lunedì 31 ottobre 2022

PERVERSO POLIMORFO

POESIA MOBILE

Non si vive una sola volta nella vita: appena si muore.
Poi è un mistero fitto fitto. Tanto ignoto che cola dentro
vasi d'ignoto, oscuri come un pozzo che precipita in un
pozzo.  Non si vive solo una volta nella vita, il resto è
una valanga di mozzarelle (qui la poesia prende una
piega surreale), uno sfilatino d'assurdo dentro ignobili
supermercati senza sconti, magari in centri urbani dove
le persone camminano con la rivoltella negli occhi.
Quindi (qui la poesia si ferma un attimo alla ricerca di
ispirazione).......................................quindi se tu fai
di me una statua, sai che faccio io? Tremo. Tremo.
E uccido la statua che tu hai creato. Chi dice che i morti
che i morti che i morti...che i vivi che i vivi che i vivi,
trovare le differenze è arduo a volte, a giravolte, che
turbine di smeraldi infuocati (qui la poesia non sa più 
dove andare e che fare di se stessa), che sentieri di
sangue fiorito sopra ventri di elefanti marmorizzati,
il lettore trova assurdo troppo assurdo questo gioco,
il poeta dovrebbe fermarsi ma è stanco di non scrivere
e scrive, ritorna il verso iniziale? No, fantasia al lavoro.
Sì, ritorna. Non si vive una sola volta nella vita: appena
si muore. Ecco, ora trovare un modo per uscire da
questa poesia, vediamo, una via di fuga, tipo: fresche
mozzarelle arcobaleno schiantano cieli di meraviglia.


ME STESSO - IL FATTO QUOTIDIANO

 https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/10/30/non-ho-piu-voglia-di-essere-me-stesso-a-voi-non-capita-mai/6850711/

PENSIERI DELL'ALTRO IERI

Portati dietro sempre una piccola vertigine, non si sa mai,
potresti avere voglia di precipitare.

*

Ho conosciuto una puttana che non riusciva a battere i marciapiedi.
Vincevano sempre i marciapiedi.

*

L'amore è cieco, per questo il sesso è scritto in Braille.

*

Prima o poi bisogna fare i canti con se stessi, e non bisogna
essere stonati.

*

Se l'universo inizia a starti stretto, hai una sola via di fuga: Dio.
I sarti non ti salveranno.

*

Allo specchio mi riconosco ancora. La riconoscenza è fondamentale.

*

Ho appena perdonato una zanzara che mi ha punto.

*

La mattina alzati dal letto per amore, solo per amore.
Altrimenti resta a dormire.

*

Chiedete agli altri se siete felici, se vi rispondono di no,
smentiteli con un passo di danza.

*

Nella vita bisogna sempre darsi un tono. A volte basta un semitono.

*

Bisogna stare con i piedi per terra, fino a quando la terra
non sarà sopra di noi.

domenica 30 ottobre 2022

venerdì 28 ottobre 2022

AFORISMA DEL GIORNO

C'è una taglia sulla felicità, tutti la ricercano.
Viva o morta non ha importanza.

BRADO

Complimenti a Kim Rossi Stuart che porta sulla schermo un personaggio
disturbante,  acciaccato, rude e tenero al tempo stesso, senza cercare la simpatia dello
spettatore, e fa un film insolito per il cinema italiano, ambientazione western,
cavalli, "praterie" di casa nostra e cieli stellati. Un film che non lascia illusioni,
ma che riscalda il cuore per la verità dei sentimenti. Complimenti anche all'attore
Saul Nanni che interpreta il figlio e ci regala un'interpretazione da mettere
nel cassetto dei ricordi, insieme a qualche sogno abbandonato. Non era facile
non cadere nel patetico e mantenere il film allo stato brado, non era facile
domare questo film pieno di emozioni, senza sellarlo con degli stereotipi.
E Kim ci è riuscito, il film resta dentro, te lo porti a casa e ci ripensi.
Un film di razza. Per l'ambientazione e soprattutto per la scena finale
il film ricorda Clint Eastwood, infatti lo stesso Kim Rossi Stuart ne è
consapevole, tanto che fa dire a un personaggio "Ecco il Clint Eastwood
dei poveri". Ma non è al Clint pistolero il riferimento, bensì a quello drammatico
di Million Dollar Baby. Unico appunto: nella scena finale bisognava
evitare l'inserto del passato del figlio, bisognava restare nella stanza senza
il flashback, come fa Clint nel finale del suo capolavoro, perché quell'inserto
è frutto di una fragilità stilistica, una piccola mancanza di coraggio dentro
un film comunque coraggioso. Detto questo, mi tolgo il panama, bravo Kim!

