PENSIERI DI IERI

In amore vince chi fugge. Nel sesso vince chi viene.

*

I vivi chiudono gli occhi ai morti, e i morti ce li aprono,

per rendere la cortesia.

*

Certe fitte al costato ti fanno capire che sei immortale.

*

Dammi una sola buona ragione per amarti e non ti amerò più.

*

I terremoti ci salveranno: faranno crepare i cimiteri.

*

"Posso offrirle un cordiale?", perché non si sentono più frasi così sublimi?

*

Quando si avvicina l'addio, metti sotto il cuscino un arrivederci.

Non si sa mai.

*

Il Parlamento non è fatto per i filosofi: "Sii seggio".

*

Il labirinto è la casa dei poeti. E vogliono le ali solo per

precipitare.

*

La verità non va detta ma ridetta, fino a farle perdere senso.

*

Sono rimaste appese le tue mutandine al lampadario, tra gocce

di cristallo e luce. Ci stanno bene. Lasciamole.

*

Ho conosciuto una verità con le gambe corte.

Si fa chiamare vita.

*

Seppellire con le proprie mani qualcuno è un atto d'amore.

Peccato siano solo gli assassini a farlo, a parte i becchini.

*

Siamo tutti eremiti dei nostri attimi.

*

Scriveva cose terribili. Con l'inchiostro simpatico.

*

Devo riuscire a non dare peso alla mia dieta.

*

L'umanità si merita l'estintore.

*

L'autopalpazione dei testicoli è l'ultimo rifugio

degli ipocondriaci.

*

La solitudine non fa male a nessuno, eppure è perseguitata

e temuta. Che ingiustizia!

*

Lei non mi dava retta, però si faceva perdonare dandomi retto.

Ho dimenticato di mettere l'articolo.

*

Ogni giorno proteggi qualcosa: un'emozione, un fiore, un ricordo.

*

Stanotte dormite senza chiudere a chiave la porta d'ingresso.

Inizia così l'amore per gli uomini. E i ladri vengono solo

per alleggerirci...

*

Il miglior modo per confondere le acque è camminarci sopra.

*

Assedio il suo castello, lei mi getta addosso olio bollente

e lo chiama amore.

*

Ormai sfogliare un libro mi sembra un gesto antico, come scrivere

con penna e calamaio.