giovedì 30 aprile 2020

LO STRANIERO

Giuseppe Mustacchi, in arte Georges Moustaki: greco, egiziano, italiano, francese, spagnolo, portoghese...Moustaki era lo straniero per eccellenza, solo lui poteva scrivere questa
canzone meravigliosa. Mi sono innamorato di lui stamattina, vedendo la sua ultima
intervista.




Dio mio, e pensare che c'è gente in giro che vota Salvini...brividi!

mercoledì 29 aprile 2020

martedì 28 aprile 2020

LAVAGGIO TAPPETO

Oggi giorno storico: ho lavato il tappeto.
Ho la lavanderia automatica sotto casa e
sono stato 34 minuti a premere l'oblò, altrimenti
la pressione del tappeto lo apriva di continuo.
Sono volati i minuti: ho pensato al sesso. Pensieri di
vortice sessuale e via...tutto finito!


IL CAZZIATONE

SMAC, JE T'AIME

Stamattina, mentre pulivo il cesso
come Cenerentola,
a carponi, tutto dedito
alla preghiera della disinfezione,
ho scoperto che l'odore di Smac express
mi inebria, scioglie
il calcare, lo rimuove del 100%,
lo previene a lungo, e
ha uno spruzzo schiumoso,
allegro, festante, come il mio
quando sono al culmine dell'amore,
ma è l'odore che mi
entra nel cuore attraverso
le narici, questo fresco profumo
che sa di infanzia, equivalente
di una madeleine de Proust
ma del naso, del mio naso di
uomo innamorato. No, non
solo sui rubinetti, lo spruzzo
dappertutto, mattonelle e
se mi gira anche sul divano,
cazzo di uno Smac express,
mi hai rapito il cuore in una
mattinata pandemica, je t'aime.

MA NON NE AVETE ABBASTANZA?

Non ne avete abbastanza di prendere mazzate da me?
Una o uno mi scrive che "ficata" è termine da sfigato
e io gli o le mostro e dimostro che sono un poeta e che in
quanto tale posso usare tutti i termini che desidero.
Dio, ma non vi vergognate di prendere sempre calci
in culo? O forse non siete così intelligenti da capirlo
che vi smerdo a ogni piè sospinto? Misteri del cervello.
E della dignità, perché bisogna avere dignità per
capire le cose: cretinetti.

UNA FICATA

Essere me stesso è davvero una ficata.
Tre lumache rosse e poi forse un diluvio.
Nel cervello. Poltiglia arcobaleno, ferite
di materia grigia, materia e memoria, e
questo languido strazio del mio seme.
E la tua bocca sazia di me, e di noi tre.

Essere me stesso è davvero una ficata.
Nasco e rinasco, ogni mattina baratto
una resurrezione con una colazione e
mi fascio di eternità lieve, sospiro di
morte sul baratro dei miei gesti vergini.
Cammino sui miei rubinetti che perdono.

Sulla mia lapide farò incidere una ignota
sinfonia, sulla mia lapide faranno sesso,
sesso folto, sesso sporco, sesso lucente,
faranno sesso i daini, le lucertole, le coppie.
E avrò gli occhi fuori dalle orbite per la
gioia, e avrò le mascelle dorate di polvere.

Essere me stesso è davvero una ficata.
Non posso fare un passo che è già danza.
Non posso gridare, perché ho labbra che
sono ricettacolo di labbra, non posso e
non devo morire, perché il cielo lecca le
mie unghie, e l'estate attende le mie mani.

Una ficata, nient'altro che una ficata.


domenica 26 aprile 2020

69 FILM

QUANDO NASCI FICO

Quando da bambino mi parlavano di pecore nere,
non riuscivo a capire come potesse essere una cosa
brutta essere una pecora nera. E anche oggi non lo
capisco, oggi che ho vissuto 51 anni da pecora nera.
Stesso discorso vale per le mosche bianche. E per gli
elefanti danzanti e le giraffe col torcicollo.

Aldo, mio padre, entrò in una profumeria per cercare
un profumo maschile. "Provi questo" disse la commessa,
"...questo va per la maggiore, lo prendono tutti"
e papà le rispose con gentilezza "Allora non fa per
me, se lo prendono tutti". E da giovane in Egitto
si fece espellere da un collegio, volevano fargli
raccogliere delle cose che lui non aveva buttato a
terra, il prete gli urlò: "Farina, se non le raccogli
ti mando via da questo collegio", e papà Aldo disse
in francese: "Je me fous". Me ne fotto.

A catechismo esprimevo dei dubbi sulla bontà di una
vita eterna, mi sembrava una tortura, e per questo
venni redarguito da un prete sibilante come un
serpente. A scuola mi mandavano spesso dal preside.
Farina, in presidenza! E per me era un onore.
Quelli educati, bravi e buoni non avevano questo
privilegio di stare a tu per tu con il preside.

Non ho mai "visto" il buio, da bambino avevo paura
delle visioni che la mia mente creava. Il buio per
me è sempre stato un formicaio di puntini rossi e
la mia mente li univa, formando mostri meravigliosi.
Vedevo anche delle mani uscire dall'attaccapanni.
E un angelo nero, più nero del buio, apparve
sul mio letto per dirmi: Tu hai un malanno. Corsi
subito da mamma e le chiesi il significato di quella
parola e lei mi disse che era come malattia. Prima
ne fui spaventato, poi eccitato: la malattia ero io.
L'angelo avrebbe dovuto dire: Tu sei un malanno.
Anche gli angeli sbagliano. Per questo preferisco
credere in Dio e non nella polvere, Dio è matto, la
polvere è solo polvere. Scelgo sempre la follia.

Conte è amore. Il nostro presidente del consiglio.
Amore assoluto. E il fatto che non sia stato voluto dal
"popolo" lo rende ancora più amabile ai miei occhi.
Il popolaccio che è ben rappresentato su questo
blog. Poi anche il cognome mi piace, è aristocratico.
Grazie alle sue misure amorevoli fra poco Ethel
verrà da me e...vi lascio immaginare...frocetti.

Quando nasci fico, nasci fico. Niente da fare.



HAPPINESS

Ecco perché Covid è un miracolo.
Lo spiega un cartone animato.

sabato 25 aprile 2020

SIMONE

La piu’ bella poesia è quella capace di esprimere, nella sua verità, 
la vita della gente che non puo’ scrivere poesia.
All’infuori di questo, c’è solo poesia fatta con abilità; e 
gli esseri umani possono benissimo farne a meno.
L’abilità suscita l’aristocrazia dell’intelligenza; l’anima 
del genio è “caritas” nell’accezione cristiana del termine; 
ovvero il sentimento che ogni essere umano possiede 
un’importanza estrema.”
(Simone Weil, lettera scritta in inglese a Charles G. Bell, 
poi tradotta in francese da Florence de Lussy nella raccolta 
di saggi “Simone Weil. Sagesse et grâce violente”)

