martedì 22 novembre 2016

POESIA DEL DENTE INGOIATO


Ho ingoiato un dente, capita, capitano
tante cose nella vita. Non è come ingoiare
un rospo, a ingoiare un dente quasi non
te ne accorgi, con la lingua sperimenti
la sua assenza, tutto qui, c'è di peggio.
Mi viene in mente quella maledizione
ebraica, sublime nella sua sublime
crudeltà : che ti cadano tutti i denti
tranne uno, per il mal di denti. Bene.
Per fortuna non ho più i denti del giudizio,
avrebbero reagito male al pensiero
di un loro compagno di dentatura
finito giù, giù fino al buco del culo.
Mi spiace che un dente solo non possa
sorridere, per sorridere bisogna essere
tutti uniti, sarà triste questo dente,
si sentirà perduto, e in cattiva compagnia,
bresaola putrefatta e foglie d'insalata
corrose dall'acido. Ma non è la fine
del mondo, è evi(dente), è solo la fine
di un dente, così simile alla fine che
attende ben altra forma, quella umana.

6 commenti:

attimiespazi ha detto...

:-)

Anonimo ha detto...

Ma stai messo così male? Cambia dentista porcoddio!!!

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Già scritto sotto un altro post, ma non importa.

Ricky, quando ci siamo incontrati mi hai chiesto se conoscessi Piero Ciampi. Ti ho risposto che no, di lui avevo una conoscenza superficiale che si perdeva nel tempo.
Poi, incuriosito, ho cercato, ho trovato, letto ed ascoltato....grazie!

Giulio

rickyfarina ha detto...


Prego Giulio.

Ogni tuo ordine è un desiderio!

Anonimo ha detto...

Va bene così visto il dis-ordine dei miei desideri.

Giulio