mercoledì 18 luglio 2018

LA PACCHIA

46 commenti:

attimiespazi ha detto...

mi piace di più il mio, che ho postato il 4 luglio.
naif finché vuoi, ma
lo trovo più significativo e, soprattutto di
libera interpretazione nelle
proprie coscienze..

:-P

https://youtu.be/BKhMJovgJr8

P.s. sai che mi hanno regalato una piccola videocamera? mi hanno detto
"basta con le riprese da telefonino, è ora che ti impegni un.pochino di più." è stata una grande sorpresa!!!
:-)
quello che mi piace, è che ci sia lo zoom, così posso catturare immagini anche da lontano.
chissà se sarò in grado?..

riccardofarina69 ha detto...


A me piace di partenza più il mio per un semplice motivo: io sono Ricky Farina!
E tu sei solo una stupendissima batuffolosissima Attimi Attimuccia!

Vai di zoom! Ma non esagerare!

attimiespazi ha detto...

@riccardofarina69
sai? ho zoomato una gabbianella carinissima. vedrò che farci. usare una videocamera è impegnativo, parecchio. occorre pazienza, un mucchio di tempo, e pratica nel girare.
sembra facile fare i film farinosi, ma non è così!
tutti guardano le tue immagini belle e servite ma forse non immaginano il lavoro che c'è dietro (anche se è una passione e reputarlo lavoro non è proprio esatto).
questo fattore in molti lo dimenticano, e lo trovo ingiusto.
poi, vabbè, c'è il sentimento che si butta dentro un montaggio.
come spiegarlo a parole? bisogna provarlo, esserci dentro per capirlo.
ciao Ricky Farina..

.attimichedevecomprarsiuntreppiedi

Anonimo ha detto...

Meglio in mano agli scafisti che a Schettino! Cazzo fai al mare? A.... pensionato!

Anonimo ha detto...

Farina,

perché non ti imbarchi su qualche nave ONG e lo fai lì qualche filmino? E visto che ci sei dai pure una mano? Ti aiuto io con Medici Senza Frontiere o con Emergency, non dovrebbero esserci problemi. Fammi sapere se sei interessato.

Andrea.

Anonimo ha detto...

Grande Andrea.

riccardofarina69 ha detto...

Potrei farlo e ne uscirebbe sicuramente un capolavoro, ma non lo farò perché sono il migliore a girare i miei poemetti in prosa filmici
anche al SUNSET. Ho già fatto HARKA. Lo hai visto? A quello che ti ha scritto GRAZIE ANDREA dico solo "sucami la ciolla" e vedi di affrontare la tua coscienza, alla mia ci penso io. Affronta le tue tartine al salmone sulla spiaggia come io affronto le mie.
Domani farò un monologo proprio sul mio essere un radical chic, i radical chic sono meravigliosi, se sono onesti, meno meravigliosi sono quelli che non si guardano allo specchio, che non hanno il coraggio di farlo come il sottoscritto. Non ho bisogno del tuo aiuto anche se ti ringrazio, tu pensa a giocare a tennis, io penso a fare i film che mi pare. Ok?

marti64 ha detto...

Attimi
Il tuo oltre che essere di liberà interpretazione
entra nel profondo del cuore e della coscienza, il tema
immigrati che ritroviamo in questo film denuncia.
Qui Ricky contrappone la vita di noi occidentali alla vita
degli immigrati. La loro vita un inferno già nel loro paese, la nostra una pacchia,
una vita sopra le nostre aspettative, ci mangiamo quasi tutta la torta a loro
le briciole

https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/01/16/rapporto-oxfam-otto-uomini-possiedono-la-stessa-ricchezza-di-36-miliardi-di-persone-nel-mondo/3319323/

attimiespazi ha detto...

ciao Martina,
ma lo sai che avevo la tentazione di sovrapporre le immagini di barconi pieni di migranti alle mie
proprio come ha fatto Ricky?
poi ho pensato che il mio messaggio non dovesse essere così esplicito e prevedibile, scontato.
e ho scelto diversamente, anche se risultato soffre un po' di staticità. ma, mi piaceva porre un velo
con a tema quella bandierina rossa che veniva schiaffeggiata dal vento,
mentre le onde in burrasca urlavano la memoria delle sue acque.
la mia denuncia l'ho caricata tutta sul pattino di salvataggio fermo a riva,
ma pronto in caso di bisogno.

comunque, ora mi sto allenando con la mia videocamerina.
i miei video sono sempre stati e sempre saranno tutti a titolo prettamente sperimentale.
ho già imbastito un video con le nuove immagini in cui appare la gabbianella e, se non proprio oggi,
al massimo domani lo pubblicherò.
ebbene, Ricky,
hei! dico a te !!!
potrò condividerlo qui sul tuo blog per poter avere una sana e sincera critica ed eventuali suggerimenti dal mio venerato Maestro Ricky Farina?
qual è la tua risposta affermativa?..

