martedì 17 aprile 2018

CHICCA, LA CAZZONOFILA.

Chicca è una fedelissima di questo blog, a volte esce allo scoperto, altre volte
resta nell'ombra. Segue due blog: il blog di Roy e il blog di Ricky.
E ne siamo onorati, dico sul serio. Segue due cazzoni. Primo punto: a Chicca
piacciono i cazzoni. E sente il bisogno di dire, esternare il suo pensiero, nel
blog di due cazzoni. Chicca è una cazzonofila, su questo non ci sono dubbi.
Dice di avere una vita affettiva serena, probabilmente il suo compagno non
è un cazzone ma uomo equilibrato, ma si sa, l'equilibrio può essere anche
una bella smarronata di palle, e quindi Chicca, che segretamente cova un
desiderio represso di cazzoni squilibrati, ama sostare e scrivere sul blog di
due cazzoni. Si diverte in fondo, per poi tornare sazia di cazzoni alla sua
vita domestica tranquilla, serena, e dirsi: meno male che non sto con un
cazzone, sono così maschilisti e insensibili questi cazzoni! Il poeta, diciamo
così, è più insensibile e più maschilista del gigolò, ha scritto cose tremende
sulle donne, ed è una persona senza cuore, si è visto quale mostro di vera
insensibilità è nel recente episodio-richiesta di un clic emotivo al quale
il sedicente poeta ha opposto un netto rifiuto. Il poeta è più cazzone del
gigolò, che meraviglia! Come ci sguazzi tra i cazzoni, vero Chicca?
Ma quanto ti piacciono i cazzoni? Tanto tanto, te lo dico io, ma tanto.
Sai Chicca, alcune volte bussano alla mia porta dei ragazzi che vogliono
da me soldi per i bambini che crepano di fame, mi mostrano foto di
bambini con occhioni grandi grandi e poi mi chiedono di prelevare dal
mio conto ogni mese una cifra contro la fame nel mondo, sai che cosa
faccio? Dico di no, con gentilezza. Non amo quando mi bussano alla porta
e mi costringono ad esperienze emotive, a ricatti emotivi, non è il mio
stile. Poi esco di casa e le mie monete le lascio cadere nelle mani di chi
voglio, di chi mi sorride, sono amico di tanti zingari, ho dedicato un film
anche a Cristina, una zingara dal sorriso dolcissimo, madre di due figli a 20 anni.
Sono un mostro di insensibilità? Per te sì, perché non cedo ai ricatti di
chi entra nel mio spazio con "violenza". E questo poeta, sedicente poeta,
questo sedicente poeta così maschilista, così stereotipato, così cazzone,
ha dedicato tanti film, tanti ritratti alle donne, film che tu non ti sogni
di commentare, e sai perché? Perché non ti interessano le donne, per
un cazzo, anzi: per un cazzone. A te interessano i cazzoni, a te interessa
esprimere il tuo pensiero nel blog di due cazzoni, le donne raccontate
da un sedicente poeta non fanno per te, non ti suscitano nemmeno un
pensiero. Pipetta? Alda ? Beatrice? Cristina, la zingara? Monica che
ha perso una figlia e cerca di uccidere il suo dolore con un esercito di
lattine di birra? Niente, ma chi cazzone se ne frega? Io sono sul blog
di un cazzone per sermoneggiare, per difendere i diritti delle donne
da questo sedicente poeta cazzone maschilista, non scherziamo! Io ho
bisogno di cazzoni, per poi tornare alla mia vita tranquilla, serena,
domestica, senza incursioni anali! Però come sono divertenti i cazzoni,
vero? E come è rassicurante perseverare nelle proprie idee fisse.
Chiccuzza mia, vieni dal tuo cazzone, vieni che ti faccio un bel film,
ti dedico un ritratto Chisciotte, lo farò con amore, anche perché per me
è un onore averti qui, e soprattutto è un piacere essere considerato un
cazzone! Ma tu, lo so, non verrai. I cazzoni ti piacciono a distanza.
Ti piace immaginarli. Sognarli. Tu sei nella tua bolla domestica e non
ti stacchi, per carità, se scoprissi che dal vivo i cazzoni sono anche
sensibili, poetici, sorprendenti, divertenti, il tuo bel castello di carte
crollerebbe, e puf! Niente più Chicca! Meglio stare alla larga dalla
vita, meglio il recinto. Lo stereotipo. Più rassicurante. O no?
Pensaci però: Chicca, ritratto di una cazzonofila. Sarebbe un grande
film, e magari ti verrebbe pure la voglia di commentarlo!

con simpatia

Ricky, un cazzone









98 commenti:

Anonimo ha detto...

Hehehe sei arrabbiato perché ho affermato che non mi trovo in sintonia su certe vostre convinzioni e su come le avete espresse ....problemi tuoi. Ti senti in diritto di dire e fare tutto quello che vuoi .....pure gli altri. Ed io tendo ad essere diretta. La tua sensibilità si scontra con la mia? È un dato di fatto ....ed io non mi avvicino a chi non mi convince. Per inciso ..il gigolo non è più sensibile di te ...è solo più scaltro di te ma neanche lui mi convince e pertanto mi sono limitata a commentare nel suo blog come ho fatto qui. Ripeto ...non chiedere a chi tu definisci, fin dall’inizio, una in cerca di cazzi altrui o che perde tempo a scrivere nel blog di due cazzoni per noia di coppia ....di commentare i tuoi film. Chiedilo a quelli con più competenza in merito e da te sempre indicati. Se commento i tuoi film sulle donne .....diventa solo un elogio a te e non una dimostrazione del mio rispetto sui diritti paritari delle persone. PERSONE!!! Siete ciechi mentali imbevuti di classici stereotipi. Se tu filmi una donna non vuol dire ne che hai rispetto né che hai sensibilità...specialmente dopo esserti esposto con comnenti talmente discutibili da farti contestare da più persone e da aver fatto dubitare se sei connesso. Esci tu dal tuo recinto della videocamera ...io ho i piedi ben piantati nella realtà e sue diverse sfaccettature. Non vengo da te perché non serve a nulla ....a che fare? Ma invita Freddy per il tuo colossal .. .che ci azzecco io. Le cazzate sociali le contesto .....mica vado ad incontrare chi secondo me le dice....specialmente se mordono perché si sentono offesi nel loro Ego. A che pro? Va va .....ciapetoscky. Chicca

rickyfarina ha detto...

Cara Chicca, come volevasi dimostrare: sei una cazzona!
Non solo cazzonofila. La mia videocamera è un abbraccio,
non un recinto. Non sono al mondo per convincerti, non mi
interessa, sono al mondo per rivelare il mondo e le persone.
Un commento a un film non è un elogio, è un esercizio
critico. Chicca, speravo fossi una ficona, invece sei una
cazzona, mi deludi! Forse è per questo che ti manca
il coraggio di avvicinarti, filmandoti potrei rivelare il tuo
volto a te stessa, e tu hai una paura fottuta di te stessa.

Anonimo ha detto...

Frequentare il blog di un gigolò... E perché?

Se sono uomo: lo faccio per broccolare le clienti del gigolò? Non funzionerebbe. Diciamo che la strada scelta da Farina è stata, almeno all'inizio, la più furba. Sono interessato a capire la psicologia di una donna che paga un ragazzo per farsi fottere? Forse è meglio non conoscerla.

Se sono donna: cos'è che mi interessa di sapere e di far sapere alle altre clienti? "mal comune mezzo gaudio"? Cerco amicizie? Spero di trovare una socia per un doppio? Oppure, sono interessata a capire la psicologia di una donna che paga un ragazzo per farsi fottere? La conosco benissimo.

Se sono gay: auguri.

attimiespazi ha detto...

Chicca, nel post "Alla mia Paoly",
troverai alcune mie risposte, se avrai voglia di
avere una visione diversa di questo blog e del blogger.
se avrai voglia di leggere come ti vedo io.
se, invece, pigramente e comondamente, preferisci rimanere ferma
nei tuoi atteggiamenti, perché sei una Chicca
statica, fai pure.
ognuno ha i suoi limiti e pretendere che tu capisca cose
che non rientrano nella tua logica di vita è una forzatura
che vorrei evitare.

ciao Chicca, chiunque tu sia..

.attimi


Anonimo ha detto...

A proposito hehehe visto che non sono l’unica commentatrice che ha dichiarato di essere affettivamente impegnata ......il pensare che una donna decida di commentare a livello di meccaniche psicologiche e su temi sociali su due blog di due uomini ....è indice che la donna in questione è in cerca di variazioni al menù casalingo? Vale solo per me la valutazione o vale anche per Attimi ....Paoly e qualsiasi altra donna impegnata che si sofferma a commentare su blog di uomini? È dovuto al fatto che specialmente all’inizio ti facevo il verso, per pungolarli e spronarti ad uscire dal recinto dell’acquisto di prostituzione, su tuoi componimenti un pochetto ossessivi a livello sessuale? Visto che recentemente Paoly ed Attimi hanno disquisito su argomenti sessuali non inerenti troppo al tuo post .....devo ritenere che anche su di loro pende la stessa valutazione? E se pensi io sia un uomo gay ........Hehehehe pensalo pure. Non mi interessa essere filmata....perché so cosa sono e tu potresti solo mostrare una immagine ....ma non la mia mente .....la mia mente ed il mio pensiero sono esposti scritti su due blog. Qualcuno si chiederà a cosa è servito .....mi è servito per capire ulteriormente come funziona la testa di persone diverse e comprendere perché alcune cose si ripetono nonostante le storie trite ritrite. E la risposta è che nonostante si pensi di essere unici ......è impressionante come i consueti cliché stereotipati e certe situazioni si ripetano con un copia/ incolla. Scusa tanto Attimi ma dopo 3 anni e mezzo che ci leggiamo .....direi che le rispettive staticità sono ormai palesi.....su certe cose non vi è sintonia di vedute. Chicca

Paoly ha detto...

Chicca,
come sai bene recentemente mi sono virtualmente azzuffata violentemente con Riccardo. Al punto di non voler più entrare nel suo blog. E quando dico "addio"... raramente torno sui miei passi, lo faccio e non mi volto più. Tranne che con mio marito, che ho lasciato e lascio di tanto in tanto, restituendogli pure la fede. Si, faccio pure questo è convintamente. Per ora però da lui torno. Mah.
Ora Riccardo... si è scusato, a modo suo. Non me l'aspettavo, non l'avevo previsto. Ed ho riflettuto sul fatto che giudicare definitivamente una persona che non si conosce realmente,non sia del tutto corretto. Perche questa persona mostra, realmente o meno, qualche brandello di se, quello che decide di voler mostrare. Il resto non lo si può conoscere. E non è nel mio stile dare un giudizio netto senza avere elementi sufficienti. Che poi, chi ha elementi sufficienti per giudicare qualcuno? Siamo diversi, posso pensare che un razzista è un "pezzo di merda" (spiacente Ricky ma è ciò che penso dei razzisti e lo scrivo).Ma potrebbe essere anche un marito affettuoso, un ottimo padre... Io scelgo di non averci a che fare,in verità giudico una parte di esso, una parte che con me è inaccettabile. A volte Riccardo mi fa incazzare per ciò che scrive. Ma Riccardo è anche la persona che mi ha spinta ad entrare in questo blog, che fa filmati che considero molto belli, e sa esprimere tuffi al cuore che ritengo sinceri. Come sinceri sono i suoi monologhi e certe sue uscite del tutto folli, deliranti. Il difetto di Riccardo credo sia di mettersi poco in discussione e partire per la tangente se lo si punge sulla carne viva. Dovrebbe impegnarsi di più nell'autocritica. Ma magari lo fa, solo non lo esprime qui, può darsi lo faccia nella realtà, quella che noi non conosciamo. Io confido che nella realtà lo faccia.
Ora... credo che tu faccia bene a scrivere quello che pensi! Ma ricorda che quell'uomo è in fondo uno sconosciuto. Personalmente, senza guardare almeno gli occhi e il linguaggio non verbale di qualcuno... quel qualcuno resta in gran parte un mistero.
Anche Riccardo ti immagina a modo suo e spesso ti giudica. E sbaglia. Ma forse non lo fa, forse è soltanto un modo per provocarti?
Se qualcuno travalica il mio confine etico e morale... tendo ad andarmene. Perché non si tratta più soltanto di me, si tratta anche degli altri esseri umani. E questo non posso accettarlo. Io so difendermi, ho imparato a farlo benone.
Credo invece che le persone possano cambiare, se lo vogliono. Diversamente no, non cambiano Cambiare, quando ci si rende conto di sbagliare, è davvero stupendo. Nel caso qualcuno non cambi devi essere tu a cambiare prospettiva nei suoi confronti. Inultile intestardirsi, se non vuole davvero e sinceramente cambiare non lo cambierà nessuno. Sta a te cambiare il tuo modo di porti, per poterti relazionare ad esso con serenità. Non è facile.Cambiare implica guardarsi nelle viscere, e si soffre. Ma poi si sta bene, bene come poche volte ci si sente. Come accade in un parto. Ed invece sono io che di giorno in giorno mi alleno a cambiare prospettiva nei loro confronti, per evitare di farmi ferire e ferirli. Lo stesso vale a volte con mio marito. Del resto loro sopportano i miei limiti, quelli che non riesco a cambiare.
Le prospettive con cui guardare gli altri per vederli sono infinite... a volte si sceglie di tentare, a volte no. Dipende se, dal nostro punto di vista, ne vale la pena. A volte però anche il punto di vista può cambiare... questa verità è talmente bella che... mi fa sempre sperare, dopo essermi disperata.
Siamo diversi. Ci sono diversità che si riesce ad accettare ed altre no. Ma tentare di cambiare prospettiva e punto di vista per guardare da un'altra angolazione è un tentativo che credo valga la pena di fare.

Paoly ha detto...

Scusa Riccardo ma in questo momento non riesco a guardare i tuoi film. Li rivedrò con calma... ora sto malaticcia e non mi godo un tubo.

Anonimo ha detto...

A volte, davvero, resto basito.

Cazzo, ma questo è un blog, mica un campo di battaglia. Cioè: ammesso che si litighi, ci si insulti, tutto quello che si vuole... Ma dopo 5 sec dall'aver premuto il tasto invio è finita lì. Farina è un pirla, ma ha ragione lui: è un pirla speciale. Ed è inutile che stiamo qui a girarci intorno: è un piacere parlarci o ascoltarlo anche quando dice cazzate immani e gli parte la cabeza dietro a qualche culo, vero o immaginario. Farina da, non toglie mai. Quindi, per quanto si capisca che gli è mancato qualcuno che lo prendesse a sberle nei momenti giusti, non si lascia Farina, e io lo ringrazio di ospitarmi qui e altrove.
Parliamo, di noi di lui di tutto, e spesso vengono fuori cose di rara intelligenza, spunti interessantissimi, cose che non si sanno, preziosissisme! idee e sentimenti sbalorditivi, in un modo o nell'altro. Le donne che scrivono qui sono di rara intelligenza, altrimenti qui non ci starebbero, anche se dicono che lo fanno per criticare (ma è palesemente una cazzata), ed è interessantissimo osservare le cazzate che si inventano per continuare a stare qui. Siete straordinarie. Ma è Farina che vi rende tali. Non dimenticatelo.
Anche se fa, e spesso è, un pirla. Ma di una razza del tutto particolare.

Unknown ha detto...

Cazzo Chicca quanto mi eccita la tua mente. Ti faccio un buco nel cranio con una fresa, e mi ci svuoto i coglioni li drenta! AhHHhHHHHA...e UhHHhhhùuuuu! 😣

attimiespazi ha detto...

vero Chicca, dopo tre anni e mezzo che sei qui non ti sei spostata di un millimetro. io invece sì, perché il venirsi incontro reciprocamente (se possibile) lo stare INSIEME (parola che amo) sono le mie guide di vita.
e maschilismo e femminismo non c'entrano un bel niente. sei tu che fai le differenze in questo senso, e anche in altri sensi.
solitamente io seguo i percorsi del mio cuore (forse sbaglio, ma anche no) e se ultimamente mi trovo d'accordo con alcuni pensieri di Freddy Fosca è perché mi trovo d'accordo e anche perché in questo periodo è cambiato e non perché - come hai elucubrato tu nella tua testa - io voglia proteggermi da qualcosa. questo tuo pensiero è incommentabile, veramente.
le persone cambiano, ci si amalgama a vicenda vivendo in gruppo, ci si conosce, ci si accetta, senza per questo perdere se stessi ma, anzi, arricchendoci se i dialoghi sono maturi e consapevoli del loro valore.
è vero, non ci incontriamo in certi ragionamenti però, non penso che questo sia motivo o ti dia via libera per scrivere insistentemente e insistentemente "siete ipocriti in malafede o ignoranti o un poco coi neuroni fusi.".
non pensi?
mi rapporto sempre con onestà con tutti, con civiltà, l'ho sempre fatto e se capita che qualcuno inciampi, gli do i miei suggerimenti attimeschi, che possono anche non essere giusti, ma vorrebbero essere una finestra aperta su un'altro orizzonte che, magari, viene offuscato da una emozionalità che non fa crescere i rapporti interpersonali.

Anonimo, Farina è grato anche alle sue commentatrici e i suoi commentatori perché, come ho detto in tempi non sospetti,
un blog è anche i commenti.
e sono contenta che Ric si sia reso conto di ciò anche qui, nel suo blog personale..

.attimamenteattimichenonrileggeilsuopapiro


Anonimo ha detto...

"filtrate il moscerino e inghiottite il cammello." Matteo.

Anonimo ha detto...

Indifferenti fintamente interessati per combattere la noia loro e del poeta filmmaker. Alberto

Anonimo ha detto...

Attimi: sì, ma pure le commentatrici sono grate a lui, che lo scrivano o no (non è il tuo caso).

Che poi, come dice quel tale: "... Internettologi, Tutti tuttologi col web, Coca dei popoli, Oppio dei poveri". Facciamocene una ragione. E tirem innanz.

Per Anonimo 08:11 (Alberto): La noia è bellissima: non essere invidioso.

Anonimo ha detto...

Paoly ..non considero Riccardo un uomo cattivo .....lo considero un poco imbranato, e non solo lui, nel porsi a livello sociale su temi delicati ....ed è spesso questo che ho cercato di fargli vedere. Ma è perfettamente inutile. Ci sono determinati punti fermi che per me sono importanti, prendo atto delle diversità di convinzioni .....ma certe scalate di vetrata mi sembrano assurde di fronte a dei dati di fatto. Quando affermo che percepisco falsità od ipocrisia o ignoranza in materia.....è perché sento che vengono fatti commenti su certe situazioni che, se capitassero a loro, non sarebbero così superficiali nelle asserzioni. È come se non vedessero/sentissero/conoscessero quello che può provare il prossimo di fronte a certe situazioni incresciose. In merito al discorso femminista e maschilista ....è saltato fuori ogni volta che veniva sempre giustificato l’uomo, qualsiasi cosa dicesse o facesse, ma mai la donna....con frasi tipo .”la donna non deve essere volgare, la femministe non hanno capito un cazzo, parolacce e “raffinatezze varie”...asserzioni che gli uomini sono più intelligenti, se non vi va bene quella è la porta, messa alla berlina del privato di una ragazza, commenti indelicati su una storia di una minorenne con un professore, e per ultimo la sceneggiata sul ricatto morale per una richiesta di un clic non obbligatorio per nessuno”. Insomma non ci sono punti di sintonia per una conoscenza ravvicinata...che ritengo superflua ....io ho portato il mio sentire ed il mio pensiero su due blog e se non è in sintonia con il loro non cambia nulla né nella mia vita e tanto meno nella loro. Come Riccardo afferma io sono un poeta, sono un artista, io sono così ......io rispondo pure io sono cosi .....una persona ma che non si fregia di alcun titolo in particolare. Ed inoltre nonostante sia geneticamente una femmina ....la mia mente non ragiona come femmina o maschio, al di là di ciò io sono una persona umana ed al di là del sesso ragiono sui diritti paritari di considerazione cercando di stare il più impossibile imparziale valutando i dati di fatto. E certi dati di fatto smontano .....gli stereotipi a cui molti si aggrappano come naufraghi. Chicca

attimiespazi ha detto...

