domenica 30 agosto 2020

IMPARATE DA BRUNO MARTINO

Imparate da Bruno Martino che odiava l'estate.

Se vi togliete l'odio non siete per questo più buoni,

siete solo vuoti, monchi, mutilati, insapori.

E'come se vi mancasse una parte di cielo

o di cervello o di anima, fate veramente una

pessima figura, di ridicolaggine diffusa.

Imparate ad amare il vostro odio, lo avete

dentro di voi, imparate a vestirlo dei vestiti

più lucenti, stendete un tappeto rosso sangue

sotto i vostri passi, non è necessario alcuno

spargimento, ma è necessaria la rivolta a tutto

ciò che vuole soffocare e dilaniare l'amore.

Chiunque venga calpestato ha diritto alla sua

rivolta. In questi giorni io sono con i neri che

si ribellano negli Stati Uniti, sono per una forma

di neoluddismo urbano e contemporaneo, vale

a dire infrangere e mandare in frantumi la

proprietà dei bianchi suprematisti.

Colpirli nella loro libidine: la proprietà.


https://www.youtube.com/watch?v=xGow57t4zu8




sabato 29 agosto 2020

MEDEA, IN ARTE FRANCESCA AURELIO

 Come recitava la canzone, "L'estate appassisce silenziosa": quest'estate malata e fitta di ipocondrie plurali, di pigrizie e qualche nostalgia.

Le notti sono ancora molto calde, anche quest’anno il fuoco ha devastato uliveti e querce antiche: sembrava una catastrofe sventata e, invece, si è verificato l’ennesimo sfacelo estivo. L’acqua sembra perdere vigore nelle tenebre in cui ardono roghi che sfidano le altezze divine! Riflettevo sull’importanza della DELICATEZZA, del GARBO, delle forme più elementari di RISPETTO, perché stamattina, sul far del giorno, mentre mi affacciavo per ritrovare il mondo, ho assistito ad una scena che mi ha ferita: un uomo, dinanzi alla ringhiera che si affaccia su un bellissimo panorama naturale proprio davanti casa mia, imprecava al telefono, vomitando sul creato tutte le più insulse bestemmie. Volevo godere dell’albeggiare lento, dopo una notte quasi insonne; volevo ristabilire rapporti di equilibrio con la luce, dopo una notte di pensieri e sogni tempestosi, e questa mancanza di sensibilità mi ha dato proprio dolore.
Abbiamo perduto la delicatezza, che non è mollezza, femminina fragilità, gusto affettato della delizia; la delicatezza è soprattutto EMPATIA. Il greco antico, ancora una volta, viene in soccorso alla mia anima, perché non è una lingua morta, il greco antico è un sentimento: empatia deriva dal verbo πάσχω (pasco), che troppo facilmente si traduce con patire. Perché πάσχω significa prima di tutto “trovarsi in un certo stato d’animo” ed empatia è il risultato di πάσχω che si unisce ad ἐν (en), “dentro”, perciò l’empatia è trovarsi CON L’ALTRO dentro un determinato stato d’animo. E l’ALTRO è il creato, le creature, gli animali, le piante, lo spirito divino, la lupa di mare, il sole che sale dall’acqua, gli uliveti in fiamme, le fiamme stesse. E l’ALTRO è degno di rispetto, per la consanguineità che all’ALTRO ci lega. Io credo nella rabbia, nella disobbedienza, credo nel dolore, nella sofferenza, nel sonno, credo nella ragione, nell’amore, nella regola e nella sregolatezza intelligente, ma senza l’empatia non possiamo più vivere, non possiamo più stare a questo mondo. Niente di più scellerato esiste di questo mio pensare, perché è scontato e banale, eppure siamo manchevoli della vicinanza che ci accomuna in un sentire simile e dissimile al tempo stesso. E allora imprechiamo, portiamo avanti questioni di principio, ci priviamo della serenità, spariamo sentenze. Vorrei essere mite. La mitezza è l’unica via d’uscita da questa condizione terribile nella quale l’umanità versa: in piena pandemia, il problema non è davvero il numero dei parlamentari; non può né deve essere l’ordine di banchi monoposto; il problema non è bestemmiare dio … il punto è decidere di guarire: nell’anima prima che nel corpo. Abbiamo banalizzato chi si adopera per la bellezza: se ricominciassimo a credere nelle favole, forse già un po’ potremmo dire di amare. “Il MIO bisogno, la MIA felicità, la MIA urgenza”: dove vado da solo? A che mi serve fare per me soltanto? A chi posso dire la mia inettitudine? Chè se la dico, la canto, la scrivo, magari già la vinco un po’ e, se qualcuno me la ascolta, me la carezza, me la rispetta, io imparo a vivere invece. Intanto il sole brilla e noi non ce ne accorgiamo più e continuiamo a credere che sia scontato. Che miseria!
Tu, Paola Bernardini, Lazzarini Dory e altri 12
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FIRST REFORMED

FIRST REFORMED è un film scritto e diretto da Paul Schrader.
Un film del 2017. In Italia è stato tradotto così: La creazione a rischio.
Questo è un film vivamente consigliato dalla Chisciotte.
Lo metto tra le emozioni cinematografiche più belle degli ultimi anni.
In sostanza è un film che prende come tema l'ambiente e gli sciagurati
e irreversibili danni che l'uomo sta facendo all'ecosistema, ma dà un
taglio originalissimo, entrando nelle pieghe interiori di un prete
(meravigliosamente interpretato da Ethan Hawke) malato di cancro
e d'amore, disperatamente solo, e con rigore e purezza di stile
il regista ti porta a vedere come cosa naturale che il prete alla fine
del film si trasformi in un kamikaze...ma non sveliamo di più su uno
dei film più belli degli ultimi anni, con un finale meraviglioso, e
per inciso all'interno del film c'è una scena di sesso indimenticabile,
poesia del cinema, mistero del cinema che sa raccontare senza mai
cadere nelle trappole del lirismo, in perfetto equilibrio tra emozione e
immagine-pensiero. Un ulteriore sviluppo di Taxi Driver, forse ancora
più profondo, disperato e lieve di Taxi Driver...che bello il cinema
quando è cinema.

https://www.youtube.com/watch?v=hCF5Y8dQpR4

LO STIVALE E IL FIORELLINO

 Immaginate un fiorellino profumato e innocente, ora immaginate uno stivale nero

che schiacci il fiorellino, e poi sentite una risata crudele e sadica. Ecco, odiare lo

stivale nero che schiaccia il fiorellino è amore. Amore per il fiorellino. Capite?