L'AMORE

Io so che cos'è l'amore. Non è fare follie, non è beatitudine,
non è qualcosa che ti cambia la vita, non è un legame e non
è nemmeno mettere al mondo una creatura. Non è passione,
non è vertigine, non è nulla di tutto questo, anche se ne fa
parte. E non è nemmeno Dio. Non è l'universo, forse non è
nemmeno la vita. Potrebbe essere una radice, ma nemmeno,
e nemmeno un fiore che sboccia o una farfalla delicata. No.
Io so che cos'è l'amore. L'amore è lotta. Agonia. Rivolta.
L'amore è il sangue che cerca una via di fuga dal sistema
circolatorio, è una ferita che dona luce. Perché io sento la
lotta anche in una pietra sepolta, in un cadavere che non trova
pace nemmeno nel silenzio eterno. Non sono gli angeli, ma
i demoni della lotta a vivificare l'amore, a renderlo vero,
necessario, imprescindibile. L'amore è un muscolo che si
plasma nella fatica, nello sforzo incessante, nella violenza
trasparente e inquieta del respiro. L'amore è proliferazione.
Ha la stessa energia dei tumori, ci divora, ci mangia, è un
mostro terribile che ci rende veri, anche solo per un attimo.
Nell'occhio dilavato, nel letame e nelle viscere, nella gelida
sinfonia dell'addio, l'amore scava, scava, fino alle stelle.


giovedì 27 ottobre 2022

PROGETTI

DA MIRO

Ieri con Roby Rosi siamo andati da Miro, ristorante di Viareggio.
Entrata alle 21 in punto. Crocchette di pesce e besciamella con
focaccia come antipasto di benvenuto, poi crostini alle arselle,
tre bianchi e tre rosati. Vino di accompagnamento un bel Vermentino
fresco in secchio pieno di ghiaccio. Poi risotto ai gamberi e
burrata, uno a testa, poi spaghetti bottarga, pomodorini gialli e
vongole, mezza porzione, poi spaghetti alla trabaccolara, mezza
porzione, poi Roby ha voluto anche come un bambino goloso
una cotoletta alla milanese con patate al forno! Poi dolce, Roby
un tortino al cioccolato, io il patatrac, una sorta di crème caramel
con amaretti, sherry di accompagnamento, che è un vino liquoroso
spagnolo molto denso, da meditazione. Che bello meditare, altro
che buddismo, al limite io e Roby siamo per il budinismo.
Roby era la quarantottesima volta che andava da Miro, la mia
era la diciottesima, sono maggiorenne. Fuori a fumare una
sigaretta, io, Roby non fuma. Un ragazzo indiano vuole darci
due rose! E continua a ripetere "perdè, perdè, perdè, perdè",
che lingua è? Perdè? E di che cosa vuole farsi perdonare?
Gli diamo 5 euro ma le rose può tenersele, se rientriamo da
Miro con due rose ci scambiano per...beh...meglio non dirlo.
Due caffettini, un bicchiere d'acqua e poi ritorno a casa, molto
e molto e molto lentamente, se mi fermano sono cazzi, c'è
il ritiro della patente, mentre guido Roby mi dice tutto felice
"che bella serata, eh?".

ROBY ROSI IN SALSA OLANDESE

 


L'UNIVERSO DORATO

Mi scappa l'universo, non riesco più a tenerlo.
La vescica di stelle sta cedendo.
Corro, corro verso la porta di casa, apro
di fretta, butto il cappello sul divano,
intanto tiro giù la cerniera e mi fiondo in
bagno, appena in tempo per non farmi
l'universo addosso, piscio, piscio, piscio.
Un viaggio in autostrada alla mia età
può essere pericoloso, se al rientro trovi
il traffico della città. E poi questo stent che
ho nel corpo da più di due mesi, non facilita
certo la mia capacità di trattenere l'universo.
L'universo dorato.


sabato 22 ottobre 2022

RADICAL CHIC E POPOLACCIO - IL FATTO QUOTIDIANO

https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/10/22/noi-radical-chic-siamo-persone-straordinarie-il-popolaccio-ci-fa-orrore/6841746/

mercoledì 19 ottobre 2022

NOTTATA

Ieri ho fatto nottata al chiosco di piazza Tripoli. Ho preso un hamburger
con il lardo, il miele e la menta, un bicchiere di spumante dorato e delle
patatine con la maionese. Mi sono messo a chiacchierare con Luca Loco,
il proprietario, e la sua dolce compagna Elisa, poi è arrivato Luciano
Pasolini, un uomo in pensione che ha dedicato tutta la sua vita all'ippica.
Ci siamo fatti dei grappini assieme, tanti grappini, poi Luciano si è messo
a cantare le canzoni di Califano "Il Califfo ha cantato sempre la verità,
più lo conosci e più lo ami". Gli ho offerto altri grappini perché cantava
per me, guardandomi negli occhi con molta dolcezza. Dopo mezzanotte,
molto dopo mezzanotte, Luciano Pasolini ha tirato fuori dal portafoglio
un santino di Benito Mussolini, e io ho pensato che fosse uno scherzo ma
non lo era. Pasolini di cognome e fascista nostalgico. L'ho guardato
bene negli occhi, ho cercato di capire se era un uomo buono e mi sono
detto di sì. Mi sono detto che Luciano Pasolini è fascista per motivi
affettivi, magari legati al padre fascista, e l'ho perdonato perché mi
cantava Califano con dolcezza, allora gli ho offerto un altro grappino.
Anche perché di cognome fa Pasolini. E poi il santino di Mussolini
è tornato nel portafoglio. Lui mi chiamava "il Farina", ormai siamo
amici, che posso farci? Se mi cantate Califano guardandomi negli
occhi...mi commuovo...perdo la testa e offro grappini a ripetizione.

