mercoledì 24 novembre 2021

LA GENTE NON SA

La gente non sa che io scendo per strada in pigiama, perché
dormo con i pantaloni di tela del mare, e sono il mio pigiama
di salsedine e sabbia da tanto tempo. E così stamattina sono
sceso in pigiama e scarpe da ginnastica senza mettermi
nemmeno i calzini, anche se fa freddo. Quando scopro che
mi sono dimenticato di comprare il latte devo scendere,
senza latte non posso affrontare la giornata. Allora scendo.
E una nuova portinaia mi sorride mentre pulisce i vetri.
Che cosa sarà successo ad Alla? Morta? Svenuta? Mal di
schiena? Mi sembra di tradire Alla ma sorrido anche io.
La vita è fatta di questi piccoli tradimenti, il panettiere che
cambia, la portinaia, la lavanderia che chiude sotto casa,
io parlo della mia vita anche con i piccioni, e queste persone
mi lasciano per sempre e si portano la mia vita dietro, si
resta orfani anche di una portinaia, speriamo che ad Alla
non sia successo nulla, che sia solo una sostituzione, in fondo
sono un conservatore, mi affeziono. Ma bando alle ciance!
E'tempo di fare colazione. Vado alla pasticceria siciliana.
Cappuccio e croissant ai cereali. "Ce l'hai il green pass?",
sì, faccio per mettere le mani in tasca e mi dice "No, di te
mi fido, mi basta il tuo sì". Per fortuna, cellulare lasciato
a casa con green pass incorporato. Mentre faccio colazione
si parla di terze dosi, io cerco di ricordarmi quando ho fatto
la seconda, a luglio credo. Il mio pasticcere siciliano è tutto
felice di avere appena fatto la terza, dice che un suo amico
per lavoro andava spesso in Austria e gli diceva che là
i controlli non erano assidui, erano controlli "all'italiana",
"E ora guardate come sono messi in Austria!", dice con
un guizzo di sorriso negli occhi, io mentre zuppo il croissant
lo fisso bene, fisso i suoi occhi e noto l'intelligenza più
pura, dentro di me mi dico che il pasticcere è un genio,
avrebbe potuto fare lo scienziato, non che i pasticceri siano
meno intelligenti, ma insomma, mi avete capito, e poi mi
accorgo che per me sono tutti geniali quelli a favore dei
vaccini e sorrido di me stesso. Finito di fare colazione pago,
poi vado da Omar, il mio panettiere arabo, prendo il latte
e una focaccina appena uscita dal forno, dio che bontà le
cose che escono dal forno, che bello essere presenti in questo
magico momento dell'eternità. Omar mi chiede: "Senti piangere
la mia bambina di notte?", ah già che si è trasferito sopra
di me, no, gli rispondo di no, allora lui mi dice che è felice.
"Forse sto diventando sordo!", e Omar sorride e poi mi
dice "Ciao Farina", e detto da un panettiere rende felice anche
me. Torno a casa e scrivo questa cosa, la focaccina è ancora
calda, fra poco le darò un morso, un morso felice.






Nessun commento: