PENSIERI NATI SULLA SPIAGGIA

"Sono stanco da morire",
"Beato te, io sono stanco di morire".

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Conta solo l'eleganza. Se pecchi in modo impeccabile,
non puoi che essere puro.

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Ho imparato che nella vita quello che conta non significa niente.
Datemi un'aspirapolvere e vi dirò chi siete.

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Russare è una legittima protesta contro il silenzio eterno
della notte.

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Ci sono i ciechi. E poi ci sono quelli che non credono ai propri occhi.
Sfumature di buio.

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Chi terrà la mano alla speranza quando sarà l'ultima a morire?

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Ci sarà sempre qualcuno che vi dirà che Giordano Bruno
è morto durante un incendio. Ora capite perché la cultura
è libertà?

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La prima cosa che guardo in una donna? Le ascelle.
Per questo attendo sempre un saluto.

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Vivere è sempre un buco nell'acqua.
Il resto è vanità da terraferma.

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Ho un apparato genitale molto educato. I miei testicoli
si danno ancora del "lei".

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Ethel è molto più della mia metà, altrimenti avrebbe
circa 25 anni.

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Non compro giornali, ma non dimentico mai di sfogliare
il mio quotidiano.

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Adoro queste ragazzine che usano la luce di una stella
per abbronzarsi il culo. A me l'enigma, a loro l'enigmistica.

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Ho sempre chiesto la luna, senza rendermi conto
che vivevo dentro un suo cratere.

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Non ho grandi pretese, mi basta svegliarmi al mattino
con il latte nel frigo e un sogno ancora vivo sul cuscino.

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"Veda la morte come una radicalizzazione del comfort",
disse l'oncologo chic.

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Solo gli atei hanno il diritto di dire addio.
Gli altri no.

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Chi non si perde è perduto.

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E'vero: sono superficiale. Come un abisso capovolto.

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La vita è annegamento progressivo. Questa è la premessa
del marinaio. Da non confondersi con la promessa.

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Venire alla luce non rende l'idea. Io sono venuto ai fulmini,
durante un temporale, nel cuore fitto delle tenebre.

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Oggi al bar mi hanno detto: ciao carissimo. E'meraviglioso
essere carissimo per qualcuno, anche se dura il tempo di un caffè.