giovedì 30 luglio 2020

AUGURI PUPA

Auguri pupa!

UN CARO SALUTO E BUON VIAGGIO

AGLI ANONIMI E A FOSCA

Finché ero preso di mira io...poteva anche andare...a me fate un baffo,
vi valuto per quello che siete: anonimi.

Purtroppo avete preso di mira altri, altri che mi hanno chiesto esplicitamente
di eliminarvi (Ethel, per esempio), anzi, di eliminare del tutto la vostra
possibilità di nuocere...quindi d'ora in poi ci sarà sempre la selezione che
non è una censura ma solo buongusto e intelligenza.

Non è censura eliminare attacchi senza senso e biliosi: è eleganza.
Quindi se in un primo tempo un blog libero era interessante, ora
no, primo perché vi siete ancora di più incattiviti e idiotizzati, poi
perché avete proprio "stalkerato" questo blog apposta, per creare
disturbo e interferenze...per invidia e demenza connaturate.

Avrei lasciato ancora il blog libero perché per me la vostra "merda"
non è importante, ho chiesto ad Ethel di rispondervi per le rime, ma
poi lei mi ha fatto ragionare, non avrebbe senso e andrebbe ad
alimentare la vostra idiozia biliosa, creando un cul de sac infinito.

Quindi STOP alla vostra merda anonima. Vale anche per Fosca
che si è dimostrato troppo, veramente troppo idiota, in fondo mi
ha deluso, non pensavo fosse così idiota da insultare i miei.
Mi era simpatico, ora mi fa pena, e non verrà più considerato.
Quindi non sprecarti a scrivere: non ti pubblico.
Buona vodka e vai con Dio.

Per vedere pubblicato un commento massima eleganza ed
è richiesta pertinenza al post, le vostre beghe personali non
hanno più diritto di cittadinanza nel MIO spazio.

Ciao.

MAIORCA E IL DELFINO

Enzo Maiorca immerso nel caldo mare di Siracusa parlava a poca distanza con la figlia Rossana che era sulla barca pronta anch’essa ad immergersi, all’improvviso si sentì colpire leggermente alle spalle, si girò e vide un delfino. Capì subito che l’animale non voleva giocare, ma esprimere qualcos’altro. Il delfino infatti si allontanò e Maiorca lo segui a nuoto. Poi l’animale si immerse e lo stesso fece Enzo, a circa 12 metri di profondità, impigliato in una rete di una spadara abbandonata, c’era un altro delfino. Maiorca emerse rapidamente e chiamò a gran voce la figlia perché lo raggiugesse con i due coltelli da sub che erano nella barca.
In pochissimi minuti i due esperti sub riuscirono a liberare il delfino impigliato nella rete, il quale allo stremo delle sue forze riuscì ad emergere e, emettendo quasi “grido umano”, così lo descrisse Maiorca, riuscì a respirare. (Un delfino può resistere sott’acqua non oltre 10 minuti, dopodiché affoga).
Il delfino liberato restò un po’ stordito in acqua, controllato da Enzo, Rossana e l’altro delfino. Poi si riprese e, sorpresa! Si scoprì che era una delfina perché da li a poco partorì un piccolo.
Mamma e cucciolo si allontanarono mentre, il delfino maschio fece un giro intoro ai due umani e si fermò un attimo davanti ad Enzo Maiorca, gli diede un colpetto, come fosse un bacio, sulla sua guancia a segno di gratitudine e poi si allontanò.
Questa meravigliosa storia commosse tutti i presenti che si alzarono in piedi per un lungo e caloroso applauso. Enzo Maiorca terminò il suo intervento dicendo che: “fin quando l’uomo non avrà imparato a rispettare e a dialogare con il mondo animale, non potrà mai conoscere il suo vero ruolo su questa Terra”.

