giovedì 23 giugno 2022

LE COSE CHE SO

Ci sono tante, tantissime cose che non so, ma alcune cose
le so. So che Simone Weil soffriva di atroci emicranie, erano
delle vere e proprie "pancranie", poveretta. So che Ungaretti
mi piace, mi piace più di Montale. E so che amo Sandro Penna.
So che stare a dieta non è facile, almeno per quelli come me
che amano la pizza e la pasta. So che se mi sfiori i capezzoli mi
diventa duro. Anche se me li sfiorasse un gorilla. Ho i capezzoli
molto sensibili, forse è il mio lato femminile. So che Ethel si
è innamorata della donna che è in me, ma so anche che non
voglio avere le tette, per questo devo andarci piano con la pizza
e la pasta. So che il rumore è l'inferno, detesto il rumore, ancora
di più dei cattivi odori, e so che se mi togliete la musica muoio,
muoio atrocemente, molto atrocemente, e posso impazzire.
So che amo passeggiare senza una meta, so che preferisco la
notte al giorno, una puttana vicino a un lampione è poesia.
So che la mamma è sempre la mamma, e anche il papà.
So che è bello avere un fratello scrittore perché sa raccontare
quello che gli capita, ed è divertente, molto divertente.
So che abbiamo avuto un cagnolino per 18 anni, si chiamava
Toby, è apparso dal nulla un giorno, un trovatello, e lo
abbiamo portato con noi a Milano. Poi una notte è scomparso,
ritornato nel nulla, proprio nella zona dove era apparso 18
anni prima, al mare, da noi, e ci ha fatto la gentilezza di
non farsi vedere morto, quindi sarà per sempre vivo.
So che in estate è bello entrare nelle chiese a cercare il fresco,
e magari un affresco, e forse anche Dio. So che sono un
transessuale ogni volta che faccio sesso: cambio sesso.
So la tabellina del sette ma sulle altre devo contare con le
dita. So spiare la vita, so ascoltare, so dimenticare il male,
e ricordare il bene. So farmi il nodo alla cravatta, ma odio
le cravatte perché mi sento soffocare, perché sono nato
con il cordone ombelicale stretto intorno al collo e ho
rischiato di nascere senza respiro. So che amo respirare.
Respirare sotto un cielo di stelle infinite, con un mazzo
di chiavi in tasca, e il divano che mi aspetta quieto in casa.
So che il diabete è pericoloso e quindi devo stare attento
ai dolci. So che Ethel è un uomo, un uomo molto femminile.
So stare al mio posto, ma solo nell'infinito.
Non sapevo di sapere tutte queste cose!

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