venerdì 10 maggio 2019

SIETE CONTENTI?

Siete contenti? Mi avete già fatto scappare Alice! Uno ha già
pochi seguaci, e voi senza pietà! Povera Alice, in che manicomio
sei capitata! Te li avevo descritti bene, vero? Sempre con queste
frasi fatte, vivono di frasi fatte: ipocrita, frocio con il culo degli
altri, prima gli italiani e via di seguito. C'è una lezione di Galimberti
su Youtube, il filosofo, a un certo punto dice riguardo all'educazione
dei figli: fateli leggere, perché chi legge entra in contatto con altre
menti, altre visioni della realtà, e non può mica poi votare per
Salvini! Sante parole! Questi è già tanto se leggono il bugiardino
degli psicofarmaci che prendono! Dio, povera Italia. Alice, se
ti sei già disgustata, ti capisco. Del resto io sono un libertario per
natura e non mi va di segarli sempre, li lascio sfogare, secondo
me è il modo migliore per fare venire a galla la loro vera natura.
Certo, in passato l'insulto mi sembrava divertente, quelli di Fosca
in particolare, gli insulti creativi del Fosca, ci vedevo una strana
forma di vicinanza all'altro, erano insulti caldi, umani. Non so
se mi spiego. Poi anche Fosca ha stufato. Mi ha stufato. In fondo
è un banale ripetitore di stronzate, sempre le stesse, con qualche
guizzzo, ma sempre più sporadico. Con Andrea siamo passati
all'insulto scientifico, freddo, costante. Con la farmacista in fondo
non posso avercela, è malata di me e di se stessa. Non so, forse
uno ha i seguaci che si merita, questo mi fa riflettere. Ma poi
mi dico che ci sono anche persone valide, in gamba, e allora va
bene così. In realtà credo alla perfettibilità di ogni essere, non
mi piace condannare all'ergastolo mentale nessuno, e penso che
anche per gli Andrea e le Chicche ci sia una pur flebile speranza
di miglioramento cognitivo e umano. Sono un ottimista, in fondo.
Credo che la vita sia sempre fonte di stupore. Cecchino e non
cecchino, che importa? Io ricordo benissimo di avertelo sentito
dire, se mi sbaglio, chiedo scusa. Saluti Alice, è stato bello,
anche se è durato poco. Oddio, Alice, Alice, Alice! Dove sei?
Batti un colpo? Un polpo? Un'insalata di polpo con le patate?

31 commenti:

Anonimo ha detto...

Addio amore mio...
Alice

Anonimo ha detto...

Ti ricordi male, idiota e ricoglionito.

Un cecchino ha una specializzazione precisa, che prevede un incarico preciso, con un addestramento specifico. All'interno di un reparto, un plotone, quello che vuoi, può esserci un tiratore più abile, ma questo non vuol dire che sia un cecchino con incarico di fare il cecchino, che è una cosa diversa. Ma siccome a te andava bene pensarlo, ti conveniva per le tue stronzate che ti sei inventato, ti sei messo a definirmi un cecchino. Fai tu, a me non frega nulla. Non mi sono mai preso il disturbo di smentirti o confutarti: lo fai benissimo da solo, basta attendere.
Basta farti un'offerta, anche.

marti64 ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=KBkThh0azrQ

Ci vuole Shpalman per Andrea, Ricky è troppo buono a fare i ritratti
troppo generoso

Anonimo ha detto...