.@ttimi

Anonimo ha detto...

Farina,

la mia era una semplice proposta. Non capisco perché te la sei presa così. E no Farina, salire su una di quelle navi non è facile come pensi tu. Ci vuole un certo addestramento, un certo stomaco, una certa fiducia da parte dei colleghi e dell'equipaggio in te... Insomma, niente cialtroni e assolutamente NO RADICAL CHIC. Per questo ti offrivo il mio aiuto per salire a bordo, e magari sarei pure venuto con te. I campi da tennis non scappano: sarebbero stati ancora lì al nostro ritorno.

Perché insulti chi è d'accordo con me e si complimenta per una mia iniziativa? Nel "TUO" blog non si può? Che fai? Lo dici a tuo fratello se lo rifà?

Andrea.

Davide ha detto...

A Riccà... Avanti col cristo che la processione s'ingruma!

Anonimo ha detto...

film denuncia???
Ma dove?
Risalta solo l'indugiare compiaciuto del "regista" sui corpi delle ragazzine al sole.
La contrapposizione con i poveri migranti è fatta con evidente svogliatezza, piazzata lì a casaccio, tanto per far credere a chissà quali nobili intenti!

Anonimo ha detto...

Riscrivo anche qui.

A me pare di sapere che lo yacht grigio inquadrato sia di Abramovich, il russo oligarca. L'ho visto qualche anno fa in Sardegna.

Ora, io non vorrei deludere il Farina, ma potrei fare un lungo elenco di ospiti RADICAL CHIC DE SINISTRA DE NOANTRI, che ci salgono su quello yacht.

Quello che non posso non pensare, date l'esperienza maturata leggendo post di Farina qui e sul FQ.it, è che, poniamo stasera, Farina fosse invitato a una soiree sul detto yacht,

NON RINUNCEREBBE ASSOLUTAMENTE A SALIRCI, BALLARCI, e FARE TUTTO QUELLO CHE SI PUO' sul detto yact. Abbiamo ampi precedenti su cui basare questa teoria.

Per poi sentirci dire che "Lui è Lui, e che siccome è un artista... Cosa c'è di strano, di male, di osceno, di ipocrita, se Lui è stato invitato e noi, stronzi col mutuo, con le rate, con i figli, con i vicini che suonano il tam tam fino alle 4 del mattino, no. Lui è amico della sorella di PIF: mica cazzi.

Tu sei un artista, è un artista vola sopra a tutto, piscia su tutto e tutti, ti dice che Lui è un figo galattico (ma dimmi te...). Chiaro? Come no Farina... limpido.

Spiegami poi, se puoi, che cazzo c'entrano i bagnanti sulla spiaggia che son lì coi piedi nell'acqua, una scena "sovietica", da Germania est. Persone normalissime, che son lì tranquille a farsi un bagno, come chiunque, rispetto al mega yacht del russo. Sono curioso. E che cazzo dovrebbero fare, in luglio, sti fascistoni razzisti, che osano stare sul bagnasciuga di mussoliniana memoria? Si beano del Mare Nostrum, sti vigliacconi...

Adesso dimmi se questa è arte, o solo se non sai più letteralmente che cazzo fare.

Dimmi se non ti meriteresti davvero un bel mese su una ONG davanti alla Libia, a tirar su la gente... E ma tu hai male al pancino se va in barca, dimenticavo.

Ma dai cazzo.

Andrea.

Davide ha detto...

Di quale tipo di colpa stai cercando di farti perdonare facendo un video del genere?

https://www.google.it/amp/s/luigivassallo.wordpress.com/2014/03/14/la-questione-della-colpa-secondo-karl-jaspers/amp/

attimiespazi ha detto...

grazie della bella proposta di lettura, Davide.
faccio mia la frase che sento bussare dentro di me troppo spesso:
"Ma si può restare “umani” in un mondo sconvolto dalla guerra che segna il trionfo degli istinti antiumani che ancora si annidano in noi?"..