L'odio è amore. Ci arrivate? Non è così difficile da capire. Fiorellino, stivale. Capite?

Lo stivale va fermato. E per fermarlo bisogna odiare chi schiaccia i fiorellini e ride

sadicamente. Poi se preferite gli stivali, fatti vostri. Negare questa evidenza significa

essere in malafede. Se poi aggiungo che vi concedo anche la scelta pacifista, vale a dire

di odiare lo stivale tramite la poesia o l'arte in genere (Guernica di Picasso), beh, direi

che non avete più scusanti per negare che l'odio verso lo stivale sia sacrosanto.

Per quanto riguarda l'affaire Attimi. Chi conosce la storia di questo blog sa benissimo

che Attimi per vanità ha continuato per anni a dire addio al blogger e poi a tornare.

E uno si dice: ok, è un suo lato vanitoso, nessuno è perfetto. Ma sentire la difesa di

Fosca che insulta mio padre e sentirmi dire per l'ennesima volta "addio perché hai

cancellato un mio commento, anche se lo hai fatto per sbaglio", insomma, uno alla

fine ne ha le palle piene anche per la deliziosa Attimi che però ultimamente si stava

chicchizzando, cioè tendeva a ignorare i contenuti proposti o a commentarli con una

frase di repertorio di Wilde, senza mettere in campo la sua ironia e intelligenza.

Credo che Attimi fosse ormai stanca e abbia preso come scusa il primo "sbaglio" per

ritirarsi, quindi io l'ho semplicemente assecondata, ma dato che per carattere non porto

rancore...può tornare quando vuole, e le concedo anche di saltare Lo smascheramento.

Ma le mie ragioni restano: su un blog si sta per dialogare con l'Autore e non con

Oscar Wilde.


giovedì 27 agosto 2020

CALMA

 Chi dice di non odiare è bugiarda o bugiardo, sarebbe come dire che uno non ha mai

prurito. Si può lottare contro il male anche con l'odio, se l'odio è diretto contro il male

è cosa santa buona e giusta, chi lo nega non è che la pensi diversamente, nega una

cosa evidente e logica, quindi è inutile parlarci assieme, dato che si dichiara stupido.

Non sto andando avanti col blog perché sono in vacanza dalla vacanza, sono al mare,

quando tornerò nella vacanza di Milano avrò tanti film da montare, sia sul filone della

nostalgia del mio passato (vecchie cassette) e sia nuovi film in arrivo. Magari la prossima

settimana. Gli amici dei miei nemici sono miei nemici, io la penso così. Chi è nemico

dell'umanità è mio nemico e io lo odio per combatterlo con ogni mezzo. Chi è amico

dei nemici dell'umanità è da odiare, ed è un mio nemico. Se odio le zanzare, potrò

odiare un nazista? Certo che sì. E chi non odia i nazisti, a meno che non sia Etty Hillesum,

ma voi non siete Etty, cioè non avete le sue profonde giustificazioni per non odiare, dicevo,

chi non odia i nazisti è un mio nemico, semplicemente, perché permetterebbe ai nazisti

di continuare a commettere crimini contro l'umanità, lasciandoli in pace, senza lottare.

Oppure mi dite: ma no Ricky, possiamo ammazzare i nazi con l'amore nel cuore.

Allora, sciambola! Sono con voi.





lunedì 24 agosto 2020

SMASCHERATI

 Questo è stato un blog libero che ha dato spazio a tutti, vi ho permesso di essere

voi stessi fino alla fine, vi ho permesso insulti alla mia persona e alla mia famiglia,

anche alla mia pupa, vi ho lasciati liberi di essere, vi ho permesso di ignorare il mio

lavoro e vi ho fatto parlare fra di voi, tanto che per molto tempo il blog è stato un

battibeccarsi fra di voi, era in mano vostra praticamente, quando mai si è visto un

"padrone" così liberale? Così suicida? Ma c'è un limite a tutto e voi avete senza dubbio

superato quel limite, tranne Davide, forse protetto dalla sua "follia complottista".

A furia di sviare dai contenuti del blog era diventato normale ospitare le vostre

francamente inutili chiacchiere, era diventato "normale" entrare nel mio blog e

ignorare l'Autore, oltre che insultarlo. Beh, che dite? Ne ho avuta di pazienza, no?

Ora mi avete rotto tutti, anche Attimi. Il vostro ridicolo fraintendimento delle mie

parole sull'odio: l'odio è parte integrante della natura umana, è ineliminabile.

Tanto è vero che ci sono tante cose odiose al mondo o no? Il punto sta in questo:

che cosa odi? Se odi le razze è un conto, se odi chi odia le razze è altra cosa.

Se odi chi odia e schiaccia i deboli, se odi chi calpesta l'umanità, l'odio che ti

fa agire è cosa santa e sacra perché ti fa combattere per la giustizia e contro

l'ingiustizia e queste parole non si possono fraintendere perché sono parole di

assoluto amore verso l'Uomo. Ho anche aggiunto che puoi agire pacificamente e

odiare con l'arte, e nemmeno questo è stato capito, togli l'odio a un poeta e non

resta niente. Chi non capisce l'odio non può scrivere poesie. Odi et amo, scriveva

Catullo. Avete voluto fraintendere tutto e seguendo la modalità Chicca avete

voluto ignorare i contenuti del Blogger per dedicarvi solo alla chiacchiera e a

parlarvi addosso in modo egocentrico e insulso. Addirittura la santarellina Attimi

ha difeso Fosca e gli insulti vergognosi all'ingegner Farina, mio padre.

Questo è odioso ed è inaccettabile. Ma per me non è un problema, siete stati

smascherati, anche perché non avete commentato il monologo su Umberto Saba,

rivelando il vostro sostanziale disinteresse per la poesia, e il vostro interesse macabro

solo dedito alla chiacchiera e a parlarvi addosso. E anche questo non è più accettabile.

Questo blog non ha bisogno di voi, di persone non in grado di ragionare con originalità

sui contenuti del Blogger (come perfidamente mi chiama Chicca). La regola è

chiara: per commentare bisogna lasciare un pensiero articolato e sensibile su Saba.

