mercoledì 13 settembre 2017

CONFESSIONE CINEFILA

Vi devo confessare una cosa, io che sono un patito
della Nouvelle Vague, e che se mi toccate Truffaut vi tolgo
l'amicizia, ogni volta che rivedo(e lo faccio spesso) la
scena di Rambo che scappa dalla prigione, proprio
quando vogliono fargli la barba a secco e gli dicono
"non muoverti, potresti tagliarti la gola", e Rambo urla
perché si ricorda della sua prigionia e delle torture, e
urla, e si divincola come solo lui sa fare, e li stende
tutti con quella musica incalzante, e poi scappa dalla
stazione di polizia, in un crescendo di vetri infranti,
e mosse perfette, per poi impadronirsi della moto
di un motociclista facendolo cadere a terra con finte
del corpo degne di un danzatore classico, beh, io che
se insultate Chabrol vi tolgo il saluto, mi emoziono
come un adolescente, e ringrazio Stallone di esistere.
Stallone forever

2 commenti:

Engy ha detto...

Sì .... e a proposito dei tuoi recenti tormenti su un ipotetico lavoro remunerato, quando qualcuno te ne chiederà conto, potrai prendere a prestito la famosa frase di Rambo nella scena finale del numero 2 la vendetta, quando, interpellato dal colonnello che gli chiede "come vivrai Johnny"? risponde, solenne:"Giorno per giorno"

:-)

Paoly ha detto...

Sento emergere da queste parole la voce del mio uomo. Si, anche lui è un estimatore di Silvester. Ma il suo amore è Rocky. Essendo un appassionato della nobile arte. L'ha pure praticata per qualche anno, con mia somma angoscia. Rocky lo commuove. E non è cosa facile. Si è pure scaricato la colonna sonora, la mette in auto e si esalta come un bambino toccato dal Signore. E mi racconta ogni volta la storia del giovane Silvester che approda ad Hollywood e vince l'Oscar. Bravo Silvester. E che palle Silvester!