mercoledì 7 gennaio 2015

MI SENTO COME...

Mi sento affranto come uno specchio infranto, anzi mi sento infranto
come uno specchio affranto, mi sento lo spicchio di uno specchio,
ma no, mi sento lo specchio di uno spicchio, insomma, un casino.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sei tanti frammenti di specchio che utilizzati, senza ferirsi, per la ricomposizione di un puzzle .....formano un dipinto unico senza cornice limitativa...un dipinto dell'uomo di nome Riccardo. Quando fai ginnastica sei più bravo di me, io sono pigra al tuo confronto. e mi fai sempre sorridere. Mentre nel video sulla tua vicina ...ho visto il tuo volto perdere la maschera ironica del pierrot senza trucco artificiale. Mi piacerebbe sapere cosa pensavi in quel preciso momento. Chicca

rickyfarina ha detto...

Che angoscia senza fine può essere la vita di coppia, questo pensavo.

Anonimo ha detto...

Effettivamente questo genere di angosce, il vedere l'altro soffrire e spegnersi nel dolore e nella pazzia, vivendo in solitudine... si evitano. Resta a questo punto l'angoscia di vedere e sentire unicamente il proprio dolore e spegnimento. Angoscia in solitudine od angoscia in compagnia ...alla fine il succo è solo l'angoscia che uno sente. Per fortuna nella vita esistono anche altre emozioni e sentimenti...in caso contrario l'unica alternativa sarebbe il suicidio al concepimento. Chicca