giovedì 12 febbraio 2015

FRAMMENTO CONTINI

5 commenti:

attimiespazi ha detto...

"siamo tutti un po' colpevoli di qualcosa"
(Gabriele Contini)

Anonimo ha detto...

E impossibile, nel corso di una vita, non essere sia colpevoli che vittime. Operando delle scelte, più o meno esatte/sbagliate, qualcosa sulla strada si lascia sempre. Ma tutto ciò serve da monito ed esperienza. Tutti noi in genere siamo colpiti dalla così detta "eccezione" che estrapoliamo da una massa. Ma ciò che è eccezione per noi è massa per altri. E questa eccezione è data da un'affinità ed alchimia selettiva che ognuno di noi rileva sia consciamente che inconsciamente. La cosa che penso però sia opportuno mantenere come punto fermo ...è che della massa "esseri umani" facciamo parte pure noi. L'avere coscienza e consapevolezza di se stessi non va confuso con un senso di superiorità/elevazione sulla massa, questo rischierebbe di portare alla megalomania ed a un sensazione illusoria di unicità. In quanto ai tabù...sembra sia più forte di noi ma quando una cosa ci viene proibita, anche la cosa più stupida, misteriosamente questa diventa il chiodo fisso dei nostri pensieri. E su questo chiodo fisso ci facciamo dei voli pindarici degni del miglior filosofo. Da dove sarà partito questo imprinting ....dalla proibizione di cogliere il frutto del biblico albero della conoscenza del bene e del male? Per quanto concerne poi il discorso di una persona seduta sul water... è l'immagine che sottopongo sempre a chi esterna sensazioni di inferiorità verso il prossimo. Sul water siamo tutti uguali ...siiii, per carità magari un laureato ci starà seduto declamando la Divina Commedia, un dirigente inviando sul pc/i-phone ordini ai subalterni, un operaio pensando allo stipendio che è misero, una bella ragazza sognando di far carriera nella moda, un bambino succhiando un lecca lecca ...ma il risultato è sempre il medesimo PIL (prodotto interno lordo). A volte rido pensando alle schiavitù mentali che si auto infliggono le persone e non si accorgono che la prima schiavitù è quella corporale, una schiavitù necessaria alla sopravvivenza sul pianeta. Quante schiavitù mentali si possono modificare in meglio...ma provate voi ad andare contro la schiavitù corporale! Se non dormi diventi un rimbambito sonnambulo giornaliero, se non bevi ti secchi come una pianta nel deserto, se non mangi ti degradi atomicamente piano piano.... e se non urini/defechi? Per Dio quanto sono dittatoriali gli sbocchi fognari! Prova a non ubbidir loro ....deprecabile ed imbarazzante, oltre che o-lezzante, esplosione. Lo declamo ....il retto e la vescica sono i mega-dittatori assoluti della nostra vita. Chicca

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

...il bello senza il brutto non fa eccezione
-farinomane-

Unknown ha detto...

Chicca se lei conoscesse i complicati processi molecolari, fisiologici, messi in atto dal nostro organismo per depurarsi, rigenerarsi, capirebbe lo straordinario equilibrio, ordine, e perfezione che il nostro corpo umano riesce a compiere involontareamente, con miliardi di reazioni e miliardi di sostanze tutte ordinate e interconnesse a compiere il loro dovere, con una sincronicita, armonia, perfezione che nemmeno il piu grande direttore d'orchestra o ingegnere, vista la complessità, riuscirebbe a far..Processi rigeneranti assolutamente spontanei, involontari, perfetti nel loro funzionamento tanto quanto complessi. Quindi più che parlare di dittatura del nostro corpo, io parlerei di straordinario equilibrio e funzionamento qual'è il nostro corpo umano, che ci sostiene alla vita, quindi al miracolo di ogni giorno, ogni ora, ogni istante.