Non mi interessa chi non ragiona di poesia. Non mi interessano quelli che sono

qui solo per biascicarsi addosso. Non verrete più pubblicati e non sentiremo la vostra

mancanza, il modello Chicca non è più accolto. Non è più accettabile. Su un blog si sta

per dialogare con l'Autore e le sue opere. Il resto non conta nulla, ma proprio Nulla.

Anche perché la vostra personalità è interessante solo in relazione alla mia, presi

singolarmente siete ben poco, mancanza strutturale di carisma e chiacchiere vuote.

Fosca per commentare, per tornare a commentare dovrebbe pubblicare un video

dove mostra la sua faccia da beone e chiede scusa all'ingegner Farina, mio padre.

Non si offendono i padri.

Non si offendono i morti.

Non si offendono gli ingegneri.

Non si fa.

Non tutto è permesso.

domenica 23 agosto 2020

INTERNET EXPLORER - IL FATTO QUOTIDIANO

 https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/08/23/internet-explorer-sta-morendo-e-io-rallento-mi-impallo-e-mi-fermo-in-suo-onore/5907680/

PENSIERI DI FINE AGOSTO

 L'ostinazione di un caffè dentro un mattino inesplicabile.


*


Facciamo piazza pulita: la felicità non esiste, Dio nemmeno.

Ora che abbiamo gli occhi aperti, siamo divini e felici.


*


Lei mi disse: sei unico e hai un senso. Un senso unico.

Poi si innamorò di un vigile.


*


La vita ha senso solo fino a quando puoi ordinare un amaro con ghiaccio.

Poi solo nulla, polvere e un'eternità astemia.


*


Erano una coppia perfetta. Lui per lei era sempre il primo venuto.

Gli altri duravano di più.


*


Mi fido solo di ciò che si può maggiorare: le tette e la ragione.


*


Una vita di pompe e onori non è da disdegnare, ma sento che potrei

rinunciare agli onori. Solo a quelli.


giovedì 20 agosto 2020

IN SOSTANZA: DAVIDE

 Vi ricordate il "ne rimarrà uno solo"?

Pare che questo uno sia Davide, lui ha commentato

Lo smascheramento e quindi ha diritto di commento su questo blog.

Anche Chicca a dire il vero, ma lo ha fatto nel solito senso

da vecchia zabetta inacidita, il suo commento è stato pubblicato

solo perché mi è piaciuta la parola "sbruffoncello".

Inutile mandarmi commenti, non li leggo nemmeno se

non sono legati al film Lo smascheramento, vengono

immediatamente cancellati, fatevene una ragione.

Le regole sono cambiate, non si accettano più discorsi da

insulsi portinai o portinaie sull'odio.

L'odio esiste, fa parte della natura umana, e se si odiano

i crimini contro l'umanità, le zanzare e le emorroidi,

l'odio è una cosa bella: è quasi amore.

Negarlo è da ipocriti e oligofrenici. La vita è fatta

di opposti: antipatia e simpatia, per esempio.

Chi nega l'odio è come se dicesse: io provo solo

simpatia per le persone che incontro. Ma fatemi il

piacere. Ma andate a vivere dentro al Mulino Bianco

razza di ipocriti.

Quindi Davide, per ora tu sei l'immortale.

L'ultimo rimasto su questo blog.

Che brivido!

Che cosa si prova?


mercoledì 19 agosto 2020

RENYDOL

 Il successo è una cosa bella. Forse da oggi cambierà la mia vita, almeno dal punto di vista

del dolore fisico. Il pezzo sulla cena da Borghese ha avuto molto successo, è stato letto da

tantissime persone, e molti sono andati a cercarmi in rete (chi cazzo sarà mai questo spiritosone

di Ricky Farina?), alcuni per insultarmi, altri per curiosità e gratitudine per avere strappato

una risata alla monotonia delle loro letture sul Fatto Quotidiano. Con una donna abbiamo

avuto uno scambio, lei inizialmente aveva scritto solo "boh" sul mio film "Ethel", e io le

avevo risposto "bah" per prenderla in giro di un atto comunicativo così insignificante, voi

sapete che io detesto visceralmente chi non rispetta la comunicazione, vale a dire: chi non

articola un pensiero in modo creativo e originale. Ma è venuto fuori che la persona in questione

è molto preparata e simpatica, è bastato stuzzicarla, vedete? E dopo avere visto un mio video

dove mi lamentavo di questa fastidiosissima renella che mi tormenta da anni, giorno dopo

giorno (spingendomi addirittura a nutrirmi di TORADOL, un pesante antidolorifico), lei mi

ha suggerito RENYDOL! Dice che è molto efficace, molto naturale, e dice che non parla

a sproposito perché è il suo lavoro. Oggi la felicità possibile ha un nome: RENYDOL.

Anche se è strano, l'uomo si affeziona a tutto, se questo dolore dovesse sparire forse ne

sentirei la mancanza. Ieri guardavo Ethel dormire, le sue gambe abbronzate fuori dal

lenzuolo, il suo respiro lieve, i capelli ricci sul cuscino, le palpebre soffiate dai sogni, e

mi sembrava un sogno perché la vita è sogno e anche gli incubi sono sogni, ma c'era questo

dolore a fare da contrappunto, questo dolore al fianco e inguinale che mi sussurrava: Ricky,

tutto è sogno tranne la renella. La renella no. Tu hai la sabbia nei reni, e il mare è lontano.


martedì 18 agosto 2020

INCREDIBILI COSE

 Qualche anno fa ero a Siena con Ethel. Cammino mano nella mano, testa nella testa,

con Ethel, vicino a Piazza Del Campo. Incrociamo un ragazzo con gli occhiali che mi

guarda e mi dice: "Scusi, lei è Ricky Farina?". Fino a

prova contraria sono Ricky Farina. Quel ragazzo si chiamava Davide. Il giorno dopo
abbiamo fatto colazione assieme, e in quell'occasione conobbi anche Rosario, un amico
di Davide: due studenti. Rosario mi dice che anche lui guarda i miei monologhi e anche
la sua ragazza, anzi, la sua ragazza è una vera fan, ma oggi non è potuta venire perché
deve preparare un esame fondamentale e si scusa tantissimo. Rispondo che viene sempre
prima il piacere(lo studio) e poi il dovere(conoscere Ricky Farina).

