domenica 30 settembre 2018

UN BLOGGER FICO - IL FATTO QUOTIDIANO

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/09/30/sono-un-blogger-e-i-miei-haters-non-sopportano-che-io-sia-cosi-fico/4658896/

sabato 29 settembre 2018

QUASI UN SONETTO

Creta adorata fra le mie mani,
mentre una vela solca il mare.
Orizzonte perduto agli umani,
il mio verbo osa, più che amare.

Oltre il sangue di ogni vampa,
c'è un rifugio tra di noi di gioia.
Niente e nessuno a questo scampa
e siamo liberi dalle fauci della noia.

Eco di respiri oltre l'affanno nostro,
sinfonia fluente d'arcano destino,
tu, bella, ed io, quasi un mostro.

Mostro perché la vita non mi basta,
condanna di luce sul mio cammino,
il tuo volto vince l'anima esausta.

RAGGUAGLI SUL MIO QUOTIDIANO

ELIMOUCK

VIVIAN

Vivian Lamarque è una poetessa che consiglio a Davide, fa della semplicità
il suo enigma.

Per esempio:

io un giorno ho messo sotto il tergicristallo dell’amore mio un bigliettino
lui ha pensato a una multa invece no ero io


Ciao a tutti. 

venerdì 28 settembre 2018

TRE POESIE SEMPLICI PER IL MIO AMICO DAVIDE

Siamo belli assieme.
Siamo belli da svegli e
anche quando si dorme.
Tu rendi più belli e puri
i miei cuscini, amore mio.
E mi rendi bello quando
le tue mani mi sfiorano.
Bellissimo è svegliarsi
perché non siamo morti.
Bellissimo portarti la
colazione ordinata, con
i biscottini in fila, nel
nostro letto disfatto
dall'amore.

*

C'è una mosca nel latte.
La vita non è perfetta.
O forse sì, se mi concentro
forse riesco a rendere
perfetta anche questa
mosca annegata nel succo
di mammella. In fondo
basta un cucchiaino pietoso
e non essere schizzinosi.

*

Davide entra in un centro commerciale.
Sente il consumismo sulla pelle.
Sulla sua pelle, la sua pelle che si consuma
ogni giorno, ogni santo attimo.
E Davide pensa: il mercato è sintesi di
ogni mia cellula viva. In fondo ci sto
bene in questo centro commerciale.
Anche il consumismo si consumerà!
Anche il Mercato finirà in un buco nero.
Davide sente una strana gioia nel cuore.
Nel suo cuore che si consuma, battito
dopo battito. Alla cassa ha voglia di fare
un passo di danza, poi ci ripensa.
Questa gioia vuole tenerla solo per sé.
Custodirla come un tesoro di stupore.
Davide, Davide, Davide ama la vita.


SCUSATE

Scusate se in questi giorni vi sono sembrato troppo autocelebrativo,
la spiegazione è che non faccio l'amore da qualche giorno, almeno
due settimane, e quindi, in questi casi, sento l'esigenza di amarmi da
solo, come quando mi intervisto dato che non mi intervista nessuno.
Oggi mi sento più obiettivo verso me stesso, mi considero solo fico
e geniale e simpatico, ma intelligente non credo di esserlo poi molto.
Vi ho già spiegato vero che un genio non ha bisogno di essere
intelligente? Intelligenti possono esserlo tutti. Geniali no. Questo è
il punto. La mia intelligenza è limitata, per esempio l'intelligenza
matematica è pari allo zero assoluto, quando la prof mi chiamava alla
lavagna non riuscivo nemmeno a sbagliare, tanto mi erano indifferenti
quei segni sulla lavagna! Per sbagliare uno deve almeno iniziare
un percorso di calcolo, io appoggiavo il gessetto e poi guardavo
gli alberi fuori dalla finestra, gli alberi miei amici, vegetali come
me, ma pieni di linfa traboccante, come i miei testicoli sospesi.

SCIOCCO

Così sciocco.

Così sciocco è
credere in se
stessi.

Altro non siamo
che un gemito
di polvere.

Così sciocco.

Così sciocco è
voler essere amati
per ciò che siamo.

Altro non siamo
che contingenza
disarticolata.

Così sciocco.

Così sciocco è
rialzarsi dopo
una caduta.

Altro non siamo
che orizzonte
cadaverico.

Dio, che bello essere
sciocchi!

giovedì 27 settembre 2018

TRE PENSIERI NOTTURNI

Non conta avere qualcosa da dire.
Quello che conta è avere un silenzio
inquieto. Il resto viene spontaneo.

*

La vita è incredibile. Una società per azioni
che come fine ha il fallimento. Fantastico.

*

Non sono felice, ho solo preso
la mia tristezza per il collo e l'ho
minacciata con un sorriso.


INTERVISTA A UN UOMO FICO

UNA COSA PAZZESCA

Una cosa pazzesca, sto migliorando con gli anni.
Sono sempre più fico. Una cosa pazzesca. Miglioro
col passare del tempo. Il mio cervello è sempre più
vasto, vasto come un paesaggio in cammino. La mia
anima è un nido folle di libertà, il mio cazzo pulsa
come un cuore, sempre più duro, più marmoreo.
Una cosa pazzesca. Lo spirito volteggia. Non c'è
ombra di cinismo. M'innamoro come un bambino.
Sono deliziosamente capriccioso. Faccio capriole.
Rotolo nell'ignoto che sono. Enigma vivente che
sorride al cielo e ai crepacci. Vivo di ossessioni,
ma si sa, le ossessioni sono magnifiche. La vita
mi corre dietro, in affanno gioioso, la vita mi vuole,
vuole i miei segreti di carta velina, i miei dolori
di zucchero candito, ma io scappo, felice di fuga,
appartengo alle ombre, all'oltre vita, dove angeli
divorano ricordi, dove il cielo non si sogna mai
di minacciare tempesta ma la benedice con amore.  

INTERVISTA A UN POETA

Quando sei bello, affascinante, di classe, con stile, ironico, simpatico,
geniale, felicemente disoccupato...quando sei Ricky.

INTERVISTA A RICKY FARINA

La mia prima autointervista!

SOGNO UN BLOG

Sogno un blog misterioso, intessuto di enigmi e di scoperte.
Sogno 1000 reazioni a una poesia e nessuna reazione a un post
di politica. Invece, come sul Fatto Quotidiano il gioco è molto
semplice: basta citare qualche parola comune: razzismo, Salvini,
immigrati, e così via, e si aprono le acque, tutti a commentare,
a dire la propria! Ma è "proprio" così? No, vi illudete e ci illudiamo
di dire la nostra! In realtà siamo i ripetitori di idee altrui che
abbiamo codificato e schierato come truppe nella nostra mente
appesa al quotidiano, come carne da macello a un uncino.
Quando si stimola l'ignoto, quando si va a giocare sulla
nostra vera libertà mentale, sui territori nuovi e sconosciuti,
ancora non codificati dalla tv, dai giornali, da internet, quando
ci si imbatte in qualcosa che deve essere ancora compreso,
restiamo quasi muti, le reazioni latitano, non ci si può più
affidare al solito brodo, il brodo confezionato che rassicura,
quando un autore mette sulla tavola il brodo primordiale,
le cose cambiano, c'è un fuggi fuggi generale, abbiamo perso
la capacità di elaborare pensieri autonomi e liberi, questa è
la fottuta verità. Ovviamente ci sono le dovute eccezioni che
sono presenti anche in questo blog, per carità, ma la tendenza
generale è questa. Anche sul blog del Fatto, uno mi ha scritto
più o meno questo: gli altri blogger hanno almeno il diritto di
cronaca, tu che diritto hai di postare le tue cose personali?
Ecco, quale frase più significativa di questa tendenza?
Bisogna essere anonimi, impersonali, generici, proprio perché
la persona con i suoi enigmi, le sue contraddizioni, le sue
verità fluenti e tempestose, la persona, dicevo, è la cosa più
trascurata di questo mondo fatto di persone. Il paradosso!
Finché l'uomo fuggirà da se stesso, i Salvini vinceranno.

