giovedì 9 maggio 2019

PENSIERI SU FRANKENSTEIN

Che libro! Mary Shelley ha scritto un libro attraversato da una tristezza infinita.
La tristezza infinita del mostro che si muta in malvagità perché non è amato da
nessuno. La tristezza infinita di Victor, il suo creatore, che si trasforma in
vendetta furiosa contro la sua creatura. L'odio che li unisce fino ai ghiacci
eterni del Nord. Per il mostro quell'odio è l'unico sentimento umano che lo
lega al consorzio degli uomini, quell'odio è l'unica forma "d'amore". E quando
vede il cadavere del suo creatore piange e si dispera, ma finalmente può morire
in un rogo, e trovare la pace nelle fiamme, uccidendo la sua solitudine ormai
diventata eterna, senza più Victor. Che libro! "Il sentiero della scomparsa è
sempre aperto", così recita un verso di Shelley, il marito di Mary. Poi Hollywood
ne ha fatto un pupazzo con i transistor, ma Frankenstein è un libro dove
la condanna di essere venuti al mondo trova la sua più alta rappresentazione,
nessuna felicità è possibile senza amore, nessuna felicità è possibile senza
umiltà, e Victor perde tutto perché ha voluto farsi simile a un dio che crea
la vita. E chi è infelice diventa malvagio. Infatti questo è un mondo pieno
di infelicità, pieno di tracotanza e di superbia, ed è questo che rende la vita
un inferno di ghiaccio e di orrore. Solo i sogni possono darci la pace, i sogni
e la morte. E questo è un mondo che non sa più sognare. Può solo morire.

7 commenti:

attimiespazi ha detto...

sì, bellissimo romanzo, io l'ho trovato struggente.
e trovo adorabile questo post mostruoso..

.a

Freddy ha detto...

Ti strugge tutto a te Attimi. Sei una Strutta!

attimiespazi ha detto...

Ricky,
con questo post mi hai fatto fare un tuffo nel passato, alla mia giovinezza e al periodo in cui lessi Frankenstein, Dracula, Malombra, Cime Tempestose, Orgoglio e Pregiudizo, Ragione e Sentimento, Doctor Jekill and Mister Hide, I Racconti del Mistero dell'Incubo e del Terrore, L'Uomo Invisibile, Il Ritratto di Dorian Gray, I Dolori del Giovane Werther, Le Affinità Elettive, Madame Bovary, Delitto e Castigo e il maestoso capolavoro che è stato il Faust di Goethe.
che tempi!..

.a

Freddy ha detto...

Pensa che io leggevo, Sukia, il Camionista, la poliziotta, Lando...

attimiespazi ha detto...

io preferivo Zora La Vampira, gli altri che hai citato li leggeva mio marito.
quello più divertente di tutti però era Pig
:-))

attimiespazi ha detto...

poi, vabbé, come fumetti Lanciostory, Scorpyo, Diabolik, Il Gruppo TNT, Sturmtruppen, Peanuts, Asterix, Il Piccolo Ranger, Zagor..

attimiespazi ha detto...

l'infanzia l'ho passata con Paperino e Zio Paperone. Topolino mi stava antipatico, troppo perfettino e saputello. leggevo anche Tiramolla e Braccio di Ferro
:-)
che tempi! non torneranno mai più..