Torniamo ai giorni nostri. Ethel viene a prendermi alla stazione di Pesaro, questo accade
il 14 agosto. Andiamo a mangiare in un ristorante sulla spiaggia. Io prendo spaghetti e
vongole. Tantissime vongole, per sgusciarle tutte ho fatto raffreddare il piatto.
Ethel ha preso una cosa vegetariana, non ricordo bene, tipo un cous cous.
Dopo si passeggia sul lungomare di Pesaro. Poi ci sdraiamo sull'erba. Fa caldo
ma c'è un venticello che ogni tanto soffia sul vestitino corto di Ethel, rivelando le
sue mutandine, rivelandole all'erba e alle nuvole del cielo. Ci alziamo dopo una ventina
di carezze, circa una carezza al minuto. Andiamo alla macchina parcheggiata in
un angolo all'interno di Pesaro, tra due stradine. Sto per entrare in macchina e vedo
una coppia di giovani che si tiene per mano. Lui mi fa: "Ricky Farina?". Io faccio
segno di sì con la testa e penso: cazzo, sto diventando famoso, mi riconoscono per
strada, anche a Pesaro. Poi guardo meglio, ma questo l'ho già visto!
Era Rosario, con la sua ragazza Eleonora. Cazzo, è sempre lo stesso che mi riconosce.
Se fossimo stati sull'erba un minuto di meno o di più non ci saremmo mai
incontrati, penso guardando Ethel.
Allora è vero che gli aerei possono precipitare!
Per questo non li prendo, se posso, a me capitano queste coincidenze.
Quante possibilità c'erano di incontrare Rosario ed Eleonora a Pesaro?
Come se non bastasse: anche loro stanno andando nella meravigliosa Urbino.
Eleonora mi confessa che lei e una sua amica un giorno hanno guardato i miei
video dalle 19 alle 3 del mattino. Mi sento gratificato da questa follia, anche perché
Eleonora mi sembra molto in gamba e molto intelligente, si è laureata e verrà
a insegnare a Milano! Con Rosario! Anche lui insegna: storia e italiano.
La sera ci vediamo a Urbino, loro portano un amico che sta sempre in silenzio e
mi fissa. Ethel è divertita dalla cosa. Loro si scusano quasi, dicendo che il loro amico
è timido e anche molto serio, ma è simpatico, poco a poco si scioglie.
Scopriamo che lavora nella Guardia di Finanza. Allora io tiro fuori il mio
cavallo di battaglia, aiutato dal vino, racconto di quando tre finanzieri perquisirono
la mia casa pensando che io fossi un regista porno di minorenni.
Il pezzo forte è quando un finanziere, prendendo una mini dv con scritto POMPA, mi fa:
"E questa cassetta signor Farina? Come la mettiamo?".
Spiego che POMPA è il cognome di un mio amico poeta e che quella
cassettina non contiene nulla di osceno. Comunque mi sequestrano tutto, non
troveranno nulla e tutto mi verrà riconsegnato con le loro scuse.
Ma la "perquisa" finisce con Ricky Farina che fa l'autografo ai tre finanzieri
regalando un suo libro di poesie intitolato PARCO DI PAROLE.
Tutti ridono a Urbino, tranne il finanziere che continua a fissarmi.
Cose che capitano, raramente.
Incredibili cose.


giovedì 13 agosto 2020

AHAHAHA

 Mi fa piacere scoprire che questo blog è pieno di santarelline e santarellini

pieni d'amore.


Loro non odiano. Nemmeno i crimini contro l'umanità.

Nemmeno i vigili che mettono le multe.


Loro non odiano.


Ma annate a fare in culo fraciconi...


Domani parto.

Da oggi cambiano le regole.

Nuovamente.

Verranno pubblicati solo quelli che avranno lasciato un commento

pensato e articolato al film monologo LO SMASCHERAMENTO.

Questo per fugare ogni dubbio su di voi.

Il dubbio che siate su questo blog solo per parlarvi addosso,

per bascicare le vostre insulse personalità non odianti.

Provate a dire qualcosa di sensato su Saba.

Come on!

CHI NON SA ODIARE

 Chi non sa odiare manca di immaginazione, come chi non sa amare.

Non parlo certo dell'odio da internet, degli odiosi haters che hanno infestato

anche questo blog in modo paradossale. Non parlo certo di odiare chi ti taglia

la strada in macchina, non parlo certo di odiare i politici corrotti(volete saperne

una? Il Fatto mi ha chiesto di firmare per questa storia dei 600 euri, per conoscere

i nomi e i volti dell'infamia, bene, mi sono rifiutato, mi sembra una gogna

pubblica, non approvo), non parlo certo dell'odio di coppia o di genere, no,

anzi, se una donna ti lascia bisogna fare festa, mica ucciderla. Come diceva

qualcuno: la più grande vendetta se ti rubano la moglie è lasciargliela.

Non parlo certo dell'odio verso gli animali, con l'eccezione delle zanzare

che vanno odiate. Non parlo certo di odiare la natura. No, parlo di un'altra

cosa. Parlo di Leopoldo II del Belgio, parlo dei colonnelli argentini, parlo

di Stalin, di Hitler, di Putin, di Trump e di tantissimi altri mostri, e se voi

non riuscite ad odiare questi mostri che opprimono e devastano la dignità

della Persona, se non riuscite a odiarli significa che mancate di immaginazione.

Allora restate pure nei vostri salotti a fare finta di non odiare, poi basta

che il vicino alzi il volume della radio e...vero? Vi parte l'odio, ma quello

spicciolo, l'odio da zerbino. Invece c'è un odio assoluto che è divino, che è

figlio della Bellezza, di ogni grande aspirazione: un'umanità libera da ogni

forma di schiavitù. E per fare questo bisogna lottare. Non sempre con le armi.

Puoi farlo con la poesia. Con l'arte. Puoi farlo senza spargere sangue: è una tua

scelta. I brigatisti rossi non erano dei pazzi. Anche se io non avrei mai intrapreso

la lotta armata perché sono un "odiatore pacifista". Ma chi non sa odiare è

un castrato, non ha sangue nelle vene, e non è neanche un poeta.

Concludiamo con la nostra Attimi? Lei non odia ma è bastato che le cancellassi

un commento per SBAGLIO e mi sono sentito dire dopo tanti anni di

militanza: allora se per sbaglio hai cancellato il commento, per sbaglio perdi

anche Attimi. Alla faccia! Se puoi perdere l'amore di Attimi per un errore...

che cosa è questo? Non è odio? Odio per gli errori! In effetti Attimi odia i

refusi e me li ha sempre corretti, e di questo suo odio le dico GRAZIE.


mercoledì 12 agosto 2020

L'obiettore di coscienza

 Accusare me di fare propaganda all'odio? Voi state sbroccando. Mi sono rifiutato di fare il servizio militare perché credo solo alle armi che sparano acqua e credo che ogni guerra debba essere vinta

con il raffreddore e i reumatismi, ma non di più. Il sangue deve restare dentro il corpo a circolare.

Mi fate ridere. Anzi: sghignazzare. "Esistono cause per cui sono disposto a morire, non esistono

cause per cui sono disposto a uccidere". Citai proprio Gandhi per fare l'obiettore di coscienza.

Tra l'altro "obiettore di coscienza" è un'espressione che non amo, sembra trasformare la coscienza

in una maestrina che obietta, mentre la mia coscienza è lucidità furente e amore spappolato.

Accusare di fare propaganda all'odio un blogger che ha spalancato in modo evangelico le porte

a chi entrava su questo blog seminando odio e sbavando rabbia contro il Blogger? Fate pena.

Cervelli lesi. Ma io non sono un falso, sono una persona vera e so che a volte, in determinate

circostanze, odiare è una forma d'amore. Quando? Quando la libertà dell'uomo viene calpestata.

Quando la dignità della persona viene calpestata. Quando la violenza contro gli indifesi viene

glorificata. Allora odiare chi calpesta l'amore è un atto d'amore. Proprio perché ami la vita e

la libertà che conferisce dignità alla vita, sei costretto a impugnare un fucile e a lottare.

Lotti per amore. Perché ami la libertà. E se ami la libertà odi chi calpesta questa libertà.

Odi il suo gesto, non la persona in se stessa. Purtroppo i gesti sono fatti da persone, e per

fermare i gesti bisogna fermare anche le persone. Pesce e Onorina, nostri amici ed eroi

della Resistenza, erano persone piene d'amore. Proprio perché amavano hanno lottato, e non

si sono limitate a provare un sentimento di RABBIA, la rabbia è sempre manifestazione

di una impotenza. Meglio l'IRA che si nutre di sdegno per chi tortura e uccide gli indifesi.

Per chi calpesta la libertà. I rabbiosi sono solo degli impotenti.


martedì 11 agosto 2020

IL COMMENTO PERDUTO

 Non ho censurato un bel niente, devo avere cancellato quel commento di Attimi

per sbaglio, anche se ho la sensazione di averlo pubblicato, era comunque un commento

dove diceva che Fosca è sempre stato se stesso e metteva invece in dubbio la mia

autenticità, un commento sbalorditivo, nel senso che mi ha lasciato senza parole.

Le ho pure detto: riscrivilo e lo pubblico. Quindi io ho la coscienza a posto.

E non ci torno più su questo argomento. 

AVVERTENZE

 Fra poco andrò per qualche giorno nelle Marche con Ethel, quindi

non potrò stare dietro alla moderazione e pubblicazione dei commenti,

anche perché dal cellulare non riesco ad approvarli, solo dal PC.

Precisamente dal 14 al 18. Quindi sappiate che non si tratta di censura.

Io censuro solo i commenti stupidi e volgari. Non voglio più demenza

su questo blog. Solo intelligenza! A rischio di restare solo.


domenica 9 agosto 2020

ALESSANDRO BORGHESE - IL FATTO QUOTIDIANO

 https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/08/09/ho-cenato-da-alessandro-borghese-e-mi-ha-quasi-reso-felice-peccato-per-il-nesquik/5888291/

PASOLINI

 Con tutto l'amore e il rispetto per Patrizio, ora ascoltate Pasolini. Grazie.

https://www.youtube.com/watch?v=xvJo5TIyEMg&t=19s

PATRIZIO E IL RAMETTO DI ROSMARINO

 Ieri è successa una cosa stranissima, mi sono innamorato di Patrizio.

La cosa ancora più strana è questa: Patrizio è miliardario e fascista.

E voi sapete come la penso sui fascisti. Un mio vecchio amico di

nome Alex mi ha fatto un'improvvisata al mare, è venuto con Patrizio

a bordo di un macchinone (Porsche Suv). Sono venuti sul tardi e noi

li abbiamo accolti a casa. "Piacere Patrizio", ci siamo presentati, "Ciao

Alex, quanto tempo!". "Ci avete messo a trovare la strada", e Alex mi

dice "Patrizio ha voluto assolutamente passare da una gelateria e

portarvi questa torta gelato e questi cannoli siciliani". Mamma prepara

qualcosa al volo: prosciutto, melone e pomodori dell'orto. 

Si chiacchiera amabilmente. "Alex mi ha molto parlato dei fratelli

Farina" dice Patrizio e ci fissa con i suoi occhi inquieti e curiosi.

Patrizio ha 61 anni e ha la residenza a Dubai per motivi fiscali.

Lo dice allegramente, come allegramente confessa di essere di

destra, anzi: fascista.  Il mio amico Alex è un fiero antifascista, ma

questa amicizia è nata per la reciproca curiosità verso gli altri e per

la loro voglia di viaggiare e conoscere il mondo. Consigliamo

un albergo vicino a casa nostra. Il giorno dopo Alex e Patrizio ci

raggiungono al Sunset, il nostro stabilimento balneare. Ci ringraziano

per l'albergo che hanno trovato delizioso. Alex mi dice che Patrizio

vuole invitarci tutti a pranzo al Twiga, compresa mamma. Faccio

notare che è sicuramente carissimo, ok che Patrizio è ricco ma non

mi sembra il caso. Alex specifica che in realtà è un amico di Patrizio

che ci invita tutti. Ah. "Conosci Flavio?'" mi fa Patrizio che intanto ci

ha raggiunto dal bar. Flavio? Flavio Briatore? "Esattamente, proprio

lui, ci sarà anche Daniela, andiamo a pranzo al Twiga?" E come

conosci Flavio? "Aveva l'ufficio SOTTO al mio a Londra", mi risponde

Patrizio con un sorrisino appena accennato. Io e mio fratello siamo

curiosi, sarebbe uno spunto antropologico andare a conoscere i veri

ricconi, ma decidiamo di restare al nostro Sunset per comuni

benestanti. Patrizio non fa una piega, col telefonino comunica a

Flavio che non andremo al Twiga. Pranziamo al Sunset. Mangiamo

benissimo: impepata di cozze, spaghetti alle vongole, tagliatelle

al branzino e limone, seppie alla griglia, polpo tenerissimo con

insalata, focaccia, vino, acqua, dolci e caffè. Dentro di me mi dico

che anche questa volta sarà mamma ad offrire ma no, Patrizio si alza

e con la scusa palese del bagno va a pagare il conto. Poi torna e ci

dice "Grazie". Lui dice grazie a noi. Mamma è sotto choc, lei è abituata

ai nostri amici senza un soldo. Durante il pranzo salta fuori che

Daniela (Santanchè) è una persona dolcissima, ma non mi faccio fregare,

anche quando intervistano il panettiere del serial killer salta fuori che

il serial killer ordinava il pane senza il coltello insanguinato e senza

grugnire, anche il serial killer prende il pane come tutti gli altri, e quindi

anche la Santanchè nella vita di tutti i giorni avrà comportamenti garbati.

Ma non è questo il punto, torniamo a Patrizio. Su suggerimento di Alex

decidiamo di andare a Sant'Anna di Stazzema, luogo dell'eccidio.

Saliamo sul Suv, curve, aria condizionata, strada sbagliata, andiamo

a Stazzema, invece Sant'Anna è sull'altro lato della montagna, e tutto

questo mi crea nausea, ho sempre sofferto la macchina. Patrizio ferma

la macchina in una piazzola in ombra. Vicino c'è un baretto con dei

vecchi. Patrizio mi dice "Scendi e fai due passi, so che cosa significa

avere la nausea". Poi scendono tutti per bere qualcosa. E Patrizio fa un

gesto che non dimenticherò mai: stacca un rametto di una pianta aromatica

(rosmarino) e me lo mette sotto il naso. "Respira il rosmarino e vedrai

che la nausea ti passa" mi dice dolcemente. Ok, sono innamorato.

Sarà miliardario, sarà fascista, ma è una persona deliziosa. Al bar

offriamo noi, per dignità socialista! Poi Alex e Patrizio partono alla

volta di Capalbio, vogliono studiare i radical chic di sinistra. Ci abbracciamo.

Quando se ne vanno dico sbalordito a mio fratello: "Robi, ti rendi conto

che Patrizio è una delle persone più squisite che abbiamo mai conosciuto?'".

Mamma è ancora sotto choc.


AGLI STUPIDI

 Non è stato permesso tutto a Fosca. 

Fosca aveva licenzia di parolaccia, come 007.

Per vari motivi. Solo l'insulto diretto. A me

e agli altri. E ognuno si difendeva con le

proprie armi. Quando esagerava ero sempre

pronto a segare il commento segnalato.

Non solo Fosca. Soprattutto è stata accolta

una come Chicca, molto più deleteria di Fosca.

Molto più volgare: con l'indifferenza acida

ai lavori del Blogger. Quando l'insulto si è

spostato dalla persona interessata ai parenti

allora sono intervenuto e ho segato Fosca.

I genitori potevano essere anche vostri.

Il punto intollerabile è l'insulto ad altri non

presenti, sia in vita che nel blog.

L'insulto in contumacia. Detestabile.

Bisogna spiegarvi tutto, ed è per questo

che siete stupidi. E non mi pento.




sabato 8 agosto 2020

L'ECCEZIONE

 Continuano ad arrivarmi commenti di anonimi sulla posta che non

pubblicherò. Ho pubblicato in via eccezionale chi ha scritto la battuta

su Wilde|Wild perché mi sembra carina, ma ripeto: chi non si prende

la briga di farsi riconoscere con un nome o un nomignolo non verrà

pubblicato. La cosa più divertente è vedere come ha sclerato Chicca,

ahahah, che ridere vedere una zabetta pettegola senza più il suo

palcoscenico di chiacchiere inutili. Fosca mi deve chiedere scusa

in aramaico per tornare ad essere pubblicato, e se mi gira, perché

deve girarmi per il verso giusto. Cari saluti, vi sego tutti se non fate

i bravi.

venerdì 7 agosto 2020

L'ELIMINAZIONE DEI CRETINI

 A questo punto della mia vita per me è fondamentale eliminare i cretini, il tempo è prezioso e anche

quello che legge la mia mente deve essere prezioso. Uno che scrive sempre a fine di un commento

"roba da chiodi" e ci mette una risata, che cos'è? Un cretino. Non porta nulla di vivo e vero in un

blog. Uno che mi scrive "tu porti gli occhiali scuri perché sei strabico" che cos'è? Un cretino. Perché

deve stare sul mio blog? Una che continua con pervicacia a ignorare i contenuti del Blogger, che

diritto ha di stare sul mio blog? Uno che nemmeno si spreca a mettersi un nomignolo? Un idraulico

che si permette di insultare l'ingegner Farina che tra l'altro è mio padre? Questa gente che diritto ha

di stare sul mio blog? Che cosa apporta di vero, di bello, come vorrebbe il buon Davide? Niente. Sono

la cacca. La cacca al cesso. Non sul mio blog. La buona volontà è stata messa in campo dal Blogger

ma non è servita a nulla, vi ho dato spazio, ho creduto in una forma di intelligenza residua: nulla.

Anche Attimi, non ha tempo ma trova il tempo per parlarsi addosso, ancora una volta. Tira fuori

addirittura la polemica sull'odio di "secoli fa". Il mio punto era estremamente semplice: se non

odi chi brucia il cuore, gli occhi e le mani dei bambini, se non odi chi disintegra la dignità della

Persona come hanno fatto i nazi, se non odi il NAZISTA o sei una santa o hai qualcosa che non

va. Per fortuna al mondo ci sono pochi santi e molti partigiani. Era un concetto molto semplice.