QUANDO MI SCAPPA LA CACCA

Quando mi scappa la cacca sono felice.
Scappa, scappa, ma dove scappa?
Le piace scappare al mattino, dopo
il candore denso del latte. E sono felice.
Come un bambino, come un ominide.
Sento tutta la preistoria e la storia
dell'umanità che si espandono dal mio
buco, la cacca mi fa sentire fratello
di ogni uomo, di ogni scimmia o animale.
La cacca! Che meraviglia oscena.
Senso ultimo di ogni cosa vivente.
Putrefatto arcobaleno di cibi gustosi.
L'apocalisse nel cesso, si tira l'acqua.
E tutto viene purificato da uno scroscio.
E tutto fugge via, anche lei, la cacca.
La cacca si dissolve, come stupore
di vita vissuta, amata, centrifugata.
Nulla, non c'è nulla di più vero della
cacca, nulla di più puro, e le narici
offese respirano il destino del Creato.

mercoledì 26 settembre 2018

AILSA

NIENTE TUTTO

Non c'è niente. Niente. Qualche arancia, forse.
C'è Dio ma è inesistente. Tutto il Creato è una
bolla di sapone. L'universo è una controfigura
del Nulla. C'è qualche pagina ben scritta.
Ci sono i bambini che ridono, i vecchi che si
ricordano del presente, le donne che amano.
C'è il vento che ascolta le lontananze, e ci sono
funghi da mangiare, e non tutti sono velenosi.
C'è tutto. Tutto. Ma è un tutto che evapora.
E'un tutto che sa di nulla. Niente. Niente. Niente.
Ci sei tu. Pelle da baciare e ombra sul cuscino
del futuro. Ci sono i fiori e le anguille, le carote.
I vampiri nei sogni. Le candele. Le cerbiatte.
E i crateri oscuri della paura. Niente. Tutto.
C'è la vita. Con le sue ferite. Il sale di una bella,
bellissima lacrima. E questo dolore, una partitura
perfetta. Di gemiti. La musica che dissolve.
I passi che non abbiamo fatto, le vertigini che
abbiamo sfiorato. Niente. Tutto. Un gioco.
Illusionismo. Una magia di fuoco e morte.

LO SPALLINO

martedì 25 settembre 2018

IL TIFO DI ROBY ROSI


L'UOMO DA 200 DOLLARI

Il 23 è stato il compleanno di mio fratello. Una cena in balcone con amici.
Mamma ha fatto salvia fritta con acciughe e sottiletta, gamberi in pastella,
parmigiana di melanzane, arista di maiale con l'uva, tiramisù. C'era anche
Roby Rosi che ha portato le sue bottiglie di vino fantastiche. E c'era Velia,
la simpaticissima figlia di Marcello e Isabella, che correva a piedi nudi per
la casa e si divertiva come una matta, anzi: come una bimba. Poi c'era
un poeta di nome Jacopo Sequi che per tirare avanti lavora in una rivista
di camper che ha sede a Roma. E alla fine è venuto anche il mio amico
Giordano. Roberto ha fatto 45 anni. Lui è uno serio, non si fa risucchiare
dai social come il sottoscritto, lui scrive i suoi libri e non condivide
nient'altro che la sua scrittura, per il resto è un tipo riservato, e non si
capacita di come le persone abbiano questa smania di condividere la propria
intimità con gli altri, postando foto su foto, dalla pizza che mangiano
ai figli che mettono al mondo. Mio fratello è uno a parte, penso che
non abbia mai visto una partita di calcio in vita sua. Lui è quello
tormentato della famiglia, io alla fine sono uno frivolo in confronto.
Alcuni ci scambiano per gemelli, tutti e due pelati. Ma io ho 4 anni di
più, sono del 69, lui del 73. Robi sta finendo un libro di racconti che
si chiamerà Fuochi. La serata è stata simpatica. Roby Rosi giocava con la
bimba sullo stesso piano, noi facevamo gli adulti che fanno i bambini,
lui era un bambino di 65 anni che si divertiva con una bambina di 4.
Roby Rosi ci ha insegnato che Garrincha, un famoso calciatore brasiliano,
giocava a calcio per fare divertire il popolo sugli spalti. Solo con lui
il popolo rideva, gli altri potevano fare esultare il popolo per un goal,
ma solo Garrincha donava risate, risate al popolo, e una risata è per sempre,
mentre la gioia di un goal si esaurisce con la fine della partita.
Quando il calcio era ancora poesia. Tornando ai social ho scoperto,
leggendo un articolo del Fatto Quotidiano sugli influencer, che 1000
iscritti su YouTube valgono 100 dollari. Io ho circa 2200 iscritti e
quindi valgo circa 200 dollari. Che miseria! Dopo così tanti anni di
film! 200 miseri dollari. Devo trovare il modo di valere di più.
Inizierò a fare video in cui faccio mangiare cocomeri agli ippopotami.
I cocomeri sono facili da trovare, più difficile sarà trovare ippopotami.
Ma non bisogna perdere le speranze, devo dare segnali positivi a
mamma, devo farle capire che anche io posso guadagnare qualcosa.
Domani torno a Milano e m'invento un modo! Auguri fratello!
Papà ci diceva che eravamo le due seghe che più ha rimpianto nella
sua vita, ma era il suo modo per dirci: vi voglio bene, figli miei.









sabato 22 settembre 2018

LA MIA AMICIZIA CON NICOLA

Nicola Gelo, Nicola, Gelo. Che cosa sarebbe la Chisciotte senza le improvvisazioni
musicali che Nicola mi dona? Sarebbe un uccellino muto, senza canto.
Il suo talento, il suo candore, la sua generosità. Chisciotte è fortunata? Ho incontrato
sul mio cammino persone speciali, e mi faccio questo complimento: incontrare
persone speciali non è mai fortuna! Incontrare persone speciali è il segno divino
di una vita vera, vera fino alla polvere, vera fino al canto, vera fino alla fine.



giovedì 20 settembre 2018

DIO BENEDICA MCDONALD'S - IL FATTO QUOTIDIANO

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/09/20/dio-benedica-mcdonalds-e-al-diavolo-i-vegani-sovranisti/4636598/

mercoledì 19 settembre 2018

LA FRIGGITORIA DI NARCISO (alcuni anni fa)


LA CONDIZIONE UMANA

In trappola. Mi sento in trappola tra il cielo
e i vermi. Prigioniero di un corpo che sarà
polvere, cenere, ricordo, muta bestemmia.

