martedì 30 luglio 2019

IN TUTTE LE SALSE

In tutte le salse, in tutto lo splendore
e nell'oscuro languore delle tenebre.
In tutti i cuori, nell'evanescenza delle
pietre, in tutti i precipizi salati di noi.
In tutti i risvolti, in tutti i sogni sotto
i cuscini, nelle finestre aperte al cielo,
la misura del tuo passo nel mio stupore.
Un calice amaro da bere fino al miele.
Il mio chiederti "che cosa pensi?" dopo
che hai goduto, "a niente, a noi". Che
altro? L'orizzonte non sa chi siamo, e noi
siamo ombre e non sappiamo altro:
questo niente che siamo, ma che pulsa
e freme di ogni approdo felice.

CHESTERTON - AFORISMI

“Chi smette di credere in Dio non è vero che non crede in niente perché comincia a credere a tutto.”

*

La ragione per cui gli angeli sanno volare è che si prendono con leggerezza.” 

*

Vi è qualcosa di depravato in ogni uomo che non abbia voglia di violare i dieci comandamenti.”

*

“Il pazzo non è l’uomo che ha perso la ragione. Il pazzo è l’uomo che ha perso tutto tranne la ragione.”

*

“Io non sono distratto. È la presenza di spirito che mi rende ignaro di tutto il resto.” 

*

“Il giornalismo consiste principalmente nel dire 'Lord Jones è morto' a persone che non hanno mai saputo che Lord Jones fosse vivo.”

*

“Ci sono due modi per avere abbastanza. Uno è continuare ad accumulare sempre e sempre più. L'altro è di desiderare meno.”

*

Le fiabe dicono più che la verità. E non solo perché raccontano che i draghi esistono, ma anche perché affermano che si possono sconfiggere.” 


domenica 28 luglio 2019

PIERRE ETAIX 1

PIERRE ETAIX 2

SONO MOLTO DELUSO

Sono molto deluso dalle vostre capacità cerebrali.
Vi sto postando piccole chicche di Pierre Etaix e solo
una persona ha reagito, preferite parlarvi addosso
con le vostre cazzate, sono molto, molto deluso.
Siete poco stimolanti. Che cosa vi sta succedendo?


PIERRE ETAIX

IL DISONESTO INTELLETTUALE

Il disonesto intellettuale non Poeta risponde alla dolce Attimi:

Cara Attimi, non ho mai scritto "non sei mai stata materna verso
Freddy", ho scritto ed era implicito che in QUESTO momento forse
non sei abbastanza materna verso Freddy.

E intendo questo: mi sembra di avere capito che Freddy sia una
persona che ci vuole bene, a suo modo. Passare il suo tempo con
noi, condividere emozioni e pensieri, sono segni di una
partecipazione emotiva a questo blog. Non è mai freddo e
distante, a volte è intemperante, molto alcolico, sboccato,
ma non è mai freddo, e questo mi piace di Freddy.
E se c'è da incazzarsi ci si incazza, ma poi passa.

Tra me e Freddy c'è questo: io sono un mammone e lui
ha perso la mamma in giovane età.
Nel suo atteggiamento leggo sempre: mi comporto da
ragazzaccio discolo per avere un reazione materna
nei miei confronti, un abbraccio che mi comunichi
amore anche se sono stato discolo.

Freddy non lo ammetterà mai e mi manderà a fanculo,
(ormai lo conosco) ma il nocciolo psicologico del
suo comportamento mi sembra sia questo.

E'come se sfidasse sempre l'assenza/presenza della
madre. Sollecitandola, anche con le sue intemperanze.

Tutto qui, e suggerivo ad Attimi di ritrovare quello
spirito materno che ha sempre avuto, in virtù di
questo fatto legato al passato di Freddy, e di scusarlo
per le sue intemperanze.

Era un suggerimento per non sentirsi troppo offesa
dalle parole di Freddy.

Poi Attimi, come al solito, ha montato tutto un suo
mondo teorico, lo ha gonfiato.

Ormai conosciamo anche Attimi.

Ripeto: non ho mai scritto "non sei mai stata materna
verso Freddy", ho scritto che in questo preciso momento,
in questi ultimi tempi, forse ha perso di vista
il nocciolo psicologico di Freddy.

Spero di essermi spiegato.

Baci disonesti.




sabato 27 luglio 2019

PIERRE ETAIX

IL PROFETA DELLE COSE MINIME

Ieri ho inventato una poesia per un video ironico
e le ho messo questo titolo: Lo scoiattolo.
Poco fa camminando in uno spazio verde ho
visto uno scoiattolo vicino a un albero, e appena
mi sono avvicinato si è arrampicato sul tronco.
Vedere scoiattoli a Milano è un rarità, almeno
a me non era mai capitato, ne ho visti a New York
o a Edimburgo, ma a Milano mai. Così mi è
venuta la buffa idea di essere un profeta, ma un
profeta delle cose minime, niente catastrofi o
tragedie, profeta di cose semplici e innocue,
tipo: domani mentre camminerai ti scenderanno
i calzini alle caviglie, domani quando farai la
spesa un sacchetto si romperà e cadranno le uova.
Al massimo questo, niente di più, un profeta
gentile, tenue, così trasparente da non fare male
a niente e nessuno, da non creare allarmismi,
l'unica cosa veramente radicale che potrei dire
è questa: ricordati che un giorno morirai.
Ma questa è la profezia congenita della nostra
sorte. Che belli sono gli scoiattoli! Agili e vivi!

mercoledì 24 luglio 2019

INDIMENTICABILE

Questo monologo, questo splendido monologo fu improvvisato
da questo splendido attore che ci ha lasciati.

PIERRE ETAIX

Un commentatore del Fatto mi ha fatto scoprire questo genio
che ancora non conoscevo!


martedì 23 luglio 2019

OGGI MIO FRATELLO

Oggi ero in macchina con mio fratello, e lui mi ha detto: Ricky, li vedi
tutti questi automobilisti? Sono tutti migliori di noi, hanno un lavoro e
pagano le tasse, hanno una famiglia, responsabilità, noi siamo nulla, io
scrivo libri e tu fai film, forse non siamo peggiori di tanti altri, ma nemmeno
migliori, cazzo Ricky, siamo dei falliti, povera mamma!

Non so. Non so veramente che cosa dire. Forse Roberto ha ragione.
Se mi guardo indietro(ma perché guardarsi indietro? Cazzo!) vedo
tante persone catturate e raccontate dalla mia videocamera, vedo
qualche verso riuscito e qualche aforisma non spregevole, e tutto
questo dove mi ha portato? Ad avere un blog frequentato da picchiatelli
simpatici, un blog sul Fatto(dal quale non nascerà mai la gloria), e
una vita senza guadagno e senza figli. Ecco, mi dico per rincuorarmi,
almeno non ho messo al mondo nessuno. Non ho fatto danni.
Che padre sarei stato? Senza un soldo! Incapace di sostentarmi,
figuriamoci un figlio.

Eppure in tutto questo scatafascio esistenziale non mi sento a
disagio, mi va bene, mi sta bene. Qualche cosa penso di averla
regalata agli altri, non ho lavorato, ma nella mia attività qualcosa
è venuto fuori, potrei fare molto di più, con tutto questo maledetto
tempo libero che ho a disposizione, ma qualcosina l'ho fatta.

E in futuro? La vecchiaia, forse ancora qualche film riuscito e
poi il nulla. Che cosa potrei volere di più? Il nulla è un buon finale.

AVETE VISTO?

Avete visto? Incredibile, meraviglioso!
Posso cancellare un mio post riuscito male
e al contempo cancellare tutti i vostri
commenti! Posso darvi la vita e toglierla.
Fuggite, scappate da me. Sono un mostro!

E ora sono qui che cerco di capire quale
sarà il mio prossimo post sul Fatto: zero idee.
Comunque, è un periodo in cui penso solo
al sesso, mi faccio troppe seghe e sono sempre
stanco, anche se la mattina faccio qualche
bracciata nel mare e in una piscina.

Tra l'altro hanno cambiato la grafica ai blogger sul Fatto
e non mi piace, era migliore quella di prima,
secondo me, in fondo sono un conservatore.
E poi la mia videocamera è in letargo, non sento
più il solletico agli occhi, non so perché.

Sarà un periodo così.

I LAVORI DELLA MIA VITA - IL FATTO QUOTIDIANO

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/07/23/non-si-dica-che-non-ho-mai-lavorato-nella-mia-vita-ho-fatto-ben-quattro-lavori-diversi/5322911/

lunedì 22 luglio 2019

MOON CITY

QUALCHE PENSIERO

Non esiste allucinazione più limpida della realtà.
Acido lisergico di un raggio di sole.

*

Una persona colta è semplicemente una persona
che sa nascondere meglio la propria ignoranza.

*

La felicità non ha segreti, è una rivelazione del
mattino: fare colazione.

*

C'è un'emergenza: sono vivo! Qualcuno chiami
subito un'autoambulanza.

*

Per credere ho bisogno di non toccare, l'intangibile
è la mia fede. Il resto è polvere.

sabato 20 luglio 2019

CLASSIC CHISCIOTTE

Sono al mare, ancora non mi è venuto il desiderio
di girare, vedremo in questi giorni, forse ho trovato
una storia: un laghetto dei cigni con un senzatetto.
E un sindaco(di Viareggio) cattivo! Vedremo.

Per ora si ripesca nel passato.

QUESTO BLOG

Questo blog vive di luce propria: la mia. Non ha bisogno di complotti
per fare crescere i commenti. Anche perché questo blog è un deserto e
siamo tutti dei miraggi che però dissetano. Ormai lo avrete capito: io
sono il "Panagulis" della rete, non porto nessuna bandiera, non appartengo
a nessuno schieramento, sono un individualista aperto al mondo.
Anche io metto delle bombe ma sono tutte immaginarie, non credo
nello spargimento di sangue, preferisco il miele. Questo blog è solo
il mio diario intimo e nella mia intimità ci sono anche sentimenti politici.
Sulla questione migranti sapete tutti come la penso: come Camilleri e
come Saviano. E chi la pensa diversamente è un mio nemico intellettuale
e anche etico. Mi hanno sempre fatto schifo gli egoisti. E lotto ogni
giorno anche contro il mio di egoismo, ma sono un generoso nell'animo.
Chi vive senza generosità spreca la propria vita. Diventa un rifiuto.
E perde l'unica occasione che ha per essere un uomo. 
La mia più grande qualità? Non essere presente sul Mercato.
Mi trovate qui, in questo spazio libero, e non avere successo commerciale
mi preserva da ogni compromesso. Scrivo sul Fatto ma gratis.
Sono gratuito, come la vita del resto. E anche sul Fatto sono una voce
libera, nessuno può mettermi un bavaglio, non sono ricattabile.
Che cosa volete di più da un artista?

CI SONO QUELLI

Ci sono quelli che dicono che non siamo mai stati sulla luna
(la NASA è solo una copertura, in realtà si fabbricano apriscatole),
ci sono quelli che dicono che Elvis e Jim Morrison sono ancora vivi
(vivono sotto mentite spoglie e non sono mai stati così veri),
ci sono quelli che dicono: tira uno schiaffo a tua moglie appena
rientra a casa, tu non sai il perché ma lei lo sa (la solita scusa per
menare chi ci vive accanto e avere la coscienza a posto, come se
desiderare il sesso con altri fosse una colpa e non una meraviglia),
ci sono quelli che vedono complotti ovunque ma non sanno vedere
la semplicità della vita: siamo stati sulla luna, Elvis e Morrison sono
morti e siamo tutti dei cornuti, e in fondo la vita è più bella così.

PENSIERI ESTIVI

Chiede Giulia: perché le persone si abbracciano? 
Rispondo: per sentirsi meno sole. E lei che ha 8 anni 
mi dice: io mi sento più sola quando abbraccio qualcuno. 
E io che ne ho 50 sento che ha ragione ma non so spiegarlo.

*

Cambiamenti percettivi: ora quando vedo le foto di 
una pubblicità per la ricrescita dei capelli, il più bello 
mi sembra quello spelacchiato di sinistra con un mezzo 
sorriso e l'altro (che poi è lo stesso ma capelluto e tutto ridente)
quasi mi fa orrore. Che cosa vorrà dire?

*

Si vive solo una volta ma si rinasce
ogni volta che si vive.

*

C'è bisogno di un uomo debole al potere,
mi fido solo di chi è fragile.

*

La conosco da più di tre anni ma ogni
volta è un appuntamento al buio.

Amare è brancolare.

*

Ogni giorno digito il nome di una città
e la parola "ristorante". Oggi mi sono
immaginato al Cafe Santorini di Pasadena.
Gli effetti della dieta.

*
Siamo tutti di passaggio a questo mondo,
e io non ho mai fatto l'autostop.

*

C'è qualcosa che non va: mi sento sereno.
Non starò mica invecchiando?


domenica 14 luglio 2019

PER ME

Per me Attimi è sacra, e dato che io ho la natura
del profanatore...a me piace profanare, ma senza
cattiveria, non sono cattivo, vero Attimi?

Le donne, cara Attimuccia, le ho sempre difese,
con i miei film e le mie poesie che sono le mie
armi. Che cosa dovrei fare di più?

Ricordo che difesi Chicca quando era presa
di mira da tutti o quasi.

Altre donne non hanno bisogno di essere difese,
e nemmeno Chicca a pensarci bene, con quella
lingua che si ritrova, ma mi sentivo in dovere
di farlo.

A te, Attimi, mi sono prostrato, ti ho detto: "Dimmi
chi devo cancellare e lo farò".

Ma bisogna anche specificare che un blogger
non deve perdere tempo dietro a tutte le baggianate,
quindi il mio messaggio era: insultatevi pure,
ma con stile, da artisti.

Esiste l'arte dell'insulto, esiste eccome.
Era un invito.

Quindi, la presenza o l'assenza di Attimi
sarà sempre un onore per me.
Mai un fastidio. La stimo.
E le voglio bene.
Che è una forma d'amore.
E voglio che sia libera di sostare
dove desidera.

Precisazione sulla mia visione delle "troie".
Troia è una parolaccia che può essere molto
eccitante quando si fa l'amore.

Se facciamo riferimento a chi vende il
proprio corpo, la mia stima per le puttane
è immensa: pensate a quanti vecchi e
disabili possono donare del piacere fisico!

Le adoro.

Le suore? Ne ho vista una in metropolitana,
mi ha colpito il suo essere tra di noi ma
anche altrove, aveva una femminilità
celeste, forse stava facendo l'amore con
Dio, aveva un'espressione sognante.

Amo anche le suore, in fondo.

Ciao Attimi, e ricordati che Ricky
è sempre qui a braccia aperte.


COL CULO PER TERRA

Sin da piccolo tendevo a sedermi
col culo per terra. "Ma questo bambino
sta sempre seduto?", diceva mio
padre, allarmato dal mio essere sedentario,
profondamente sedentario.

Che cosa volete che vi dica?
Sento la forza di gravità e la posizione
eretta per me è un optional anche
abbastanza fastidioso.

Io sono felice quando sto seduto
o sdraiato, in piedi posso essere
felice, ma solo a tratti, un dolore
anche grande, da seduto e sdraiato
lo sopporto con eroica fermezza.

Eppure amo il movimento...degli altri!
Mi piace la gente che corre, energica,
piena di vita, li ammiro da lontano,
seduto a bermi un aperitivo molto
alcolico, posso anche applaudirli.

Per me la vita è uno spettacolo e gli
spettacoli si godono da seduti.


sabato 13 luglio 2019

Essere belli è spaventoso!

Perché?

Perché quando inizi una dieta, dopo circa 8 giorni di tormenti, c'è sempre
qualcuno che ti dice: "Ma ti vedo ingrassato, come mai?"

Perché? Ti crollano i buoni propositi, ma poi l'orgoglio prevale,
e rispondi: "Dovevi vedermi prima e vedrai, fra tre mesi danzerò
come Roberto Bolle".

PER ANDREA: ECCO MIO FRATELLO.

venerdì 12 luglio 2019

ABBI FEDE

Sei leggero come una montagna senza memoria.
Hai dimenticato te stesso, cammini come un dio.
Non sai chi sei, non sai dove vai, sai solo che vuoi
mangiare ciliegie: le troverai sul tuo cammino.
Le ciliegie sono gentili con chi le cerca. Abbi fede.

TUTTO IN UNA VIGNETTA



Il senso di ogni infelicità umana
in una vignetta.

Abbiamo alle spalle tanti fiori da cogliere
ma desideriamo sempre quello lontano,
oltre il precipizio.

ATTIMI, L'ASSASSINA

Attimi è un'assassina, come tutte le madri del resto. Anche Cioran scriveva:
avere commesso tutti i crimini tranne quello di essere padre.
Il padre in questo caso è un complice, complice di quel delitto e diletto
meraviglioso e terribile che è la vita. Partorire significa questo: dare
alla luce e alle tenebre, per sempre. Consegni tuo figlio all'amore e ai
capricci del caso (il famoso vaso che cade sulle teste invasate).
Consegni tuo figlio al piacere e al dolore, alla vita che è legata sin dalla
nascita alla morte. Ricordate il famoso proverbio della Foresta Nera che
tanto piaceva a quel nazista di Heidegger? "Un bambino appena nato
è già abbastanza vecchio per morire". Questa è una verità, la nostra verità
di uomini nati, venuti al mondo. Ognuno di noi è un vincitore, abbiamo
vinto la corsa tra tutti gli spermatozoi e abbiamo fecondato l'ovulo.
Abbiamo vinto per poi perdere tutto nella morte, anche i calzini.
Questa è una verità filosofica sul parto, quella fisica non posso saperla
perché non sono una donna e penso che non mi capiterà mai di partorire.
Chiarito questo punto a onore del Vero, il Vero va sempre onorato,
per me Attimi resta una splendida persona, a volte fragilissima e tende
a enfatizzare sempre. Lei enfatizza, è la sua natura, monta la panna
montata del suo addio, ogni volta. Enfatizza uno scontro verbale che
può esserci e deve esserci tra persone che si vogliono bene.
I più efferati delitti avvengono proprio in seno alla famiglia che è
una cellula di crudeltà abissali e vertiginose. Si uccide ciò che si ama,
diceva qualcuno che Attimi ama. No? Bene. Mi ha dato fastidio la
frase sul calesse, ecco tutto. Credevo fosse un poeta, invece era un
calesse. Ma come? Dopo tutti questi anni, basta un post controverso
per farmi diventare un calesse? Ma forse sono io che enfatizzo ora,
enfatizzo una battuta di Attimi.  E poi non ho apprezzato che Attimi
passasse sotto silenzio quelle frasi indegne su mia madre pronunciate
dal cecchino di provincia. Perché io queste assassine le amo con tutto
me stesso. Siate benedette madri che ci uccidete con tanto amore.
Tutto qui. Io non porto rancore, preferisco portare stupore.
Baci

PRIMO MATTINO

PENSIERI PENSATI PENSANDO

Lo chiamavano mister Candeggina, schiariva le idee a tutti,
ma poi restava sempre nostaglia dell'oscuro.

*

Più che tradire con il pensiero, bisogna tradire il pensiero.
Farsi alveolo di nervi e sgomento.

*

Potrai immergerti due volte nella stessa piscina,
lascia scorrere Eraclito nei fiumi.

*

Gli extraterrestri esistono, ma stanno alla Nasa.
Sono bambini che saltellano sulla luna e poi tornano
a casa per una torta di mele. In attesa di Marte.

*

Chi nella vita trova la propria strada non sa che cosa
si perde.

*

C'è chi si veglia con un punto esclamativo e chi con
un punto interrogativo. Io appartengo alla seconda
categoria, per me ogni nuovo giorno è una domanda.
E per rispondere vado alla ricerca del mio volto.

giovedì 11 luglio 2019

Idee fisse

Vivo di idee fisse. Le idee fisse vivono in me.
Toglietemi un'idea fissa e la mia vita crolla.
Mi sento perso, perso nel vuoto. Così scaccio
dalla mia testa l'infinito che mi fa paura.
Anche un chiodo arrugginito è meglio per me.
Uno spillo pure. Niente, niente infinito.
Lo detesto. Amo le tovaglie, gli angoli dei
tavoli. Amo ciò che è finito, infinitamente
finito, perdutamente finito, senza requie.
Un bottone perduto, una scucitura lieve, ma
niente di più, per grazia di Dio! Di chi?
Di Dio. Ah. Un Dio mortale che non risorge
per pigrizia, per noia di gesti e respiro.
Datemi un punto d'appoggio e solleverò
il mondo per posarlo sul mio comodino.

UNA COSA

Mi sta succedendo una cosa. Una cosa forse strana.
Strana e bellissima. Accade quando apro gli occhi
al mattino. Nelle pieghe delle lenzuola vedo dei volti.
E ho paura a muovermi, paura di fare scomparire un
volto al quale mi sono affezionato. Così resto fermo.
E parlo con le lenzuola. Stamattina un volto di donna
mi ha raccontato la sua storia. Mi ha parlato di un amore,
un amore finito, e ho visto una lacrima scendere da
una piega vicino agli occhi. Non ho resistito e l'ho
accarezzata, e la mia carezza assassina ha fatto sparire
quel volto di donna, ma prima un gemito, un gemito
spaventoso fatto di lenzuola, lacrime e dolore.
Poi mi sono alzato, sono andato allo specchio e sul
mio volto ho sentito scendere una lacrima bianca.
E mi è uscito un gemito identico di lenzuola, lacrime
e dolore. I miei cuscini ridono di me, sommessamente.
Forse sto impazzendo, ma è una follia che odora
di bucato, ed è una cosa strana, ma bellissima.