.attimi

Anonimo ha detto...

Attimi, mi inserisco.

c'è un malinteso: l'essere umano è malvagio, per sua natura e per necessità. La guerra è l'espressione forse, forse più estrema della malvagità umana.

Quello che vi ostinate di non capire, è che è normale (intesa come la norma) essere malvagi, quindi umani. È disumano essere come te, se mi passi l'esempio. Disumana è la bontà, l'altruismo, l'umiltà (Farina infatti è assolutamente umano in questo). Disumano, non umanamente a norma.

La diversità, la disumanità è rarissima, e a volte pure associabile a problemi psicologici: alcuni martiri, le mistiche digiunanti sono degli esempi.
Perché è dimostrato che, nelle giuste condizioni, siamo tutti umani, cioè disposti a uccidere per sopravvivere, o per difendere i nostri figli, e via via scendendo verso l'essere più umano di tutti, il più spietato e crudele, e cinico: l'uomo qualsiasi.

Ecco perché io penso di sapere perché alcune situazioni saranno inevitabili: perché l'uomo qualsiasi è ovunque, domina il mondo, da sempre. Io ho so com'è fatto l'uomo qualsiasi, e rido quando vedo chi pensa di essere diverso, come il Farina, che si crede più qualsiasi degli altri.

Andrea.

Anonimo ha detto...

certo che e' come dici tu, Andrea...
ed e' talmente vero nella sua evidenza che, soprattutto a 50 anni, lo si dovrebbe aver realizzato.

Anonimo ha detto...

Anonimo 06:56

Farina non può capire, accettare la sua normalità, che comunque lo devasta, lo consuma in questo susseguirsi di accuse assurde, di insulti di una tele idiozia da divenire comici, l'elenco dei parenti "illustri", gli amici assolutamente sconosciuti... Delirante.

Se dovesse iniziare ad accettare la sua evidente normalità (guarda Attimi, io ti posso anche capire, ma è inutile negare l'evidenza), le mura erette dalle sua mente a difesa di questa realtà fattuale temo crollerebbero, e ho timore di cosa potrebbe accadere.

Quindi, meglio lasciare tutto come sta. Può essere non coerente ma bisogna capire che forse è necessario.

Andrea.

attimiespazi ha detto...

ciao Andrea,
penso di aver capito il tuo discorso di 06:21. non sono una santa e in situazioni estreme certamente tirerei fuori la mia aggressività, come ogni essere umano. se dovessero mai far del male alle poche persone che Amo Profondamente li difenderei, certamente.
ma, per fortuna, non mi è mai capitato e mi auguro non capiti mai.
ora come ora, non sono in stato di emergenza (seppur debba affrontare, come tutti i poveri mortali, i miei piccoli guai ciclici) e mi godo i piccoli attimi della mia vita cercando serenità, pace, armonia,
ché la vita è breve e sprecarla con trip vari, complicandola ulteriormente,
lo considero un vero delitto.
Andrea, ex soldato, non dimenticare che l'essere umano è anche il contrario di malvagio, in quale misura non saprei dirtelo, forse dipende da personalità a personalità e dall'ambiente. però lo sai anche tu che non esiste solo il nero o solo il bianco, ma coesistono, vero?
io mi concentro di più sul lato positivo, cerco di esaltarlo, se possibile con allegria, pur non negando assolutamente che esista il suo contrario.
approfitto dell'occasione e dello spazio iperlibero per esprimerti le mie personali idee, quelle che forse mi portano ad essere quella che sono, idee discutibili quanto qualsiasi altre:
banalità è dire che ognuno di noi ha la propria indole caratteriale, penso che sia una specie di tatuaggio presente fin dalla nascita, indelebile. successivamente interviene l'influenza dell'ambiente, il rapporto con gli altri, le esperienze personali (belle e brutte) e il nostro modo di elaborarle, la capacità di sviluppare le nostre doti e il cammino che scegliamo di fare a completare il quadro d'insieme. tutto ciò si realizza, in un continuo evolversi, sotto il cielo delle emozioni che sono parte inscindibile dell'essere umano.
ecco, sotto quel cielo io penso che sarebbe nostro compito coltivare il nostro giardino interiore. ognuno di noi ha un giardino interiore, che andrebbe nutrito.
e la domanda da porsi è:
come lo nutriamo?
con che cosa?
inoltre, sono convinta che bisognerebbe stare più in "ascolto" di quel nostro giardino e di quel cielo, e di conseguenza apprendere l'arte di "ascoltare" quello degli altri, anche se diverso dal nostro.
ad alcuni riesce abbastanza bene,
ad altri occorre l'amplifon,
per altri ancora non c'è speranza.
:-))

ho corso il rischio di risultarti noiosa ma, son certa che mi hai letto con pazienza.