mercoledì 29 luglio 2020

DICHIARAZIONE D'UMORE

Ethel, voglio farti una dichiarazione speciale, forse
mai fatta prima d'ora, una dichiarazione d'umore.
Le dichiarazioni d'amore le lasciamo fare a chi crede
che l'amore si possa dichiarare come le tasse.
Quando mi scrivi "affacciati" e ti vedo che sei
arrivata sotto casa mia, con le tue borse magiche
da 10 euro al mercatino, con i tuoi stivaletti da
monella, con i tuoi vestiti etheliani e il tuo sorriso
smagliante, quando ti apro il portone, sento che il
mio cuore prende l'ascensore per scendere fino
alla cerniera dei pantaloni, mentre tu fai le scale,
fai sempre le scale per nutrire d'affanno il nostro
bacio d'apertura, e mi metto dietro la porta dopo
averla socchiusa, in attesa di noi, con la cerniera
palpitante, e tu entri piano piano, e poi è sempre
una sorpresa, il gioco di chi non crede ai propri
occhi, eppure siamo proprio noi, le nostre lingue
premono l'una sull'altra,  i nostri corpi si slacciano,
il tuo collo riceve la mia benedizione: l'ostia di
un bacio. E poi finiamo sul pavimento per dire
alla polvere che non è ancora arrivato il suo turno.
E tra un gemito e un sorriso ci doniamo il nostro
umore, lo dichiariamo a tu per tu: e siamo noi.
Quando accade questo io sogno di vivere sempre
in umore perpetuo. Ethel, ascolta, io ti umo.



INTERVISTA A UN UOMO FELICE

COSTRETTO

Costretto da troll-stalker anonimi morbosamente accaniti verso questo blog,
e da un idraulico romano ormai col cervello bruciato dalla vodka, sono dovuto
passare ancora una volta alla moderazione dei commenti: è la mia croce questo
blog. Croce e delizia. Ci tengo comunque che sia leggibile, quello che conta
è che ogni sguardo esterno possa posarsi sulle mie parole, il resto è vanità.


martedì 28 luglio 2020

LA ROSA DEI BOSCHI E LA MICROFALLIA

Uno dei miei monologhi più geniali. La rosa dei boschi
che vedete è un regalo di Ethel: lei vive vicina a un bosco.
Esce di casa e ha il bosco a due passi.

Per questo monologo fui intervistato alla radio e il film finì
anche su Dagospia.

Parli di cazzi piccoli e la gente ti ascolta. Non è meraviglioso
il mondo?

OGGI E IERI

Oggi sono stato tutto il giorno a letto, in pigiama, su
internet. Il tempo è passato strisciando sulle mie lenzuola.
Ieri notte ho ucciso tante zanzare con un asciugamano
bianco, per vedere meglio il sangue. Ethel mi ha detto
che sono crudele, ma io odio le zanzare, le odio.

ETHEL AL TELEFONO

DOMANI ETHEL FA 43 ANNI

Domani Ethel fa 43 anni. Sono proprio contento di conoscerla.
Ha reso la mia vita più divertente, ed era già uno spasso prima.
Ora è un superspasso! Continuo a condurre la mia vita di sempre:
non lavoro, penso solo a godere, rifuggo ogni tipo di responsabilità.
Solo che a tutto questo si è aggiunta Lei. Non mi ha mai chiesto
di cambiare, ci vediamo il giusto per non venirci mai a noia.
Abbiamo trovato la formula perfetta. Io non mi sogno di vivere
con lei e lei nemmeno. Rispettiamo la distanza di sicurezza.
Oggi mi ha detto che vuole fare tanti viaggi con me, e mi fa:
perché non chiedi il reddito di cittadinanza? Così spendiamo
i soldi per viaggiare! Ci penso, a me la cosa non convince, sono
così abituato al bonifico di mamma ormai, vedremo amore...
Domani andrò da lei e dai suoi figli: Libero e Giulia. Per Ethel
una piantina, me l'ha chiesta lei, dice che ogni giorno vuole
qualcosa di mio da innaffiare. Poi porterò tutti a cena fuori in
un posto dove fanno un ottimo pollo al cartoccio. Ethel è vegetariana,
ma il suo bello è che non è fanatica: non rompe le palle e
non ti senti giudicato se ti divori un cosciotto di pollo.
Non litighiamo spesso, lei è molto razionale e io ho rispetto
per la razionalità. Venerdi (questo sarà il vero regalo) la porto
a cenare da Alessandro Borghese e ne verrà fuori un gustoso
articolo per il Fatto Quotidiano. Stiamo bene assieme, lei è
il luna park dei miei testicoli, e mi sembra di conoscere il suo
clitoride da sempre, siamo in clito-confidenza ormai, e non
solo il clito! Insomma, cari amici, è proprio una pacchia.
Quando ci si diverte un sacco, si gode, non ci si annoia mai,
quando ci si sente liberi di essere se stessi...è amore? Rispondete.
Ops, ho sbagliato: compie gli anni il 30, ma fa lo stesso!

UN SIGNORE

Un signore del nostro cinema. Talento. Eleganza.
Affabilità geniale.

Eterni

Pochi sanno che i Ricchi e Poveri sono stati scoperti
da De Andrè e Califano, ma è con mio zio che sono
diventati eterni.

MISTER X

AFORISMA DEL GIORNO

Si muore
sempre
col favore
delle
tenebre.

TROPPO FICO

Quando sei così fico e carismatico ti domandi sempre: ma le donne
mi seguono solo per toccarsi? E gli uomini per cuocere nell'invidia?
Sei assediato da queste domande, pensi che il tuo valore artistico
passi in secondo piano,  poi capisci una cosa semplice: vivere senza
farsi troppe domande, ne basta una: sei te stesso oggi? E la risposta
è sempre stata sì. Sono me stesso. Nessuno mi ha sviato. Wow.
Al limite mi sono sviato da solo. Ma sono un uomo talmente libero
che non sono mai stato "padrone" della mia vita, la lascio in mano
al caso, agli angeli, alle puttane e alla bellezza. Dio, che fico!

lunedì 27 luglio 2020

ALDO E MILENA

IL FORMIDABILE TEDIO DELLE 3 DEL POMERIGGIO

Come fai a vincere il formidabile tedio delle 3 del pomeriggio?
Non lo vinco, mi arrendo al tedio formidabile.
E tu? Tu lotti contro il formidabile tedio delle 3 del pomeriggio?
Sì, una lotta senza tregua. Ieri ho preso dei chicchi d'uva
e li ho gettati dal balcone, uno dopo l'altro, li ho contati, erano
99 chicchi d'uva che si sono spiaccicati sul marciapiede, e
alcuni passanti mi hanno urlato contro, e io per risposta ho fatto
delle smorfie, ho inventato delle smorfie formidabili, quasi
formidabili come il formidabile tedio delle 3 del pomeriggio.
E oggi che cosa hai fatto per vincere il formidabile tedio delle tre
del pomeriggio? Oggi hai fatto qualcosa di particolare?
No, nulla di particolare. Oggi ho pensato a Orson e basta.
Poi sono arrivate le 4 del pomeriggio e sono tornato a vivere
la mia vita, le solite cose: ho chiamato al telefono qualche amico,
ho scritto a mio fratello, ho pensato a mia madre, ai suoi occhi,
ho fatto la spesa, mi è venuta voglia di pasta in bianco con tonno
e capperi, magari un soffrittino con cipolle di Tropea...
E domani? Domani, quando arriverà il famoso e formidabile tedio
delle tre del pomeriggio? Che cosa farai? Che cosa ti inventerai?
Ci penserò domani, domani è un altro giorno, un altro tedio, ma
sempre formidabile come questa vita-quadrante persa nell'infinito.

VIVI PER MIRACOLO

MARCO CHERUBINI - IL FATTO QUOTIDIANO

https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/07/27/marco-cherubini-luomo-che-non-teme-il-limone-negli-occhi/5879134/