@Chicca,
dove hai letto la frase:
”la donna non deve essere volgare"?
grazie se mi darai il link di riferimento..

.attimi

attimiespazi ha detto...

@Chicca,
in quale contesto hai letto "gli uomini sono più intelligenti"?
grazie se mi darai il link di riferimento..

.a

attimiespazi ha detto...

@Chicca,
tu pensi di essere immune da sterotipi?
grazie se mi darai il tuo pensiero di riferimento..

.a

attimiespazi ha detto...

@Chicca,
se il blogger è inciampato in atteggiamenti discutibili
glielo fai pesare da qui all'eternità?
resti fissa su una pagina senza voltarla?
sei qui per rinfacciargli continuamente che ha rubato la marmellata,
che è un discoloaccio, senza guardare avanti?
grazie se mi darai risposte di riferimento..

.a

Unknown ha detto...

Ma siamo sul blog di un dandy barboncino, con tanto di Panama/Borsalino e cappottino/trench, e come puoi uscirtene con: "la donna non deve essere volgare"?! Chicca che cazzo combini? Mannaggia... e Baudelaire?

rickyfarina ha detto...

Chicca, la devi smettere di tirare fuori la storia del bambino malato, per favore. Non c'è stata alcuna sceneggiata, quella stai continuando a farla tu. C'è stata una presa di posizione, proprio perché non sono una persona superficiale non metto clic superficiali. Chiaro? Argomento chiuso. Non metto alla berlina un bel niente, sono una persona che parla della propria vita e chi entra in contatto con me lo sa che può diventare un personaggio della mia vita, chiaro? Forse è per questo che non ti fai vedere e va bene così. Se racconto la mia vita racconto anche gli altri, che sia chiaro. Chi mi conosce sa di "correre" questo rischio. Tutto alla luce del sole, ma sempre con mistero, eleganza e ironia. Alcune volte mi diverto a fare il volgarotto, ma è solo una distrazione meritata alla mia costante natura abissale.La storia del mio amico è la storia del mio amico, la conosco bene io, tu no, e ribadisco che non c'è nulla di male a fare sesso con una minorenne consenziente, lo prevede la legge italiana, l'età minima del consenso è 14 anni, chiaro? Il mio amico ha avuto problemi con la legge non per una violenza fatta alla ragazza ma per un "cavillo"...le dava ripetizioni, ma lei era felicissima di godere insieme a lui. Chiaro? Il mio amico ha pagato il suo debito ed ora è un uomo felice e si sta sposando con una donna che ha 25 anni meno di lui. Per quanto riguarda Bonnie e Clyde ribadisco il mio trovarli belli, non solo nella finzione ma anche nella realtà, erano proprio belli, ma belli belli. Preferisco un criminale bello a una persona onesta e noiosa. E petulante. Grazie per il non considerarmi una persona cattiva, grazie ma veramente grazie. Un bacio criminale a te.

attimiespazi ha detto...

in questo blog manca il sorriso, l'ironia, l'allegria.
dio che smorti che siamo!
vabbè, per rinforzare il mio pensiero che le differenze biologiche non bisogna dimenticarle, seppur nei pari diritti e pari opportunità civili,
ripropongo un trattato su uomo e donna

https://youtu.be/7swSsdEmXDY

:-)

.a

Anonimo ha detto...

Manca il sorriso perché siamo stronzi, e fieri di esserlo.

attimiespazi ha detto...

Ricky, ma cosa intendi per belli, belli nei reali Bonnie e Clyde? rubavano e non avevano scrupoli ad uccidere dei poveretti durante una grande crisi economica. erano ragazzini, giovanissimi che non davano valore alla vita altrui ma solo a loro stessi. un amore appena sbocciato, immaturo, che pensava di avere un futuro mitragliando i poveretti che difendevano i loro averi.
io non ci vedo nulla di bello perché nessuno può rubare la vita altrui per una rapina..

.a

Paoly ha detto...

Chicca...
per quanto riguarda i delicati temi sociali che a volte infiammano questo blog, ma non solo... ti capisco.
Ho svolto per anni attività di volontariato, ho frequentato centri di aiuto... e quando vedi il male, e la distruzione psicofisica di un'altra persona a causa del male... l'idillio arte/male svanisce.
Solo due esempi: in un centro di aiuto ho conosciuto una donna con cui ho stretto una buona amicizia. Poi ci siamo perse di vista. Lei era stata violentata a 5 anni. Dallo zio. La famiglia ha sempre negato, o tentato poi di negare. All'epoca aveva circa 55/60 anni. Ebbene ha sofferto per tutta la vita di crisi depressive, attacchi di panico, paranoici sensi di colpa... Perché purtroppo lo zio non è stato l'unico. è stata molestata altre due volte. Nonostante tutto è riuscita a farsi una famiglia. Ma era una donna... a metà. Una metà era... morta, a 5 anni. E ancora parlandone si agitava, non riusciva a respirare, non voleva ricordare... La guardavo e mi dicevo: un uomo così forse lo ucciderei.
E mi facevo paura, tanta era la rabbia che mi montava dentro. Il pensiero di arrivare ad uccidere... io che non so uccidere un insetto qualsiasi. Eppure l'ho pensato.
Altro esempio: un giorno soccorsi con un'ambulanza una donna. La testa fracassata. Diceva di essere caduta. Ma era confusa, si contraddiceva. Poi è sceso di casa il figlio, col braccio in un lago di sangue. E ci dice piangendo ciò che è accaduto. Il padre ha fracassato una sedia sulla testa della madre, perché era di cattivo umore. E lui, per la rabbia, ha dato un pugno alla porta finestra facendo a pezzi la finestra, la sua mano e il suo braccio. Lei diceva no, non era vero, diceva al figlio di stare zitto. Lui era disperato, voleva che l'incubo finisse, voleva denunciare il padre. Ma lei no, aveva paura. Nel mentre quell'uomo, quel marito e padre, uscì, ci guardò e se ne andò come se niente fosse, sicuro che nulla sarebbe accaduto. E pensai che mi sarebbe piaciuto prendere il piede di porco dall'ambulanza e darglielo in testa. Ed ebbi paura di me stessa.
Solo due esempi, ne avrei altri.
Quando vedi il male... tutto cambia. E non oso immaginare cosa significhi viverlo.
Ho anche visto un uomo suicidarsi a causa di una donna. Un uomo a cui volevo molto bene... il mio primo capo di lavoro. Avevamo un rapporto bellissimo, mi trattava come una figlia. Lui molto ricco, bruttino, con 30 anni più di lei, lei una bellissima russa. Lo ha distrutto. Lui le dava tutto, tutto ma lei non ne aveva mai abbastanza. Ha lasciato all'enoteca di fronte una lettera, rivolta alla mia capoufficio ed a me, da portarci se non fosse tornato a riprendersela. Non tornò a riprendersela, e la leggemmo. Ma qualche giorno dopo che si era impiccato. E Lei... al funerale con gli occhialoni scuri, finalmente ricca ereditiera. Povero idiota...
Quando vedi il male... ed è li che pulsa e ti sputa il suo putrido purulento pus velenoso in faccia, in bocca, negli occhi... perdonare. Perché magari rifacciano lo stesso male a qualcun altro.... un individuo pericolo per la società va allontanato da essa, e gli venga pure data la possibilità di essere rieducato e pentirsi... ma un certo tipo di male... non so. Non riesco a concepire un sincero pentimento.
C'è un male disumano che non perdono.
Non perdono i bimbi gasati in Siria. Vorrei che tutti i colpevoli morissero. Soffrendo atrocemente. Così, tutti in un colpo solo. Non so che farci. Giacché giustizia non viene mai fatta. Crepino, tutti. Soffrendo come maiali sgozzati. Non so che farci. Non ho la pietas di Riccardo.
La mia parte cattiva.

Anonimo ha detto...

Per anonimo 08:28
Ma se è bellissima, la noia, perché combatterla?
E poi non sono anonimo e neppure invidioso: ho passato una vita a mettermi in mostra e ad annoiare senza annoiarmi. Eddai, il tavolino trema e la catena di mani potrebbe interrompersi: un indice non tocca. Alberto

riccardofarina69 ha detto...

Belli FISICAMENTE. Paoly, ma io sono completamente d'accordo con te. Il punto non è la pietas per me, ma il valutare le conseguenze di un simile gesto. Sono a favore di ogni forma di lotta, non sono un pacifista, bisogna lottare per quello che si ritiene giusto. Sono contro ergastoli e pene di morte. Sono contro le esecuzioni. Sono contro le impiccagioni e le sedie elettriche e le iniezioni e la fine pena MAI. Ma ucciderei con felicità sul momento chi sta per gasare un altro essere umano, l'età non conta. A me piacciono i vecchi tanto quanto i bambini, non c'è differenza per me.

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Attimi:
Clyde/Warren Beatty, Bonnie/Faye Dunaway erano fighi. Per un film maker erano/sono il massimo della figaggine.

Oggi hanno provato a liberare Vallanzasca. Che era un figo a detta di molte e molti. Poi uno dice: Pol Pot alle volte. Ma non è che uno apprezza Pol Pot: diciamo che arriva a capire cosa ha portato Pol Pot a fare alcune cose. Non tutte, alcune.

Ma non ditelo a RF che se no comincia a menarla con Hitler, Topolino, TopoGigio...

Unknown ha detto...

Ricky da quando essere imbecilli è un cavillo?

Anonimo ha detto...

Per alberto:
e chi cazzo la combatte??? Ma dove?

Le sedute spiritiche le lascio a Prodi. E poi non posso: mi manca il mignolo sinistro, da quando me lo sono dovuto amputare per aver gridato "ciumbia!" all'arrivo del conto, in un ristorante giapponese di Osaka. Il mio oyabun non ha gradito e... zac! Mi sono giocato ogni possibilità nel campo del paranormale.

Paoly ha detto...

Riccardo,
anch'io sono contro la pena di morte, e le esecuzioni di qualsiasi tipo.
Contro gli ergastoli e fine pena mai invece sono a favore. Provenzano e Riina sono giustamente, santissimi tutti gli dei, morti in carcere. Se tu fossi siciliano, un siciliano onesto che combatte la mafia o fugge per non essere ammazzato, solo dopo che gli è stata trucidata la famiglia, capiresti.
E non parlo solo dei bambini, parlo di tutte le vittime civili siriane. In Siria sta avvenendo un genocidio. Sotto gli occhi del mondo. Giusto per assestamenti geopolitici-economici dei soliti noti. Dovrebbero morire tutti, come nemmeno le bestie (povere le bestie), i colpevoli.
Pietà? No.