Personalmente non penso nulla di te Farina. Non mi pongo alcun obbiettivo, non ho nessuna intenzione. Al contrario tuo, che vivi qui e di parole che qui vengono scritte (per grazia di mamma tua ricevuta) ho qualcosina d'altro da fare e a cui dedicarmi.
Ma connettermi, magari mentre sono sul cesso come ora, non mi costa nulla, non mi porta via tempo anzi. Leggo i tuoi post, e li commento. E' vietato? Mi vuoi cancellare? Fallo.
Ti disturbano, ti irritano, ti stimolano anche? Non ci sono problemi. Scrivo. Niente di più niente di meno di ciò che fai tu.
Scrivo cose che non ti piacciano? Beh, lo fai anche tu. Vuoi che smetta di darti dello stronzo? Dipende. Tu smetti di farlo lo stronzo e poi vediamo cosa si può fare.
Tu hai scritto cose su di me che non sono vere. Non opinioni, non giudizi di merito... hai scritto balle, Farina. Io, su di te, non ne ho detta neanche una.
Ho espresso giudizi, vero., opinioni, verissimo... ma non ho detto mai una solo bugie si come sei tu. Mai.
Vuoi discutere con me? Non c'è problema. Inizia col non dire più balle. Quelle che ti inventi quando sei all'angolo nella tua mente a scartamento ridotto, per tua stessa ammissione.
Perché vedi, per me poi è facilissimo, un giochetto, dipingerti, fotografarti, e fare in modo che chi legge ti trovi rispondente alla descrizione. Che tu, nel tempo, hai provveduto ampiamente a fornire. Io ho solo messo insieme le tessere del puzzle.
E intanto caco.
Sono o non sono un coprofilo, come tu mi hai definito?

Anonimo ha detto...

Si sì ci sono, ma ho poco tempo per scrivere. Stupefatta dell’accoglienza! Quasi emozionata anzi. Tornerò appena potrò... Non mi sono troppo spaventata
Alice

Anonimo ha detto...

ipocrita e chi storpia il senso del concetto di un altro, ipocrita chi propaganda accoglienza ma se toccassero del suo o non ricevesse ciò di cui in teoria dovrebbe avere diritto ...cambierebbe subito il disco. ipocrita è chi diventa razzista con il suo vicino altrettanto bisognoso perché deve farsi bello con il simbolo del migrante. un povero è un povero, un disagiato è un disagiato....ed un ipocrita resta un ipocrita. se mi mettessero in mano dei beni materiali e mi dicessero “lo puoi dare ad un solo povero” ed avessi di fronte un povero connazionale ed un povero straniero ..........IO ENTREREI IN CRISI, a chi lo do’? sono poveri entrambi. non è questione “prima gli italiani” , è la questione che certe scelte politiche/business hanno portato molti italiani ad altre scelte politiche di arginamento di un problema che è peggiorato. alla povertà/disagio di residenti (scarsamente risolta) si è aggiunta la povertà di stranieri (la cui accoglienza fatta di chiacchiere non basta a risolvere). ecco io invito chiunque a domandarsi “con una possibilità di aiuto da dare ad un povero, TU A CHI CAZZO LO DAI? RIUSCIRESTI AD ESSERE GIUSTO?”. a me si può tranquillamente dire abbiamo aiutato lo straniero perché i soldi dell’Europa (a cui contribuisce CHI LAVORA ED HA LAVORATO FINO A IERI X POI PERDERE L’IMPIEGO RITROVANDOSI IN STRADA) vengono elargiti per l’accoglienza dello straniero ......ma agli altri poveri (italiani o stranieri) che non vengono aiutati se vai a fare chiacchiere idealistiche su stereotipi/simboli si incazzano come bisce. come è possibile non riuscire a capire una problema sociale così ovvio? ci sono già dei poveri, vengono accolti stranieri (su cui hanno lucrato ben bene) che si aggiungono alla povertà, i più fortunati vengono sistemati ......per tanti altri non ce n’è ed i soldi dell’Europa non sono per i residenti. hanno o non hanno ragione di essere incazzati? se si va a dare stupidamente dei razzisti e populisti si rischia il linciaggio da parte di questi poveri incazzati? SI o NO? è questo che bisogna evitare, interi quartieri si stanno sollevando perché sono impauriti ed esasperati per il degrado/disagio e dalle scelte che ritengono ingiuste a parità di bisogno. è la guerra dei poveri, non certo di chi come noi ha tempo e mezzi per venire a cazzeggiare su un blog.

attimiespazi ha detto...

leggo con stupore che purtroppo è stata inculcata nella mente di qualcuno da parte di un volpone il falso problema.
sono straconvinta che i veri problemi interni siano corruzione, mafia, 'ndrangheta, evasione fiscale e i furbetti di quartiere. questi sono i GRANDI e perenni problemi dell'Italia, e di cui l'Europa se ne lava le mani, giustamente.
il vero problema non sono gli immigrati ma gli italiani che rubano ai loro connazionali e che sfruttano le forze lavoro.
vi stanno sciacquando il cervello..