LIBERAZIONE

Non so che cosa sia la libertà, ma la liberazione sì, ci si libera quando si
val al bagno e ci si libera quando i nazifascisti vengono sconfitti. La libertà
è qualcosa di vago, difficile dare una definizione univoca, difficile, ma
la liberazione è concreta, è un fatto, è una necessità sempre in atto.
C'è sempre qualcosa da cui liberarsi, c'è sempre un giogo, un capestro,
un patibolo, fosse solo anche una cravatta troppo stretta al collo o un
muro da abbattare con i picconi e con le idee. Purtroppo la guerra è una
cosa orribile che fa fare cose orribili. Di recente ho visto L'armata degli
eroi, un film di Melville sulla Resistenza francese, secondo lo stile del
regista si tratta di un film asciutto, elegante, implacabile. Il personaggio
di Lino Ventura è ispirato alla figura di Jean Cavaillès, filosofo, logico e
partigiano, catturato, torturato e ucciso. Nel film ci sono scene terribili,
ispirate anche alla Condizione umana di Malraux, scene di tortura in cui
eroi si privano della pillola di cianuro per altruismo, e vedendo l'agonia
del compagno provano invidia per ogni contorcimento e spasmo, almeno
lui non sarà più torturato: il cianuro lo ha liberato! Anche questa è una
forma di Liberazione. Nel cast c'è anche Simone Signoret che è una
partigiana senza macchia e senza paura, l'unico suo punto debole è la figlia.
Potrebbero torturarla a morte e lei non parlerebbe, ma la figlia, la figlia
è il suo punto debole. La Signoret viene uccisa dai partigiani francesi,
con la morte nel cuore le sparano in strada, a lei che era la più coraggiosa
di tutti, ma aveva un punto debole: era madre. A questo porta la guerra,
a uccidere anche la propria madre, se necessario, se serve alla Liberazione.
Grazie a mio fratello ho conosciuto e amato Onorina Brambilla e
Giovanni Pesce, partigiani ed eroi della Resistenza, ora e per sempre
nei nostri cuori. Mi sento onorato di ogni minuto vissuto con loro.
Pesce, eroe della guerra di Spagna e della Resistenza italiana, medaglia
d'oro, è morto scivolando all'indietro per un gesto di pura gentilezza,
lasciando passare due signore, ha fatto due passi indietro ed è scivolato,
ha sbattuto la testa, ed è iniziata la fine. Lo ha ucciso la galanteria, non
Hitler o Franco. Onorina, sua fedele compagna, staffetta partigiana,
catturata e torturata, quando io e Robi andavamo a trovarla in ospizio,
al momento dei saluti ci donava sempre un sorriso intramontabile.
A Sandra e Visone, i loro nomi di battaglia, io e Robi dedichiamo questo
giorno. E a tutti gli uomini che credono in ogni forma di Liberazione.











venerdì 24 aprile 2020

ELOGIO DI CHI CI GOVERNA

Con un immenso sforzo di volontà metto da parte Padre Pio e
Rocco Casalino, e non posso che elogiare l'operato di Conte.
Mi sento al sicuro, mi sento rispettato, mi sento amato.
Devo tornare e voglio tornare a essere un cittadino consumatore.
E questo Governo con la G maiuscola sta facendo il necessario
per farmi tornare a essere quello che ero prima: un uomo
superficiale e privilegiato in quanto cittadino consumatore.
La felicità del benessere e del comfort, non chiedo altro.
Possibilmente un pizzico di giustizia in più nel mondo, ma
non toccatemi l'apericena, altrimenti scateno una guerra che
nemmeno ve la sognate. Come Rambo. Mi sta bene tutto, tutte
le APP IMMUNI di questo mondo, tracciatemi, segnatemi,
fatemi di tutto, tanto la mia vita privata la metto in rete da
circa 20 anni, cazzo me frega a me? E poi mica sono una spia.
E voi chi cazzo siete che ci tenete tanto alla vostra privacy?
Avete la licenza di uccidere e non volete che si sappia?
Pecore, bisogna fare le pecore, è tempo di ubbidire, ubbidire
a tutto e a tutti, tutti quelli che hanno il potere di ridarci la
nostra meravigliosa vita di consumatori: la felicità è andare
al super e comprare i biscottoni da zuppare nel latte con il
Nescafè. Ben vengano le multinazionali, ben venga la dittatura
delle case farmaceutiche, se ho mal di testa vado in farmacia
e con un moment tutto passa. Europa, più Europa. Tutti
uniti appassionatamente. Per sconfiggere questo virus adorabile
che ci ha reso tutti più umani e più veri, al netto delle morti.
Mi nutro solo di tutto ciò che è ufficiale: Burioni, Fazio e gli
altri. Mi rassicurano. Mi fanno credere nel ritorno dei miei
diritti di cittadino consumatore: che bello consumarsi giorno
dopo giorno. Tutta la marmaglia del sottobosco, tutti i contro
e i rivoluzionari, tutti quelli che remano contro, che fanno
i Che Guevara della merendina delle cinque, per me possono
andare bellamente a fanculo. Io rivoglio la mia vita fatta
di pompini e privilegi, di apericena e di nuotate al mare, e
di lotte ideali contro le ingiustizie, ma sempre davanti a
un secchiello di spumante di prestigio, e se mi togliete questo
scateno una guerra che manco ve la immaginate. Stronzi.

SUPER MARIO

Oggi è il compleanno di Cristina, la moglie di Mario!
Mi piace questo ritratto girato a Firenze, la città di mia
madre! Mario racconta la sua giovinezza, le sue burle,
le avventure, le bischerate, e dopo tutta questa vitalità
dice con un sospiro: "E poi mi sono sposato...". La fine
di tutto? Ma no, poi sono nati Nicola e Gioia, ed è per
Mario iniziata una vita di responsabilità, senza mai
dimenticare però il suo spirito goliardico. E poi Firenze
è sempre Firenze. Sono orgoglioso della mi mamma,
nata nella culla del Rinascimento, e mio padre nato al
Cairo, la civiltà egizia e quella rinascimentale che si
fondono, e sono nati Ricky e Roby, i fratelli insuperabili.

giovedì 23 aprile 2020

LA TELEFONATA INESISTENTE

CARISSIMO BEPPE

Carissimo Beppe, non ci lasci! Scusi il ritardo della risposta
ma non leggo i commenti subito, lascio passare dei giorni e
poi mi faccio una lettura unica di tutto, e mi diverto tanto.
Devo ammetterlo: mi divertono i miei picchiatelli. E' tutto
teatro. Non deve preoccuparsi. Nessuno si fa male sul serio.
Credo che questo blog abbia una funzione, riesce a essere
uno spazio di sfogo, ci sono molti frustrati, persone infelici,
sembrano cattivi, ma non lo sono, alcuni sono antipatici, ma
fanno gioco anche loro, tutto fa brodo, il blog con questi anonimi
è decisamente più vitale di quando lo avevo messo in una
campana di vetro. Sono tutti grandi e vaccinati e sanno
reagire. Ma sono quasi tutti dei veri personaggi, delle maschere,
sono qui per flettere, non per riflettere, si fanno i muscoli,
si insultano per amore, per spirito di carità, per farsi caldo
in un mondo freddo, fanno esercizi di personalità, a me
fanno tenerezza, a parte uno fra gli anonimi che trovo veramente
odioso e lo prenderei a calci in culo, gli altri alla fine sono
dei simpatici balordi, quindi non si crucci, se vuole andare via
per gusto e stile personale, non posso certo biasimarla, ma
ogni tanto qualche uscita interessante, qualche spunto di
(ri)flessione si possono trovare anche qui, in questo pazzo
pazzo blog. Noterà che mi accusano di ogni cosa, di essere
un ipocrita, di essere un viscido, e chi più ne ha e più ne
metta, in realtà sono solo un uomo gentile che permette a
queste persone di divertirsi, loro non si rendono conto della
volgarità di stare sul blog di un poeta e di pensare solo ad
altro, alle loro meschinità, non si rendono conto della forte
mancanza di gusto e di eleganza, ma ormai ci sono abituato,
loro sono qui per flettersi, per giocare, e chi sono io per impedire
il gioco? Giammai. Che giochino. La vita è cenere, con
un filo d'oro che oscilla su vulcani di nulla. Che giochino. 

IL MINIMIZZATORE E L'ALTRO

Minimizzatore: ciao, mi fai vedere il tuo cazzo?
L'altro: perché?
Minimizzatore: faccio collezione di centimetri mentali.
L'altro: ok, mi è piaciuta la sua risposta.
Minimizzatore: grazie, tirati giù le mutande.

L'altro si tira giù le mutande e tira fuori un cazzo
di 23 cm e di circonferenza notevolissima.

Minimizzatore: mmm, ma sono 23 cm per il cazzo o con il cazzo?
L'altro: mi sfugge il senso del suo eloquio.
Minimizzatore: lei è un cazzone!
L'altro: in che senso?
Minimizzatore: nel senso di grande cazzo.
L'altro: ah, già.
Minimizzatore: ma che senso ha avere un cazzo di 23 cm?
L'altro: il senso di una fica profonda 23 cm.
Minimizzatore: il suo è un cazzo pandemico?
L'altro: no, è un cazzo regionale.
Minimizzatore: lombardo?
L'altro: sì.
Minimizzatore: dica la verità, è un cazzo di quartiere.
L'altro: casalingo.
Minimizzatore: ecco, 23 cm chiusi in casa.
L'altro: ma sono 23 cm.
Minimizzatore: ma a che cosa servono se lei si masturba?
L'altro: già.
Minimizzatore: mentre un cazzo di 10 che scopa è per paradosso
più grande, lo capisce?
L'altro: forse, dove vuole arrivare?
Minimizzatore: da nessuna parte, c'è una pandemia.
L'altro: Una che?
Minimizzatore: è quando tutto il mondo è sotto attacco e
minacciato da un virus.
L'altro: un virus di 23 cm?
Minimizzatore: nooo, molto molto ma molto di meno, quasi nulla.
L'altro: ma è un nulla che tiene in scacco il mondo?
Minimizzatore: ma le pare?
L'altro: mi pare.
Minimizzatore: le appare?
L'altro: così è, se mi appare.
Minimizzatore: bravo!
L'altro: che?
Minimizzatore: questo virus ci appare, e mai fidarsi delle
apparenze!
L'altro: sarà, ma io mi fido di tutto, specialmente delle apparenze.
Minimizzatore: la verità stessa è un'apparenza.
L'altro: guardi, il mio cazzo appare di 23 cm.
Minimizzatore: sì.
L'altro: lo vuole nel culo?
Minimizzatore: no, no, mi fido.
L'altro: ah, vede che si fida anche lei?
Minimizzatore: orsù, andiamo.
L'altro: dove?
Minimizzatore: per conto nostro, tra le apparenze, come fantasmi
di fantasmi e ombre di ombre.
L'altro: su questo non ci piove.
Minimizzatore: invece ci piove, piove sempre sulle apparenze.
L'altro: ma c'è il sole!
Minimizzatore: ma è una stellina, neanche fra le più grandi.
L'altro: addio.
Minimizzatore: non sia sciocco, l'addio è solo un arrivederci con
la testa mozzata.

mercoledì 22 aprile 2020

ALL'ANONIMO ODIOSO

Anonimo odioso, ascolta, sì, tu, tu che mi dici "collaborazionista"
e "nazista", sappi che tu mi sei particolarmente odioso.
Ti conosco anche se sei anonimo, ti conosco da sempre, quelli
come te li conosco: eri craxiano, poi berlusconiano, sei un
vile perché ti nascondi, e ti nascondi dietro i prepotenti, stai
sempre dalla parte dei più forti, a scuola eri la spia, quello che
non faceva copiare, che faceva il delatore alla professoressa,
capito? Sei tu il viscido, l'immondo viscido, devi avere un volto
penoso, mostrati infame. Ora sei fusariano e putiniano, sei un
fascio leghista con la bava alla bocca, e ti accanisci contro gli
spiriti liberi con quel rancore isterico da checca abortita.
In ogni caso sei una frocia, non sei uomo, non sei donna, sei
una frocia, e dico questo con il massimo amore per i froci
veri che fanno del culo un buco d'amore e non solo di cacca.
Frocia anonima, resta anonima, ti conviene, hai il veleno nella
bocca, ma è un veleno che fa appassire le tue finestre, solo le
tue finestre, è un veleno che ti chiude il cervello in faccia, un
veleno di nulla, da nulla, quale tu sei, con tutto il rispetto per
il nulla che ti abita, ma che tu non sai sublimare, e poi la cosa
più tremenda di tutte, anche del tuo essere frocia: sei di una
antipatia fremente, colossale, una antipatia da premio Nobel,
ed è per questo che io ti voglio conoscere, vieni, vieni sotto
casa mia, vieni a parlare con me, frocia, frocia, immenso ebete.

RICKY AMI

ALESSANDRO LITTERA

IL MIO CLASSISMO INSOFFERENTE
Andare alle poste è un'esperienza traumatica, peggio del periodo precedente al virus. Ascoltare i complotti che le persone hanno assorbito dal web, sentire definire l'OMS una banda di farabutti mentre Trump è chissà quale eroe perché "li ha mandati a fare il culo". Concittadini che a mala pena sanno parlare l'italiano che pontificano su economia e medicina.
«Gli scienziati sono uno peggio dell'altro, non sanno manco mettersi d'accordo»
«Ce ne dobbiamo andare via dall'Europa, basterebbe farci i fogli di stato...»
«Mattarella il peggiore presidente di sempre, sta cambiando le leggi per salvarsi quando non sarà più in politica»
Ed io, volutamente in disparte dall'agrezza verso chi mi circondava, indispettito dalla pioggia, ammutolito dallo sproloquio di chi faceva la fila assieme a me, mi sto chiedendo che cazzo sono questi "fogli di stato".
Immagino che il protosardo (var. arborensis) in questione si stia riferendo ai "Titoli di Stato", e forse nello specifico ai BTP. Ma non intervengo, vorrei mangiarmelo vivo ma credo che quando la poca conoscenza su un argomento è tale da farti parlare con tanta boria sia impossibile comunicarci, allora rinuncio...
Voglio solo tornare a casa, asciugarmi dalla pioggia amara che vien giù da questo delirio. Vengo assalito dalla paura che queste persone un giorno saranno di nuovo libere e andranno a votare, io vorrei essere lontano anni luce da questi mostri. Sì, li ho chiamati "mostri" perché sono come quello famoso di Mary Shelley, pezzi eterogenei tenuti assieme a forza senza un vero progetto d'intelligenza che possa domare le proprie carni. Penso di uscire e uccidere qualcuno ma non per odio ma per farmi sbattere in cella a vita così da non poter più sentire i vaneggi di questi pazzi e di come stanno distruggendo qualunque cosa di buono abbiano costruito i nostri nonni a partire dalla Costituzione. Ma poi penso che in carcere mi getteranno in una cella affollata e che anche lì sentirò gli stessi argomenti ripetuti alla nausea, con la stessa superficialità, con la stessa ostentazione di superiorità, e mi passa l'idea.

lunedì 20 aprile 2020

RICKY, QUANTO SEI FORTE!

QUI MILANO LIBERA

IL POTENZIAMENTO

Questa quarantena non fa altro che potenziare quello che sono sempre
stato. Vedo tre film al giorno e leggo. Ieri ho visto due film con Lino Ventura
e un film di Satiajit Ray: Il mondo di Apu. Prima vedevo due film alla
settimana, leggevo, e uscivo con gli amici. Distrazioni. Questo virus
spettacolare e "umanitario" mi ha preso per i capelli (metaforicamente)
e mi sta obbligando a essere me stesso fino in fondo: un divoratore di
bellezza. Questa è la prima differenza con certi pezzenti che infestano
questo blog, che manco sanno chi è Satiajit Ray ma conoscono benissimo
Belen e Rocco Casalino, quindi potete immaginarvi la cacca che hanno
nel cervello. I pezzenti, che pezzenti sono i pezzenti. Questo virus immenso
mi sta facendo amare Bruno Vespa, meglio Vespa di tutti i Messora di
questo mondo. Quando il mio amico Piero Ricca attaccava Vespa, dove
eravate? Quando chiedeva a Vespa un'informazione libera, voi pezzenti
dove eravate? Quando manifestavo insieme al mio amico Piero per
ricordare Anna Politkovskaja, giornalista libera, uccisa dal regime
sanguinario di Putin, voi dove eravate? Non vi ho visti in questura con
me. Sono sempre stato con le voci fuori dal coro, io stesso sono una
voce fuori dal coro: se per coro intendiamo tutto ciò che è ufficiale.
Io sono nato borderline. E vivo sempre sul filo del rasoio, non sono
mai sceso a compromessi, mi elevo sempre al di sopra di ogni brutale
necessità economica, e questo mi rende libero, grazie a papà che alla
faccia vostra era un grande venditore di turbine, e che mi ha lasciato
tutti gli agi di questo mondo per continuare a essere me stesso, sempre
di più, fino in fondo, per continuare a essere me stesso anche dopo la
morte. E voi dove siete? Chi siete? Che cosa siete? Che film vedete?
Che libri leggete? Che cosa avete nel cuore? Pompa merda o sangue?
Dopo la sfuriata di questo Covid, dopo il ritorno a una vita senza
precedenti, quindi una vita diversa, ma pur sempre vita, dopo, quando
sarà possibile entrare in un'osteria e ordinare (anzi suggerire) un
risotto con l'osso buco, dopo, quando potrò scopare, quando potrò
abbracciare mia madre e rivedere gli amici, dopo andremo assieme
da Bruno Vespa a dirgli; schiavo di regime. Per ora Vespa è Dio.
Ma voi non verrete, e sapete perché? Siete pecore da tastiera...





domenica 19 aprile 2020

FRATTAGLIE

Ho letto ieri una bella intervista a Moni Ovadia; come già scrissi anni fa sul Fatto,
Moni è il mio uomo, non avrei problemi ad affidargli il POTERE ASSOLUTO
sulla Terra e il Cosmo. Dittatore unico del Creato. Sono sicuro che farebbe del bene
e solo del bene, è un uomo saggio e come tutti i saggi è buono. Rivendica
il senso delle parole che si è perduto, che viene continuamente calpestato da
etichette come "buonismo" o "giustizialismo", stereotipi concettuali che vengono
subito affibbiati a chi vuole ragionare, a chi cerca un senso di giustizia in questo
mondo e un senso di uguaglianza e fratellanza e libertà, quindi di bontà, senza
il Terrore giacobino, ma l'umanità è distante anni luce da uomini come Ovadia.

Ieri uno spettatore del mio canale YouTube mi ha scritto che questo virus è
tutta una congiura, mi elencava dei dati, mi parlava ancora di una banalissima
influenza, etc etc. Allora sentite che cosa gli ho risposto: questo virus è una
banalissima goccia, hai ragione, ma è una goccia molto particolare, è quella
goccia che fa traboccare il vaso, e se tutti i vasi traboccano nello stesso tempo,
si forma un torrente impetuoso che travolge tutto. Dite che capirà questa
risposta?

Quanti ciarlatani in giro, questo virus è spettacolare, mi sta facendo capire
molte cose: sta mostrando il culo di scimmia non del potere ma il culo di scimmia
dei ciarlatani, di quelli che parlano di complotti e congiure mondiali, quando
è sotto gli occhi di tutti l'emergenza mondiale, e tutti i giornalisti che non
hanno superato l'esame o quelli che non si sono inseriti, se la prendono
con l'informazione ufficiale, si sentono i portatori delle domande giuste e
insidiose e pericolose, e se avessero la possibilità di fare le loro domande
da Fazio, allora il mondo aprirebbe gli occhi e tutti noi capiremmo che è
una messa in scena, è tutta una messa in scena questo virus, una grande
rappresentazione teatrale del POTERE. Certo, come no. Certo. Ciarlatani!


venerdì 17 aprile 2020

ATTIMI E MARTINA

Attimi e Martina, siete le due uniche donne sopravvissute
su questo blog? Posso dire che oggi per voi ho provato una
tenerezza infinita? Vi spiego: Ethel ha letto il commento
del cecchino che le dava della cretina e ci è rimasta male,
mi ha chiesto: perché mi esponi a queste insolenze?
E io le ho risposto: perché tarpare un tuo pensiero che
trovo interessante? Perché farci dettare l'agenda dai cretini
e dai volgari? Perché non fare circolare il pensiero, anche
il tuo, su questo blog? Poi ho pensato a voi due che siete
due veterane dell'insulto, che per voi una semplice "cretina"
è acqua di rose, ho pensato a quante cose vi hanno vomitato
addosso e alla vostra sopportazione eroica e eroico-comica!
E, devo dirvi la verità, mi sono quasi commosso. Sarà
l'età? Vi abbraccio.

Ricky

PINO

Una delle più belle canzoni di Tenco, ripresa da Pino Daniele e
interpretata in modo magistrale: facendola sua.

Che artista!

SILVANO SUL CORONAVIRUS

Alcuni amici mi hanno chiesto di formulare un mio pensiero sulla faccenda del Coronavirus.
Il Coronavirus che regna, apparentemente indisturbato, su ormai numerose nazioni ospiti di questo magnifico pianeta.
In tempi per fortuna lontani si sarebbe sparsa rapidamente la voce che gli Dei, irritati dal comportamento degli Umani avevano deciso di punirli con un flagello sociale severo e incontrollabile. Questa spiegazione per certi versi era di aiuto al pensiero di migliorare il proprio comportamento e soprattutto diminuire la lontananza a volte anche il proprio disprezzo verso gli altri anche se sconosciuti. Oggi, a parer mio, questa ingenua interpretazione degli eventi riservata agli Dei, potrebbe essere tradotta così:
I cittadini dei Paesi più evoluti non sono per nulla consapevoli dei privilegi che hanno conquistato attraverso i secoli. Anche l’ultimo abitante di un monocamere in periferia oggi  ha immediatamente a disposizione acqua fredda e calda, ha finestre che lo proteggono e magari una stufetta elettrica per domare il gelo e quando il buio invade la sua dimora basta che prema un bottone e un piccolo sole, una lampada  si accende ridandogli la vista e la serenità. Tutto questo, fino a un secolo fa, neppure i re lo avevano a disposizione e per potersi lavare, dovevano chiedere che i servi prelevassero la legna, accendessero un fuoco versassero contenitori con acqua calda in una vasca, accendessero nel buio una torcia etc etc.
Quindi il primo passo fortemente “antivirus” da compiere è la presa di coscienza dei propri privilegi e con soddisfazione riconoscerne il valore e acquisire la necessaria serenità per avviare un rapporto di rispetto e di amore verso se stessi e di conseguenza verso i propri simili, conosciuti e sconosciuti.
Il virus teme infatti qualsiasi forma di calore reale o anche affettivo, quindi c’è un termine antico che a questo punto  riappare come potente Antivirus, si tratta della BONTÀ.
Certo so che la semplicità del definire LA BONTÀ un potente antivirus è una sfida alle attuali convinzioni dei più. Per questo aggiungo una breve spiegazione alla parola BONTÀ.
Intendo per BONTÀ la decisione di sospendere qualsiasi giudizio nei confronti di qualsiasi comportamento di cui si ignorano  le cause, dare la priorità alla solidarietà invece che a qualsiasi forma di condanna o maldicenza VERSO IL PROSSIMO, aiutare a diffondere la comprensione di ciò che si intende per AMARE SE STESSI PER POTER AMARE GLI ALTRI. DEDICARE OGNI GIORNO IL TEMPO NECESSARIO ALLA RIFLESSIONE SUL NOSTRO QUOTIDIANO RAPPORTO CON GLI ABITANTI DEL PIANETA.
Forse l’evidente disamore verso i propri simili è causato dal vecchio detto “ama il prossimo tuo come te stesso” Ma se uno non si ama cosa succede?
Ecco la prima mossa fortunata per proteggersi e forse perfino guarirsi da qualsiasi Virus.Faccio un esempio, almeno invece di dire così spesso di un proprio simile “quello là è un idiota” si consiglia di dire “quello là fa l’idiota.”
Bontà come sentimento che emerge nel proprio sentire e nel proprio petto come risposta a qualsiasi forma di solidarietà, di comprensione, di affetto, di rivalutazione e perché no, di amore verso se stessi e verso i propri simili. Si pensi a San Francesco che torna incolume da un viaggio fatto a piedi nudi, senza denaro da Assisi fino a Gerusalemme in tempi caratterizzati ovunque da pestilenze, piccole e grandi guerre ovunque etc. etc.Può sembrare non facile o ingenuo e persino impossibile praticare la semplicità del pensar bene, del decidere di fare del bene, di consolare invece che giudicare se stessi e i propri simili il tutto come possibile ed efficace Antivirus. Ma questo è ciò che mi è stato chiesto, esprimere il mio pensiero e quindi “chi ha orecchie per intendere intenda” e magari pazientemente e affettuosamente lo spieghi anche ai sordi. Prendiamo esempio dal Sole che illumina con lo stesso tepore sia i fiori che il fango, sia il volto di un bambino che lo sterco.In un solo istante per via del Corona Virus la proibizione di abbracciarsi ha spazzato via milioni di abbracci finti o insinceri e ora con un semplice abbraccio colmo di BONTÀ difendiamo la nostra integrità e la nostra salute.