vorrei concludere con un piccolo appunto.
siamo qui sul blog di Farina,
ed è grazie a questo suo spazio che ci incontriamo e scambiamo informazioni ed altre cosucce, a seconda delle proprie caratteristiche.
non dimentichiamolo mai..

.attimi

Anonimo ha detto...

Attimi,

parto dal fondo: certo. Se la smettesse di autoproclamarsi quello che cazzo gli passa per quella testa pelata sarebbe un posto in cui parlare. Il giorno che rinsavisce sarò il primo, tu non lo puoi fare, ad esserne felice. Non sono d'accordo sul fatto che questo sia uno spazio suo, e non lo sono assolutamente. Ne ho già spiegato i motivi.

Certo che so che anche per te le circostanze varrebbero. Certo che so che in ognuno di noi c'è del buono: Attimi, ti prego... Non banalizziamo, ti va? Sai le solite belle parole... Ecco, dai, no dai.

A livello di comportamenti sociali macro, quello che tu stai dicendo NON ESISTE. Punto. Tralasciamo i soliti dati storici. Quindi, per me, quelli che parlano come Farina, e non ascoltano ciò che quelli come me hanno da dirgli, hanno la tendenza storica a combinare casini immani, spesso tragedie immani, dove i morti si contano poi a milioni, e non in centinaia o migliaia.

Un giorno, magari domani, ti racconterò una storia, su quello che ti ho detto adesso. Una storia vera? Lo deciderai poi tu.

Però fa attenzione: quando quelli come me non vengono ascoltati, e poi succede, come sempre, che quelli come Farina scompaiano lasciandoli nella merda, coi migranti e compagnia bella (ampissimi esempi) guarda che poi si incazzano. Io sono vecchio, non c'è più nulla da temere da me: ma fidati se ti dico che la situazione potrebbe sfuggire di mano.

Andrea.

Davide ha detto...

Concordo con Andrea riguardo la dicotomia umano/disumano e riconosco a RF la capacità di coglierla, attraverso l'obbiettivo, incontrando personaggi a volte estremi che la rappresentano pienamente. Ma nel caso "La Pacchia", mi vengono in mente quei servizi alla LE IENE o STRISCIA LA NOTIZIA, quelle specie di "lezioncine" sulla moralità politicamente corretta che fa ha pugni con la natura, in realtà molto "corrotta", di chi produce quei servizi.
Mia nonna diceva sempre: "Quando il culo si fa vecchio, la puttana si fa santa"

attimiespazi ha detto...

@Andrea

ti leggerò, quando vuoi..

.a

Anonimo ha detto...

Davide, detto Cric, o Croc, fai tu. Anzi no, io prendo Cric, quello della macchina (così ho speranza che almeno qualche volta mi si alzi. E non come il Farina nostro, arrizzato perennemente all'insù, che deve essere pure una pena, da cui il nome),

Certo che il detto, bellissimo e verissimo, magari era meglio se lo diceva tuo nonno...

Tieni presente che io me ne intendo, di codesti detti, essendo nipote di puttana, da parte di padre. Son certo che ad alcuni qui adesso gli si schiarirà il cielo, le nuvole si diraderanno...

Non ho avuto la fortuna e l'onore di conoscerla, ma ho conosciuto abbastanza bene sua sorella, la zia di mio padre: donna intelligente e scaltra. Un troione antico che manco nel famoso film del grandissimo Bob Guccione "Caligola".

Andrea.

attimiespazi ha detto...

ciao Davide,
ok per la critica legittima ma, di contro,
tu, invece, che video avresti creato per veicolare il messaggio?..

.attimicuriosa

Davide ha detto...

Mio nonno (siciliano) non poteva dirlo sennò mia nonna (calabrese) lo impanava di botte!

Anonimo ha detto...

Scusa Davide, per Attimi:

un Gad Lerner con maglietta rossa e rolex d'ordinanza sullo sfondo delle stesse drammatiche scene dei migranti.

