sabato 30 settembre 2017

MANGANELLI

PER SEMPRE

A piccole dosi di assenza
il territorio oscuro avanza,
cristalli di vertebre in frantumi,
ricordi retrattili e amnesie
tascabili da passeggio.
Non c'è da tremare o avere
paura, è la limpidezza di ciò
che muore, intatto oblio di
ogni cosa perduta nel buio.
Il nodo alla cravatta stringe.
C'è un'eleganza oscena nei
morti, e quasi manca il respiro
a dire tutta la bellezza che ci
lascia, tutto l'amore che vive
in ogni abbandono, per sempre.

LA POETESSA RIBELLE

Giulia, bambina di 6 anni, poetessa ribelle ("non scriverò più poesie"), 
prime settimane alle elementari, il bullo della classe
si avvicina e le dice: "Non fidarti di Mustafa". Mustafa è un
bambino marocchino della classe. E Giulia, la poetessa ribelle,
gli risponde ad alta voce ma dentro di sé:"Io mi fido di chi
mi pare!". Ecco una bambina che cresce bene, ecco una
poetessa ribelle che agisce poeticamente, in libertà.

venerdì 29 settembre 2017

UN'EMOZIONE IMMENSA

La portinaia mi ha detto che il portone chiude male 
e devo stare attento se non voglio trovarmi barboni nel palazzo.
Non starò attento. Amo i barboni. Sto riempiendo Milano 
con la mia pipì, è già la seconda volta che mi va a vuoto
l'esame delle urine, viaggio con la pipì in tasca, poi per
un motivo o per l'altro non riesco a consegnare il contenuto
per le analisi. La prima pipì l'ho lasciata in un cestino
dei rifiuti, con l'adesivo Farina sul tubetto. E oggi ero
al castello con la Coldiretti, una invasione di contadini,
mi sono perso a vedere meravigliose mucche, maiali
senesi, poderosi cavalli da tiro, conigli, strane capre
con le corna attorcigliate, lezioni sul ciclo della natura
a scolaresche, e la pipì in tasca. Ho estratto il tubetto
con la pipì e la targa adesiva con il mio cognome
e l'ho posato sopra una torretta di cemento, mi sono
divertito a vedere lo stupore schifato dei passanti, la
mia pipì dorata risplendeva fuori dal mio corpo, e un
contadino distratto si è mangiato con gusto un panino
proprio davanti alla mia pipì, un'emozione immensa.

giovedì 28 settembre 2017

mercoledì 27 settembre 2017

LE MANI DI GELO

L'AMICIZIA SOSPESA

Stasera ho fatto una cosa triste, sono stato a mangiare 
al ristorante cinese da solo, mi andava di farlo, mi andava di
essere cinese anche se non ho gli occhi a mandorla e mi
andava anche di essere solo, ma non in un luogo qualsiasi,
solo in un ristorante cinese, volevo una solitudine cinese.
Spaghetti di soia, riso alla cantonese, ravioli al vapore e
pollo fritto in salsa di tamarindo, e un quartino di vino.
Di questo ristorante mi piace il cameriere che si chiama
Coco, ha una gentilezza vera, non è la solita gentilezza
dei camerieri cinesi, c'è qualcosa dentro che mi emoziona,
c'è forse un'amicizia tra di noi che resta inespressa e
sospesa sul bordo del tavolo, tra la tovaglia e il conto.