Anonimo ha detto...

".... si sta sposando con una donna che ha 25 anni meno di lui". Confidiamo che il tuo amico sia nato prima del 1980.

Anonimo ha detto...

Arriverà il giorno in cui il Dolore tornerà a insegnare a l'uomo il senso naturale delle cose. Lo ripeto: Farina, come tanti, non ha mai avuto qualcuno a dagli quattro schiaffi quando serviva. Mi spiego: gli schiaffi non servono a educare, a rendere gentili e mansueti. Servono a capire come "si sta al mondo", a evitarli. Abbiamo perso il contatto col Dolere fisico. Ammettiamo: rubi e ti beccano. Nessuna detenzione: ti legano a un palo e ti danno una ventina di frustate su culo e schiena.
Il Dolere fisico è il più antico strumento didattico del mondo. Se brucia non lo tocco, se punge non ci passo... E' da quando c'è chi ci specula sul business della legalità, avvocati e gestori di carceri, con contorno di psicologi, scrittori, giornalisti, poeti vari... che il Dolore non insegna più. Perché se no che cazzo scrivono, che cazzo si inventano i sociologi, per campare, magari scrivendo qualche libro?

attimiespazi ha detto...

oddio!
hanno citato Topo Gigio!
"ma cosa mi dici mai?"
il mio mito da fanciulla.

https://youtu.be/IdW2vBSGu8c

.attimichestrapazzamidicoccole


riccardofarina69 ha detto...

A coso dolorifico, qui a Milano abbiamo avuto Cesare Beccaria, fai il bravo o ti prendo a nerbate il sederino.

attimiespazi ha detto...

qui a casa mia abbiamo avuto Topo Gigio..

.attimitopogigiosa

Anonimo ha detto...

Ti piacerebbe eh...?
Come al solito non hai capito un cazzo. Non parlo di torturare, ma di punire con dolore.

'A scemo: preferisci 5 anni di galera o 20 frustate? Prova a pensarci. E non fare il solito buonista col culo degli altri.

Farina, un consiglio: non fare il duro, non te lo consiglio. Sono di Milano anch'io, e ti basta dirmi dove e quando. Capito mi hai?

Anonimo ha detto...

Prendiamo 100 persone. 10 - 80 - 10.

10 sono persone che non sono in grado di nemmeno pensare di essere violente, che non reagirebbero neanche se violentate o provocate nella maniera più truce.

80 sono variamente in grado di concepire violenza, accettandola se fatta da altri verso altri, o per difesa. Soldati o forze dell'ordine. Saliamo, fino pensare di appoggiare attivamente degli autentici assassini e carnefici o se si vuole a auspicare eliminazioni e violenze anche preventive, politiche, ideologiche, religiose. Fiancheggiatori e simpatizzanti.

10 sono natural born killers, sociopatici, psicopatici, sadici, gente senza coscienza, assassini, maniaci, violenti patologici. Tiranni sanguinari. Torturatori.

Con i primi 10 il mondo è un luogo paradisiaco. E quindi passiamo oltre perché non esiste.

Con gli ultimi 10 nessuna forma di punizione o prevenzione serve, di nessun tipo: la loro natura li porterà a delinquere e uccidere, soverchiare, violentare. Non c'è altra soluzione che eliminarli. Ammesso di non pensare a interventi su mente e corpo. Ma sarebbe come trasformarsi in loro. Il danno sarebbe catastrofico.

Il problema è con gli 80, cioè la gente comune, quelli che sono ovunque, il mondo di mezzo, i "normali", quelli che in determinate situazioni... Che me lo hanno ordinato, che siccome lo fanno tutti, che si fanno i fatti propri, che meglio te che a me, che tengo famiglia, che è lei che ha provocato, che in fondo è solo un gioco...
Ecco, con questi personalmente ritengo che il Dolore sia il metodo più efficace esistente, il più naturale, e se vogliamo il più umano. Detenere una persona privandola della libertà, anche in un contesto civile, è un atto disumano, ed è scientificamente dimostrato che non da risultati positivi, anche perché ormai la detenzione è un affare e, per chi se lo può permettere un optional. Inoltre è provato che la paura del dolore è ancora il migliore e più efficace metodo di prevenzione. Non intendo quindi la tortura (vedi di finirla di fare il finto tonto) ma un dolore scientificamente applicato e controllato a livello medico.

A sentire Farina e quelli come lui, l'essere umano è talmente bello, anche se mostruoso, che va sempre salvato. A me piacerebbe, ma so che non funziona. E mi pare che la cosa sia abbastanza evidente. E non serve eliminare la povertà, la disoccupazione, dare arte a secchiate, cultura... La delinquenza, il male, continuerà. E' sempre stato così: è la nostra natura. E allora tanto vale tornarci alla natura. La cosa è molto meno utopistica e immaginaria di quanto si possa ritenere.

Ora, se tu Farina, non sei d'accordo, mi vuoi mandare affanculo, dirmi che sono un pazzo coglione... Quello che vuoi, va bene, ci sto, e non è detto che tu non abbia pure ragione.
Ma se ti azzardi a minacciarmi come hai fatto prima, che mi fai questo o quello, e allora il violento lo vuoi fare tu, con chi ti va a te, sei tu il duro, qui... Ti garantisco che fai un errore. Fossi in te farei molta attenzione, te l'ho già spiegato: rischi di metterti alla prova, e le chiacchiere o farmi un film a quel punto non ti servirà a niente.
Credimi sulla parola.

riccardofarina69 ha detto...

Oggi. In Wagner. Alle 17.

attimiespazi ha detto...

eh, il discorso si fa complicato.
la castrazione chimica per violenza sessuale non ce la vedrei male.
e forse qualcosa cambierebbe.
per quanto riguarda gli assassini, beh, quei pochi e primi che sono al potere, che tirano i fili del mondo e che giocano a Risiko, che dicono "armiamoci e partite" li mettiamo tra i 10 born killer? le pecore che ascoltano questi born killer li mettiamo fra gli 80?
come mi elimini gli eliminatori? diventiamo tutti dei Gaetano Bresci? però poi i Gaetano Bresci devono essere eliminati?
quo prodest?

il male parte da lontano e se riusciamo a starne lontano, anche in pensieri, sarebbe meglio. quindi, ben vengano le culture del bello e della ricerca spirituale, perché è l'animo dell'uomo che deve fare rivoluzione dentro di sé.
i sentimenti di vendetta, di invidia, di gelosia, di possesso, di rabbia, vanno addomesticati fin dalla culla.
e mi vedo "costretta" per l'ennesima volta tirare fuori ancora la mia tesi, e cioè che occorre una "cultura emozionale".
già in un piccolo blog ci sono piccoli moti di vendetta perché non ci si comprende, figuriamoci su scala mondiale!
più amore per tutti e più cultura emozionale sarebbe una strada percorribile? solo forse per quelle 10 persone che non sono violente..

.a

riccardofarina69 ha detto...

Ci troviamo per un aperitivo veloce che poi devo scappare. Così mi illumini sulle tue teorie schiaffologiche.Dal vivo.

riccardofarina69 ha detto...

Oggi nessuno scontro però, devo andare a un finger food, oggi da persone civili se vuoi incontriamo, ci conosciamo ed eventualmente valutiamo da gentiluomini il modo e i termini del duello, anche fisico, ma non sono certo tipo da rissa per strada, chiaro?

riccardofarina69 ha detto...

Ideona. Potremmo organizzare uno scontro di schiaffi. Il primo che dice basta ha perso. Ovviamente con dei secondi e delle regole ben precise. Ripeto, le zuffe le fai con i tuoi amichetti rozzi, non con Ricky Farina.

attimiespazi ha detto...

oddio, un duello!
che emozione?
Mio Barry Lyndon, fatti onore.
tieni nel taschino il mio fazzolettino
a fiorellini, te ne prego.
che ti sia di buon auspicio!
il mio cuor vivrà apprension
che nessun poeta mai poté
descrivere.
addio, mio amato..

.attimi

attimiespazi ha detto...

*che emozione!

Anonimo ha detto...

La violenza è nella natura umana, nasce con noi. E' inevitabile. Quello di cui stiamo parlando è la punizione (che è prevenzione, vista da un lato) che va somministrata al reo. Tolti di ultimi 10, i patologici, e i primi 10, i santi, se i vari 80 dove ci sta dentro tutto, dal colposo, al preterintenzionale, al volontario, dal contro il patrimonio alla persona, pure il terrorismo, ma senza quella perversione genetica, organica degli ultimi 10, allora possiamo immaginare (IMMAGINARE!!!) che una punizione corporale sia più efficace di una pena detentiva.
Ad esempio: un tizio va a 120 kmh dove il limite è 50 e uccide un ragazzino in bici. Oggi, se non ha precedenti è fuori in 2/3 anni, e tanti saluti, farà ritorno a una vita praticamente normale.Immaginiamo il dolore dei genitori, che durerà tutta la loro vita. Adesso immaginiamo di poter far provare lo stesso dolore all'investitore. 2. tizio fa una rapina e spara a caio, alla spalla: condanna max 6 anni, fuori in 3/4 anche meno. Caio ha subito danni permanenti alla spalla, ai tessuti, alle ossa, dolori che dureranno per sempre. Immaginiamo di poter far provare il doppio del dolore a tizio, per tutta la sua di vita. Potrei continuare.
La differenza tra dolore fisico (ma pure psicologico) e una pena detentiva, a livello preventivo sta anche nel fatto che tutti sappiamo cos'è il dolore, ci nasciamo col dolore, è in noi, nel nostro bagaglio genetico. Non nasciamo con il gene della detenzione, del carcere, della privazione della libertà, non sappiamo cosa sia. Anche se poi ne leggiamo e ce ne parlano non abbiamo veramente idea, almeno non nell'infanzia e nell'adolescenza di cosa voglia veramente dire la privazione della libertà, la vediamo lontana, improbabile.
Ma il dolore lo conosciamo eccome, e basterà un richiamo anche minimo per sapere cosa ci aspetta se. Perché una vittima deve patire dolore e chi lo causa no? Non c'è nessun intento sadico: solo attivazione psicofisica e giustizia.
Dobbiamo pensare poi che il vero giudice deve diventare il reo stesso. Potrebbe essere lui stesso a decidere la sua pena. Ipotizziamo: condanna a 30 anni o ergastolo, viene data al reo la possibilità di morire, subito. Così come si da a un malato la possibilità di porre fine alle sue sofferenze. Quindi, in sostanza, si tratta di non usare più il tempo come arma, come strumento di punizione: secondo me è un disumano ricatto.
Oggi il sistema giudiziario carcerario è un business, non è giustizia. Ne per il reo ne per la vittima.

