giovedì 10 novembre 2016

UNA DI QUELLE GIORNATE

33 commenti:

Anonimo ha detto...

Con i tuoi monologhi improvvisati sei spesso riuscito a farmi sorridere ed anche ridere per il candore di certe tue fuoriuscite. Questo monologo invece mi ha fatto piangere, come era successo vedendo quel breve film con quel l'attore che prima di morire ucciso pensava a dare nutrimento al pesciolino. Mi ha fatto piangere perché comunque sarebbe ancora un film dove la bellezza della vita e dell'amore...amore in tutti i sensi....verrebbe per l'ennesima volta uccisa ....a favore, esaltazione e sublimazione del dolore, della visione negativa e della morte. Questa generale accettazione del negativo ha creato una generale assuefazione ed indifferenza da parte di molti.......io non riesco ad assuefarmi a tutto ciò ed ogni volta lacrime scorrono. Chissà che la trama non muti in un inno alla vita ed alla gioia...non c'è il due senza il tre .....c'è stata una prima versione, ora una seconda e forse ci sarà una terza versione del Vigile Armeno.....chissà. Chicca

rickyfarina ha detto...


Come siamo sensibili! Già criticato prima di avere girato. A fare i film sulla felicità c'è già Benigni.
Comunque tengo conto della tua riflessione e inserirò momento di felicità estrema.
Ognuno di voi può partecipare alla trama del Vigile Armeno.

Unknown ha detto...

Riccardo, se questa storia con questa donna ti fa soffrire, da come si deduce dal sla simbologia delle rose appassite, non bisognerebbe più frequenrare questa donna, perche bisogna sapere che in psicologia non esistono scelte innoque o apparentemente innocenti, perche ogni scelta trasforma l'essere, in altre parole condizione lo stato psicologico, mentale, lo stato d'animo, il cuore di una persona, e se fa soffrire una situazione bisogna evitare di impantanarsi ulteriormente, e a lungo andare diventerà sempre peggio perché si diventerà sempre più dipendenti e vulnerabili appunto, coraggio, tutto passa.

Unknown ha detto...

Ps:. Anche se i triller creano colpi di scena e suspanse, Preferivo il film quello onirico cioè il vigile armeno con l afflato religioso,

Anonimo ha detto...

E ti sorprendi Riccardo della reazione che mi ha suscitato la trama? Penso che dalle varie cose che ho sempre scritto era prevedibile la mia reazione. Lo so ...tu vedi la trama con occhio creativo e da quello tecnico del filmaker ....ma quando guardo e sento a me non entra in funzione un addetto ai lavori o critico esperto .......entra in funzione la coscienza che assimila il messaggio che le viene trasmesso. Chicca

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...

Non posso non essere d'accordo con le parole di Chicca, perché la frase di Farina "si tende ad uccidere ciò che si ama" oggettivamente lascia parecchio perplessi, in quanto lamore o è o no è, tutto il resto sono aberrazioni dell'io malato, infatti ciò che si ama si tende spontaneamente a preservarlo, custodirlo, perché l'amore è sempre un orientamento al bene, non al male, ed è assolutamente in antitesi con un atto amicida che è u male, e se si verifica ciò non è amore ma possessione, ossessione mentale che non coinvolge il cuore pero, sono che aberrazioni di un ego malato, che considera l'altro solo cibo per ingrassare il proprio io, fino a conseguenze estreme come l'atto omicida, con totale spegnimento della coscienza.

altrimentipresente ha detto...
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altrimentipresente ha detto...

I


Più non portava la scarlatta tunica,
Poiché il sangue ed il vino erano rossi,
E sangue e vino aveva sulle mani
Allorché fu sorpreso, con la morta,
Quella povera morta che egli amava
E uccise nel suo letto.

Camminava frammezzo agli imputati
In un frusto e meschino abito grigio;
Aveva in capo un berretto da cricket
E i suoi passi parevan lievi e gai:
Ma io non vidi uomo guardar mai
Così intensamente la luce.

Uomo non vidi che guardasse mai
Con sì intensa pupilla
La breve tenda azzurra
Che i prigionieri chiamano cielo
E la nuvola errante che passava
Con argentee vele.

Camminavo con altre anime in pena
In un altro cerchio,
Pensando se la colpa di quell’uomo
Fosse grave o leggera,
Quando mi sussurrò dietro una voce:
“Colui sarà impiccato”.

Ah, Cristo Iddio! Le mura del carcere
Parvero barcollare bruscamente
E sul mio capo il cielo diventò
Come un casco d’acciaio incandescente;
Anima in pena pur essendo io stesso,
Non potei la mia pena sentir più.

Sol seppi quale incalzato pensiero
Gli accelerasse il passo e perché mai
Egli guardasse il fulgore del giorno
Con sì intensa pupilla:
Quell’uomo aveva ucciso ciò che amava,
E quindi doveva morire.