LIMITI E PREGI DELLA CHISCIOTTE

Quello che penso del mio lavoro di regista indipendente
e tecnicamente azzoppato:
La Chisciotte è una casa di produzione, nel senso che
tutto quello che produco lo elaboro a casa mia!
Chisciotte cavalca un ronzino malandato, e Ricky
impugna una videocamera che funziona ancora con
le cassette, ormai vanno tutte con la scheda, e quindi
si tratta di una videocamera, per quanto simpatica,
considerata antidiluviana e ormai fuori mercato.
Fuori mercato è un'altra espressione che si addice
alla Chisciotte, tutto quello che faccio non ha mercato
e non produce reddito, la Chisciotte è senza reddito.
Il valore e il disvalore della Chisciotte è tutto qui, nel
suo essere sciolta da vincoli commerciali, ma questo
si paga, anche in termini tecnici. Un telefonino è in
grado di fare immagini qualitativamente migliori della
mia videocamera, tutti voi siete in grado di fare
immagini migliori delle mie, in sostanza è così.
Quello che mi distingue da voi e anche dagli altri
registi è solo una questione di gusto e di stile.
E una caparbietà che sfiora la testardaggine.
A volte mi dico: Ricky fermati, fai lavori solo
professionalmente corretti, aspetta un finanziamento,
adeguati alla tecnologia che avanza, fermati!
Poi la vita mi prende per il bavero e mi dice:
filmami così come vengo, filmami così come
sono, ho bisogno del tuo sguardo libero. Ecco
quello che penso del mio lavoro, sinceramente.
Il vostro affezionato Ricky Farina.

martedì 26 settembre 2017

UN MAGNIFICO ATTORE

FELICE

Sono un uomo semplice: prima di fare colazione scodinzolo. 
Sono semplicemente felice che al mondo ci siano i biscotti.

TRE PENSIERI

Perché i neri mi emozionano così
tanto? Senza il jazz la vita non avrebbe
alcun senso sostenibile. Sarò mica
un razzista? Un razzista al contrario.

*
Ho un'indole docile. Se mi pesti i piedi ti chiedo scusa, 
c'è solo una cosa che mi fa infuriare: chi non accetta le
mie scuse. Se mi scuso mi devi scusare, se non mi scusi
mi incazzo e ti pesto i piedi con aggiunta di calcio in culo.

*

Dio è svenuto, e sono più radicale di Nietzsche dicendo questo.

LA SCARPETTA

A me la tolleranza fa schifo. Non sarò mai tollerante 
perché sono uno che ama e chi ama una cosa ne odia un'altra.
Per esempio odio tutti quelli che non fanno la scarpetta
nel piatto, ma come cazzo si fa a lasciare montagne di
ragù senza avere voglia di prendere un pezzo di pane e
di fare piazza pulita? Non me ne frega niente se non è
elegante, la scarpetta va fatta, porca di quella miseriaccia!

lunedì 25 settembre 2017

UN UOMO VERO

ALZI LA MANO ( alle mie fan)

Alzi la mano chi non si è mai toccata pensando a me!
Alzi la mano chi non ha mai pensato questo: "Che tipo di pisello
avrà Ricky?". Alzi la mano chi non mi ha mai sognato!
Non giriamoci attorno, qui stiamo parlando di un poeta di 100 chili,
di un regista grande e grosso, di un filosofo peccaminoso,
di un libero pensatore con il fascino della libertà e del pensiero,
non prendiamoci in giro, Ricky è Ricky! Anche Freddy Fosca
lo sa, e subisce il fascino del bel tenebroso, qui stiamo parlando
di un nullafacente che fa del nulla il proprio regno, altro che
limitarsi alla simpatia cara Paola! Simpatia sta cippa, sono
un bel manzo, con un cervello sottile come una lama e ogni
tanto gli angeli vengono a visitare le mie viscere.
Basta con le ipocrisie! Vendereste le vostre mutandine più
intime per una cenetta con il sottoscritto. Ed è naturale,
del tutto naturale, e soprattutto è femminile. Vi adoro.

LA CHISCIOTTE SOTTO SCACCO!

Le cose stanno così: il mio vecchio Mac si è brasato per 
ben due volte di seguito, e per ben due volte l'ho fatto 
riparare ma perdendo tutto: musica, foto e programma di
montaggio(iMovie 6). Io sono uno che si affeziona e non
voglio cambiare programma di montaggio, voglio tornare
a usare iMovie 6. L'unico in grado di reinserire nel mio
Mac questo programma si chiama Pietro Menditto, da
internet non me lo fanno scaricare; Pietro è un caro amico
dalla testa calda e in questo momento sta lavorando in
un circo a Caltagirone! Quindi la Chisciotte e tutta la mia
creatività è sotto scacco, prigioniera di donne cannone,
equilibristi, pagliacci, giraffe, uomini forzuti, lanciatori di
coltelli, cavalli, leoni, tigri e chi più ne ha più ne metta
( espressione che sarebbe un ottimo titolo per un film
porno, prima o poi farò un film porno). Non si sa quando
Pietro tornerà a Milano per salvare la Bellezza! Ecco
il motivo della mia sosta creativa. Scrivete a Pietro, se
non la capisce con le buone minacciatelo pure! Pietro,
sei la mia unica speranza! Muoviti terrone!