Anonimo ha detto...

Farina, non ci siamo capiti: se fai lo scemo, il duro, allora è molto probabile che prima ti meno, e poi ti faccio male. E siccome mi conosci sai che posso farlo in molti modi e maniere.
Ma secondo me adesso non ce ne sarà più bisogno.

Se fai il bravo bambino, qui, mi eviti di farti to to sul culetto, anche se intuisco che a te la cosa possa piacere.

Vedi di regolarti di conseguenza.

Anonimo ha detto...

Nessuna zuffa: ti do tante di quelle botte che ci puoi scrivere su un libro di memorie.

rickyfarina ha detto...


Ah, ma sei Andrea?
Andrea! Ma io ti voglio bene!
Non lo hai ancora capito?

Sei grosso, tanto grosso, e
vinceresti tu, con quelle manone
che ti ritrovi, però ti assicuro
che provo tenerezza
per te e che non mi fai certo paura,
ti ho conosciuto,
ti ho guardato negli occhi,
sei un bambinone!

E in ogni caso, siamo due persone mediamente
intelligenti, mica due scemi che si
azzuffano.

Ipotizziamo un duello, di qualsiasi tipo,
che ne dici di un duello intellettuale?
Un dialogo sul mio divano?

Così finalmente ti conosceranno bene
le pollastre del mio blog,
magari vinci tu!

Ti abbraccio.






Anonimo ha detto...

Non si tratta di vincere o perdere, quando si fa a botte con qualcuno: è una questione di resistenza. E' ovvio che se si arriva lì si è già perso. Ma rientra nella disciplina farti male, e io saprei come fartene.
Ora, vedo che ti sei calmato e che stai usando toni normali (liberissimo quindi di insultare come e quando vuoi me e chiunque, as usual). E' vero, sono un bambinone, me lo dicono in molti, ma fino a che non mi si minaccia, o non si fa i prepotenti e/o gli sciocchi arroganti. Ti garantisco che non sono affatto bello da vedere.
Ma oggi il cielo è sereno, vedo... E tu hai le tue faccende e io le mie.

Però fai attenzione Ricky: non penso ti convenga fare il leone da tastiera. E' un suggerimento amichevole.

Anch'io ti voglio bene, lo sai.

attimiespazi ha detto...

non saprei, Anonimo.
occhio x occhio, dente x dente mi pare che sia in vigore in alcuni Paesi e non saprei dire fino a che punto sia efficace.
forse, in un prossimo futuro, si potrà giungere ad un sistema di prevenzione del crimine come mostrato nel film Minority Report? la conclusione del movie, amara, mostra che nemmeno in quel caso sembra che l'uomo abbia trovato la giusta soluzione.
allora, non ci resta che sperare che arrivino gli ET e ci mettano a posto tutti quanti, a cominciare dai quei belli esempi dei governanti.
chissà come sono gli ET?
si presume che siano asessuati, moltiplicazione della specie in provetta. e così, intanto, hanno risolto il problema sesso, pari diritti e doveri, indecisioni di identità sessuale, crimini a sfondo sessuale e compagnia bella. va mo là! chiamali fessi!
poi, sembra che comunichino con il pensiero, e anche qui ogni pericolo di pensieri cattivi o di incomprensioni vengono eliminati sul nascere, perché i pensieri sono alla portata di tutti e non si può mentire. ahahahah
inoltre, pare che non provino nessuna emozione, sono degli asettici emozionali ed è un punto in più per una società linda e pulita.
il loro unico scopo è fare esperimenti con le razze inferiori, un po' come fa l'uomo con gli animali.
la giustizia arriverà dal cielo?..

.att




riccardofarina69 ha detto...

Non potrei mai battermi con te, non per paura, credimi anche tu, ma perché mi sei simpatico e conosco la tua disperazione e ho visto la foto della tua meravigliosa famiglia e ho mangiato con te, ma scherzi? Al limite potrei lottare al tuo fianco contro i nemici. L'invito a un bel dialogo sul divano resta. Poi ti invito a pranzo. Tocca a me.

Anonimo ha detto...

Attimi:
No, non hai capito. Sostituire la pena detentiva con il Dolore: nessun intento di vendetta. Ma Giustizia. E prevenzione su base biologica istintiva.

Non si tratta di arrivare alla perfezione, che non esiste, ma portarsi ad un livello di coscienza sociale diverso. Evolvere, paradossalmente usando il sistema più naturale e antico che esista: la paura del dolore.
Questo vorrebbe anche dire servizi sociali e lavori socialmente utili (ma davvero però) mica solo dolore fisico.

Purtroppo, temo, che se mai si arriverà a una revisione sociologica del nostro modo di vivere sarà a causa di un evento talmente catastrofico da resettare e reimpostare tutto.

Ci tengo a precisare che la mia è solo un'ipotesi immaginaria, al fine di fare 2 chiacchiere.

attimiespazi ha detto...

tipo lager?
mah..

Anonimo ha detto...

Vedi Ricky, non si tratta di avere paura, che tu magari non hai, e buon (?) per te, ma di cosa sono capace di farti se mi minacci o fai talmente lo scemo che mi costringi a intervenire. La mia disperazione e la mia meravigliosa famiglia, a quel punto, non ti salvano.
E' questa la differenza tra uno che sa far male veramente e uno come te: lui non ha bisogno di attivazioni particolari, di scuse, di stimoli. Si attiva, si mette in una certa modalità, e ti mena di brutto. Se sei fortunato.
Cerco sempre di spiegare questa cosa a chi mi sta a cuore, mettendolo in guardia del pericolo che si corre se si incappa in una persona così. E io ne conosco parecchi, e sono tutt'altro che rozzi, credimi. E quando li riconosci è troppo tardi.
Quindi mi raccomando: fai attenzione.
Sull'invito lo sai che non ci sono problemi.

Anonimo ha detto...

Attimi:
ma quale lager... Ma che c'entra??? Ancora con sto Hitler poi... Sta sempre in mezzo, al cazzo, quando si vuol buttare la palla in tribuna.

attimiespazi ha detto...

vabbè, cambio parola (non ho nominato Hitler):
tipo gulag?
usare campi di lavoro forzati per educare?
è questa la tua ipotesi immaginaria?

attimiespazi ha detto...

non alterarti Anonimuccio, stiamo a chiacchierare, eh..

riccardofarina69 ha detto...

Andrea,tu queste cose le conosci bene, lo so. E ai tempi di Omero saresti stato un meraviglioso guerriero, ma la guerra è oscena, non fa per te, è più nobile il tennis. Stanne lontano. In questa sporca guerra moderna non vincono gli eroi ma i vigliacchi. A maggio ci facciamo un bel dialogo!

attimiespazi ha detto...

Anonimo, ma ti si può chiamare Andrea o preferisci Anonimo? sei il soldato di cui parlò Ricky in passato?..

Anonimo ha detto...

Ancora... Ma mi piglia per il culo Attimi?

Servizi sociali!!! Veri, non per finta. Non B. che va dai vecchi a fare 2 chiacchiere, non Boy George che fa lo spazzino 3 mesi a Liverpool...

Sotto controllo, dopo una certa formazione, andare in un pronto soccorso e fare un turno di 12 ore per un mese di fila, come purtroppo devono fare i paramedici "normali" oggi.
Andare in un ospedale di infettivi, un CTO, un ospedale militare... Prestare servizio civile/militare all'estero... Insomma farti il culo, veramente, dandoti modo di capire, forse, la stronzata che hai fatto.

Ma poi come fanno gli psicologi a trovare un cazzo di lavoro all'ASL, in regione... Ti ricordi la scena de "Le ali della libertà" il discorso di Red quando gli viene accordata la libertà vigilata? Ecco. E i filosofi a scrivere...

Anonimo ha detto...

Ma no Attimi... Sei troppo dolce per arrabbiarmi con te. Solo che a volte sei una zuccona!

Paoly ha detto...

Il mio uomo è siciliano.
Ama ed odia la sua terra, il suo rapporto con essa è... struggente.
L'ha lasciata, ed è paradossale, per poter fare il suo lavoro: l'archeologo. Perché in Sicilia... gli archeologi che non si piegano non sono visti di buon occhio, no. Che poi... alla mafia dei beni archeologici non frega un benemerito cazzo. E se uno o più archeologi, come a lui successe e ad altri, si mettono di mezzo per evitare la costruzione di un resort di lusso, distruggendo un sito archeologico di interesse da loro scoperto, allora partono le minacce. Ad ogni singolo. Precise e mirate. E si sa... in Sicilia un certo tipo di minacce... non sono solo parole. Si opposero in gruppo comunque ma il resort fu costruito. Mafia, corruzzione a tutti i livelli, beni culturali abbandonati a se stessi, o peggio distrutti facendo tacere, corrompendo o minacciando, chi dovrebbe tutelarli. Così è partito, per poter lavorare e non vedere più, nell'impotenza, la sua terra martoriata e l'omertà... se tieni famiglia... raramente non cedi.
Lui dice sempre: un mafioso non deve essere condannato a morte (lui è per la rieducazione in carcere con la speranza che certi detenuti si riabilitino e possano tornare nella società), troppo comoda. In qualche minuto ha già smesso di soffrire. E il dolore fisico, pure la tortura ... un vero mafioso lo sopporta. Non parlerà, non si pentirà. Quindi fine pena mai, in una piccola cella in regime di massima sicurezza, niente ora d'aria, nessuna visita. Comandano pure dall'interno del carcere. Li, fino alla fine. E si spera che muoia molto vecchio. Li, nella celletta. A meditare. Collabori? Bene. Carcere a vita ma in condizioni umane. Non collabori? Stai li. Troppo comoda morire. No no. Hai sciolto nell'acido bambini, donne, uomini? Hai trucidato decine di persone? Hai compiuto esecuzioni esemplari? Hai condannato la mia terra? No, il dolore fisico non basta. Perché lo sopporti. Li nella piccola cella, senza uscire mai più. Soffri, soffri lentamente, molto lentamente. Soffri di claustrofobia, di impotenza, e prega pure il tuo dio. Prega fino alla fine dei tuoi giorni, li nella celletta. Questo si dovrebbe fare.
Ora... il sistema giudiziario italiano non funziona, e sappiamo perché. Non serve essere geni per comprenderlo. Non credo funzionerà mai un granché. Giacché gli italiani, ahimè, hanno i politici che si meritano. Non tutti ma una buona parte. Che li vota. Già. E il sistema carcerario italiano fa pena, ed è un eufemismo. Che fare... si dovrebbe cambiare la testa agli italiani. Come no.

