domenica 22 febbraio 2015

PRIGIONIERA

Devo fare così anche con la mia anima.

7 commenti:

attimiespazi ha detto...

"La mia anima è prigioniera e ha bisogno di musica per curare la sua malinconia"
(Oscar Wilde)

https://www.youtube.com/watch?v=mpnQLRu8fxI

Anonimo ha detto...

Giustissimo... come insetti, che nonostante la finestra aperta stupidamente girano ronzando rabbiosi sul vetro anche fino alla morte, a volte continuiamo a ronzare davanti ad uno schermo luminoso. Ed in più affidiamo a questo schermo la nostra immagine e credendo di non essere letti ...pure la nostra anima. Per carità è una forma di pubblicità privata ma che toglie anche mistero e sorpresa all'eventualità di un incontro fisico. Noi ti leggiamo e ti vediamo Riccardo, quindi siamo avvantaggiati, nonché interpretiamo soggettivamente anche quello che tu racconti con il linguaggio del volto e del corpo. Tu no! Sei in svantaggio ...a meno che qualcuno non ti abbia contattato con Face-Book. Qui vedi scritte anonime o piccole immagini che possono dare "un'idea" dell'indole della persona od eventualmente di quello che vorrebbero rappresentare (vista la scelta di immagine). Poi se sono così nella realtà ....è tutto da vedere. Ho fatto pipì fuori dal vaso per la richiesta di Licenza poetica? E ALLORA! Perché no! Cosa fa di un poeta un Poeta. Gli studi? Una mente filosofica? Un lessico sdolcinato o forbito con ricerca di parole dimenticate dal tempo o scurrile o dissacrante? Uno acquisisce la nomea di Poeta ...se viene riconosciuto dagli altri come Poeta. In caso contrario è ritenuto semplicemente uno che blatera, un logorroico, un perditempo lessicale. Senza considerazione da parte degli "altri" uno diventa poeta solo per se stesso e di se stesso. Quindi decido che pure IO sono poetessa ...e, in modo molto dissacrante, è Poeta anche il Filtrato Beavis. Chicca

rickyfarina ha detto...

Bella la metafora della finestra e dello schermo del computer. Ci sono autori che trasformano gli altri in guardoni, sono gli autori che parlano della propria vita. Voi siete i guardoni e i "sentoni" della mia vita. La mia "opera" toglie mistero a me stesso? Non credo proprio. Poeta è colui che viene considerato poeta dagli altri? Non sono d'accordo ma ti servo su un piatto questo allora: Silvano Agosti mi considera tale, ogni volta che mi vede mi dice che sono un poeta. Lui è un poeta e il suo parere è "professionale". Più del tuo. Non credi? Per l'encilcopedia Treccani dammi tempo! A volte si è poeti postumi, come dopo una sbronza, la sbronza della vita.

Anonimo ha detto...

Non vola già la tua anima?
-farinomane-

Anonimo ha detto...

Agosti è comunque "un altro che non sei tu" che ha deciso che per "lui" ...tu sei un poeta. Come alcuni hanno deciso che certe croste sono dipinti superlativi ed elevato questi artisti a vette inimmaginabili...mentre per altri rimangono croste paragonabili a scarabocchi di bimbi di 2 anni. L'arte è molto soggettiva ....piace o non piace....poi chi più chi meno ha dell'estro creativo in se. Il problema sta in quanto questo estro venga apprezzato dal prossimo e ciò va a influire sull'ego dell'artista e soprattutto sul suo portafoglio se questi vuole sfruttarlo per mantenersi. I guardoni ed i "sentoni" diventano a loro volta "autori/creatori" interpretando e ricomponendo a loro piacimento il materiale artistico ed umano messo a loro disposizione. Elevandolo o sminuendolo. L'Autore crea il guardone ...ma senza il guardone che dà importanza e commenta l'autore..questi non esisterebbe se non come immagine/pensiero statico ed immobile. Il mio parere è solo il "mio" e non lo ritengo un parere professionale. Ed a volte non serve far parte dell'ambiente od avere studi accreditati nello specifico per poter fare una valutazione. Non ho bisogno di essere medico per sapere che effettuando una vaccinazione è un po' come giocare alla roulette russa. La Treccani lasciala pure perdere ...mi diverti molto quando spari boiate. hehehehe Chicca

attimiespazi ha detto...

@Chicca
Chi ha la bellezza nel cuore riconosce il suo simile. penso che sia il caso di Agosti e Farina.
ci si riconosce e basta. punto.

.attimi

rickyfarina ha detto...


Il problema dell'estro è andare fino in fondo al proprio estro, avere più o meno estro non significa nulla, o sai cucinare o non sai cucinare, e per sapere cucinare devi dare il tuo tempo alla cucina, devi sacrificarti, per quanto mi riguarda la mia vita è tutta legata al mio estro, e i tuoi commenti sono da "turista dell'estro" se non capisci questo semplice concetto.
Ed è ovvio che sia un argomento sensibile per me dato che è tutta la mia vita. Le boiate sono di solito esternazioni ironiche, l'ironia fa parte del mio estro. Da prendere quindi con le pinze dell'ironia, io mi rivolgo a un pubblico intelligente, per questo ho pochi seguaci, pochi ma buoni ( e nei buoni metto anche a te, contenta?). Chiaro?
Il consenso è importante, certo, ma non è lo scopo di un artista o di un autore, il suo scopo è cercare di esprimersi al meglio, il resto è vanità.