Una pandemia al rovescio di Ethel Bosco

Voglio un virus che ci infetti se stiamo chiusi in casa, se stiamo distanti più di mezzo metro l'uno dall'altro.
Voglio un virus che ci obblighi a stare assieme, appiccicati.
Ve lo immaginate?
Vietato stare a casa!
Vietato stare soli!
Tutti fuori!
Tutti uniti!
Voglio un virus che ci obblighi a guardarci negli occhi, ad annusare i rispettivi odori.
Un runner che corre da solo?
Mai!
Tutti a correre con lui!
Una mamma sola nel parchetto con i suoi tre bimbi?
Ma è matta?
Forza, tutti al parchetto a giocare assieme!
La D'Urso sola nella studio televisivo, nel bel mezzo del pomeriggio, che recita le preghiere assieme a Salvini?
No, si infetta! Tutti addosso alla D'Urso ma talmente addosso da non farla neanche più parlare.
La prossima pandemia la voglio così: talmente tosta da farci uscire da noi stessi, da farci sentire stupidi se puntiamo il dito contro l'altro.
La prossima pandemia la voglio al rovescio!

PARTORIRE IN CASA

Guido:

Perché il parto dovrebbe essere più sicuro in casa? A mio avviso, a intuito, non c'è un ambiente sufficientemente sterile in un appartamento ed è più complesso gestire casi di complicazione se insorgono..Questa appunto è l'opinione comunemente accettata. Però sono curioso di conoscere queste evidenze scientifiche perché non ne so nulla a riguardo.

Ethel:

per mille motivi, che non ho tempo e voglia di stare ad elencare ora.
Ma puoi informarti ed è bello che un uomo si voglia informare, a mio avviso.
Trovi tutto su internet, dati ed evidenze scientifiche a riguardo.

Ti assicuro che quando sarà il tuo momento di partorire, l'ultima cosa a cui penserai sarà quella di avere un ambiente sterile...
Ah, sei un uomo e quindi non partorirai mai?
Non è così, se si arriva assieme alla donna che si ama e si vuole accompagnarla in questo viaggio senza ritorno, anche l'uomo, in un certo senso, partorisce, se non altro una parte di sé stesso, fino ad allora tenuta segreta.

RICKY RISPONDE AGLI AMMIRATORI

LA LANCIA SPEZZATA

Vorrei spezzare una lancia a favore di questi maschietti frustrati
che inzaccherano il blog (c'è anche qualche donna però che si
cela nell'anonimato):

Si trovano sul blog di Ricky Farina ed è facilissimo sbroccare quando
ti trovi sul blog di

un uomo bello
un poeta
un uomo libero
con il papà che era l'ingegnere Farina
con una mamma Miss
con un fratello scrittore
con un blog sul Fatto
con amici fichi
con amiche fiche
con parenti super
un uomo felice che non ha mai fatto un giorno di onesto lavoro
ma tutti giorni di onesta spensieratezza
un uomo amato dai poeti
dalle donne sensibili e intelligenti
dagli uomini puri e felici
un uomo al quale dicono "grazie" per essere Ricky Farina
un uomo che sta sempre dalla parte dei più deboli
dei più fragili e delle minoranze
quindi uno spirito nobile
uno che nella vita ha fatto male solo alle mosche
e alle zanzare puttane
uno che non è mai stato fascio e mai lo sarà
un uomo imperfetto come tutte le persone vere
un uomo che ama ed ha amato donne di fascino
l'ultima in ordine di apparizione si chiama Ethel
ed è stata lei a scovarlo su internet
ipnotizzata da un uomo che esprime non solo quello
che pensa ma anche quello che prova
questa è stata la molla
la verità di un uomo che non teme di mettere
in gioco se stesso
un uomo vero, così vero che sembra finto

ecco
signori miei
voi capirete che
un branco di frustrati che si trovano
incastrati in una vita
stretta
come un vestito sbagliato
non possa fare altro che
imbestialire
rivelandosi rancorosi verso
se stessi e quindi
eiaculando rabbia verso
il centro della
loro impotenza:
Ricky Farina

Colui che ha rivelato a loro
un altro modo di essere
ma purtroppo per loro
è troppo tardi
e per questo
friggono

Come non essere comprensivi verso un dramma
di tale portata?

Hanno mogli che non amano
hanno solitudini moleste
hanno vite da becchime
volti irriconoscibili

signori e signore della CORTE
vi chiedo clemenza
per questi merdaioli!

grazie


giovedì 16 aprile 2020

Chi è Ricky Farina?

COME SONO DOLCI I CANNIBALI

ETHEL E BURIONI

DUE PENSIERI ULTRA WOW

Primo pensiero ultra wow:

Schopenhauer

Le religioni sono come le lucciole: per
brillare hanno bisogno del buio.

Secondo pensiero ultra wow:

Oscar Wilde

Quando fecero notare a Wilde che Douglas era molto
più giovane di lui, Oscar rispose: Che importa, tra un
secolo avremo la stessa età.



mercoledì 15 aprile 2020

BURIONI FOREVER

KAREL THOLE


UN GIOVANE SILVANO AGOSTI

Prezioso documento scovato dal mio amico Nicola Gelo:
un giovane Silvano Agosti con il vizio del fumo e della
"violenza" purificatrice compare intorno al minuto 12,  poi
intorno al minuto 20 prende la parola sovversiva!
Si riconoscono Bellocchio, Zavattini, la Cavani e se non
sbaglio Samperi...gli altri mi sfuggono.

IL MIO AMICO BRUNO

La vita mi ha fatto tanti doni, nel mondo del cinema non ho amicizie,
tranne quelle di Silvano Agosti e di Bruno Zanin, e sono fiero di questi
due miei amici che rispecchiano la mia inquietudine: infatti sono due
artisti fuori dal comune, fuori da ogni cricca, sempre in fuga, alla
ricerca del proprio volto che è il volto dell'umanità intera, e anche
dell'umanità spezzata e ferita, ma senza mai perdere la gioia di vivere.
Un giorno per scherzo in via Coni Zugna strinsi Bruno tra le mie
braccia, lo alzai come lui tenta di fare con la tabaccaia in Amarcord,
in quel momento ho sentito che stavo alzando la storia del cinema e
un "figlio" del mio adorato Federico Fellini.