Un Minniti, pelato come il Farina, che parla di quanto sia stronzo Salvini, e lui no, mentre Farina in dissolvenza da lezioni di fascino muovendo le mani.

Un John Elkann e suo cugino, l'agnellino, che ci dicono quanto sono fieri di avere comprato Cristiano Ronaldo, e magari mettere addosso una sua maglietta al bambino morto sulla spiaggia. In truka (non so se si dica cosí).

Dimmi che cazzo c'entrano i poveri cristi coi piedi a mollo sulla spiaggia, invece, in luglio in Versilia, invece? Che, è un delitto farsi uno sciaquo in mare?

Ma dai cazzo 2.

Andrea.

Anonimo ha detto...

Davide,

aahhhh, ecco spiegato il concetto in modo chiaro e conciso.

Minchia che coppia...

Mia nonna era milanesissima. Mio nonno... E chi cazzo lo sa.

Andrea.

Anonimo ha detto...

@Attimi:

stasera danno uno dei miei film preferiti:

LE FATE IGNORANTI.

La scena finale mi ricorda qualcosa. A te?

Andrea

attimiespazi ha detto...

uh! non l'ho mai visto. ne ho sentito parlare molto bene. se ce la faccio stasera lo vedrò, mi cerco il canale di trasmissione e,
udite! udite!
attimi accenderà quel marchingegno infernale chiamato TV.
lo faccio solo per te, Andrea, sappilo!
se non lo sapevi, sappilo!!!
:-))

Anonimo ha detto...

Attimi:

fallo.

È un film stupendo, io sostengo anche didattico. LO DEVI VEDERE.

Poi ne parliamo.

Andrea.

attimiespazi ha detto...

ok! ricevuto.
metto l'allarme al telefonino, perché se non lo faccio mi dimentico dato che poi mi perdo in altre cose e mi sfugge di accendere quella diavoleria chiamata TV.
ho visto che lo trasmetteranno su LA5. speriamo non ci sia troppa pubblicità.
le pubblicità ammazzano i film, sono dei criminali a trasmettere i film con la pubblicità.
a domani..
;-)

.attimi

Anonimo ha detto...

Ciao Carissima,

mi raccomando.

Andrea.

Davide ha detto...

Ciao Attimi.
Non saprei, l'aspetto penoso dei migranti, drammaticamente pesante dal punto di visto umano, ma in realtà solo di natura economica, lo "bilancerei" con quella miriade di scialacquoni senza etica, fin troppo privilegiata economicamente che vive a Dubai e in posti simili. Quelli insomma che pretendono di sciare nel deserto intendo. Comprendo che molti fuggono anche a causa delle guerre, ma qual'è in fondo il motivo scatenante di tutti i conflitti?
Quello che voglio dire è che un estremo (questione migranti) non si può controbilanciare con dei "poveracci" che si godono la spiaggia, ma alla fine ritornano a casa, al lavoro e in triste città auto convincendosi (illusi) di non essere a loro volta dei "migranti di serie A".

Quando un mendicante mi chiede una offerta gli indico la banca più vicina, di solito mi risponde che li nessuno gli da nulla e io ribatto "se non te li danno li che li inventano i soldi come posso darteli io che faccio una fatica immane?". Se invece suona un qualche strumento mi libero le tasche dagli spicci. Sono contrario alla beneficenza perché mortifica il beneficiario e crea falsi benefattori. Esagero?

Anonimo ha detto...

Davide,

ho imparato il dovere della Carità in Medio Oriente e in Africa. È un dovere coranico.

Se posso, se ho tempo, chiedo se hanno fame: se la risposta è sì li porto a mangiare qualcosa, gli prendo da bere. Se mi dicono "Adesso no, dammeli per dopo", pur essendo un dovere non gli do niente: io non sono mica mussulmano.

Poi a volte sì, a volte no. Mai agli zingari: la carità per loro è un business, non una necessità. Questa è una cosa che ho imparato in Bosnia.

Non parlo coi questuanti, non sono Farina, non ho interessi artistici: non li voglio mettere in imbarazzo. Gli do quello che posso e basta.

Non so se sia giusto o sbagliato e non me ne frega di meno. Così è.

Andrea

attimiespazi ha detto...

Andrea, hai una proprietà di vocaboli eccellente.
non hai mai pensato di scrivere le tue memorie?
per far scorrere libero quel fiume in piena che è dentro di te?

-

Davide, secondo me non esageri, piuttosto, c'è da rifletterci su quello che hai affermato in chiusura al tuo intervento di 10:15.
a tal proposito, mi hai fatto venire in mente Wilde.
ti trascrivo un passo iniziale tratto dal saggio "L'Anima dell'Uomo Sotto il Socialismo", pubblicato nel febbraio 1891 sulla Fortnightly Rewiew.
un saggio che annovero fra i miei preferiti di Oscar, nel quale le sue idee riportano più al tradizionale pensiero anarchico, piuttosto che a quello marxista, e dove mi sembra voglia comunicare la sua indignazione per le ipocrisie della società in cui viveva,
quelle ipocrisie che lui vedeva, per esempio, nell'assistenzialismo e nella carità. per lui erano atteggiamenti che servivano solo a mantenere i poveri deboli e ossequiosi e a far diventare i ricchi sempre più ricchi.

"La maggior parte della gente si rovina la vita con un altruismo malsano ed esagerato: a dire il vero è costretta a farlo. Si trovano circondati da una povertà abominevole, da una bruttezza abominevole, da una fame abominevole. [...] Di conseguenza essi si dedicano, con intenzioni ammirabili, per quanto mal dirette, al compito di porre rimedio ai mali che vedono. Ma i loro rimedi non curano il male: si limitano a prolungarlo. A dire il vero, i loro rimedi sono parte del male.
Tentano di risolvere il problema della povertà, ma lo scopo da perseguire è quello di provare a ricostruire la società in modo che la povertà risulti impossibile, e in realtà le virtù altruistiche hanno impedito che si realizzasse questo scopo. Proprio come tra i proprietari di schiavi i peggiori erano quelli che li trattavano bene, impedendo così che coloro che subivano il sistema non si rendessero conto dei suoi orrori e che coloro che lo osservavano potessero comprenderli, in Inghilterra, allo stato delle cose, chi più fa danni è proprio chi più cerca di fare del bene; e alla fine abbiamo avuto anche lo spettacolo di uomini che hanno davvero studiato il problema e conoscono la vita - persone colte che vivono nell'East End - che si fanno avanti implorando la società di trattenere i suoi impulsi altruistici di carità, benevolenza e simili. Lo fanno perché questa carità degrada e demoralizza. Hanno perfettamente ragione: la carità crea una gran quantità di peccati."
(Oscar Wilde)




Davide ha detto...

C'è poco da dire Attimi. O.Wilde vedeva gli anni luce... sempre attuale!
Chissà cosa penserebbe dei mirabolanti progetti che Bill Gates sta progettando per l'Africa?
Povera Africa.

Anonimo ha detto...

Attimi:

innanzitutto Oscar. Morì povero, malato, ospitato e sfamato da amici, che non sopportavano l'indigenza di un uomo di così grande valore e intelletto. Che si fa? Non mi pare che lui la rifiutò, quella che in un modo o nell'altro era carità.

La domanda è: come si fa a non essere caritatevoli? Io dico che se sei anche solo poco più di un stronzo, pur sapendo dell'editto di Oscar, sacrosanto, il tuo animo, no anzi, il tuo istinto ti rende caritatevole. E questo ha a che fare col controllo che l'uomo ha dei suoi sentimenti, che lo rendono ciò che è. Che lo sublimano o che lo affondano.

Potremmo dire che è la vexata questio che attanaglia questo blog da quando è arrivato quel coglione di Salvini a far da sponda alle cazzate del Farina. Aiutarli qui, aiutarli a casa loro. Certo, la Londra vittoriana di Oscar era assai diversa dall'Africa o dall'Europa attuale. Ancora una volta non si valuta l'impatto del mondo dell'immagine attuale: oggi con uno smartphone e una parabola giri il mondo, e desideri il mondo. Questo Oscar non poteva prevederlo. La base teorica c'è, ma la tecnologia, le fonti, si sono moltiplicate esponenzialmente.

La vita del mendicante, diversa da quella dello schiavo (mi stupisco che Oscar le confonda) è una scelta, lo schiavismo no. La bontà del padrone che danneggia, perfino, la mentalità dello schiavo, è una stronzata abbastanza gigantesca. Si veda al riguardo il Sud Africa.

Attimi, cazzo, un momento! Work in progress. La mia vita non è poi così interessante. Quello che ho sempre fatto però è stato capire quelli con cui venivo in contatto. Molto interessante. Certo, girare un bel pezzo di mondo, nel contesto in cui mi trovavo, mi è servito. Ma non è mica detto che abbia capito bene...