martedì 18 ottobre 2022

UNO SGUARDO DI PACE

Oggi sono stato al funerale della mamma di Gabriele a Corsico,
la signora Anna, che ho avuto la fortuna di conoscere.
Sono arrivato con largo anticipo e mi sono preso due cosette
da mangiare, crocchette con la besciamella, cose così, e la
donna che mi ha servito al momento di pagare mi fa "complimenti
per il profumo, buonissimo", le rispondo che si tratta di
Intrigo, regalo della mia pupa. Compro anche due Estathé,
uno per me e uno per Gabriele. Salgo a casa di Gabriele e
lo trovo benissimo, ha messo su qualche chiletto che gli sta
proprio bene, e anche il volto è più sereno. Mi dice che non
è commosso ma emozionato per il funerale di sua mamma.
Beviamo gli Estathé e Gabriele mi parla dei Rosacroce e dei
processi alchemici di trasmutazione dell'essere umano, lo
ascolto divorando le mie crocchette. Poi sale il fratello che
è diversissimo, eleganza impeccabile ma formale, mentre
Gabriele ha un'eleganza tutta sua, sbrindellata. Andiamo
in chiesa, camminando fianco a fianco in silenzio.
C'è la bara con i fiori, il prete e il rito dell'Eucaristia.
Questo è il mio corpo. Questo è il calice del mio sangue.
Il mio cappello blu riposa sulla panca di legno.
Chiudo gli occhi e ascolto i canti gregoriani, la mia mente
vola ed è grata, il mistero della vita e della morte
si sciolgono nel canto, basterebbe questo per rendere sacro
questo ritrovo di esseri umani al cospetto della morte,
una morte fragilissima, in attesa della Resurrezione, per
chi ci crede, ma anche per chi non crede come me è
sempre una fonte di stupore angelico che riscalda il cuore.
Poi arriva la sorpresa finale (un dono del covid), il
prete dice "scambiamoci uno sguardo di pace". Non
più la vecchia e cara stretta di mano, ma uno sguardo.
Immagino un cieco, le sue mani pacifiche sul mio viso.
La messa è finita. Usciamo. Gabriele si accende una
sigaretta. Ci abbracciamo. Mi fermo a guardare la foto
di Anna che sorride, le dono il mio sguardo di pace e
poi mi allontano verso il 325, l'autobus che mi riporta
a Milano. Salgo e timbro il biglietto.

L'arte e il genio totale.

lunedì 17 ottobre 2022

IL MISTERO DELLO SCONTRINO

Perché lo scontrino che mi lascia la sartoria-lavanderia cinese quando
consegno i miei abiti, lo perdo regolarmente?
Questa volta ho tentato di ribellarmi al destino, dopo avere consegnato la
mia giacca bianca, l'ho conservato nella tasca destra dei jeans.
Oggi ho messo la mano nella tasca destra e lo scontrino
non c'era più, come mai? Che succede? Eppure i jeans sono gli stessi
e mi sono premurato di non mettere mai la mano nella tasca
destra in questi giorni di attesa, eppure lo scontrino è sparito.
Che cosa succede? C'è qualcuno che si diverte a farmi degli scherzi?
Forse è Dio stesso o il diavolo? O qualcuno mandato da Putin sta
cercando di farmi impazzire? Per fortuna la sartoria-lavanderia sa
che ho pagato, e non mi fa storie, ma lo scontrino una volta voglio
riuscire a darlo, almeno una volta nella vita, per fare vedere che sono
stato un buon cliente e che conservo con cura gli scontrini di pagamento.
Il prossimo lo inchiodo con una puntina al muro e metto una
videocamera fissa di sorveglianza, e voglio proprio vedere chi mi
fa questi scherzi. E se fossi io? La parte oscura di me? Il mio mister
Hyde degli scontrini delle sartorie-lavanderie cinesi? Rischierei di
diventare veramente matto...forse è meglio continuare a perderlo.

domenica 16 ottobre 2022

CORSO COMO, FURTO CON STRAPPO - IL FATTO QUOTIDIANO

 https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/10/15/caro-sindaco-sala-corso-como-e-come-il-bronx-ci-pensero-due-volte-prima-di-tornarci/6836575/

venerdì 14 ottobre 2022

NESSUNA PAURA

C'è Fosca che mi ha scritto che sono scivolato in basso e che ho paura dei commenti.
Il punto, caro Fosca, è che voi siete scivolati in basso con i commenti, vi avevo avvisati
di non nominare la mia famiglia in modo ineducato, la mia famiglia non si tocca,
noi Farina siamo fatti così. Tu, stupidamente, hai trasgredito e hai provocato la
chiusura definitiva del blog. Colpa tua. Non mia. Non è questione di paura ma è
una decisione antiemetica: la stupidità mi fa vomitare. E ho chiuso con chi mi fa
vomitare. Semplice, no?


GRAZIE DARIO

Oggi è il compleanno di mio zio Dario. Essere il nipote di Dario Farina, uno
dei compositori di maggiore successo in Europa, è gratificante, ma non è solo
questo, quello che mi fa amare Dario è la sua generosità unita alla sua modestia,
il rifiuto di ogni retorica, non si è mai definito un artista ma un uomo che ha
donato tre minuti di spensieratezza con le sue canzoni (la sua musica e le
parole di Popi), e in questa vita così tribolata vivere tre minuti di spensieratezza
grazie a canzoni come Felicità o Mamma Maria o Sarà perché ti amo
è come oro colato, una boccata di ossigeno, un guizzo di freschezza
nelle tenebre che avanzano, se mai scoppierà la guerra atomica ascolterò
Felicità e non avrò paura di diventare un mucchietto di cenere, sarò un
mucchietto di cenere felice, grazie a mio zio Dario. Dario è un uomo
ordinato, pulito, "quasi banale" alla prima impressione come giustamente
dice Popi Minellono, poi scopri che in quel "quasi" c'è tutto il suo genio,
la fecondità di creare brani entrati nel tessuto connettivo delle persone,
essere popolari nel senso più gioioso del termine, e il suo miracolo è
proprio quello di avere fatto della sua timidezza e della sua gentilezza
un arcobaleno di spensieratezza, giocando con un semplice giro di Do.
Ti voglio bene zio. Il tuo nipote Ricky.


FANTASTICO ATTIMI!

FANTASTICA L'IMMAGINE CHE HAI CREATO ALLA FINE CON IL MIO
FANTASMA E GLI ALBERI SCHELETRICI DIETRO!

Più che una dichiarazione d'amore è una dichiarazione di morte!
ahahaha, molto molto molto ironica.

Sono veramente fortunato ad averti come amica!

Oggi è come se avessi rivisto queste immagini per la prima volta,
forse perché si rinasce sempre per...confondere la morte!

giovedì 13 ottobre 2022

Eteroritratto con dattero.

IL GRANDE MALINTESO

C'è questo grande malinteso sul dolore, forse dovuto
alla famosa frase biblica sulla vita come valle di lacrime.
Non ho mai visto rotolare delle lacrime a valle, è
una fake news di quelle gigantesche! Non abboccate.
La vita non è una valle di lacrime, ma una valle di
gin tonic, di spezie, di noccioline e anacardi, una valle
di ananas freschi, di latte, di mandorle, e di latte di
mandorle, di miele selvatico, di spezzatino e di fragole.
Le lacrime ci sono e sono salate solo per insaporire
quei volti diventati insipidi. Il dolore non esiste, è sempre
stata la felicità che ogni tanto si gira di spalle per
farsi fare i grattini alla schiena e noi non l'abbiamo mai
capito, ma come è possibile questo malinteso che
perdura nei secoli dei secoli? Ma quale valle e quali
lacrime, qui è tutta una danza e se ti spezzi le gambe
puoi sempre danzare con le mani. Sento già la voce
del vegetariano di turno: e la sofferenza degli animali?
E i mattattoi? Caro mio, la vita è un mattatoio!
E sento anche gli ambientalisti e i buddisti e tutti
i penitenti del mondo che insorgono contro la gioia.
E le foreste che disboschiamo? E la tragedia del
buco nell'ozono? E di qua e di là? E questo e quello?
Ma siete matti? Volete fare una crociata contro le
polpettine della nonna e il prosciutto di Parma?
Ma fetevi un panino, piuttosto! E un mondo senza
foreste? E l'inquinamento del mare? Non è dolore
tutto questo? Ma va, ma che te frega della natura?
C'è Netflix! E l'odore degli alberi appena abbattuti
è dolcissimo. E se vai in Sardegna il mare è ancora
pulito. E la lotta di classe? Il divario tra ricchi e
poveri? Non è dolore tutto questo? Ma no, provate
a decapitare una testa con una ghigliottina e avrete
presto una mare di teste mozzate, una vertigine
di sangue rosso che irrora l'arcobaleno della vita. 
Tutto è gioia, tutto è meraviglioso spavento che
trema sulla musica dei precipizi ardenti. Sii felice,
stronzo! Sii felice, ora, ora o mai, mai più.
E la guerra? E l'atomica? L'atomica è il frutto
delle migliori intelligenze dell'umanità!
L'atomica è un miracolo della mente umana!
C'è nulla di più geniale dell'estinzione della
razza umana? No, mettetevi l'anima in pace,
tutto palpita d'amore e di estasi. Anche la morte.


