venerdì 5 agosto 2022

LUCA GINNI, IL TURISTA LATERALE

Luca Ginni aveva un aspetto normalissimo, se non si tiene conto dell'altezza, ma dato
che noi ne teniamo conto, Luca Ginni non aveva un aspetto normalissimo. Di professione
era un semplice e onesto ortolano, ma un giorno ebbe un'idea portentosa, aveva un
carciofo in mano dirà poi nelle interviste, si punse ed ebbe l'illuminazione. Per che
cosa è passato alla storia Luca Ginni? Lo sapete tutti: è l'inventore del turismo laterale.
Un'invenzione che ha sconvolto il mondo, le agenzie turistiche, i turisti (pensate a
quanti turisti ci sono per il mondo), un'invenzione pari a quella della tecnica Fosbury
per il salto in alto. Ginni è stato il Fosbury del turismo. In che cosa consiste questa
tecnica? Niente di più semplice, è l'uovo di Colombo, è la scoperta dell'acqua "tiepida".
Eccola esposta in poche parole, anche se la conoscete tutti: andare a Pisa senza vedere
la torre di Pisa, andare a Parigi senza vedere la Tour Eiffel, andare a Napoli senza
mangiare la pizza, visitare Londra ignorando il cambio della guardia a Buckingham
Palace, andare a New York senza andare a New York, ma in una cittadina vicina.
Celeberrimi furono i famosi 15 giorni passati da Luca Ginni e famiglia a Parigi, la
moglie e i figli non avevano mai visto Parigi, e Luca affittò un appartamentino
in una stradina secondaria, anonima, ignorata da tutte le guide turistiche del pianeta.
Ogni giorno portava la famiglia sul boulevard périphérique, una strada comunale
a scorrimento veloce, si mettevano ai bordi del boulevard e guardavano il traffico,
si portavano dietro un cestino con dei panini con la mortadella, qualche pomodoro,
bottiglie d'acqua fresca, e stop. Così per tutta la vacanza. La cena mangiavano
nell'appartamentino e poi andavano a letto presto. L'idea di fondo del turismo laterale
è che i turisti hanno mangiato il mondo, lo hanno reso uguale, isomorfo alle
cartoline, e quindi i turisti quando viaggiano non vedono nulla in realtà, ma
vivono quella che Ginni chiama "il cortocircuito cartolina". Per vivere veramente
un posto è necessario spostarsi dove i turisti non andranno mai, se non per
sbaglio, ed è necessario ignorare i punti nevralgici, decentrarsi o come amava
ripetere Luca Ginni: "lateralizzarsi". Lo stile Ginni-Fosbury ormai è adottato
da metà dei turisti del pianeta, è stata una grande rivoluzione, sono nate guide
turistiche Ginni con tutti i posti più insignificanti di un luogo. Tanto per darvi
un'idea della portata rivoluzionaria dello stile Ginni-Fosbury: negli ultimi anni
la meta più visitata dal turismo globale negli Stati Uniti è Desdemona, una
città fantasma della contea di Eastland, situata ad est di Abilene, nel Texas 
occidentale. Per non smentirsi, dopo la sua morte, Luca Ginni è stato sepolto
in Perù, a Tarma, un paesino a poco più di 6 ore da Lima. Inutile dirvi che
Tarma è diventata meta di pellegrinaggio di tutti i turisti laterali del mondo.
Nel cimitero di Tarma c'è una lapide bianca semplicissima, nome e cognome,
data di nascita e data di morte, unico vezzo: un modellino ormai arrugginito
della Tour Eiffel, come simbolo postumo di tutto ciò che Luca Ginni odiava.

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