Mi sono sentito rispondere: ma io non odierò mai. Bene. Allora sei complice e saresti stata

complice, perché per fermare i nazisti bisogna odiarli, altrimenti come li uccidi? E se non uccidi 

i nazisti permetti che le loro atrocità continuino, quindi sei "complice". Il ragionamento era

chiarissimo. E non è attaccabile da punto di vista logico e nemmeno da quello etico.

Quindi Attimi lo dica: sono una santa o una buddista. Bene. Potevi dircelo prima, così non

si discuteva. Ma farmi passare come uno che inneggia all'odio, questo non va. Ero stato

chiarissimo e lo sono anche adesso. E certo sentire la santa buddista difendere Freddy che

si diverte a dare del cornuto a mio padre e della troia a mia madre, beh, lasciatemelo dire,

mi lascia perplesso. Se essere se stessi significa essere degli immondi coglioni...anche la

merda è sempre se stessa, ma non è un merito. Detto questo, Attimi ha una bellissima storia

su questo blog, fatta di preziosi contributi, è anche una Salvatrice di alcuni miei film molto

preziosi, quindi le concediamo tutte le repliche che vuole a questo post, anche se non si

degna di commentare ancora Lo smascheramento...strano no? Si parla proprio di poesia in

quel video, invece Attimi trova il tempo solo per agitare vecchie polemiche...

C'è del marcio in Danimarca. Forse è più divertente parlare di se stessi, siamo sempre

lì, ognuno si parla addosso e non riesce mai a "vedere" gli altri o l'Altro. Il mio lavoro

è un costante dono dell'Altro attraverso i miei film, Attimi è stata sempre aperta e molto

attenta, ora forse il lavoro (vedete che il lavoro è deleterio?) le sta modificando l'assetto

neuronale, le auguriamo di tornare a essere una presenza profonda e intelligente su questo

blog. Con affetto, naturalmente.


Ricky


mercoledì 5 agosto 2020

AI SABOTATORI

Non sarà più permesso il sabotaggio dei contenuti di questo blog.
Non sono più permessi gli anonimi: tutti devono darsi un nome.
Queste sono le nuove regole. Vi siete esauriti. Non avete più nulla
di dire, troppo ripetitivi. Verranno pubblicati(anche in questo post)
solo quelli che hanno espresso concetti validi sui contenuti del blogger.
C'è un post che si chiama Cardio e uno che si chiama Lo smascheramento.
Nel monologo in particolare si possono dire cose significative sul
concetto sabiano di "smascherare l'intimo vero". Tanta carne al fuoco.
Il sabatoggio e il "chicchizzamento" del blog non sono più accettati.
La vera volgarità è stare su un blog ricco di contenuti e sabotarli
parlando d'altro e facendo i pettegoli o le pettegole. Questa è volgarità.
Molto più volgare una Chicca di un Freddy. Se non sono riuscito
a insegnarvi l'insulto creativo, vi insegno l'educazione. Questo è il
blog di Ricky Farina, per continuare a stare qui bisogna ricordarselo.
Non vi interessa più Ricky Farina? Amici come prima, ma non sarete
più pubblicati. Questo non è il vostro sfogatoio o l'arena delle vostre
idiosincrasie. Attimi ama la poesia? Ci dica qualcosa di significativo
su Saba. Siamo tutti in ascolto. Ma basta e basta col sabotaggio e il
chicchizzamento del blog. Spero di essere stato chiaro. Buone vacanze.

SOLO MARTINA

Per ora solo Martina si merita la pubblicazione su questo blog, essendo l'unica che ha commentato la poesia e il monologo Lo smascheramento. Così si fa. Così si sta su un blog. Brava Martina, insegna l'educazione a questi zoticoni. Questo è un blog di poesia, di monologhi e di cinema. Non è il blog delle vostre menate logorroiche e ripetitive. Come fate a non stancarvi di voi stessi?

CARDIO

Cardiocompressore in turbine arcobaleno.
Hai preso le 25 pillole stamattina?
No, ne ho prese solo 22, voglio morire
ma non in modo eclatante. Perché?
La luce del sole non ti basta più? Che?
Che cosa credevi che fosse la vita?
Molto di più di una serie di fotoni e
qualche fottuta? Tum tum tum tum.
Ebete inebetito, mimi il tamburo del
petto, mimi l'oscena ritimica del finito.
Tum tum. Cardiovertigine di affilati
sgomenti. Schiaccia ripristina. Una
linea d'orizzonte candeggina, bianca
come la morte, e una vela rossa, oltraggio
alla polvere.

martedì 4 agosto 2020

FRANCESCA

Anche le belle ragazze che mi scrivono sono sempre
particolari, diverse dalle altre. Ci sarà a settembre un
ritratto a Francesca o forse farà parte del mio film sull'amore
a Milano, non so, comunque mi ha scritto che lei per me
c'è e dopo avere visto questa sua testimonianza ci sono
anche io, mi ha colpito, e sicuramente il mio cine-occhio
si poserà su di lei e cercherà di cogliere la sua anima.

LO SMASCHERAMENTO

lunedì 3 agosto 2020

IL TAPPO NEL CULO

A me non interessa avere torto tardi o ragione presto o al contrario.

A me
interessa mettervi un tappo nel culo perché la vostra merda
mi ha stufato: siete la noia anonima al massimo livello.
Siete ripetitivi, siete come la merda che vi esce dalla bocca-culo.
Quindi vi beccate il tappo nel culo e zitti, ringraziate che non scattano
denunce alla polizia postale.

A me
interessa che sul blog di un poeta ci si occupi di quello che
il poeta fa e crea, questo è il mio blog.
Quindi questa è l'ultima volta che ve lo dico e non venitemi
a parlare di censura: d'ora in poi pubblico solo commenti
inerenti al mio lavoro, quindi non sprecatevi a scrivere altro.

Sul blog di Ricky si parla di quello che Ricky fa: poesie e film.
Non si parla d'altro.
Di altro andate a parlare tra di voi, nei vostri cessi, fra i cessi
che frequentate.

Dato che quello che faccio è vicino a quello che sono: il solo
argomento di questo blog sono io.

Io, Ricky Farina.

Per ora voi siete solo un tappo nel culo perché siete pieni
di merda.

E con questo post smetto di occuparmi di voi, cioè del Nulla.
Ciauuuu

Ric Hard



UNA A CASO

Un classico di Ricky Farina.