domenica 26 luglio 2020

POESIA BRUTTISSIMA

Poesia bruttissima scritta prima di andare a letto
a leggere e poi a sprofondare nei miei sogni che
ultimamente sono incubi, come ieri notte! Ethel
ormai è abituata e mi ha svegliato prima che iniziassi
a dare calci, perché io negli incubi tiro calci nel
culo ai miei demoni e li faccio scappare tutti e
biascico frasi incomprensibili, con la voce impastata
di sonno e incubo...passato weekend in serenità
tranne l'episodio del cappello sul letto, è una mia
fissa, il cappello sul letto non lo sopporto, non è
superstizione, è una fissa che mi viene dal film
Jules e Jim, ed Ethel non lo fa apposta poverina,
proprio non ci pensa ma mette il mio cappello
sul letto ed è una cosa che mi manda ai matti e
lei non capisce, e potrei anche lasciarla per questo.
Alla Chisciotte può fare tutto ma guai se mi rimette
il cappello sul letto, potrei avere reazioni brutte.
Comunque le ho chiesto scusa per l'arrabbiatura
dovuta al cappello, e lei mi ha detto che sono molto
dolce quando mi pento, camminiamo per strada,
mi fermo, la giro, le alzo i capelli e la bacio sul collo.
Mi pento, ma se lo fa un'altra volta mi arrabbio.
Si tratta di una fissa. Punto. E va rispettata. Il 30
è il suo compleanno, devo fare il bravo. Per il 31
ho prenotato da Alessandro Borghese- il lusso della
semplicità. Abbiamo trovato un tavolo per miracolo.
"Ne abbiamo uno alle 19.30" e io penso che forse
ci fanno mangiare con la clessidra sul tavolo...dio,
se fosse così...poi scriverei un articolo sul Fatto
Quotidiano...e mi sentirebbe quel Borghese, ma per
ora mi è simpatico, quindi ci porto Ethel...
ora vado a letto a leggere qualche pagina e poi
mi tuffo nel mondo dei sogni, preparo i miei calci,
stanotte Ethel non c'è, e sono cazzi per i demoni.
Notte.

QUESTO...

Quanto mi piaceva questo, ma si è bollito il cervello nel tempo.

RICCA-D'ALEMA

sabato 25 luglio 2020

RICCA-RICCI

Uno dei più belli.

giovedì 23 luglio 2020

COSE SERIE

Ci sono tante cose serie nella vita.
La morte non è fra queste.
Non è cosa seria diventare cenere
o polvere. L'amore nemmeno.
Non ci si può amare seriamente.
Avete mai visto da vicino uno scroto?
Andiamo! Quel sacchettino pendulo!
Vi sembra una cosa seria?
L'amore e la morte sono quindi cose
divertenti, non sono cose serie.
Non sono nemmeno cose, ma si
fa per dire, per dire delle cose.
Ed è un bene. Ma le cose serie nella
vita sono tante, tantissime.
Direi: innumerevoli. Una a caso?
Una cosa a caso? Le viti sono serie.
Girano. Le viti girano.
Girano seriamente. E i chiodi.
Tutti i chiodi sono seri.
I fogli di carta potrebbero sembrare
divertenti, ma no, sono seri.
Possono tagliare l'occhio di un
bimbo. E le porcellane anche.
Le porcellane sono serissime.
Non chiedetemi il perché: è un segreto.
I tappeti sono seri. Anche quelli
volanti. I ricami sono seri.
Le olive. I macigni. Le formiche.
Le ventole. I pettini, anche se
hanno i denti e ridono.
Ma volete sapere la cosa più seria
di tutte le cose serie?
La stella marina. Molti di voi
diranno che non è una cosa,
diranno che la stella marina è
un invertebrato, certo certo...ma
nel senso di questi versi noi
la chiamiamo cosa, come abbiamo
chiamato cosa l'amore e la morte.
Ebbene, dicevo: la stella marina
può digerire esternamente, capite?
Rovescia lo stomaco all'esterno
della bocca, capite? E non c'è nulla
di più serio di questo, come tutti
i mistici sanno, come tutte le persone
integre sanno. Digerire esternamente
è la radice irradiante di tutte le cose
serie del mondo, ed è terribilmente
seria come cosa, che al confronto
le porcellane sono ridicole..



INTERVISTA A UN "VIPS"

RADIO FOPPA

PROFUMO



Ogni tanto mi diverte rivedere il Pierone che andava a rompere le uova-palle nel
paniere dei luoghi del consenso forzato, dove nessuno osava essere fuori posto.
Ci voleva fegato, faccia tosta, intelligenza e prontezza di riflessi.

CLAIRE LAFFUT

PING PONG GENIALE

Secondo Woody Allen è uno dei più grandi comici
della storia del cinema: W. C. Fields.

Da Wiki: W.C. Fields è stato uno dei più amati e al contempo "odiati" comici del suo tempo: bizzarro e cinico, ha portato sulle scene e sullo schermo il suo personaggio di misogino tracagnotto dal naso sempre rosso, alcolizzato e sboccato, pronto a sparlare del Natale, dei bambini, delle vecchiette, e di qualsiasi ipocrita convenzione sociale.


OGNI TANTO UNA BUONA NOTIZIA

La storia di Midou, il ragazzo marocchino che rischiava di essere espulso, è andata
a buon fine. Ora Midou può immaginare un futuro in Italia e lavorare a un progetto di vita,
grazie anche a Bruno Zanin, attore felliniano, scrittore, pensionato errante.
Queste sono le persone che amo. Grazie Bruno. Forza Midou.

martedì 21 luglio 2020

A FIL DI LAMA

PENSIERI NATI ALLA STAZIONE DI MASSA CENTRO

Stazione di Massa. Discorsi da bar. "È una generazione di debosciati, tutti drogati". Guardo il volto di chi ha appena parlato e vedo l'ebete in persona.

*

Ho perso il treno. Devo stare due ore al bar della stazione. Ne approfitto per diventare più intelligente, leggo una guida artistica su Arezzo.

*

Una ragazzina in pantaloncini chiede un pacchetto di sigarette. Ha il culo perfetto e le gambe abbronzate. Per fortuna sono un guardone e godo dalla mia sedia.

*

Penso che ho la natura di un pervertito, ma sono così pigro che sfioro la santità.

*

Sono un esibizionista. Apro l'impermeabile della mente per mostrare il mio cervello duro.

*

I bar delle stazioni dei treni sono un concentrato dell'Italia: un branco di arrapati, frustrati e ignoranti. Solo le donne si salvano: ignorandoci.

*

In mezzo a tanto italico flaccidume appare un nero in canottiera. Muscoli vivi e un sorriso che fa naufragare la mia eterosessualità, solo per un attimo.

*

Facciamo finta di attendere qualsiasi cosa, anche un treno, mentre sappiamo bene che attendiamo solo la morte.

*

Quanta disperazione in chi spera di cambiare la propria vita grattando un cartoncino. Quanta miseria spirituale, meglio un terrorista.

*

Sto scrivendo questi pensieri vicino a una scatola di Mars. E se il mio cervello fosse un Mars divino?

*

Ieri Robi mi ha detto: "Sei talmente sulle nuvole che quando avrai la demenza senile, ci vorranno anni per notarlo".

*

Vada come vada. In ogni caso è stato bello frequentare la mia mente: ho i neuroni epilettici.

*

L'uomo italico. C'è poco da fare, l'unica chance per diventare profondo è di andare in coma.

*

Eppure questa gente che vive di caffè, Lotto e chiacchiere, questa gente ha una divina aderenza alla vita che a me è negata.

*

Appena salirò sul treno mi divertirò ad eleggere miss passeggera di seconda classe. E la mia timidezza le consegnerà una corona invisibile.

*

Non mi sento superiore a nessuno. Nemmeno a un verme. Eppure ho la tentazione di schiacciarvi tutti. Con amore.

domenica 12 luglio 2020

ESSERE INTELLIGENTI - IL FATTO QUOTIDIANO

https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/07/12/essere-intelligenti-e-facilissimo-in-fondo-e-tutto-un-trucco/5864148/?fbclid=IwAR12u7DYpKLmglYMvtKDqgZlWiNrJGjbyPsvqPm1ZZV5HAZJm6WeDmEdkrk

PENSIERI NATI SULLA SPIAGGIA 2

Mi fido di tutti, chi non si fida fa una vita di merda: al sicuro come
chiuso in un cesso.

*

Ho fatto un sogno strano, Cristo vestito da vigile che
continuava a ripetermi: Io sono la Via.

*

Concedo seconde possibilità, terze e quarte e così via,
all'infinito. Amo stupirmi.

*

Le persone che incontriamo in ascensore sono le più intime
della nostra vita.

*

Ai miei tempi? I miei tempi sono ora, stronzetto.
L'istante è una livella.

*

Ok, ormai è ufficiale: sono invecchiato.
L'idea di stare con una sedicenne mi mette
in imbarazzo.

*

Non è la mia testa che rifiuta Dio, ma il mio cuore
innamorato follemente di ogni suo precario battito.

