mercoledì 6 aprile 2016

POESIA CAPRICCIOSA


POESIA CAPRICCIOSA
A me piace tanto molto moltissimo
quando mi fanno i succhiotti al collo,
e anche alla cappella. E quando mi
fanno la carezza sulle spalle che mi
vengono i brividi stellari e riuniti in un
solo sospiro universale cosmico.
A me piace anche molto moltissimo
quando tirò giù la cerniera dei miei
pantaloni neri ed esce il mio uccello
che purtroppo non è nero ma è un
uccello comunque con il suo carattere.
A me garba un sacco sacchissimo
quando faccio l'eiaculazione a caso,
o eiaculazione stocastica, facendo il
girotondo su me stesso e schizzando
dove capita di schizzare, anche sui
cuscini di casa che tanto poi metto
in lavatrice e gli ospiti non si accorgono
di nulla quando si siedono sul divano
post-spermatico cuscinoso. A me, e
forse anche agli altri me che non so
piace un frego fare le smorfie di vero
piacere quando la mano della donna
mi fa la sega vicino alle finestre pulite.
Bella è una finestra pulita che bella è.
E poi la mano della donna che cola di
me e degli altri me che non so ancora.
E la donna va in bagno a pulirsi mentre
io guardo fuori dalla finestra pulita e
vedo un mondo più pulito, ecco, bello.

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