Nessuna salvezza, nessuna vita eterna, nessun
Dio, solo una manciata di attimi e qualche
parola da farfugliare prima del silenzio.

Ieri ho passato la serata in una friggitoria,
la friggitoria di Narciso alla Partaccia.
Panino con hamburger, birra rossa belga.

E tante tante patatine fritte. Maionese e
senape. Si è formato un gruppo di persone.
Tutti ubriachi, c'era anche Roby Rosi.

Notizie pervenute: una donna investita di
notte da un pirata della strada, una bambina
con un carcinoma al femore. La notte.

La notte, sempre più scura sulle nostre teste.
La notte in bocca. Parole e parole, poi si è
parlato di politica, sempre più ubriachi.

Persone gentili, indifese, impaurite, con
rabbia, con rancore, "prima gli italiani" dice
uno, l'altro, stanco di politica, parla di calcio.

Anche una nota antisemita: "Hitler ci aveva
visto giusto". Li guardo, li osservo, sono
brave persone e dicono cose orribili, orrende.

Ognuno si porta una sconfitta sulle spalle,
un dolore nel cuore, annaspano, solo Roby
Rosi mi rallegra, sta inventando macedonie.

Fa prove notturne, come un alchimista della
frutta, inventa caricamenti, liquori da mettere
insieme alla frutta, non solo limone e zucchero.

La macedonia perfetta deve essere ancora
creata. La vita deve essere ancora immaginata.
Si fanno le quattro del mattino, il tempo.

Il tempo passa, travolge tutto, anche l'ultimo
bicchiere, ci salutiamo commossi, siamo stati
amici per qualche ora, amici nella notte.

Riaccompagno a casa Roby Rosi, mi scappa
la pipì, mi invita a casa sua a pisciare. Mi fa
vedere le sue cartelle con le classifiche.

Una cartella si chiama "panettoni sino alla morte".
Una lista dei migliori panettoni italiani. Bauli
all'ultimo posto. Lo ascolto per 30 minuti.

"Dove sei Ricky?", mi chiama mamma, sono
quasi le 5 del mattino. Le dico che sto per
arrivare, di non preoccuparsi, va tutto bene.

Mi butto a letto, la mattina mi chiama Roby e
mi dice che ha dimenticato la sua borsa nella
mia macchina, facciamo colazione assieme.

Al bar Roby chiede latte schiumato e una dose
di caffè a parte. Mette una goccia di caffè al centro,
solo così si gusta il latte e il caffè separatamente.

Mi spiega che nei cappuccini prevale il caffè,
con il suo metodo invece si gustano sia il latte
che il caffè, ma non è un comune caffelatte.

Infatti si fa servire il latte nella tazza del
cappuccio e non nel bicchiere, è un cappuccio
chiaro, così è il cappuccio perfetto!

La barista argentina ci guarda divertita, forse
pensa che siamo matti. E forse lo siamo.
Essere folli mi sembra l'unica vera saggezza.

Cercare la macedonia perfetta, il cappuccino
equilibrato, piccole follie da gettare contro il
rumore assordante della polvere, cascate di polvere.

Niagara di polvere, la vita.


martedì 18 settembre 2018

PINO SCOTTO 2


PINO SCOTTO 1

Mio cugino Daniele è l'autore dei video musicali di Pino Scotto.
Un giorno mi ha detto: vieni a fare un ritrattino dei tuoi a Pino.
Perché no? Ne feci due, questo non aveva incontrato i suoi favori,
Pino mi disse: "Mi hai fatto la faccia di un bue!".
Ma devo dire che non me lo fece togliere, e fece bene perché
è la cosa migliore su di lui in rete. Sono o non sono il migliore
video ritrattista vivente? Non è il mio genere ma proprio
perché siamo così diversi il film riesce a dare un punto di vista
insolito su Scotto, soprattutto nella parte finale dove viene
fuori la sua anima napoletana.


BEPPE

Beppe è un mio amico, gli ho fatto due video ritratti, il primo su una spiaggia
della Versilia dove si è visto grasso, e il secondo in autunno dopo una dieta
che lo ha riportato agli antichi splendori. La Chisciotte fa anche dimagrire!
Beppe era un venditore di successo: il migliore. Lavorava per Ennio Doris.
Un giorno mi ha raccontato che è stato premiato da Berlusconi in persona
come migliore venditore dell'anno. Era al cinema Manzoni di Milano, e
dopo avergli donato un orologio Patek Philippe firmato Berlusconi, lo stesso
Berlusconi aprì il sipario dello schermo e mandò le immagini della moglie
di Beppe che allattava il loro primo figlio. Avevano mandato una troupe in
ospedale per creare questo effetto: una commozione plateale. Beppe si
commosse, naturalmente. Mi raccontò questo episodio per farmi capire
l'abilità diabolica di Berlusconi. Beppe poi ha avuto un altro percorso
fatto di alti e bassi, ora è in un periodo basso e gli auguro di tornare in sella
alla grande, se lo merita perché è un uomo pieno di vita, generoso.
Il mio rapporto con lui mi ricorda il film Il sorpasso.


IL BARBIERE COSMICO

Per un massaggio così, perderei la testa. Delizioso questo filmato,
con il traffico fuori e dentro l'energia del cosmo e una testa.


MAIEUTICA CUCKOLD APPLICATA A DAVIDE

Ricky decide di rapire Davide. Lo rapisce e lo lega a una sedia
in una stanza illuminata da una nuda lampadina.

Ricky: Ora ascoltami testone.
Davide: Va bene.
Ricky: Tu hai il pisello?
Davide: Sì.
Ricky: Al mondo ci sono altri piselli?
Davide: Immagino di sì.
Ricky: La tua compagna conosce il tuo pisello?
Davide: Certamente.
Ricky: Bene. Perché non le presenti altri piselli?
Davide: E perché dovrei farlo?
Ricky: Per farle conoscere altri piselli.
Davide: Credo che le basti il mio.
Ricky: Ci credi veramente?
Davide: Voglio crederlo.
Ricky: Perché vuoi crederlo?
Davide: Perché lei mi ama, mi ha scelto.
Ricky: E che cosa ha scelto?
Davide: Me e il mio pisello.
Ricky: Ma è una scelta limitata, ne converrai.
Davide: Ogni scelta ci limita.
Ricky: Ma la sua scelta non avrebbe più valore se ne provasse altri,
di diverse dimensioni, con pulsazioni diverse?
Davide: Mah...non so...il mercato…
Ricky: Basta con il mercato, rispondi!
Davide: Forse.
Ricky: E di che cosa hai paura?
Davide: Non ho paura.
Ricky: Sicuro?
Davide: Non so. Mi confondi.
Ricky: Hai paura delle corna?
Davide: No!
Ricky: Hai paura che la tua quiete famigliare fatta di
tortellini in brodo venga messa in pericolo da
altri piselli?
Davide: Forse.
Ricky: Che amore è l'amore che finisce per un altro pisello?
Davide: Un amore del cazzo?
Ricky: Bravo Daviduccio, vedi che ci sei arrivato?
Davide: Grazie Ricky! Allora posso essere cornuto anche io?
Ricky: Certo!
Davide: Ora mi sciogli per favore?

