le cosette come le guerre,
le torture e gli stupri. Non lo puoi prendere a modello per contrastare
una visione del mondo che non ti piace, prendi Tolstoj a modello
se ti piace l'area Russia, Tolstoj, un saggio. Chi ha letto Guerra e
Pace sa che cosa è la guerra. Chi ha letto Primo Levi sa che cosa è
lo sterminio. Scopro che le brave pecorelle che mi seguono sono
delle belve assetate di sangue? Ma bravi. La guerra deve essere un
tabù, lo diceva Moravia, un tabù come buttarlo nel culo ai bimbi.
Chiaro? Mi avere rotto. Guerrafondai di bassa lega. Stronzi.

IL CERVELLO PARTIGIANO

Se io affermo che Putin è un mostro o che Assad è un mostro, per questo devo
essere un partigiano dell'Isis?

Ma come ragionate? Come dei gonzi.

Di Fusaro non mi frega nulla, mi annoia a morte, se ne parlo è perché
qualcuno me lo cita continuamente su questo blog.

Ho visto alcuni video per farmi un'idea: un imbecille senza speranza.
Tutto qui.

Mi avete mai sentito inneggiare all'Isis?

Se sono contro le idiozie di Fusaro per questo devo essere un renziano?
Ma come ragionate?

Come dei gonzi. Vi manca l'abc del pensiero.

Non si può sentire Attimi che manifesta simpatia per un imbecille
che parla bene di un mostro sanguinario, lei che è così attenta
al linguaggio violento.

Attimi, se dicessi con convinzione che è giusto fare delle stragi di
esseri umani, tu mi riterresti una persona "simpatica"?

Tu giustifichi le stragi? La violenza di un dittatore?
Attimi, scegliti le tue simpatie con più accortezza.

Non si tratta di tifare per un mostro o per un altro, si tratta
di tifare per la vita e la libertà.

La macroeconomia la lasciamo a Davide, a noi interessano
le persone che sono contro la violenza, contro le stragi
di esseri umani, perché questo sono le guerre: stragi.

E nessun discorso economico può giustificarle.
Il cervello deve essere partigiano ma partigiano della
vita.

Io ripudio la guerra, come la Costituzione.
Penso sia chiaro.

Del resto ho fatto il servizio civile.
Sono coerente con le mie idee.

Fermo restando che contro l'Hitler di turno bisogna
opporsi con tutte le nostre forze democratiche.

E se qualcuno ci invade per sterminarci è giusto lottare.
Io sto con i partigiani.

Ma non avrei mai fucilato nessuno.
Fucilare un uomo è orribile.









STEVIE

Quante volte ho sentito questo album? Infinite volte.
Chi ama questa musica non potrà mai non essere libero.

Vi spiego perché noi cuckold siamo i migliori.

Guardate questo video. Che sia o non sia un fake non ha molta importanza ai fini del
mio ragionamento, ma credo che si tratti di un video veritiero.

Un ragazzo cornificato dalla sua bella organizza una vendetta e la filma per poi
spararla sul Tubo. Una violenza. Il giorno di San Valentino la benda facendole
credere in un regalo, ma poi le mette in mano le foto del tradimento.

E la caccia di casa chiamandola cagna, in presenza anche di amici.
Andatevi a leggere i commenti "una troia di ghiaccio, lui un genio!".
Cose di questo tipo.

Ma vi rendete conto della violenza? Lei reagisce con eleganza, con un sorriso,
e se ne va. L'imbecille si è vendicato.

Primo: se ti ha messo le corna forse forse te le meritavi o no?
E vedendo questo video ne ho la certezza.

Altri reagiscono in modo ancora più violento e lo sappiamo dalle
tristi cronache di questi tempi: il femminicidio.

Ecco che cosa avrebbe fatto un cuckold. Più o meno la stessa cosa,
solo che cambia il finale: il cuckold si sarebbe inginocchiato e le
avrebbe baciato i piedi ringraziandola per il "tradimento".

Poi le avrebbe detto: "Amore, chiamiamolo, facciamolo venire e
divertiamoci, voi fate sesso e io vi guardo, non tenermi più all'oscuro
delle tue effusioni erotiche, ti prego tesoro!"

Ecco, se al mondo ci fossero più cuckold ci sarebbe meno violenza.
Questo è sicuro. E sarebbe tutto più divertente e giocoso.

Abbasso i cornuti violenti e vendicativi, w i cornuti felici!

STAMATTINA MENTRE FACEVO LA CACCA

Stamattina mentre facevo la cacca  leggevo gli scritti strabici sul cinema di
Alberto Farassino. Mi piace leggere mentre faccio la cacca, a voi? Beh, comunque
il grande Alberto parlava del cinema tedesco degli anni Settanta e mi ha fatto
scoprire questo regista che non conoscevo: Herbert Achternbusch. Meno famoso
di Fassbinder, Herzog o Wenders, ma portatore di un'anarchia alcolica bavarese
che mi ha subito incuriosito, mi ha fatto immediatamente simpatia. Sono andato
su YouTube dove ho trovato questa fantastica scena girata a rischio di prendersi
calci, pugni e schiaffi dai bevitori bavaresi della festa della birra, il famoso
Oktoberfest. Mai stato all'Oktoberfest, ma tra i tanti modi di raccontarlo con
il cinema, questo resterà per me sempre il migliore, imbattibile. Grande.