SU VERA CRUDELE

Allora, chiariamo subito una cosa: Ricky Farina è uno che si ama o si odia, raramente
genero indifferenza. L'amore non comporta un assenso radicale a tutto quello che scrivo
o filmo, infatti Vera Crudele quando non è convinta preferisce astenersi e non fare
dei commenti, è capitato più di una volta, comunque dice sempre la sua e a me piace
quando parla di se stessa, quello che cerco è sempre un rapporto umano con i miei
"seguaci", ma spesso e volentieri c'è una sintonia di vedute e non vedo perché questo
debba essere considerato un atteggiamento acritico. Per quanto mi riguarda non
vado alla ricerca di inchini, infatti il blog è pieno di detrattori e cerco di dialogare
anche con loro, anzi: mi diverte assai confrontarmi con chi non mi ama o mi contesta.
Poi c'è da dire un'altra cosa, sono un regista indipendente, da anni faccio le mie cose
senza guadagnare nemmeno un euro, da anni (quasi 20 ormai) mi dono con passione
e amore, e ironia, e se sul mio cammino trovo persone che amano il mio lavoro non
posso che esserne contento, felice, sarebbe stupido e ipocrita volere il contrario.

sabato 23 settembre 2017

LE CORNA - IL FATTO QUOTIDIANO

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/09/23/tradimenti-e-dintorni-le-corna-prendetela-con-filosofia/3863719/

L'AUGURIO

Oggi nessuno mi ha fatto gli auguri per il semplice motivo 
che oggi non è il mio compleanno, vi sembra una cosa
carina? Avete bisogno di una data di nascita per farmi
gli auguri? Ricky, ti auguro una bella giornata. Ci vuole
tanto? Ricky, ti auguro un'erezione spettacolare tra il cielo
e il letto. Ricky, ti auguro di sorridere al primo che passa.
Insomma, allora inizio io: vi auguro di avere gli occhi
slacciati e di inciampare in una nuova visione del mondo.

venerdì 22 settembre 2017

LO STUZZICADENTI

Vicino al parco Solari, il parco della mia infanzia, 
c'è un bar gestito da due ragazzi gentili e squisiti, 
l'altro giorno mi sono fermato per pranzo a mangiare 
una parmigiana squisita come i due ragazzi del bar,
solo che stavo per ingoiare letteralmente un cazzo
di stuzzicadenti che qualcuno aveva dimenticato dentro.
Mi sono detto: "Ok, tragedia sfiorata, e ora? Ti devi forse
incazzare come una iena con questi due adorabili
assassini?". Ho pensato a quello scrittore morto durante
una crociera per avere ingoiato una tartina con il suo
stuzzicadenti, chi era? Non ricordo, forse Somerset
Maugham? Non ho voglia di verificare su wikipedia, ma
forse era lui che è morto stecchito da uno stuzzicadenti.
Ho preferito fare notare con gentilezza che vanno tolti
gli stuzzicadenti e si sono scusati in modo squisito.
La vita è squisita, la vita è uno stuzzicadenti imprevisto.