Eppure ognuno uccide ciò che ama,
Lo intendano tutti:
Lo fanno alcuni con un bieco sguardo
Ed altri con parole carezzevoli,
Il vile con un bacio,
Il prode con la spada!

Alcuni uccidono il loro amore quando sono giovani,
Altri quando sono vecchi;
Alcuni strozzano con le mani della Lussuria,
Altri con le mani dell’Oro:
I migliori si servon d’una lama,
Perché così i morti più presto diventano freddi.

Troppo poco si ama, o troppo a lungo;
C’è chi vende l’amore e chi lo compra,
Chi commette il delitto lacrimando
E chi senza un sospiro:
Poiché ogni uomo uccide ciò che ama,
Ma non per questo ogni uomo muore.

Non muore d’una morte obbrobriosa
In un giorno d’infamia tenebrosa,
Non ha un nodo scorsoio intorno al collo
Ed un panno sul viso,
Né ritto sprofonda traverso l’assito
In uno spazio vuoto.

Non siede vigilato giorno e notte
Da uomini silenti
Che lo spiano quando tenta di piangere
E quando tenta di pregare,
Che lo spiano per tema che sottragga
Al carcere la sua preda.

Non vede, svegliandosi all’alba,
Terrificanti figure affollare la sua cella;
Il tremante cappellano in veste bianca,
Lo sceriffo cupo e severo,
Il governatore tutto in nero,
Gialla faccia da giorno del Giudizio.

Non si leva con fretta miseranda
Per indossare i panni del condannato,
Mentre un medico dalla bocca volgare lo guata
E prende nota d’ogni suo sussulto,
Palpeggiando un orologio in cui i batti lievi
Son come orrendi colpi di martello.

Non conosce la sete disgustosa
Ch’empie di sabbia le fauci,
Prima che il boia con i suoi guanti da giardiniere
S’insinui dalla porta imbottita
E con tre cinghie di cuoio lo leghi
Sì che le sue fauci non abbiano sete mai più.

Non reclina la testa ad ascoltare
La lettura dell’Ufficio dei Morti
Né, mentre il terrore dell’anima
L’assicura che non è morto ancora,
Sfiora la propria bara inoltrandosi
Dentro lo spaventoso capannone.

Non fissa i vuoti spazi
Traverso un piccolo tetto di vetro:
Non prega con labbra di creta
Perché passi la sua agonia;
Né sente sulla guancia fremente
Il bacio di Caifa.

(Oscar Wilde)

altrimentipresente ha detto...

E.C.
13^ sestina 5° rigo
Palpeggiando un orologio in cui i ** battiti ** lievi

pardon

attimiespazi ha detto...

ciao Ricky,
mi azzardo a passarti questo di cui sconsiglio la visione a chi è sensibile a certe scene. questo canale (di un architetto napoletano, se non ricordo male, gentilissimo)
ha postato diversi video sperimentali e surreali che, personalmente, a me piacciono molto. appassionato di musica techno-industrial.
te lo passo per eventuali spunti visivi.

https://www.youtube.com/watch?v=EomOwayrgTk

.attimi

attimiespazi ha detto...

comunque, il video più bello di Zuozo
per me rimane questo

https://www.youtube.com/watch?v=iS5HulPGWJk

dà una scarica visiva e uditiva da urlo!! wow!!

.a

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...

Brava Attimi, ottimo suggerimento, un video e musica che affinano l'animo, proprio quello di cui Ricky ha bisogno in questo momento visto i tempi che sta vivendo, brava, brava...

Unknown ha detto...

...altro che Gelo, ora c'è Zuozo, brava Attimi, brava, brava.

Anonimo ha detto...

Silvia silviaa scommetto che queste invece sono le tue musiche preferite...


https://youtu.be/6eJ_NC2ojlA

Anonimo ha detto...

Consiglio per "quelle giornate" (anche per coloro che hanno i capelli rasati a zero):

https://www.youtube.com/watch?v=1RRt_3iU5Os

.....e a proposito di armeni:

https://www.youtube.com/watch?v=CkLp0FeJdQI

Giulio

attimiespazi ha detto...

Silvia, le correnti artistiche sono innumerevoli e curiosare anche in quelle sperimentali e surreali non toglie l'individualità di un altro artista che seguirà sempre e comunque il suo stile. Le tecniche visive e la creatività di alcuni blogger di nicchia le ritengo davvero notevoli, al di là dei gusti personali.
La musica non è del gestore del canale ma è la sua preferita che usa per le sue creazioni..

.a

Unknown ha detto...

Ovvio Anonimo, da sempre, per sempre. Solo nella musica siciliana lei troverà vera tristezza allegra, una leggerezza profonda, un serio umorismo, un razionale ottimismo ecc...

Unknown ha detto...

