Sapete? Ci sono i modi e i tempi per intervenire. Ora sto leggendo
Zygmunt Bauman "Stranieri alle porte", uno "stupidello" qualsiasi che
ha la mia stessa visione delle cose. Non escludo un monologo su
questo saggio interessante. Flusso migratorio inarrestabile, necessità
di fusione e di coabitazione o finisce la pacchia per tutti. Ci presentano
il conto, il conto di tutte le nostre vessazioni. Certamente tutti i
paesi europei devono assumersi responsabilità. Giusto picchiare
i pugni, sbagliato il metodo. Libertà di pensiero e di spostamento,
sono diritti fondamentali. Migranti economici? Si chiama fame. E
tante cosette di questo tipo. Ribadisco: Putin criminale contro
l'umanità, chi lo sostiene o dice che è un eroe, è un poco di buono.
Altro? Ogni mio film è sempre stato un film politico, solo gli
sciocchi cadono dal pero adesso. Continuerò così, a sostenere
le persone più intelligenti e più preparate di me sull'argomento,
darò il mio insignificante e piccolo contributo. Continuerò ad
essere il migliore videoritrattista vivente, anche grazie al mio
sdegno politico e civile, non voglio chiamarlo impegno. Ciao cocchi.
33 commenti:
Vedo solo qualcuno in cerca di bias, altro che studiare.
Chi volesse farsi una cultura in merito e conoscere davvero la storia e i fatti, si affiderebbe a testi come "Armi di migrazione di massa" della Greenhill https://www.amazon.it/Armi-migrazione-massa-Kelly-Greenhill/dp/8861023940
sì, studia anche qui, per un pensiero davvero critico. raccogli materiale a destra e a manca.
ciao Cocco Cucciolotto.
ti aspetto per la tesina video con la tua facciottina cucciolina.
cucci, cucci, cucci.
ahahahah..
https://www.google.it/amp/www.iltempo.it/politica/2018/07/08/news/un-profugo-in-casa-mia-mai-abbiamo-stanato-i-radical-chic-1076678/amp/
.attimi
Bravo studia cocco bello ....ma cerca di leggere anche testi di chi non ha proprio la tua stessa visione.....in modo da avere una visione più ampia. Il fatto che da fighetta vanitosa precisi .....“uno stupidello” qualsiasi con la mia stessa visione delle cose ......fa un poco sorridere per la tua consueta ingenuità. E’ come se tu affermassi... siccome io la penso come un “riconosciuto e famoso” sociologo/filosofo ....la mia visione è molto più giusta della vostra. Ribadisco ....di ideologie siamo pieni....di tomi di sociologi e filosofi pure....sono dei quadri analitici su flussi e movimentazioni, con relative conseguenze ed esiti finali. Bello parlare di libertà di pensiero e spostamento che sono diiritti fondamentali ....peccato che fuori dalla carta stampata e dai monologhi video ......non è mai stato totalmente fattibile ne nella nostra società occidentale e tanto meno nelle società da cui provengono i vari migranti. Anzi, nonostante fuggano da una mancanza di libertà, poi trasportano da noi certi loro usi e consuetudini che si scontrano proprio con il concetto di libertà. Forse non ti è chiaro che per quanto gli occidentali possano essere bendisposti ad accogliere ......dall’altra parte non vi è sempre una gran disposizione ad adeguarsi, ad integrarsi, a rispettare le libertà altrui e le nostre norme. E comunque a parte le valutazioni in macro di studiosi sui flussi migratori .....poi ogni persona valuta in micro come tutto ciò influisce sulla sua libertà e sulla sua qualità di vita. Il caos in se non ha mai prodotto ordine .....tocca ogni volta riordinare. Se in ambiente ristretto per accumulo di fruitori si riduce lo spazio ed il companatico.....la rabbia sale e si rischia lo scontro. Vedremo se all’occorrenza od in caso di attacco serio alla tua libertà o della tua famiglia ......sarai disposto a farti da parte ed a subire come un martire. Colei che si è trovata sul posto di lavoro con una bottiglia rotta puntata alla gola ed è poi finita, alla seconda aggressione, per un mese in ospedale .....non è più molto bendisposta all’accoglienza ....idem tanti di quelli che hanno subito vessazioni (senza essere i diretti colpevoli) da migranti o rom che hanno deciso di rifarsi delle loro vessazioni ...subite da chissà chi a casa loro, da trafficanti, schiavisti e sfruttatori annessi. Siamo animali .....e se il nostro spazio e sopravvivenza vengono insidiati ed attaccati ....reagiamo per difesa. Quando un animale non intende fondersi o coabitare forzatamente.......parte la guerra. Gli ideali ...per funzionare ....devono essere accolti da tutti .....ma ad ostacolare ci sono orgogli di razza, religioni, usanze, stereotipi, razzismi ....qualsiasi nazionalità si appartenga. Chicca
comunque, sappi, e ti ripeto che per me chiudere i porti non è la soluzione,
ma grazie alla mossa di Salvini (che spero si sia limitata a quella volta- non seguo le notizie perché ne ho fin sopra i capelli e penso piuttosto a quei poveri ragazzini intrappolati in una grotta)
forse, insieme agli altri Stati Europei ci si organizza un po' meglio per affrontare questo esodo e dare davvero gli aiuti necessari..