Anonimo ha detto...

E sarebbe Salvini il "volpone"?
Sta già finendo nel immondezzaio come tutti i politici italiani che l'hanno preceduto. E non è che ci volesse chissà che intelligenza per prevedere questa cosa.

Quando si necessità di un nemico (in tempo di pace) per supportare le proprie teorie politiche e sociali si fa il gioco del nemico stesso. Usare Mussolini, oggi, senza conoscere la storia che lo portò e lo mantenne al potere per 20 anni, anzi no, a partire dal 1914, e giocarsela da antifascisti senza sapere cos'è sato veramente il fascismo, chi l'ha voluto e lo ha sostenuto, consente a alcune persone di usarne altre per i propri tornaconti personali.

Essere antifascisti è facile: chiunque, legittimamente e civilmente può definirsi tale. Quello che ci si ostina a non voler capire, è che questo essere anti non basta e non è mai veramente mai bastato. Se non si conoscono i contorni e i meandri delle circostanze, la storia magari con piccole varianti) si ripresenterà ancora.
Quello che a me fa schifo, è l'arrogante rifiuto di molti antifascisti a istruirsi, a studiare, a ragionare sulla storia italiana. Questo, e solo questo, porterebbe a identificare con precisione i responsabili del fascismo, e di tutti i loro complici. Quello che mi fa schifo, è comprendere che molti antifascisti questo non lo vogliono fare perché
a) si scoprirebbe che molti di loro avevano parenti e amici fascisti b) l'antifascismo è un affare lucroso da oltre 70 anni c) se si facessero veramente i conti col fascismo si dovrebbero per conseguenza fare anche quelli col comunismo, sua immagine speculare.

Anonimo ha detto...

E' ovvio che i problemi dell'Italia (ma direi di tutto l'occidente) siano altri rispetto al flusso migratorio. Ed è ovvio che Salvini e altri usino la fluorescenza che rende questo fenomeno rilevabile facilmente, per il proprio tornaconto elettorale.
Il problema quindi, come sempre, è nell'incapacità di chi osserva e vota.
Gli antifascisti hanno, a mio avviso, fornito un pessimo servizio al paese e lo stanno facendo fa 70 e passa anni. Alcuni lo hanno fatto per ignoranza, altri per proprio tornaconto, altri per nascondersi.
Naturalmente non è colpa (solo) loro se l'Italia è ridotta nello stato in cui versa.
Io dico però che nel 1946 è stata persa, è andata sprecata, forse non inconsapevolmente, una grande occasione: quella di capire chi eravamo e chi ci aveva veramente manipolato fino a quel momento. E di gettare le basi di un futuro fatto almeno di consapevolezza storica e geopolitica, e di umiltà.
Gli attori di quella commedia invece, i protagonisti principali, antagonisti, comparse, sceneggiatori, produttori, nani e ballerine... sono rimasti al loro posto, ancora tutti qui e ci fottono al vita ogni santo giorno. Ed è la nostra ignoranza e la nostra ipocrisia che consente loro di fare quello che fanno.

Anonimo ha detto...

chi si fissa sul politico Salvini (uno dei tanti galli del pollaio) continua a far finta di non vedere che oltre ai già tanti problemi che una nazione può avere e l’Italia ne ha tanti....anche l’immigrazione sconsiderata, ed appoggiata dai consueti scrocconi, solo per lucrare ha procurato altra povertà. ha buttato proprio queste persone straniere in pasto quale carne da macello proprio alla delinquenza. chi è ossessionato da un politico continuerà solo a parlare di lui, ma i problemi ci sono. gli immigrati diventano si un problema, proprio a causa della falsa accoglienza che li porta x poter sopravvivere a diventare degli sfruttati e marionette in mano alla delinquenza locale e straniera. ripeto ....mi è riso persino il buco del culo quando quelle persone si sono sentite libere e sicure di manifestare contro il caporalato proprio sotto il governo definito razzista. come mai sotto i governi dell’accoglienza, non lo hanno mai fatto? certo i problemi sono tanti ed antichi, come gli ignoranti sociali che al posto di vedere le tante sfaccettature della realtà ...fanno proprio come i politici, continuano a dire peste e corna uno dell’altro ma senza soluzioni. al posto di pensare a qualsiasi uomo politico attuale o del passato, ognuno si ponga la domanda “io come risolverei i vari problemi, tra cui la povertà? se avessi possibilità quale povero aiuterei?”. ecco se qualcuno ha una risposta risolutiva ....vada in politica io mi sento impotente di fronte a tali casini umani. in caso contrario si resta nella propria confort zone dove, siccome non ho io il problema, il problema non esiste e si afferma che sono altri i problemi (comodo modo x togliere un problema). però sono dell’idea che chi già perde tempo su un blog a criticare un nome, in politica copierà tutti i politici che puntualmente ogni santo giorno ripetono davanti ad una telecamera il medesimo mantra contro il governo in carica in quel momento “il governo è diviso, Caio è un fallimento, Tizio è incapace di governare, il debito è aumentato, la crisi del lavoro, i pensionati, e blablablabla” e tutto questo lo sento e vedo ......da decenni sempre uguale. rimango stupita x la costanza di tutti i politici/galli x continuare a riportare il consueto ritornello negativo ed inconcludente davanti ad una telecamera, complimenti vivissimi per l’ambizione, il narcisismo e la stoicita’. ricordo a tutti, anche a chi vuol fare lo “gnorri”, che se non si ha il problema sotto casa propria ...non è opportuno andare a dire a chi invece il problema ce l’ha ...”i problemi sono altri” perché si rischia una reazione pericolosa. però finché ci si focalizza sul volpone ....non si ascolta quale è il problema lamentato dal vicino di qualsiasi nazionalità sia.

Anonimo ha detto...

"fateli leggere, perché chi legge entra in contatto con altre
menti, altre visioni della realtà, e non può mica poi votare per
Salvini! Sante parole!"

Signora mia, non ci sono più le mezze stagioni, i tempi son cambiati, e pensi che la stragrande maggioranza di quelli che conosco che votano lega è plurilaureata in discipline letterarie, linguistiche, filologiche, storiografiche, filosofiche, artistiche, musicali, etc.; è poliglotta (sanscrito incluso) e insegna in Università di prestigio.
Non solo.
Uno di loro, tra i più dotti e dotati, ha descritto magistralmente quelli come il blogger: http://www.youtube.com/watch?v=CL767RpaO-U&t=55m17s

attimiespazi ha detto...

Chicca 11:53, a me faceva schifo anche il governo precedente, pensa un po'! ma un Ministro dell'interno che fa l'occhiolino a Casa Pound, che non modera i termini, che dice che la legge è uguale per tutti ma quando tocca a lui o a suoi protetti si tira indietro, che cavalca il malcontento popolare fomentando l'intolleranza e la paura dello straniero, beh, è proprio l'ultimo uomo che andrei a votare se ho a cuore il sogno di una società più umana e democratica. Salvini non mi rappresenta proprio come ideale politico con i suoi sistemi. zero sottozero..

Anonimo ha detto...

