domenica 30 novembre 2014

LA PIOGGIA MINIMALISTA

In queste domeniche strauggiose dove il tedio ti entra nelle ossa e ti
sfalda in una osteoporosi del nulla, dove l'incanto è disincanto e il cuore
un accidente, in queste domeniche di pioggia nemmeno torrenziale,
di pioggia minimalista, l'unico antidoto possibile è la follia della carne,
una donna innamorata di quelle apparizioni organiche chiamate cazzi,
e tuffarsi in un vortice di piacere per contrastare la vacuità immonda.

APPARSO

Sono apparso tragicamente il 2 aprile del 1969. Il resto della mia vita è
puro stupore. E freschezza d'agguati.

L'OCCHIO CHE UCCIDE ( Berlusconi riscende in campo )

sabato 29 novembre 2014

CONNESSIONI E SCONNESSIONI

Due cari amici sono molto preoccupati per me, vogliono privarmi della
connessione internet per alcuni mesi e mandarmi a calci in culo nella
vita vera dove si soffre, ci si muove, si esplora, e ogni tanto si scopa.
La vita vera? Ho risposto che non mi interessa la verità nuda e cruda,
che la vita è sempre vera anche davanti al computer, che non passo
poi così tanto tempo davanti al computer, che leggo anche e dormo,
e godo del massimo piacere: fare l'amore con me stesso. E rispondendo
mi sono accorto che sono malato, malato di me stesso, ma mi sono
anche accorto che non c'è nulla di male a non essere sani, e non mi
va di rinunciare alle mie connessioni, in fondo che cosa faccio?
Riverso la mia vita, la mia vita vera, così vera da essere uno schianto,
su uno schermo digitale: pensieri, emozioni e immagini. E se io sono
vero tutto è vero, certo su un punto hanno completamente ragione:
tanti imbecilloidi scopano e Ricky Farina fa fatica, non solo per i suoi
gusti terribilmente personali, anche per le sue connessioni virtuali.
Che fare? Sconnettermi e scopare? Sconnettermi e dare finalmente
una possibilità alle donne di godere del mio cazzo psicosensibile?
Ma in fondo, in fondo, che me ne frega? Una rosa è una rosa è una
rosa è una rosa e una sega è una sega è una sega è una sega.

LA LEGGEREZZA DEL GIOCO

IL FILM

Ieri sono stato all'inaugurazione del nuovo spazio di Fraternità e Amicizia,
una cooperativa sociale che si occupa di disabili. Max col suo ombrello
colorato mi ha accompagnato all'entrata, ho varcato la soglia di un mondo
senza ipocrisie, subito sono stato preso per mano da una ragazza che mi
ha detto "vieni, ti porto a conoscere il mio fidanzato". E il suo fidanzato
mi ha baciato. Tutti ti baciano e ti dicono "ti voglio bene". E ti toccano.
La prossemica è a grado zero. Non ci sono distanze. Non vivono in un
altro mondo i disabili, vivono in questo mondo e te lo fanno capire bene.
Te lo fanno sentire con i loro baci, con le loro carezze. La direttrice si
chiama Raffaella Ganzetti, e bontà sua mi considera un "genio", a
gennaio vuole parlarmi di un lungometraggio sulla comunità. " Mi affido
alla tua sensibilità" mi ha detto. Lo farò e verrà sicuramente bene per
un semplice motivo: mi sono simpatici. C'era anche Eugenio Finardi,
ha una figlia disabile di nome Elettra, è un uomo con un bellissimo
profilo, ed è simpatico, ogni volta penso a quella sua canzone che
fa "no, non voglio essere solo...", già, non voglio essere solo, no, non
voglio. Non voglio essere solo...Sono uscito a fumare una sigaretta e
ho incontrato Luigi, il ragazzo con cui parlo alla fine di "Orgia, Cuore e
Parole". Gli piace Silvano Agosti, e allora gli ho detto " sai che Silvano
non approverebbe che stiamo fumando adesso, dice che fumare è
una potente idiozia, uno sfregio al capolavoro che siamo, dice che
chi fuma è il nazista del proprio corpo". E Luigi mi ha risposto " certo
ha ragione, ma ogni tanto è bello fumarsi una sigaretta con un amico,
è bello bruciare qualche minuto della propria vita, è bello togliersi un
po' di vita assieme ". E poi li chiamano disabili! No, non voglio essere
solo, tornerò da voi a fine gennaio e vi farò un film perché vi amo.

venerdì 28 novembre 2014

IL CORAGGIO DEL BENESSERE

Avere il coraggio di prendere in giro la morte, davanti a una sentenza
medica terminale fare i bagagli, andare in un centro benessere e dire:
"massaggiatemi, massaggiatemi fino alla morte". Lontano dalle flebo.

LA FATICA

La fatica, quanto la odio. Quando fatichi e poi raggiungi una cosa te la
godi di più. Così dicono gli amanti della fatica, i faticofili. Quanto mi
stanno sulle palle queste perle di saggezza. I faticofili sono quelli che
credono nel sacrificio, che cos'è l'opera senza sacrificio? Vanità, vanità
delle vanità. Quanto mi sta sulle palle il sacrificio. Anche la fatica di
risorgere mi sta sulle palle, mi affatico solo a pensarci, per fortuna è
molto improbabile per dei mucchietti di cenere tornare a sorridere.
Se credo in qualcosa? Certo, credo nella vita agile, semplice e lieve.

L'APPELLO

A scuola subito dopo l'appello la maestra mi diceva: "Riccardo, ti vedo
assente". Come se bastasse dire "presente" per esserlo veramente.

AUTOFICTION

IO

Io: non uno qualsiasi ma qualsiasi in uno.

IL TRADIMENTO

Mi si spappola l'albicocca felice nel turgido craniocerebro, ma se tu mi
fai il solletico che si fa ai cadaveri forse per un rigurgito di umanità
resuscitata potrò donarti un sorriso nelle feroci distanze che ci toccano,
e vivremo gli ultimi istanti dell'eternità per tornare ad amarci come due
mortali, ma se persisti nell'addio ti tradirò con un semplice "ciao amore".

NEL TUBO

giovedì 27 novembre 2014

L'AFFETTUOSO

Ho un rapporto viscerale con il cielo, e un rapporto celeste con le mie
pulsioni. Mi piace accarezzare il mio cazzo verso le cinque di sera e
sorseggiare del tè con il latte, anche qualche biscottino ci sta bene.
Sono affettuoso verso le mie perversioni, specialmente verso la mia
perversione più furibonda: essere me stesso senza pietà verso gli dei.

DI CHI STIAMO PARLANDO?

Stiamo parlando di un uomo che sta cercando di scombiccherare tutti
gli stereotipi possibili, anche quelli fondamentali del rapporto uomo-donna.
Un uomo che non si vergogna di dire all'amata: cantami la ninna nanna.
Un uomo che fa della propria sincerità una forma di seduzione, stiamo
parlando di un essere speciale che gioca a carte scoperte, ed è proprio
questo il suo bluff più riuscito. Stiamo parlando di Ricky Farina. Ovvio.

IO E LA MATEMATICA

Non ho mai amato la matematica a scuola, ricordo la prima pagella della
maestra Panaro alle elementari: - Riccardo ha un rifiuto per il mondo dei
numeri - Restano ancora oggi le parole più vere mai dette sulla mia
natura. Le divisioni con la virgola sono state le mie colonne d'Ercole,
mi sono arreso davanti a una virgola. Crescendo ho capito che mi manca
la voglia di risolvere problemi, preferisco evitarli o se mi vengono a
cercare tendo a rispettarli nella loro natura di problemi, perché risolverli?
Io sono problema a me stesso e non ho alcuna intenzione di trovare
una soluzione. All'università evitai Logica (per me uno scoglio insuperabile)
con lo stratagemma di dare due volte Filosofia della Scienza con il
carissimo Giulio Giorello. E andò anche fin troppo bene. Ora mi trovo
con una laurea, i posteggiatori possono chiamarmi dottore, ma non so
le tabelline e quella fottuta virgola è ancora il segno della mia natura.

RITRATTO DI UN GAY

mercoledì 26 novembre 2014

UNA BELLA CENETTA

Una bella cenetta con un amico che soffre di attacchi di panico, tra un
panico e l'altro ci siamo fatti una gustosa insalata e patate al forno.
E ovviamente ci siamo scolati una bottiglia, tutti e due single, liberi
e mediamente contenti di esserlo, tra amici non c'è bisogno di parlare
molto, questo è il bello, ora lui è tornato nella sua casettina, ospita
una bella ragazza di Napoli da molti mesi, dormono assieme ma come
fratello e sorella, si accontenta di vederle le tette al mattino quando
lei si sveglia e si prepara, e va bene così. Ora ho un principio di sonno,
a casa mia ospito da molti anni la solitudine, anche io al mattino mi
accontento di vederla nuda, ma è strano: mi assomiglia terribilmente.

ANNUNCIO IMPORTANTE PER LE MIE FAN

Ho deciso, bisogna tirarsi fuori dalla melma egocentrica e cercare
di donare agli altri anche pezzi di carne e non solo anima.
L'anima non ha sapore né odore. Basta. E poi non voglio vedervi
soffrire, non voglio farvi sentire inadeguate, quindi ho preso la
mia decisione: tutte le mie ammiratrici (dai 14 anni in avanti, età
legale se c'è consenso e se non sono il tutore) possono venire a
turno a casa mia, stabiliamo un giorno, e avrete la possibilità di
cenare con me, la musica di sottofondo la scelgo io e sarà certamente
impeccabile, dicevo...cenare con me, vi cucino io il famoso
risotto alla venezuelana, e dopo per vostro sommo piacere potrete
farmi una seghetta, mi occupo io anche di comprare il gel adatto.
Non posso promettervi più di una seghetta ma di questi tempi
non è poco, che dite? Mi raccomando, allenatevi nel frattempo.
Poi dicono che me lo tiro e che non sono un uomo di buon cuore!

UN UOMO CARDIACO

IMMAGINARE


Mi faccio paura. Ho le cellule nervose. Anche il mondo mi fa paura.
Ci sono le gravidanze isteriche. Dove trovare pace? L'intestino tenue,
forse. Immaginare una zebra sul mio letto? O una giraffa celeste?

ONTOLOGIA MINIMA

INTERVISTA AL MIO CERVELLO

APPUNTI PER UNA SAGGEZZA IMPERFETTA


Non darti pace, la pace è cadaverica, non farti cadavere.
Vivi con gli occhi sbarrati nella lotta, ma non la lotta per
la sopravvivenza, quella è una lotta ingenua, la lotta per
morire incazzato, per morire con la rabbia fresca nel cuore.

*

Guarda sempre il lato negativo delle cose e poi sviluppalo
nella camera oscura della tua anima.

*

Ama in modo ossessivo e possessivo, lei deve diventare
il tuo oggetto, il tuo oggetto delirante, un oggetto che
ha un addio nascosto nelle sue sensuali tubature.

*

Non aprire orizzonti, altrimenti moriranno di freddo,
lascia gli orizzonti al calduccio.

*

Cerca di essere un uomo di fango e nello stesso tempo
soprannaturale. Un caleidoscopio monocromo.

*

Non fidarsi è bene, fidarsi è meglio. Fidati, tanto che
cosa può cambiare? Conosci gli uomini, fidati della
loro ambiguità, dei loro tradimenti, della loro miseria.

*

Il nullafacente è occupato a disfare il mondo, l'occupazione
più nobile e rivoluzionaria che ci sia visto come va il mondo.

*

Svela tutto di te, tutti i tuoi segreti, il mistero è ben poca
cosa se può essere racchiuso in un gracile segreto.
Cerca sempre il mistero che per definizione non può
essere svelato, ma solo indagato senza fine, senza fine.

*

Ama e fai quello che non vuoi, scoprirai delle parti
nascoste di te stesso. Col permesso di Agostino.

*

Ama gli innamorati che non calpesterebbero mai la luna,
odia gli astronauti. E vola nei cieli ribelli della tua mente.


