venerdì 23 gennaio 2015

MONOLOGO PER BARBARA SABA


Mi sono innamorata, innamorata di un poeta, un poeta che non riesce
a tradire la propria solitudine, lui scrive : " non esistono donne più belle
della mia solitudine ", però nello stesso tempo si lamenta perché la sua
vita sessuale è allo specchio, sì, il mio poeta si fa le seghe davanti
allo specchio: puro delirio narcisistico. Il mio poeta è in difficoltà, 
i suoi spermatozoi si arrampicano sugli specchi, in senso letterale!
Viene quasi da ridere ma è una cosa seria, il mio poeta soffre molto,
ci resta male quando vede colare il suo sperma sullo specchio. 
Ah, non vi ho ancora detto il suo nome, si chiama Riccardo,
Riccardo. Bel nome vero? Un uomo interessante, alto, moro, due belle
spalle, un uomo che potrebbe piacere alle donne ma è anche un uomo
che fa paura, e fa paura perché è sincero, porta gli occhiali scuri e un
cappello, si camuffa, ma in realtà è nudo, nudo come un verme, nudo
davanti a se stesso e agli altri. Il mio poeta è un bambino, dico il mio poeta, 
ma in realtà non lo conosco, so solo che lo amo, leggo quello che scrive, e
mi fa sorridere, sorrido e nello stesso tempo provo tristezza, una strana
tristezza sorridente. Il mio poeta è molto pigro, detesta ogni forma di
fatica, anche quella sessuale, e lo scrive apertamente, tra l'altro lui non
soffre di eiaculazione precoce, e come potrebbe? lui dice " io godo di
eiaculazione precoce". Vedete? Vedete come è sincero il mio poeta?
Terribilmente sincero, e questo fa paura. Lui sarebbe capace di presentarsi
a una donna e dire " salve, io sono un poeta e godo di eiaculazione
precoce". Questo può scoraggiare una donna, lo capisco, e forse
è per questo che il mio poeta si fa le seghe. Ma io non mi scoraggio.
Mi incuriosisco invece. Dice di avere la sveltina connaturata. E che
male c'è? Sapete quante volte guardo il lampadario con gli uomini
che si vantano di fare le "lunghine". E se non c'è un lampadario guardo
il soffitto o conto le nuvole nel cielo se sono en plein air , e se c'è un cielo 
terso, beh, in quel caso guardo la tersità. Non sempre, a volte partecipo, 
ma la tersità ha un suo perché, come il mio poeta che è terso ma che
soffre di questa tersità. E per questo mi commuove, e lo amo,
o almeno credo, credo di amarlo, in fondo l'amore è un
atto di fede, bisogna crederci. O no? Ma il mio poeta è strano, questo
bisogna dirlo chiaramente, lui cerca una donna particolare, ama
tutto ciò che è particolare, non sarebbe un poeta altrimenti, 
cerca una donna che gli faccia una sega, vuole semplicemente cambiare mano, 
vuole una mano femminile, il suo sogno è una donna che gli faccia una sega
al mattino, prima della colazione, e una sega alla sera, prima della
cena, e per lui sarebbe la felicità, massimo piacere e nessuno
sforzo. Perché faticare? Non ha tutti i torti in fondo, non è poi così
strano il mio poeta se ci pensate bene. Respirare per lui è già una
fatica, una fatica di Sisifo, una fatica senza senso. Poi dice di fumare 
troppo, gli verrebbe il fiatone poverino a stantuffare, stantuffare nel
corpo di una donna che giustamente pretende il proprio piacere.
Ma al mio poeta non interessa ciò che è giusto, a lui interessa
ciò che è comodo. Il comfort, ecco la parola chiave. Tutto ciò
che non è confortevole lo ripugna. Come dargli torto? Perché
prendersi la responsabilità di fare godere una donna? Le responsabilità
implicano impegno, fatica, attenzione. Tutte cose che il mio
poeta odia, lui ama rilassarsi e ama le distrazioni. La sola parola
"prestazione" gli fa venire i brividi. Il mio poeta non si presta,
lui si dona. E il suo dono è la verità del suo essere, il mio poeta
dice : "sono così, se vuoi fammi una sega, e mi farai felice, ma
non chiedermi altro." Dicevo del comfort, che cosa dice il
vocabolario? Andiamo a leggere: comfort o confort: è una
sensazione puramente soggettiva ( sì, il mio poeta è un soggetto,
direi un soggettivista ) dicevamo, una sensazione puramente
soggettiva percepita dall'utente, nell'ambiente di lavoro o
in determinate condizioni di servizio e serve ad indicare
"il livello di benessere" percepito. Viene tenuto in considerazione