Ricky scioglie Davide. Davide si alza dalla sedia
e prima di fuggire dice a Ricky:

"Cornuto, cornuto tu! Io alla mia donna faccio assaggiare
solo il mio piselloooo, ciaoooo".

Davide rientra a casa. I tortellini in brodo sono sulla tavola,
rassicuranti e fumanti. Ci sono tre piatti. I figli sono in vacanza.
Come mai tre piatti?

Si sentono dei gemiti provenire dalla stanza da letto.
Davide apre la porta.

Un immigrato urla: TU CHI ESSERE?

Davide si ricorda delle sagge parole di Ricky e risponde:

" Essere Davide, voi sbrigare sesso che in tavola essere pronto"
E vissero felici e contenti, tutti e tre!

Two piselli are better than one!


POSTILLA SUGLI ABBRACCI

Con uno sconosciuto, meglio se sconosciuta, posso fare l'amore.
Posso stringere una mano, sorridere, salutare, conversare.
Abbracciare no. L'abbraccio è selettivo. Se scrivo a qualcuno
"ti abbraccio" è perché ho avuto modo di sentire prima la sua
anima, anche solo scrivendo. L'abbraccio è dire: ti voglio bene.
L'abbraccio non deve essere indiscriminato e a ripetizione,
così perde solo il suo valore e la sua intensità. Non si abbraccia
un tanto al chilo. Così la penso. Chi la pensa diversamente
può donare abbracci a chi vuole, ma senza la mia approvazione
etica ed estetica. Sono stato abbastanza chiaro?

PENSIERI VECCHI E NUOVI

Era una donna piena di sé.
La gravidanza la cambiò.

*

La modella filosofa: tutto passerella.

*

Ricordati: se fai finta di nulla, sarà il nulla
a renderti finto.

*

Ogni giorno dedica almeno un pensiero
alla tua testa.

*

Mi piace pregare per le piccole cose.
Oggi ho pregato il Signore di regalarmi
un cielo senza nuvole. Sono ancora al mare.
Voglio essere un fedele abbronzato.

*

Le follie non si commettono,
si vivono.

*

Cammina con le scarpe slacciate,
datti la possibilità di inciampare
in una nuova vita.

domenica 16 settembre 2018

IL VOLTO DELLE DONNE

CINQUE DONNE

GLI ABBRACCI E ATTIMI

Non vi leggo sempre, quando vedo che ci sono più di 50 commenti per un pezzo
so già che vi state insultando a vicenda, che vi autoalimentate di botta e risposta
in una sorta di psicodramma digitale da tastiera. Qualcuno ha insultato Attimi?
Qualcuno insulta le donne? Se lo fa si autodenuncia come stronzo e secondo
me non bisogna nemmeno replicare. La misoginia può essere un esercizio
letterario, ci sono stati grandi misogini nella letteratura, in quel caso il metro di
giudizio sarà solo ed esclusivamente la bontà letteraria del pezzo. Vale la stessa
argomentazione per pezzi letterari contro i maschi. Teoricamente dire che un
genere sessuale è superiore all'altro è solo pura fuffa, una cazzata senza senso.
Per quanto riguarda gli abbracci, una volta a Santa Barbara un uomo mi fermò
perché voleva abbracciarmi, mi rifiutai, e mi disse: smile! Sorridi! E io gli
risposi che stavo sorridendo ma dentro, dentro di me, un sorriso interiore.
Ci rimase male. La catena di montaggio degli abbracci non mi interessa, ma
se c'è qualcuno che ne ha bisogno non la vedo come una cosa negativa.
L'abbraccio è una cosa intima per me, l'abbraccio da uno sconosciuto potrei
amarlo ma solo se spontaneo, disperato, improvviso, senza una filosofia dietro.
Io la penso così, ma il mio pensiero non è normativo, è libero. Bene, ho lasciato
il mio cellulare al mare, ne approfitto per tornare e godermi qualche altro
scampolo di sole, e per abbracciare mia madre, una donna che merita tutto,
persino l'abbraccio di un figlio. Buoni abbracci a tutti. E w le donne!
Prima di venire a Milano mamma ci ha lasciato un biglietto: prendete il latte.
Si riferiva a una confezione di latte scremato, ma è il simbolo di tutto.
Io e mio fratello prendiamo il latte materno da quando siamo nati.
Chi ha le tette, se non è Dio, ci si avvicina.

giovedì 13 settembre 2018

ELOGIO DELLA BADANTE

Ho trovato in rete questo elogio della badante che
mi è piaciuto. L'autore si chiama Achille della Ragione.
Aggiungo in coda il mio film.

Mentre imperversa la furia xenofoba verso gli immigrati, più o meno clandestini, un esercito silenzioso composto da due milioni di unità permette all’Italia di poter continuare a camminare nel suo egoismo, figlio della civiltà dei consumi.
Le donne ambiscono solo e soltanto ad un lavoro fuori casa e scaricano sul personale domestico, quasi tutto straniero, incombenze alle quali fino ad una generazione fa attendevano volentieri, la gestione della casa, l’educazione della prole e, l’impegno più gravoso, l’assistenza agli anziani.
L’arrivo di un fiume di badanti di razze e culture diverse è accettato di buon grado dalle famiglie, è tollerato anche nei diktat più scriteriati dei leghisti e può costituire un’occasione di graduale cambiamento dei costumi.
Nei casi più gravi prestano la loro preziosa assistenza costantemente a casa, ma spesso escono a fare quattro passi con la persona a loro affidata e sono immagini di grande tenerezza: premurose sono seduti assieme su di una panchina nei giardini pubblici o aiutano amorevolmente a fare una brevissima passeggiata mattutina, per convincere l’assistito di essere ancora vivo. 
Il vecchio e la badante sembrano lontani anni luce, viceversa quasi sempre si intendono con un semplice sguardo, sono entrambi molto saggi, l’uno per l’esperienza accumulata negli anni, l’altro perché vivere lontano da casa rende subito maturi.
Sono entrambi fragili come il vetro per i malanni e per la scarsa tutela dei propri diritti. Sognano la famiglia lontana e soffrono di un’inguaribile solitudine: lo straniero ha i suoi cari a migliaia di chilometri, l’anziano ancora più distanti, anche se la figlia o la nuora abitano a pochi isolati di distanza.
Tutte le piazze d’Italia dovrebbero dedicare un monumento alla badante e gli artisti dovrebbe saper cogliere e trasferire sul marmo o sul bronzo lo sguardo caritatevole di queste donne, cingalesi e filippine, polacche ed ucraine. Possiamo immaginare una donna china su un vecchio col sorriso sulle labbra.
Tutti dovremmo sostare a meditare, come non siamo da tempo più abituati e possiamo essere certi che il monumento non attirerebbe lo spray imbrattante del vandalo, che umilia le statue dei personaggi celebri e dei padri della patria e farebbe tentennare la mano del politico o del funzionario pronti a firmare una legge restrittiva o un obbligo di rimpatrio.



LORENZA MAZZETTI

Altra donna straordinaria, tra Albert Einstein e il Free Cinema inglese!
Di una simpatia folle.



mercoledì 12 settembre 2018

RICKY, UN UOMO CARDIACO.