EX

Questa è Valeria, sono stato assieme a lei per circa 10 anni, è stato un paradiso e
un incubo, ma è stato amore, almeno per me. Ecco, non voglio certo miss mondo
ma la prossima donna che mi starà vicino dovrà avere un sorriso bellissimo, almeno
la metà di quello di Valeria, altrimenti me ne resto solo a vita.

martedì 25 novembre 2014

TRE PENSIERI

Sono vittima di un incantesimo: uno specchio senza fondo. Un Narciso
che perde il proprio volto nelle profondità del desiderio. E si frantuma.

*

Stanotte commetterò un delitto: andrò a letto per uccidere i miei sogni.
Dormirò con gli occhi socchiusi e con la ghigliottina delle palpebre zac!


*

Un tuffo nelle tenebre, lasciarsi dietro il mondo delle lampadine, un tuffo
nelle tenebre senza risparmio energetico, un tuffo fatale e fatato.

LA FINE DEL MONDO

DUE PERSONE

Si può essere innamorati contemporaneamente di due persone? Io sono
innamorato di me stesso e di lei. Non so decidermi. Vorrei avere tutti e
due ma so che lei è la perdizione, so che in lei io mi perderò. Che fare?

LA MIA BOCCA

sabato 22 novembre 2014

POESIA DI UN BAMBINO DI 4 ANNI

Nicola Gelo, maestro non solo di pianoforte ma maestro vero
e proprio alle elementari e all'asilo mi ha mandato questa poesia scritta
da un bambino di 4 anni.



POESIA DI UN BAMBINO DI 4 ANNI
Il buio è felice, è fatto di blu
e di luce, il prete è fatto di
mattoni gialli, la luna è fatta
di sogni e di piccole cose,
il mare è fatto di sassi e
pesciolini felici, e il bambino
nuota.

ERA UNA PAUSA

Ho trovato sotto il tappeto una pausa di riflessione rinsecchita, come è
potuto accadere? Era una pausa di riflessione, ora è un addio.

L'EMOTIVO

Sto attraversando giorni di emotività inconsulta e sconsiderata, ieri ero
dall'ortolano, e vederlo scegliere i pomodori migliori per me mi ha dato
una fitta al cuore di dolcezza terribile, stavo per baciarlo, abbracciarlo,
e non sono gay, e nemmeno un "omopomopederesta". Dio, ho bisogno
subito di una chiavata, subito, devo scaricare tutta questa emotività.

DISTRAZIONE

Non puoi distrarti un momento che diventi subito felice, maledizione, no,
devo tornare a concentrarmi su disperazione, dolore e vacuità.

MEDEA SU "DEBORA E L'AUTUNNO"

La perfezione è di questo mondo. Del tempo che passa. 
Della giovinezza che esplode. Della bellezza che squarta. Della terra che ingoia. 
Del grano che dorme. Degli alberi che si spogliano. 
La perfezione è di questo mondo. Di Debora che accoglie. Di Deb
ora con gli occhi assonnati. 
Di Debora che scalda se stessa. Dei suoi capelli arruffati. Della sua pelle appena arrossata da
 un novembre bugiardo. Del suo sorriso scintillante di pagliuzze dorate di saliva. 
Dei suoi passi sul suolo umido. Ma, soprattutto, di quell'amore che ha dentro e che riempie di luce 
le distrazioni di un poeta ammaliato: le foglie morte, un bambino e il suo cane, le corse giulive 
di liceali che hanno bigiato la scuola, il culo di una ninfa che corre, la stanchezza di un uomo che siede, 
la casualità di passi incrociati. Debora è bella. Riccardo la guarda, la canta e le restituisce 
un profumo di libertà, con note speziate di malinconie e innocenze plurali, lievemente,adorabilmente,
vagamente sporcaccione. Delicatezza properziana, elegiaca. E turbamento di fiori notturni 
e lune a metà (solo da immaginare. Per sbaglio).

AUTORITRATTO FALLICO


Circonciso dall'età di 12 anni per una fimosi
il mio cazzo ama il sapone, è sempre pulito.
Gli faccio la doccia almeno tre volte al giorno.
Non è certo un organo sereno, e ha un brutto
caratteraccio: tende a incazzarsi per niente.
Un tipo duro, molto duro, ma non spietato.
Tende a sputare in luogo pubico, quindi non
è molto educato, ma va bene così in fondo.
Un organo primitivo, analfabeta, non ama
i filosofemi, ragiona sempre con la sua testa.
In sostanza è una testa di cazzo ma non può
farne a meno. Ha una sua vitalità drammatica.
Ama i luoghi caldi e umidi, e i cespuglietti
fioriti. La sua socialità si limita a due coglioni
con i quali intrattiene un rapporto di vicinanza
coatta. Un filo rosso lo lega al cuore, e ha
una sorta di venerazione per ogni pompa,
non solo quelle cardiache. Sotto la sua scorza
si cela un tenerone, un marinaio che mantiene
sempre le sue promesse. Non crede in Dio,
e non crede nemmeno nella chimica delle
pillole. Non ne ha bisogno, non ancora. Dal
punto di vista politico è un liberal progressista.
Ma sotto sotto si sente un baronetto. Per sua
natura va sempre fino in fondo alle cose.
Non si risparmia, anche se deve fermarsi per
riprendere fiato ogni tanto. Può sembrare
un sadico quando si gusta i lamenti che crea
con la sua tenacia arroventata. Nessuna ha
mai riso di lui, quindi non è spiritoso, ma in
certe situazioni non è certo un difetto la serietà. 
Fa sempre il suo dovere, a volte lo confonde
con il piacere. C'è un posto per lui nel museo
delle cere, ma per ora scodinzola in tutte le
primavere. Un cazzo, è un cazzo, non un
cazzone, è proporzionato alla struttura di
un uomo alto e robusto. Non soffre di alcun
disturbo mentale, però va detto che è uno
"schizzofrenico", con due zeta. Se non può
schizzare almeno una volta al giorno rischia
l'esaurimento nervoso. Per fortuna c'è sempre
qualcuno pronto a dare una mano: io. 

DEBORA E L'AUTUNNO

ANTEPRIMA

Notizia in anteprima per i miei amici: fra poco, forse già dalla prossima
settimana, ci sarà un mio blog sul sito del Fatto Quotidiano, posterò miei
vecchi film, soprattutto i video ritratti, ma anche alcuni monologhi, e ne farò
di nuovi appositamente, magari parlando di cinema o di altro, a presto.

venerdì 21 novembre 2014

LA BUONANOTTE DI MEDEA


Dormi, mostro. 
Domani, di nuovo, 
la vita ti sedurrà. 
E si sveglierà sempre 
un secondo prima 
che muoiano i tuoi sogni.

(Medea)

SFOGO NOTTURNO

Angoscia plurima di mondi impossibili, e il dentifricio nel tubetto che fa
ombra alle stelle e diventa acido di morsi, e le mie lenzuola da morto
sul cuore che sanguina solitudini, una sigaretta accesa per fare divertire
le cellule del corpo, e la sinfonia delle pietre nei cimiteri abbandonati
dai vivi, tutto il cloro delle piscine nel cervello annegato, il pugno della
mano contro il cuscino, il vuoto al mio fianco come una medusa, sgra,
sgro, sgri, sgrund, apatoffio, apataff, trulla mu, trillo me, cristo che non
risorge ma insorge nella morte, dentro la morte, ancora più morto di
tutti i morti, sì, risorgere per morire meglio, con più accanimento, e più
bravura, e l'eutanasia di un fiore nell'ospedale delle api decapitate.
Ora posso andare a letto.

giovedì 20 novembre 2014

LA SERATINA FELICE

IL CENTRO

La scienza è credibile, questo la rende leggermente insulsa, nonostante
i benefici all'umanità. Volete l'incredibile? Abbracciate la fede, e ogni
mattino fate le prove tecniche per una buona resurrezione. La terra è
al centro dell'universo, non ci sono dubbi al riguardo, l'infinito è purezza
senza fondo, ma noi abbiamo bisogno di fare del nostro fango il centro.
L'uomo respira, l'universo no. L'uomo è il centro, non ci sono dubbi.