IL FILO E L'AMORE

Lo so che siamo tutti appesi a un filo, 
lo so che siamo tutti marionette in
mano al caso, e che recitiamo la nostra
vita su un palcoscenico di cenere,
lo so che gli angeli custodi sono
distratti dalle nuvole e ci lasciano
morire, lo so che non c'è speranza
e non c'è un senso a tutto il dolore
che ci scaraventa a terra, lo so che
l'universo è una bolla di sapone e
che il cielo è un velo che nasconde
la cecità primordiale di ogni cosa,
ma so anche che è bello conoscerti,
amarti, stringerti, e fare finta di nulla,
fino a quando il nulla non si fiderà
più delle nostre finte e ci renderà
veri, così veri da fare paura, amore.

giovedì 21 settembre 2017

SABBIA

Fatta ecografia all'addome, responso: sabbia. 
Ho la sabbia nei reni e il mare nell'anima.
"Beva tanta acqua e tisane tritapietra, niente
asparagi, niente funghi, niente sale!".
Condannato a una vita insipida dalla sabbia?
Sabbia eri e sabbia sarai, era così?

URNE

Recarsi alle urne è un'espressione cimiteriale, c'è molta più vita in una rivoluzione, o no? Ma per fare una rivoluzione bisogna essere vivi, ed essere vivi è una vera rarità.

mercoledì 20 settembre 2017

MALTEMPO

Ti amo, ma ti amo di più
quando piove. Che strano.
Che sciocchezza.
Aspetto le previsioni del tempo
per amarti di più, amore.
Ogni perturbazione mi porta
in dono il tuo volto.

TARDA PRIMAVERA, OZU

https://youtu.be/4mlMaexJ33o

TARDA PRIMAVERA

Amo i film dove gli attori vanno
in bicicletta, il cinema è movimento
e si addice alle biciclette. Guai ai
ladri di biciclette! Jules e Jim ha
bellissime scene di bicicletta, e
ieri ho visto Tarda primavera del
maestro giapponese Ozu. Un film
che ti trascina con infinita tenerezza
nella sua intimità, una intimità
solare ma anche chiaroscurale,
un film così lieve e tragico da
lasciare senza parole, che bello
restare senza parole davanti al
cinema puro di Ozu. Una storia
d'amore tra padre e figlia, una
figlia felice di stare col padre,
un padre felice di stare con sua
figlia. Il padre si sacrifica per
fare sposare la figlia, la inganna
per amore, le dice che ha in
mente di risposarsi e che lei
non deve preoccuparsi, non
resterà solo. Dopo il matrimonio
della figlia il padre tornerà
da solo a casa, e si sbuccerà
una mela (la mela più bella
e straziante della storia del cinema),
con un coltello sbuccia la mela
con moto circolare, e quella
mela nuda è il simbolo della
sua solitudine, il mare è vicino,
la figlia è lontana, il padre è
felice perché sa che la figlia
sarà felice, il padre è disperato
perché sua figlia non c'è più,
al suo posto c'è una mela
sbucciata e il mare.
Questi sono i film che amo.
Guardatelo, non perdetelo,
non dimenticherete mai
il sorriso della figlia, le lacrime
della figlia, non dimenticherete
mai l'eleganza tenue del
padre e il suo sacrificio.
E quella mela sbucciata
resterà per sempre nel vostro
cuore.
Tarda primavera, di Ozu.

martedì 19 settembre 2017

PENSIERI STUPENDI

PENSIERI STUPENDI
Se appena svegli non sentite il desiderio di ascoltare Mozart,
che vivete a fare?
*
Cercate di ritagliare nella vostra vita un piccolo spazio
per il lavoro, e sarete sul sentiero della felicità.
*
Donate ogni giorno un senso alla vita, oggi per
esempio dedicatelo al tatto.
*
Non si tratta di un bicchiere mezzo pieno o mezzo
vuoto, si tratta di avere sete.
*
Amo gli sconosciuti perché hanno sempre una
caramella.
*
Gli specchi si coltivano come giardini misteriosi.

HO CONOSCIUTO

Ho conosciuto vegetariane con il prosciutto sugli occhi e mi è mancato il coraggio di avvertirle, sono stato vittima di assensi senza senso, so che i marciapiedi vincono sempre e le puttane si illudono di batterli, ho sentito nani vantarsi di avere la pressione alta e li ho visti morire miseramente, so che annegare è affermare la morte, ho sentito persone dire "guarda in faccia la realtà" senza rendersi conto che la realtà è alle spalle e ha mille volti, ho visto persone diventare stupide durante una pausa di riflessione, so di criminali daltonici che ne hanno fatte di tutti i colori, e ho amato mutandine mafiose che si facevano pagare il pizzo, insomma: un poeta oggi mi ha detto "la vita è invivibile", sarà vero, ma è un magnifico scherzo, su questo non ci piove, ed è subito tempesta.