Concordo con Riccardo in merito alla guerra moderna.

attimiespazi ha detto...

sì, è vero. sono una zuccona. irriducibile. forse a causa di un infanzia anarchica e anche perché un po' ci si nasce di carattere.
Anonimo, io non giudico. se hai seguito i dialoghi passati in cui si parlava di te lo sai, ma volevo porti una domanda. decidi tu se rispondere o no, d'accordo?
perché hai scelto di fare il soldato?

un saluto, ora stacco, ti leggerò in seguito..

.attimi

Anonimo ha detto...

Attimi: certo che mi puoi chiamare Andrea. Non so cosa abbia detto Ricky...

Ricky: la guerra non fa per nessuno, e anche se può sembrare non è così. Hai presente "Full Metal Jacket"? Hai mai fatto caso che Palla di Lardo è l'alter ego del killer spietato che Jocker incontrerà poi in VietNam? Sono due facce della stessa ipocrisia, e io le ho conosciute entrambe. Io sono entrambe.
Non è chi sei tu, a un certo punto, ma cosa sei costretto a fare.
Gli psicopatici e i "bravi ragazzi" sono ovunque e sono entrambi necessari per alimentare la Belva. Ma questo non c'entra con noi.
Che non ci sia nessuna verità o impari molto in fretta, ma ormai è troppo tardi.

Anonimo ha detto...

Attimi: non ho seguito i dialoghi. Non ne so nulla.

E' stata una ripicca nei confronti di mio padre: io non volevo fare il servizio di leva e lui poteva farmelo saltare. Ma non volle, e mi fregò. Così pensai di fargliela pagare. Al corso mi fecero una proposta, e la accettai. Sono tornato dieci anni dopo. A quel punto non so cosa mio padre pensasse di me.

Pensa che coglione.

Anonimo ha detto...

Attimi:

Ah. Ho letto.
Sì, è vero, è una cosa che non posso cambiare. Succede così: dopo la selezione psicofisica comincia l'addestramento, durissimo. Se resisti ti convinci di essere onnipotente, anche immortale... Non è così ma lo scopri dopo. Dopo 300 giorni passati a correre e studiare 20 ore al giorno, continuando a turno a fare guardie e servizi, senza mai tornare a casa, se sei ancora lì, una notte ti svegliano e ti dicono che si parte. Tu sei talmente carico, di tutto, che non pensi, non puoi: hai solo il tempo di preparati e stare attaccato al culo del tuo istruttore, che avrà cura di te per un altro anno, almeno. E hai 20/21 anni.
Gradualmente il livello delle missioni sale, in squadra o in 100 non fa poi differenza. Ti possono chiedere di andare a recuperare 2 figli di papà che facendo trekking sono entrati in una zona tribale del Pakistan, portare kit medici in un villaggio in Nigeria, magari vicino passa un oleodotto... Oppure missioni di addestramento dove qualche azienda italiana ha venduto qualcosa (armi). E' il tuo mestiere, e lo fai. Ma è logico che il contesto è pericoloso, ai limiti. Ci sono interessi geopolitici ed economici enormi e i "competitors" sono tanti, spesso anche "amici" della NATO. Le cose girano se ci sono interessi economici, altrimenti non si muove niente: inutile dirsi balle. E per quanto piccolo, tu sei parte dell'ingranaggio. Mi sono sempre chiesto, comunque, se facessi più danni io o uno che fa il pieno tutto sereno alla macchina, con la bandiera della pace sui sedili, ma pazienza. Certo che le accuse bisognerebbe farle se di inverno i tuoi figli gelano e non arriva il gas, se l'auto sta ferma col serbatoio vuoto, se gli scaffali sono vuoti, se l'acqua del cesso non scorre più... Il solito discorso del "con il culo degli altri" a pescindre. Ma pazienza...
Poi, un giorno, la merda arriva. E tu mica lo sai bene il perché, anche se te lo immagini: arriva e tu te la prendi. Fai quello che ti hanno insegnato a fare: respiri, controlli l'equipaggiamento, verifichi la tua zona e dove stanno i tuoi compagni, e ti difendi, contrattaccando il prima possibile. Tutto qui.
A volte dura qualche secondo, a volte giorni, ma alla fine si tratta di questo. Quando finisce controlli se sei tutto intero, e se lo sono anche i tuoi compagni. E magari capita che non lo siano. Capita che manco lo trovi più un compagno. O magari trovi un pezzo, una scarpa... E' il tuo lavoro, l'hai scelto tu, e lo devi accettare. Tutto qui.
Io vorrei dire che oggi le cose sono diverse, che si va in giro a portare pace e sicurezza, ma non è così e lo sanno tutti. E sarà sempre peggio.
E' vero: se gli eserciti non esistessero non esisterebbe la guerra. Ma bisognerebbe smobilitare tutti insieme e nello stesso momento, e non avere bisogno di nulla che non si possegga già. Comunque questo non c'entra su chi sono stato, chi sono, cosa ho fatto o meno: solo io lo so e ne sopporto il peso. Ma un soldato uccide, punto, fa questo da sempre. Il resto sono più o meno sciocchezze. Può farlo bene o male ma questo è il suo compito. Se non lo volete ditegli di andarsene, votando, e lui lo farà, cambierà: sa farlo. Ma non auguratevi mai di averne bisogno ancora. Perché se servisse quello che lui ha imparato a fare, sapendo cosa vuol dire, difficilmente poi avrà pietà della vostra ipocrisia: a quel punto meglio che vi difendiate da soli. O che vi arrendiate.
Ma forse non succederà niente di tutto questo: chi può dirlo.

Unknown ha detto...

Rambo calmati. Fatte una chiacchierata con Trautman...

Paoly ha detto...

Mi dispiace, Andrea.
Mi dispiace che tu abbia vissuto sulla tua pelle la guerra e la morte, per interessi geopolitici ed economici di qualcuno che del destino degli esseri umani se ne frega. Mi dispiace che tu abbia dovuto conoscere ed imparare la violenza, ed imparare ad uccidere. Mi dispiace che ti porti tutto il peso nel cuore.
Apprezzo moltissimo la tua onestà in merito alle attuali "missioni di pace", nonostante tu sia un soldato... la tua onestà e lucidità è spiazzante.
Ed è vero, c'è tanta ipocrisia... in fondo tutti siamo colpevoli, il prezzo del nostro benessere sta sulla pelle di altri, anche non volendolo siamo tutti un po' colpevoli.
:)

Anonimo ha detto...

Ormai da qualche anno, all'inizio di novembre tengo conferenze sulla 1a GM a gli studenti delle superiori della mia provincia. Per attirare la loro attenzione comincio citando le perdite delle varie nazioni, poi passo ad analizzare quelle delle battaglie. Capita che quando descrivo la Somme, Verdun "850.000 morti, sui due schieramenti, in circa 4 mesi. Nel primo minuto di battaglia gli inglesi persero nell'assalto circa 20.000 soldati. Guardatevi attorno ragazzi, e provate a immaginare: giovani come voi, 20.000, in un minuto...". Molti scappano, si tengono la mano sulla bocca, è capitato anche ad alcuni insegnanti. Solo poi spiego le ragioni di quella guerra, assurde, grottesche, soprattutto per noi italiani. E il sacrificio di un'intera generazione di ragazzi, italiani ed europei, sostanzialmente per niente. Racconto aneddoti, episodi, alcuni tragici, altri eroici, ma sempre concludo chiedendo se qualcuno abbia mai visitato il Sacrario di Redipuglia, dove 100.000 ragazzi italiani stanno sotto il granito bianco. E dico loro che a quei ragazzi farebbe piacere la loro visita, e vedere che il loro sacrificio non è stato vano, in fondo. 100.000, di 650.000, di 17 milioni. Se qualcuno che ha visitato Roma conosce la storia del Milite Ignoto, di sua madre, del suo viaggio. Se qualcuno sa chi è Stuparich, la piazza di Milano vicino al Palalido... Mai, mai, mai incoraggerei un giovane a diventare un soldato. Mai. Il mio è stato un gioco, che poi è diventato una scelta per stare vicino ai miei amici. Eppure, non manca mai chi alla fine mi chiede consiglio su come entrare nell'Esercito, magari nei paracadutisti, come bisogna prepararsi. Anche le ragazze lo fanno. Io allora dico che se davvero vogliono vivere "un'avventura" devono provare a entrare nella Legione Straniera, sapendo che saranno scartati al 99.99%. Perché nell'EI invece è iniziata, da un po', l'apertura delle caserme, e per fare la quota ai i reclutatori vanno bene un po' tutti. E io di questo ho paura.

"Ecco la storia. Un uomo spara con un fucile per molti anni e va in guerra. In seguito, restituisce il fucile all'armeria e pensa che non dovrà mai più usarlo. Ma qualsiasi cosa quell'uomo farà con le mani, amare una donna, costruire una casa, cambiare il pannolino di suo figlio, le sue mani ricorderanno quel fucile." Jarhead.

Scusatemi.

Anonimo ha detto...

Ci furono un sacco di discussioni in merito.

https://ricfarina.blogspot.it/2018/01/agli-stupidi.html

https://ricfarina.blogspot.it/2018/01/ultime.html

https://ricfarina.blogspot.it/2018/01/lincontro-di-ieri.html

Anonimo ha detto...