nell'ambito della progettazione, nel campo del disegno
industriale da vari tipi di aziende, soprattutto quelle di trasporto
automobilistico, ferroviario, navale ed aereo. Ecco, tutto chiaro no?
Il mio poeta vuole trasportare questo signficato di benessere
aziendale anche nel sesso, non fa una piega, il sesso dovrebbe tendere
al benessere, perché accanirsi contro il mio poeta? Il suo livello
di benessere è una sega, una sega fatta bene, con dolcezza,
con amore, con passione vellutata, una sega confortevole
con schizzo confortevole. Vogliamo condannarlo per questo?
Alcuni di voi potrebbero dire a questo punto: ma ci sono
le puttane, che vada da una puttana se vuole farsi fare una sega.
Già, sarebbe la cosa più logica. Ma il mio poeta non ama
la logica, la trova fastidiosa, anche la logica è fatica per lui.
Lui vuole essere amato in modo illogico, è fatto così, ed è
per questo che lo amo, o almeno credo di amarlo. Ma non
lo fa per cattiveria, il mio poeta è un uomo buono, lo sento,
se potesse farmi godere con un gesto sono sicura che non
si tirerebbe indietro, un gesto, uno solo, il mio poeta è un
uomo generoso, è democratico, non è contro il mio piacere
di donna, è per la parità tra uomo e donna, non è certo
un maschilista, non pensate questo del mio poeta, sarebbe
ingiusto nei suoi confronti, e il mio poeta odia l'ingiustizia,
se potesse farmi venire con un gesto, lo ripeto, lo farebbe,
un gesto non gli costerebbe fatica, e sarebbe un gesto
meraviglioso, ne sono sicura, ma lui odia la
la ripetizione ossessiva dei gesti, e scoparmi a stantuffo o
leccarmi o toccarmi più e più volte per lui sarebbe 
un tormento, sarebbe meccanica, ripetizione coatta,
non sarebbe poesia, un gesto, uno solo, quella sarebbe
poesia! E il mio poeta ama la poesia, altrimenti non sarebbe
un poeta, non fa una piega. Però lui ama le seghe, certo
questo è contraddittorio, c'è qualcosa di più ripetitivo di
una sega? Ma il mio poeta ama anche le eccezioni, in fondo
è un uomo eccezionale, per questo lo amo o credo di amarlo,
la sega è la sua eccezione, ma non è l'eccezione che
conferma la regola, al mio poeta non interessa confermare
un bel nulla, tantomeno le regole, lui odia le regole,
anche quelle grammaticali. Infatti spesso si prende le licenze
poetiche, è un uomo licenzioso il mio poeta.
Le sue eccezioni sono così, eccezionali, come lui. Lo adoro
in fondo, non è adorabile secondo voi? Che cosa chiede
di tanto speciale il mio poeta? Rilassarsi su un divano,
tirare giù la cerniera (ah, non vi ho ancora detto che il mio
poeta non ama spogliarsi, anche quella è una fatica per lui ),
lui vuole tirare solo giù la cerniera, è quella che viene chiamata
" nudità funzionale ", tirare fuori il suo bel pisello e farsi
fare una sega, una semplice, cristallina sega, una sega
dolce, appassionata, amorevole, una sega quasi materna.
Ma certe cose le mamme non possono farle. E le puttane lo
farebbero senza amore, ma il mio poeta vuole l'amore,
ama l'amore, lo ama con tutto se stesso, e per lui l'amore
è una bella sega. Perché giudicarlo male per questo?
Lui non finge, lui è sincero, lui ti dice che cosa vuole.
E sono sicura che il mio poeta ama anche il bacio, baciare
non è faticoso, comunque è una fatica sopportabile,
ecco, penso che una sega baciata sia il suo ideale. E perché
dovrei tirarmi indietro? Lo amo, o almeno credo di amarlo. 
Ho deciso che voglio conoscerlo personalmente, gli scriverò 
poche parole: "sono Barbara, e voglio farti una sega perché ti amo.
E ti capisco. Capisco il tuo bisogno di comfort. Sei un
poeta e ti meriti una sega fatta con amore ". 
Questo scriverò al mio poeta, poche e semplici parole.
E forse il mio poeta bambino si sentirà meno solo.
In questo mondo crudele, spietato, falso, corrotto, in questo mondo
insincero fino al midollo, in questo mondo che ha perso
la sua verità il mio poeta è forse l'unico a non avere paura
di se stesso, a non temere, a non fuggire la propria verità
di uomo, il mio poeta sa di essere un fottuto egoista,
ma non si vergogna, per questo lo amo o almeno credo
di amarlo. In fondo l'amore è un atto di fede.