LA TECNICA MERDAIOLA

La tecnica dei merdosi è semplice: buttare tutto nel merdaio per
confondere le acque, le acque che ormai sono immerdate e non
più cristalline, ci cascano tutti nella merda, è facile cascarci perché
i merdaioli vanno a stuzzicare l'ego, perché uno/a è spinto a
difendere il proprio ego e a rinforzarlo; sono meccanismi
nascisistici in fondo, messi in moto da forme di sadismo facile
e divertito, anche se il sadico non si rende conto di essere la
vera vittima del gioco che pensa di avere innescato a suo divertimento.
Egli è solo il fantoccio di se stesso e si preclude ogni forma
di varietà e verità. Meglio: il suo varietà (verità) è a senso unico,
e ha un unico senso: smerdare per il gusto di smerdare.
Il corto circuito merdaiolo è evidente: ci si azzuffa nella merda.
Non c'è altro, ci si ripete all'infinito, prigionieri dell'incantesimo
della merda immerdante e merdaiola. L'ego di ognuno è chiuso
in un labirinto di merda. Senza via di uscita, l'occhio immerdato
non vede più, non riconosce più, l'occhio immerdato vede solo
merda. A me questo gioco da coprofili non interessa, ed è per
questo che mi terrò fuori dalla zona commenti, quindi non fatemi
domande perché non risponderò, non risponderò perché non le
leggerò, nemmeno i commenti sotto a questo scritto, come non
ho letto gli altri. Non mi interessate più perché siete diventati
prigionieri della merda, schizzatevi tra di voi, se vi fa piacere.
Tornerò a essere stella per ognuno di voi: lontano e inaccessibile.
Sarò felice di avere uno scambio solo sulla mia arte, su quello che
faccio da una vita: poesia. Quando posterò un mio film andrò a
leggere i commenti, prenderò in considerazione solo quelli
attinenti alla mia arte, il resto saranno mentalmente cestinati.
Siete caduti troppo in basso, anche il sole è una stella caduta
in basso, ma comunque tiene una distanza di sicurezza. Non avete
il senso della misura, io sono un narcisista spalancato al
prossimo, voi no, siete chiusi nel ripetere voi stessi, come un
disco rotto immerdato, mi fate tristezza, pena, provo pietà.
Ma non piango: sorrido.

martedì 14 aprile 2020

CHISCIOTTE CLASSIC

Il letamaio

Chiariamo un punto essenziale: il letamaio si crea perché ci sono
cagoni come Andrea e l'altro anonimo isterico che smerdano, senza
la poesia però di un Rabelais. Smerdano solo perché sono pieni di
merda, questa è la verità. Può essere divertente, anche se alla fine
la merda annoia, o no? A me annoia. Certo per commentare i miei
film ci vuole sensibilità, ci vuole fantasia, ci vuole senso critico
e intelligenza. Attimi ci prova e pochi altri. Alla fine è più divertente
insultarsi, per voi è così. A me la cosa frega poco, anche perché
non mi aspetto contributi e punti di vista interessanti da voi, non
siete mio fratello che a parlarci è un piacere perché ti sorprende sempre
con intuizioni originali, proprio ieri mi ha detto delle cose
molto efficaci sul film Il delitto di Giovanni Episcopo, tratto da
quel vanaglorioso di D'Annunzio, pessimo poeta e pessimo scrittore,
ma gran paraculo illustrissimo. Ecco perché Medea si staglia su tutti,
è una che fa andare l'intelligenza, ha scritto saggi su di me.
E anche Attimi quando le prudono i neuroni è riuscita a dire cose
sulla mia opera molto sugggestive e interessanti. Attimi però è
debole, talvolta. E si lascia tirare dentro dai merdaioli, che hanno
come unico scopo quello di smerdare, e così si perdono tanti spunti
interessanti, in fondo siete sul blog di un poeta, un poeta che non ha
bisogno di miliardi di followers, come del resto gli aedi che cantavano
per pochi eletti, e fare sempre notare che siamo in quattro gatti non
fa che rafforzare la mia natura di aedo, amato dalle Muse, perché
l'aedo racconta, fa sognare, crea avamposti di immaginazione sonante.
Ma i merdaioli sembrano avere la meglio, è facile gettare un pizzico
di merda per infettare litri di latte, non ci vuole ingegno, basta essere
merdosi merdaioli come i suddetti anonimi e compagnia andreante.
Quindi letamaio è ma solo nella zona commenti, la zona dei merdosi.
Poi io lascio libertà di smerdare perché alla fine credo che si formi
comunque una "storia" o ci siano fonti di studio per i sociologi
dell'avvenire, e quindi abbiano un senso anche i merdaioli. Spiace
che questi merdaioli siano così dediti alla merda, è facile intuire
distruzioni interiori, macerie psichiche ed etiche, vite sull'orlo di
un collasso sterilizzato, vite senza amore e passione. E spiace anche
perché potrebbero comunque dare un contributo interessante, dato
che non sono sprovvisti di neuroni, sono solo pieni di merda e
usano questo blog come il loro cesso pubblico. Contenti loro, a me
frega cazzo alla fine della fiera. Anche il Fosca, è simpatico per
carità, ma non fa che ripetere come un coatto le proprie ossessioni,
si salva perché a volte esce fuori un tocco di umanità e uno schizzo
di poesia...e non solo schizzi di merda o di sborra, vero Fosca?
Si potrebbero scrivere saggi su un personaggio come Roby Rosi,
sul mio modo di raccontarlo, si potrebbero scrivere saggi su tutti
i miei lavori, il mio cine occhio, la mia autorialità debordante ed
eternamente debuttante. Però vince il peto, il dileggio, lo scagazzo.
Quindi questo letamaio è fatto a immagine e somiglianza di Andrea
e accoliti che hanno a questo punto una gran faccia di merda.

lunedì 13 aprile 2020

W IL BRASILE!

W IL SALON!

W LA CAMPAGNA!

PIALAT

Guardate che belle le immagini tratte dai film
di questo regista.

Come si fa a non amare il cinema?

Come diceva Lang "il cinema ci ha fatto
riscoprire il volto umano".

Insieme alla pittura e alla fotografia.

ESSERE FELICI

Essere felici è un'arte, ma è anche un istinto.
Secondo me è un atto puro della volontà.
Si può essere felici sotto le bombe, in un
carnaio, come Etty Hillesum si può essere
felici durante il nazismo, essendo ebrea!
Puoi essere felice di andartene, di morire.
La felicità è una cosa folle, strana, buffa.
Etty era felice e faceva l'amore, perché non
ha permesso a un branco di criminali con la
svastica di indurla all'odio o all'infelicità.
Essere felici non è mai una colpa, ma non
esserlo è un tragico errore, perchè c'è solo
questa vita, e sprecarla in piagnistei è idiota.
Ho già detto che il giorno più bello della
mia vita fu la morte di mio padre, vederlo
cadavere sotto un lenzuolo. In quell'attimo
ho capito che la morte è nulla al cospetto
dell'amore. Ma voi, cretini cretinizzati, che
potete capire di queste parole? Ascoltate.
Lettura suggerita? Il controdolore di Palazzeschi.
Forza ignorantoni, che non tutto è perduto.


