martedì 23 agosto 2022

ADELAIDE ASSASSINA

Mentre accarezzava il suo gatto, Adelaide decise di uccidere Luigi. Era una limpida notte 
di maggio, limpida come la mente e la decisione appena presa. Luigi era una brava persona,
un bravo marito e un bravo padre, ma non l'aveva resa felice, e questo agli occhi di Adelaide
era imperdonabile, Luigi meritava di morire. Avrebbe potuto lasciarlo, ma non sarebbe stato
carino nei confronti di Luigi, avrebbe gettato il marito innamoratissimo nella disperazione,
e questo Luigi non lo meritava, meritava la morte, la fine, non l'infelicità. "Perché mi guardi
così?" chiese Luigi, "no, niente caro, dormi pure, stavo pensando solo che sei un bravo
marito e che forse non ti merito", continuava ad accarezzare la sua gatta, "ma che cosa dici
amore mio? Sei strana, non dirle più queste sciocchezze, che cosa ti salta in mente alle due
di notte? Lo sai benissimo che tu meriti tutte le mie attenzioni, ora dormi, fai la brava".
E Luigi si mise a ronfare come un bravo maritino. Adelaide, facendo attenzione a non
svegliarlo, lo scoprì, e gli abbassò le mutande, si mise a osservare quella spugnetta carnosa
che aveva fra le gambe, quel cazzetto insignificante, il cazzetto che aveva preso due volte
alla settimana per 20 anni di seguito, senza mai tradirlo, senza mai conoscere altri cazzi,
altri uomini. Arrivò vergine al matrimonio, e quel cazzetto che ora dormiva afflosciato
vicino a lei, era stato l'unico cazzo della sua vita. Ma come ho potuto essere così stronza?
Come ho potuto donare tutta la mia femminilità a questo coso senza spessore? Le montò
dentro una rabbia assassina, quell'uomo l'aveva ingannata, non le aveva detto che aveva
un cazzo mediocre quando le faceva la corte, invece dovrebbe essere la prima cosa da dire,
da denunciare! "Ti amo Adelaide, ma prima devo confessarti che ho un cazzo assolutamente
normale, quasi mediocre, un cazzo senza personalità", queste erano le parole da pronunciare
preventivamente a una donna che si corteggia, era una questione di onestà. Invece dopo
la prima notte di sesso era rimasta incinta e lei non se la sentiva di dire a Luigi "niente da
fare, caro mio, il tuo cazzo mi ha delusa", e poi cercò di convincersi che comunque era
una brava persona, che sarebbe stato un ottimo marito, che aveva una posizione sociale
ragguardevole. Tutte le qualità che Luigi effettivamente dimostrò durante il ventennio
del loro matrimonio, ora erano quasi dei capi di accusa, erano un'aggravante, fosse 
stato un marito stronzo, sarebbe stato molto più facile prendere il martello in cucina e
fracassargli la testa, invece Adelaide esitava, anche se ormai la decisione era netta.
Ci fu un momento in cui pensò di farsi un amante degno di questo nome, un uomo che
la scopasse con vigore, fantasia e passione, ma poi rifiutò l'idea perché non sarebbe
stato "carino" nei confronti di Luigi. Per carino Adelaide intendeva etico. Sarebbe stata
solo una stronza, una come tante, una donna infelice sessualmente che tradisce il
marito, quante ce ne sono? Tantissime. No, fracassargli la testa col martello era la cosa
più giusta, più "carina", più etica. Era un'idea che le frullava in testa già da dieci anni,
e le ci vollero altri dieci anni per decidere di metterla in pratica. Adelaide si alzò dal
letto, la gatta la seguì in cucina miagolando e facendo le fusa, strofinandosi alle sue
gambe. Adelaide prese in mano il martello, guardò fuori dalla finestra la luna, poi
ritornò in camera da letto stringendo il martello, appoggiò il martello sulla tempia di
Luigi che stava ronfando ignaro di tutto, alzò il martello e..."mamma, che stai facendo?"
disse la piccola Luisa strofinandosi gli occhi, "ho avuto un incubo mamma", la
bambina stava mettendosi a piangere, Adelaide fece rotolare il martello sotto il letto
e abbracciò la figlia "piccola, piccola mia, vieni qui a letto con mamma e papà".
Luigi si svegliò, ma Adelaide lo rassicurò "niente caro, torna a dormire, è uno dei
soliti incubi di Luisa, dorme con noi stanotte". Adelaide si alzò presto, rimise a
posto il martello e preparò la colazione per tutta la famiglia, per il bravo marito,
per la figlia Luisa e per Lucio, l'altro figlio. Fu una mattina come tante, Luigi dopo
la colazione andò a farsi la barba davanti allo specchio, canticchiando come al solito.
Luisa e Lucio si prepararono per andare a scuola. Adelaide restò da sola in cucina.
Fu una moglie infelice per il resto della sua vita.

Nessun commento: