venerdì 26 agosto 2022

IO LE SCARPE NON LE TOLGO

"Lei si chiama Luana, ed è una nutrizionista, lui si chiama Candido e fa l'architetto, ci hanno
invitati a cena nella loro bellissima casa, mi raccomando Ricky, non farmi fare brutte figure,
a volte le spari grosse e puoi creare imbarazzo, cerca di darti un contegno stasera, sono
persone deliziose, fanno anche tanta beneficenza" "Se sono persone simpatiche sarò anche
io simpatico, tranquilla, tra l'altro sono molto sereno stasera, che cosa portiamo? Una bella
bottiglia di vino?" "Sì, un vino di pregio andrà benissimo". Patrizia e Ricky suonarono
il campanello. Furono accolti da Luana e da Candido, sapete quelle coppie che si presentano
abbracciate? Ecco, erano una di quelle coppie. "Prego, entrate carissimi" disse Luana,
"Piacere Ricky" " Ricky si presentò con naturalezza, poi Luana disse "Ecco, potete togliervi
le scarpe e mettere queste bellissime ciabatte", Patrizia si tolse le scarpe e Ricky no.
"Scusate ma io le scarpe non me le tolgo quando vado in casa degli altri", Luana e
Candido sorrisero e gli fecero notare con grazia che quelle erano le regole della loro
ospitalità. "Allora se queste sono le vostre regole rinuncio anche alla vostra ospitalità"
"Riccardo, smettila di fare lo scemo!" disse Patrizia con un pizzico di spavento perché
conosceva il brutto carattere del suo amico, "non faccio lo scemo, anche io ho le mie
regole Patrizia, se qualcuno mi invita non deve togliermi qualcosa subito, appena entro
nella sua casa, io vengo in pace, potrei avere i calzini bucati, ma non è questo il punto,
io per principio non mi tolgo le scarpe e detesto quelle coppie che ti obbligano a
metterti delle schifose ciabatte, non è il mio stile, io non sono tipo da ciabatta del cazzo,
un invito è anche un sacrificio, quando io invito qualcuno già metto in conto che mi
sporcherà il pavimento, non è un problema, pulirò il pavimento dopo, ma non
mi permetto di fare violenza allo stile di chi entra in casa mia, questa è una violenza,
una vera aggressione" "non drammatizziamo adesso" disse Candido, cercando di
riportare la discussione a un livello di compostezza, "se proprio non vuoi toglierti
le scarpe va bene per noi, faremo un'eccezione per la nostra amicizia che ci lega a
Patrizia". Ricky quindi si tenne le scarpe, guardò Patrizia, ma a Patrizia non fece piacere
quello sguardo, conosceva bene il suo amico. Candido prese la bottiglia "ah, un Amarone,
fantastico, è il mio vino preferito, prego, accomodatevi in salotto". Ricky e Patrizia
entrarono in salotto mentre Luana correva in cucina per togliere dal forno una
torta salata. In salotto c'era un divano bianco, la tentazione fu troppo forte.
Ricky alzò il piede e mise la sua scarpa sul divano, "ecco, questo sono io, è il
segno della mia presenza, non mi dimenticherete mai, mai". Candido iniziò a
tremare dalla rabbia, Luana aveva la mascella slogata dallo stupore, fece cadere
a terra la torta salata e iniziò a gridare, Patrizia svenne. Il resto è cronaca nera.

Nessun commento: