Ma prima voglio divertirmi...scatenatevi nei commenti che poi mi diverto a leggerli in treno.
Io sono fico. Sono più fico di tutti voi. Scrivo meglio di tutti voi, caporali permettendo.
Perché? Non è questione di grammatica, no. Si tratta di personalità. Ne ho da vendere.
Solo che nessuno la compra, e sapete perché? Perché il mondo pullula di mediocri che
non sanno riconoscere più il valore unico del mio LAVORO!
Perché io lavoro più di tutti voi, ogni giorno lavoro, con un pensiero, con un film,
con una stronzata. Lavoro in verticale e lavoro soprattutto in orizzontale.
I miei amici sono i sogni, quelli a occhi aperti e quelli a occhi chiusi, e anche
quelli ad occhi socchiusi. E sapete perché vi faccio incazzare? Perché so di essere
fico, bravo e interessante e perché sono felice, perdutamente felice della mia vita.
Di chi amo.
Io e mio fratello abbiamo due cazzi grandi e grossi. E siamo fichi.
Facciamo quello che amiamo, vi rendete conto?
Si tratta sempre di amore. E amiamo i migranti e li vogliamo tutti, tutti
qui, perché i vostri grugni ci hanno rotto. Le vostre paure e le vostre teorie
ci hanno scassato la minchia. I migranti sono tutti Believe!
Sono gli italiani i mostri, mostri di egoismo e di stupidità.
Altro che italiani brava gente! Avete la suocera nel sangue.
Non sapete aprire le braccia. Siete cannibali isomorfi.
Vi mangiate tra di voi. Avete il clan nel sangue.
Avete informazioni ma vi mancano le emozioni.
Quelle vere. Quelle che creano squarci e slanci. E turbini.
Giocate a tennis ma avete perso le palle.
Quelle vere. Quelle di un abbraccio.
Non sapete aprire le braccia e vi rifugiate nelle teorie
deliranti di un marxista nero, omofobo, che continua
a chiamare deportazione una fuga dall'odio e dalla
paura, una fuga per salvarsi la vita.
Believe non è uno schiavo. Believe è libero.
E parlate di vecchiette rapinate in un parco perché
leggete i giornali ma non sapete più leggere
il vostro cuore. Believe è il vostro cuore.
E sanguina purezza e sogni. Believe sa sorridere.
Voi no.
Believe è il sangue. Noi dobbiamo essere la sete.
Noi.
Vampiri di gioia.
13 commenti:
Tu sei il nostro datore di lavoro
Ma stai ancora a misurare i cazzi? Tuoi e altrui?
Se vuoi ti tengo da parte un paio di palle. Da tennis, usate, quelle spelacchiate, usurate.
Tanto il cane del mio vicino è in vacanza.
E quando ce lo presenti poi, tuo cuggino?
Andrea.
"il cane del mio vicino è in vacanza"
oh, perdinci, si è preso una vacanza dai suoi padroni, i tuoi vicini?
ahahahah..
Sono stato con una dopo che era stata fidanzata con mio fratello!... aho, diceva che che mio fratello l'ha più grande del mio. Però.... non facevo in tempo a metterglielo dentro che già si scusava, e si vergognava, perché con me, veniva subito. Chi ce l'ha più grosso tra voi fratelli? Lo sai?
Attimi,
sì torna a settembre. Come Farina. Si chiama Arturo, e io gli voglio molto bene.
Oddio, passa un po' troppo tempo a leccarsi le palle (le sue, non quelle da tennis) da solo, hai presente?
Beh sì hai presente: sei sul blog di Farina da un po', giusto?
Andrea.
sì, ho presente perché ho avuto due amici a quattro zampe, tutti e due maschi. vivevo in collina e ho potuto convivere con questi splendidi compagni di giochi e capire che i veri animali (in senso dispregiativo) sono certi esseri umani.
uno dei periodi più belli della mia vita, a contatto con la natura e la vera essenza della vita..
.attimi
Attimi
Da sempre vivo a contatto con la natura, in citta non riuscirei a vivere
quando sono stata a Milano mi sono domandata ma come fanno a vivere qua
io vorrei che tutti vivessero con la mia libertà, forse a qualcuno non piacerà
Anche a Ricky farebbe bene vivere in campagna non per sempre, come Giosue Carducci
che soggiornò a Villa Silvia, era grande amico della contessa Silvia Pasolini.Un
gran bel posto.
Ricky
Facile scrivere meglio di me
a proposito di natura,
voglio linkare anch'io una notizia come fanno gli Anonimi superiperinformati, consigliando di stare con il naso all'insù e, finalmente, staccare gli occhi dagli orpelli tecnologici
https://notizie.tiscali.it/scienza/articoli/attesa-per-la-luna-di-sangue/
.attimilunare
Attimi
Ieri sera ho partecipato ad una festa vicino al fiume con amici quelli dei vecchi tempi, un tappeto d'erba dove ho camminato scalza,una cena veloce, cantare, giocare a fazzoletto, tutti ci eravamo staccati dagli aggeggi tecnologici in compagnia di una splendida luna, un quadro favoloso che non dimenticherò.
Questa eclissi non me la perderò
Martinagioiosa
Attimi,
va beh ma per vedere un cane che si lecca le palle, se la cosa ti ispira così tanto, puoi stare anche in città.
Andrea.
Attimi,
se invece vuoi vedere un umano che si fa i pompini da solo... Stai pure qui a leggere i post di Farina.
Andrea.
Andrea
Hai tutte le ragioni del mondo, anchio che ho guardato quel link su Mattei mi è venuto da vomitare, ti viene voglia di emigrare, ma ho due figlie,sono inchiodata al mio lavoro ai debiti, sarebbe bello fuggire. Nonostante le cose negative che sono tante inutile elencarle,dobbiamo cercare di vivere questi ultimi anni al meglio sono contenta del mio lavoro e spero che anche il vostro sia bello, aiutare gli altri per quello che possiamo, unche tu ti sei prodigato ed è una bella cosa, e cercare di cogliere il meglio da tutti, anche da Ricky , tolto questa sua arroganza filosofica
trasmette sensazioni positive. Un dovere scendere da quel treno dell'ira, potersi confrontare serenamente anche se ad inzio post "il mondo pullula di mediocri" non ti fa aprire al confronto. Io spero in un mondo migliore e anche ad un Ricky migliore
Martina,
"io in Italia ci sono nato, e mi sento male appena penso di andare via" (adattamento da "I tre giorni del condor").
Per mia fortuna, e sfortuna, ho avuto modo di girare parecchio una buona parte del mondo, segnatamente Africa, Medio Oriente, Balcani, Asia fino al Bangladesh, naturalmente quasi tutta l'Europa, e per turismo Messico e Caraibi.
So che l'Italia è il posto più bello del mondo. Purtroppo, e qui do ragione a Farina, ho visto cambiare, e in peggio, gli italiani. C'è tutta una serie di ragioni per cui questo è avvenuto, e non escludo che la colpa sia anche di quelli come me. Non ce l'abbiamo fatta, non ci abbiamo creduto più, a un certo punto, forse abbiamo capito alcune cose e siamo morti dentro, un po' tutti.
Non so dire cosa faranno i miei figli. Sto facendo di tutto perché possano vivere bene il loro tempo, da uomini liberi, o che almeno sappiano cosa e chi hanno intorno.
Per quanto riguarda me, francamente non ha più importanza.
Nessuna tristezza: solo consapevolezza della propria situazione e condizione.
Andrea
Posta un commento