Andrea.

marti64 ha detto...

Attimiwildiana
Attuale la citazione di Oscar
Andrea uno scrittore affermato
Oscar se non sbaglio fu imprigionato
all'epoca era un attimo dopo quello
che ebbe subito finire nell'indigenza

Martinachedevestudiare

attimiespazi ha detto...

@Andrea

Wilde, per quanto paradossale potesse sembrare, aveva QUASI sempre ragione. possiamo metterlo in discussione.
nel frammento che ho riportato punterei l'attenzione sul fulcro del suo ragionamento condensato in
"lo scopo da perseguire è quello di provare a ricostruire la società in modo che la povertà risulti impossibile",
è da lì che parte la sua critica sull'assistenzialismo che lui ritiene paradossalmente dannosa, per i motivi che ha spiegato.
penso che la povertà che indica Wilde non sia da riferirsi al mendicante che sceglie di vivere per strada che hai richiamato come esempio, ma a quei poveri costretti ad essere poveri a causa di una società che non affrontava (e ancora oggi non affronta) alla radice il problema, tenendo in piedi un sistema che impone differenze sociali.
proprio in questo video di Farina, adeguato al tema caldo dei migranti, possiamo trarne messaggio esplicito che si lega all'argomento accennato da O.W.
(contrapposizione yacht megalussuoso/barcone di disperati che scappano dalla povertà)
che ai nostri tempi non solo è ancora attuale, ma si è acuito ulteriormente.
pensa un po' che "progressi" ha fatto l'uomo, eh?!
bene, siamo ritornati a chiudere il cerchio parlando di nuovo del film di Farina che ha realizzato seguendo (giustamente) il suo stile, che può piacere o no.

per quanto riguarda la vicenda personale di Oscar, se leggi il suo De Profundis (che ritengo la sua opera più vera e toccante) troverai tracce consistenti del suo pensiero sulla carità. parla della carità cristiana in maniera molto sentita.
indubbiamente, la sua tragica esperienza carceraria lo ha portato ad un atteggiamento più realistico verso la vita. quando uscì di prigione fu abbandonato da tutti, e solo i suoi pochi e più cari amici si presero cura di lui. il suo patrimonio sparì anche a causa della sentenza, oltre che per il fatto che Wilde sperperava i soldi guadagnati con i suoi lavori teatrali e i suoi scritti. pensa che non potèp neppure incassare i diritti d'autore delle sue commedie che continuarono ad essere nei teatri. gli fu tolta la patria podestà dei figli e sua moglie, se non ricordo male (ma potrei benissimo sbagliarmi) morì poco dopo che lui uscì dal carcere. non ricordo bene, ma ricordo che quando era in carcere gli morì la madre. fu un'ulteriore tragedia che si aggiunse alla sua personale. uscito di prigione, per cercare di rifasi una vita usò un nome farlocco per non farsi riconoscere, poiché il suo era coperto dalla vergogna di essere stato incarcerato per omosessualità.
dio, quanto deve ever sofferto a livello interiore Oscar!!
fu una punizione troppo grande, la sua.
questa la cronaca a grandi linee di questo Grande.

.attimi

attimiespazi ha detto...

P.S.
dimenticavo. ho visto Le Fate Ignoranti. mi è piaciuto molto l'interpretazione dell'Accorsi e gli accompagnamenti musicali nelle scene del film. non mi ha entusiasmato, anche perché mi sembra che il regista abbia mostrato il mondo gay sfalsandolo un pochino, premendo il dito sulla loro sessualità con alcune scene, mentre secondo il mio modesto parere doveva rimanere sui binari delle caratteristiche prettamente umane. ma è solo una mia impressione a caldo.
anche l'attrice che impersonava la mamma della Margherita Buy mi è piaciuta molto..

ciao

.attimi

marti64 ha detto...

Davide
Ho letto ora Karl Jaspers (la colpa metafisica)
Quanta cultura avete,non è invidia è un affermazione

Martinachelegge

Anonimo ha detto...