Anonimo 03:19
Grazie. Ho dato una veloce scorsa.

Allora: un soldato fa quello che gli dicono di fare, quando glielo dicono. Punto, finita la storia. Può sperare di essere ben comandato, può perfino saperlo, ma l'ordine si esegue, sempre. La struttura militare (operativa) è congegnata su 4 pilastri: Gerarchia, Disciplina, Addestramento, Motivazione. Alla fine di questo percorso tu fai quello che ti dicono di fare i tuoi superiori, e basta. Giusto o sbagliato non lo so, ma è così. Ad alcuni soldati viene chiesto di eseguire missioni che prevedono l'eliminazione, anche preventiva, di minacce ritenute gravi o gravissime, autorizzate dai più alti vertici nazionali e NATO. Se non esegui non solo te ne vai, ma vai sotto processo. E hai finito non solo di fare il militare: hai finto e basta. Veniamo alla definizione di assassino: è una definizione, come tante, e non significa un cazzo sostanzialmente. Se elimino un terrorista che vuole spruzzare gas nervino in un centro commerciale sono un assassino? Dipende, forse, anche, punti di vista. Quello che resta, all'inizio e alla fine, è un essere umano che ne uccide uno o più di uno, anche centinaia di migliaia. E questa è una questione che ha solo e soltanto a che fare con la coscienza di chi si trova a fare ciò che fa, di sua volontà o su ordine. E' una questione che riguarda lui e ne assume le conseguenze, che lo voglia o no.
Suggerisco un libro di un giornalista "Esecuzioni a distanza" di William Langewiesche, che spiega cosa fa oggi un soldato specializzato e cosa sia la guerra asimmetrica, specie quella coi drones. Ma è il lato psicologico l'aspetto interessante, non tanto la tecnologia. Perché alla fine c'è sempre un uomo.
Un ultima cosa: comunque la si pensi, non ha importanza, ma studiate attentamente e in modo freddo la storia della guerra, se volete capire cosa succederà in futuro.

attimiespazi ha detto...

ciao Andrea,
ho dato anch'io una veloce scorsa ai link e mi sono rinfrescata la memoria.
vorrei ripristinare anche qui un passo che mi pare molto importante, un passo tratto dalla lettera di risposta di Freud a Einstein, così, per rifletterci su.


"Perché ci indigniamo tanto contro la guerra, Lei e io e tanti altri, perché non la prendiamo come una delle molte e penose calamità della vita? La guerra sembra conforme alla natura, pienamente giustificata biologicamente, in pratica assai poco evitabile. Non inorridisca perché pongo la domanda. Al fine di compiere un’indagine come questa è forse lecito fingere un distacco di cui in realtà non si dispone. La risposta è: perché ogni uomo ha diritto alla propria vita, perché la guerra annienta vite umane piene di promesse, pone i singoli individui in condizioni che li disonorano, li costringe, contro la propria volontà, a uccidere altri individui, distrugge preziosi valori materiali, prodotto del lavoro umano, e altre cose ancora. Inoltre la guerra nella sua forma attuale non dà più alcuna opportunità di attuare l’antico ideale eroico, e la guerra di domani, a causa del perfezionamento dei mezzi di distruzione, significherebbe lo sterminio di uno o forse di entrambi i contendenti. Tutto ciò è vero e sembra così incontestabile che ci meravigliamo soltanto che il ricorso alla guerra non sia stato ancora ripudiato mediante un accordo generale dell’umanità. Dei caratteri psicologici della civiltà, due sembrano i più importanti: il rafforzamento dell’intelletto, che comincia a dominare la vita pulsionale, e l’interiorizzazione dell’aggressività, con tutti i vantaggi e i pericoli che ne conseguono. Orbene, poiché la guerra contraddice nel modo più stridente a tutto l’atteggiamento psichico che ci è imposto dal processo civile, dobbiamo necessariamente ribellarci contro di essa: semplicemente non la sopportiamo più; non si tratta soltanto di un rifiuto intellettuale e affettivo, per noi pacifisti si tratta di un’intolleranza costituzionale, per così dire della massima idiosincrasia. E mi sembra che le degradazioni estetiche della guerra non abbiano nel nostro rifiuto una parte molto minore delle sue crudeltà.
Quanto dovremo aspettare perché anche gli altri diventino pacifisti? Non si può dirlo, ma forse non è una speranza utopistica che l’influsso di due fattori - un atteggiamento più civile e il giustificato timore degli effetti di una guerra futura - ponga fine alle guerre in un prossimo avvenire. Per quali vie dirette o traverse non possiamo indovinarlo. Nel frattempo possiamo dirci: tutto ciò che promuove l’evoluzione civile lavora anche contro la guerra."


naturalmente potrai trovare l'intero a questo link se ti interessa approfondire l'intero contesto
PERCHÈ LA GUERRA?


.attimi

attimiespazi ha detto...

io penso che fare leggere questo agli studenti delle superiori non sarebbe male..

attimiespazi ha detto...

io penso che fare leggere l'intero documento agli studenti delle superiori non sarebbe male..

Anonimo ha detto...

Per Paoly:
non essere dispiaciuta per me Paoly (don't cry for me Paolinaaa...). Sono un tranquillo "gentiluomo" di campagna, un po' prolisso, grafomane... che vive per la sua famiglia, sperando di essere utile magari a chi vuol ascoltare i suoi (tanti, troppi) sbagli, e magari non ripeterli (ma non succede mai).
Quando dissi a Ricky che quello che sapevo fare meglio era uccidere, ho detto una cosa scontata per un militare (operativo), che può essere teorica, una specializzazione che non ha poi trovato pratica sul campo.
Quello che mi preme è che la gente si faccia chiarezza nella testa su ciò che significa essere un soldato, oggi. Vedo che ci sono una marea di preconcetti, ideologie che, per quanto nobilmente umane, non portano a capire, e quindi non aiutano nessuno. Nei miei dieci anni di servizio ho lavorato con tante onlus, anche molto note, e ti dico che tolti alcuni episodi la collaborazione è sempre stata ottima, e impostata all'amicizia e solidarietà.
Il pacifista più pacifista che ho conosciuto si chiama Bruno Loi, un generale dei paracadutisti. Ho conosciuto manager, anche donne, di alcune onlus, che manco uno squalo tigre se le sarebbe mangiate. Ho visto un nostro tenente colonnello (medico) decorato al valore nella Guerra del Golfo 1 tirare le sue piastrine di riconoscimento in faccia a un ammiraglio ameicano, dicendogli che lui il mercenario per loro non lo avrebbe più fatto, e oggi è il mio dentista. Ho partecipato a una operazione buffonata, in Sardegna, che mi ha fatto capire che dietro l'anonima sequestri c'era ben altro che una dozzina di pastori sardi. Sono stato di scorta a politici che per incontrarsi con certi imprenditori facevano schierare interi battaglioni intorno alle loro ville. E poi.
Non essere dispiaciuta per me.

Anonimo ha detto...

Per Attimi:
In base alla mia esperienza oggi i ragazzi sono molto meno disposti ad ascoltare temi astratti, filosofici (inorridisce il Farina) su temi di interesse sostanzialmente economico e politico. Einstein è il padre dell'atomica (uno dei) e quando fu suo interesse scrisse a Roosevelt di impegnarsi nella sua costruzione, per anticipare i tedeschi. Salvo poi capire che gli americani puntarono una pistola alla tempia del mondo, fino al 1957, ricattandolo. Anche Oppenheimer poi lo capì. Solo Teller postulò teorie ancora oggi valide nella strategia di first strike atomico USA, senza pentirsene: una cosa che un uomo normale non può neanche immaginare. Sakarov, il padre della H russa obiettò, ma al solito era tardi: il vaso di Pandora era stato aperto. La distruzione atomica del mondo non è così prossima, e la teorizzazione di Von Klausewitz "La guerra è la continuazione della politica con altri mezzi", è molto attuale. I ragazzi sono interessati a comprendere le dinamiche economiche della guerra moderna, la geopolitica, in funzione di capire dove andare a studiare o lavorare. Chi si muove dietro il terrorismo ad es. Il dialogo tra uno scienziato e uno psicologo, responsabili come e più di altri dell'attuale situazione, non li catalizzerebbe molto. E secondo me a ragione. Ma ci proverò, prometto.

Anonimo ha detto...

Anonimo (Andrea), fare Giustizia con il Dolore fisico o i servizi socialmente utili? Deciditi che mica sei stato chiaro!
"Il Dolere fisico è il più antico strumento didattico del mondo."
"ritengo che il Dolore sia il metodo più efficace esistente, il più naturale, e se vogliamo il più umano."
"Sostituire la pena detentiva con il Dolore: nessun intento di vendetta. Ma Giustizia."
"Non si tratta di arrivare alla perfezione, che non esiste, ma portarsi ad un livello di coscienza sociale diverso. Evolvere, paradossalmente usando il sistema più naturale e antico che esista: la paura del dolore.
Questo vorrebbe anche dire servizi sociali e lavori socialmente utili (ma davvero però) mica solo dolore fisico."

Anonimo ha detto...

Anonimo 07:25:

Sì, hai ragione, ho saltato un passaggio. Ovviamente esisterebbe una certa gradualità, una recidività che porta alla pena più pesante. Tutti sbagliamo, per carità: un ragazzo che investisse un pedone a 70 kmh, forse? Non lo so... Una disattenzione... Casi in cui il soggetto manifesta anche la volontà di correzione. Valutazione fiduciaria sul soggetto.
Ma se ad esempio c'è recidiva, c'è dolo grave, seppur accidentale (il tipo è al cell e va a 120 kmh in città, e scappa...) allora la pena sarà pesante. Spero di essermi spiegato meglio.

Mi capitava di pensare a una cosa: pensa se lungo una strada, chessò nei pressi di una scuola, ci fosse un cartello indicante che se superi il limite sono veramente ma veramente cazzi: secondo me potrebbe servire.
A Singapore quando sbarchi c'è un cartello: "Welcome to Singapore... If you follow our rules". Ti ricordi i ragazzi che hanno rigato le macchine condannati a 12 frustate a testa? Non so... Poi, la mia è solo un'ipotesi.