GYM

mercoledì 19 novembre 2014

LE IDEE CHIARE

Sono un uomo con le idee chiare, anche i miei testicoli sono chiari.
Se una donna mi piace la voglio scopare, semplice no? Se la donna
non ci sta diventa subito guano: cacca di piccione. E non faccio la
corte a nessuna, non mi perdo in labirinti di galanteria, mi piace il
desiderio fresco di giornata, come il pesce, lo vedi e lo compri.
Tutto deve essere fluido, naturale, cosmico e carnale. Il paradosso
è che questa esperienza pura e concreta che cerco solo una puttana
è in grado di darmela, almeno per ora è così. Notte, buona notte.

DUE PENSIERI

Dichiaro il mio amore per tutti i reietti, i derelitti, gli emarginati, i confusi,
gli insicuri, i timidi, per tutti gli acciaccati, per chi si fa male per fare del
bene, per chi si fa male e basta, per chi si odia, per chi non sta bene, e
per chi non sarà mai in pace con se stesso, a loro tutto il mio cuore.

*

Era un ladro profumato, fu colto in fragrante.

LA CAMPANA DI VETRO

SPIANDO ME STESSO

IL MOMENTO

C'è solo un momento in cui pendo dalle labbra di una donna, devo dirvi
quale o ci arrivate da soli?

CHE COSA MI EMOZIONA

Che cosa mi emoziona nella vita? Essere me stesso sino alla radice del
vuoto. Incontrare altre creature viventi sotto la volta celeste. Cadere e
risorgere con lentezza. Portarmi sempre nelle tasche un mattino nuovo.
Frugare nella notte delle mie lenzuola alla ricerca di un'ombra o di un addio.
Vivere nella mia memoria come uno straniero innamorato e sedurre pietre,
sentieri, e fiamme di altre galassie. Questo mi emoziona. Ancora, ancora.

L'AUTORE

Io sono sempre spettatore, anche quando filmo, come autore quello che
mi attrae senza pietà è il palcoscenico fluido della vita dove cerco di
afferrare guizzi di trame ignote sui volti dei passanti o giochi di luce che
rivelano la cifra enigmatica dell'Essere, non mi interessa fare provini,
costruire set, non voglio "fare" il regista, forse sono un scrittore che
usa le immagini per raccontare. Che cosa racconto? Soprattutto racconto
la solitudine dell'uomo, la mia e quella degli altri. E vi pare poco?
Sto scrivendo con la crema depilatoria sulle orecchie. Inizia a bruciare.

martedì 18 novembre 2014

I MEDIOCRI

Vi dico chi sono i mediocri? I mediocri sono quelli che in strada camminano
rigidi, senza oscillare, senza soffermarsi sul caso, sono quelli che marciano
come marionette vuote e seguono gli ordini di un io fittizio e insulso, sono
quelli che non amano la poesia, la poesia del caso, questa gente è cacca,
e mi fa orrore, e non ho pietà, mi fanno ribrezzo, e sono quelli che non mi
amano, quelli sono i mediocri, e vivranno per sempre perché la morte è solo
per le persone vere, per le persone che amano la poesia, la poesia del caso.

La verità in ascensore

LA SCARPETTA DI CENERENTOLA

La scarpetta di cenerentola calza a pennello.
Anche la mia fica
ma solo a qualcuno
Non però a uno solo
a te starebbe senz'altro bene
Le fiche si cuciono su misura
e al sarto gli si dice
Mi ci metta una fodera di seta
e non metta bottoni
tanto la porterò slacciata
Si cuciono quindi così
come la biancheria da uomo.

- Jana Cerna

IN CULO OGGI NO


In culo oggi no
mi fa male
E poi vorrei prima chiacchierare un po' con te
perché ho stima del tuo intelletto
Si può supporre
che sia sufficiente
per chiavare in direzione della stratosfera.
21-12-1948
Jana Černá