La mia vita mi fa impazzire, mi piace così tanto che sono tentato di odiare
la morte, ma mi trattengo per pudore ontologico. Il dolore, la noia, il lavoro
"sfarfallino", gli aperitivi, la solitudine che mi tocca come solo lei sa fare,
la carne viva della realtà e i miei sogni-morso, tutto è spettacolare, quasi
commovente, mi manca solo un pompino e poi mi sento in paradiso.
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