GLI ITALIANI CHE DETESTO - IL FATTO QUOTIDIANO

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/07/11/gli-italiani-che-detesto/5311893/

mercoledì 10 luglio 2019

OSCENO

Ho letto di fretta, sommariamente, i vostri commenti al Miracolo osceno.
Osceno è un aggettivo bellissimo, Carmelo Bene lo sa. E anche io.
Non significa schifoso o laido, non solo. Non avete capito il senso
di quello che volevo dire. Non lo avete capito perché non sapete pensare.
Osceno, potrebbe significare "fuori dalla scena" o anche solo "di cattivo
augurio". Un amore può essere osceno e sono gli amori più eccitanti,
almeno per me. Chi ha voluto vedere in questa parola un'offesa alle
donne o alle madri, ha solo la coscienza sporca, nel migliore dei casi,
oppure trattasi di imbecillità a tutti gli effetti. Dovete pensare, e pensare
che una parola può avere tantissime sfumature. L'unico vicolo cieco
è la vostra insipienza, ignoranza e stupidità. Io sono osceno, a volte
anche o-scemo! L'oscenità poi innerva tutta la storia dell'arte.
Senza oscenità non c'è arte.

Saluti.

Freud era un grande poeta, ci ha detto che i bambini hanno
una sessualità perversa polimorfa, altro che creature innocenti.
Il bambino è un perverso polimorfo. Questa è poesia.
Io sono rimasto un bambino, per fortuna mia.
Sono rimasto osceno.

Chi nella testa ha la cacca penserà che Freud ha insozzato
i bambini, invece è proprio il contrario.

Pensate, ma non prima di parlare, pensate prima di pensare.

domenica 7 luglio 2019

IL MIRACOLO OSCENO


Tabù

Ci sono alcuni argomenti che sono effettivamente
dei tabù. Dei totem e dei tabù. Quello di cui mi voglio
fare perdonare è solo la leggerezza, non il concetto.
Il parto è e resta un miracolo osceno. Avrei dovuto
scrivere una poesia o approfondire. Invece ho buttato
qualche parola a caso perché mi sentivo provocatorio.
Questo è il senso delle mie scuse. La poesia non è
mai una cartolina (tramonto con gabbiani), e compito
del poeta è dare percezioni diverse e innovative.
Così posso "nobilitare" la figura del necrofilo o del
piromane, come ho fatto, e naturalmente la gente
che è stupida in generale, non capisce. Ma io non
scrivo per la gente. Scrivo per l'individuo che non
riesce a individuarsi, per il mistero, per scoprire
nuovi territori di senso e di significato. Così al
contrario della banale percezione comune che vede
nel necrofilo un mostro, io ho fatto un monologo
dove attraverso il paradosso ironico, metto in luce
l'aspetto poetico che si cela anche in questa "perversione".
I morti si bruciano o si seppelliscono, è amore?
Il necrofilo li "ama". Li bacia, li accarezza. Li sente.
A me fa orrore chi si lascia uccidere dal banale.
Così vale per il parto, la nascita, come ho scritto:
partorire è dare alla luce, ma anche alle tenebre,
è consegnare alla morte. Ero stanco e sono stato
frettoloso, solo di questo chiedevo scusa. Penso
sia chiaro, ma anche se è oscuro, va bene lo stesso.
Pare che il genio sia incompreso dai più.

RICKY


John

John Cassavetes, per chi ama il cinema resta una figura
indimenticabile. Come dice Giuseppe Marotta, scrittore
e anche critico cinematografico, ci sono certi volti che
sembrano ricreare il cinema, reinventarlo, sono i volti di
James Dean o di Marlon Brando o di Bette Davis, ma
anche il volto di Cassavetes. Oltre a essere un attore
meraviglioso, Cassavetes è un regista meraviglioso!
"Ombre", "La sera della prima", "Una moglie", "Mariti", sono
film che mi sono entrati nel sangue. "La sera della prima"
in particolare è uno dei miei film preferiti, in assoluto.
Adorato dagli attori, adorato dai giovani registi indipendenti,
adorato da chi crede che il cinema sia una cosa viva,
fatta di emozioni vere, senza filtri, Cassavetes era un
uomo adorabile, un attore adorabile, un regista adorabile.
Un amico. Nei suoi film si respira la parola amicizia.
Suoi amici erano Ben Gazzarra e Peter Falk, il tenente Colombo.
Si respira l'amore, la sua attrice-compagna Gena Rowlands,
sublime interprete di molti suoi film. Sono film corali
e intimi, ti entrano dentro e non ti lasciano più.
Qui, in questa breve intervista, parla con entusiasmo del
film di un collega: ET di Spielberg. Nulla di più lontano
dal suo cinema, nulla di più diverso, eppure Cassavetes
non ha difficoltà a riconoscere l'enorme talento del
collega. Un uomo umile, come tutti i grandi, mentre io
che sono piccolo piccolo, mi considero il più grande
filmmaker vivente, e la cosa buffa è che è vero!
Mi metto tra i grandi: Cassavetes, Spielberg, Ricky Farina.
Ovviamente io sono ancora più indipendente di
Cassavetes, non mi si fila nessuno, e questo mi rende
il migliore: nel deserto. Nel deserto dell'indifferenza
ho trovato la mia cifra. Datemi una borraccia, grazie.



L'ACQUAZZONE

Mi ha sorpreso l'acquazzone, qui in Versilia.
Stamattina. Appena uscito dal bar, con due
cannoncini alla crema in un sacchetto, è venuto
giù il cielo, senza pudore, con fragore.
Mi sono rifugiato sotto il telo del bar Tazzini,
senza ombrello, insieme a tanti altri.
Che bello, sentirsi uomini sotto lo stesso
cielo, crea un senso di fratellanza celeste.
La mia macchina era lontana, aveva le luci
di sosta, mi è passata accanto una donna
che stringeva al petto un cagnolino impaurito,
da una macchina è uscito un uomo con un
cappello di paglia e una maglietta nera,
sulla maglietta c'era scritto: guerrieri del
biliardo. Quanto ho amato questa visione!
Avevo le scarpe inzuppate, poi il vento mi
ha costretto ad entrare nel bar.  E di colpo
l'acquazzone si è spento, è morto di una morte
gloriosa, rinfrescando il cuore degli uomini.
E ognuno è tornato alla propria vita.

sabato 6 luglio 2019

PELESCHIAN - VITA

Mi faccio perdonare per quelle parole sul parto
con questo film che dedico a tutte le madri.
Erano parole inutilmente provocatorie.

Si tratta sempre della mia doppia personalità
che ormai conoscete bene.

Ha ragione Davide: sono uno che spreca
il proprio talento. Potrei fare molto di più,
nel senso di molto di meno, essere più
attento, più preciso, meno avventato.

Butto in rete tanta merda che mi esce così,
non faccio selezione, sono un cialtrone.
Bisogna avere pazienza con uno come me,
e cercare, frugare tra le cose che veramente
sono riuscite bene. Il resto è fuffa.

Ma forse ho bisogno di questa fuffa per
poi tirare fuori dal cilindro una cosa bella.
Devo dire che voi avete molta pazienza con me,
non è da tutti, siete speciali.

Vi abbraccio.

Ricky

PICCOLA POESIA GETTATA NEL MONDO

Non so niente. Amo i frigoriferi.
Mi piace aprirli nella notte.
Scambio un'occhiata fugace con
un limone spremuto, mentre tu
dormi e sogni e non sai nulla delle
mie agonie domestiche.

A volte prendo un cubetto di
ghiaccio, lo faccio sciogliere e
poi torno a letto, e mi faccio cullare
dal tuo respiro abbandonato
e ritrovato, mentre un limone
si è sentito meno solo.

Si vive anche di questo.


venerdì 5 luglio 2019

UN CLASSICO - KANTIPUR E PIPETTA


SANGUISUGA O POETA

Ieri mamma mi ha detto che sono una sanguisuga.
Io le ho risposto offeso: "No, sono un poeta!".

Sanguisuga o poeta? Il dibattito è aperto.
E se fossi un poeta-sanguisuga?

Non è facile gestire questa sensazione che ho addosso,
la sensazione di essere un fallimento colossale in tutto.

Dove finiremo di questo passo?
Ora anche le mamme si mettono a dirti la verità?

Sanguisuga, Ricky Sanguisuga. No, no, no.
Mamma, non ti permettere più.

