lunedì 8 novembre 2021

MI AGGIRO

Mi aggiro nel mio quartiere di bancari ed ebrei ortodossi, con le mie scarpe da ginnastica, i miei pantaloni verdi, il mio cappotto nazi di pelle nera e la sciarpa arcobaleno al collo, quella che mi ha regalato Silvano Agosti e l'immancabile Panama in testa. Anche io, così anticonformista nell'aspetto, infilo una tessera rigida in un bancomat e magicamente escono due fogli da 50 euro, devo ricordarmi di chiedere a mamma come sia possibile questo miracolo che si ripete da 52 anni...vado al bar dove il fidato Agostino mi chiede: "Ricky, un caffé?". Questa mia identità da bar, nelle agili mani di Agostino, mi piace, la sento mia. Identità leggera, lieve come il risveglio, non appesantita da niente e poi basta un ciao, senza covare addii melodrammatici. Ciao Agostino. Ciao Ricky. La vita al suo culmine. 

1 commento:

Anonimo ha detto...

Guarda che tua madre è una persona buona, e tanto basta.
Ma il miracolo di mantenerti lo fanno tutti quelli che, pagando i contributi all'INPS, mantengono te e lei.
Fai pace con la verità, e vedrai che qualcosa poi la capisci anche tu