sabato 19 novembre 2016

REFERENDUM SICULO

8 commenti:

attimiespazi ha detto...

nuautri avim caputo..

.mumentu

attimiespazi ha detto...

*avìmm'

nuautri avìmm' càputo

(ma dove sono le donne siciliane di questo blog?)

.a

Anonimo ha detto...

Ho il vago sospetto che Antonello da Siracusa sia ancora tuo ospite.

Giulio

attimiespazi ha detto...

oggi, uscendo dal supermercato, mi ha fermato un sostenitore del sì ed ho ascoltato le motivazioni della sua propaganda, rivolgendogli anche qualche domanda alla quale ha risposto in maniera evasiva spostando il nucleo delle mie "interrogazioni parlamentari".
:-)
terminato il colloquio - se avessi mai avuto qualche dubbio - beh, mi ha strasuperextraconvinto del tutto a votare decisamente NO.
insomma, questo signore con la sua campagna promotrice del sì mi pare che ottenga l'esatto effetto contrario.
e per questo mi è proprio simpatico..

.attimi

Anonimo ha detto...

Si...ehm... NO per rimandare indietro questa deforma costituzionale che mira, togliendoci il diritto alla loro elezione diretta, alla creazione di mostruose figure ibride i:"sinatoglieri":) che potranno agire impunemente sotto l' egida dei partiti corroti, e il placet della JP Morgan...un disastro!!!
Kat

attimiespazi ha detto...

https://www.google.it/amp/s/www.forexinfo.it/%3fpage=amp&id_article=41737

Anonimo ha detto...

Grandi società finanziarie a parte (ciascun partito o movimento politico la può raccontare come vuole a seconda della convenienza politica) perché questi signori saprebbero fare i propri interessi anche vigendo la costituzione dell'inferno ( ma ce l'ha una costituzione?), quello che mi brucia è il solenne tentativo di prendere per il culo i cittadini, per dirla alla francese, con un quesito che agisce sulla loro pancia : "approvate il testo..... concernente......'il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni'....".
Possibile che si possa credere che tutti i cittadini siano così sprovveduti da non capire che ci sarebbero maggiori risparmi riducendo della metà i parlamentari di entrambe le camere, lasciando inalterata -come democrazia vorrebbe- l'elezione a suffragio universale del Senato?
E poi, NO, non è possibile accettare lo svilimento della democrazia con una riforma costituzione che, integrata con una scellerata legge elettorale, affida parlamento e governo ad una maggioranza sostanzialmente priva di una opposizione efficace.
E anche se la maggior parte della gente sembra orientata verso un NO politico a Renzi anziché di merito, io me ne fotto: à la guerre comme à la guerre. L'importante è il risultato, poi vedremo.

Giulio

attimiespazi ha detto...

il comune denominatore sono le Finanze. gli Stati si basano sul denaro, le banche, gli investimenti. il predominio economico di uno Stato su un altro è la guerra alla quale stiamo assistendo. dettaglio non da poco. una guerra nella quale i poveri devono diventare sempre più poveri e pochi eletti devono tenere in mano le redini dell'economia mondiale. tutto ruota intorno ai grandi interessi di mercato e basta. o almeno così mi pare..

.attimi