domenica 3 gennaio 2016

COME FRANKIE


Je m'accuse. Mi accuso di essere un incontinente, di scrivere
troppo, di fare troppi film, mosso unicamente da una angoscia
di morte pervasiva e delirante. Ma non ho orrore del vuoto,
al contrario, ho orrore del pieno, una vita piena è una vita da
mediocri, da ottusi, da esseri superficiali. Il vuoto è profondo.
Sono un uomo vuoto. E scrivo e filmo per svuotarmi ancora
di più, per arrivare all'essenza. Alla purezza del nulla. C'è tutta
una fisiologia dell'evacuazione spirituale dietro il mio lavoro.
Eiaculare e andare di corpo sono atti spirituali. Non sarò mai
stitico. Mai. Arrotolo le mie palline di merda e sono felice.
Sono innocente come un bambino che fa il male con innocenza.
Sono un mostro come Frankenstein che getta la bambina
nel fiume e non si rende conto di avere commesso un crimine.
Perché "Frankie" è puro come tutti i mostri. Siate mostri di
voi stessi. Non lasciate che la terra ricopra solo i vostri inutili
fronzoli. Donate ai vermi la prelibatezza di un cadavere
liberato, di un'anima infangata, siate vertigine sediziosa.
Je m'accuse!

7 commenti:

RobySan ha detto...

Dài, proprio come Frankie no. Il mio amico Frankie ci vedeva così poco, ma così poco, che il venerdì sera, entrando in birreria, salutava l'attaccapanni (solo che vi fossero un cappotto e un cappello appesi).

-farinomane- ha detto...

A proposito di evacuazione...il bello del ritorno da un viaggio è proprio quello.
Buon inizio anno a tutti.

rickyfarina ha detto...


RobySan, io adoravo il cartone animato Mister Magoo, ricordi?

rickyfarina ha detto...


Farinomane, non riesci ad andare di corpo quando viaggi???

RobySan ha detto...

In effetti il vecchio Frankie (intendo il mio amico) aveva un sacco di tratti in comune con Mr. Magoo. Salvo che non era ricco. Ma per quanto riguarda passi sconsiderati e avventatezze "alla cieca" era proprio lui. Fumava come un turcomanno e un giorno, eravamo in macchina io, l'Enrico e lui, diretti verso la Calabria sul 127 ocra rosso sfarinato di Enri, lui, il Frankie, fuma che ti fuma, a furia d'infilar cicche nel portacenere più che zeppo, manda in fumo portacenere e ciò che c'era attorno (poca roba, sai il 127 era una carretta misera). Non ti dico le bestemmie dell'Enri. A Crotone, poi, a momenti cade in tutti i buchi e anfratti del castellaccio che era servito a Monicelli per la scena finale di Brancaleone. Un'altra volta, in macchina con quel precisino di Savino, teneva il finestrino aperto - era estate - e fumava, fumava ripetutamente spegnendo imperterrito le cicche sulla portiera della Panda carta da zucchero del Savi. Non ti dico la rampogna susseguente. E poi la macchia di caramello che è rimasta lì, proprio un po' più in là della maniglia.

Anonimo ha detto...

Me-he-he!
https://www.youtube.com/watch?v=cxQ1DiSLvkM

-farinomane- ha detto...

Beh...di solito non ho problemi, ma quando sono a casa ho più soddisfazioni...non so se mi spiego.
Tu? Vai di corpo alla grande ovunque?