FOSCA IL PAPPAGALLO

Avete presente la barzelletta del pappagallo osceno?
C'era un pappagallo osceno che alla feste prendeva
a parolacce gli invitati: puttanona, stronzo, cornuto,
e così via. Allora il proprietario mise il pappagallo
sotto una campana di vetro quando c'erano degli
invitati. E che cosa faceva il papagallo osceno?
Batteva col becco sul vetro della campana per attirare
l'attenzione e poi con le alette faceva il gesto di
"sucami il cazzo"...ecco, il povero Fosca continua
a scrivermi oscenità sulla mia posta...ahahah...ma
io gli ho messo la campana di vetro, che ridere.
Se credeva indispensabile l'idroidiota!

domenica 2 agosto 2020

LA BELLA NOTIZIA

Venerdì si presenta a casa mia un giovane regista di 30 anni,
per ora non farò il suo nome. Giovane, bello, intelligente.
Dopo i primi convenevoli mi dice: "Veniamo al dunque Ricky,
voglio finanziarti un documentario: L'amore a Milano. Una
specie di Comizi d'amore ma fatto da te, col tuo stile clandestino
e poetico. Nessuna pressione da parte mia. Un anno di tempo.
Posso darti 2000 euro in contanti". Ci resto di stucco.
2000 euro a me? Per continuare a fare quello che ho sempre
fatto? Cerco di rifiutare. Il giovane e bel regista, intelligente,
profondo, sensibile e simpatico, mi dice. "Ma sei matto Ricky?
Si tratta di una cifra pure ridicola. L'offerta non è negoziabile,
devi accettare questi soldi". Ok, porca vacca! Ci sto! Che bello!
Si tratta della prima volta in vita mia che mi capita una cosa
del genere: mi offrono dei soldi per essere me stesso! A parte
mamma e papà, intendo. Sapete che fo? 500 euro a Gelo per
la colonna sonora originale e con i restanti 1500 ci offro una cena
a mamma e mio fratello e compro due biciclette, massì!
Sarà che sono abituato ai miei amici disgraziati ma sono rimasto
scioccato! Dunque...L'amore a Milano...un anno di tempo.

CI CREDETE?

Ci credete? Continuano ad arrivare insulti e menzogne
sulla mia posta, anche se ormai si sa che non le pubblicherò.
Insulti a mio padre, a mia madre, menzogne sul fatto
che ho mandato al macello Attimi e Martina...ahaha.
Oh, ci credete? nessuno che mi dica grazie per tutto quello
che ho fatto in questi anni...per fortuna c'è una bella
notizia.

TANTO PER CHIARIRE

L'artista difficilmente è modesto

Un artista modesto di solito è un modesto artista.
Che cosa diceva Dalì? "La differenza tra me e i surrealisti è che io sono
surrealista". Vi sembra una frase modesta? E Picasso secondo voi
era una persona umile? Fellini secondo voi si considerava un artista
da poco? E Marco Ferreri? Marco Ferreri l'ho sentito con le mie
orecchie dire: "La Grande Abbuffata è un grandissimo film".
Se sentite dire a un artista frasi come "sono solo un artigiano, faccio
solo un mestiere come un altro", non credete fino in fondo a queste
parole: la vanità possiede tutti. E di solito a dire certe frasi sono
proprio gli artisti che sono pieni di riconoscimenti, e quindi possono
permettersi questo atteggiamento finto-distaccato. Solo che è
diventata ormai da anni una "moda mentale" sostenere che i grandi
non si danno arie e cazzate del genere. Avete mai visto fuori
dalla scena un grande attore di teatro? Arie su arie: un turbine.
Poi ovviamente ci sono persone alla mano, che non ti fanno sentire
la propria grandezza, che non ti mettono in imbarazzo, ma è proprio
questa la loro estrema vanità, se ci pensate bene. Tutto è vanità.
Tutto è vanitoso! La stessa arte è vanità: vuole aggiungere sempre
qualcosa alla realtà, o togliere qualcosa. Vuole "truccare" la realtà,
perché la realtà nuda e cruda non gli sta bene. Se questa non è
vanità...vanità coessenziale al procedimento artistico.
Ovviamente ci sono anche registi, poeti e attori che fanno solo
il proprio mestiere e cercano di farlo bene, e gli onori e la gloria
sono solo cose secondarie, ma non superflue: un premio fa un
immenso piacere a tutti, fa piacere anche rifiutarlo. Pensate alla
libidine di rifiutare un Nobel o un Oscar, non c'è atto più vanitoso,
vera libidine vanitosa. Quindi la banalità orrida che si sente
spesso: "un vero artista è sempre umile" è la sonora cazzata di
chi ripete banalità e non approfondisce mai un pensiero che sia
uno.

Ethel mi ha aiutato a riflettere su questo: il blog libero in realtà
era un blog chiuso, ero io stesso prigioniero della vostra volgarità,
la libertà si esercita solo dove è possibile scegliere, e io ho scelto
di moderare la vostra "merda anonima", per rispetto verso chi
non si può difendere: i morti. Per rispetto verso chi non tollera
queste volgarità. Attimi e Martina hanno speso molto tempo
a lottare contro la volgarità, quindi in un certo senso per loro
era una cosa sostenibile, anche se non gradita. Ogni volta che
mi hanno chiesto di cancellare, sono state accontentate.
Ho sempre apprezzato questo loro atteggiamento, e con Attimi ci
siamo scontrati filosoficamente sul concetto di persona, dato che
è giusto e bello affrontarsi e scambiarsi opinioni diverse, e se
i toni a volte da entrambe le parti sono scivolati nel sarcasmo,
beh, nessuno è perfetto, e ci può stare.

Ma una cosa è sicura: questo blog non sarà più preda della vostra
merda anonima. Io preferisco la vita, avrei preferito la vita fino
alla fine, ma siete stati troppo volgari e l'attacco ai morti non lo
permetto, sia mio padre o qualsiasi altro. In fondo quando è troppo
è troppo. Sarà una frase banale ma è vera.

Quindi questo blog diventerà arte, selezionerà i propri contenuti,
e la vita, con le sue merde e i suoi splendori, siete stati voi a
ucciderla, perché non avete saputo dosare bene la merda.
Tutto qui.