venerdì 7 giugno 2019

UNA MATTINA

Una mattina a 80 anni pisci verde scuro, scuro come la sedia
del bar di sotto, e scendi giù spaventato, è una mattina di sole,
al tavolo trovi un poeta sui 50 che fa colazione e che ti saluta
e tu gli rispondi: ho avuto una emorragia, chiamo un taxi e mi
faccio portare al pronto soccorso. E il poeta ingenuo ti chiede:
una emorragia dal naso? E tu vorresti rispondere "no, dal cazzo!",
ma sei gentile e dici: ho pisciato verde scuro, come questa sedia.
E tremi, sei spaventato, perché sei ancorato alla vita, anche se
sei solo come un cane, vecchio e solo, e ti rimane solo questo
corpo malato a farti compagnia, e se anche il corpo ti lascia,
allora sarai veramente solo, anche se in pace. Il taxi arriva, e
prima di salire dici al poeta: non ce la faccio più, sono stufo.
Questa vita alla fine annoia, come un film visto troppe volte.
E il poeta sui 50 anni paga, respira l'azzurro di una giornata
estiva, e prima di risalire a casa, getta un'occhiata alla sedia
verde scuro e pensa: d'ora in poi tu sarai "sedia emorragia".

3 commenti:

attimiespazi ha detto...

si tratta del signor V.?

rickyfarina ha detto...


Sì.

Davide ha detto...




"Questa vita alla fine annoia, come un film visto troppe volte."

A volte me ne rendo conto anche io anche se son lontano da esser stufo.
C'è tempo.

Nel caos sii veloce Vittó. Ciao.