Ci sono tante, tantissime cose che non so, ma alcune cose
le so. So che Simone Weil soffriva di atroci emicranie, erano
delle vere e proprie "pancranie", poveretta. So che Ungaretti
mi piace, mi piace più di Montale. E so che amo Sandro Penna.
So che stare a dieta non è facile, almeno per quelli come me
che amano la pizza e la pasta. So che se mi sfiori i capezzoli mi
diventa duro. Anche se me li sfiorasse un gorilla. Ho i capezzoli
molto sensibili, forse è il mio lato femminile. So che Ethel si
è innamorata della donna che è in me, ma so anche che non
voglio avere le tette, per questo devo andarci piano con la pizza
e la pasta. So che il rumore è l'inferno, detesto il rumore, ancora
di più dei cattivi odori, e so che se mi togliete la musica muoio,
muoio atrocemente, molto atrocemente, e posso impazzire.
So che amo passeggiare senza una meta, so che preferisco la
notte al giorno, una puttana vicino a un lampione è poesia.
So che la mamma è sempre la mamma, e anche il papà.
So che è bello avere un fratello scrittore perché sa raccontare
quello che gli capita, ed è divertente, molto divertente.
So che abbiamo avuto un cagnolino per 18 anni, si chiamava
Toby, è apparso dal nulla un giorno, un trovatello, e lo
abbiamo portato con noi a Milano. Poi una notte è scomparso,
ritornato nel nulla, proprio nella zona dove era apparso 18
anni prima, al mare, da noi, e ci ha fatto la gentilezza di
non farsi vedere morto, quindi sarà per sempre vivo.
So che in estate è bello entrare nelle chiese a cercare il fresco,
e magari un affresco, e forse anche Dio. So che sono un
transessuale ogni volta che faccio sesso: cambio sesso.
So la tabellina del sette ma sulle altre devo contare con le
dita. So spiare la vita, so ascoltare, so dimenticare il male,
e ricordare il bene. So farmi il nodo alla cravatta, ma odio
le cravatte perché mi sento soffocare, perché sono nato
con il cordone ombelicale stretto intorno al collo e ho
rischiato di nascere senza respiro. So che amo respirare.
Respirare sotto un cielo di stelle infinite, con un mazzo
di chiavi in tasca, e il divano che mi aspetta quieto in casa.
So che il diabete è pericoloso e quindi devo stare attento
ai dolci. So che Ethel è un uomo, un uomo molto femminile.
So stare al mio posto, ma solo nell'infinito.
Non sapevo di sapere tutte queste cose!
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