ANNUNCIO

Annuncio: uomo di 48 anni, portati con virile emozione, 
cerca donna pari requisiti( oh, non donna col cazzo!) 
per una relazione di falsa amicizia con l'unico scopo di sondare
le temperature dei nostri corpi. Sono un patito dei lobi
delle orecchie, c'è chi ama leccare i piedi, io amo leccare
i lobi fino a farli sgocciolare. Mi piace viaggiare ma solo
nella mia stanza, amo precipitare ma non sugli aerei,
e mi piace eiaculare nell'incavo delle ascelle. Astenersi
chi non vuole perdere tempo, vivere è perdere tempo.

AUTORITRATTO PRESENTE

Non sembra ma sono un tipo silenzioso, le parole non mi hanno
mai convinto del tutto, il silenzio è molto più eloquente.
Eppure scrivo e parlo perché credo nella comunicazione.
Ogni pensiero che mi resta incastrato nel cervello è un pensiero
morto. E non voglio cadaveri nel mio cervello.
Forse ho un calcolo renale che sta scendendo, devo fare degli
esami, avere un corpo è una seccatura, tante piccole seccature
fino alla somma, estrema, finale Seccatura. Ma con il corpo
ci si diverte anche, specie quando una bocca calda avvolge
la cappella o una lingua stuzzica un clitoride. Giusto?
Un'altra cosa che non mi ha mai convinto sono quelli
che non sentono l'orrore di diventare puro spirito o cenere.
Cenere o spirito, entrambe sono condizioni che rendono
superflui gli aperitivi, e io non posso accettarlo di buon
grado. Datemi un gin tonic e vi dirò chi sono. In questo
momento ho voglia di sesso. E scrivo per distrarmi. Ovvio.
Le ovvietà mi piacciono, sono sempre vere, la vita è semplice.
Sesso, gin tonic e Seccatura, c'è poco altro in fondo.
A volte mi sento assente anche quando sono presente.


ECCOMI

Ci sarà un calo momentaneo dei miei film perché in questi giorni non posso montare, un guasto al mio ormai vecchio computer, è in riparazione e non sembra essere una cosa sbrigativa.
Qualcuno tirerà un sospiro di sollievo immagino! Sono sempre il vostro amatissimo Ricky?
Mi mancate comunque. Per questo scriverò di più, ora ecco una poesia:

L'incanto delle cose banali

Non fidatevi di me: sono mortale.
E sono un uomo banale.
Amo le patatine fritte con la maionese.
Adoro i ruscelli immaginari.
Mi piace togliermi i calzini anche
di pomeriggio.
Sono un patito delle coccole, per una
carezza in più potrei uccidere
un sogno.
Non penso quasi mai alla liquirizia,
se non in rari momenti come
questo.
Non fidatevi di me: sono mortale.
E sono un uomo banale.
Odio le guerre.
Detesto la brutalità.
E non ho mai ingannato
il tempo.



giovedì 14 settembre 2017

UNA TESTA PIENA DI SPILLI

Un pensiero nella testa piena di spilli. Un pensiero spillato
dalla testa. Lo cerco come un filo di paglia in un mucchio
di aghi. Ed è facilissimo trovarlo perché è un pensiero
dorato. Non di soli aghi si vive, non di soli spilli. Eccolo
il mio pensiero di oggi: non si vive mai invano, anche una
vita buttata via ha lo splendore dell'ineluttabile.

mercoledì 13 settembre 2017

UNA VOCE

  1. Oggi ero dal dentista e in sala d'attesa c'era un vecchietto che reggeva l'anima con i denti. Tutto incurvato, pericolante, ansimante. Vicino a lui una donna, probabilmente la figlia, lo sosteneva. Poi la porta del dentista si è aperta e il vecchietto con una voce profonda che mi ha stupito ha detto: "Ecco la porta del paradiso che si apre". Di colpo tutta la sua fragilità ai miei occhi si è trasformata in forza e ironia. E mi è sembrato Maciste, anche se trascinava il proprio corpo come un relitto alla deriva. La nostra voce è fonte di invincibili stupori.

CONFESSIONE CINEFILA

Vi devo confessare una cosa, io che sono un patito
della Nouvelle Vague, e che se mi toccate Truffaut vi tolgo
l'amicizia, ogni volta che rivedo(e lo faccio spesso) la
scena di Rambo che scappa dalla prigione, proprio
quando vogliono fargli la barba a secco e gli dicono
"non muoverti, potresti tagliarti la gola", e Rambo urla
perché si ricorda della sua prigionia e delle torture, e
urla, e si divincola come solo lui sa fare, e li stende
tutti con quella musica incalzante, e poi scappa dalla
stazione di polizia, in un crescendo di vetri infranti,
e mosse perfette, per poi impadronirsi della moto
di un motociclista facendolo cadere a terra con finte
del corpo degne di un danzatore classico, beh, io che
se insultate Chabrol vi tolgo il saluto, mi emoziono
come un adolescente, e ringrazio Stallone di esistere.
Stallone forever

martedì 12 settembre 2017

UNA MADRE

Oggi ho offerto un aperitivo a mamma, due spritz con
noccioline e patatine, c'era molto vento e mi volava il
panama. Il mare a pochi metri da noi. Mentre mangiavo
manciate di noccioline guardavo gli occhi di mamma,
sono verdi e buoni, e dentro ci sono tutte le persone
che ha amato, e mio padre Aldo era insieme a noi negli
occhi verdi e buoni di mamma. C'era il vento e mi volava
il panama ma i ricordi non volavano via, restavano con
noi, insieme alle patatine e alle noccioline. Questa donna
mi ha tenuto per nove mesi dentro il suo corpo, e sono
venuto al mondo per incontrare i suoi occhi verdi.
Si nasce, in fondo, per guardare negli occhi una madre.

TRA LE MIE PREFERITE

https://youtu.be/PjPsBTcS4Lk

lunedì 11 settembre 2017

UN PERIODO STRANO

Un periodo strano, dimentico il cellulare sul taxi. Oggi non trovo più
documenti, patente, bancomat. Li avrò lasciati a Milano? Sono tornato
al mare. Il mio vecchio Mac non si apre più, è in rivolta, e per ora non
posso più montare. Che sta succedendo? Sto perdendo la testa?
Ora ho un cellulare nuovo, e mi sa che ho voglia di un portatile per
montare anche quando sono in viaggio o sul treno. Il vecchio Mac
comunque lo farò riparare, compagno di tante battaglie. Ho voglia
anche di occhiali nuovi con lenti azzurrate, questi sono troppo scuri.
In sostanza mi servono circa 4000 euro. Papà mi avrebbe detto di
andare a fare pompini sotto i ponti, papà era così! Che fare? La mamma,
ecco la soluzione! Oppure iniziare a guadagnare qualcosa con i
miei film, ho fatto una proposta a Peter Gomez, direttore del Fatto
online, vediamo se viene presa in considerazione. Provarci non fa
male. Non si sa mai. All'alba dei 50 è giusto fare entrare qualche
euro, a furia di sottrarre soldi al "patrimonio" rischio di non avere
più soldi per la dentiera in un futuro prossimo venturo. E non
potrò nemmeno prendermi una badante con le tette grosse. Sono
cose inaccettabili. Ricky, svegliati! Sono strano io o è il periodo
a essere strano? Non so. So che ho letto una cosa che mi ha
sconvolto, Robin Williams si è tolto la vita perché gli avevano
diagnosticato una malattia neurodegenerativa, gli sarebbero
rimasti tre anni da vivere con allucinazioni progressive, a rischio
di follia, e lui ha deciso di impiccarsi. La vita mi fa paura.


