La vita incomincia quando lo spermatozoo entra nell'ovulo,dopo nove mesi il parto.Non si può chiamare Miracolo Osceno questo momento, solo gli imbecilli lo fanno, gente che non ha a cuore la vita
21:29 e invece fa schifo,veniamo cacati fuori, però dalla vagina..la vita poi non c'entra niente,e è giusto amare la propria creatura....ma il modo in cui si nasce fa schifo..e anche quando devono fare il cesario fa schifo..e la vita mi fa ancora più schifo.. Schifiltoso
Ritieni osceni i filmparto, scandalizzandoti per il ribrezzo che ti provoca, ma lo usi per un tuo video accentuandolo e manipolandolo? A chi lo hai dedicato questo post? ;-)
Martina, non sanno di cosa stanno parlando. fanno solo gli schizzinosi. forse preferivano rimanere nel nulla, piuttosto che venire al mondo come natura comanda? e dopo tutto ciò che cosa ci vengono a raccontare? "Non sono contrario all'utero in affitto. W Elton John" quindi, riassumendo: il parto, che è una cosa naturale, è osceno ma non è osceno l'innaturale utero in affitto. quindi, vade retro donna che partorisci, però, anzi, no, mi servi per fare bambini on demand. capito che considerazioni sulla donna e la vita?
Ciao Freddy, mi unisco in coda al sincero e delicato apprezzamento di Attimi, ma volevo anche ringraziarti! Si, davvero, ti sono grata e volevo dirtelo, per non aver infierito con frasi banali e scurrili davanti alle mie confessioni amorose dell'altro giorno (con cui prometto, anche a me stessa, non vi ammorbero' più su questo blog;), ti sei tirato indietro con aristocratico distacco, ci sei riuscito, e tu non immagini quanto questo tuo gesto naturale, non mi importa se voluto, mi abbia confortata e mi abbia fatto riflettere sul sentimento condiviso di gioia ma anche sul terrore necessario che genera l'amore totalizzante! Per questo, prima si ripartire con gioia sfrenata e terrore abissale ;) verso la mia spiaggia, ma soprattutto prima che orgogliose e inutili parole insensate e volgari ci offendano e ci ridividano ancora (magari in maniera definitiva), a te cosi' paradossalmente raffinato, e che una volta mi "regalasti" (non mi importa con quale scopo;), facendomeli conoscere, alcuni versi struggenti del bellissimo Esenin, a te stamattina mi è venuta voglia di inviare un bacio ad occhi chiusi sulla bocca, ad ogni morso che darai al tuo prossimo toast osceno ;)! Kat
Siamo fatti di carne e sangue, di ossa e tendini, di merda e di tessuti grassi e viscidi. E' un fatto. La loro combinazione di determina e nel momento in cui veniamo al mondo siamo ciò che saremo per il tempo che ci sarà dato di esistere. Non c'è nulla di osceno o disgustoso nel parto, se solo si comprende senza ipocrisia ciò che siamo. Quello che invece sgomenta è il dolore. Il cervello di un essere vivente, specie quello dell'essere umano, è gestito dal dolore praticamente in ogni istante della vita. Solo marginalmente lo è dal piacere. Il parto è una delle prove più dolorose che un essere vivente possa provare. La Natura ha scelto la donna per resistere a questa prova, di fatto rendendola superiore all'uomo. Invece, è stata la stupidità e l'ipocrisia del maschio ha rovinare il corso naturale di quella che avrebbe dovuto e potuto essere una costante ascesa verso l'armonia. Il mondo che vediamo declinare verso il baratro ecologico, politico, spirituale che oggi ci circonda, ovunque, è frutto della stupidità e dell'ipocrisia di uomini falsi, che Farina qui ha saputo interpretare quasi perfettamente.
E pensa,ci è bastato un toast! A volte i panini hanno una potenza sublimale insospettabile!!! Adesso parto...ehm no, volevo dire mi rimetto in viaggio! Kat
Definire il parto come osceno o disgustoso poi, è affermazione di ignoranza tale da renderla persino ridicola. E' proprio questo modo di fare e di essere, impostato sul nulla confezionato da gran cosa, da arte, da poesia, da titoli di giornale, filosofia pret a porter, a rendere osceno chi prova a definire, in qualsiasi modo, uno degli atti più naturali della vita, forse il più naturale di tutti. E non capiamo nulla, invece. Partorire è una cosa semplice, che infatti si ripete da milioni di anni, in miliardi di modi. Esso comporta una prova di resistenza, la più dura per la femmina e la prima per il nascituro. E' un prezzo che va pagato alla Natura. Nel tempo la tecnologia ha demoltiplicato la resistenza necessaria (a gli esseri umani) a mettere e venire al mondo, di fatto falsando la prova. Da qui l'ipocrisia, la mancanza di disciplina, di volontà, nel concepire, nel nascere e poi di e per conseguenza nel vivere. Siamo arrivati alle Belen e varie che si fanno mettere incinta per poi vendersi gestazione, parto e svezzamento. Non è osceno partorire: è osceno vivere, pensare in un certo modo. basta guardarsi attorno.
Le Belen che si vendono la gestazione, il parto e lo svezzamento ai giornali, sono l'evoluzione ultima, ma non finale, della prostituzione femminile. In qualche modo abbiamo passato gli ultimi 65 milioni di anni su questo pianeta, e da un paio circa lo determiniamo. Forse è arrivato il momento di lasciare il posto ad altri, o altro.
Suggerisco la visione del film "Le vie della violenza" di C. MqQuarrie. Molto interessante il rapporto tra la ragazza utero in affitto, i rapitori, il padre, il medico, il marito e la moglie, le guardie del corpo. Da vedere assolutamente.
Io ho visto il film dal telefonino mentre facevo la cacca e cancellavo vecchie conversazioni WhatsApp. Anche per me i tuoi commenti sono degli sputi di riflessione.
Hai cacato per due ore e passa? Devi fare proprio una vita di merda. Vivi per cacare cancellando il telefonino, tra uno sputo e l'altro. Se ti scatarrassi in faccia adesso l'illuminazione intellettuale sarebbe insopportabilmente per te. Se poi ti piasciassi in bocca sarebbe come spiegare a un cercopiteco la teoria della relatività. Tira l'acqua e torna nel tuo mondo.
attimi qui non ci siamo proprio, questa volta Ricky si è infilato in un vicolo cieco, affibbiare questo aggettivo "osceno" al parto non lo vedo giusto, è un momento sublime. Quando violentano una ragazzina in gruppo si dice era consenziente. Una vergogna non sapere dare peso alle parole. bah!!! va a capire i filosofi
Sei un frocio. Tutti i froci ritardati /mantenuti infatti non vogliono ammetterlo a se stessi, per paura che la mammina o il paparino non li mantenga più e non gli lasceranno più l'eredità, ed amano molto farsi spompinare, odiano le donne infondo, per invidia ovviamente (dicendo ovviamente che le amano per non farsi scoprire). Non a caso sta con una che sembra un Trans e che si fa spompinare di brutto anche se anziana, che brutte facce che hanno, peggiorano di giorno in giorno,altro che poesia, arte eleganza e bellezza. Il declino e lo squallore totale. Ma non non vedono e non capiscono, troppo ottusi. È colpa della religione che non ha permesso la selezione naturale e ci sono adesso troppi cretini e cretine in giro.
Dono o disgrazia? Miracolo o oscenità. Dipende da come lo si percepisce, dalle corde che riesce a far vibrare in ognuno. Ma da qualsiasi punto lo si guardi ...il parto è la natura che si rinnova, la forza creatrice che si esibisce. Chi teme la morte non ama la nascita, perché sa che nascendo è condannato a morire. Di sicuro questa proprietà fisica ha ingenerato parecchio disagio e forse anche gran invidia nel maschio, tanto da aver sempre voluto decidere e manipolare in merito....solo per suo interesse. L oscenità non sta nel parto, sta in quello che consapevolmente alcuni pessimi diventano da adulti e cioè....aborti sperati ma ahimè mancati.
Ma poi l'invidia non era del pene? Bah, io le mestruazioni tutti i mesi e averci uno straccio zozzo di sangue nelle mutande, non ve lo invidio proprio.
Piccolo amore, tu cresci in me, io sono il tuo morbido guscio, tu la mia sorpresa. Io sono il mezzo, il tramite, tu un miracolo del creato. Da chissà dove ...arrivi nella mia vita, ed io ti farò strada per la prossima vita, per il passaggio. Son partenze, arrivi e ritorni. Transiti da una vita ad un’altra. Dolore, fatica, pericolo, gioia, tenerezza, amore, protezione e preoccupazione in questo mistero. La magia della creazione si perpetra da millenni, ma noi siam sempre smarriti di fronte ad essa.
La superiorità biologica della femmina umana, e non solo, è un fatto ineluttabile. Questo non significa che proprio la condizione di gestante e partoriente l'abbia costretta a subire la stupidità, la meschinità, l'ipocrisia del maschio, che ha sfruttato lo svantaggio fisico della donna impostandoci sopra la filosofia religioso speculativa dall'inizio della semi ragione umana. E questo non significa, ancora, che la donna non sia stata e non sia l'essere più intelligente presente sul pianeta. Il punto sta nel capire che i maschi sono inferiori di fatto, e iniziare a reimpostare l'esistenza sul pianeta in ragione di questo. Ma fino a quando le stesse donne penseranno che stia nell'uguagliare la condizione maschile il segreto del loro futuro successo... Ti saluto core. Fosca è uno stronzo che si meriterebbe una bella lezione (leggasi un bel sacco di botte) un giorno sì e l'altro pure. Vedi che poi abbassa le orecchie come un cocker spaniel. sarà pure simpatico... ma guarda caso proprio a due donne un poì così e a un ricchione indeciso. Cosa che certifica che le donne sono abbastanza stupide, anche da sole.
Coglione, se mi mettessi il tacco 12 sarei alto 2,05 cm.
In culo te lo infilo, il tuo tacco 12, che quello è il posto suo. Vai avanti a leccare il culo a Farina e alle tue "ragazze in cerca di stronzi". Che è meglio.
tanto per ricordare a marty e attimi, che Leopardi non vedeva tutto sto miracolo sublime la natura e la vita..e ci andava giù pesante, altro che Ricky..e nessuno può affermare che Giacomino non è stato grande poeta e filosofo ..cosa mi rispondete?
fare un paragone tra il pensiero di RF con le fasi poetiche di Leopardi lo trovo alquanto inesatto. pessimismo individuale - pessimismo storico - pessimismo cosmico. prego studiare e approfondire. 22:02, vedrai come incredibilmente i pensieri leopardiani si avvicinino proprio alle riflessioni di 10:12!!!
La cosa divertente è che il blogger si crede tanto originale, ma non fa altro che abboccare e abbracciare aspiranti totem totalitari teorizzati mezzo secolo fa e ancora in finestra di Overton:
"Il problema da superare è la maternità, ovvero le donne che intendono prendersi cura dei figli. Il modo per superarlo è mettere tutte le donne nella forza lavoro a tempo pieno e affidare tutti i bambini a educatori estranei. Se le donne si rifiutassero di fare figli, gli uomini sarebbero costretti a inventarsi una soluzione tecnologica del problema. E se la riproduzione della specie venisse rimpiazzata dalla riproduzione artificiale, la tirannia della famiglia biologica sarebbe finalmente spezzata. L'eliminazione della famiglia deve essere accompagnata dalla liberazione della sessualità da ogni restrizione riguardante il numero, il sesso, l’età, i rapporti biologici, o lo stato maritale dei partecipanti. Occorre un ritorno al pansessualismo senza ostacoli, la perversità polimorfa freudiana sostituirà la etero omo o bi sessualità. Dobbiamo includere anche l’oppressione dei bambini in ogni programma della rivoluzione femminista. Il nostro passo finale deve essere la eliminazione della nostra condizione di femminilità e infanzia. Il tabù dell’incesto attualmente serve solo a preservare la famiglia: se ci sbarazzassimo della famiglia ci sbarazzeremmo anche delle repressioni che vedono la sessualità posta in formazioni specifiche. Una volta che tutto sia livellato in parità, la maggior parte della gente potrebbe ancora preferire il sesso opposto semplicemente perché è fisicamente più conveniente. E una volta eliminato il tabù dell’incesto, non ci sarebbe niente di male se un bambino avesse dei rapporti sessuali con la madre."
E che doveva dire della natura il Leopardi, visto che era così gobbo, che piegato sul tavolo, oltre ai libri, l'unica cosa che riusciva a vedere, erano i suoi coglioni scioperati!
SOPRA UN BASSO RILIEVO ANTICO SEPOLCRALE DOVE UNA GIOVANE MORTA È RAPPRESENTATA IN ATTO DI PARTIRE, ACCOMMIATANDOSI DAI SUOI
Dove vai? chi ti chiama lunge dai cari tuoi, bellissima donzella? Sola, peregrinando, il patrio tetto sí per tempo abbandoni? a queste soglie tornerai tu? farai tu lieti un giorno questi ch’oggi ti son piangendo intorno?
Asciutto il ciglio ed animosa in atto, ma pur mesta sei tu. Grata la via o dispiacevol sia, tristo il ricetto a cui movi o giocondo, da quel tuo grave aspetto mal s’indovina. Ahi, ahi! né giá potria fermare io stesso in me, né forse al mondo s’intese ancor, se in disfavore al cielo, se cara esser nomata, se misera tu debbi o fortunata.
Morte ti chiama; al cominciar del giorno l’ultimo istante. Al nido onde ti parti, non tornerai. L’aspetto de’ tuoi dolci parenti lasci per sempre. Il loco a cui movi, è sotterra: ivi fia d’ogni tempo il tuo soggiorno. Forse beata sei; ma pur chi mira, seco pensando, al tuo destin, sospira.
Mai non veder la luce era, credo, il miglior. Ma nata, al tempo che reina bellezza si dispiega nelle membra e nel volto, ed incomincia il mondo verso lei di lontano ad atterrarsi; in sul fiorir d’ogni speranza, e molto prima che incontro alla festosa fronte i lugubri suoi lampi il ver baleni; come vapore in nuvoletta accolto sotto forme fugaci all’orizzonte, dileguarsi cosí quasi non sorta, e cangiar con gli oscuri silenzi della tomba i dí futuri; questo, se all’intelletto appar felice, invade d’alta pietade ai piú costanti il petto.
Madre temuta e pianta dal nascer giá dell’animal famiglia, natura, illaudabil maraviglia, che per uccider partorisci e nutri, se danno è del mortale immaturo perir, come il consenti in quei capi innocenti? Se ben, perché funesta,
perché sovra ogni male, a chi si parte, a chi rimane in vita, inconsolabil fai tal dipartita?
Misera ovunque miri, misera onde si volga, ove ricorra, questa sensibil prole! Piacqueti che delusa fosse ancor dalla vitala speme giovanil; piena d’affanni l’onda degli anni; ai mali unico schermo la morte; e questa, inevitabil segno, questa immutata legge ponesti all’uman corso. Ahi! perché dopo le travagliose strade, almen la meta non ci prescriver lieta? anzi colei che per certo futura portiam sempre, vivendo, innanzi all’alma, colei che i nostri danni ebber solo conforto, velar di neri panni, cinger d’ombra sí trista, e spaventoso in vista piú d’ogni flutto dimostrarci il porto?
Giá se sventura è questo morir che tu destini a tutti noi, che senza colpa, ignari, né volontari al vivere abbandoni, certo ha chi mòre invidiabil sorte a colui che la morte sente de’ cari suoi. Che se nel vero, com’io per fermo estimo, il vivere è sventura, grazia il morir, chi però mai potrebbe, quel che pur si dovrebbe,
desiar de’ suoi cari il giorno estremo, per dover egli scemo rimaner di se stesso; veder d’in su la soglia levar via la diletta persona con chi passato avrá molt’anni insieme, e dire a quella addio, senz’altra speme di riscontrarla ancora per la mondana via; poi solitario, abbandonato in terra, guardando attorno, all’ore, ai lochi usati, rimemorar la scorsa compagnia? Come, ahi, come, o natura, il cor ti soffre di strappar dalle braccia all’amico l’amico, al fratello il fratello, la prole al genitore, all’amante l’amore: e, l’uno estinto, l’altro in vita serbar? Come potesti far necessario in noi tanto dolor, che sopravviva amando al mortale il mortal? Ma da natura altro negli atti suoi che nostro male o nostro ben si cura.
Facciamo che le donne da domani non facciano più figli, e che la gestazione sia affidata a delle strutture tecnologiche, così come poi la cura del nuovo essere fino alla adolescenza o giù di lì. Ovviamente dovrebbe esserci un entità, probabilmente un computer, che stabilisca numero, sesso e allocazione, impiego dei nuovi arrivi. Ma anche la morte dei non più efficienti, o dei troppo costosi da gestire, che poi sarebbe il vero scopo questo, cioè gestire la morte, non tanto la nascita e la vita. La sessualità a quel punto non avrebbe più senso e se ne perderebbe lo stimolo, e la perderemmo come abbiamo perso la coda e i peli sul corpo. Mi pare che in questo sistema non ci sia nulla di rivoluzionario: lo si fa da anni, decenni, negli allevamenti intensivi in tutto il mondo. Prego, uomini e donne del futuro: accomodatevi pure e già da ora nelle vostre stie. Anzi, forse già ci sate.
Tra l'altro, è alquanto probabile che qui l'unico maschio che ha assisto al parto dei suoi figli sia stato io. E non ho ne ripreso ne fatto fotografie. Pensandoci, ora convengo che questo sia stato giusto, perché un padre che assiste la moglie nel parto deve essere con lei al suo fianco, se lei lo desidera, e assisterla, e non fare lo scemo e riprendere la sua figa che si spacca per fare uscire suo figlio. Se ci tieni guardati la scena e tanti auguri. Io l'ho fatto e oggi dico che avrei potuto tranquillamente evitare di farlo, non mi ha dato ne tolto niente. Ma ricordo invece bene che ho aiutato e assistito mia moglie, che è stata bravissima di suo ovvio, ma alla quale pare io non abbia dato fastidio, e già quello è un bel risultato. C'era sangue? Tanto. C'era merda? Può darsi. La scena è stata "forte"? Certo, e allora? Ma se pensi che quello che è uscito è tuo figlio, che sta bene, e tua moglie pure, praticamente te la dimentichi in un istante. C'è ben altro di forte, che purtroppo incontrerai nella vita. A meno che tu viva come a scelto di vivere il blogger. Temo, come al solito, che Farina sproloqui di cose per sentito dire, che non conosce, che non vive, che non pesano, ne che mai abbiano pesato, su di lui. As usual. Questa cosa si può anche fare, ma occorre un'umiltà e un QI, oltre che una cultura, che Farina non possiede. Una cosa per pochi, pochissimi, parlare di tutto con intelligenza senza aver vissuto l'esperienza. Sarebbe stato meglio chiedere a chi lo ha vissuto, e poi parlarne. Ma si sa, l'umiltà intelligente non è del buon Farina. Anzi. Che poi si deve scusare.
Leggo questa puttanata del parto osceno di Farina. Poco prima è stato definito dalla madre "una sanguisuga". La sua psiche di bimbo 50enne ha reagito postando quello che lui pensa essere un insulto/lamento nei confronti di sua madre, che in sostanza lo sta ripudiando (a chiacchiere, non temere Farina) e che lo identifica con semplice pragmatismo, per ciò che è ed è sempre stato. Ecco che l'oscenità della sua vita, da sanguisuga appunto, vuole e deve comunque essere attribuita al parto della madre, che deve esserne la responsabile ultima.ì, in ogni caso. Se fossi nelle pulzelle adoranti, e madri, di questo blog, farei parecchia tara a ciò che dice e scrive questo rappresentante tipico e indicativo, sotto vari punti di vista e spesso alquanto spiacevoli, della razza umana maschile.
la pulzella Attimi si è già espressa. le presunte scuse di Ricky alle madri non sono state accolte da me perché, come ho già scritto a ErreEffe, delle scuse di quello che ha pensato scrivendo quelle cose non so che farmene visto che le ha pensate e lo lascio libero di pensarle nelle forme che si adattano al suo modo superficiale e arrogante di affrontare la tematica. amen..
@Freddy 9:36 Delirio sdoganatore di incesto, pedofilia e orrori "fluidi" analoghi tratto da "La dialettica dei sessi" (1970) della lesbica Shulamith Firestone.
no, Anonimo 10:40, la mia è stata una risposta a Anonimo 20:57 al suo lungo e interessante discorso che ha chiuso con "le donne sono abbastanza stupide, anche da sole".
di quel pezzo condivido in particolare questo frammento "Ma fino a quando le stesse donne penseranno che stia nell'uguagliare la condizione maschile il segreto del loro futuro successo... Ti saluto core."
Se un uomo, anagraficamente e genericamente parlando, non altro, uno come farina in particolar modo, si mette a scrivere di disgusti vari e oscenità femminili date dal parto, magari perché ha scazzato poco prima con la madre che si dice esausta dei salassi a cui la sottopone, che durano da 50 e passa anni, allora, care signore, sul soggetto vi è sfuggito da un pezzo ben più di qualcosa, semplicemente e palesemnte. E non stupisce ne stupirà più di quel tanto, vedervi dimenticare al prossimo post con chi avete e avete sempre avuto a che fare. E' nella natura di alcune, purtroppo molte, donne, essere così come siete. Siete come l'acqua: pulita o sporca o inquinata o pura o distillata o minerale... l'acqua non ha memoria, e forse è questo il segreto della vita sul pianeta, chissà. Però bisognerebbe imparare almeno a rispettarla l'acqua, e in primis a non pisciarci dentro, come se le si facesse un favore. Ma tant'è.
Una stupida è una stupida, così come uno stupido è uno stupido. La condizione femminile umana è stata oggetto di particolare attenzione, da parte maschile, per gestire la presunta stupidità, data dalla debolezza in combattimento, scambiata per vigliaccheria se non per facilità di costumi, della caratteristica femminile di ricerca del maschio dominante, e dal semplice istinto di sopravvivenza per se e per la propria prole eventualmente minacciata. Se è l'istinto, ben più che la ragione e l'intelligenza, ad aver plasmato la storia fino a qualche decina di anni fa, allora diviene chiaro che la donna altro non poteva che essere considerata un'incubatrice di altri uomini, preferibilmente, e poco altro. Non escluderei, ad esempio, che la grandezza dell'impero britannico derivi proprio dal fatto di aver per primo (o quasi) avuto una donna come sua fondatrice principale, e poi ancora la più grande delle imperatrici, Vittoria, e che questo abbia posto le basi per il dominio anglosassone sul mondo, fino a poco fa. Ma se le donne ora pensano che basti l'emancipazione, attraverso la rinuncia alla famiglia di fatto, per uguagliare l'uomo, allora per l'umanità sarà la fine. Perché la gara è a chi sa far più danni, non a chi fa meglio. Quello che lascia perplesso uno come me, che è stato e che ancora è uomo, e che quindi da uomo ha capito il vero valore della donna, è vedere che sono le donne stesse, nella strgrande maggioranze dei casi, le prime a sbagliare, a rendersi succubi, a svendersi, e spesso senza neanche rendersene conto. Accade anche qui, in modo ovviamente meno evidente. Regalate perle ai porci, signore. E poi dite anche grazie.
Fosca secondo me sei un mezzo frocio pure te, lo sai e te l'ho già spiegato. Fai tanto il cinico e il trucido ma sei solo un vigliaccone cacasotto col fegato di un bue. E c'hai pure le corna del bue. E ci mancherebbe altro. Fai schifo, e pensi sia un merito. Ma in un mondo solo un poco davvero più cinico, tu parcheggeresti da un pezzo le biciclette col culo. Vedi di non scordarlo mai.
marty64 pochi post fa insieme a Davide avete osannato Ricky per le sue "scuse" alle madri, chiamandolo genio. Chiaro che si è sentito in dovere di mostrare la "genialità" da voi esaltata. e mo' vi tirate indietro?
Eppure non è difficile arrivarci, l'oscenità è tutta sua, del vate. Del suo sentirsi su un piedistallo. Di sparare cazzate come un bambino, giusto per essere al centro dell'attenzione. E su groupie, mica c'avete 16 anni. Forse 61 è più probabile.
Martina, se hai seguito come penso tu abbia fatto, Ricky dopo quelle specie di scuse ha ribadito con queste sue parole: "Quello di cui mi voglio fare perdonare è solo la leggerezza, non il concetto. Il parto è e resta un miracolo osceno. Avrei dovuto scrivere una poesia o approfondire. Invece ho buttato qualche parola a caso perché mi sentivo provocatorio. Questo è il senso delle mie scuse"
Le donne della sua vita lo stanno abbandonando. Da una donna veniamo, e non dovremmo mai dimenticarlo. Lui pare lo abbia fatto. Lui ha pensato che con una donna veniamo. Errore.
Le donne di questo blog adesso piangono sulla loro stupidità. Niente di nuovo. Come sempre, tutto era ben visibile, eppure si è fatto finta di non vederlo. Siete lo specchio dei tempi, e di questa nazione. Come diceva Monicelli, dovreste morire tutti. Ma invece vivrete a lungo, pare. I Farina eriditeranno il mondo, grazie a voi, donne stupide. A partire da sua madre.
Farina non è solo il figlio stupido di una donna stupida. Farina è figlio anche vostro, donne del blog. E tra le donne includo anche Fosca. Quando dei genitori non vedono più la realtà, che i loro figli dipingono intorno a loro, sarebbe bene che si levassero di mezzo, perché i danni che fanno sono devastanti comer quelli che causa un disastro ecologico, e si perpetueranno per generazioni. Pare che i Farina, del ramo relativo a Riccardo, si estingueranno qui e ora. La Natura, ancora una volta, provvede a se stessa. Tante, tante famiglie, e rami di famiglie, si estingueranno. E questo è un bene. Troppe stronzate sono state fatte e dette, pensando fossero oro, e invece erano merda marcia. L'estinzione, ancora una volta, rimedierà a tutti gli errori.
Ho provato a dirlo. Di poeti ne nasce uno ogni 100 anni. Forse. Ma siccome di poesia c'è necessità, e si può anche capire, il primo pirla, da un po' di tempo in qua, che passa per strada, prova a defirsi poeta, e c'è sempre qualcuno e soprattutto qualcuna chi gli/le crede. Si chiama "legge della domanda e dell'offerta". C'è tanta domanda, ma non si dovrebbe mai derogare sulla qualità dell'offerta, spinti dal bisogno di soddisfare la domanda. E' un'errore madornale, che di solito tende a crearne altri. In ogni caso, è tutto già successo. Niente di nuovo.
Sei una stupida, Attimi. Ma devi immaginarti che te lo stia dicendo accarezzandoti il viso, e sorridendoti con gentile dolcezza e comprensione. Perché io capisco, e capendo ti difenderò sempre, anche se tu non lo vuoi. Nonostante la tua stupidità. Chissà che un giorno possiate capire.
15:19 Freddy e Ricky non hanno avuto figli perchè hanno pensato bene alle conseguenze..e hanno fatto bene. Tu invece mi sembra che hai voluto sperare nella vita, come attimi, e siete diventati creatori di miseria e sofferenza.Complimenti. Leopardi non si sbagliava sai, se si fosse sbagliato non stavamo ancora nel 2019 a contemplare ciò che ha scritto..
Io non credo abbiano pensato. Si sono trovati nella condizione di non avere figli, come così spero di te e per te, e per l'umanità tutta. I miei figli vivranno la loro vita, in un modo o nell'altro. Se saranno felici e sereni buon per loro, altro non posso fare. Io sono ciò che sono, nel bene o nel male. Ho percorso una traiettoria, che un giorno finirà. Leopardi tu e Farina e Fosca potete andare a fare in culo. E sperate di non incrociarmi mai, se no ci andrete anche più velocemente. Ficcatela in culo la tua contemplazione. E vedi se ti basta. La Natura ha posto le condizioni per estinguervi, spero. E così sia.
vedi,da un padre con figli io non accetto questo linguaggio..sei obbligato ormai a credere nel bene, nella pace, e nell'ammora.. o i tuoi figli non saranno meglio di te..trallallero e trallallè.. tu non hai solo percorso la tua traiettoria,ma l'hai imposta ormai ad altre creature questa traiettoria..e ciao core
15:38 per me la Poesia è ovunque si posi lo sguardo del cuore. c'è bisogno di poesia più che mai, in questo mondo da rifare. chi non capisce che un figlio è un valore aggiunto nella vita di una persona è sulla via di quell'ignoranza emotiva di cui è pieno il mondo. l'amore per un figlio non è quantificabile, descrivibile e tantomeno oggetto di argomento nel blog di uno scapolo che il destino ha voluto restasse figlio, evitandogli la meravigliosa e impegnativa avventura di essere genitore. chi non ama i bambini o non si sente in grado di assumere il ruolo di genitore fa benissimo a lasciarli dove sono. citare Leopardi in questo contesto vuol dire non conoscere la sua poetica e il suo profilo psicologico. l'atto d'amore più grande e doloroso che consiste nel concepire un figlio non lo si liquida citando un poeta depresso e bello che morto. sono le solite parole insipide, senza ossatura, che può scrivere solo chi, come la volpe con l'uva, è stato escluso da un'esperienza che insegna il vero valore della vita, che è fatta di infiniti attimi che sono i mattoncini che compongono l'esistenza. emmmagari, chi spara questa tiritera banale delle conseguenze di metter su famiglia, è favorevole all'utero in affitto. ma perché parlate di cose di cui non conoscete nulla? ci fate una pessima figura. sembrate dei bimbi dispettosi che vogliono vincere la caramella o vogliono trovare un appiglio per difendere chi non può avere voce in capitolo per limiti esperienziali.
toccare e maltrattare in pensieri l'atto del parto e i bambini è l'ennesima prova di come queste due figure, madre e bambino, vengano calpestate dall'aridità di un pensiero egoico o semplicemente inconsapevolmente limitato, frutto di questi tempi orribili!..
Vedi, tu puoi andare affanculo insieme a chi ti pare. Puoi accettare cosa ti pare o meno. Affanculo ci vai e ci resti. Te lo dico da padre, figlio e pure da spirito santo se mi va. Affanculo te e chi ti veste la mattina.
Il mondo ha bisogno di poesia ma non di chi si definisce poeta, che difficilmente se lo è sa di esserlo, ne di chi lo definisce poeta, a cazzo di cane, che mai saprebbe distinguere un poeta da un coglione qualsiasi, a partire da se stesso/a. Un pirla come farina non è un poeta: è appunto solo un pirla. Dovevate dirglielo, tu, le altre, e sua mamma. Subito. Adesso che ve ne siete rese/i conto, resta solo un conglomerato di pirlate gestito da un pirla, con voi di contorno e la madre sopra a fare da capello.
Attimi, non ti affliggere più di quel tanto, non ne vale la pena. Fai tesoro dell'esperienza, ma domani sarà un altro giorno e credimi, tutto si potrà archiviare da qualche parte, senza che nessuno ne abbia a patire. Va tutto bene, si riflette, si parla, e ormai tra di noi si è stabilito un rapporto che trascende le opinioni. Non so come spiegarlo, con parole chiare, ma tu mi vai bene. Quindi, almeno per quanto mi riguarda, sappi che non avrai mai da me astio, o altro. Magari ti mando affanculo, ma sappi che lo faccio sempre senza nessuna negatività nei tuoi riguardi. E se ci sei mi fa piacere. Andrea.
Scusa Andrea se non ti piscio manco di striscio. Ma io non ho la pensione di guerra, non ho mai ammazzato negretti col fucilone. Devo lavorare per vivere. E non mi devo giustificare. Quindi...SUCAMELO!
20:48 1) io non ho scritto che Leopardi era SOLO un poeta depresso. (ho scritto "citando un poeta depresso e bello che morto."). dove hai pescato quel SOLO, poi me lo fai sapere.
2) ho sempre sostenuto che i veri filosofi per me erano i Poeti (quelli con la P maiuscola), quindi posso anche accettare la disamina del signore nel video proposto, se non fosse che, per me _ e arrivo al terzo punto _
3) Leopardi l'ho sempre considerato un poeta introspettivo che attraverso il suo talento ha cercato di sedare le sue delusioni e le sue sofferenze interiori. basta conoscere un po' la sua storia personale per capire lo stato d'animo di profonda tristezza che ha accompagnato quest'uomo:
ebbe un'infanzia infelice, molto triste e sofferta. famiglia assente con una madre gelida e autoritaria e un padre con una mentalità troppo conservatrice per capire le inquietudini di un figlio così sensibile. Giacomo si rifugia nello studio servendosi della ricca biblioteca del padre durante anni in cui si formò una vasta cultura, ma si rovinò la salute (abbassamento della vista e inclinazione della colonna vertebrale). rallenta gli studi e per lui rappresenta un grande dolore che incide sulla concezione della vita come delusione e amarezza. durante i suoi anni di studio intuiisce da solo i concetti del Romanticismo e con il suo Infinito elabora una nuova tradizione poetica. stanco e insofferente dell'ambiente familiare e recanatese fa un infelice tentativo di fuga dalla casa paterna che non gli riesce. successivamente ottiene il permesso di recarsi a Roma dove incontra la meschinità degli uomini e le frivolezze delle donne, deludendolo. dal ritorno di questo viaggio nasce il suo pessimismo, inizialmente indirizzato a se stesso e poi successivamente generalizzato. le sue sofferenze personali si acuiscono con un peggioramento delle sue condizioni di salute e ritorna alla casa paterna passando quello che lui definisce il periodo più brutto della sua esistenza ma in cui scrive le sue opere maggiori. si riallontana dalla casa paterna per l'oppressione che sente nell'ambiente familiare e va a Firenze, dove instaura un'amicizia fraterna con Antonio Ranieri, e si trasferisce a Napoli, dove vive l'infelice amore verso Panny Torgiani Tozzetti. Leopardi si invaghisce e pensa di aver trovato l'amore della sua vita, un amore non ricambiato. questa amara delusione d'amore prosta ulteriormente il poeta. la sua salute degenera e fino alla sua morte viene assistito dal suo amico Ranieri e sua sorella Paolina..
Riassunto: Leopardi era un povero infelice nel fisico, e pure nello spirito... "La felicità è destrezza di mente e di mani. Tutte le anime maldestre Sono note per la loro infelicità."
io pure mi son chiesto tante volte se Leopardi si fosse sposato, se avesse avuto figli, forse non avrebbe scritto certe cose..è difficile capire quanto ci condiziona la solitudine, il dolore, e la delusione..però mi hai fatto venire in mente ciò che disse Strindberg, nei confronti delle donne, pur avendo avuto mogli e figli.Ecco, se non avesse avuto mai una donna,la prima cosa che avremmo pensato sarebbe stata "frustrato"..non se l'è cacato nessuna".."la volpe e l'uva" etcetera..leggi al min. 1:16 https://www.youtube.com/watch?v=b4XVUxhrXZQ
non conosco questo autore e una frase solitaria in assenza dell'intero contesto non mi dà modo di poter esprimere un'impressione personale, mi spiace, 00:33.
Guarda che dal libro di Strindberg chi ne esce peggio è il maschio, il marito. La donna "sottomessa" moglie, fa il cazzo che vuole. Solo quel coglione scoppiato di Andrea crede che le donne stiano a casa a gratis. Mia sorella, ha trovato un coglione, con un po' di soldi, lo ha fatto divorziare, si è fatta mette incinta e mo da anni fa la mamma, e non fa un cazzo tutto il giorno. Mantenuta senza vergogna. Lascia perdere va...
Comunque per Andrea... Guarda povero stronzo, che io da uno che ha passato la vita ed è campato solo a forza di siSSignore, non merita manco l'onore di lavarmi le mutande. Quindi accanna che non ti conviene.
Quello stronzo fesso e fallito di Freddy Marcio Fosca non ha capito il solito cazzo di niente. A me non frega nulla di far stare a casa le donne, imbecille e troglodita ricchione che si spaccia da macho. A calci in culo andresti preso non tanto per quello che dici, ma perché lo dici, e perché lo puoi dire (qui). Le donne possono fare ciò che vogliono, quando e come vogliono, come chiunque. Solo che se restano incinte, cosa che al momento occorre per perpetuare la vita umana, coglione ma non ci arrivi? al limite anche per partorire un aborto mancato come te, bisogna che gli uomini, anche, ne tengano conto prima di mettercele, e quindi di comportarsi degnamente poi. Capisco che, nel tuo caso, questo non sia concepibile, perché sei una bestia. Ma essere civili, secondo me e magari qualcun altro, magari non in questo paese, è possibile. Senza fare stare a casa nessuno, e magari pure tua sorella (poveraccia).
Può darsi. E come mai tu la vita tua e degli altri, la disprezzi tanto, che sei un vigliacco di merda cacasotto e rotto in culo? Sei paradossale, tu? No, non credo... sei solo un povero stronzo che si sente vivo solo qui. In giro devi fare indifferenza assoluta. Credo pure pena.
beh, questa avversione per le donne presenti nella tua vita da dove ha origine, Freddy? parli male di tua madre, di tua sorella, della tua ex. sei a tuo modo un Leopardi che, deluso dei rapporti avuti con le donne, incolpa le donne di quello che forse percepisci come difficoltà a rapportarti con loro o delusione? è il tuo un Pessimismo Esistenziale? non per niente, saltuariamente, te ne vieni fuori con note poetiche di una dolcezza intrinseca che spiazza. a volte sei un FreddyLeopardato, infatti, ho notato note depressive in alcuni commenti, camuffati da una rabbia interiore gentile a difesa del tuo stato prossimo a scavare nei tuoi abissi. cerchi di galleggiare tra i tuoi pensieri solitari, ciò che hai letto per trovare risposte, e i confronti con gli altri rifugiandoti nell'alcol, che vedi come un corroborante fedele e taciturno. quando guardi la bottiglia pensi che sia l'unica che ti comprenda, vero? l'immensa solitudine che a volte provi (la "sento") è la stessa del Leopardi. per risolverla, per sopravviverle, si sceglie di incolpare qualcosa o qualcuno all'infuori del sé, evitando così l'elaborazione mentale del proprio stato d'essere.
per quanto riguarda Andrea e il suo passato, chi ti dice Freddy che proprio grazie, o per meglio dire, a causa dei suoi demoni interiori lui non abbia compreso l'essenza dell'uomo?..
oh, non importa come ti fa comodo incasellarmi e delle tue preferenze, credimi. mi è piaciuto scrivere di te ed esprimere le percezioni che susciti in me. semplicemente..
son d'accordo con te attimi,sul Freddy che ha molto di Leopardi, solo che ha dovuto sempre lavorare, e questo lo ha portato a non credere troppo nella poesia e negli artisti. Son convinto che se Ricky avesse avuto un lavoro, pur facendo e dicendo le stesse cose,sia Freddy che Andrea, non avrebbero scritto certi commenti cattivi nei suoi confronti.. Per loro essere mantenuti invalida ogni poesia e ogni filosofia (Freddy adesso devi scrivere "io a differenza di Andrea però non ho mai messo una divisa e ucciso le persone per camparmi..)
GL era un ribelle, eh! sì, un Freddy Leopardino che vede il suo Infinito nella Vodka! :-))
Sempre cara mi fu quest'erma bottiglia, e questo bicchiere, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati fumi di là da quella, e sovrumane ciucche, e profondissima Vodka io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste bottiglie, io quello infinito alcolico a questa voce vo comparando: e mi sovvien la chiave inglese, e li morti cessi, e la calce viva, e il suon di lei. Così tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo alcol.
ma allora va bene anche per Bukowski o altri autori che si drogavano, per sopportare questa vita..No Giacomo si faceva solo di ricordanze..e di quell'imago arcano di felicità
Mamma mia sai che sacrilegio... Aver scritto certi commenti cattivi su Farina... Una cosa davvero inaccettabile. Ma solo nel vostro povero cervellino di lombrichi un commento qui può essere "cattivo", per le vostre vitarelle da pesciolini rossi nell'acquario. Farina si campa come meglio crede, così come fanno e hanno fatto tutti, o quasi. fatti suoi e di sua madre, al limite. Da coglione qual è scrive sovente puttanate di cui nulla sa, ma se ci tiene a continuare a fare figure di merda... bontà sua. La vostra ipocrisia mi manda letteralmente il piscio in urina, e vi penso mentre tutti pacifici e pacifisti fate il pieno alla macchina, nella quale appunto sarebbe stato assai meglio pisciarci dentro, per me. Ora rischiate solo che se vi incontro vi piscio in faccia e vi caco in testa. Che per voi è pur sempre qualcosa su cui poi riflettere.
Provo ad entrare nella mente di Ricky per un attimo.
"Sono un genio. Butto li qualche provocazione forte, poi mi pento ma subito dopo rilancio con altrettanta pesantezza. Ecco che partono i commenti incrociati, i fallowers si tengo occupati per un bel po e io intanto mi prendo una pausa ristoratrice facendomi gli affari miei. Aaaaah un po di relax!. Poi quando si stufano rientro con un post completamente diverso e via andare. Sono un genio!"
Per un attimo, magari, vedi di dire meno cagate Davide. Ma che cazzo frega di cosa pensi te, Farina, i fallowers (tra cui tu)... siamo qui a sparare cagate, lo spunto ce lo da lui... se ti va bene è così se no è lo stesso. Se ci sei bene se no lo stesso. Ti ci chiamo a te cojone che ti inventi 'ste cazzate non si capisce a che pro. Sempre una mezza porzione eri e sempre lo resti. Se c'hai qualcosa da dire dilla e basta.
Lo pagassero a commento potrei anche capirlo... Chiamalo cojone ma de chè, che non se lo caca manco un cane al parco. Siamo qui in 4/5 a sparare minchiate su cazzate che si inventa, capirai che soddisfazione.
ritornando al tema del post, Andrea, anche mio marito ha assistito al parto. c'è stato un momento in sala travaglio in cui ho letto nei suoi occhi "dio mio, cosa ho fatto a mia moglie?" ahahahahah restano momenti e emozioni indimenticabili e preziosi, impagabili!!!..
Vero. Io me ne sono fatti due... Ho cercato di essere d'aiuto in qualche modo, e conoscendo bene mia moglie sapevo che lei mi voleva lì anche solo a tenerle la mano. E' stata bravissima, non ha gridato ne fatto le scene che sentivo nelle stanze vicine. E' una tosta. Certo, la scena è abbastanza pulp... E' un misto di sgomento e gioia che si susseguono. Bravissima in entrambi. Col secondo è andata sotto alle 7,30 e alle 11,00 aveva fatto. Alle 12,00 l'ho beccata che stava in piedi e stava mangiando un piatto di pasta al pomodoro. Cazzo proprio una crucca.
Siete bravissime. Anzi, straordinarie. Di gran lunga più dure di noi.
Andrea ogni tanto parte a mo’ di panzer e tira frustate verbali a destra e a manca, mi ricorda il graduato dei film che riprende aspramente i soldati semplici. Cosa esattamente lo irrita del Farina? Forse il suo portare in scena il prototipo dello smidollato adagiato? Il suo sparare ai 4 venti su qualsiasi argomento per poi sollevar contestazioni? Il fatto che comunque delle donne e degli uomini esprimano pareri favorevoli nonostante certe sue esternazioni? Ormai è appurato che il Farina ha un handicap sui temi sociali e che poi si incarta a più non posso commento dopo commento. L’handicap sociale pare sia poi una caratteristica di molti creativi, ma pure di scienziati e non solo...colpisce ovunque. La frase “La vostra ipocrisia mi manda letteralmente il piscio in urina“ delle 15:08 è piuttosto curiosa ....va boh piscio ed urina l’ è la stessa roba, quindi non cambia nulla .....ok porto l’ombrello in caso di incrocio con il marmittone in diuresi acuta.
Mi aspettavo una lavata da Ricky e invece... Sempre a fraintendere con stizza. Non importa.
Attimi, conosco compagni e mariti che hanno partecipato, pianto e magari anche svenuti "dall'emozione" ma che alla fine hanno abbandonato moglie e figli senza pianti e mancamenti. La partecipazione ha molti "interessi". Ho una mezza idea del perché molte donne ci tengono così tanto alla presenza del partner ma non vorrei sembrare offensivo.
Tu assisteresti ad una operazione salvavita allo scroto di tuo marito? (l'esempio non vuol essere volgare, è solo per cercare una similitudine corporea)
dunque, Davide, sappi che io non ho obbligato mio marito a partecipare all'evento della nascita di nostro figlio. è stata un suo desiderio. quindi, puoi toglierti dalla testa che uomini che partecipano al parto della propria compagna vengano costretti o convinti a farlo. oltretutto, oggi ancor di più, i futuri papà partecipano spontaneamente al corso di preparazione al parto perché non vogliono essere degli sprovveduti all'antica. questi corsi fanno sì che i nuovi genitori siano ben consapevoli e coscienti del nuovo essere che rivoluzionerà la loro vita. un neonato va trattato, capito e gestito come tale e i fondamentali di puericultura vengono insegnati ai neo genitori, indistintamente. perché lasciare fuori gli uomini da una conoscenza ulteriore di un evento così importante? perché dovrebbe essere qualcosa di esclusivo da parte della donna? quindi, caro Davide, la tua mezza idea del perché le donne ci tengano alla partecipazione del partner non so cosa sia. in questi corsi il futuro papà non viene di certo obbligato ad assistere la compagna durante il travaglio e il parto ma, ormai, è frequente che molti uomini scelgano di farlo in piena libertà e con la volontà di essere consapevoli e presenti a quell'evento che resterà comunque il più importante della loro vita. chi non se la sente di assistere non lo fa e non viene di certo visto come un criminale. ognuno ha le proprie sensibilità o pudori. comunque, devo dire che al giorno d'oggi sono pochissimi quelli che rinunciano a questa opportunità che una volta era negata agli uomini (vecchie mentalità).
la tua domanda, caro Davide, mi sembra alquanto bizzarra, perché trovo assolutamente bizzarro confrontare un parto, ergo la nascita di mio figlio, con un'operazione salvavita allo scroto di mio marito, al quale parteciperei sicuramente se considerassi la mia presenza necessaria per stargli vicino in un momento delicato. ma il tuo esempio, secondo me, è totalmente fuori discorso. evidentemente non hai compreso quali implicazioni emotive comporta essere presente alla nascita di un figlio che non può essere considerato un evento osceno come trattato del blogger. la nascita di un figlio è la cosa più naturale del mondo, non è un'operazione allo scroto.
per quanto riguarda le coppie che scoppiano, non è mai bene generalizzare, secondo me..
della vita di Farina mi frega meno di zero. Ha un blog che tutto sommato mi piace, se no non sarei qui, frequentato da persone anche interessanti, sicuramemnte particolari, lui compreso. E peccato che Ethel non si palesi pure lei.
Appunto, farmi andare la piscia in urina equivale a non sollecitarmi neanche la vescica, cioè a non contare per me un cazzo di niente. La marmitta mettitela in culo che forse è la volta che capisci qualcosa.
Le cagate che si inventa Davide il re della mezzaporzione non le commento manco più. Una coglianaggine assoluta. Un operazione al cervello di Davide non credo che sarebbe molto più interessante di un operazione al suo scroto. Meglio soli che male accompagnati Davide, e stai sereno. Sono insieme a mia moglie da 34 anni, sposato da 24. Abbiamo condiviso tutto, TUTTO. E arriva un coglione che confonde il mio scroto col il suo cranio che dice: "Che differenza c'è?". Nessuna Davide, nessuna. Per te nessuna.
E' stata mia moglie a chiedermi di assistere, e io ho accettato. Se anche la cosa, ipoteticamente, mi avrebbe potuto mettere a disagio, siccome me lo ha chiesto mia moglie che amo e rispetto profondamente, che è davvero la mia compagna, non come probabilmente altre... Quelle che conosce e frequenta il Re della Mezzaporzione qui sopra, che conosco pure io e che mai mi sarei sognato di sposare, magari lui sì... Nessun dubbio: ci sono, e dimmi tu come e cosa fare per aiutarti.
Vedi, Davide, è una questione di stima, di rispetto, di amicizia, di solidarietà... di amore tra un uomo e una donna. Tu forse non ce lo hai presente, ma se provi amore per una donna, e magari non sei una bestia come Fosca, o un coglione come Farina, o un pirla come te, se una donna ti chiede di assisterla, nel momento più difficile e bello della sua vita, che magari sarà pure il tuo, tu non ci pensi mica su. E stai lì insieme a lei, e ci resti finchè lei lo vuole. E poi magari prendi tuo figlio e lo dai a tua moglie che lo tiene tra le mani. E lei, che si è appena squarciata per dare alla luce un bambino, una cosa che tu non puoi nemmeno immaginare cosa vuol dire, inizia a ridere e piangere dalla gioia. Tu, e io anche, moriremmo dpo un minuto di quello che ha sopportato lei.
Vedi, Davide, si tratta di essere fatti bene, sostanzialmente. E te lo devo dire: tu mi sa che tanto bene non sei riuscito, se pensi che il tuo cazzo malato sia equiparabile al parto di tua moglie che genera tuo figlio.
Si, ma sei tu che hai generalizzato per prima Attimi. "e voi che scegliete di condividere il momento più bello della vita della vostra donna, siete compagni degni di esser chiamati tali.."
I corsi prenatal sono come quelli prematrimoniali, lasciamoli agli ipnotizzati. E' solo un evento medico fisiologico Attimi, che riguarda le donne perché solo loro possono farlo e non centra nulla "il momento più bello della coppia" solo perché lo dice il manuale del perfetto tutor che organizza corsi.
Dopo il cesareo quando hanno aperto la porta e mi hanno messo tra le braccia quel fagottino di gioia non ho pensato a cosa ho perso dietro quella porta ma quanto di bello ho guadagnato da quel momento in poi. E' il vostro compito mettere al mondo figli e non dovete aver paura che noi maschietti c'è lo dimentichiamo. In fondo il vero amore verso di voi poggia su questa straordinaria dote che avete dalla notte dei tempi. Almeno per me.
ommmiodio, Davide. non ho generalizzato per nulla. un compagno se non condivide certi momenti quando lo dovrebbe fare? ti ricordo che per il parto cesareo molti ospedali non consentono la presenza del partner. il parto naturale è diverso. non abbiamo paura che ve lo dimentichiate ma riteniamo ingiusto non farvi partecipare ad un evento che non può essere egoisticamente riservata solo alla donna. tu vedi le cose al contrario.
i corsi di preparazione al parto sono importantissimi, Davide, e li sottovaluti. sono segnale di società evoluta. non dirmi che sei uno di quegli uomini che ha relegato il cambio pannollini solo alla moglie!?!
io non ho fatto il corso di preparazione al parto perché abitavo lontana dall'ospedale, ma me ne sono pentita amaramente. sapere a cosa vai incontro è fondamentale per affrontare con serenità la nascita, e soprattutto il dopo..
Che poi una coppia scoppi dopo un mese dal parto... Che cazzo c'entra?
Solo un coglione può pensare che una cosa determini l'altra.
Ma se una donna mi chiede di esserci, di stare con lei, perché ha paura e magari si fida di me, e sa che sta per lacerarsi la figa in un modo inconcepebile... Beh, io mi faccio trovare. Io ci sono. Fino in fondo.
Tu, e tanti, fortunatamente ancora non troppi come te, preferite pensare che questo sia un evento medico.
Invece, è l'evento sociologico più importante della vita di una persona, dell'umanità intera. Certo, va saputo capire. E con gente come te, Re della Mezza Porzione, è tempo sprecato. Che poi parlate di finanza complottara, di strutture segrete parallele... e non vedete davanti al vostro naso cosa vi succede.
partorire dentro l'acqua bollente e la cosa migliore..la figa si dilata bene,annulla quasi del tutto il dolore,e il bimbo esce fuori già lavato ..pulito e lindo
Bisogna stare insieme, vivere insieme, veramente. Dal momento in cui una donna ti dice che sta aspettando tuo figlio, se sei un uomo, tutto deve cambiare. Per i mesi, forse gli anni che verranno, se sarà necessario, se sei un uomo ti dovrai prendere cura di madre e figlio. Nessun dubbio, nessuna deroga. Magari poi un giorno arriverà il punto in cui le vite di ognuno potranno separarsi. Per me non è stato così. Sono sicurissimo che mia moglie, se me ne fossi andato, avrebbe saputo certamente occuparsi di mio figlio. Ma io non avrei potuto accettarlo. Mi sarei sentito un vigliacco. E se lei se ne fosse andata, avrei provato a fare altrettanto. Ma poi, appena mi si fosse presentata l'occasione, le avrei presentato il conto. Un figlio è un atto di fede. Giusta o sbagliata la fede va rispettata. La strada va percorsa fino in fondo. Oggi tanta gente caca figli come se fossero stronzi e poi sostanzialmente li abbandona, anche quando passa gli assegni familiari e passa con loro un we al mese. Fosse per me li ucciderei tutti, peggio che i terroristi.
143 commenti:
Si chiama parto, non arrivo. Ecco perché veniamo consegnati alla morte avendo come corriere la vita.
Bravo Farina.
Baci,
Edipo.
La vita incomincia quando lo spermatozoo entra nell'ovulo,dopo nove mesi
il parto.Non si può chiamare Miracolo Osceno questo momento, solo gli imbecilli
lo fanno, gente che non ha a cuore la vita
21:29 e invece fa schifo,veniamo cacati fuori, però dalla vagina..la vita poi non c'entra niente,e è giusto amare la propria creatura....ma il modo in cui si nasce fa schifo..e anche quando devono fare il cesario fa schifo..e la vita mi fa ancora più schifo..
Schifiltoso
Ritieni osceni i filmparto, scandalizzandoti per il ribrezzo che ti provoca, ma lo usi per un tuo video accentuandolo e manipolandolo? A chi lo hai dedicato questo post?
;-)
Bah... io l'ho visto mangiando un toast.
Freddy, a volte sei di una dolcezza infinita..
Toast e placenta ;)
Un panino sacro e osceno!
Sì infinita e disarmante!
Martina, non sanno di cosa stanno parlando. fanno solo gli schizzinosi.
forse preferivano rimanere nel nulla, piuttosto che venire al mondo come natura comanda?
e dopo tutto ciò che cosa ci vengono a raccontare?
"Non sono contrario all'utero in affitto. W Elton John"
quindi, riassumendo:
il parto, che è una cosa naturale, è osceno
ma non è osceno l'innaturale utero in affitto.
quindi, vade retro donna che partorisci, però, anzi, no,
mi servi per fare bambini on demand.
capito che considerazioni sulla donna e la vita?
bah!!!!!!
Ciao Freddy, mi unisco in coda al sincero e delicato apprezzamento di Attimi, ma volevo anche ringraziarti! Si, davvero, ti sono grata e volevo dirtelo, per non aver infierito con frasi banali e scurrili davanti alle mie confessioni amorose dell'altro giorno (con cui prometto, anche a me stessa, non vi ammorbero' più su questo blog;), ti sei tirato indietro con aristocratico distacco, ci sei riuscito, e tu non immagini quanto questo tuo gesto naturale, non mi importa se voluto, mi abbia confortata e mi abbia fatto riflettere sul sentimento condiviso di gioia ma anche sul terrore necessario che genera l'amore totalizzante!
Per questo, prima si ripartire con gioia sfrenata e terrore abissale ;) verso la mia spiaggia, ma soprattutto prima che orgogliose e inutili parole insensate e volgari ci offendano e ci ridividano ancora (magari in maniera definitiva), a te cosi' paradossalmente raffinato, e che una volta mi "regalasti" (non mi importa con quale scopo;), facendomeli conoscere, alcuni versi struggenti del bellissimo Esenin, a te stamattina mi è venuta voglia di inviare un bacio ad occhi chiusi sulla bocca, ad ogni morso che darai al tuo prossimo toast osceno ;)!
Kat
Siamo fatti di carne e sangue, di ossa e tendini, di merda e di tessuti grassi e viscidi.
E' un fatto. La loro combinazione di determina e nel momento in cui veniamo al mondo siamo ciò che saremo per il tempo che ci sarà dato di esistere. Non c'è nulla di osceno o disgustoso nel parto, se solo si comprende senza ipocrisia ciò che siamo.
Quello che invece sgomenta è il dolore.
Il cervello di un essere vivente, specie quello dell'essere umano, è gestito dal dolore praticamente in ogni istante della vita. Solo marginalmente lo è dal piacere. Il parto è una delle prove più dolorose che un essere vivente possa provare. La Natura ha scelto la donna per resistere a questa prova, di fatto rendendola superiore all'uomo. Invece, è stata la stupidità e l'ipocrisia del maschio ha rovinare il corso naturale di quella che avrebbe dovuto e potuto essere una costante ascesa verso l'armonia.
Il mondo che vediamo declinare verso il baratro ecologico, politico, spirituale che oggi ci circonda, ovunque, è frutto della stupidità e dell'ipocrisia di uomini falsi, che Farina qui ha saputo interpretare quasi perfettamente.
Uhuuuhu!... come siete languide stamattina.
E pensa,ci è bastato un toast!
A volte i panini hanno una potenza sublimale insospettabile!!!
Adesso parto...ehm no, volevo dire mi rimetto in viaggio!
Kat
Definire il parto come osceno o disgustoso poi, è affermazione di ignoranza tale da renderla persino ridicola. E' proprio questo modo di fare e di essere, impostato sul nulla confezionato da gran cosa, da arte, da poesia, da titoli di giornale, filosofia pret a porter, a rendere osceno chi prova a definire, in qualsiasi modo, uno degli atti più naturali della vita, forse il più naturale di tutti. E non capiamo nulla, invece.
Partorire è una cosa semplice, che infatti si ripete da milioni di anni, in miliardi di modi. Esso comporta una prova di resistenza, la più dura per la femmina e la prima per il nascituro. E' un prezzo che va pagato alla Natura.
Nel tempo la tecnologia ha demoltiplicato la resistenza necessaria (a gli esseri umani) a mettere e venire al mondo, di fatto falsando la prova. Da qui l'ipocrisia, la mancanza di disciplina, di volontà, nel concepire, nel nascere e poi di e per conseguenza nel vivere.
Siamo arrivati alle Belen e varie che si fanno mettere incinta per poi vendersi gestazione, parto e svezzamento.
Non è osceno partorire: è osceno vivere, pensare in un certo modo. basta guardarsi attorno.
Le Belen che si vendono la gestazione, il parto e lo svezzamento ai giornali, sono l'evoluzione ultima, ma non finale, della prostituzione femminile.
In qualche modo abbiamo passato gli ultimi 65 milioni di anni su questo pianeta, e da un paio circa lo determiniamo. Forse è arrivato il momento di lasciare il posto ad altri, o altro.
Trovo i suoi pensieri davvero ricchi di spunti di riflessione
Suggerisco la visione del film "Le vie della violenza" di C. MqQuarrie.
Molto interessante il rapporto tra la ragazza utero in affitto, i rapitori, il padre, il medico, il marito e la moglie, le guardie del corpo.
Da vedere assolutamente.
Io ho visto il film dal telefonino mentre facevo la cacca e cancellavo vecchie conversazioni WhatsApp.
Anche per me i tuoi commenti sono degli sputi di riflessione.
Hai cacato per due ore e passa? Devi fare proprio una vita di merda.
Vivi per cacare cancellando il telefonino, tra uno sputo e l'altro. Se ti scatarrassi in faccia adesso l'illuminazione intellettuale sarebbe insopportabilmente per te. Se poi ti piasciassi in bocca sarebbe come spiegare a un cercopiteco la teoria della relatività.
Tira l'acqua e torna nel tuo mondo.
attimi qui non ci siamo proprio, questa volta Ricky si è infilato
in un vicolo cieco, affibbiare questo aggettivo "osceno" al parto
non lo vedo giusto, è un momento sublime. Quando violentano una
ragazzina in gruppo si dice era consenziente.
Una vergogna non sapere dare peso alle parole.
bah!!! va a capire i filosofi
Sei un frocio. Tutti i froci ritardati /mantenuti infatti non vogliono ammetterlo a se stessi, per paura che la mammina o il paparino non li mantenga più e non gli lasceranno più l'eredità, ed amano molto farsi spompinare, odiano le donne infondo, per invidia ovviamente (dicendo ovviamente che le amano per non farsi scoprire). Non a caso sta con una che sembra un Trans e che si fa spompinare di brutto anche se anziana, che brutte facce che hanno, peggiorano di giorno in giorno,altro che poesia, arte eleganza e bellezza. Il declino e lo squallore totale. Ma non non vedono e non capiscono, troppo ottusi. È colpa della religione che non ha permesso la selezione naturale e ci sono adesso troppi cretini e cretine in giro.
13:04 "momento sublime" alla faccia delle tante donne morte durante il parto..e delle depressioni post parto..
Freddy ti invidio. Conquistare i cuori di Attimi e Kat non è da tutti. Solo da veri poeti...
;-)
quoto 10:12
Dono o disgrazia? Miracolo o oscenità. Dipende da come lo si percepisce, dalle corde che riesce a far vibrare in ognuno. Ma da qualsiasi punto lo si guardi ...il parto è la natura che si rinnova, la forza creatrice che si esibisce. Chi teme la morte non ama la nascita, perché sa che nascendo è condannato a morire. Di sicuro questa proprietà fisica ha ingenerato parecchio disagio e forse anche gran invidia nel maschio, tanto da aver sempre voluto decidere e manipolare in merito....solo per suo interesse. L oscenità non sta nel parto, sta in quello che consapevolmente alcuni pessimi diventano da adulti e cioè....aborti sperati ma ahimè mancati.
Ma chi è 'sta femminista fallita delle 10:12? Se la donna è DI FATTO SUPERIORE, com'è che poverina subisce da millenni?
Ma poi l'invidia non era del pene? Bah, io le mestruazioni tutti i mesi e averci uno straccio zozzo di sangue nelle mutande, non ve lo invidio proprio.
10:12, secondo me, è Andrea. non è nuovo a queste riflessioni..
Piccolo amore, tu cresci in me, io sono il tuo morbido guscio, tu la mia sorpresa. Io sono il mezzo, il tramite, tu un miracolo del creato. Da chissà dove ...arrivi nella mia vita, ed io ti farò strada per la prossima vita, per il passaggio. Son partenze, arrivi e ritorni. Transiti da una vita ad un’altra. Dolore, fatica, pericolo, gioia, tenerezza, amore, protezione e preoccupazione in questo mistero. La magia della creazione si perpetra da millenni, ma noi siam sempre smarriti di fronte ad essa.
Se è andrea c'ha probblemi. Finché le fa una donna certe tirate, ok passino...
Che è la pubblicità dell'ovetto Kinder?
io lo trovo un commento molto realistico.
La superiorità biologica della femmina umana, e non solo, è un fatto ineluttabile. Questo non significa che proprio la condizione di gestante e partoriente l'abbia costretta a subire la stupidità, la meschinità, l'ipocrisia del maschio, che ha sfruttato lo svantaggio fisico della donna impostandoci sopra la filosofia religioso speculativa dall'inizio della semi ragione umana. E questo non significa, ancora, che la donna non sia stata e non sia l'essere più intelligente presente sul pianeta. Il punto sta nel capire che i maschi sono inferiori di fatto, e iniziare a reimpostare l'esistenza sul pianeta in ragione di questo. Ma fino a quando le stesse donne penseranno che stia nell'uguagliare la condizione maschile il segreto del loro futuro successo... Ti saluto core.
Fosca è uno stronzo che si meriterebbe una bella lezione (leggasi un bel sacco di botte) un giorno sì e l'altro pure. Vedi che poi abbassa le orecchie come un cocker spaniel. sarà pure simpatico... ma guarda caso proprio a due donne un poì così e a un ricchione indeciso.
Cosa che certifica che le donne sono abbastanza stupide, anche da sole.
Di la verità, la sera di nascosto, te ne vai in giro con trucco, parrucco, gonna, collant e tacco 12?
Coglione, se mi mettessi il tacco 12 sarei alto 2,05 cm.
In culo te lo infilo, il tuo tacco 12, che quello è il posto suo. Vai avanti a leccare il culo a Farina e alle tue "ragazze in cerca di stronzi". Che è meglio.
ecco la mamma natura cosa pensa di noi..ciao cori
https://www.youtube.com/watch?v=onnPG6Psvrk
20:57
io sono una sciocca sentimentale che vive di illusioni.
e non esiste cura al mio male..
Elio Germano è un cane! Un cane parlante..
Ammazza saresti una bella trav cavallona. ��
Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Tanto per sta terra terra.
Tu campi a fa Wanda Osiris (Sen-e-timental), ma "esci" (cit.) Osiride della Marchini.
Mi correggo, Iside, non Osiride.
tanto per ricordare a marty e attimi, che Leopardi non vedeva tutto sto miracolo sublime la natura e la vita..e ci andava giù pesante, altro che Ricky..e nessuno può affermare che Giacomino non è stato grande poeta e filosofo ..cosa mi rispondete?
pessimismo cosmico..
la risposta c'è stata
fare un paragone tra il pensiero di RF con le fasi poetiche di Leopardi lo trovo alquanto inesatto.
pessimismo individuale - pessimismo storico - pessimismo cosmico.
prego studiare e approfondire.
22:02, vedrai come incredibilmente i pensieri leopardiani si avvicinino proprio alle riflessioni di 10:12!!!
buonanotte microcosmi..
Buonanotte microclismi
La cosa divertente è che il blogger si crede tanto originale, ma non fa altro che abboccare e abbracciare aspiranti totem totalitari teorizzati mezzo secolo fa e ancora in finestra di Overton:
"Il problema da superare è la maternità, ovvero le donne che intendono prendersi cura dei figli. Il modo per superarlo è mettere tutte le donne nella forza lavoro a tempo pieno e affidare tutti i bambini a educatori estranei. Se le donne si rifiutassero di fare figli, gli uomini sarebbero costretti a inventarsi una soluzione tecnologica del problema. E se la riproduzione della specie venisse rimpiazzata dalla riproduzione artificiale, la tirannia della famiglia biologica sarebbe finalmente spezzata.
L'eliminazione della famiglia deve essere accompagnata dalla liberazione della sessualità da ogni restrizione riguardante il numero, il sesso, l’età, i rapporti biologici, o lo stato maritale dei partecipanti. Occorre un ritorno al pansessualismo senza ostacoli, la perversità polimorfa freudiana sostituirà la etero omo o bi sessualità.
Dobbiamo includere anche l’oppressione dei bambini in ogni programma della rivoluzione femminista. Il nostro passo finale deve essere la eliminazione della nostra condizione di femminilità e infanzia. Il tabù dell’incesto attualmente serve solo a preservare la famiglia: se ci sbarazzassimo della famiglia ci sbarazzeremmo anche delle repressioni che vedono la sessualità posta in formazioni specifiche. Una volta che tutto sia livellato in parità, la maggior parte della gente potrebbe ancora preferire il sesso opposto semplicemente perché è fisicamente più conveniente. E una volta eliminato il tabù dell’incesto, non ci sarebbe niente di male se un bambino avesse dei rapporti sessuali con la madre."
E che doveva dire della natura il Leopardi, visto che era così gobbo, che piegato sul tavolo, oltre ai libri, l'unica cosa che riusciva a vedere, erano i suoi coglioni scioperati!
è vero Freddy.
iniziamo l'oggi con "allegria" leopardiana
Canto XXX
SOPRA
UN BASSO RILIEVO ANTICO SEPOLCRALE
DOVE UNA GIOVANE MORTA
È RAPPRESENTATA IN ATTO DI PARTIRE,
ACCOMMIATANDOSI DAI SUOI
Dove vai? chi ti chiama
lunge dai cari tuoi,
bellissima donzella?
Sola, peregrinando, il patrio tetto
sí per tempo abbandoni? a queste soglie
tornerai tu? farai tu lieti un giorno
questi ch’oggi ti son piangendo intorno?
Asciutto il ciglio ed animosa in atto,
ma pur mesta sei tu. Grata la via
o dispiacevol sia, tristo il ricetto
a cui movi o giocondo,
da quel tuo grave aspetto
mal s’indovina. Ahi, ahi! né giá potria
fermare io stesso in me, né forse al mondo
s’intese ancor, se in disfavore al cielo,
se cara esser nomata,
se misera tu debbi o fortunata.
Morte ti chiama; al cominciar del giorno
l’ultimo istante. Al nido onde ti parti,
non tornerai. L’aspetto
de’ tuoi dolci parenti
lasci per sempre. Il loco
a cui movi, è sotterra:
ivi fia d’ogni tempo il tuo soggiorno.
Forse beata sei; ma pur chi mira,
seco pensando, al tuo destin, sospira.
Mai non veder la luce
era, credo, il miglior. Ma nata, al tempo
che reina bellezza si dispiega
nelle membra e nel volto,
ed incomincia il mondo
verso lei di lontano ad atterrarsi;
in sul fiorir d’ogni speranza, e molto
prima che incontro alla festosa fronte
i lugubri suoi lampi il ver baleni;
come vapore in nuvoletta accolto
sotto forme fugaci all’orizzonte,
dileguarsi cosí quasi non sorta,
e cangiar con gli oscuri
silenzi della tomba i dí futuri;
questo, se all’intelletto
appar felice, invade
d’alta pietade ai piú costanti il petto.
Madre temuta e pianta
dal nascer giá dell’animal famiglia,
natura, illaudabil maraviglia,
che per uccider partorisci e nutri,
se danno è del mortale
immaturo perir, come il consenti
in quei capi innocenti?
Se ben, perché funesta,
perché sovra ogni male,
a chi si parte, a chi rimane in vita,
inconsolabil fai tal dipartita?
Misera ovunque miri,
misera onde si volga, ove ricorra,
questa sensibil prole!
Piacqueti che delusa
fosse ancor dalla vitala speme giovanil; piena d’affanni
l’onda degli anni; ai mali unico schermo
la morte; e questa, inevitabil segno,
questa immutata legge
ponesti all’uman corso. Ahi! perché dopo
le travagliose strade, almen la meta
non ci prescriver lieta? anzi colei
che per certo futura
portiam sempre, vivendo, innanzi all’alma,
colei che i nostri danni
ebber solo conforto,
velar di neri panni,
cinger d’ombra sí trista,
e spaventoso in vista
piú d’ogni flutto dimostrarci il porto?
Giá se sventura è questo
morir che tu destini
a tutti noi, che senza colpa, ignari,
né volontari al vivere abbandoni,
certo ha chi mòre invidiabil sorte
a colui che la morte
sente de’ cari suoi. Che se nel vero,
com’io per fermo estimo,
il vivere è sventura,
grazia il morir, chi però mai potrebbe,
quel che pur si dovrebbe,
desiar de’ suoi cari il giorno estremo,
per dover egli scemo
rimaner di se stesso;
veder d’in su la soglia levar via
la diletta persona
con chi passato avrá molt’anni insieme,
e dire a quella addio, senz’altra speme
di riscontrarla ancora
per la mondana via;
poi solitario, abbandonato in terra,
guardando attorno, all’ore, ai lochi usati,
rimemorar la scorsa compagnia?
Come, ahi, come, o natura, il cor ti soffre
di strappar dalle braccia
all’amico l’amico,
al fratello il fratello,
la prole al genitore,
all’amante l’amore: e, l’uno estinto,
l’altro in vita serbar? Come potesti
far necessario in noi
tanto dolor, che sopravviva amando
al mortale il mortal? Ma da natura
altro negli atti suoi
che nostro male o nostro ben si cura.
Che Attimuccia che sei 21:15! Ti trovo molto femminile...
;-)
Puntuale il tuo commento Freddy, come sempre. E ti invidio ancor di più...
;-)
Ricky Farina, noi commentatori abbiamo scritto. Cosa ci rispondi?...
;-)
Facciamo che le donne da domani non facciano più figli, e che la gestazione sia affidata a delle strutture tecnologiche, così come poi la cura del nuovo essere fino alla adolescenza o giù di lì. Ovviamente dovrebbe esserci un entità, probabilmente un computer, che stabilisca numero, sesso e allocazione, impiego dei nuovi arrivi. Ma anche la morte dei non più efficienti, o dei troppo costosi da gestire, che poi sarebbe il vero scopo questo, cioè gestire la morte, non tanto la nascita e la vita. La sessualità a quel punto non avrebbe più senso e se ne perderebbe lo stimolo, e la perderemmo come abbiamo perso la coda e i peli sul corpo.
Mi pare che in questo sistema non ci sia nulla di rivoluzionario: lo si fa da anni, decenni, negli allevamenti intensivi in tutto il mondo.
Prego, uomini e donne del futuro: accomodatevi pure e già da ora nelle vostre stie. Anzi, forse già ci sate.
Ma da dove è tratto sto delirio?
Tra l'altro, è alquanto probabile che qui l'unico maschio che ha assisto al parto dei suoi figli sia stato io. E non ho ne ripreso ne fatto fotografie.
Pensandoci, ora convengo che questo sia stato giusto, perché un padre che assiste la moglie nel parto deve essere con lei al suo fianco, se lei lo desidera, e assisterla, e non fare lo scemo e riprendere la sua figa che si spacca per fare uscire suo figlio. Se ci tieni guardati la scena e tanti auguri. Io l'ho fatto e oggi dico che avrei potuto tranquillamente evitare di farlo, non mi ha dato ne tolto niente. Ma ricordo invece bene che ho aiutato e assistito mia moglie, che è stata bravissima di suo ovvio, ma alla quale pare io non abbia dato fastidio, e già quello è un bel risultato.
C'era sangue? Tanto. C'era merda? Può darsi. La scena è stata "forte"? Certo, e allora? Ma se pensi che quello che è uscito è tuo figlio, che sta bene, e tua moglie pure, praticamente te la dimentichi in un istante. C'è ben altro di forte, che purtroppo incontrerai nella vita. A meno che tu viva come a scelto di vivere il blogger.
Temo, come al solito, che Farina sproloqui di cose per sentito dire, che non conosce, che non vive, che non pesano, ne che mai abbiano pesato, su di lui. As usual.
Questa cosa si può anche fare, ma occorre un'umiltà e un QI, oltre che una cultura, che Farina non possiede. Una cosa per pochi, pochissimi, parlare di tutto con intelligenza senza aver vissuto l'esperienza. Sarebbe stato meglio chiedere a chi lo ha vissuto, e poi parlarne. Ma si sa, l'umiltà intelligente non è del buon Farina. Anzi.
Che poi si deve scusare.
Leggo questa puttanata del parto osceno di Farina.
Poco prima è stato definito dalla madre "una sanguisuga".
La sua psiche di bimbo 50enne ha reagito postando quello che lui pensa essere un insulto/lamento nei confronti di sua madre, che in sostanza lo sta ripudiando (a chiacchiere, non temere Farina) e che lo identifica con semplice pragmatismo, per ciò che è ed è sempre stato.
Ecco che l'oscenità della sua vita, da sanguisuga appunto, vuole e deve comunque essere attribuita al parto della madre, che deve esserne la responsabile ultima.ì, in ogni caso.
Se fossi nelle pulzelle adoranti, e madri, di questo blog, farei parecchia tara a ciò che dice e scrive questo rappresentante tipico e indicativo, sotto vari punti di vista e spesso alquanto spiacevoli, della razza umana maschile.
Eh già 09:54... mica per niente Attimi non gliele ha mandate a dire al Farina dal post Mercificazione in avanti...
Ehhh come no, infatti poi dice
io sono una sciocca sentimentale che vive di illusioni.
e non esiste cura al mio male..
Capito quante gliene ha mandato a dire?!
la pulzella Attimi si è già espressa.
le presunte scuse di Ricky alle madri non sono state accolte da me perché, come ho già scritto a ErreEffe, delle scuse di quello che ha pensato scrivendo quelle cose non so che farmene visto che le ha pensate e lo lascio libero di pensarle nelle forme che si adattano al suo modo superficiale e arrogante di affrontare la tematica.
amen..
.attimi
@Freddy 9:36
Delirio sdoganatore di incesto, pedofilia e orrori "fluidi" analoghi tratto da "La dialettica dei sessi" (1970) della lesbica Shulamith Firestone.
no, Anonimo 10:40,
la mia è stata una risposta a Anonimo 20:57 al suo lungo e interessante discorso che ha chiuso con "le donne sono abbastanza stupide, anche da sole".
di quel pezzo condivido in particolare questo frammento
"Ma fino a quando le stesse donne penseranno che stia nell'uguagliare la condizione maschile il segreto del loro futuro successo... Ti saluto core."
:-)
ciao!
.@
Se un uomo, anagraficamente e genericamente parlando, non altro, uno come farina in particolar modo, si mette a scrivere di disgusti vari e oscenità femminili date dal parto, magari perché ha scazzato poco prima con la madre che si dice esausta dei salassi a cui la sottopone, che durano da 50 e passa anni, allora, care signore, sul soggetto vi è sfuggito da un pezzo ben più di qualcosa, semplicemente e palesemnte.
E non stupisce ne stupirà più di quel tanto, vedervi dimenticare al prossimo post con chi avete e avete sempre avuto a che fare. E' nella natura di alcune, purtroppo molte, donne, essere così come siete. Siete come l'acqua: pulita o sporca o inquinata o pura o distillata o minerale... l'acqua non ha memoria, e forse è questo il segreto della vita sul pianeta, chissà. Però bisognerebbe imparare almeno a rispettarla l'acqua, e in primis a non pisciarci dentro, come se le si facesse un favore.
Ma tant'è.
Una stupida è una stupida, così come uno stupido è uno stupido.
La condizione femminile umana è stata oggetto di particolare attenzione, da parte maschile, per gestire la presunta stupidità, data dalla debolezza in combattimento, scambiata per vigliaccheria se non per facilità di costumi, della caratteristica femminile di ricerca del maschio dominante, e dal semplice istinto di sopravvivenza per se e per la propria prole eventualmente minacciata.
Se è l'istinto, ben più che la ragione e l'intelligenza, ad aver plasmato la storia fino a qualche decina di anni fa, allora diviene chiaro che la donna altro non poteva che essere considerata un'incubatrice di altri uomini, preferibilmente, e poco altro.
Non escluderei, ad esempio, che la grandezza dell'impero britannico derivi proprio dal fatto di aver per primo (o quasi) avuto una donna come sua fondatrice principale, e poi ancora la più grande delle imperatrici, Vittoria, e che questo abbia posto le basi per il dominio anglosassone sul mondo, fino a poco fa.
Ma se le donne ora pensano che basti l'emancipazione, attraverso la rinuncia alla famiglia di fatto, per uguagliare l'uomo, allora per l'umanità sarà la fine. Perché la gara è a chi sa far più danni, non a chi fa meglio.
Quello che lascia perplesso uno come me, che è stato e che ancora è uomo, e che quindi da uomo ha capito il vero valore della donna, è vedere che sono le donne stesse, nella strgrande maggioranze dei casi, le prime a sbagliare, a rendersi succubi, a svendersi, e spesso senza neanche rendersene conto.
Accade anche qui, in modo ovviamente meno evidente.
Regalate perle ai porci, signore. E poi dite anche grazie.
Ammazza se era racchia!
Ma beato a te che credi a certe stronzate!
Ma beato te che credi nella vodka.
E beate pure 'ste cretine che ti si inculano.
Fosca secondo me sei un mezzo frocio pure te, lo sai e te l'ho già spiegato.
Fai tanto il cinico e il trucido ma sei solo un vigliaccone cacasotto col fegato di un bue. E c'hai pure le corna del bue. E ci mancherebbe altro.
Fai schifo, e pensi sia un merito. Ma in un mondo solo un poco davvero più cinico, tu parcheggeresti da un pezzo le biciclette col culo.
Vedi di non scordarlo mai.
Ti sei bloccato Ricky, sei in un vicolo cieco, il parto non è osceno
Sbagliare è umano, basta ammetterlo, solo cosi se ne esce.
marty64 pochi post fa insieme a Davide avete osannato Ricky per le sue "scuse" alle madri, chiamandolo genio. Chiaro che si è sentito in dovere di mostrare la "genialità" da voi esaltata.
e mo' vi tirate indietro?
Eppure non è difficile arrivarci, l'oscenità è tutta sua, del vate. Del suo sentirsi su un piedistallo. Di sparare cazzate come un bambino, giusto per essere al centro dell'attenzione. E su groupie, mica c'avete 16 anni. Forse 61 è più probabile.
Ma perché Davide tace?
Anche le brave persone sbagliano, Ricky lo è, chi è che non sbaglia nella vita,
penso tutti.
Martina, se hai seguito come penso tu abbia fatto, Ricky dopo quelle specie di scuse ha ribadito con queste sue parole:
"Quello di cui mi voglio
fare perdonare è solo la leggerezza, non il concetto.
Il parto è e resta un miracolo osceno. Avrei dovuto
scrivere una poesia o approfondire. Invece ho buttato
qualche parola a caso perché mi sentivo provocatorio.
Questo è il senso delle mie scuse"
trai le tue conclusioni.
certo, sbagliare è umano ma
errare humanum est,
perseverare autem diabolicum
.a
Le donne della sua vita lo stanno abbandonando.
Da una donna veniamo, e non dovremmo mai dimenticarlo. Lui pare lo abbia fatto.
Lui ha pensato che con una donna veniamo.
Errore.
Le donne di questo blog adesso piangono sulla loro stupidità.
Niente di nuovo.
Come sempre, tutto era ben visibile, eppure si è fatto finta di non vederlo.
Siete lo specchio dei tempi, e di questa nazione.
Come diceva Monicelli, dovreste morire tutti. Ma invece vivrete a lungo, pare.
I Farina eriditeranno il mondo, grazie a voi, donne stupide. A partire da sua madre.
Farina non è solo il figlio stupido di una donna stupida.
Farina è figlio anche vostro, donne del blog. E tra le donne includo anche Fosca.
Quando dei genitori non vedono più la realtà, che i loro figli dipingono intorno a loro, sarebbe bene che si levassero di mezzo, perché i danni che fanno sono devastanti comer quelli che causa un disastro ecologico, e si perpetueranno per generazioni.
Pare che i Farina, del ramo relativo a Riccardo, si estingueranno qui e ora. La Natura, ancora una volta, provvede a se stessa. Tante, tante famiglie, e rami di famiglie, si estingueranno. E questo è un bene.
Troppe stronzate sono state fatte e dette, pensando fossero oro, e invece erano merda marcia. L'estinzione, ancora una volta, rimedierà a tutti gli errori.
parafrasando Troisi,
pensavo fosse un poeta
e invece era un calesse..
:-)))
.attimi
Ho provato a dirlo.
Di poeti ne nasce uno ogni 100 anni. Forse.
Ma siccome di poesia c'è necessità, e si può anche capire, il primo pirla, da un po' di tempo in qua, che passa per strada, prova a defirsi poeta, e c'è sempre qualcuno e soprattutto qualcuna chi gli/le crede.
Si chiama "legge della domanda e dell'offerta".
C'è tanta domanda, ma non si dovrebbe mai derogare sulla qualità dell'offerta, spinti dal bisogno di soddisfare la domanda. E' un'errore madornale, che di solito tende a crearne altri.
In ogni caso, è tutto già successo. Niente di nuovo.
Sei una stupida, Attimi.
Ma devi immaginarti che te lo stia dicendo accarezzandoti il viso, e sorridendoti con gentile dolcezza e comprensione.
Perché io capisco, e capendo ti difenderò sempre, anche se tu non lo vuoi. Nonostante la tua stupidità.
Chissà che un giorno possiate capire.
15:19 Freddy e Ricky non hanno avuto figli perchè hanno pensato bene alle conseguenze..e hanno fatto bene. Tu invece mi sembra che hai voluto sperare nella vita, come attimi, e siete diventati creatori di miseria e sofferenza.Complimenti. Leopardi non si sbagliava sai, se si fosse sbagliato non stavamo ancora nel 2019 a contemplare ciò che ha scritto..
Io non credo abbiano pensato.
Si sono trovati nella condizione di non avere figli, come così spero di te e per te, e per l'umanità tutta.
I miei figli vivranno la loro vita, in un modo o nell'altro. Se saranno felici e sereni buon per loro, altro non posso fare.
Io sono ciò che sono, nel bene o nel male. Ho percorso una traiettoria, che un giorno finirà.
Leopardi tu e Farina e Fosca potete andare a fare in culo. E sperate di non incrociarmi mai, se no ci andrete anche più velocemente.
Ficcatela in culo la tua contemplazione. E vedi se ti basta.
La Natura ha posto le condizioni per estinguervi, spero. E così sia.
vedi,da un padre con figli io non accetto questo linguaggio..sei obbligato ormai a credere nel bene, nella pace, e nell'ammora.. o i tuoi figli non saranno meglio di te..trallallero e trallallè.. tu non hai solo percorso la tua traiettoria,ma l'hai imposta ormai ad altre creature questa traiettoria..e ciao core
15:38
per me la Poesia è ovunque si posi
lo sguardo del cuore.
c'è bisogno di poesia più che mai, in questo mondo da rifare.
chi non capisce che un figlio è un valore aggiunto nella vita di una persona è sulla via di quell'ignoranza emotiva di cui è pieno il mondo.
l'amore per un figlio non è quantificabile, descrivibile e tantomeno oggetto di argomento nel blog di uno scapolo che il destino ha voluto restasse figlio, evitandogli la meravigliosa e impegnativa avventura di essere genitore.
chi non ama i bambini o non si sente in grado di assumere il ruolo di genitore fa benissimo a lasciarli dove sono.
citare Leopardi in questo contesto vuol dire non conoscere la sua poetica e il suo profilo psicologico.
l'atto d'amore più grande e doloroso che consiste nel concepire un figlio non lo si liquida citando un poeta depresso e bello che morto.
sono le solite parole insipide, senza ossatura, che può scrivere solo chi, come la volpe con l'uva, è stato escluso da un'esperienza che insegna il vero valore della vita, che è fatta di infiniti attimi che sono i mattoncini che compongono l'esistenza.
emmmagari, chi spara questa tiritera banale delle conseguenze di metter su famiglia, è favorevole all'utero in affitto.
ma perché parlate di cose di cui non conoscete nulla?
ci fate una pessima figura.
sembrate dei bimbi dispettosi che vogliono vincere la caramella o vogliono trovare un appiglio per difendere chi non può avere voce in capitolo per limiti esperienziali.
toccare e maltrattare in pensieri l'atto del parto e i bambini è l'ennesima prova di come queste due figure, madre e bambino, vengano calpestate dall'aridità di un pensiero egoico o semplicemente inconsapevolmente limitato, frutto di questi tempi orribili!..
Vedi, tu puoi andare affanculo insieme a chi ti pare. Puoi accettare cosa ti pare o meno.
Affanculo ci vai e ci resti.
Te lo dico da padre, figlio e pure da spirito santo se mi va.
Affanculo te e chi ti veste la mattina.
Il mondo ha bisogno di poesia ma non di chi si definisce poeta, che difficilmente se lo è sa di esserlo, ne di chi lo definisce poeta, a cazzo di cane, che mai saprebbe distinguere un poeta da un coglione qualsiasi, a partire da se stesso/a.
Un pirla come farina non è un poeta: è appunto solo un pirla. Dovevate dirglielo, tu, le altre, e sua mamma. Subito.
Adesso che ve ne siete rese/i conto, resta solo un conglomerato di pirlate gestito da un pirla, con voi di contorno e la madre sopra a fare da capello.
ciao Andrea,
buona serata..
.attimi
Attimi
Ha fatto le scuse poi fa un video con un titolo uguale
errare humanum est,
perseverare autem diabolicum
17:42 Leopardi è stato solo un poeta depresso?
https://www.youtube.com/watch?v=pDZycHrhWd0
Attimi, non ti affliggere più di quel tanto, non ne vale la pena.
Fai tesoro dell'esperienza, ma domani sarà un altro giorno e credimi, tutto si potrà archiviare da qualche parte, senza che nessuno ne abbia a patire. Va tutto bene, si riflette, si parla, e ormai tra di noi si è stabilito un rapporto che trascende le opinioni.
Non so come spiegarlo, con parole chiare, ma tu mi vai bene. Quindi, almeno per quanto mi riguarda, sappi che non avrai mai da me astio, o altro. Magari ti mando affanculo, ma sappi che lo faccio sempre senza nessuna negatività nei tuoi riguardi.
E se ci sei mi fa piacere.
Andrea.
e la stessa cosa che ho scritto per te, vale anche nei confronti di Ricky..con firma falsa vi saluto caramente, il vostro
Andrea
Confermo e approvo il falso Andrea.
Andrea.
Scusa Andrea se non ti piscio manco di striscio. Ma io non ho la pensione di guerra, non ho mai ammazzato negretti col fucilone. Devo lavorare per vivere. E non mi devo giustificare. Quindi...SUCAMELO!
20:48
1) io non ho scritto che Leopardi era SOLO un poeta depresso. (ho scritto "citando un poeta depresso e bello che morto."). dove hai pescato quel SOLO, poi me lo fai sapere.
2) ho sempre sostenuto che i veri filosofi per me erano i Poeti (quelli con la P maiuscola), quindi posso anche accettare la disamina del signore nel video proposto, se non fosse che, per me _ e arrivo al terzo punto _
3) Leopardi l'ho sempre considerato un poeta introspettivo che attraverso il suo talento ha cercato di sedare le sue delusioni e le sue sofferenze interiori.
basta conoscere un po' la sua storia personale per capire lo stato d'animo di profonda tristezza che ha accompagnato quest'uomo:
ebbe un'infanzia infelice, molto triste e sofferta. famiglia assente con una madre gelida e autoritaria e un padre con una mentalità troppo conservatrice per capire le inquietudini di un figlio così sensibile.
Giacomo si rifugia nello studio servendosi della ricca biblioteca del padre durante anni in cui si formò una vasta cultura, ma si rovinò la salute (abbassamento della vista e inclinazione della colonna vertebrale). rallenta gli studi e per lui rappresenta un grande dolore che incide sulla concezione della vita come delusione e amarezza. durante i suoi anni di studio intuiisce da solo i concetti del Romanticismo e con il suo Infinito elabora una nuova tradizione poetica. stanco e insofferente dell'ambiente familiare e recanatese fa un infelice tentativo di fuga dalla casa paterna che non gli riesce.
successivamente ottiene il permesso di recarsi a Roma dove incontra la meschinità degli uomini e le frivolezze delle donne, deludendolo. dal ritorno di questo viaggio nasce il suo pessimismo, inizialmente indirizzato a se stesso e poi successivamente generalizzato. le sue sofferenze personali si acuiscono con un peggioramento delle sue condizioni di salute e ritorna alla casa paterna passando quello che lui definisce il periodo più brutto della sua esistenza ma in cui scrive le sue opere maggiori. si riallontana dalla casa paterna per l'oppressione che sente nell'ambiente familiare e va a Firenze, dove instaura un'amicizia fraterna con Antonio Ranieri, e si trasferisce a Napoli, dove vive l'infelice amore verso Panny Torgiani Tozzetti. Leopardi si invaghisce e pensa di aver trovato l'amore della sua vita, un amore non ricambiato. questa amara delusione d'amore prosta ulteriormente il poeta.
la sua salute degenera e fino alla sua morte viene assistito dal suo amico Ranieri e sua sorella Paolina..
a parte questa parentesi leopardiana che spero tu abbia gradito,
20:48
il tema del post sarebbe ben altro..
Riassunto: Leopardi era un povero infelice nel fisico, e pure nello spirito... "La felicità è destrezza di mente e di mani.
Tutte le anime maldestre
Sono note per la loro infelicità."
io pure mi son chiesto tante volte se Leopardi si fosse sposato, se avesse avuto figli, forse non avrebbe scritto certe cose..è difficile capire quanto ci condiziona la solitudine, il dolore, e la delusione..però mi hai fatto venire in mente ciò che disse Strindberg, nei confronti delle donne, pur avendo avuto mogli e figli.Ecco, se non avesse avuto mai una donna,la prima cosa che avremmo pensato sarebbe stata "frustrato"..non se l'è cacato nessuna".."la volpe e l'uva" etcetera..leggi al min. 1:16
https://www.youtube.com/watch?v=b4XVUxhrXZQ
Autodifesa di un folle è un capolavoro di misoginia. Un vero spasso.
non conosco questo autore e una frase solitaria in assenza dell'intero contesto non mi dà modo di poter esprimere un'impressione personale, mi spiace, 00:33.
però Freddy, se le diceva Leopardi quelle cose cosa avresti detto? che era un frustrato sessuale
Guarda che dal libro di Strindberg chi ne esce peggio è il maschio, il marito. La donna "sottomessa" moglie, fa il cazzo che vuole. Solo quel coglione scoppiato di Andrea crede che le donne stiano a casa a gratis. Mia sorella, ha trovato un coglione, con un po' di soldi, lo ha fatto divorziare, si è fatta mette incinta e mo da anni fa la mamma, e non fa un cazzo tutto il giorno. Mantenuta senza vergogna. Lascia perdere va...
Comunque per Andrea... Guarda povero stronzo, che io da uno che ha passato la vita ed è campato solo a forza di siSSignore, non merita manco l'onore di lavarmi le mutande. Quindi accanna che non ti conviene.
Quello stronzo fesso e fallito di Freddy Marcio Fosca non ha capito il solito cazzo di niente. A me non frega nulla di far stare a casa le donne, imbecille e troglodita ricchione che si spaccia da macho. A calci in culo andresti preso non tanto per quello che dici, ma perché lo dici, e perché lo puoi dire (qui).
Le donne possono fare ciò che vogliono, quando e come vogliono, come chiunque. Solo che se restano incinte, cosa che al momento occorre per perpetuare la vita umana, coglione ma non ci arrivi? al limite anche per partorire un aborto mancato come te, bisogna che gli uomini, anche, ne tengano conto prima di mettercele, e quindi di comportarsi degnamente poi.
Capisco che, nel tuo caso, questo non sia concepibile, perché sei una bestia. Ma essere civili, secondo me e magari qualcun altro, magari non in questo paese, è possibile.
Senza fare stare a casa nessuno, e magari pure tua sorella (poveraccia).
Tutto questo rispetto della vita, detto da uno che come lavoro faceva fuori chi gli ordinavano di accoppare, è paradossale.
Può darsi.
E come mai tu la vita tua e degli altri, la disprezzi tanto, che sei un vigliacco di merda cacasotto e rotto in culo?
Sei paradossale, tu?
No, non credo... sei solo un povero stronzo che si sente vivo solo qui.
In giro devi fare indifferenza assoluta. Credo pure pena.
Giamaica!...
Ps: Questa la capiscono solo i romani.
Sei una merda fumante che puzza d'alcool a sconto Fosca.
Questa la capiscono tutti.
beh, questa avversione per le donne presenti nella tua vita da dove ha origine, Freddy?
parli male di tua madre, di tua sorella, della tua ex.
sei a tuo modo un Leopardi che, deluso dei rapporti avuti con le donne, incolpa le donne di quello che forse percepisci come difficoltà a rapportarti con loro o delusione?
è il tuo un Pessimismo Esistenziale?
non per niente, saltuariamente, te ne vieni fuori con note poetiche di una dolcezza intrinseca che spiazza.
a volte sei un FreddyLeopardato, infatti, ho notato note depressive in alcuni commenti, camuffati da una rabbia interiore gentile a difesa del tuo stato prossimo a scavare nei tuoi abissi.
cerchi di galleggiare tra i tuoi pensieri solitari, ciò che hai letto per trovare risposte, e i confronti con gli altri rifugiandoti nell'alcol, che vedi come un corroborante fedele e taciturno. quando guardi la bottiglia pensi che sia l'unica che ti comprenda, vero?
l'immensa solitudine che a volte provi (la "sento") è la stessa del Leopardi.
per risolverla, per sopravviverle, si sceglie di incolpare qualcosa o qualcuno all'infuori del sé, evitando così l'elaborazione mentale del proprio stato d'essere.
per quanto riguarda Andrea e il suo passato, chi ti dice Freddy che proprio grazie, o per meglio dire, a causa dei suoi demoni interiori lui non abbia compreso l'essenza dell'uomo?..
.attimi
Se...vabbé cazzate a ruota libera, di una casalinga annoiata. A sto punto preferivo Chicca!
oh, non importa come ti fa comodo incasellarmi e delle tue preferenze, credimi.
mi è piaciuto scrivere di te ed esprimere le percezioni che susciti in me. semplicemente..
.attimiagentequasisegreto
Chi è Chicca?
son d'accordo con te attimi,sul Freddy che ha molto di Leopardi, solo che ha dovuto sempre lavorare, e questo lo ha portato a non credere troppo nella poesia e negli artisti. Son convinto che se Ricky avesse avuto un lavoro, pur facendo e dicendo le stesse cose,sia Freddy che Andrea, non avrebbero scritto certi commenti cattivi nei suoi confronti.. Per loro essere mantenuti invalida ogni poesia e ogni filosofia
(Freddy adesso devi scrivere "io a differenza di Andrea però non ho mai messo una divisa e ucciso le persone per camparmi..)
GL era un ribelle, eh!
sì, un Freddy Leopardino che vede il suo Infinito nella Vodka!
:-))
Sempre cara mi fu quest'erma bottiglia,
e questo bicchiere, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
fumi di là da quella, e sovrumane
ciucche, e profondissima Vodka
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste bottiglie,
io quello
infinito alcolico a questa voce
vo comparando: e mi sovvien la chiave inglese,
e li morti cessi, e la calce
viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo alcol.
(componimento poetico attribuito a Freddy Fosca)
ma allora va bene anche per Bukowski o altri autori che si drogavano, per sopportare questa vita..No Giacomo si faceva solo di ricordanze..e di quell'imago arcano di felicità
Mamma mia sai che sacrilegio... Aver scritto certi commenti cattivi su Farina... Una cosa davvero inaccettabile.
Ma solo nel vostro povero cervellino di lombrichi un commento qui può essere "cattivo", per le vostre vitarelle da pesciolini rossi nell'acquario.
Farina si campa come meglio crede, così come fanno e hanno fatto tutti, o quasi. fatti suoi e di sua madre, al limite. Da coglione qual è scrive sovente puttanate di cui nulla sa, ma se ci tiene a continuare a fare figure di merda... bontà sua.
La vostra ipocrisia mi manda letteralmente il piscio in urina, e vi penso mentre tutti pacifici e pacifisti fate il pieno alla macchina, nella quale appunto sarebbe stato assai meglio pisciarci dentro, per me.
Ora rischiate solo che se vi incontro vi piscio in faccia e vi caco in testa. Che per voi è pur sempre qualcosa su cui poi riflettere.
Provo ad entrare nella mente di Ricky per un attimo.
"Sono un genio. Butto li qualche provocazione forte, poi mi pento ma subito dopo rilancio con altrettanta pesantezza. Ecco che partono i commenti incrociati, i fallowers si tengo occupati per un bel po e io intanto mi prendo una pausa ristoratrice facendomi gli affari miei. Aaaaah un po di relax!. Poi quando si stufano rientro con un post completamente diverso e via andare.
Sono un genio!"
Chiamalo cojone.
Per un attimo, magari, vedi di dire meno cagate Davide.
Ma che cazzo frega di cosa pensi te, Farina, i fallowers (tra cui tu)... siamo qui a sparare cagate, lo spunto ce lo da lui... se ti va bene è così se no è lo stesso. Se ci sei bene se no lo stesso. Ti ci chiamo a te cojone che ti inventi 'ste cazzate non si capisce a che pro.
Sempre una mezza porzione eri e sempre lo resti.
Se c'hai qualcosa da dire dilla e basta.
Davide,
se così fosse,
motivo in più per non cacarlo più (scusa il francesismo)..
Lo pagassero a commento potrei anche capirlo...
Chiamalo cojone ma de chè, che non se lo caca manco un cane al parco.
Siamo qui in 4/5 a sparare minchiate su cazzate che si inventa, capirai che soddisfazione.
ritornando al tema del post, Andrea, anche mio marito ha assistito al parto. c'è stato un momento in sala travaglio in cui ho letto nei suoi occhi "dio mio, cosa ho fatto a mia moglie?" ahahahahah
restano momenti e emozioni indimenticabili e preziosi, impagabili!!!..
Vero.
Io me ne sono fatti due...
Ho cercato di essere d'aiuto in qualche modo, e conoscendo bene mia moglie sapevo che lei mi voleva lì anche solo a tenerle la mano. E' stata bravissima, non ha gridato ne fatto le scene che sentivo nelle stanze vicine. E' una tosta.
Certo, la scena è abbastanza pulp... E' un misto di sgomento e gioia che si susseguono.
Bravissima in entrambi. Col secondo è andata sotto alle 7,30 e alle 11,00 aveva fatto. Alle 12,00 l'ho beccata che stava in piedi e stava mangiando un piatto di pasta al pomodoro. Cazzo proprio una crucca.
Siete bravissime. Anzi, straordinarie. Di gran lunga più dure di noi.
e voi che scegliete di condividere il momento più bello della vita della vostra donna, siete compagni degni di esser chiamati tali..
Andrea ogni tanto parte a mo’ di panzer e tira frustate verbali a destra e a manca, mi ricorda il graduato dei film che riprende aspramente i soldati semplici. Cosa esattamente lo irrita del Farina? Forse il suo portare in scena il prototipo dello smidollato adagiato? Il suo sparare ai 4 venti su qualsiasi argomento per poi sollevar contestazioni? Il fatto che comunque delle donne e degli uomini esprimano pareri favorevoli nonostante certe sue esternazioni? Ormai è appurato che il Farina ha un handicap sui temi sociali e che poi si incarta a più non posso commento dopo commento. L’handicap sociale pare sia poi una caratteristica di molti creativi, ma pure di scienziati e non solo...colpisce ovunque. La frase “La vostra ipocrisia mi manda letteralmente il piscio in urina“ delle 15:08 è piuttosto curiosa ....va boh piscio ed urina l’ è la stessa roba, quindi non cambia nulla .....ok porto l’ombrello in caso di incrocio con il marmittone in diuresi acuta.
Mi aspettavo una lavata da Ricky e invece...
Sempre a fraintendere con stizza.
Non importa.
Attimi, conosco compagni e mariti che hanno partecipato, pianto e magari anche svenuti "dall'emozione" ma che alla fine hanno abbandonato moglie e figli senza pianti e mancamenti.
La partecipazione ha molti "interessi".
Ho una mezza idea del perché molte donne ci tengono così tanto alla presenza del partner ma non vorrei sembrare offensivo.
Tu assisteresti ad una operazione salvavita allo scroto di tuo marito?
(l'esempio non vuol essere volgare, è solo per cercare una similitudine corporea)
dunque, Davide,
sappi che io non ho obbligato mio marito a partecipare all'evento della nascita di nostro figlio. è stata un suo desiderio. quindi, puoi toglierti dalla testa che uomini che partecipano al parto della propria compagna vengano costretti o convinti a farlo.
oltretutto, oggi ancor di più, i futuri papà partecipano spontaneamente al corso di preparazione al parto perché non vogliono essere degli sprovveduti all'antica. questi corsi fanno sì che i nuovi genitori siano ben consapevoli e coscienti del nuovo essere che rivoluzionerà la loro vita. un neonato va trattato, capito e gestito come tale e i fondamentali di puericultura vengono insegnati ai neo genitori, indistintamente.
perché lasciare fuori gli uomini da una conoscenza ulteriore di un evento così importante? perché dovrebbe essere qualcosa di esclusivo da parte della donna?
quindi, caro Davide, la tua mezza idea del perché le donne ci tengano alla partecipazione del partner non so cosa sia.
in questi corsi il futuro papà non viene di certo obbligato ad assistere la compagna durante il travaglio e il parto ma, ormai, è frequente che molti uomini scelgano di farlo in piena libertà e con la volontà di essere consapevoli e presenti a quell'evento che resterà comunque il più importante della loro vita.
chi non se la sente di assistere non lo fa e non viene di certo visto come un criminale. ognuno ha le proprie sensibilità o pudori. comunque, devo dire che al giorno d'oggi sono pochissimi quelli che rinunciano a questa opportunità che una volta era negata agli uomini (vecchie mentalità).
la tua domanda, caro Davide, mi sembra alquanto bizzarra, perché trovo assolutamente bizzarro confrontare un parto, ergo la nascita di mio figlio, con un'operazione salvavita allo scroto di mio marito, al quale parteciperei sicuramente se considerassi la mia presenza necessaria per stargli vicino in un momento delicato.
ma il tuo esempio, secondo me, è totalmente fuori discorso.
evidentemente non hai compreso quali implicazioni emotive comporta essere presente alla nascita di un figlio che non può essere considerato un evento osceno come trattato del blogger.
la nascita di un figlio è la cosa più naturale del mondo, non è un'operazione allo scroto.
per quanto riguarda le coppie che scoppiano, non è mai bene generalizzare, secondo me..
Per chiarire:
della vita di Farina mi frega meno di zero. Ha un blog che tutto sommato mi piace, se no non sarei qui, frequentato da persone anche interessanti, sicuramemnte particolari, lui compreso. E peccato che Ethel non si palesi pure lei.
Appunto, farmi andare la piscia in urina equivale a non sollecitarmi neanche la vescica, cioè a non contare per me un cazzo di niente. La marmitta mettitela in culo che forse è la volta che capisci qualcosa.
Le cagate che si inventa Davide il re della mezzaporzione non le commento manco più. Una coglianaggine assoluta. Un operazione al cervello di Davide non credo che sarebbe molto più interessante di un operazione al suo scroto. Meglio soli che male accompagnati Davide, e stai sereno.
Sono insieme a mia moglie da 34 anni, sposato da 24. Abbiamo condiviso tutto, TUTTO. E arriva un coglione che confonde il mio scroto col il suo cranio che dice: "Che differenza c'è?". Nessuna Davide, nessuna. Per te nessuna.
Genio.
Cioè, per questa gente qua, la nascita di un figlio equivale a un'operazione all' uccello...
Ecco perchè poi i loro figli sono degli assoluti CAZZONI. E le loro mogli li trattano come tali, spesso scornutandoli alla grandissima.
Sei un mito, Mezzaporzione!
E' stata mia moglie a chiedermi di assistere, e io ho accettato.
Se anche la cosa, ipoteticamente, mi avrebbe potuto mettere a disagio, siccome me lo ha chiesto mia moglie che amo e rispetto profondamente, che è davvero la mia compagna, non come probabilmente altre... Quelle che conosce e frequenta il Re della Mezzaporzione qui sopra, che conosco pure io e che mai mi sarei sognato di sposare, magari lui sì...
Nessun dubbio: ci sono, e dimmi tu come e cosa fare per aiutarti.
Vedi, Davide, è una questione di stima, di rispetto, di amicizia, di solidarietà... di amore tra un uomo e una donna. Tu forse non ce lo hai presente, ma se provi amore per una donna, e magari non sei una bestia come Fosca, o un coglione come Farina, o un pirla come te, se una donna ti chiede di assisterla, nel momento più difficile e bello della sua vita, che magari sarà pure il tuo, tu non ci pensi mica su. E stai lì insieme a lei, e ci resti finchè lei lo vuole. E poi magari prendi tuo figlio e lo dai a tua moglie che lo tiene tra le mani. E lei, che si è appena squarciata per dare alla luce un bambino, una cosa che tu non puoi nemmeno immaginare cosa vuol dire, inizia a ridere e piangere dalla gioia. Tu, e io anche, moriremmo dpo un minuto di quello che ha sopportato lei.
Vedi, Davide, si tratta di essere fatti bene, sostanzialmente. E te lo devo dire: tu mi sa che tanto bene non sei riuscito, se pensi che il tuo cazzo malato sia equiparabile al parto di tua moglie che genera tuo figlio.
E te lo devo dire: fai proprio schifo.
Si, ma sei tu che hai generalizzato per prima Attimi.
"e voi che scegliete di condividere il momento più bello della vita della vostra donna, siete compagni degni di esser chiamati tali.."
I corsi prenatal sono come quelli prematrimoniali, lasciamoli agli ipnotizzati.
E' solo un evento medico fisiologico Attimi, che riguarda le donne perché solo loro possono farlo e non centra nulla "il momento più bello della coppia" solo perché lo dice il manuale del perfetto tutor che organizza corsi.
Dopo il cesareo quando hanno aperto la porta e mi hanno messo tra le braccia quel fagottino di gioia non ho pensato a cosa ho perso dietro quella porta ma quanto di bello ho guadagnato da quel momento in poi.
E' il vostro compito mettere al mondo figli e non dovete aver paura che noi maschietti c'è lo dimentichiamo.
In fondo il vero amore verso di voi poggia su questa straordinaria dote che avete dalla notte dei tempi.
Almeno per me.
ommmiodio, Davide. non ho generalizzato per nulla.
un compagno se non condivide certi momenti quando lo dovrebbe fare?
ti ricordo che per il parto cesareo molti ospedali non consentono la presenza del partner.
il parto naturale è diverso.
non abbiamo paura che ve lo dimentichiate ma riteniamo ingiusto non farvi partecipare ad un evento che non può essere egoisticamente riservata solo alla donna.
tu vedi le cose al contrario.
i corsi di preparazione al parto sono importantissimi, Davide, e li sottovaluti.
sono segnale di società evoluta.
non dirmi che sei uno di quegli uomini che ha relegato il cambio pannollini solo alla moglie!?!
:-)
Nessun tutor, nessun corso...
"Senti, mi dai una mano, stai con me? Sai, ho paura..."
"Certo, contaci".
Vedi, Re della Mezza Porzione? E' tutto qui. Che poi tu e magari tua moglie lo possiate capire...
i corsi prenatal sono in funzione del benessere del bambino e per evitare le depressioni post partum della neo mamma!!!
boh!
che anticaglie che mi tocca di leggere!..
io non ho fatto il corso di preparazione al parto perché abitavo lontana dall'ospedale, ma me ne sono pentita amaramente. sapere a cosa vai incontro è fondamentale per affrontare con serenità la nascita, e soprattutto il dopo..
dio, beata ignoranza!!!!
Che poi una coppia scoppi dopo un mese dal parto... Che cazzo c'entra?
Solo un coglione può pensare che una cosa determini l'altra.
Ma se una donna mi chiede di esserci, di stare con lei, perché ha paura e magari si fida di me, e sa che sta per lacerarsi la figa in un modo inconcepebile... Beh, io mi faccio trovare. Io ci sono. Fino in fondo.
Tu, e tanti, fortunatamente ancora non troppi come te, preferite pensare che questo sia un evento medico.
Invece, è l'evento sociologico più importante della vita di una persona, dell'umanità intera. Certo, va saputo capire. E con gente come te, Re della Mezza Porzione, è tempo sprecato. Che poi parlate di finanza complottara, di strutture segrete parallele... e non vedete davanti al vostro naso cosa vi succede.
devo lasciare la discussione.
buona serata..
partorire dentro l'acqua bollente e la cosa migliore..la figa si dilata bene,annulla quasi del tutto il dolore,e il bimbo esce fuori già lavato ..pulito e lindo
Bisogna stare insieme, vivere insieme, veramente.
Dal momento in cui una donna ti dice che sta aspettando tuo figlio, se sei un uomo, tutto deve cambiare. Per i mesi, forse gli anni che verranno, se sarà necessario, se sei un uomo ti dovrai prendere cura di madre e figlio. Nessun dubbio, nessuna deroga.
Magari poi un giorno arriverà il punto in cui le vite di ognuno potranno separarsi.
Per me non è stato così.
Sono sicurissimo che mia moglie, se me ne fossi andato, avrebbe saputo certamente occuparsi di mio figlio. Ma io non avrei potuto accettarlo. Mi sarei sentito un vigliacco.
E se lei se ne fosse andata, avrei provato a fare altrettanto. Ma poi, appena mi si fosse presentata l'occasione, le avrei presentato il conto.
Un figlio è un atto di fede.
Giusta o sbagliata la fede va rispettata. La strada va percorsa fino in fondo. Oggi tanta gente caca figli come se fossero stronzi e poi sostanzialmente li abbandona, anche quando passa gli assegni familiari e passa con loro un we al mese.
Fosse per me li ucciderei tutti, peggio che i terroristi.
Andrea ma perché non ti stai muto?
Il mercenario che viene a darci lezioni di morale... come direbbe Cb non è osceno, ma è sconcio proprio. Bah!
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