Attimi,
che OW sia uno dei più grandi pensatori non è in discussione. La sua percezione della carità, essendo egli uomo del suo tempo, necessariamente, è falsata dal contesto e dalle politiche sociali ed economiche allora in essere. Se prendiamo il suo pensiero filosofico, che analizza l'animo umano, possiamo senz'altro dire che le sue visioni non hanno tempo, e la loro validità è universale, come peraltro il pensiero di uomini vissuti migliaia di anni fa. Ma se i concetti sono portati sul piano sociale, e quindi economico, nessuno poteva minimamente prevedere cosa è il mondo oggi. Nessuno poteva immaginare, nell'epoca vittoriana, qualcosa di simile a una politica di inclusione economica, un reddito base garantito per nascita, un'assistenza sanitaria gratuita, tutta una serie di servizi a basso costo fruibili da chiunque. Ecco che allora il concetto stesso di carità, che se si vuole comprende la critica all'assistenzialismo fatta da OW, perde completamente di significato. La stessa nascita del socialismo, che OW aveva visto ma che non poteva intuire avrebbe dominato gli eventi di buona parte del mondo, impedisce un'analisi coerente del pensiero di OW relativo alle dinamiche sociali appena dopo la sua morte. Le due guerre mondiali e la nascita della superpotenza USA, con la sua egemonia economica, politica, e quindi sociologica, opposta al comunismo di Russia e Cina, non erano per lui neanche vagamente ipotizzabili, e quindi, le dinamiche sociali e assistenziali relative.

Oggi, si sta iniziando a discutere, sempre più, di garantire una base economica certa a prescindere dal lavoro. Questo, nei fatti, mette in discussione il rapporto stesso col denaro. L'epoca di OW fu il culmine della dinamica LAVORO-REDDITO, che mise appunto il LAVORO al centro della vita dell'uomo. Il lavoro divenne, e ancora è, il vero dio dell'uomo e, all'epoca di OW, esso pareva essere un dio buono e caritatevole. Ma poco dopo esso si trasformò nel tiranno che oggi conosciamo e che ci ha portato alle devastazioni che stiamo attraversando, ed è evidente la sua insostenibilità come dio planetaria essendo, così com'è, un valore finito, e non un dio immaginario infinito come Geova/Allaha/Cristo. Eppure tutti oggi lo veneriamo e chiediamo la sua protezione. I migranti ci pongono davanti a una scelta molto religiosa, quindi che ci chiede di dividere con loro il nostro dio prediletto, il lavoro. E noi non siamo così disposti a dividerlo con loro. Ecco il punto sull' assistenzialismo che ne OW ne nessuno poteva prevedere! Ecco che la carità diventa necessaria, assolutamente, in funzione di controllo, ma necessaria a NOI, non a chi la riceve, che ne farebbe a meno, nella maggioranza dei casi.
Quello che OW non poteva prevedere è che oggi si metta in discussione il legame tra TEMPO-LAVORO-DENARO. La carità e l'assistenzialismo sono dei sottoprodotti inevitabili dati dagli errori marginali dati dalla variabilità di questi tre elementi che si moltiplicano, sommano, dividono e sottraggono tra loro di volta in volta.

Andrea

Anonimo ha detto...

Attimi,

concordo con la tua analisi su le fate ignoranti. Ma resta il fatto che sia, secondo me, il film forse più indicativo sulla questione essenziali del non sapere mai chi si ha veramente di fronte.

La frase forse più intelligente del fil la dice proprio la madre: "È proprio perché ci stavi insieme dalle medie, che non hai capito chi era tuo marito".

Per me il film poteva finire lì.

Andrea.

attimiespazi ha detto...

buongiorno Andrea,

sono d'accordo con la tua perspicace e splendida analisi.
il contesto storico, l'epoca in cui hanno vissuto gli scrittori è un dato importantissimo da tener presente per apprezzarne la validità temporale. comunque, sappi che Oscar fu profondamente critico verso l'industrializzazione. aveva ben intuito a cosa andava incontro l'uomo.
tanto per esser breve e concisi, ti condenso il suo pensiero citandoti un suo aforisma-verità che, se non erro (vado a memoria), recita così:

"L'industria è la radice di ogni bruttura"

.att

marti64 ha detto...

Attimi
Andrea
Dopo queste vostre analisi si può incominciare
a dare delle risposte ai veri problemi della nostra
società. Portate linfa ai nostri giorni, un pò di luce

Anonimo ha detto...

Attimi, Martina

adesso non ho tempo, ma vi prometto che appena potrò vi scrivo un mio pensiero sulla

FREGATURA DELL'INDUSTRIALIZZAZIONE.

Per il momento vi saluto.

Ciao.

Andrea.