mercoledì 12 ottobre 2022

SEMPRE

Sei sempre stato generoso, anche dopo morto.
Le tue cornee erano in buono stato e sono
volate via verso nuovi sguardi da incorniciare.

Sei sempre stato mio padre, anche prima della
nascita, e te ne sei andato dicendo la frase più pura
che un morente può dire "non respiro bene".

La notte in cui hai fatto finta di morire, perché
non muore mai chi si ama, hai anche detto alla
tua Milena "ti amo". E c'era tutta la vita.

L'altra notte mi hanno strappato il cuore, la
tua catenina per me preziosissima, ma non mi
hanno strappato l'anima che ti ama. Sempre.



lunedì 10 ottobre 2022

IO E MILA MORETTI - IL FATTO QUOTIDIANO

 https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/10/09/quella-volta-in-cui-io-e-mila-moretti-facemmo-lamore/6831895/

L'ASSEGNO CIRCOLARE

domenica 9 ottobre 2022

TELEGRAMMA

Dalla finestra vedo il cielo - stop -
vieni presto - stop -
il cielo mi annoia senza te - stop -
fermati a comprare le spugne - stop -
ho il lavello sporco - stop -
portati dietro quella sottoveste che mi piace tanto - stop -
ah no, rettifico, l'hai dimenticata qui - stop -
- stop -


PENSIERI DI OGGI

Saggezza del torcicollo: mai voltarsi indietro.

*

C'è chi saluta con le strette di mano. Io preferisco
le strette di cuore.

*

L'amore. Due sconosciuti che passano dai convenevoli alla lingua
nell'orecchio. C'è nulla di più divertente?

*

Come si deve vivere? Seguendo la corrente? Sì, ma solo
se è corrente elettrica, mi raccomando.

*

Fai un passo avanti, soprattutto se frequenti precipizi.

*

Dici che sono l'amante perfetto perché "ti vengo in mente".
E non è ricordare.

*

Le dissi: "Andiamo a farci fare dall'amore":


DUE AFORISMI

Credere in se stessi è così volgare, credi invece nel 
primo passante che incontri al mattino.

*

Vivi ogni giorno come se fosse un giorno qualsiasi,
perché è nei giorni qualsiasi che capitano le cose
più straordinarie.

LEI

Lei è con me e non ho bisogno d'altro.
Posso limitarmi a pensarla, scriverla non
è necessario, lei mi fa compagnia come
una ferita sempre fresca.

Se mi vedete mangiare una bistecca è solo
il palcoscenico effimero dell'organismo,
lei non è gelosa, sa di essere l'emozione più
vera, più essenziale, più pura e purificata.

Lei scorre nel sangue e nello stupore delle
cose create, lei punge il cielo e le nuvole,
fa tremare i fiori e le stelle, ma anche i bordi
del letto, e non ha paura di nulla.

Nemmeno del silenzio.

AFORISMA DEL GIORNO

Non farci caso: è tutto casuale.

sabato 8 ottobre 2022

Viaggio al termine di una sigaretta

A CENA CON UN AMICO

Cenato con un amico, pizza alla parmigiana detta "parmigianella".
In lontananza la partita del Milan dentro un televisore appeso.
Lui mi dice "Daniela ha preso un coltello e mi ha ferito",
lo dice piantandomi negli occhi uno sguardo freddo e azzurro.
Gli dico che mi sembra un gesto molto romantico, di un romanticismo affilato.
"Io l'amavo, avrebbe potuto anche piantarmi
il coltello nel cuore e l'avrei amata lo stesso".
Penso che l'amore sia una cosa orribile, una schiavitù
di cui non possiamo fare a meno, mentre ordino
un'altra Moretti rossa e lui finisce il suo calzone ripieno.