Intelligente, simpatico, umano, geniale, in due parole: Ricky Farina!


FICO

Sono sempre più fico, una cosa impressionante, sto dimagrendo e sono
abbronzato, robe da "ditalino istantaneo" appena mi vedono le mie adorate
femmine! Ho erezioni spontanee allo specchio e come potrebbe essere
altrimenti? Un quasi cinquantenne da brivido! Alcuni dicono che questo
blog è morto, mai stato più vivo! Gli unici mostri che amiamo sono quelli
del cinema, il nume tutelare di questo blog è Frankenstein, presente con
una foto fin dall'inizio. Il mostro, formato da pezzi di cadavere, resuscitò
grazie al geniale Frankenstein, lo scienziato dei fulmini! Anche se per
Frankenstein si intende anche il mostro, c'è in effetti qualcosa che assimila
lo scienziato e la sua creatura, come questo blog e il suo blogger.

LE DONNE MERAVIGLIOSE!

Anna Politkovskaja, Vannessa Redgrave (tostissimo il suo discorso di tanti anni fa
quando vinse un Oscar, disse "teppisti sionisti" a chi voleva boicottarla per un suo
documentario sulla Palestina, ma vinse l'Oscar ugualmente come attrice non protagonista
del film Julia.), e ora aggiungiamo alla nostra lista Judith Sargentini, suo il rapporto contro
il dittatore Orbàn che ha portato il Parlamento Europeo alla condanna, per ora "simbolica",
delle politiche corrotte e razziste di questo mostro chiamato Orbàn. Ogni tanto qualche
buona notizia fa bene al cuore e alla democrazia.



Guardatela quanto è bella, la vita non sbaglia mai, ognuno ha il volto che si merita.
Ecco un volto felice, la felicità di chi lotta per il rispetto dei diritti umani. Un volto
pulito. Proprio per questo bello. Mentre il volto del mostro ungherese lo conoscete?








lunedì 10 settembre 2018

DAVIDE PENSA AL MERCATO

Davide sta pensando al Mercato, ha un'erezione.
Fuori c'è una guerra, ci sono stupri e violenze.
Non sono cose importanti per Davide. La mafia?
Una cosetta da niente, come la corruzione.
Conta il Mercato. Giornaliste uccise, bambini
divorati dalle fiamme. Niente, Davide pensa al
Mercato, non il mercato sotto casa, il Mercato
globale. Certo, se non ci fosse il mercato delle
armi, forse le guerre sparirebbero. Se non ci fosse
il mercato della chiacchiera in tv, il suo pupillo
sovranista non esisterebbe. Il Mercato fa esistere
le cose. Intanto la sua dolce compagna di vita
lo aspetta a letto. Oltre al Mercato c'è l'amore.
Davide, svegliati! Ti stanno aspettando, vai a
fare il tuo dovere, mi correggo: il tuo piacere.
Davide raggiunge la compagna, si ferma un
attimo a pensare, non si spoglia ancora.
"Amore, che stai facendo? Vieni, ho voglia".
Davide riflette, è pensieroso. Sta pensando
al mercato dei materassi. Al mercato dei cuscini.
Al mercato delle lenzuola. Al mercato del
pigiama. Al mercato della biancheria intima.
"Amore, stai pensando ancora al blog di Farina?".
Appena sente il cognome Farina, Davide ha
un calo dell'erezione. Il sesso sano e passionale
è in pericolo, è bastato un cognome! Davide
si sente smarrito, non riesce a capire perché
Farina non abbia un mercato. Il Mercato spiega
ogni cosa ma non spiega Farina! Questo lo fa
uscire fuori di testa! Farina gli direbbe di non
dargli tutta questa importanza, a lui sta bene
così, gli piace essere fuori dal Mercato globale,
gli piace starsene nel suo monolocale. Una cosa
in ogni posto, un posto per ogni cosa. Vero?
La compagna ormai ha perso ogni voglia di
fare l'amore. Si addormenta. Davide la guarda
con tenerezza, pensa al mercato dei sogni.
Che cosa starà sognando il mio amore?
Il Mercato avrà colonizzato anche il suo inconscio?
Anna Politkovskaja fu uccisa mentre tornava
a casa dopo avere fatto la spesa, forse era stata
al mercato, al mercato sotto casa. Sacchetti
della spesa insanguinati. Per Davide non hanno
importanza quei sacchetti, sono plastica.
Niente di più. Plastica insanguinata, e allora?
Wall Street! La Troika! E mettiamoci anche
la Banca Popolare di Bergamo, la banca di
Farina. Ah, quel Farina! Mi ha fatto perdere
una notte d'amore, lui con le sue Anne e la
sua fottuta morale! Ma ecco che avviene il
miracolo! La compagna si sveglia e gli dice
"Sono la tua Troika, prendimi!". L'erezione
torna. Si può fare l'amore! W il Mercato!
E le stelle, le stelle, le stelle...ci sarà anche
un Mercato Universale? Chi può saperlo?
Dio? Dio e il mercato della fede. No, basta,
Davide, scopa! Scopa. Basta. Smettila di
fissarti che perdi ancora l'erezione!
"Ok Ricky, ok. Hai ragione anche tu".
Grazie Daviduccio, sai che ti voglio bene.
No? Ti auguro una bellissima notte d'amore.
L'amore e le stelle ti renderanno libero.



OTTAVIA E ANNA

Una grande attrice interpreta le parole di una grande giornalista.


domenica 9 settembre 2018

LA PECORINA

Ecco, questo non è stato approvato dal Fatto, la redazione mi
ha detto che non tutti avrebbero capito la mia ironia, che non
avrebbero capito che in realtà il film è una presa per il culo del
macho italiano. Hanno ragione, non tutti capiscono, il mondo
è pieno di stupidi!


SESSO ANALE


IL CUCKOLD


MA QUANTO SONO "KALIMBA" FICO?


IL MIO STILE

Lo so perché Attimi e Martina ancora mi amano, chi ha il mio stile?
Chi balla come me? Nessuno. Questi anonimi non hanno stile, anche
per questo mi detestano. Un poeta inglese ha scritto che si può vivere da
stupidi, ma morire da stupidi non si può. Sono d'accordo. Mors omnia
solvit. Anche gli anonimi stupidi, in punto di morte, diventeranno
intelligenti e veri, ma per un attimo infinitesimale e poi le tenebre.
Noi, quelli come me, siamo veri e intelligenti per più tempo e poi
balliamo da paura.



INTERVISTA A UN NECROFILO

Per quanto riguarda gli anonimi stronzi che infestano questo blog, Attimi si chiede
se ho fatto qualcosa di male per meritare questo odio. No Attimi, sono solo stupidi.
Come gli stupidi che vedendo questo mio monologo mi hanno dato del necrofilo.
C'è da ridere, l'assoluta mancanza di ironia e intelligenza, la non comprensione del
testo, del suo significato paradossale. La risposta è solo una: Attimi, il mondo è
pieno di gente stupida e cattiva, non cadiamo dal pero, è sempre stato così, ma ti
ringrazio dal profondo del cuore per le tue prese di posizione battagliere! Ciao.