Si torna, se si vuole farlo, al "problema" rappresentato dalla democrazia elettiva: se il risultato di un'elezione democratica è mettere uno come Salvini o Berlusconi, o Renzi, o Di Maio, o chiunque si scelga al governo (tolto che in Italia non è il popolo che sceglie il presidente della repubblica ne il presidente del consiglio) e riempire il parlamento di imbecilli se va bene, di ladri se va così così, di ladri imbecilli se va male, allora o il sistema non funziona o il sistema è una truffa. O è una truffa che non funziona (ma per qualcuno invece sì). Chi si vuol fare eleggere, colui che deleghiamo a comandarci e a determinare la nostra vita, sa con chi ha a che fare in questo paese (e in altri). Sa, che la gente è di un'ignoranza spaventosa, che ha paura di tutto, che vuole farsi i cazzi suoi, che basta vincere la champions che tutto si sistema... E' chiaro poi che ti arrivano i Salvini e i Berlusca e i Renzi ecc. che altro non sono che i venditori porta a porta di un sistema di interessi. Perché, Mussolini che cos'era? Togliatti? Andreotti? Giolitti? Cavour? E i loro riferimenti culturali? I giornalisti? Gli artisti?

Chi vota (specie in Italia) dovrebbe avere la dignità di definirsi con un termine semplice: complice. Questo lo stabilisce la storia, da sempre, e per chiunque si sia votato.

Concordo sul fatto che sia in atto un lavaggio del cervello. Quello su cui non concordo sono le date di inizio, il sistema, i personaggi usati per il detto lavaggio. E non concordo assolutamente con chi pensa di avere il cervello asciutto e impermeabile:
non è così. Anzi, spesso è molto più manipolato chi pensa di vedere negli altri gli effetti della manipolazione.

attimiespazi ha detto...

quoto 12:05..

Anonimo ha detto...

e per dirla tutta, visto che ogni volta in Tv si butta lì il termine razzista agli italiani in generale...ho assistito a questa scena. esterno di un centro commerciale dove un ragazzo africano ripeteva incessantemente x avere una moneta “auguri signora, auguri signore”, nel contempo escono 3 uomini africani alti e ben vestiti ....lo hanno guardato con un misto tra il disprezzo ed il disagio e non gli hanno dato nulla. razzisti? mah ..in fondo tutto il mondo è paese. o forse come me sanno che, x non sentirsi colpevoli, non basta la monetina per risolvere il problema.

Anonimo ha detto...

Il sistema non prevede la risoluzione dei problemi della gente, ne il raggiungimento di obbiettivi di pace e di relativa serenità sociale e geopolitica.
Il sistema si basa sullo sfruttamento del lavoro. Quindi non è possibile alcuna soluzione, ma solo risultati che capitalizzino i risultati speculativi e marginali di eventi sociologici quali guerre, crisi sociali e politiche, creazioni di mercati e conseguenti bolle speculative, che porteranno a crisi, guerre... In un continuo susseguirsi di eventi che vedono, e vedranno gli stessi attori da sempre a determinarne causa ed effetti.

Il caso italiano è interessante perché esso rappresenta un laboratorio di rilievo internazionale. L'Italia è un paese laboratorio perfetto: ha tutto se ben si osserva, possiede grandi risorse, è abitato da gente di varie etnie (dai tedeschi agli arabi) ha sbocchi sul mare e confini montagnosi, ha industrie di eccellenza e al contempo situazioni di estrema povertà e delinquenziali, ha cultura plurimillenaria ma è stata la culla di movimenti rivoluzionari (vedi proprio il fascismo). E' perfetta per vedere gli effetti delle politiche economiche e sociali fatte da banche e capitali della finanza speculativa.

Fino a quando non faremo i conti con la storia e prenderemo così coscienza di questa nostra condizione, nessuna soluzione economica e sociale sarà possibile. Il primo passo è capire chi siamo. Il secondo è capire la truffa e i truffatori. Il terzo è fare ordine e pulizia. Il quarto è ricominciare tutto da capo.
Ho detto "è"? Intendevo "sarebbe".
Nessuno lo vuole fare, perché guardarsi allo specchio e scoprirsi complici, complici truffati anzi, non è una cosa che la gente vuole e sa fare.
Meglio continuare a dirsi le solite cazzate, e tirare avanti in qualche modo.

Anonimo ha detto...