7 commenti:

Gaetano. ha detto...

Smetti di postare, per almeno una settimana!! Che lo leggo.

Gaetano. ha detto...

Letto, ok.

Anonimo ha detto...

Confidiamo nell'auto ironia dell'autore..

Anonimo ha detto...

Voglio tranquillizzare Anonimo che non l'ho associato ad un anonimo ben preciso dell'altro blog.....Intendo l'"Anonimo" in un discorso generalizzato ...dove persone che non si identificano neanche con un nomignolo che sveli a che sesso appartengono ...frequentano dei blog dove l'autore parla anche di sesso, più o meno esplicito, ma accantonano la questione asserendo che (dalla loro alta levatura morale) loro commentano le altre cose... poi si scandalizzano e trovano inopportuno se altre persone ...in questo caso io una piccola portinaia....pongono domande in merito. Trovo tutto questo piuttosto ipocrita. Ma come l'autore del blog ne parla ed io non posso porre domande o dire il mio parere sull'argomento? Non mi salterà fuori a fare la solita discriminazione sessuale vero? Occhio che altri commentatori....come ha visto....iniziano a disquisire e celiare sul sesso e la sua manualità. Non vorrei che il suo pudore ne venisse irrimediabilmente turbato. Comunque se preferisce salvare solo me dalle turbe sessuali, faccia pure...però forse con la sua pena dovrebbe orientarsi più verso Riccardo che continua a lamentarne...perché io in merito sono piuttosto tranquilla (ho la pace dei sensi hehehehehe) e né le poesie né i video di Riccardo riescono ad eccitarmi....però mi incuriosiscono e divertono ...perché è sempre interessante scoprire i meccanismi mentali che portano a cadere ...nell'orto hehehehe Chicca

Anonimo ha detto...

Riccardo ...bellissimi frammenti di un cristallo ....formanti un puzzle ...senza cornice limitante. Grazie, Chicca

Anonimo ha detto...

Caspita Chicca, lei é una bella ciarliera linguacciuta, afferma cose ben precise e poi le rigira a suo piacimento, coi soliti lunghi incensamenti senza costrutto. Sempre becere allusioni e nulla più. Complimenti, lei farebbe la felicità di un qualsiasi giornalaio gossipparo di mezza tacca.

Anonimo ha detto...

Cmq Chicca, per rispetto che porto a me stessa, ho deciso di non commentare piu i suoi proloqui. Povero Ricky....in che mani.