*

Che senso ha risorgere per poi finire prigionieri di un tempo morto?

*

Se tutti capissero che sono vivi per miracolo
ogni santo giorno...

*

Non credo in Dio ma credo nei preti. I preti esistono.
Eppure sento spesso ripetere il contrario: credo in Dio
ma non nei preti. Che assurdità.

*

I macelli mi tolgono il sonno, allora fingo che ci sia il mortadello,
l'albero sul quale fiorisce la mortadella. E torno sereno.
Vigliaccamente sereno.


sabato 11 luglio 2020

DAI TEMPI DI AMY

La voce femminile più interessante dai tempi di Amy Winehouse.

OK

Ok, è ufficiale, questa ragazza è una bomba.
La più recente emozione in campo musicale.

MI PIACE

Questa ragazza mi piace, ha il musetto geniale.

CHISCIOTTE CLASSIC

PENSIERI NATI SULLA SPIAGGIA

"Sono stanco da morire",
"Beato te, io sono stanco di morire".

*

Conta solo l'eleganza. Se pecchi in modo impeccabile,
non puoi che essere puro.

*

Ho imparato che nella vita quello che conta non significa niente.
Datemi un'aspirapolvere e vi dirò chi siete.

*

Russare è una legittima protesta contro il silenzio eterno
della notte.

*

Ci sono i ciechi. E poi ci sono quelli che non credono ai propri occhi.
Sfumature di buio.

*

Chi terrà la mano alla speranza quando sarà l'ultima a morire?

*

Ci sarà sempre qualcuno che vi dirà che Giordano Bruno
è morto durante un incendio. Ora capite perché la cultura
è libertà?

*

La prima cosa che guardo in una donna? Le ascelle.
Per questo attendo sempre un saluto.

*

Vivere è sempre un buco nell'acqua.
Il resto è vanità da terraferma.

*

Ho un apparato genitale molto educato. I miei testicoli
si danno ancora del "lei".

*

Ethel è molto più della mia metà, altrimenti avrebbe
circa 25 anni.

*

Non compro giornali, ma non dimentico mai di sfogliare
il mio quotidiano.

*

Adoro queste ragazzine che usano la luce di una stella
per abbronzarsi il culo. A me l'enigma, a loro l'enigmistica.

*

Ho sempre chiesto la luna, senza rendermi conto
che vivevo dentro un suo cratere.

*

Non ho grandi pretese, mi basta svegliarmi al mattino
con il latte nel frigo e un sogno ancora vivo sul cuscino.

*

"Veda la morte come una radicalizzazione del comfort",
disse l'oncologo chic.

*

Solo gli atei hanno il diritto di dire addio.
Gli altri no.

*

Chi non si perde è perduto.

*

E'vero: sono superficiale. Come un abisso capovolto.

*

La vita è annegamento progressivo. Questa è la premessa
del marinaio. Da non confondersi con la promessa.

*

Venire alla luce non rende l'idea. Io sono venuto ai fulmini,
durante un temporale, nel cuore fitto delle tenebre.

*

Oggi al bar mi hanno detto: ciao carissimo. E'meraviglioso
essere carissimo per qualcuno, anche se dura il tempo di un caffè.


venerdì 10 luglio 2020

PURE MARLON ME FA NA SEGA

FILM CHE MI HA SEGNALATO ROBERTO

FRAMMENTO.

PROGRAMMINO

Oggi andare in farmacia a comprare la soluzione Schoum perché
mi brucia quando piscio. Comprare libro sulla mitologia per Giulia.
Fare un aperitivo al Principe di Forte dei Marmi. La sera per cena
solo una banana. Dimagrire e tonificarsi nei prossimi mesi.
Vedere un agriturismo di lusso per Urbino, tre notti da fare con
Ethel. Dal 17 al 24 sono giorni possibili per fare ritratto a Marco
Cherubini, poliglotta e viaggiatore, magari riprenderlo quando
fa la focaccia e quando per pulirsi gli occhi si spreme mezzo limone
per occhio, procurandosi dolore indicibile, cercare di capire se
è un meraviglioso matto, attraverso il mio film. I primi di agosto
essere a Milano per il nuovo divano rosso con materasso di 17 cm
che mi ha comprato mamma a Sarzana da Poltrone e Sofà.
Dare il vecchio a Ethel come ricordo delle nostre avventure sessuali.
Concepire sempre nuovi modi per eccitare il mio cazzo cinquantenne
che ha la durezza di sempre ma ha bisogno di nuovi stimoli,
essendo io proprio "una testa di cazzo", cioè un intellettuale del
fottimento. Baciare e abbracciare mamma ogni volta che è possibile.
Vedere il film che mi ha segnalato Roberto.