CHI VI PARLA (AD ATTIMI E MARTINA)

Chi vi parla non è uno stinco di santo(come direbbe Martina), ci mancherebbe altro,
ho le mie pecche. Tante, ne ho tante. "di vizi ricco e di virtù" come scrive Foscolo
nel suo meraviglioso Autoritratto(i poeti si sa, sono narcisisti). Per esempio non mi
va giù ancora di non essere vegetariano, i macelli sono luoghi dell'orrore, la parola
stessa macelli mette i brividi, eppure mangio polpette e prosciutto, in un certo senso
anche io sono un mostro, non ho pietà per i maialini, sono un vigliacco alimentare,
delego ai macellai questo orrore! E tra l'altro una delle persone più delicate che ho
mai conosciuto è proprio uno che lavora nei macelli, quindi la vita è complessa e
contraddittoria, niente da fare. Detto questo, dopo avere riconosciuto in me degli
aspetti terribili(e altri che non vi elenco), per quanto riguarda la politica so bene
chi sono i buoni e chi sono i cattivi, basta avere visto e amato La carica dei 101,
Crudelia è la cattiva, non c'è ombra di dubbio, anche se è il personaggio più bello
e riuscito del film. Volere farsi una pelliccia con i cuccioli di dalmata è veramente
da cattivi, come si fa a non parteggiare per i cuccioli di Dalmata? O per i cuccioli
di foca massacrati a bastonate? Siamo tutti con loro, restano i maialini sulla
coscienza. Evidentemente non ho amato Babe, maialino coraggioso! E mi rendo
conto che la mia è una evidente contraddizione, ma mi sono reso conto che il
semplice fatto di essere vivi porta a evidenti contraddizioni e che nessuno è
perfetto. Ma ognuno di noi cercherà di orientarsi nelle proprie contraddizioni
e cercherà un senso, anche labile, per avere salva la propria coscienza. Quindi
vi chiedo scusa per le battute sui piatti sporchi e sulle galline, vi chiedo scusa,
la vostra bella sensibilità non meritava simili battute volgari e stupide. Ora, ci
sono rimasto male su Anna, Anna la buona, Anna la coraggiosa, Anna uccisa
per avere fatto semplicemente il suo mestiere fino in fondo(ma Anna non è la
sola martire del giornalismo nella Russia di Putin). Anna, donna bellissima.
Mi aspettavo una indignazione più forte, ed è per questo che ho perso la mia
pazienza con voi. Tralasciando le dietrologie e i complottismi, Anna era nemica
di Putin, basta questo a rendere Putin il responsabile morale del suo omicidio,
ma sospetto che sia anche il mandante. Vi chiedo un favore, leggete La Russia
di Putin, vi aprirà gli occhi, vi farà capire quanto sia criminale questo dittatore.
Impunità dell'esercito, crimini atroci commessi sui civili nella guerra in Cecenia,
il teatro della Dubrovka(ha buttato via il bambino con l'acqua sporca) dove
Putin ha dato l'ordine di uccidere sia i guerriglieri ceceni e sia gli ostaggi, cose
da brivido, da film horror. Per non parlare del razzismo e dell'omofobia e
della libertà di stampa calpestata. Un dittatore cruento, una Crudelia. Quindi
voi capirete il mio risentimento quando il buon Davide con la fissa del Mercato,
mi ha citato quel cialtrone di Fusaro che definisce eroe un simile mostro.
Mi è venuto da vomitare. Scusa Davide, ma è proprio così. Chi sono i buoni?
Trump? No, di certo. Obama? Meglio di Trump ma anche lui no. Clinton?
Meglio di Trump ma anche lui no. Quando vai al Potere è difficile essere
buono. Posso dirvi che io sono contro la guerra, contro i dittatori e contro
i massacri, e sono per la libertà, per il rispetto della vita umana, per la giustizia,
per una economia e una finanza che mettano al centro la persona e non il
mero profitto, parole quasi da Osservatore romano, me ne rendo conto.
Banalità certo, ma essenziali. Quando vedrò un politico con questi ideali
lo voterò, per ora non riesco a vederlo, voi avete qualche nome da suggerire?
Salvini? No di certo, è amico del mostro Putin. Renzi? Nemmeno.
Aspetto, ma per ora so di certo che Putin non è un eroe e che almeno la
libertà di stampa negli Stati Uniti è viva e presente, almeno questo.
Non è molto ma è qualcosa. Vi lascio con un filmato sulla bellissima Anna,
guardatela quanto è bella e intelligente, l'hanno uccisa a colpi di pistola,
lei odiava Putin, lo odiava per la Dubrovka, per Beslan e per tanti altri
motivi, ma era un odio morale, puro, intellettuale e pieno d'amore.





sabato 8 settembre 2018

LO STETOSCOPIO E IL LIMITE

Lo stetoscopio è stato inventato da un medico francese nel 1818, tra l'altro questo
medico era molto religioso, amava Cristo. Si potrebbe dire: per avere una vita
cristiana bisogna sapere ascoltare il cuore. Ora, un poeta non ha bisogno dello
stetoscopio, un poeta è lo stetoscopio di se stesso, ascolta sempre il proprio cuore.
In questo senso, e solo in questo senso, un poeta è religioso, anche quando
parla di "un dito in culo". Ma qual è il limite dell'espressione artistica?
La morale? Il buonsenso? Il buongusto? La forma stessa dell'opera?
Eliminerei il buonsenso e il buongusto che non hanno mai creato opere
d'arte. Restano la morale e la forma. La morale, la mia morale, l'unica
che osservo, è quella di essere sincero, di raccontarmi con verità, la poesia
per me è una sorta di "intimità eviscerata", un lavare i panni sporchi in
piazza, perché il poeta ha bisogno di questo: portare lo "sporco" alla luce
del sole. Mia madre mi critica, non approva, e io l'ascolto come un figlio
devoto, ma non sono d'accordo con lei, sono devotamente in disaccordo.
Mamma dice: "Non devi dare in pasto la tua intimità agli altri, c'è un limite".
Il mio limite è la forma, posso usare la forma poesia, la forma film, la
forma confessione. Sono un autore autobiografico, la vita per me è un materiale
da adoperare, e chi è nella mia vita corre questo rischio: quello di essere
adoperato. Non mi sono mai nascosto, sono sempre stato così. So che
certe cose non si possono dire, ma solo quelle che ritengo non siano
sorgente di poesia. La mia vita sessuale è sorgente di poesia, la mia
intimità è sotto gli occhi di tutti. Certo, non si tratta solo della mia intimità,
ci sono anche gli altri, e tutto diventa tremendamente delicato e difficile.
Gli altri si possono sentire feriti, è capitato a molti poeti e scrittori, citiamo
Truman Capote o Philip Roth. Capote ha descritto impietosamente i
personaggi che incontrava alle feste, questi si sono riconosciuti e si sono
offesi, e lui ha risposto: "Io sono uno scrittore". Mio fratello molti anni
fa intervistò Daniele Luttazzi sui limiti della satira. Per Luttazzi non ci
devono essere limiti, si può fare una battuta anche sullo stupro, fece
l'esempio di Stanlio che stupra Ollio, per lui era un'immagine divertente.
L'unico limite di un autore satirico è l'autocensura, non scrivere mai
una brutta battuta, se la battuta è venuta male significa che non hai fatto
bene il tuo lavoro. Se è una buona battuta, non ci sono limiti. In questo
momento mi interessa il ragionamento di Luttazzi e non la polemica
sui comici americani ai quali Luttazzi ha "rubato" delle battute.
Evidentemente le considerava belle e degne di essere prese. Il punto
però è un altro: non ci può essere un limite all'espressione di un
autore. Io la penso come lui. Se un poeta ascolta il proprio cuore
non può fare una selezione delle proprie pulsazioni. "Ricco di vizi
e di virtù" scriveva di sé Foscolo nel suo Autoritratto. La poesia
non è una cartolina, la poesia non può sottrarsi alla propria verità.
Per un poeta la verità non fa male, al contrario, la verità illumina,
porta luce, e getta anche il proprio inchiostro incestuoso sul mondo.
Per un poeta anche la politica è poesia, togliete alla Divina Commedia
la politica di Dante e che cosa resta? Ora, io non sono Dante e non
sono Foscolo, sono Ricky Farina, ma questa voce dentro la sento,
questa voce che mi dice: Ricky, forse sei uno stronzo, magari anche
senza forse, ma tu non puoi fare a meno di raccontarti".
E se tra il mio pubblico ci sono dei porci, che cosa posso farci?
Io le perle le dono a tutti, anche ai porci.








