Eccomi, un uomo avviluppato da se stesso, aggrovigliato e intricato
di sé, che per ironia della sorte lavora per il Fatto Quotidiano ed è costretto
a vomitarsi fuori fra le persone arrabbiate che non arrivano alla fine
del mese, io, un figlio di papà e di mammà, e così venerdì giù in mezzo
al corteo della FIOM per un vox populi e magari un altro occhio che uccide
tra una intervista e l'altra, sempre con il cuore in rivolta e l'anima viva.
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