Si, Attimi, ma non credo sia uno stile apprezzato da Farina, dovresti conoscerlo abbastanza visto che lo segui da anni, tutto qui, ciao.

attimiespazi ha detto...

@Silvia
il surreale-noir è una corrente che a Ricky piace, penso che lo affascini alquanto (e anche a me piace).
il film che gli frulla in testa a quale genere pensi si avvicini?

.a

Unknown ha detto...

Si nel surreale inteso come realtà onirica mi era parso di identificare il primo vigile armeno, ma con l afflato religioso che è meta, fine scopo, ideale da perseguire ecc... mentre in quest'ultimo vigile armeno, per come l ha proposto e per ciò che ha detto Farina "l'universo non esiste, ... che si tende ad uccidere il vero amore" ... mi pare che si tratti di un surrealismo che racchiude germi di disperazione, non so, spero Farina si riprenda e ritorni in se stesso.

Unknown ha detto...
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Unknown ha detto...

Personalmente credo che Farina sia più portato a suscitare non sentimenti "primitivi o primordiali come paura, piacere, sofferenza, ma sentimenti più sottili, emozioni più sottili da dare allo spettatore che non si possono esprimere a parole, inesprimibili, mi aspetto questo da Farina, lui ha dimostrato di averne facoltà, ecco perche non ama il cinema semplice.Di certo da un tipo come lui, abituato al cinema francese, non ci si aspetta la rozza pornografia del dolore, o il rumore della musica e immagini tecno che gli hai suggerito tu, Attimi, hai capito, lo hai capito Farina? O sei come Fosca?

Unknown ha detto...
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attimiespazi ha detto...

le immagini non sono techno (lo è la musica). le immagini sono spunti per eventuali montaggi e sovrapposizioni per creare effetti particolari.
Farina seguirà il suo stile e nessuno gli vuole imporre nulla perché sa benissimo quello che fa e lo farà seguendo i suoi gusti. tu lo sottovaluti.
e poi,
che cos'ha Fosca che non va?

Unknown ha detto...

Cmq Farina per riprendersi, non deve più frequentare certe donne dedite al libertinaggio selvaggio, perché altrimenti spettatevi da Farina purtroppo solo rozza pornografia, le persone possono cambiare anche in peggio se stessi e gli altri, a buon intenditor poche parole.

attimiespazi ha detto...

io sono contentissima che Ricky sia innamorato!
amare non è mai uno sbaglio, MAI!!

.attimi

Anonimo ha detto...

Se devi fare un film su un killer leggiti "Una pistola in vendita" Graham Greene. Perchè il tuo protagonista sceglie di fare il killer? In quel libro (che non ho letto ma mi ricordo di averlo studiato a squola) il motivo del killer era che aveva un labbro leporino. Il tuo gli hai dato un motivo? Magari ha il cazzo piccolo, storto o antiestetico? Secondo me (tu) non puoi scrivere una sceneggiatura a sole due mani....E la roba appassita buttala via. Ormai stiamo verso i 50, non è più tempo, e non ce n'è più per i rimpianti.
Ps: Alla Coop ci sono zuppe, minestroni, passate e pasta e facioli di una marca che si chiama "Dimmi di si"; sono ottime: 5 minuti in microvawe ed è fatta. Povero cucciolotto... con il latte e biscotti! :-(

attimiespazi ha detto...

comunque, la primissima impressione che ho avuto è stata che, fisicamente, il nostro Capitano, sua sotto influenza stagionale o reduce da essa. la voce e il suo essere un po'sciupatino mi hanno fatto pensare ciò ma, forse mi sbaglio..
ciao Silvia, lascio la zona. capisco che vuoi bene a Ricky e questo è molto bello, però i sentimenti sono cose troppo private per metterle in discussione. ognuno vive le proprie storie d'amore seguendo la propria natura, e quando il cuore fa bum bum. beh, è bellissimo e comanda lui, non c'è santo che tenga. e se così non fosse che gusto ci sarebbe?
ciao, ora vado ad ascoltarmi Corelli..

.attimi

Anonimo ha detto...

Silvia scusa ma TU POTEVI SALVARLO! Lo hai incontrato. Potevi sacrificarti. Gli facevi un bel pompino (salivoso, profondo e con l'ingoio finale) e Ricky era SALVATO! Come la vecchia governante di Philippe Noiret all'inizio della Grande Abbuffata. Lo salvavi dalle DONNACCE! Perché non ti sei sacrificata? Eh Silvietta?!

Anonimo ha detto...

NOSTRO SIGNORE GESÚ CRISTO SI È FATTO CROCIFFIGGERE PER SALVARCI (ancora non ho capito che cazzo ha salvato! Qualcuno lo sa?) TU SILVIETTA POTEVI PURE INGOIOARE UN PO' DI SBORRA! NO? ....

Anonimo ha detto...

Anzi Crocifriggere.... Ahaha