Unknown ha detto...

Ma perché Rambo il tennista dovrebbe darci lezioni a noi? Non conta un cazzo. Ci sarebbe voluto il nostro vecchio generale Giulio per rimetterlo in riga. Oh andrea non dire che mi fai male mo eh, che mi piscio sotto. A quelli che amano la violenza, li amo dello stesso amore. Non mi farei problemi a prenderti a sprangate in faccia, visto che hai minacciato vilmente pure Ricky. Ma non conviene pestare uno stronzo, perché comunque ti sporchi di merda... ciao!

Anonimo ha detto...

Anonimo 07:25,

scusami, non intendevo dire che sono d'accordo con Singapore in quel caso specifico. Citavo solo un posto dove esiste una legislazione in questo senso e ci fu un episodio famoso.

attimiespazi ha detto...

Andrea, come hai educato i tuoi figli?

io ho avuto uno splendido maschietto e mi sarà scappata uno o due volte uno scapaccione nel popò. del resto l'ho guidato nella sua crescita di individuo con l'esempio e con l'esercizio critico, con il domandarsi del perché le cose accadono, l'ho guidato al rispetto della propria Persona sia fisica che intellettuale che di rimando ha avuto riflessi più che positivi su chi ha incontrato nella sua vita. l'ho guidato all'inutilità della violenza e al valore di ogni singolo essere umano, soprattutto se diverso.
da ragazzino ha fatto due cazzate ma non l'ho castigato. sono sempre stata contraria ai castighi, per me sono inutili. ma l'ho fatto ragionare. in un caso, nel giro di una settimana si è reso conto della cazzata che aveva commesso. nel secondo caso c'è voluto più tempo, è stata una lunga battaglia in un periodo di contestazione forte dovuto alla crescita ma, ho tenuto duro e si è recuperato con il tempo e la sua intelligenza.
ecco, questo è solo un piccolo esempio di come intendo il mio piccolo mondo.
io sono per il recupero e, sostanzialmente, sono contraria ai metodi coercitivi.

naturalmente, mi trovo superstradaccordo con quanto esposto da Paoly, riguardo i criminali di grosso calibro, tra cui annovererei pure i Boss dei grandi Stati che si divertono ad inventarsi guerre e che per i loro interessi fanno morire gente inerme e spediscono ragazzi a rischiare la propria vita. perché, comunque, se si va in missione in zone sensibili, il rischio c'è sempre, no?
perché, Andrea, saranno pure cambiate le tecnologie militari ma i morti, le vittime inermi, ci sono ancora, eccome!!

quindi, concludendo il mio ragionamento:
se educassimo i nostri figli alla non violenza, non pensi che con l'andare degli anni (decenni e decenni e decenni) si possa giungere ad una nuova era dove qualsiasi guerra possa essere vista come una vera e propria aberrazione?

.attimi





altrimentipresente ha detto...

Finché la guerra sarà considerata una cosa malvagia, conserverà il suo fascino;
quando sarà considerata volgare, cesserà di essere popolare.

Oscar


Anonimo ha detto...

Altrimentipresente:

sono assolutamente d'accordo, l'ho scritto e lo dico. Non intendo paragonarmi a Oscar, ci mancherebbe.

Quello che andrebbe chiarito, inoltre, e che la guerra, da almeno da 200 anni, è il principale motore economico del mondo. E andrebbero studiati bene tutti i risvolti storici ed economici di tutte le guerre,soprattutto le ultime. Partendo da questo, si potrebbe allora davvero sviluppare una coscienza antimilitarista, realmente strutturata, e gradualmente evolvere verso un sistema economico diverso.

attimiespazi ha detto...

oh, che poi, mio figlio si è fatto un bel corso di karate e successivamente di boxe, principalmente per passione ma anche perché può sempre servire. non si sa mai.
insomma, non è uno sprovveduto ed è ben cosciente del mondo che lo circonda.
ma è fiducioso nel futuro dell'umanità, guarda sempre con occhi positivi e si
è sempre tirato su le maniche, e sa cosa vuol dire il sacrificio..

.a

Anonimo ha detto...

Attimi:

ho 2 + 2 maschi, dai 21 ai 12 anni. Nessuno di loro conosce il mio passato, diciamo con precisione. Non si guardano film di guerra in casa mia, niente video giochi di quel tipo. Quindi il nostro relazionarsi è basato su dialogo e rispetto. Ma ovviamente se mi incazzo sanno tutti che è il caso di girare lungo. Nessuno di loro frequenta palestre o cose simili, non hanno mai litigato a scuola. Ma sono autorizzati a difendersi se minacciati o vessati. A scuola vanno bene e non ho mai avuto richiami disciplinari. Sono ragazzi semplici e cordiali. Solo mio padre sapeva, obbligatoriamente, cosa facevo. Ho smesso a 30 anni e lui è mancato poco dopo. Mia moglie non mi ha mai chiesto nulla, ne abbiamo mai discusso la cosa. Ovvio che sappia. Mi è stata molto vicina quando ho lasciato l'EI e mi ha aiutato a rifarmi una vita, cosa che non è stata semplice. Non ho mai avuto problemi ma temo, conoscendomi, che non sarei tenero con i miei figli se lo sbaglio fosse grave. Loro questo lo sanno e credo ne tengano conto. Non sono uno di quelli che siccome sei mio figlio alla fine ti perdono.

Per la seconda parte ti rimando a cosa ho risposto a Altrimentipresente e anche a quanto risposto sopra. Io non sono tanto per le utopie: a John Lennon gli hanno sparato. E' sulle punizioni corporali naturalmente sto provocando una discussione su una mera ipotesi.

attimiespazi ha detto...

oh, finalmente un genitore
con il quale scambiare esperienze.
essere genitori è un valore aggiunto,
i figli ci insegnano tante cose..

;-)


.attimi

Anonimo ha detto...

Attimi:

mi pare di avertelo già detto: certo che accadrà che la guerra sarà ripudiata. Temo però che questo avverrà solo dopo una guerra devastante, e un conseguente reset dell'umanità e del suo attuale sistema socioeconomico.

Spero ovviamente di sbagliarmi e vale la pena sicuramente di ricordarlo alle nuove generazioni. La loro consapevolezza è indispensabile.

Unknown ha detto...

Mah questo prima vuole impalare la gente e poi fa il papà severo ma affettuoso? Ma ci abbiamo i musulmani per ste cagate. Bastano loro a fare pena al pene. Gli avrà pure sparato, e non era meno coglione di loro!

Unknown ha detto...

Ahahahahah! Porcoddio!

Unknown ha detto...

Visto che stiamo in vena di buffoneggiare ecco un capolavoro del Nostro Pupillo:
https://youtu.be/y3_Uy2XA-MU

attimiespazi ha detto...

FF, anche a me non mi convince mica tanto AnonimoAndrea!
teniamolo sotto stretta sorveglianza e se sgarra
un'altra volta:
vvviiiiuuuuuulenzaaa!!
mica qui siamo sul FQ, che fanno le preferenze.
se la deve guadagnare la pagnotta!!!

però, che peccato!
niente duello d'onore.
Ricky deve restituirmi il fazzolettino a fiorellini..

.a

Unknown ha detto...

Boh.... non lo so. Mi sembra un Parolisi dell'ultima ora. Tutti sti soldatoni assassini, si credono chissà che, solo perché hanno accoppato qualche coglione. Capisco che uccidere possa dare un senso di onnipotenza. Ma per ora non ho avuto il piacere. Quindi non li capisco.

Anonimo ha detto...

I ragazzi, i figli. Nel video uno fa e gli altri ridono.
Sono genitore e i miei figli al massimo li ho gratificati con qualche carezza un poco pesante sulle chiappe e solo nella prima infanzia quando il "dialogo" era problematico (ma c'era materiale per assorbire); poi confronto e dialogo con, all'occorrenza, cazziatoni o pesci in faccia che dir si voglia.
Ma se (ipotesi molto improbabile) avessero tenuto un comportamento come questo, calci in culo a due a due fino a quando non diventavano dispari, come dice il mio amico che ben conosce la matematica.
http://www.corriere.it/cronache/18_aprile_18/prof-bullizzaro-lucca-insulti-minacce-3-stuidenti-indagati-1027a01c-4320-11e8-99f8-d9a2facd26f3.shtml
--.

attimiespazi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
attimiespazi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
attimiespazi ha detto...

sì, io penso che un buon genitore possa essere in grado di guidare con fermezza, senza ricorrere pigramente a castighi o alle mani, un ragazzo o ragazza in crescita per guidarlo al rispetto di regole di comportamento. fermezza che si può esplicare anche con un solo sguardo o la voce alterata. è molto, molto impegnativo ed è un percorso (quello genitoriale) basato sull'attenzione e la sorveglianza senza però soffocare il libero sviluppo dell'individualità dei propri figli, che non sono delle proprietà ma degli esseri distaccati da noi. va da sé che il carattere dei figli, la loro indole naturale può facilitare o rendere più complicato il ruolo di genitori.
nel caso di questo video, beh, ho sempre pensato che, purtroppo, sia andata ingiustamente alla deriva la figura importantissima dell'insegnante proprio perché i genitori stessi -fin dalle elementari - non collaborano con esso e spesso lo vedono come persona da contestare solo perché osa criticare o dare direzioni o suggerimenti sui figli. questa svalutazione si traduce in automatico come messaggio indiretto che viene assorbita dai ragazzi, e i giovani crescono sempre più fragili, perché le figure di riferimento (genitori e insegnanti) vengono indebolite a loro danno.
questa del video mi sembra una bravata, supportata dall'uso smodato di questo rendere pubblico filmatini per fare i gradassi. se i ragazzi non avevano il cellulare in classe (ma a cosa serve durante le lezioni?) sono sicura che non avrebbero trovato motivo per fare questa messa in scena. il prof si è comportato bene evitando di reagire, secondo me. i provvedimenti disciplinari, dettati dalle regole scolastiche, non tarderanno ad arrivare..

.attimichehadovutocorreggereiprecedentierrori

attimiespazi ha detto...

cioè, scrivere da smartphone è da incubo. non lo faccio più, se non per messaggi brevi.
buonanotte a tutti, sono stanchina, vado a dormire, domani mi aspetta un'alzataccia..