giovedì 24 settembre 2015

PER UNA DONNA

Ho una strana forma di misoginia, per una donna potrei cucinare
il mio famoso risotto alla venezuelana ( in realtà rubato a Roby 
Rosi ), potrei portarle la colazione a letto con i pasticcini freschi,
i cornetti, le fette imburrate, e magari una rosa profumata, per
una donna potrei cambiare sesso, nel senso che potrei anche
andare con una donna e rinunciare alle seghe, per una donna
potrei fare la mia celebre imitazione del porcospino finito in una
centrifuga di cristallo, potrei anche fare l'amore con il mio pigiama
di raso, con il rischio di uno strappo ( fare sesso con il pigiama
di raso lo trovo più elegante della cruda e violenta nudità ),
per una donna potrei anche non pensare alla mia mammina
per almeno trenta minuti, potrei giocare a nascondino con il
suo clitoride, potrei anche tentare di farla godere e impegnarmi
nelle spinte pelviche, variando ritmo e posizioni, ma senza
arrivare all'odiata fatica, questo no, questo mai, la fatica non fa
parte del mio mondo, e figuratevi, se una donna mi chiedesse
di lavorare, se osasse chiedermi stabilità, progetto, coscienza,
responsabilità, serietà, ahahahah, che fine farebbe questa
donna? Riuscite a immaginarlo? Decollata all'istante, senza
pietà. Senza il minimo rimorso. Con il piacere dell'omicidio.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ok te ne invio una di cioccolata ....così quando sei stanco le stacchi la testa e la sgranocchi. Chicca

-farinomane- ha detto...

...quale mai donna direbbe delle cose così meschine?