venerdì 7 settembre 2018

TU

Tu.

La seconda volta che ci siamo visti,
ti sei girata di spalle, sul mio divano,
e hai pronunciato le fatidiche parole:

"fammi quello che vuoi".

Come non innamorarsi?

E poi, ricordi?

"Mettimi un dito nel culo, addormentiamoci
così".

Come non adorarti?

Quanto ridere insieme a te!
Quanti giochi!

E scusami se il mio diametro è così
ampio.

Amore.




COME ERA VERDE LA MIA VALLE

Quando un poeta si occupa di temi ambientali, sociali e politici, vengono
fuori film di questo tipo. Farina è sempre dalla parte dei buoni, è come se
avesse nel DNA La carica dei 101! Ma Farina potrebbe fare film a qualsiasi
cosa: a un canguro, a un chiodo, a un preservativo. Il suo occhio è nato
cinematografico, è un cineocchio, tutto quello che tocca diventa poesia.
Diventa Farina. Fuori da ogni logica industriale, Farina scende in strada
(quando scende), si mette il cavalletto in spalla e si fa sedurre dalla vita.
La vita è il suo tema. Potete immaginarvi le infinite sfumature che questo
tema racchiude. Stamattina per esempio è stato in spiaggia, c'era una
luce nel cielo che doveva essere catturata, Dio in persona gli ha chiesto
di filmare il Creato, e Farina ha girato Una mattina di settembre.
Ogni film è un incontro, l'incontro di stamattina è stato un cane(Farina
adora i cani) di nome Milo, protagonista di un primo piano. Farina
è un filmmaker libero, non ha guinzagli al collo, fa quello che vuole
e quello che desidera. Le persone intelligenti lo amano, gli stronzi
lo detestano. E diciamola tutta: come si fa a non detestare(se sei uno
stronzo) un uomo libero, geniale e affascinante? 


giovedì 6 settembre 2018

RICKY E LA POLITICA

Mi dicono: "Ricky, occupati di cinema e di cultura, non di politica, da te
ci aspettiamo altro!". E il cinema che cosa dovrebbe raccontare? E la cultura?
Non siamo mica qui a pettinare le bambole. Sono sempre stato un autore
politico, anche quando parlo di passera. Comunicare il proprio sguardo, la
propria visione del mondo e della realtà, che cos'è se non politica?
A Venezia è in concorso un film che racconta la strage di Utoya del 2011 in
Norvegia, fatta da un pazzo di estrema destra di nome Anders Breivik.
Ormai lo sapete come la penso, prendete Breivik, uno che si è dichiarato
"salvatore del cristianesimo e anti-multiculturalista", ecco, io sono l'opposto.
Sono ateo(con ferite divine nel cuore) e multiculturalista. Più colori ci sono
e più sono felice, un arcobaleno di umanità mi sembra una buona cosa.
A voi no? Il bianco e il nero lo amo solo al cinema. Politicamente sono
per i cromatismi più efferati! Che brutta persona che sono! Così ingorda
di vita e di colori! Vi lascio con questo lungometraggio, l'unico lungo della
mia "personale e privata carriera" di filmmaker. Erano le elezioni politiche
del 2006, tanto tempo fa. Piero andava in giro con un megafono, urlava
parole di buonsenso democratico in un'Italia berlusconizzata, nei tram,
per strada o dal mio balcone di via Foppa (ora ci abita mio fratello).
Io lo seguivo fedelmente con la mia videocamera e ci siamo divertiti.
Sapete perché? E' divertente fare battaglie di civiltà. Lottare. Vivere
con il cervello acceso, ma senza telecomando, quello che molti italiani
hanno incastrato nella testa, un telecomando che li sintonizza sulla
accettazione passiva delle cose. Io e Piero ci siamo ribellati. E ora abbiamo
Salvini al governo! Ma ribellarsi è sempre giusto, quando è la menzogna
che dilaga. Ribellarsi è una forma d'amore quando ci vogliono portare
nel vicolo cieco di ogni egoismo, l'egoismo è sano solo in amore.


mercoledì 5 settembre 2018

IL BIGLIETTO

Io e Robi abbiamo fatto un mazzo di rose rosse
e una rosa bianca a mamma, il biglietto molto
semplice: per te mamma, radice di ogni nostro
slancio. Lei è felice, anche noi.

Apprezzo che le ostilità davanti alla mamma
si siano fermate, per questo vi rispetto.

La mamma è sacra, ci ha dato alla luce e
alle tenebre, tutti noi. Un destino comune.
Poi riprenderanno le ostilità.

Come è giusto che sia.

BUON COMPLEANNO MAMMA!

La mamma è sempre la mamma. La mia è nata 79 anni fa a Firenze, nella casa
delle infinite EMME: Marcella, Margherita, Mirella, Marna, Milena, Mario,
Marcello e Mauro. Gli uomini non ci sono più. Le sorelle tutte, del resto
il cognome di mamma è Vitali. La primogenita si chiama Marcella, 97 anni
portati con freschezza inaudita. Figlia di un giardiniere e di una casalinga,
Cencio ed Elvira, si innamorò di papà che veniva in vacanza a Firenze
dal Cairo, si conobbero all'età di 13 anni e sono stati assieme fino alla morte
di papà alla fine del 2004. Mamma, papà è sempre con noi. In questo ritratto
di alcuni anni fa la vediamo assieme alla sorella Marna, la sorella a lei più
vicina. Le ho torturate col questionario di Proust e loro mi hanno fregato
con la loro semplicità. Mamma, sono un lazzarone, è vero, ma mi ami, lo so.