sabato 9 settembre 2017

ROBERTO MARI - IL FATTO QUOTIDIANO

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/09/09/roberto-mari-da-analista-finanziario-ad-analista-della-natura/3846547/

venerdì 8 settembre 2017

UNA BRAVA PERSONA

  1. Nella vita bisogna avere dei sani principi, è cosa buona
    e giusta avere dei sani principi. Per esempio io non sono
    mai entrato nel corpo di una donna senza un mandato
    di perquisizione. Non ho mai detto una bugia senza prima
    avere consultato la verità e viceversa. Non ho mai preso
    in giro una poesia facendole il verso. Non ho mai assunto
    una responsabilità sotto raccomandazione. Non ho mai
    mancato a una parola, al contrario sono le parole che a
    volte mi sono mancate. E non mi sono mai ferito in modo
    preventivo per avere delle prebende. Sono sempre stato
    onesto, limpido e trasparente, anche a costo di mostrare
    i miei peli pubici. Soprattutto non ho mai detto addio senza
    nasconderci dentro un arrivederci. Sono una brava persona.

giovedì 7 settembre 2017

IL PRETE E LE CONIGLIETTE

Quel giorno che venne il prete a benedire la nostra casa,
avevo attaccato al muro il poster di 12 conigliette della
rivista Playboy, una più coniglietta dell'altra, il prete fece
finta di nulla e benedì anche le conigliette, e quindi le
mie seghe, diciamolo pure. Fu un giorno importante per
la mia vita sessuale, da allora prima di ogni sega mi faccio
il segno della croce, senza sentirmi per questo blasfemo.


mercoledì 6 settembre 2017

IL SALE DEGLI ABISSI

A me interessano i terrestri, non
gli extraterrestri. E lo spazio profondo
lo trovo sul mio cuscino. Se siamo soli
nell'universo lo sono anche loro, e a me
bastano le solitudini terrestri. Mi piace
la luna degli innamorati, della luna
calpestata non mi interessa nulla.
I deserti rossi di Marte li trovo anche
sulla terra. Agli anelli di Saturno, di
Giove, di Urano e di Nettuno preferisco
quelli di Tiffany. E di Mercurio so
che è la mia febbre nel termometro.
Le stelle le amo solo se riflesse
in uno stagno. Il mio cuore è una
radice pulsante. Dei buchi neri non
voglio nemmeno parlare, li trovo
inutili e tediosi. Amo l'aurora che
tinge di rosa i miei risvegli, e il sole
senza il volo di un gabbiano è una
nana gialla che non mi emoziona.
Salvo solo le comete perché sono
le palle di neve dell'universo.
Alla Via Lattea preferisco le mucche,
così placide e riposanti. Di una galassia
non so che farmene se non posso
mettermela all'occhiello. La volta
celeste ha senso solo se navighi
per mare, vicino al sale degli abissi.
Per me la terra è il centro dell'universo,
con tutto il rispetto per l'astronomia.
Baci.

martedì 5 settembre 2017

IL SUO CASO ERA DIVERSO

Il suo caso era diverso. Era così felice che le persone lo odiavano.
Anche gli amici più intimi. Solo in famiglia la sua felicità era tollerata.
Forse solo la madre lo amava senza riserve, accettando la sua
insopportabile felicità. Guerre, carestie, terremoti non lo turbavano.
A livello personale ogni problema era fonte di felicità, anche la sua
balbuzie, e quando la moglie lo tradì stappò la sua migliore bottiglia
di champagne. Era un collezionista di champagne e felicità.
Anche quando si ammalò gravemente riuscì a nascondere un sorriso
sotto il cuscino, e morì con il sorriso sulle labbra, un lieve sorriso
di felicità estrema. Per sua volontà fu messo in una bara fatta di
specchi esterni, e durante la cerimonia d'addio tutti poterono
specchiarsi e vedere il proprio volto riflesso sulla sua bara.
Erano specchi deformanti, una bara di volti mostruosi attraversò
la città. Al suo funerale ognuno odiò se stesso, tranne la madre
che per magia mantenne intatto il proprio volto, e prima della
sepoltura il sorriso di un bambino sconosciuto si specchiò sulla
bara di specchi deformanti, ma anche il volto del bambino restò
intatto. L'amore, la purezza e il nulla. Non c'è altro per essere felici.