VIRUS SPLENDENTE

Questo è uno dei periodi più belli della mia vita!
Ieri ho visto Il processo di Verona di Lizzani e
Bassa marea di Fritz Lang, oggi ho visto Furia di
Lang e Gardenia blu, sempre di Lang. Stasera
guarderò un film di Zurlini. Stamattina ho finito
quel capolavoro che è Gargantua e Pantagruele e
oggi inizierò due libri: Memorie d'oltretomba di
Chateaubriand e Una giovinezza in Germania di
Toller. Tanti nutrimenti spirituali che rinfrescano
anche il palato, tutto è connesso, sento anche le
viscere più felici e il mio intestino odora di rose.
Nessun senso di colpa, anche perché sono tutti a
casa come me. Periodo a dir poco perfetto. Ieri
con mio fratello abbiamo stappato un Amarone
Bertani del 1998, forse 700 euro di bottiglia, ed
era una squisitezza, il vino migliore della mia vita.
Poi Robi ha fatto un lesso buonissimo, e nel brodo
ci abbiamo messo i tortellini. Ci siamo sentiti con
mamma che sta benissimo ed era mezza ubriaca.
A lei basta poco. Una videochiamata di 30 minuti
con whatsapp, e sembra di stare a tavola tutti e 4
assieme, perché c'è sempre papà con noi, l'ingegnere
Farina che ci ha permesso di diventare quello che
siamo: due figli felici. Felici di scrivere, di filmare,
di mangiare e di scopare: liberi, senza figli, senza
mogli, senza responsabilità che fanno solo invecchiare.
Con Ethel ci sentiamo ogni giorno e ogni giorno
il desiderio aumenta, abbiamo in programma tanti
giochi, tutti illeciti, tutti con la fionda del piacere
che lancia sassi e sesso, senza togliere la mano.
Mai stato meglio. Non vedo l'ora di sfondare una
porta aperta, non vedo l'ora di correre, di avere
il fiatone, per tornare a casa, con il fango sotto le
scarpe. Questo virus mi darà l'estasi del cielo.
Già mi sta dando l'estasi di vedere tutto il mondo
imitare la mia vita, la vita di un genio: Ricky Farina.


domenica 12 aprile 2020

sabato 11 aprile 2020

...poi stacco

Per quanto riguarda gli errori di scrittura, siano essi di
sintassi o di ortografia, a me non frega più di tanto, non
siete a scuola, e io non sono il vostro professore, e tutti
possono incappare in qualche errore, sia per fretta e sia
per stanchezza, anche il sottoscritto, ma una cosa che non
accetto è la presa in giro, e su questo blog spesso viene
presa in giro Martina per alcuni errori ortografici, e viene
presa in giro, il colmo dei colmi, da chi scrive innoqui
con la q, e questo non è accettabile perché non ha senso,
è un'evidenza irrefragabile! Quindi vi esorto a non prendere
in giro nessuno, anche perché una persona di cultura
non lo farebbe mai, se voi vi sentite tali, allora fate i bravi.
Ora scusatemi ma devo andare a vedere un film di
Don Siegel.

L'UNICO

L'unico su questo blog che può essere
volgare è Fosca, perché la sua volgarità
ha qualcosa di diverso, gli altri vengono
e verranno segati senza alcuna pietà.

Vi cancello senza pietà

Anonimi, se non fate i bravi bambini
vi cancello senza pietà. C'è un limite a
tutto, anche su questo blog libero.

Imparate a contenervi entro certi limiti,
anche perché per spirito di competizione
a volte vi seguo nei vostri gorghi di
cacca e mi imbratto pure io.

Se siete infelici andate da un'altra parte
a scaricare la vostra oscena impotenza.
Vi avverto.

O fate gli intelligenti, provateci, o vi sego
senza pietà, a costo di perdere tempo
prezioso. Che siate ignoranti ci può stare,
ma anche fetidi coglioni...no.

Chiaro?

RICKY AL BACIO

venerdì 10 aprile 2020

L'ULTIMA CANZONE DI NICOLA GELO

Con un video molto bello realizzato appositamente per la canzone.

ELENCO DI PERSONE INTELLIGENTI

Ecco un mio personale elenco delle 10 persone più
intelligenti d'Italia:

Mario Monti.
Romano Prodi.
Ricky Farina.
Marco Travaglio.
Pippo Baudo.
Elsa Fornero.
Fabiola Gianotti.
Elena Cattaneo.
Giacomo Rizzolati.
Francesco Guccini.

Fate voi il vostro elenco!
Non è divertente?

LA PECORA PANDEMICA

Oggi belare è la vera saggezza.
Mettere lo spirito critico in soffitta.
Oggi è tempo di obbedire, come
Garibaldi. Oggi è così. Infatti voi
state a casa, ne sono certo. Non fate
i ribelli. E sapete perché? Perché
noi siamo ignoranti e pezzenti al
cospetto di un pool di scienziati
che sta collaborando con Conte.
Per questo mutismo e rassegnazione.
Non alzate la cresta. Oggi pecore,
domani, se volete, galli. Ma oggi no.
Oggi pecore. E anche domani.
Fino a quando belare sarà saggezza.
Sarà guarigione. Sarà libertà.

CARI COMPLOTTISTI...- IL FATTO QUOTIDIANO

Sento di dedicare questo post al mio amico Daviduccio.
Sono in fase di dediche.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/04/10/cari-complottisti-per-stavolta-affidatevi-a-conte-e-pregate-per-un-caffe-al-bar/5762573/

giovedì 9 aprile 2020

ALLE OTTO E DIECI

Io ci pesco nella mia testa.
Pesco parole. E le immagini
invece mi entrano dentro
dalle orecchie, stereofoniche.

E i treni nella notte e i pesciolini
rossi nelle mutande, la lampada
e la lampadina, il temporale
fulminato sullo specchio...

I tuoi seni adagiati nell'ombra,
quel ricordo antico che mi
attraversa, è ancora mio? La
memoria è una sogliola fritta
e tu sei il pescato del giorno.

Nulla, non voglio più ricordare
nulla, solo spilli di adesso nella
carne, e la tua bocca di ora, e la
mia bocca dentro la tua bocca di
adesso che è ora, o forse mai più.

Sipario sulla frutta del mattino,
limpido risveglio, una crepa sul
soffitto, lucertole immaginarie
folgorate dall'eternità, e tu e io
che viviamo per sfregio alla polvere

e alle otto e dieci ci amiamo.

A MARTINA

Dedico a Martina questo straordinario documento sulla vita
e i pensieri di un contadino ultranovantenne.

Mai sentito in vita mia parole più nitide! Nemmeno in Kant,
uno dei filosofi più geniali dell'umanità.

mercoledì 8 aprile 2020

La felicità sull'erba

COMPLETATO

Oggi ho ascoltato il consiglio del mio amico Marietto,
mi sono completato, con profumazione. Vale a dire che
mi sono fatto la doccia e vestito, per sentirmi meglio,
per infrangere l'incantesimo di questa "domenica feriale".
Ho buttato la spazzatura: un sacchetto azzurro e uno
giallo. Ho visto Alla, la portinaia ucraina, fumare al
sole, tra l'altro mi ha detto che in Canada hanno
deciso di chiudere le scuole fino al prossimo anno.
Poi mi sono girato verso destra e ho fatto tre passi
di numero verso il panificio che ora è in mano a
Omar l'egiziano, ha preso l'abitudine di chiamarmi
"zio", cazzo, detesto quelli che mi chiamano zio, che
cosa vogliono farmi notare? Che sono più vecchio
di loro? Se sapessero quante seghe mi faccio al giorno!
Ma se mi sono simpatici, posso anche perdonarli se
mi chiamano zio. C'è la fila, quattro persone, tutti
diligenti con guanti e mascherine, a me mancano i
guanti, e mi sento come a scuola quando non avevo
fatto i compiti. C'è un sole felice, prendo il sole con
la mascherina, mi godo questa coda, e il venticello,
l'azzurro del cielo mi cade nelle tasche della giacca
bianca che risplende su questo mondo contaminato.
Chi l'avrebbe detto? Provare l'estasi di essere in coda
per prendere due michette e un litro di latte scremato.

