giovedì 13 novembre 2014

LO STIRACCHIAMENTO

Mi sveglio di mattino presto, scaldo il latte con il caffè, zuppo minimo sette
biscotti, poi torno a letto e inizia il momento perfetto: mi stiracchio.
Mi stiracchio ripetutamente sul piumone. Se trovo un sogno agonizzante 
sulle lenzuola lo prendo e lo ributto nel mare interiore. Tra me e gli abissi c'è
una complicità innata. Poi torno a stiracchiarmi, quanto mi piace!
Chiudo gli occhi e faccio il morto, galleggio sulla mia vita senza impegni.
Non ho orari di ufficio. Non ho ufficio. Non ho padroni. Solo il desiderio.
Di stiracchiarmi. Dopo due o tre ore di stiracchiamento inizio a pensare.
"Che cosa mi invento oggi per essere ancora me stesso?" E penso, penso.
E se pensare mi stanca troppo torno a letto a stiracchiarmi. Che vita!

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