venerdì 17 aprile 2020

Una pandemia al rovescio di Ethel Bosco

Voglio un virus che ci infetti se stiamo chiusi in casa, se stiamo distanti più di mezzo metro l'uno dall'altro.
Voglio un virus che ci obblighi a stare assieme, appiccicati.
Ve lo immaginate?
Vietato stare a casa!
Vietato stare soli!
Tutti fuori!
Tutti uniti!
Voglio un virus che ci obblighi a guardarci negli occhi, ad annusare i rispettivi odori.
Un runner che corre da solo?
Mai!
Tutti a correre con lui!
Una mamma sola nel parchetto con i suoi tre bimbi?
Ma è matta?
Forza, tutti al parchetto a giocare assieme!
La D'Urso sola nella studio televisivo, nel bel mezzo del pomeriggio, che recita le preghiere assieme a Salvini?
No, si infetta! Tutti addosso alla D'Urso ma talmente addosso da non farla neanche più parlare.
La prossima pandemia la voglio così: talmente tosta da farci uscire da noi stessi, da farci sentire stupidi se puntiamo il dito contro l'altro.
La prossima pandemia la voglio al rovescio!

7 commenti:

attimiespazi ha detto...

ahahahahah,
forza Ethel, ancora uno sforzo,
e presto tu e Ricky potrete
riabbracciarvi,
per perdervi nel vostro Infinito..



Unknown ha detto...

Infatti sei andata a convivere con Ricky. A cazzara!

Unknown ha detto...

Chi si somiglia si piglia.

Unknown ha detto...

Guarda che vi sta facendo male, stare da soli. Praticamente si sta sviluppando la forma marcia, dell ascetismo e della clausura. Appena passa vi incazzerete a merda, per una macchina che stenta a partire, con il solito isterismo idiota.

marti64 ha detto...

La tua fantasia supera noi tutte e tutti, anche se non accadrà mai
la cosa bella è quell'unione che vi dovrebbe esserervi fra le persone
e non solo in tempi di coronavirus ma sempre

Anonimo ha detto...

Nocreto. Hai descritto la situazione di Digione. Dunque il virus je fa' un baffo. Anzi lo specchietto.

Anonimo ha detto...

Ma che ha detto?