giovedì 2 luglio 2020

MIDOU E BRUNO

Oggi ho pranzato con Bruno Zanin e Midou.
Non è mai tempo sprecato. Midou fa tenerezza,
un ragazzo marocchino irregolare che Bruno
sta cercando di aiutare. Non sarà facile ma
non è impossibile, basta volerlo e superare
tanti impicci burocratici.

Siamo stati al consolato marocchino e poi
abbiamo pranzato assieme. Bruno ha conosciuto
quasi tutti, è l'uomo più curioso che abbia
mai incontrato, per strada ferma tutti e parla
con tutti, sempre in cerca di frammenti di
storie. Ha anche una bella aderenza al presente,
all'attimo pulsante, ed è in fondo il segreto
della felicità. Camminando si fermava a
guardare i palazzi, i fiori, le persone, e saltava
per cogliere frutti dagli alberi che anche a
Milano sembra strano ma ci sono.

70 anni di vita, ed è bello vederlo vivere.
Il cinema non è mai riuscito a imbrigliarlo.
Bruno preferisce la vita. Insomma, se fai
Amarcord come uno dei protagonisti al tuo
primo film e tutto nasce per caso, che altro
vuoi dal cinema? Il tuo primo regista è Fellini.
Resterà Fellini per tutta la vita.

E io vedo l'ombra del Maestro quando cammino
con Bruno.

MI PIACE

mercoledì 1 luglio 2020

ROBI E LAURA

GRAZIE BRUNO

E'grazie a Bruno che ho letto le mie poesie in pubblico
per la prima volta al caffè letterario Portnoy, vicino alle
colonne di San Lorenzo. Fu una cosa bella e buffa. Ed è
descritta benissimo nel libro di mio fratello.
Perché è mio fratello che andò per primo a conoscere
Bruno, in un suo libro c'era il suo indirizzo: via dei
Cinquecento, 8. E Robi mandò una lettera e poi ci fu
un incontro che diventò anche un'amicizia. Bruno lo
ricordo bene, anche se sono passati tanti anni, aveva
un buon odore e in sua presenza sentivi una strana
energia, coagulata negli occhi celesti e furtivi! Era
un poeta ladro, un ladro poeta, rubava gioielli e parole,
i gioielli se li metteva al collo, le parole le buttava
sulla carta, come manciate di granelli di sabbia, e se le
calpestavi le sue poesie facevano un rumore come di
fuga, piccoli passi in fuga, sempre in fuga dalla morte,
dall'immobilità. Venne a cena da noi, mamma e papà
si erano trasferiti nella casa del mare, e noi eravamo
felici di avere a cena il poeta fuggitivo. Ricordo che
beveva Barbera ma solo dai 13 gradi in avanti. Bruno
era fiero di essere uno scrittore e un poeta, e sulla sua
carta d'identità aveva fatto scrivere artista, lui con la
sua balbuzie poi aggiungeva..."ddd del ggg gr grimaldd
ddello". L'amicizia si ruppe per qualche incomprensione
spiegata nel libro, Bruno era anche tanto permaloso.
Lo rivedemmo io e Robi alla presentazione di un libro
di poesie di un magistrato! Ricordo ancora il titolo
di quella palla di libro: Fragmenta Mundi. Avrebbero
dovuto metterlo in galera quel magistrato per la
bruttezza di quelle cose in versi. Mentre le poesie
di Bruno erano vive, e sempre in fuga, come lui. Quindi.
Quindi ci notò, si girò verso di noi e invece di un
"ciao" ci disse "cioè" e poi girò i tacchi e ci lasciò.
Ciao Bruno, anzi: cioè.

BRUNO BRANCHER

IN TUTTE LE LIBRERIE

LA VIA DI BRUNO