E smettiamola per carità di elevare quasi a santo o a simbolo astratto del tema “libertà e speranza”....la figura del migrante di ogni epoca. Facendo così a mio parere gli si toglie la sua vera identità ...e cioè quella di una persona umana con pregi e difetti ....e che può fare del male quanto chi non ha il titolo santificato di “migrante”. A parte il soccorso in mare, che arriva dopo un lungo tragitto di sfruttamento, ce ne sono di cose su cui lavorare per cercare di far crescere proprio nella testa di stranieri (con altre mentalità).....alcuni nostri concetti di rispetto e libertà (che tra l’altro neanche tutti noi rispettiamo). Chicca
ecco, io sto sintonizzata su questo
https://www.google.it/amp/s/amp.tgcom24.mediaset.it/articolo/766/3150766.html
.attimi
oh, Chicca, io devo ancora acquistare il libro di Gatti, comunque, io manderei a Ricky questo ulteriore documento per i suoi studi
guarda e ascolta RF
https://video.repubblica.it/cronaca/cambio-rotta-l-inchiesta-di-fabrizio-gatti-sull-espresso-in-edicola-domenica/268072/268484?videorepmobile=1&videorepmobile=1
Farò una trasgressione al mio proposito di addio al mondo infero dei commenti, dio, mi sento attimizzato!
Cara Chicca, secondo la mia interpretazione della lettura del saggio appena conclusa, tu sei una persona
che sta vivendo una dissonanza cognitiva. Nel senso che anche tu sei provvista di una ragione in grado
di stabilire la distinzione tra bene e male, anche tu conosci razionalmente l'imperativo morale verso l'altro,
ma tendi a svalutare l'altro in quanto altro, per poi negare i diritti fondamentali dell'essere umano, tanto se
l'altro è svalutato in quanto ostile non agisce più l'imperativo morale che tieni solo per quelli simili a te.
Il tuo ritratto. Il ritratto di chi mi sta sui coglioni.
Sostituire "ostilità" con "ospitalità" o siamo fottuti, anche tu piccola egoista provinciale di nome Chicca.
La parola d'ordine è cosmopolitismo. Già Kant (ma una Chicca che ne sa di Kant?).
Un solo pianeta, una sola umanità.
Un solo pianeta, una sola Umanità.
(Ricky Farina)
Quanto mi è piaciuto questo saggio! E alla fine della solfa che cosa conta veramente?
Che cosa ci salverà? La conversazione, intesa come apertura all'altro, al volto dell'altro.
Chi nega il volto, chi nega la conversazione, è già perdente, appartiene a un mondo
superato. Fra poco saremo in nove miliardi su questa terra, conversare sarà veramente
imprescindibile, per conversare però bisogna iniziare a non farli annegare.
Conversare, etimologicamente significa "trovarsi assieme".
Oscar ha detto, più o meno (vado a memoria):
"È l'amore che ci salverà, non la filosofia tedesca"..
:-)
.attimiwildiana
Farina,
vedo finalmente che stai leggendo il pensiero di UN SOCIOLOGO !!!! Era ora cazzo.
Adesso, cerca di capire bene cosa ha scritto, però. Non c'è riferimento alcuno in questo libro a un concetto di ACCOGLIENZA SEMPRE E COMUNQUE. C'è il richiamo ad un imperativo SOCIOLOGICO:
CAPIRE E ASCOLTARE TUTTI, COMUNICARE, SCAMBIARE VALORI ED ESPERIENZE.
Non c'è scritto da nessuna parte: ACCOGLIAMO TUTTI QUELLI CHE ARRIVANO SENZA RAGIONARE. Questo lo dite tu e altri che su questo, ho paura, ci fanno post e spot, te lo ripeto.
Salvini è una scusa, e lo sta dimostrando. Ma non si può lasciare in mano a quelli come voi (e come lui) una questione cosí complessa.
Tu e Salvini siete due facce della stessa ignoranza. Per te ignoranza di non sapere, per lui ignoranza comportamentale.
Attimi:
Baumann è polacco, non tedesco, ed è senza dubbio un grandissimo della SOCIOLOGIA.
SOCIOLOGIA, capito Farina?
...
Era un grandissimo della SOCIOLOGIA, perché purtroppo è morto l'anno scorso...
Gravissima perdita.
In questo pianeta c'è la libertà di pensiero?
Andrea,
Kant, citato da Ricky, era un filosofo tedesco, mi pare. vissuto antecedentemente a Wilde..
Martina:
Certo, un pensiero non è un'azione: ognuno è libero di pensare ciò che vuole. Però, ad un certo punto del percorso umano, l'aggregazione in gruppi, necessaria alla sopravvivenza della specie, e alla sua relativa evoluzione in villaggi, città, nazioni, oggi agglomerati di nazioni, ha portato a una conseguente aggregazione di pensiero, in quanto la sua assenza porta l'anarchia, e la conseguente fine della forza del gruppo. Bisogna trovare un pensiero prevalente, in base a necessità e spesso convenienza, e strutturare in base a questo un pensiero comune che si concretizza in un programma, sociologico, economico, politico... È un sistema imperfetto, spesso molto, ma è attualmente l'unico modo che l'uomo ha per sopravvivere.
Baumann, scoperto oggi da Farina, pone il dialogo tra genti e popoli come base dell'evoluzione pacifica. Beh, non mi pare che gli si possa dare torto. Farina dice che quando saremo 9 miliardi saremo costretti a parlare ed integrarci. Questo non è solo non vero, per quanto auspicabile, ma è pure fortemente improbabile. Certo, è compito di Baumann avere questa speranza, ci mancherebbe: non sarebbe stato un sociologo altrimenti. Se fosse stato uno storico, molto probabilmente avrebbe detto che una guerra sarà quella che verrà. Purtroppo, ad oggi, se dovessimo scommettere tenendo conto delle probabilità e della storia, ci sarebbe da puntare sullo storico.
Il fatto è che il mondo, il nostro pianeta, è un sistema finito, con limiti e confini. Quelli come Farina non possono pensar in questi termini, vuoi perché non lo sanno fare, vuoi perché non lo possono fare: il concetto di fine della civiltà umana non è filosoficamente accettabile, e soprattutto per loro significherebbe non sapere più cosa dire, e quindi...
È, mi spiace, devo dirlo, una questione di numeri, che ad un certo punto causeranno una situazione limite. Se fossimo tutti, TUTTI, disposti al dialogo, in teoria, si potrebbe rimandare, spostare il limite, almeno un po'. Invece l'uomo non dialoga: un 20% circa dell'umanità è composto da delinquenti, più o meno pericolosi, dal ladro di biciclette al despota sanguinario e sociopatico. Oggi, questo 20% è relativamente sotto controllo, ma quando le condizioni diverranno critiche, a quel 20% si aggregheranno altri che avranno il solo scopo di sopravvivere, loro e i loro figli. E a quel punto si verificherà un effetto domino devastante.
Spero di sbagliarmi.
rickyfarina ha detto..."chi nega la conversazione, è già perdente"
Si è dato del perdente da solo, non facendo altro che ripetere lo stesso ritornello da giorni e giorni, come un bambino che urla gnègnè con le mani sulle orecchie, insultando chiunque avesse tentato di conversare.
Neanche tre righe sopra continua a insultare Chicca, dandole della "piccola egoista provinciale", con uno snobismo a dir poco ributtante.
Ipocrisia e squallore allo stato puro.
Attimi:
beh, quello sì. Ma nessun non contemporaneo dovrebbe essere citato in questo contesto di discussione, perché nessuno poteva solo lontanamente immaginare la situazione.
L'esempio è la citazione a cazzo di Ovadia sul fenomeno migratorio italiano di inizio '900.
Quello che sta succedendo, e che succederà, è una cosa nuova, data da una disponibilità tecnologica impensata e imprevista: la comunicazione globale e i trasporti globali hanno reimpostato tutto.
Cibo, acqua, risorse energetiche, inquinamento ambientale, cambiamenti climatici estremi, reimpostano tutto. E credo tra l'altro che molte cose gravi, irreversibili, non ci siano dette, non ci vengano dette.
Prendi Farina: ma che cazzo vuoi spiegare...
mah, tra Chicca e Ricky c'è sempre stato questo ping pong di "complimenti"
yyyaahhhwwwnnnn (sbadiglio)
appena trova le parole giuste, Chicca va in modalità PanzerAsfaltatrice e si difende da sola.
normale amministrazione
doppio yyyaaahhhwwwnnnnn..
Andrea, non mi sono documentata ma oggi parlando a voce, carne e ossa, con una persona mi è stato detta che i migranti italiani del 900 che andavano a cercar fortuna in America avevano un foglio di via e sapevano già che cosa andavano a fare. certamente saranno stati ghettizzati ed avranno subito ingiustizie in quanto stranieri ma c'erano delle regole per sbarcare in America. così mi è stato detto.
Ovadia ha espresso con leggerezza il suo pensiero confrontando due realtà storiche differenti, e ciò mi è bastato per non interessarmi a questa persona, come già detto. sarà una bravisdima persona, non metto in dubbio questo, eh!!
:-)
ciao Andrea, ora devo proprio staccare.
a presto..
.attimi
.attimi
sono fusa, scusa errori..
Attimi:
certamente.
Tutti, anche oggi, devono chiedere un permesso e fornire garanzie precise in ambasciata, per andare a lavorare in un paese extra EU. Il caso dell'Australia è esemplare.
Il semplice fatto che esistano dei rifugiati, cioè persone delle quali è ufficialmente riconosciuto che devono abbandonare una polity e muoversi in un'altra per potersi realizzare come esseri umani, per potersi esprimere, ci fa capire quanto sia essenziale, in termini di promozione umana e di protezione dei diritti universali dell'uomo, che esistano polity diverse. E in cosa si traduce, concretamente, l'esistenza di diverse polity?
Nei confini che le separano.
Fa tenerezza, ma anche un po' paura e molto schifo, che ci sia chi, sdilinquendosi ostentatamente per il debole e l'oppresso (rigorosamente altrui), propugna l'abolizione delle frontiere.
Un mondo senza confini è come un corpo senza membrane cellulari: un lago di citoplasma, che il sole di questi giorni farebbe evaporare nel giro di un quarto d'ora.
I rifugiati sono persone che hanno necessità di superare un confine per pensare diversamente, e questo semplice dato strutturale ci fa comprendere che chi è sinceramente amico della diversità e della possibilità di esprimerla deve difendere le frontiere. Ma per qualche strano motivo, gli amici della "diversità" culturale, sessuale, e via dicendo, sono anche quelli che lottano strenuamente insieme al capitale perché venga abolito il presupposto della diversità politica, che poi è il presupposto fondamentale perché le altre diversità vengano riconosciute e disciplinate (nell'interesse di chi, legittimamente, volesse essere uguale, magari perché ha letto Sandro Penna:
Felice chi è diverso
essendo egli diverso.
Ma guai a chi è diverso
essendo egli comune.
Forse Penna presagiva l'infinito squallore di un mondo paradossale in cui chi è felicemente comune viene condannato all'infelicità imponendogli di essere diverso per conformarsi al politicamente corretto, cioè alle forme uniche del pensiero unico dell'unico capitalismo che ci viene proposto).
Ma riflettiamo anche sugli immigrati. Immigrare è un diritto? La risposta è un sonoro NO.
E non è la risposta mia: è la risposta dell'ordinamento, ma è anche la risposta di filosofi che si sono interrogati sul concetto di giustizia nel loro lavoro di ricerca, e che quindi si presuppone ne sappiano un tantino di più dei giornalisti, scherani del capitale, squadristi del fascismo dell'opinione, cancro della democrazia. Mi riferisco in particolare a David Miller, che si pone esplicitamente la domanda se esista un diritto umano ad immigrare, e si risponde: no (fra l'altro, sollevando un tema del quale concretamente nessuno parla, ovvero quello di come tutelare i diritti umani di chi invece ha diritto a rifugiarsi altrove: perché i cosiddetti "migranti economici", cioè gli immigrati - clandestini o meno - non solo si appropriano liberamente del capitale sociale di una comunità, in un mondo in cui il capitale privato invece si difende benissimo ma compromettono seriamente il sacro diritto dei rifugiati di trovare asilo politico, rendendone l'esercizio ulteriormente penoso, o magari vedendoselo rifiutare, come sta succedendo ai tibetani, che sono "meno migranti" degli altri).
Anonimo che hai risposto a Martina
Bella analisi sulla libertà di pensiero
Sui migranti italiani di inizio 900 dei
quali parlava attimi, so di una famiglia
del mio paese che emigrò in america latina
per poi fare ritorno in italia più povera di prima.
Quello che è stato alle volte ritorna.
anonimo 12:40 caspita che commento interessante, peccato sia un plagio. Magari un pochino di vergogna.
http://appelloalpopolo.it/?p=33121
Martina:
provengo da un paese, meglio una valle, che è andata spopolandosi proprio dall'inizio del '900 fino a ieri. Una parte della mia famiglia emigrò in Inghilterra, e sono diventati ricchi, molto ricchi. A mio padre, un uomo tosto e libero, un giorno fu fatta una proposta da un cugino: vieni con noi, un uomo come te qui fa i soldi. Mio padre rispose che se era davvero in gamba fortuna l'avrebbe fatta anche qui: aveva ragione. Alcuni anni fa fu fatta anche a me la stessa proposta, e mi vennero in mente le parole di mio padre. Io in Italia ci sono nato, e mi sento male ogni volta che vado via. Questa è la mia casa, la mia terra, la mia gente: può non piacermi ma è così. Mio figlio farà ciò che vuole, ma spero si ricordi sempre da dove viene.
Ciao.
@ Delatore rintronato 13:44
Ti sembra abbia apposto firme? Non ti sovviene minimamente che l'aver omesso autore o fonte fosse per evitare pregiudizi cretini che in queste desolate lande abbondano? (Vedasi patetici insulti a Fusaro)
Ora prendi la tua boria e vai a fare il delatore rintronato altrove.
La vergogna tu non sai nemmeno dove stia di casa.
Servo.
Bella questa, uno scopiazzatore privo di idee, un passacarte che viene sgamato pretende di avere ragione.
Bravo continui in questo modo e vedrà che qualche cretino suo pari continuerà a dargli credito. Arrogarsi il diritto di riportare il testo di un autore come se fosse proprio, senza citarlo e portare come scusa motivi puerili, risponde a un'etica marcia e dimostra lo scarso rispetto che questo individuo ha sia per gli altri commentatori che per l'autore del testo. Io non so se chi lo ha sgamato conosca la vergogna o sia servo di qualcuno, quello che è evidente è che in questa circostanza la vergogna la rappresenta il plagiatore. Allucinante la sua presa di posizione, d'altra parte da un tipo da spiaggia come lui (chiaro che si tratta di quello che attimiespazi chiama Andrea) cosa altro ci si doveva aspettare? Bella anche la domanda rivolta ad anonimo 13:44 "ti sembra abbia apposto firme?", come se nei suoi precedenti commenti non si fosse fatto identificare allo stesso modo, ossia senza firma.
Bene anonimo 13:44, le persone serie hanno capito che la tua non è delazione ma una semplice operazione verità (quella cosa sconosciuta ad anonimo Andrea). Spero non cominci con la solfa di essere stato insultato per crearsi un alibi o un pretesto per rispondere come suo solito a minchia: io ho semplicemente seguito la scia di chi lo ha umiliato.
E adesso via con la solidarietà e le giustificazioni al poveretto (poveraccio)"insultato".
M.M.
M.M.
No caro il nostro Mona: io ho solo risposto a Martina.
Non sono il bersaglio dei tuoi pregiudizi. Mi associo a chi ha dato del plagiatore a non so chi sia, anzi.
La tua ignorante arroganza ti distingue sempre, e sempre di più.
Andrea (se proprio ci tieni).
M.M.
tra l'altro:
oltre all'ennesima figura di merda, sarebbe il caso che ti scusassi.
Sempre Andrea.
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