SOLITUDINE SUPERLATIVA

E questo sono io. Secondo te uno come me
può ascoltare le parole di un Salvini o di
un Fusaro senza annoiarsi a morte?

SANDRO PENNA

A me piace lui. Capisci?
Noti delle differenze?
Sandro Penna è quello
dei biglietti del tram.

L'HUMUS

Scusa Davide, ma è questo l'humus di Salvini?
Tanto per capire. Il mio disgusto, ci tengo a dirlo,
è poetico, non politico. A me piace Sandro Penna.
Capisci? Sono lontano anni luce da questa roba.

giovedì 2 agosto 2018

RECLAMI

Continuano a presentarmi reclami per violazione del copyright sulle musiche,
ma ormai mi dicono: non preoccuparti, tranquillo, è solo un avviso, il tuo canale
youtube ha ancora una buona reputazione! Solo i miei film con le musiche di
Nicola Gelo sono al riparo da qualsiasi reclamo, musiche fatte apposta per i miei
film. Alcune volte, per fortuna, sono rare volte, i più cattivi azzerano l'audio
di tutto il film, ne ho persi molti, alcuni perdibili, altri no. La grande ferita è
la cancellazione dell'audio al matrimonio di un amico che poi è morto, tolsi il
film per rimettere la musica ma il supporto hard disk decise di rompersi per
sempre, quindi quel mio film è perduto per sempre. Bisogna fare i conti con
questo maledetto "per sempre", il "per sempre" è sempre, ci aspetta in ogni
attimo della nostra fugace vita. Questo film a Boarino è l'ultimo reclamo ma
l'audio è rimasto. Boarino, un disabile? Mah, è tra le persone più intelligenti e
sensibili che conosca. Va rivisto il concetto di disabilità e anche quello di
copyright, secondo il mio immodesto parere. Un caro saluto a tutti voi.

mercoledì 1 agosto 2018

DOMANDE STRANE AI MIEI FOLLOWERS

Per 58 mila euro mi fareste un succhiotto alla cappella di almeno 10 minuti?

*

Mi considerate più un poeta o più uno stronzo?

*

Secondo voi sono un narcisista?

*

La fantasia che posto occupa nella vostra vita?

*

Vi è mai venuta voglia di lasciare tutto e scappare
e rifarvi una vita e una nuova identità?

*

Raccontatemi un vostro incubo.

*

Avete mai pensato al mio cazzo?

*

Secondo voi sono il blogger più originale dell'universo?
Così, a intuito.

*

Vi fidate più del vostro istinto o del vostro istante?

*

La vita che posto occupa nella vostra vita?
(attenzione, domanda trabocchetto)

*

Avete mai infilato un cetriolo nel sedere di una persona a voi cara?

IN SOSTANZA: SONO UN GENIO.

Un genio non ha bisogno di essere intelligente.

TRASLOCO FATTO!

Trasloco fatto! Pensavo peggio, il mio corpo e i miei muscoli non hanno
sofferto più di tanto e finalmente ho conosciuto l'espressione di "meritato
riposo", oh, è una cosa fantastica il meritato riposo! Ma non voglio mica
prenderci l'abitudine.

Davide, mi è piaciuta la tua risposta, non mi hai deluso. Sei una persona
intelligente e mi fa molto piacere averti su questo blog scapestrato.

Believe vive a Bergamo in una stanzetta con altri due amici.
E ripeto: grazie al mio film ritratto forse a settembre si aprono delle
possibilità. Stiamo a vedere e incrociamo le dita.

Ora veniamo a me. Io sono un cialtrone, persona poco intelligente, mai capito
la matematica, tra le tante cose che non ho mai capito.
Se mi chiedete la differenza tra ora solare e ora legale non so dire
niente, se mi chiedete come funziona un frigorifero resto a bocca aperta.
Non capisco le scommesse ai cavalli. E tantissime altre cose.
Non sono un poeta, cerco di scrivere versi decenti ma niente, niente
da fare. Come filmmaker sono un analfabeta tecnico. Qualsiasi ragazzo
di 11 anni ne sa più di me, so a malapena che cosa è un pixel, ma
forse manco quello. Sono sensibile, quello sì. Ma la sensibilità a che
cosa serve? A niente, forse a soffrire.

Detto questo, c'è un signore che si chiama Silvano Agosti che mi considera
un poeta ed è orgoglioso di me come filmmaker, lo dice chiaramente in questo
mio film. Non è un anonimo insignificante, è Silvano.

Chiaro?

Saluti belli.