lunedì 4 settembre 2017

UNA SAMBUCA

Mi piace bere una sambuca prima di andare a letto,
e mentre sorseggio la sambuca mi piace scrivere una
cazzata qualunque come questa. Quando sono al mare
scrivo sul balcone con la luna alle mie spalle, e facciamo
a gara a chi ha i crateri più profondi. Non riesco a
lavarmi i denti per più di due minuti, è un mio limite.
Ho tanti limiti, e oltre i miei limiti c'è sempre un
cratere fiorito. Quando vado a letto cambio posizione
almeno venti volte prima di addormentarmi. Mi giro
e mi rigiro. Quando faccio sesso cambio posizione
solo due volte, raramente tre. Sonno batte sesso.
Mi piace quando uno dorme e poi si sveglia, penso
che sia il segreto della vita. Eppure in giro non
vedo tante persone sveglie. Svegliarsi è raro.

domenica 3 settembre 2017

IL PINGUINO OMOSESSUALE - IL FATTO QUOTIDIANO

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/09/03/vorrei-diventare-amico-di-un-pinguino-imperatore-omosessuale/3833887/

sabato 2 settembre 2017

ADORABILI

Credo di essere una delle persone più belle che 
ho conosciuto in vita mia, sempre gentile, spesso e 
volentieri sensibile, ho solo un grande difetto: la pigrizia. 
Ma se aggiungete che sono onesto, sincero, fantasioso 
e che ho due testicoli adorabili, la pigrizia alla fine è 
proprio un difetto trascurabile, no?

RITRATTO DI UN'ALBA

IL TORCICOLLO FELICE

Si dice: "Mai voltarsi indietro". Ci sono molte persone 
che odiano il torcicollo. Invece a me piace voltarmi indietro, e
l'eventuale torcicollo è un rischio che vale la pena di correre
se voltandosi indietro le orme fioriscono e i ricordi ti salutano.

CRISI SPAVENTOSA

Sono in crisi, una profonda e vertiginosa crisi mentale, 
ho le allucinazioni di me stesso, mi guardo allo specchio
e mi riconosco, riconosco il mio volto e il mio respiro.
Non posso più dire "tra me e me", non c'è più spazio,
nessuno iato a separarmi e a confondere le acque, sono
un blocco di ghiaccio compatto, e non riesco a sciogliermi
in un canto d'abbandono, non riesco a perdermi, una
morsa è l'identità, una trappola, una tortura, coincido
con me stesso, è terribile, è spaventoso: esisto.

venerdì 1 settembre 2017

TRE MODI DI STARE SU UNA PANCHINA

PREOCCUPANTE

Stamattina Luciano, il proprietario del bar dove ogni mattina prendo il caffè,
mi ha augurato "una felice giornata".  Voglio credere a questa giornata felice,
ci voglio credere con tutte le forze. Ma è inutile negarlo: la vita è preoccupante.
Mi hanno detto che esiste una cosa che si chiama morte in grado di toglierci
il respiro e la possibilità di fare gli aperitivi, passi per il respiro ma togliermi
l'aperitivo quotidiano è veramente una cosa vigliacca, inaccettabile.
Ieri ho fatto una scommessa con la signora della lavanderia sotto casa,
una vecchietta esile con gli occhi azzurri, siciliana. Io avevo scommesso
che oggi avrebbe piovuto, lei no. Vicino al portone di casa mi ha fermato
e mi ha detto: "Ha visto? Ho vinto io, conosco il cielo", e io: "Signora,
da quanti anni guarda il cielo?", e lei: "Da 86 anni, io e il cielo siamo
amici intimi". Bene, perdere una scommessa può essere l'inizio di una
giornata felice, anche se la vita è preoccupante, anche se ogni aperitivo
lo beviamo sempre sull'orlo di un abisso, non importa, io ho ancora sete.