martedì 23 agosto 2022

SEPOLTO VIVO!

Gianni Musumeci fu sepolto vivo a Barletta. Aveva vissuto gran parte della sua vita a Los Angeles,
ma gli ultimi anni volle passarli a Barletta nella casa in cui era nato. Fu un caso più unico che raro
di morte apparente, e c'è anche un proverbio: mai fidarsi delle apparenze. Epure fu sepolto vivo, il
suo cuore riprese a battere dentro la bara, proprio mentre la stavano calando nella fossa. Quella di
essere sepolti vivi era una paura di famiglia, Gianni ricordava la nonna che si raccomandava di
ficcarle un coltello in pancia nella bara, "ma cara nonna, non potrei mai, ti assicuro che sarai morta"
"no, devi promettermelo Gianni, devi ficcarmi un coltello in pancia se mi vedi nella bara".
La nonna morì, ma Gianni non le ficcò un coltello in pancia, era proprio morta, senza appello.
Appena Gianni si accorse dell'inconveniente di essere vivo dentro una bara in movimento, iniziò
ad urlare con tutte le sue forze e a battere con le mani sul coperchio della bara. Per fortuna
zio Alfio aveva ancora un buon udito "che mi venga un colpo se questa non è la voce del mio
nipotino Gianni". Issarono la bara, la scoperchiarono e Gianni uscì a respirare a cielo aperto.
"Chi mi ha messo addosso questo vestito di merda?" era felice e incazzato al tempo stesso.
Lo zio Aflio svenne per l'emozione. I pochi amici presenti esultarono "hai vinto la morte Gianni,
tu hai vinto la morte!". Il giorno dopo tutta Barletta era in festa e Gianni venne acclamato come
un Cristo risorto, la stampa accorse da tutte le parti d'Italia per intervistare il "morto vivente".
Passarono altri 5 anni in cui Gianni ebbe anche delle inaspettate avventure sessuali senili, alcune
ragazze vivaci gli concessero le loro grazie, "non ho mai fatto sesso con un morto, sono tua,
prendimi!" gli disse una ventenne formosa dallo sguardo allucinato. Poco prima di morire, questa
volta sul serio, Gianni invitò a cena lo zio Alfio e gli disse "se mi vedi nella bara, devi ficcarmi
un coltello in pancia, capito zio Alfio? Devi promettermelo" "va bene figliolo, conta su di me".
Gianni se la sentiva addosso la fine, infatti morì pochi giorno dopo la cena con zio Alfio.
Nella camera ardente c'era il suo cadavere pietrificato, ben tre medici decretarono la sua
morte irrevocabile, nessuna possibilità di una resurrezione, Gianni era morto stecchito.
Un giornalista scrisse che -un vecchietto spelacchiato di punto in bianco ha ficcato un coltello
nella pancia di Gianni Musumeci, "l'ho fatto per mantenere la mia promessa" urlava mentre
lo portavano via, poi si è scoperto che si trattava dello zio del Musumeci...- Gianni fu sepolto,
nessun grido, nessun pugno sul coperchio della bara a questo giro, la morte era arrivata
finalmente, la morte eterna, perfetta, insossidabile, irredimibile, la morte vera: senza vita.



Nessun commento: