domenica 28 agosto 2022

LA RAGAZZA DELLA RECEPTION

Amanda lavorava alla reception di un famoso albergo di Lisbona. Arturo si trovava a Lisbona per lavoro,
fu accolto da Amanda in modo molto professionale. Amanda non era una bellezza ma aveva fascino, gli
occhi, grandi e lucenti, erano il suo punto di forza e un sorriso accattivante completava le sue armi di
seduzione. Il giorno dopo Arturo sbrigò il suo lavoro, installava software, la ditta lo mandava sempre a
Lisbona o in Brasile perché Arturo masticava il portoghese. Dopo avere cenato al ristorante dell'albergo
Arturo rientrò in stanza per riposarsi, si distese sul letto e si mise a sfogliare un quotidiano. Stava per
chiudere gli occhi quando sentì bussare, andò ad aprire ed era Amanda "mi permette di entrare?",
Amanda lo guardò negli occhi, sembrava imbarazzata, gli disse "le piacerebbe fare una passeggiata
con me per Lisbona? Ho qualche ora di libertà e vorrei conoscerla meglio". Arturo si allacciò le
scarpe ed accettò quell'invito del tutto inaspettato. Andarono a bere qualcosa in un localino vicino
al porto. Arturo aveva circa 30 anni e Amanda 25. Passeggiarono sotto le stelle, parlarono di tutto,
anche della splendida voce di Amalia Rodrigues, poi Amanda disse "posso baciarla?". Ora dovete
sapere una cosa: Arturo era vergine e non aveva mai baciato una donna, un passato da Testimone di
Geova gli aveva fregato tutte le esperienze erotiche della giovinezza, e si era portato dietro quel
fardello fino all'età di 30 anni, anche se aveva rinnegato la fede ed era diventato un ateo convinto.
L'occasione però era ghiotta: baciarsi a Lisbona sotto le stelle con la ragazza della reception del
suo albergo. Si baciarono ma Amanda notò subito qualcosa di strano, Arturo non sapeva baciare,
le sembrò di baciarsi con una rana. "Amanda, è inutile girarci intorno, sono vergine e tu sei la
prima donna che bacio in vita mia". Quella confessione fu l'asso vincente, Amanda si appassionò,
si sentiva investita di una missione: sverginare quell'uomo insolito che aveva una voce calda e
avvolgente che le piaceva da impazzire. Si baciarono ancora e ancora, e Arturo iniziò a prendere
confidenza con la lingua di una donna nella propria bocca. Andarono in albergo e fecero l'amore.
La mattina dopo Arturo doveva ripartire, Amanda aveva ripreso a lavorare e lo salutò in modo
professionale, auguarandogli un buon rientro in Italia. Si tennero in contatto, fecero anche delle
vacanze insieme in Svezia, dormendo sotto una tenda e andando in canoa. La storia andò avanti
per qualche anno, poi Amanda lo lasciò improvvisamente, senza dare spiegazioni. Le vicende
della vita portarono Arturo in Messico, dove trovò una moglie, un lavoro e una casa. Quella
storia con Amanda però non riuscì mai a dimenticarla, aveva la collezione di tutti i dischi di
Amalia Rodrigues, ogni sera ne ascoltava uno, disteso sul divano, mentre la moglie si preparava
per andare a letto, la voce di Amalia lo avvolgeva e ripensava a quella passeggiata notturna
per Lisbona con Amanda, la ragazza della reception che lo sverginò, liberandolo dai Testimoni
di Geova per sempre. "A che cosa pensi?" gli chiedeva sempre la moglie, e lui "A niente amore,
a niente".  Di Amanda non seppe più nulla, un giorno stava per comprare un biglietto aereo
per Lisbona, ma ci ripensò. Il passato è il passato. Troppi anni erano trascorsi ormai...


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