!2:11
se posso permettermi: non confondere il razzismo ideologico, che è sostanzialmente una forma di sfruttamento, con la naturale propensione umana che prevede il disprezzo e la prevaricazione, comunemente chiamato odio, verso il più debole. Quei tre non erano razzisti: erano stupidi.
Persino nei lager nazisti venivano usati dei prigionieri per vessare, punire e far lavorare altri prigionieri. Vai a vedere chi erano i Sonder Kommando.
Oppure cerca "La Gabbia" esperimento di psicologia comportamentale sui detenuti.
O ancora: hai mai visto il film "Brubaker"?

Anonimo ha detto...

12:26
Nel secondo paragrafo "Il caso italiano..." hai dimenticato la presenza ed il ruolo, unici, del Vaticano.

Anonimo ha detto...

-ce sta troppa coruzzzzione signora mia se so' magnati tutto! questi so' li veri probbblemi der paese artro che a finanza internazzzionale o come aa chiamate voi

-mai sentito parlare di mi5?

-che quei ragazzotti dee cinque stelle? sottttanto onesti ebbravi signora mia! a nostra sarvezza!

-perfetto

Anonimo ha detto...

Ma quella non aveva scritto che gli anonimi non li leggeva più?
La solita fregnacciara bugiarda.

Anonimo ha detto...

13:16
per "cultura plurimillenaria" si può mettere dentro pure il Vaticano, volendo. E ammesso di considerarla cultura.

Anonimo ha detto...

"spesso è molto più manipolato chi pensa di vedere negli altri gli effetti della manipolazione."

Dove naturalmente "chi" è tutti meno uno.
Il nichilsmo semplicistico zeppo di ideologia può attrarre solo un certo tipo di target, per l'appunto.

Anonimo ha detto...

15:13
se ti riferisci al sottoscritto...
il tuo nichilismo te lo puoi ficcare su per il culo. E fatti anche aiutare.

Ho passato la vita ad esser manipolato.

Anonimo ha detto...

io lo so dove si può ficcare .. al min 3:16
https://www.youtube.com/watch?v=_prfB2Hj4iw

Anonimo ha detto...

@15:13
Non mi sembra nichilismo. Il signore parla di defenestrare un sistema basato sullo sfruttamento del lavoro, pur non indicando nello specifico alternative o soluzioni. Pacifico poi che se per lui quell'alternativa fosse l'universal basic income, come già teorizzato ab illo tempore dagli stessi "truffatori"(sic), starebbe chiaramente facendo il loro interesse a sua o meno insaputa.

Anonimo ha detto...

21:50
Lo sfruttamento è quello dell'uomo.
Il lavoro umano salariato è la leva con cui il sistema mantiene in circolo il denaro sotto forma di speculazione finanziaria, con cui si crea il debito, che determina la schiavitù al sistema e di fatto la sua continua crescita senza controllo possibile. Si può solo di volta in volta far scoppiare bolle. O fare guerre.
Non ho soluzioni, ovviamente, ma l'analisi è relativamente semplice da fare.
E' ovvio che le cose vanno costruite e scambiate, la gente assistita e istruita, l'acqua pulita e distribuita e così il cibo coltivato, l'energia prodotta... Ma i limiti strutturali e commerciali ormai sono evidenti. La maggior potenza economica mondiale corrisponde alla maggior potenza militare e finanziaria, il maggior consumatore di risorse ma non è affatto la nazione col maggior numero di persone. Questa cosa prima o poi dovrà trovare un punto di equilibrio. Con le buone o con le cattive.
A me pare che l'attuale sistema non funzioni, o meglio: ha funzionato relativamente bene per una certa parte della popolazione mondiale fino ad ora. Temo che non basti più, e che presto vedremo che i reset relativamente piccoli periodici che ci sono stati fino ad ora non saranno più possibili.
Non penso si possa fare nulla se non prepararsi ad ogni eventualità, ammesso che ne valga la pena.

Naturalmente questi sono solo discorsi da blog. Non mi interessa minimamente se li comprendete o li trovate interessanti, o di merda.
Così come non ci faccio niente con loro non ci faccio niente coi vostri commenti a cazzo.
Così per mettere le cose in chiaro.

Anonimo ha detto...

l'universal basic income è una stronzata che non mi è mai nemmeno passata per l'anticamera del cervello. Vediamo di non scrivere cose non vere. O di inventarsele.