QUESTO BLOG

Questo blog è pieno di anonimi idioti che si credono intelligenti.
Pensano che il mondo sia fatto di nasi, oltre il proprio naso vedono
solo altri nasi. Sono affetti da nasocentrismo. Alcuni addirittura
pensano di essere spiritosi, ma hanno in testa solo pensieri masticati
da altri. Temono gli esseri originali come il sottoscritto, non li
sopportano, vorrebbero un mondo di capre per sentirsi, non dico
intelligenti, ma almeno orientati. Temono e invidiano gli esseri
liberi. La libertà per loro è uno scandalo, abituati a succhiare con
la cannuccia la propria quotidiana schiavitù. Non sanno dove
andare per vomitare la loro triste mediocrità e usano questo blog
come uno sfogatoio, contando sulla pietas del blogger. Bene.

KARL POPPER

Per quanto paradossale sia, per difendere la tolleranza non si può tollerare l'intolleranza.
Karl Popper

ARRABAL, IL FATTO QUOTIDIANO.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/09/05/fernando-arrabal-ho-incontrato-un-patafisico/4600525/

martedì 4 settembre 2018

LA SCIMMIA CHE SALE SULL'ALBERO

Carissimi e amatissimi followers (che parola stupida), voi siete liberi, ed è
meraviglioso, io sono libero, ed è meraviglioso. Voi siete liberi di andare via,
io sono libero di restare sul mio blog, con il vostro permesso. Mi si accusa di
non rispettare le idee degli altri, è vero, ma per me è un vanto non rispettare
idee che considero contro la morale e contro l'amore. Anche Hitler aveva idee,
ve l'ho già detto ma alcuni di voi sono duri a comprendere. Non rispettare
Hitler è amore. Odiare Hitler è amore. Lo stesso vale per il mostro Putin.
Vi sembro esagerato? Putin in fondo non è male per voi? Siete per il male
minore? Fatti vostri, io sono per il bene. Putin è un dittatore corrotto e
sanguinario, non è un male minore. Volete lottare contro l'imperialismo
americano? Sono con voi, quando si parte? Ma per carità, non prendete
a modello il capitalista russo Putin! E non citatemi su questo blog chi lo
definisce un eroe! Ma se proprio ci tenete a farlo almeno siate onesti, come
Davide. Davide ha scritto: non me ne fotte un cazzo di Anna Politkovskaja.
Anche voi dichiarate apertamente: non siamo per l'amore, non siamo
per le giornaliste libere, siamo per i dittatori che rappresentano un freno
(tutta da ridere pensando a Putin) all'imperialismo americano. Come nella
guerra fredda si tratta semplicemente di due forme di potere speculari
che si spartiscono il mondo sotto i nostri occhi. Chi parteggia per l'uno,
chi per l'altro, io parteggio per l'amore. Che cosa è l'amore per me?
Prima di tutto: giustizia. Equità. Uguaglianza. Libertà. Fratellanza.
Chi calpesta questi valori è un mio nemico spirituale, dovrebbe essere
anche un vostro nemico, ma vedo che non è così. Contenti voi, contenti
tutti, tranne me. Io non sono contento quando non sento scorrere l'amore.
Ethel mi ha rimproverato di rispondere a tutti, anche a quelli che scrivono
commenti volgari, mi ha rimproverato di non essermi distinto. Forse ha
ragione lei e chi la pensa come lei, ma, ma a me non piace fare quello
che si erge dall'alto e fa il superiore con distacco aristocratico, a me piace
(e devo confessarvi che mi diverte) rispondere "allo stesso livello".
Mi piace guardarvi negli occhi e se i vostri occhi sono nella merda, anche
io immergo i miei occhi nella merda. Mi si accusa di essere narcisista.
Che strano narcisista colui che negli anni vi ha donato e continua a farlo
tantissimi ritratti a persone, esseri umani, anime vaganti nel mondo.
Un narcisista non dovrebbe essere concentrato solo sul proprio volto?
E annegarvi dentro? Invece questo stranissimo narcisista si specchia
nel volto degli altri. Anche nel vostro, e mi sento sempre più bello.
Mi sento più bello perché vedo persone in realtà poco libere, sia di testa
che di spirito, incarognite nel difendere visioni del mondo improntate
al più becero egoismo. Mi tiro fuori. Sono di un'altra pasta.
Continuerò nel mio percorso perché io ho una vocazione e la seguo,
indipendentemente da voi. E sono sempre più bravo nel mio lavoro.
Sempre più vero e sempre più onesto. Sempre più in Amore, in Farina.
Chi mi ha seguito in questi anni mi ha dato tanto, il vostro contributo
è stato prezioso, ma è stata una cosa reciproca, anche io vi ho dato
qualcosa, c'è stato uno scambio onesto, credo. O no? Alcuni di voi
sono arrivati al capolinea, rispetto la vostra scelta, gli amori finiscono.
Io adoro le scimmie, le sento più umane di molti uomini, e vedere
il loro culetto rosa che scala le vette celesti, mi emoziona. Molti di
voi salivano sugli alberi quando erano felici e bambini. Tempi passati.
Io mi sento ancora scimmia, ancora bambino. Auguri, non vi voglio male.
Con affetto.

Ricky


domenica 2 settembre 2018

SONO SERENO

Sono sereno, sto bene. Proprio la mia salute mentale
mi porta a disprezzare chi mette in dubbio la mostruosità
dei dittatori. Prendete una netta posizione contro
l'orrore putiniano e torniamo amici. Anna era sua
nemica, mi basta questo, complottisti o no.
E leggetevi LA RUSSIA DI PUTIN.
La sua voce deve risuonare in voi.
Vi chiarirà i sentimenti, più che le idee.
Fate troppe teorie.
Ora parto, vado da mammà, fra pochi giorni
fa 79 anni.

IL DISCORSO DI VANESSA

Confrontate le parole di Vanessa Redgrave con quelle di Salvini.
Che abissale distanza di amore ed eleganza.
Poveretti quelli che non amano queste parole, poveretti.
Idioti etici, idioti morali. Idioti tout court.
Si difendono parlando di realismo ma in realtà difendono solo
il proprio egoismo, brutta gente.
L'Italia è piena di questa brutta gente.
Per fortuna non siamo tutti così.
Grazie Vanessa. Chisciotte è con te.


sabato 1 settembre 2018

ETHEL VI LEGGE

Ethel vi legge e mi ha appena detto: "Ricky, la prendi troppo sul personale,
e tendi a dare troppa importanza ai commenti, loro esprimono un punto di
vista e tu prendine atto".

Ok, ma per ora vi faccio un elenco incompleto di chi mi fa schifo, i primi
che mi saltano in mente.

Putin.
Assad.
Trump.
Craxi.
Bel Ali.
Salvini.
Tutti quelli contro il padre di Eluana Englaro.
Tutti i guerrafondai.
Tutti i tirchi, tranne uno(che non vi dico).
Tutti quelli che non amano Anna Politkovskaja.
Berlusconi.
I fascisti.
I nazisti.
Stalin.
Gli scafisti.
I caporali.
I mafiosi.
Netanyahu.
Tutti i dittatori.
Tutti i torturatori.
Tutti gli stupratori.
Tutti gli omofobi.
Tutti gli indifferenti.
Chi non risponde al saluto.
Tutti quelli che non mi amano.
Me stesso(quando non mi comporto come un eroe)

Se fra quelli che ho nominato c'è uno che vi sta simpatico
siete miei nemici politici.


ANNA