Guarda che vendo il Rolex d'oro di papà!
Mamma!


mercoledì 3 luglio 2019

SUPER 2

SUPER

MERCIFICAZIONE

Io sono a favore, mi piace la mercificazione.
Anche gli esseri umani devono essere trattati
come merci, merci di lusso, vasi di cristallo
prezioso. Se i migranti avessero l'onore e il
trattamento che riserviamo alle merci di lusso!
Il paradosso è che un vaso di cristallo deve
arrivare incolume al destinatario, mentre un
essere umano si può "rompere". Quindi w la
mercificazione intesa in questo senso.

Sono a favore della prostituzione consapevole
e non coatta. Se una donna decide di mercificare
il proprio corpo, per me è una sua scelta personale.
Vale lo stesso per l'utero. Se dicessi fica sì e
utero no, sarei ipocrita, e dato che non sono
ipocrita, rispondo: sì, sono a favore di Elton John,
che tra l'altro è un genio.

FRATOIANNI

Che bella voce!

Oh, mi piace un sacco
questo tipo.

LIBERI E UGUALI

Alle prossime elezioni voterò Liberi e Uguali, sono
due parole che mi piacciono. Uguali non significa
identici, ovviamente. Ognuno di noi è diverso.
Uguali nei diritti. Sì, questo Fratoianni mi garba.

Gli succhierei un lobo, non cerebrale.
E se non vomito all'idea di succhiare il lobo
dell'orecchio di un politico, significa che
è un buon politico.

Tra l'altro è anche belloccio.

W Fratoianni.

ECCO

Ecco, io la penso COME questo signore di nome Fratoianni.

lunedì 1 luglio 2019

DEVE ESSERE IL CALDO

Stavo per alzarmi, ero sull'autobus, stavo per alzarmi
e fare una cosa strana, avvicinarmi a due ragazze e dire
con fare inquisitorio: sento odore di chirurgia, avete un
papà che fa il chirurgo? O una mamma? Lavorate in un
ospedale? Avete contatti con infermiere? Che cosa strana
sarebbe stata, ma perché mi è venuta in mente?

Deve essere il caldo.

Sono stato in giro tutto il tempo a cercare il ciondolo
giratempo di Hermione per una bambina che adora
Harry Potter. Avevo la maglietta nera tutta striata di
bianco, il sudore del mio corpo. Poi ho comprato tre
vestitini alla mia donna, vestiti leggeri e sexy. Poi
una confezione dvd dei film di Daniel Craig James
Bond per un ragazzo vivace che si chiama Libero, mentre
la bambina, dolce, dolcissima, si chiama Giulia.

Deve essere il caldo.

Ho comprato all'OVS una maglietta bianca e mi
sono cambiato. Avevo un appuntamento con il mio
amico Claudio e Cesare Vergati, un poeta.
Sono arrivato in anticipo, come sempre, e mi sono
fatto due birre gelate, adorabili e bionde.
E ho mangiato tante olive verdi nell'attesa, e
mi sono presentato alla cameriera tutta tatuata
che mi ha detto di chiamarsi Lucia.

Poi ho cambiato posto e sono andato sul luogo
dell'appuntamento, un posto argentino, e dopo
poco tempo sono arrivati Claudio e Cesare.
Cesare è responsabile cinema dell'Istituto Francese
di Milano, e abbiamo parlato di Truffaut, di
Bresson, ma anche di Kierkegaard, del formalismo
russo, dello strutturalismo e di Kandinskij.
Anche di Bach. E ho ordinato un'altra birra gelata.

E avevo le palle sudate, e anche un'espressione
da palle sudate.

Poi sono tornato a casa, ho avuto la visione
chirurgica appena sono entrate le due ragazze
sull'autobus, ma sono rientrato a casa senza
scompormi più di tanto, mantenendo il mio
aplomb, nonostante le palle sudate, sudate.

E dopo avere pulito il parquet appiccicoso,
c'erano strane macchie rosse, sgocciolate dalla
spazzatura, sono andato in bagno e ho avuto
quella che si può definire una specie di estasi.

Mi sono tirato giù i pantaloni e ho rinfrescato
le mie palle con l'acqua del rubinetto.

Dio, che meraviglia. E Bach? Bach non c'era.
Solo acqua, palle e lavandino.

E allora ho avuto una rivelazione.
La felicità è una cosa semplice semplice.
Due palle sudate e dell'acqua fresca,
nulla di più, veramente, credetemi.

Addio.