Credo anzi che il denaro dovrà essere eliminato come un liquido" da incanalare in fiumi e tubi artificiali da stringere, allargare aprire o chiudere a seconda del volere di qualcuno, in cui far passare la ricchezza di paesi e popolazioni, in quanto la speculazione finanziaria per interessi e debito è una delle cause dei casini passati, presenti e futuri.

Anonimo ha detto...

Date un numero di risorse finite consumate da un numero di persone in crescita costante, cosa palesemente insostenibile, accumulare denaro per fare scambi basati sul medesimo non servirà più a niente. Servirà avere le risorse, presidiarle, difenderle, distribuirle in maniera controllata e, se possibile, ripristinarle.
A quel punto il lavoro salariato, e le varie forme terziarie ad esso collegate, che hanno consentito di sviluppare l'attuale sistema economico basato sull'accumulo e controllo del capitale, non avrà più senso.
Il lavoro sarà l'applicazione di una forza fisica (ove non possibile la robotizzazione e meccanizzazione) o di una tecnologia e conoscenza, come sempre, ma si svolgerà al solo fine di produzione, conservazione, distribuzione, difesa ecc... di un bene o un servizio necessario alla sussistenza e allo sviluppo di una socialità.
Socialità, non società. E sarà il tempo, e non più il denaro, la sua qualità e quantità, il vero valore.
Purtroppo, ritengo che sarà scontato arrivare a capire che il numero degli esseri umani è direttamente collegato alla capacità dell'ambiente di sostenersi.
Il mondo non sarà più visto come un paradiso da popolare a cazzo ma semplicemente come un insieme pressofuso di minerali in vari stati in viaggio lungo una traiettoria intergalattica in cui ci siamo trovati a trascorre un lasso di tempo che chiamiamo vita.
Come in effetti è sempre stato.

Anonimo ha detto...

Gentile signore, preciso che non mi sono inventato nulla riguardo la sua posizione, avendo utilizzato il condizionale. Trattavasi infatti di mera ipotesi che lei ha prontamente scartato e me ne rallegro.
Apprendo che sposa in parte tesi malthusiane e latoushiane, ma non mi è ben chiaro cosa intenda con quel "il denaro dovrà essere eliminato come un liquido da incanalare in fiumi e tubi artificiali". Si riferisce, mi corregga se sbaglio, all'eliminazione del contante in favore del digitale (blockchain et similia)?

Anonimo ha detto...

00:18
Ha ragione sul condizionale.

Tolto che le mie opinioni sono solo opinioni:

Il denaro va eliminato in ogni sua forma. Deve uscire dalla vita degli esseri umani.
Per denaro intendo la convenzione aurea o di qualsiasi altro tipo data a un certificato di credito che consenta lo scambio del medesimo contro medesimo o simile e/o contro fornitura di beni, servizi, materie prime. Ovvio che nell'attuale mondo questo non sia ne politicamente ne praticamente (ormai) possibile.