TROVATO

Trovato per caso stamattina questo personaggio,
sulle orme di Erich Muhsam, totale assenza di talento ma
basta poco: un corpo, un volto strano e un berretto,
e si forma una strana alchimia che eccede il talento
vero e proprio, e come per incanto questa pessima
interpretazione diventa indimenticabile. Chissà perché...

per vederlo bisogna cliccare direttamente su YouTube.

POESIA SUFI

Nasciamo senza portare
nulla, moriamo senza poter
portare nulla, ed in mezzo,
nell'eterno che si
ricongiunge nel breve
battito delle
ciglia, litighiamo per
possedere qualcosa.

N.Nur-ad-Din

martedì 7 aprile 2020

ERICH

Il prigioniero
Non ho imparato per tutta la mia vita
a piegarmi ad una costrizione estranea.
Adesso mi hanno incarcerato
allontanato da moglie e opera.
Ma anche se mi ammazzano:
Piegarsi vuol dire
mentire!
Io dovrei? Io devo? – ma non voglio
seguire i piaceri di quei signori.
Non faccio ciò che dice un maggiordomo.
Ribelli conoscono un dovere migliore
che piegarsi sotto il giogo.
Piegarsi vuol dire
mentire!
Lo stato, che mi tolse la libertà,
che continua a fregarmi
nel carcere e senza pudore.
Dovrei piegarmi ai paragrafi anche
in catene.
Piegarsi vuol dire
mentire!
Allora mettete l’empio al muro!
Così siete contenti.
Perché prima si secchi la mia mano
che io mi pieghi alla frusta
nell’ignoranza di uno schiavo.
Piegarsi vuol dire
mentire!
Ma se un giorno la catena si spezzerà
posso a pieni polmoni respirare il sole – tirannia!
Lo griderò in mezzo al popolo: Sii libero!
Disimpara a piegarti!
Piegarsi vuol dire
mentire!
Erich Mühsam

THE CULT

RADIO FOPPA

CHISCIOTTE CLASSIC

Il mio amico "private banker"! Questo è il secondo ritratto a lui
dedicato, il primo è Ritratto di un private banker che è una specie
di cult, ma a questo sono affezionato per la malinconia che traspare
dal mio amico "berlusconiano". Due persone mi hanno fatto
capire Berlusconi: il private banker e il mio amico Piero Ricca.
Al tempo di questo ritratto Ethel era ancora in mente Dei e il mio
amico B.B. cercava di aiutarmi a riconquistare Valeria e a dare
dignità monetaria ai miei film. Non è accaduto, ma ci abbiamo
provato caro amico mio, spero che i tempi dorati possano ritornare,
quando Berlusconi ti premiava con un Patek Philippe davanti al
teatro Manzoni gremito, quando eri in gloria di tutto e ti nasceva
un figlio, poi vennero tempi duri, ed è nei tempi duri che io divento
amico tuo, perché chi non soffre non mi interessa per nulla, e
perché solo chi soffre sa come godersi appieno la vita, come te.

ETHEL HA DIMENTICATO GLI STIVALETTI

Ethel ha dimenticato gli stivaletti a casa mia.
Sono stivaletti sexy, col tacco a spillo e i lacci
rossi, rossi come il fuoco. Ogni tanto apro
l'anta dell'armadio e li guardo, non mi sono
ancora spinto ad accarezzarli, e non è più follia
il pensiero osceno di leccarli, di ficcarmeli
in gola, fino a vomitare l'assenza di Ethel, dei
suoi sorrisi, delle sue mani sul mio corpo, mani
che possono placarmi ed eccitarmi, sulla mia
testa sono un balsamo quando ho l'emicrania,
e sul mio cazzo sono un viagra a cinque dita.
Ethel, monella. Ethel, rifugio. Ristoro. Calore.
Paradosso e paradiso. Inferno, Ethel. Così vicina
da essere un vapore equatoriale sul tappeto.
Così lontana da strapparmi le parole dalle viscere.
Nel gelo di una quarantina di chilometri e di
una quarantena di ore infinite...due caselli di
distanza, non molto carburante da consumare,
i limiti di velocità da rispettare, i vigili invisibili,
un mondo pieno di multe e di mascherine,
di abbracci spezzati...Ethel, quando? Quando
tornerai a fare rivivere questi stivaletti con i lacci
rossi che riposano nel mio armadio? Mi manca
tutto di me, la tua schiena, mi manca ogni neo
e ogni lentiggine, anche quella voglia che hai
sulla coscia, e anche la voglia che hai nella bocca.
Ti arrabbi se ti dico che mi mancano i tuoi
pompini? E diciamola tutta: io sono un uomo
felice. Pensa: certe donne non leccano le palle.
Ethel. Ci pensi? Come è possibile? Ethel.

lunedì 6 aprile 2020

PSYCHO VIRUS

PER AMORE

Ricordate quando la gente ancora si sposava?
Incredibile.

PER AMORE

Per amore
forse
potrei commettere
persino
una
ragionevolezza.

domenica 5 aprile 2020

PANDEMIA

Fuori la primavera disegna
arabeschi di clorofilla e succhia via
l'inchiostro dal mondo.

E noi, accovacciati sulla polvere,
apriamo i cassetti e finalmente
lasciamo volare i nostri sogni...

Lontano, dove la rupe si decompone
in lancinanti e divini
stratagemmi.

sabato 4 aprile 2020

venerdì 3 aprile 2020

LA SVOLTA FASCIA

Quando stai facendo una curva a gomito con l'olio sulla strada
non ti metti a sostituire l'autista al volante, anzi:fai il tifo per
l'autista. Dopo, arrivati sani e salvi all'autogrill si può discutere.
Persone intelligenti come Davide non riescono a cogliere questa
evidenza? Come è possibile? La fregola da complotto è così forte?
Grazie per gli auguri ragazzi, ma oggi sono preoccupato.
Mi sono svegliato con una paura: e se dopo questo Covid ci fosse
in Italia una svolta autoritaria come in Ungheria? Purtroppo
è una delle due possibilità, l'altra è una maggiore apertura al
mondo. Due atteggiamenti diametralmente opposti. Per Salvini
la dittatura in Ungheria è democratica perché l'ha voluta
il Parlamento, ma vi rendete conto della demenza? Se il Parlamento
approvasse una legge sullo stupro delle bambine di 3 anni
per Salvini sarebbe democratico. Comunque la svolta fascia
è una delle possibilità. Svolta fascio sovranista leghista.
Il merdaio dei merdai. Incrociamo le dita, anche se so che qualcuno
su questo blog le dita non le incrocerà, vero? Piccoli fascistelli
da strapazzo-blog.

giovedì 2 aprile 2020

mercoledì 1 aprile 2020

DOMANI

Domani, non oggi, farò 51 anni di vita.
Sono nato all'1.40 di notte. Subito a rompere
le palle: un destino. Ho rischiato di uccidere
mia madre per vendetta. Sono nato con
il cordone ombelicale al collo, sono nato
cianotico. Sono nato soffocando.
Per questo non riesco a portare le cravatte,
mi manca il respiro. Allora per vendetta
ho lasciato dei pezzetti di placenta dentro
mia madre e lei in taxi ha iniziato a sanguinare
sul sedile del taxi, sarà stato contento il
tassista! Per fortuna mamma era vicina
all'ospedale, altrimenti sarei orfano dalla
nascita. Domani, non oggi, il 2 aprile del
1969. L'anno della luna e di Ricky sulla
terra. Una data che ha cambiato le prospettive
dell'umanità. Domani, non oggi.
Stanotte.

UN UOMO ABISSALE