BRACE

Nella brace di questa sigaretta
vedi in controluce la catastrofe
della cenere nucleare, dentro
un portacenere si consuma il
destino di tutta l'umanità.

TEMPI DIFFICILI

Un mio amico va in vacanza nei conventi per pagare nulla o poco,
una mia amica vive al buio per via del rincaro delle bollette,
certe mie conoscenze cucinano la pasta col metodo Parisi,
altri miei amici sono angosciati dalla guerra nucleare...

Viviamo tempi difficili, io non mi masturbo più di tre volte al giorno,
ho un calo della libido, penso sia dovuto alla mia età,
nei ristoranti di lusso vado solo una volta alla settimana,
e per distrarmi dall'angoscia nucleare rivedo tutti i film di

Stanlio e Ollio.

giovedì 6 ottobre 2022

mercoledì 5 ottobre 2022

Ricky osserva la vita

AFORISMA DEL GIORNO

La verità è nuda, ma nessuno ha mai visto
il suo spogliarello.

UNA COLAZIONE SPLENDIDA

Questa mattina non avevo il mio adorato latte in frigo
(quanto amo le mucche) e allora doccia, mutande, pantaloni verdi,
maglietta beige e cappotto di pelle nera lungo tipo SS,
ma panama in testa per "sdrammatizzare" come direbbe Lapo. Alle 7.40 sono al mio
bar preferito dove fanno un cappuccio perfetto e hanno
dei cornetti fragranti (ah, ovviamente mi sono messo anche le scarpe da
ginnastica, sapete che un mio amico andava al bar in pigiama?),
c'è una moretta con gli occhiali sveglia e simpatica che mi fa
accomodare e mi accoglie sempre con un "ciao caro" .
Mi accomodo, cerco di mimetizzarmi con i lavoratori ma temo che
sia impossibile, mi fiutano, sembra che lo sappiano che dopo
la colazione al bar tornerò a letto! Intanto li osservo,
osservo i miei simili che sono costretti alla
Fatica quotidiana e mi commuovo.
Che tenerezza. Una donna si siede vicino
al mio tavolino, la moretta le dice "sei sola oggi Marisa?"
e Marisa risponde di sì.
Ho fame e mi divoro due cornetti, la schiuma meravigliosa
del cappuccino viene violentata. La moretta dice a Marisa
che Paolo le ha offerto la colazione, esce Paolo dal bar
e dice a Marisa "ci vediamo al lavoro e poi mi racconti".
Chissà che cosa c'è da raccontare? Paolo mi è simpatico,
lo avevo notato appena arrivato, stava parlando
con una donna dei colli piacentini. Chi offre le colazioni suscita
il mio affetto incondizionato. Marisa deve essere una tipa simpatica,
le si vuole bene, anche perché un altro uomo
le dice "tutta sola stamattina?" "sì, raccolgo i miei pensieri"
risponde Marisa, e lui le dice "se vuoi ti passo anche i miei di pensieri",
Marisa sorride "no, ti prego, ne ho già troppi"
e così si salutano in questa mattina di ottobre.
Loro non sanno che hanno come testimone
il più grande filmmaker di quartiere vivente.
Mi faccio portare anche un bicchiere d'acqua fresco.
Lo bevo e penso
che la vita è meravigliosa,
essere me stesso è la più grande avventura
che potesse capitarmi, un'avventura che finisce nuovamente a letto,
dopo una colazione splendida. 

domenica 2 ottobre 2022

DESTRA E RADICAL CHIC - IL FATTO QUOTIDIANO

 https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/10/02/se-il-popolo-vota-a-destra-allora-sono-fiero-di-essere-un-radical-chic/6821902/