Facciamo però un bel passo indietro.
Partiamo (da qualche parte bisogna pur farlo) dallo sviluppo del colonialismo occidentale. Siamo andati a cercare oro e risorse e schiavi dove c'erano (a bassissimo costo) per portarli in occidente, trasformare e rivendere il predato. La cosa ha imposto all'aristocrazia e alla mercantocrazia la creazione del mercato commerciale e dell'industria di trasformazione così per come la conosciamo ancora oggi. Ma era necessario, a quel punto, che il mercato prevedesse la creazione di una nuova classe di lavoratori impiegati alla trasformazione dei beni predati, che (ovviamente) non potevano essere pagati coi beni e servizi stessi che loro producevano: serviva sviluppare un sistema basato su certificati di credito (e di debito) che, per quanto pratico, alla fine avrebbe permesso, per semplice conseguenza logica, ai banchieri e ai loro soci aristocratici latifondisti e ora industriali, l'accumulazione e il controllo e creazione speculativa (titoli di borsa e obbligazioni) dei detti certificati, cosa peraltro necessaria al fine di garantire il plausibile ritorno economico degli investimenti.
Ecco che la contrattazione salariale, cioè il pagamento di una somma stabilita per l'affitto di una parte del tempo di vita di un essere umano, chiamato operaio o lavoratore dipendente da quel momento in poi, diventava il vero meccanismo con cui il capitale si garantiva il potere che ancora oggi ha. E ovvio che il lavoratore deve riacquistare i beni e i servizi che lui e quelli come lui producono, beni e servizi che sono di proprietà del datore di lavoro, che li rivenderà a prezzo ovviamente maggiorato (e controllato da lui) in funzione di avere sempre un margine di utile. Ma non solo: il "proprietario del lavoro" detto da quel punto in poi datore di lavoro, accumulerà il capitale in banche e società finanziarie di cui sarà padrone o socio lui stesso, al fine di prestare a un tasso di interesse il denaro che servirà al lavoratore salariato dipendente per il riacquisto dei beni, dei servi, ma anche per l'affitto di una casa o altro che eventualmente servisse a lui e alla sua famiglia. Questo è il capitalismo. Che poi il padrone datore di lavoro decida il reinvestimento del capitale al fine di creare nuovo lavoro e ampliare l'offerta e la conseguente domanda di beni e servizi è possibile ma non è scontato o obbligatorio. Assistiamo infatti oggi, alla speculazione di interessi su interessi.
Le deformazioni speculative sono il prodotto "naturale" del mercato finanziario, data la natura umana, e dato un errore concettuale che prevede la crescita infinita in un sistema che invece è finito. La Terra è un sistema finito.
Oggi, assistiamo anche alla contrattazione internazionale del lavoro, inteso come un mercato in cui si contratta non tanto il o un salario, ma il lavoro da svolgere in quanto tale. I governi e le nazioni contrattano con le industrie e offrono agevolazioni e detassazioni che poi andranno a ricadere sulla qualità della vita stessa dei lavoratori, pur di garantire alla popolazione un tempo di vita da affittare a un im-prenditore. Questo ormai il paradosso capitalista.
Io non voglio destabilizzare nulla, mi limito a osservare. Magari male, date le mie scarse capacità e nozioni.

Temo però, che se mai sarà possibile eliminare il denaro (e quindi la speculazione) dal sistema, questo non avverrà facilmente per qualche convenzione fra le persone: ho paura che sarà una dura lezione che apprenderemo ad un costo in vite umane altissimo.

Anonimo ha detto...

00:18
inoltre, voglio ringraziarla per avermi segnalato Latouche (che avevo sentito nominare ma di cui non conoscevo il pensiero, che approfondirò).

Malthus non mi convince. Ovviamente non tanto per la sua teoria sul sovrappopolamento "matematico" ma sulla politica di egemonia economica che mi sembra stia alla base del suo ragionamento.

Oggi sappiamo che le politiche di controllo demografiche non solo non funzionano, ma rappresentano vere e proprie bombe ad orologeria innescate nel sistema economico e sociale. Vedi il caso della Cina tra il 2050-2060.
La sessualità riproduttiva è alla base della vita stessa nostra e di quasi tutte le creature viventi sul pianeta. I concetti di Malthus avrebbero TEORICAMENTE senso se tutta TUTTA la popolazione mondiale, contemporaneamente, sostituisse il modo di concepire attuale con un sistema controllato tecnologicamente che escludesse l'essere umano dalla procedura di concepimento, cioè se la tecnologia permettesse la creazione di esseri umani in laboratorio, con caratteristiche qualitative eccellenti per quanto randomizzate, e sotto controllo quantitativo. Questo porterebbe a disporre poi delle risorse in modo scientificamente controllato.

Questo va aldilà dell'eugenetica e anche della fantascienza. O forse no. Ma anche se questo fosse il sistema corretto per la sopravvivenza della specie umana io non ne vorrei fare parte. E comunque per arrivarci dovrebbero verificarsi catastrofi di portata planetaria di livello quasi estintivo, per permettere poi un resetta e reimposta globale.