mercoledì 12 giugno 2019

IL SELFIE COL MORTO

A me piacciono quelli che si fanno il selfie col morto.
Sono persone profonde e sensibili, per loro il morto
è una sorta di vip, un chiodo conficcato nel cuore
di Dio, un diamante di buio purissimo. Smettiamola
con questo moralismo superficiale, i morti sono come
dei professionisti delle tenebre, delle star del silenzio.
W il selfie col morto, che il morto sia con voi e con
tutto il vostro spirito. Amen. Mettiamoci in posa.

20 commenti:

attimiespazi ha detto...

solo nel tuo blog vengo a conoscenza di talune notizie, anche perché uso internet in maniera molto blanda e non vado molto in giro; e quando mi capitano curiosità del genere, svolto subito l'angolo.
non sapevo di questa storia dei selfie con il morto.
ora, mi chiedo che cosa spinga queste persone ad agire ai confini del cattivo gusto?
mi sembra un comportamento riferibile e sovrapponibile a quei turisti della morte che nel terribile caso di Costa Concordia andavano nei pressi della tragedia per fotografarsi.
io li chiamavo i selfie dell'orrore.
sì, sono d'accordo,
tutto ciò è un diamante di buio purissimo e (aggiungo) profondissimo
conficcato nel cuore di queste persone,
che forse sono così condizionate dai loro orpelli tecnologici e dall'uso smodato di internet tanto da aver digitalizzato e ibernato le loro emozioni più pure,
rendendosi meccanicamente partecipi di un'insana apatia e delle loro macabre danze
a suon di click..

.attimi

Anonimo ha detto...

guarda che le foto coi morti si facevano anche nel 1800
https://www.youtube.com/watch?v=OKuXUqEsHHM

Anonimo ha detto...

Ahhhh e mo senti che tre pagine di sociologia d'accattimosa.

attimiespazi ha detto...

nell'800 i motivi erano altri, sicuramente. oltretutto i morti venivano fotografati
come se fossero ancora in vita, e non nelle bare o nei letti d'ospedale.
oggi, fare un selfie con il proprio papà morto (come leggo ha fatto una modella)
per postarlo sui social
lo trovo davvero di cattivo gusto..

attimiespazi ha detto...

ognuno faccia come gli pare.
non so se Ricky si sarebbe fatto un selfie con suo padre defunto
e lo avrebbe pubblicato su FB.
e voi anonimi, lo fareste il selfie con il morto?..

Anonimo ha detto...

Io condivido tutto quello che ha scritto Attimiespazi, soprattutto la riflessione finale a 17:31

Anonimo ha detto...

bravissima attimi

Anonimo ha detto...

Beh ma non te la prende così, hai 7 anni ormai.

Anonimo ha detto...

Che strano, gli accattimosi non capischeno la "poesia", ma il vater cazzia solo quelli su faccialibro:

"Francesco N Caputo: Un esempio?

Ricky Farina: A volontà. Non leggi le notizie? Selfie di qua e selfi di là.

Francesco N Caputo: Notizie del genere per fortuna non ne cerco. Credo sia la forma di sfregio peggiore per un corpo dopo la necrofilia. Tu sei favorevole quindi?

Ricky Farina: Solo nell'ottica capovolta della mia poesia appena scritta. Come sono a favore dei piromani che incendiano la terra per trasformarla in una stella o nei necrofili che vogliono donare ai morti ancora un territorio d'amore o nei serial killer che mangiano le loro vittime per amore! Certe notizie non le cerchi, ti arrivano addosso.

Francesco N Caputo: Purtroppo anche alcuni post. Terribile.
Nascondi o segnala


Ricky Farina: Si tratta ovviamente di un paradosso lirico, non di un mio sentire. Bisogna leggere il fondo, non la superficie. Il compito dei poeti è anche quello di fare vedere le cose in modo diverso.


Francesco N Caputo: Quindi anche nello stupro c'è una generosità e volontà di donare ai non consenzienti un territorio di amore? Secondo stessa logica..


Francesco N Caputo: Ricky quindi secondo questo "auto riparo" si può asserire qualunque cosa. Basta tirare fuori all'occorrenza la bandierina della poesia? Mmm di solito ti approvo ma in questi casi zero. Mi dispiace.


Ricky Farina: Ma non devi ragionare in termini di logica, è una poesia o un pensiero lirico, devi usare un'altra impostazione mentale. Altrimenti che cosa mi dici dell'umorismo nero? Luttazi fu intervistato da mio fratello, disse che si poteva fare una battuta su tutto, anche sullo stupro, e fece l'esempio di Ollio che stupra Stanlio, si può non essere d'accordo, si possono imporre dei limiti etici, ma un artista deve essere libero.


Ricky Farina: Anche Benigni fu criticato da alcuni per La vita è bella.


Ricky Farina: Gli dissero: come hai osato fare una favoletta sullo sterminio degli ebrei?


Francesco N Caputo: ma certo libero di arrivare anche a lodare la pedofilia, manca poco o nulla. E spero lascerai libertà di non approvare..


Francesco N Caputo: Ho capito, siccome alcuni sciocchi hanno criticato malamente Benigni, l'assunto è che per reazione qualsiasi lode ai crimini è lecita. Perfetto."


bottarisposta completo: https://www.facebook.com/chisciotteproduzioni/

Anonimo ha detto...

Attimi, ormai Instagram è diventato un cimitero. Delirio e esibizionismo sfrenato e malato. Dove ti posso trovare su FB?

rickyfarina ha detto...


No, il botta e risposta non è completo e ribadisco le mie ragioni così come le ho scritte su Facebook.

L'intento paradossale di trovare del lirismo anche nelle oscure zone della psiche e della demenza umana
è un compito di ogni poeta.

rickyfarina ha detto...


Su mio padre, cara Attimi, ho scritto: il giorno della sua morte è stato il giorno più bello della mia vita.
Il paradosso era questo: proprio vedere il suo cadavere mi aveva fatto capire che non era morto per me.

Infatti è ancora vivo.

rickyfarina ha detto...


Mi rendo conto che per chi non è avvezzo al sentire poetico tutto questo sembri assurdo.

Anonimo ha detto...

Rimbambito. Bottarisposta completo al link indicato, ovviamente, visto che non ci stava tutto nel commneto. Non capisci una beata minchia come al solito.

Anonimo ha detto...

A me piacciono i negri che si fanno il selfie coi gatti da loro trucidati, spellati e poi crocifissi. Sono persone profonde e sensibili, per loro il gatto trucidato con dolore, spellato e poi crocifisso è una sorta di vip, un chiodo conficcato nel cuore di Dio, un diamante di buio purissimo. Smettiamola con questo moralismo superficiale, i gatti trucidati, spellati e crocifissi sono come dei professionisti delle tenebre, delle star del silenzio. W il selfie coi gatti trucidati, spellati e crocifissi, che il raccapriccio sia con voi e con tutto il vostro spirito. Amen. Mettiamoci in posa.

Fine della poesia.

rickyfarina ha detto...


No. Tu non sei un poeta. Sei un mediocre.
Per questo non capirai mai Ricky Farina.

Flip.
FLOP.

attimiespazi ha detto...

ciao Ricky.
il mio sentire è stato questo:
ho interpretato questo tuo come un post sarcastico.
ci vuoi mettere la parola poesia perché ne sei profondamente innamorato?
va bene, allora definiamolo un post poeticamente sarcastico!
:-)

per quanto riguarda l'affrontare la morte dei propri cari, ognuno adotta le proprie difese per superare il dolore. non penso che tu abbia formulato quel pensiero proprio il giorno della morte di tuo padre, vero? ma lo hai pensato dopo, quando hai elaborato o stavi elaborando il grave lutto. c'è un'enorme differenza.

ad un funerale, o sul letto d'ospedale con il cadavere ancora caldo, farsi un selfie per poi lanciarlo in rete attraverso i social penso che sia proprio da malati; demenza umana, come hai detto tu.

@Anonimo 21:37
non ho mai avuto nessunissimo motivo per frequentare o iscrivermi a FB, Instagram e similari. non mi sono mai piaciuti..

.att

attimiespazi ha detto...

comunque, con il morto io giocavo solo a bricola.
la briscola con il morto sì, quella l'ho giocata diverse volte.

:-)))

Anonimo ha detto...

Non cascarci. Extracomunitario di seconda generazione è. Fa la sfinge. Finge di non capire.

Anonimo ha detto...

Guarda ti abbraccerei. L'hai scritto meglio di come avrei fatto io. Sensibile, sensitivo/a e senza paura.